sua circunferenza è derelitta, / sì ch' è la muffa dov'era la gromma
83: ricor dami ancora ch' io feci 'l giuoco della cecaria, fingendo
: tra l'altre vidi un'ombra ch' aspettava / in vista; e se volesse
corre sì per l'orbo orrore / ch' uno strai parrebbe lento. monti,
[cristo] che m'assorbì / sì ch' io non segua gli orbi, / ma
1-186: io muoio orbo, poi ch' io muoio senza figliuoli. ariosto, 27-34
! (ahi fèra sorte, / ch' orbo di tanti figli a un punto il
via più gradita e cara, / pensa ch' ei sotto i piedi ogni alta e
31-n: non so'ebro né orbo / ch' i'non co- gnosca l'uomo dal
. chiaro davanzali, xxviii-85: ora ch' avete audito / sì come son tradito,
come son tradito, / di ciò ch' io faccio mai non m'incolpate. dante
, conv., il-vin-i: ora ch' è mostrato come e perché nasce amore,
at ballare, perché in detto luogo, ch' era assai spazioso, veramente ballava il
. gozzi, 1-19: la macchina ch' era a tre palchi, secondo che
e scorci / affacciatosi all'uscio, ch' era aperto, / pregò florian..
'orceolato ': aggiunto di corallo, ch' è quella monopetala regolare priva di cannoncino
, una femmina d'anversa; / ch' era a vendere orciuoli e d'ogni
): le favole, compar, ch' om dice tante, / son ver per
. pascarella, 2-417: nel viaggio ch' ei dovette fare fra le orde vincitrici
slanciasse su l'appennino, questa vallata ch' era una felice pianura divenne issofatto un abisso
a un suo luogo entrato sotto 'l tino ch' è sotto il palmento, dove si
ordegni in fuga tra quel fumo / ch' euro batteva. pecchi, 10-101: le
bella e chiara e situata in guisa ch' ella non impedisca con candelieri pendenti né con
. / se non a quel tormento ch' abbian detto / ch'ai fulmine assimiglia
non a quel tormento ch'abbian detto / ch' ai fulmine assimiglia in ogni effetto /
a me stanotte sul matino, / ch' i've dirò tutto l'ordegno e 'l
viceré rivelò quella sola parte dell'ordimento ch' era pervenuta a sua notitia. delfico
/ che dio onnipotente, / quello ch' è capo e fine, / per gran
arrigo baldonasco, 397: mostrate ben ch' e senza ordinamento / vostro ditto,
gioiosa guardia... e fatto ch' egli ebbe l'ordinamento, cosìe s'armano
e sì il timor le caccia / ch' ogni ordinanza lor scompagna e parte.
della madre che per giudizio o pratica ch' eglino abbiano alcuna di guerra. m
nimici compose l'altezza de lo steccato ch' elli desiderava. 9. organizzazione
io ne'tempi addietro proibito, parrebbe ch' io confortassi i sotto-uf- fiziali a violare
: una guardia di finanza, quella ch' era d'ordinanza giorni fa presso il goretti
cose avuto gran savere... parrebbe ch' elli, usando la sua scienzia,
latini, rettor., 75-7: dice ch' è [la dispositio] quella scienzia
, 4-2-104: come quello che bisogna ch' io legga con gli occhi d'un
firenzuola, 712: sai tu quello ch' io voglio da te? che tu faccia
per qual stella mi fosse ordinato / ch' io non dovessi mai uscir di guerra
, 1-55: statuto e ordinato è ch' e'consoli e rettori di questa arte sieno
chiamiamo giuoco il raccontare ciascuno un sogno ch' esso abbia fatto, ordinando poi che
molto vecchio il quale avea nome durita, ch' era zio di dario ed era molto
tori] a coprire, si deono più ch' all'usato modo riempier d'erba,
buonarroti il giovane, 9-717: non vo'ch' ella volesse una 'nsalata, / ovvero
me aitar né foco, / né ch' io ti liti bestie in quantitade, /
che me la presentò mi disse scherzando ch' io facevo bene a rimettere con quella sostanziosa
, / non de la colpa, ch' a mente non torna, / ma del
non torna, / ma del valor ch' ordinò e provide. beicari, 6-216:
tolse la signoria a settanta fratelli legittimi ch' avea, e ucciseli sopra una pietra
f. villani, i-413: quello ch' egli scrisse è tenuto per ordinarie chiose
esser uomo, è necessario ed ordinario ch' il destino lo guida, passando per
varie gran corti d'europa, più ch' ordinario nell'ingegno e nella prudenza.
il giovane, 9-136: s'apprende / ch' ella [la fiera] sia 'n
arte, e sotto ogni ordinario pennello ch' avesse espresso il vero, sarebbe leggiadramente
avere dirizzate quelle quattro colonne di bronzo ch' egli fece in san pietro, il papa
lite con monsignor giustiniano è tanto ordinaria ch' io non so come sia possibile che
dalle celle, 4-2-51: ciascheduno prelato ch' ha giuridizione ordinaria e ciascheduno ch'ha
prelato ch'ha giuridizione ordinaria e ciascheduno ch' ha giuridizione delegata puote interdicere chiese,
tassoni, xii-1-46: sono due ordinari ch' io non ho lettere del sig. gio
la natura dell'essere ed abbiamo trovato ch' egli ha questo suo intrinseco carattere: l'
vittorioso,... è molto probabile ch' ei si fermi e lasci ai vinti
parlare ordinato è più utile all'uomo ch' appara e l'abbreviato all'uomo che sa
ed estesa. carducci, iii-26-50: diresti ch' e'fosse un maestro buontempone, a
murata. gherardi, 1-ii-397: sappi ch' elli [l'uomo] è così ordinato
tua [signore], a me pare ch' ecceda ogni stupore di tutte l'opere
bene ordinata ed insegnata a fare quello ch' è da fare, sì che ciascuno abbia
? di noi pur fia / quel ch' ordinato è già nel sommo seggio. a
e concluda poco, avendole, e prima ch' ella partisse e poi con iterate lettere
si fecero per la troppa sollecita partenza ch' ella fece di qua. bellori, ii-169
ciascun uomo ha seco un angiolo, ch' è ordinato a guardarlo. laude cortonesi,
8-ii-135: appresso finsegnamento della prudenza, ch' è la prima delle altre [virtù]
la prima delle altre [virtù], ch' è donna ed ordinatrice, sì come
conservazione della creazione ci mostra per necessità ch' è dio, il quale questa università conserva
si posa, né serva l'ordinazione, ch' ell'hanno, alle cognizioni e alle
podestà se non da dio e ciò ch' è da dio è ordinato e giusto,
230: se e'non fussi ch' io tengo ch'e'sia / seguito per
: se e'non fussi ch'io tengo ch' e'sia / seguito per divina ordinazione
... tutti in quell'ordine ch' i'dico. benci, 1-50: i
libri nello scaffale a doppio ordine, ch' è incomodo e ta- lor anche pericoloso
sera sentii una pessima commedia nel teatro ch' è dentro il palagio del governadore, con
, e sì per l'u- ficio ch' avea ch'era papa e per li ordini
sì per l'u- ficio ch'avea ch' era papa e per li ordini sacri ch'
ch'era papa e per li ordini sacri ch' avea ch'era sacerdote; e chi
e per li ordini sacri ch'avea ch' era sacerdote; e chi à ordini sacri
precedenza e susseguenza delle parti, affine ch' abbino il luogo proprio, in tanto che
bibbia], 2-27: le turbe ch' andavano davanti e che venivano dietro, gridavano
iacopone, 57-14: « messer, ch' eo revegia luce », / ch'eo
, ch'eo revegia luce », / ch' eo possa cantar a vuce, /
rombo di potenti prue d'argento / ch' alzano schiume d'anime / dall'oceano del
co'suoi gesti fugaci * / dàmmi ch' io viva, finch'ella mi baci!
di dietro a me sì vergognosa / ch' a torto gir non osa, / perch'
fariali a savire / lo mal di ch' eo non m'oso lamentare / a quella
nella dizione poetica esso latte. nessuno ch' io sappia l'usò e l'osò in
... / e la cagione ch' io non parlo è l'umore / freddo
sua virtù in vizio cadere, / sì ch' amar già non osa / qual sente
e tanto son del mio tormento vago / ch' altro piacere a 11 occhi miei non
barbare voci ed antiquate * / cose ch' unqua non fian da chi prescritto / si
: talor dir cosa santa aveva intesa / ch' era un'oscenità da malandrino. monti
oprò, gli piedi ed occhi, / ch' andò prigion di fame e di pedocchi
sempre di quel sangue osceno le lagrime ch' ella ora versava per l'onta e
cassola, 197: senza crucciarti mai ch' erri dal corso / il pendolo oscillante.
meglio, la ragione morale o immorale ch' ei si facea della vita, resulta
stile fosse men rimesso alcune volte, poi ch' afferma avervi osservato dove diligenza e cura
aversari, né questo né quello, si ch' a- pertamente tu non danneggi coloro che
sì che le stelle si mostravano di colore ch' elle mi fa- ceano giudicare che piangessero
allo specchiarsi in lete, / splendor ch' a l'ombra de l'avel s'oscura
te de la ragione, / scorgerai, ch' ove tu la guerra prenda * /
d'andare a scoprire, se ciò ch' ella dice stia col vero. boterò,
quale non insegnava altro a'suoi discepoli ch' oscurare il parlare, dicendo:..
fu il paradiso terrestre, poteo far ch' egli per la partita di virgilio non
petrarca, i-3-43: simile nebbia par ch' oscuri e copra / del più saggio
summi / d'una e d'un'altra ch' abbia il cor sincero. guicciardini,
incominciava già ad oscurarsi, molto innanzi ch' io mi partissi, per le pubbliche e
/ con oscurata mente / essemplo dànno ch' ogni fede cade? rinaldeschi, 1-43
suonan si eccelse eroiche cetre, / ch' oscurata ne langue ogn'altra lode. lanzi
la lingua latina, dopo tanti secoli ch' era istata oscurata. n. franco
piacer suo nuvola estiva, / ch' adombra e passa e più 'l calore
maravigliarsi che gli fosse caduto in pensiero ch' egli mai fosse per imprendere maniera
più sublime sfera / d'un pianeta ch' eccede ogni vaghezza; / indi il mondo
. lomazzi, 4-ii-581: marziano vuole ch' egli [plutone] sia di color fosco
e la celata guerra, / sovente desiar ch' u scisse fuori / l'
di mia oscuritade ho lume. / so ch' io non so voler quel ch'io
so ch'io non so voler quel ch' io pur voglio, / e spesso temo
, i-298: parlo un documento / ch' io non per ciò mal sento, /
oca non è, or dimmi ciò ch' ella è? -io favello per compiacerti,
per dare lume a'secoli sua, ch' erano in grandissima oscurità. m. barbaro
. amabile di continenzia, 24: comandò ch' el suo filiolo fussi preso e messo
faretra fuor un dardo trasse, / ch' era di piombo pallido ed oscuro / e
piombo pallido ed oscuro / e parve ch' e'nel petto me '1 gittasse.
-non ho cura, perché tosto spero / ch' altro messaggio il vero / farò in
son dubbi così oscuri e bui / ch' egli non sciolga a un tratto e non
questi precursori un popolo troppo più grande ch' egli medesimo non vorrebbe. -con
non è uscito. / ond'è ch' ogni mio gaudio e convertito / in pianto
poi, perché mai non vegna / ch' i'abbia intera allegrezza, / interrompe
fortuna unqua l'annoiai / forse, innanzi ch' io moiai / vedrò ancor voi dolce
non corrisponderebbe alla figura che iddio vuol ch' egli faccia e che i popoli da
, 9-88: quando il pagan sentì quel ch' egli ha detto, / bestemiò forte
, dalla celeste patria lunge, / ch' esula in questa selva oscura e negra.
che'begli occhi volgea / soave sì ch' ogni altra vista oscura / da indi in
di speme visse / i pochi dì ch' a la mia vita oscura / puri e
. gozzi, i-18-6: chi sa, ch' io per me poco alto il volo
manifestato! passero, 6-13: fa'ch' io lor miri sì, ma te ritrovi
, la quale illuminando tutta la chiesa ch' era oscu- retta, dopo d'avere
e per qual cagione elle parevano, secondo ch' ei discerneva per quel lume così
de osiele tute bianche e iera tante ch' elo non iera foia ni ramo vuodo.
a la isola e a lo porto so ch' eli doveva arivar, eli vete la
. salvini, 23-199: alcuna volta fu ch' uom della villa * /..
e lo meo cor sì oso, / ch' eo gisse, e non fosse pauroso *
: ben so'stato sì oso / ch' i'ho servito quanto / mostrar ver'me
i'prendo ardimento / di dirle il mal ch' i'ho sentito e sento, /
fossi condotta, mi trasferirono al cortile ch' io t'ho già detto, dove
cose, fino a porlo nella commissione ch' ebbe a prendere in esame lo stato economico
sia [una galea nominata fiorenza], ch' a'nostri del paese / fia parziale
due donne, in que'pochi giorni ch' ebbero a passare nella casuccia ospitale del
nostra abitazione la padrona di casa, ch' era femmina dotta ed ospitaliera, ci onorò
. bencivenni, 4-69: lot, perciò ch' elli ricevea poveri e guardava ospitalità,
avuto quasi che per infame, riformato ch' egli si sia di maniere e di costumi
xxxiv-258: ascolta, ospita mia, quel ch' io favello: / che resusciterà il
mio degno: / e di quel ch' ebbe con carità immensa / mi ministrava in
umano, attestati da'dotti e dagli esuli ch' ei ricettava signorilmente. manzoni, pr
do per certo questo indizio: / ch' avar fu sì che mai veder non volle
/ vienne al mio dolce ospizio, ch' io [venere] t'aspetto; /
d'amar, quest'è la fama / ch' i'ne riporto al mie pover ospizio
foscolo, xix-157: ho perduto la toscana ch' era per me ed ospizio e teatro
giusto sacrifizio / al summo dio, ch' ogni peccato allibia> / distrugger quella setta
quella setta che s'affibia / la corda ch' e aggroppata d'ogni vizio, /
, o maiestà divina, / non ch' io, sanza virtù, pien d'ogni
61): se io non seguisco quel ch' ò detto, / che io sie
dico; e dirò come: / ch' ai suo gran fallo de vertù pon nome
/ e cieca quase ogn'om, ch' entra 'n su'ospizio. 2
santi dritti dell'ospizio almeno, / ch' ospiti tuoi noi siamo. pellico,
col mio mesto incontro, ma è forza ch' io accetti il cortese ospizio. carducci
prospo, / se ne l'adverso convien ch' elli entrespi, / tanto ch'
ch'elli entrespi, / tanto ch' el malo nel pe9o si increspi, /
che mi serberà le corna / ch' io le venda a uno ossaio.
, 5-1- 160: tutta questa ossatura ch' io ho nella mano, che comincia
a beneficarti, in riguardo di quell'amor ch' egli porta a i santi, alle
madama i miei complimenti e le dicesse ch' io la ossequierei domattina senz'altro.
iii-9: il mio signor padre, ch' ella m'impose di salutare nella sua compitissima
dispregevole, a ogni modo non vorrei ch' ella rifiutasse il mio povero ossequio.
11: massimo non gli prestava l'ossequio ch' egli credeva di meritare. pirandello,
, xii- 813: padre, lascia ch' io imprima / sulla regia tua mano
distintamente qual sia la parte di te ch' hai da sottomettere con soggezion più ossequiosa
un'inconveniente singolarità, un vestito aveva ch' era piuttosto da uomo che da donna.
verso i suoi princìpi, parmi vedere ch' ella sia vera ed osservabile parimente nell'
in ciò che dice 'simone ', ch' è a dire obbediente. buti,
'gli darà 1''osservandissimo ', ch' è immediatamente un grado minore. goldoni
generale,... e feciono ch' eglino avessino uno vicario da loro, il
né idee di ben parlare? -avertite ch' io voglio tutte queste cose, ma voglio
federico secondo, ponendo con il miglior ordine ch' ho saputo le cose scritte da loro
de'successori di quelli che sono nominati ch' io gli abbia fraudati del loco loro.
più conventi / ne'quali mai fornì tanno ch' io non tassi / scoperto, o
o pur la riverenzia e l'osservanza / ch' ai buoni padri denno i figli buoni
: - vostra excellenzia vada avanti, ch' io vi seguirò appresso. -cossi si
medesima sua azzione: però non occorre ch' egli tenga conto di vane osservanze e di
. illustriss. osserverà le materie filosofiche ch' io vi scrivo, non ci vedrà
mostrava la fronte a quello del re, ch' ingrossato di molta nobiltà si era posto
le porgeva il libro osservando con meraviglia ch' ella non era vestita che di una
: di questo corpo, per quello ch' io abbia osservato nella maggior parte delle
, lasso! / dal suo principio ch' è in questo troncone. / così s'
boto non si debba osservare, dicesi ch' egli è dispensazione di boto; ma se
buono amico colui che promette, ancora ch' osservi tardi, e noi romani diciamo
(70): il silenzio ch' era imposto ai novizi, l'osservava
. berni, 169: dite al papa ch' io / son qui, e l'
di gran bocconi * / osservando caton ch' intese il giuoco * / quando disse:
cadavere. spallanzani, iii-239: prima ch' io parta da pavia vi ragguaglierò dell'
ai verbi et a quelli nomi ch' incominciano aa 's 'e 'c
tasso, n-ii-277: io non niego ch' un uomo osservator de le stelle non
voglia di grazia volgermi alcuno a difetto ch' io non sia stato rigoros'osservatore d'alcuni
osservatori d'omero ho udito, cioè ch' egli sempre, lodando il vino, il
sapere l'osservazioni de'preti e ciò ch' egli sapieno. d. bartoli,
osservazione de la lingua, escusatemi, ch' ancora ch'io gli abbia veduti, non
la lingua, escusatemi, ch'ancora ch' io gli abbia veduti, non ho
dell'eneide di virgilio è stato sempre ch' ella sia stata fatta felicissimamente, perché ella
osservazioncine sui vostri articoli, non crediate ch' io non l'abbia messe per fare
: nella ossessione di un simile dubbio, ch' io potessi esser pazzo, non potevo
uscivano delli ossessi e indemoniati, confessando ch' agli era cristo figliuolo di dio.
inginocchiai, / se gli feci veder ch' io n'avea fretta / e se più
, 477: -non lo voglio! ch' egli vada via, che se ne vada
di londra, non tanto pel freddo, ch' è intenso, ma non eccedente,
sono differenti nella foglia imperò che quello ch' ha ia foglia dura, appuntata e spinosa
sul mare e alle sue origini, ch' esso appena lambiva, alcune ossidazioni chiazzavano
boccaccio, iii-6-21: onori / ch' ebbe da'greci nella ossidione / a
ossimele. magalotti, 9-1-258: basterebbe, ch' io mi dessi ad intendere che
in dono dal papa, per le spese ch' egli fa contra infedeli, tutti i
in osso o sangue in fibra / ch' i'non senta tremar. 5. gregorio
tal dormia, svelta una costa / ch' ei superflua in un fianco allor tenea
fanno li stranieri... con quello ch' è osso dell'ossa mie, carne
che... per qualche negligenzia ch' ei faccia, subito vogliamo torgli la
dura come osso, / anzi via più ch' ac- ciar, ch'orlando nato /
anzi via più ch'ac- ciar, ch' orlando nato / impenetrabile era et affatato.
lomazzi, 3-617: l'osso sacro, ch' è il maggiore della schiena, è
idem, inf., 27-73: mentre ch' io forma fui d'ossa e di
. roselli, lxxxviii- 11-443: quello ch' occhio non vede o veder possa / se
sue rarissime vertù, de l'obligo ch' io tengo a la sua libertà e de
a la sua libertà e de la divozione ch' io porto ancora a quell'ossa.
a petrarca, xlvii-254: una fenestra ch' or si chiude or s'apre [
, 2-10: quel porge lo scudo ch' era d'osso> / con la piastra d'
il lucente acciaio rimase aperto, / ch' era di dentro e fuor il candid'
persico, perché questo è un luogo ch' il mattonato è buono per giuocare a
abbi ad abbaiare, to'quest'ossa, ch' io ti getto in gola, de'
lo ridico, / che di maestro ch' eri dozzinale, / tu sei or doventato
giuoco: e de'medesimi si direbbe ch' egli hanno il giuoco nell'ossa. fagiuoli
di studiare / così fitta nell'ossa ch' io m'avveggo / che vo'mi lascerete
ella vide astolfo e sansonetto, / ch' appresso le venian con tarme indosso, /
osso per esser vecchie e molt'anni prima ch' egli avesse quel principato imposte. a
secchi, 1-5: m'aveggo pur troppo ch' io son l'uccello, or che
, se potesse / parlare, vi direbbe ch' è rubato / insino all'osso.
che la gente grossa / si crede ch' e'cercasse veramente / li sopraddetti luoghi
il cassiere della nostra società pappatoria, ch' è qui vivo e verde, in
scrivere in prosa o 'n versi quel ch' i'voglio, / se non che vostro
lui volle, lasciandoli sfogare col dire ch' era uomo da regalare l'osso della polenta
/ a quel disgraziato tuo pugnale / ch' a l'aretino non trovò ben tosso.
], 51: il frutto, ch' è il proprio tamarindo... dentro
, 125: vergenteusso... / ch' iera prò'ed ossuto e duratore.
per ambascia o per interna doglia, / ch' ei non schianti, e 'sospir
servi / l'ostacolo mendace / a dirmi ch' ella giace / o è fuori sul
borsa, hanno tanti e tanti ostacoli / ch' è una morte. -dare ostacolo
., 1-140: una pulcella, ch' ebbe nome clelia e fu degli ostaggi
cor lasciai per pegno * / sì ch' egli, come ostaggio di mia vita,
: canzon, tu vammi ostaggio / ch' io guarderò mia fede a lui che parte
, / se si sormise in tale / ch' è di valenza ostale, / di
è penetrante / per l'universo secondo ch' è degno / sì che nulla le puote
la starna, in sospetto / ch' ogni uccel che la vede non la pigli
, lxxxviii-11-341: mira / dumosi colli, ch' ai desire ostanno. castiglione, 409
rime amorose lo distornava: né osta ch' ei fosse vecchio. de roberto, 508
: una di quelle [vergini] ch' erano date per ostadigi allo re,
la presenzia gli diè certo aviso / ch' era uomo illustre e pien d'alto
qui per alquanto a paride ritorno / ch' è nell'oste alla quarta sboccatura.
. de mori, 139: intese similmente ch' il compagno era oste nella villa dove
riposo. / oste mio ne sarai sin ch' ai viaggio / matutin ti risvegli il
con esso in man comincio a dire / ch' egli vi scampi da far conto d'
... presso a una città ch' avea nome cirta. boccaccio, dee.
che fate, o da fiorenza, / ch' oste non istanziate o cavalcate? istorietta
, se non volien fare, / ch' egli aspettasser di subito l'oste. sacchetti
dell'oste e del campo vostro acciò ch' egli ti liberi e sì metta in
giovani armati, andoe contra lo re, ch' era coll'esercito a oste ad ardea
perdettero la congiuntura d'ingrossare le truppe ch' e- rano a piombino.
acquazzone (che 'l terreno d'intorno, ch' è forte, per la piova male
gran leone e dei possenti gigli, / ch' abbatte ogni animai che gli fa guerra
al suo ostellàgio ed ettor fu il deretano ch' entrasse in troia. m. villani
. frugoni, vii-220: in un ostellàggio ch' avea per insegna il falcone, figurativo
giovane conobbi ricco e bello, / ch' a febo sacro e sacro ancor a
, i-127: questa è la terra ch' a la dea, che nacque / da
tu l'appelli padre, tu conosci ch' elli dio è signore dell'ostello, cioè
di dante, xxxv-n-699: per la vertù ch' e'parla, dritto ostelo / conoscer
parla, dritto ostelo / conoscer può ciascun ch' è di piacerei / ché 'n tutto
lume e immago, il gran padre, ch' è in terra / stabilimento, al
., 8-129: la circular natura, ch' è suggello / a la cera mortai
l'altro ostello. / quinci addivien ch' esaù si diparte / per seme da
consumi, ancor lui stesso ofendi / però ch' egli e natura. fatti di cesare
lettera ostensiva di ringraziamento sopra gli uffici ch' egli fece. c. dati,
dormendo nel suo petto come figlio / ch' era d'amor un specchio ostenso a
bonini, 1-i-12: guardati da colui ch' ostenta la propria virtù. foscolo,
austero e insieme di verecondo, e ch' egli ama di velare o di nascondere le
gran corpo ad ostentar la mole, / ch' elmo allacciasse o che vestisse usbergo.
2-123: ricordatevi che quei ferri, ch' ora s'ostenta di stendere a serbare
/ lieta guardante pubere convalle, / ch' armi ed aratri e a l'opera
et intorbidassero con difficoltà per i spiriti, ch' ostentavano, di guerra, furono ragioni
divinità, procurano una barba grande, ch' è un'insegna che viene donata dagli
assentatori e maligni in casa de'signori, ch' e'buoni. guicciardini, 2-2-171:
delle ignoranze altrui risica d'essere an- ch' essa ignorante di qualche cosa.
se d'uno molto riccamente vestito dicessimo ch' egli ci facesse ostentazion delle sue ricchezze
p. querini, ii-150: pagata ch' ebbi l'ostaria con questa elemosina,
contemplazione di non so che galanterie, ch' io ho vedute alla ostaria da le
orlando ridendo dicia: / -e'par ch' io vegga appresso un'osteria. boiardo
, xvi-75: questa è la seconda sera ch' io siedo qui all'osteria tutto solo
mera colle due ragazze medesime ch' avevano assistito alla cena. imbriani
taverna. canoniero, 39: parendoli ch' i denari patrimoniali sieno tesori, comincia
: dan domi tanto tempo ch' io possa ristorarmi... anco delle
l'offerta dell'ostia per lo peccato, ch' era uno determinato sagrificio per la legge
legge che si dovea fare per colui ch' avea peccato. segneri, i-760:
79: l'ostia più cara, ch' uom dar possa a dio, /
nella quale è tutto interamente il corpo ch' egli trasse della vergine maria, e
.. in caso di ricorso, ch' è rarissimo, per chiarire le dissonanze tra
malatesta che la mente di sua santità era ch' egli... sgombrasse quanto prima
spagna, 31-17: deh, fa'quel ch' io dico, / però ch'io
fa'quel ch'io dico, / però ch' io vedo che c'è gran mestieri
il gran nemico / di bacco, ch' a se stesso venne ostico.
pontieri, dio ti maladica, / ch' abattuto hai tante buone colonne / della cristianità
tal furia mena il brando ostico / ch' un monte di diamante avria tagliato, /
troppo ostica e non posso / ingozzarla ch' e'm'abbia così a essere / stata
di buon'ora, per paura dell'arabo ch' ha a ve nire la
strare; / ma 'nanzi ch' elli usciser dell'ostieri / tramu
pulci, 18-185: per dio! / ch' ella è del dormi ostier quella scrignuta
essendosi egli divisato d'asciugar, guarito ch' ei fosse, le più nominate cantine
è tradito dal furfante mena; / ch' empie parigi della gente ostile. fanioni
utile dominio, ad un sovrano, subito ch' egli entra in guerra, divengono,
. buondelmonti, ii-14: per questo stesso ch' ei [chi viola i doveri della
ostilità l'un contra l'altro doppo ch' egli abbi sgridato per dispartirgli. pananti
: ecco amore, asettatore eterno, ch' entrato ostilmente nella città, rimprovera la
datosi tanto ostinatamente alle fatiche e vigilie ch' egli non sia stato pronto ad alleggerir
van desio che ti trasporta, / ch' io temo ornai che l'ostinata voglia /
poerio, 3-646: questo brando, ch' io / da lungo tempo impugno, in
ivi s'impieghi / ogn'arte feminil ch' amore alletti. /... /
: lo ominpo- tente dee, per9ò ch' el è pietoso, non se pasce de
sì dura ed ostinata che, non ch' altro, per paura di morte non la
spezza o si consuma, per molto ch' e'si tormenti con questo fuoco. pindemonte
3-ii-30: né supplendo le sole forze ch' avevano vandomo e candale per espugnar città
per la lunga e ostinata resistenza ch' avete fatto ad oranta. imperiali, 4-84
, v-203: non è più tempo ch' io parli de la mia ostinata fortuna,
v-63: eccoci a quell'influsso, ch' avian detto, / d'un ostinata stella
stoltissima ostinazione il non seguire il consiglio ch' ei porge. tenca, 1-237: la
/ poi trà lo stra-le il saggio, ch' è disnodo. orlandi, 21:
gaiina / fese una remesina, / ch' elli parea stornelli, / tal che do
sol per prenderti spasso: / so ch' hai tenero il core * / bell'òstreca
pureo. alamanni, 24-142: ch' un nobil cesto fia, cinto di fuore
mai spoglie porporine o d'ostro / ch' ai millesimo fussin del bel lauro? gambino
/ eh'avara tomba tiemme, / di ch' era il viso angelico distinto * /
ostri mentiti e le mentite nevi * / ch' a la fronte, a le guance
scilocco ha nome e seguita affricone / ch' è mezzodì; e l'ultimo è
l'acqua di tupino e l'acqua ch' esce della costa di santo ubaldo d'agobbio
mio, sì forte lo occuppa, / ch' e'da dilecto quasi si ostuppa.
trovavano con altri: ma solo quella ch' era vera moglie, con la quale
riceveva con particolare solennitade di cerimonia, ch' era l'andare lo sposo a casa
intrare a sua otolità e farne quello ch' elo vole. 2. forza
. sono ancora altri che si credono ch' ella sia il succo d'una certa erba
a. adimari, 4-63: oh voi ch' in sen della città del fiore /
mia non nascea da molto bona opinione ch' io tenesse di questa santa corte,
chiana, / che 'l cap'è meglio ch' otriaca fina. angiolieri, vi-448 (
64: i detti danari sono per panni ch' àe avuti per vestire di sé e
gonfiar la pelle di quella piva utricolare ch' è il nostro valente portinaio?
belo, 14: io credo bene ch' oggimai sia otta di ridursi verso casa a
sasso, duro son tornato, / avvegna ch' a mal'otta sia pentuto.
et è già nevicato / a otta ch' io ho colto le viole.
il capitan l'intendimento / de'cittadin ch' andavano a quell'otte, / al rosso
giunto ipomenes. intelligenza, 195: caton ch' avea assai navi condotte, / raccolti
gherarai, lxxxviii-1-619: deh, fa'quel ch' è dovere, / se non che
, 4-128: io mi credetti otta fu ch' ei rovinassero il palco.
andò a vestirsi, nella camera ottagonale ch' era, in verità, il più
intelligenza, 53: ottalio v'e ch' i'aggio audito dire / che rallegr'
'l mondo è tondo, altri dicono ch' è lungo o otàngolo o quadrato.
le gambe ignude in una morsa, ch' eran due legni tagliati in ottàngolo, grossi
parte del libro] dice l'allegreza ch' have. dante, par., 10-123
la terra di celesti doni / par ch' a l'ottavo ciel si rassomigli. succhi
rimandare di qualche mese un concorso universitario ch' egli legittimamente contava di padroneggiare con settecento
filippo da massa, lxxxviii-1-592: colui ch' è ver civil perché s'affanna /
agli spregianti o incuriosi la grandezza sua ch' era ottenebrata dalla dolorosa povertà. -intr
da'folgori ha luce, / e ciò ch' appar tutto è spavento allora. parini
. fra giordano, 2-60 k comandamenti ch' eran formati nella mente e nella ragione
, ii-70: questo non vò lassar ch' io non ti dica / che s'egli
/ che s'egli à tal potere / ch' ai tutto l'obtenere / esser non
potuto ottenere nel colloquio privato quella fede ch' io non potrei trarre se non dai fatti
genti lontane e da vicine * / ch' a ringraziarle [le immagini divine] e
il voto vanno / de le domande pie ch' ottenute hanno. tassoni, 9-37:
fortezze, e non ottennono loro niuno patto ch' a- vessino fatto con loro.
campi. marchetti, 5-287: quei corpi ch' a vicenda han le testure / tai
coadiutore sia qui, perché non dubito ch' egli approverà un mio progetto. bettini
virtù che trag- gon seco, presumendosi ch' ella discenda in essi dagli esempi de'
maria, d'andare a gesù, ch' egli è il più ottimo medico e 'l
che voi teniate a mente la regola ch' io v'ho predicata, che sempre si
. carducci, ii- 1-240: vero ch' io non ho tutte le mattine dato comin-
gli otto, idest il magistrato / ch' ha sopra il criminal giurisdizione. carducci,
, inconfutabile. zannoni, 5-15: ch' insegnò potar le viti? state a vedere
potar le viti? state a vedere ch' e'fu l'asino. signori sì,
lidia in tanto de i fiori ch' èduca / mesti l'ottobre da le
], 1-8: set, dopo ch' ebbe generato enos, visse ottocensette anni.
cavalca, 20-118: bene ottomila servi, ch' avea fra maschi e femmine, fece
. galileo, 8-ii-360: essendo ch' il proposto numero contiene il 1000 circa
, antropofaghi, scironi e creonti: ch' io non posso obtundere il torrente della
gentil'uomini per certi volti sotterranei, ch' essi dimandavano ventidotti, gli conducono alle
si aprisse dentro all'improvviso una fonte ch' era stata otturata. -in partic
effetto a che egli ha da servire, ch' è il percuotere e per questo ha
pascoli, 180: albero tristo, ch' hai diverse rame, / foglie diverse,
alfieri, 5-232: così tutta svizzera ch' io scorro: / popolo ottuso sì,
assai. - maturo un'opra / ch' è di gran conseguenza. c. gozzi
sentimenti. pulci, 25-237: nota ch' egli è certa ignoranzia ottusa / o
ploia / de lo spirito santo, ch' è diffusa / in su le vecchie e
secondo il bisogno del sarsi, o ch' ei confessi la difesa pel suo maestro
che a m. marcello, quel dì ch' egli entrasse ovante nella città, fosse
allegrezza della doppia vittoria, lo pregò ch' ei dovesse perdonare a i padri di
si dilettan del giuoco di ovaro, ch' è un anello di ferro in terra
morte, ove lasciasti / la vesta ch' ai gran dì sarà sì chiara. ariosto
l'arme tutte, ove è l'augel ch' ai sole / prova i suoi figli.
quel furore e con quella tempesta / ch' escono i cani a dosso al poverello /
. chiaro davanzati, 89-10: quelli ch' ama non voi disinore / di quella parte
suo avviso, / e fugge ciò ch' è brutto e ciò ch'è vile.
fugge ciò ch'è brutto e ciò ch' è vile. 7. con
e mi sommerse / ove convenne ch' io l'acqua inghiottissi. sannazaro,
porto nel petto, e veggio ove ch' io mirii / mi sforza, onde
, cioè per li fiorini dell'oro ch' ella fa battere, ha tolto il pastore
ha pari », per gran stato ch' ave. = lat. ubi
si deve eseguire più vicino al principio ch' ai fine di una accademia, e poco
dove trovò più di l isole, ch' ei lasciava dalla parte di tramontana.
[o- vaie] à sferico avvien ch' un ovicciuol ne spunti, / pièn
a stabolire alli ufici della città uomini ch' abbino abito d'overieri affe- ranti e
io son sua ovrera / di ciò ch' esso m'impera. g. gradenigo,
scarpe e in su le selle, / ch' ovunque il guardo di lontan volgea /
miei pien d'umiltà sì vera, / ch' a forza ogni suo sdegno indietro tira
bene ad essa si raccoglie, / par ch' a nulla potenza più intenda. cavalca
, 1-15: di'pur... ch' io t'ascolto: / hai tu finito
/ le forze della turba aspra infidelei / ch' è di bisogno averli a superare,
l'ozia, / com li cerca colui ch' e pigro e grave. bandello,
serberò a maggior ozio di provarmi / ch' ogni laude di lei sia da me
'l serenissimo signor duca mi concederanno ch' io viva in quest'ozio letterato
privo di quello stimolo della vita attiva ch' è la necessità di custodire o
pavimento, per dar segno a quei ch' erano fuori, d'entrare. leopardi,
fagiuoli, iii-35: si fugge l'ozio ch' è padre de'vizi. proverbi toscani
: sono sì tristamente ed oziosamente infermo ch' io per finir questa lettera ho ripigliato
detto di rendere un popolo da ozioso ch' egli era applicato ed attivo, sarà d
gelli, 15-i-256: par cosa molto conveniente ch' ei sien degne di maggior biasimo quelle
tra que'tuoi polverosi biancospini, / ch' io non ritrovi nella mia verzura /
, non istette ozioso, ma, innanzi ch' a loro fosse cominciata guerra, vigorosamente
]: ben so'stato ocioso, / ch' i'ho servito quanto / mostrar ver
lo dormiamo tutto: tanta cura pare ch' e'abbia che la mente che la notte
alla vita oziosa e contemplativa si dànno) ch' egli sia stato anco timido. m
/ di saturno il tuo stil, ch' atto ben fora / di più d'un
ingegneri, 1-iii-503: dirò... ch' ella [favola] in tutte le sue
alquanto timidetta in comandare, come quella ch' era usata ubidire alla madre, e
citato da me p. 741 ch' era un misto non solo di ogni sorta
chiama pac, e il suo frutto, ch' è quello che si usa nella medicina
vita mi corre sì lieta o pacata ch' io possa a ogni modo assegnare un
paccìa seco non viene al pari, / ch' è sorella carnai della dotrina.
amore sento tanto> / donna, ch' io altro che penzar non faccio; /
, 15-23: nel pacco dello addome, ch' è il gran vaso di tutte le
ser giovanni, 3-42: mostròlle un giovane ch' era appiccato per la gola al pacco
lui l'aveva presa sotto la vita, ch' era bella paccuta. = voce
10-81: in mezzo de la gran pace ch' avea, essendo tutti i miei inimici
costui rubel- laro / violando la pace ch' avea fatta. boccaccio, dee.,
. e... mai non partirmi ch' io non recassi al mio comune buona
significato avere nella pace inserito un capitolo ch' ella s'intendesse annullata, qualunque volta
velluti, 214: franceschino gambacorti, ch' era de'maggiori di pisa, s'
sentìo pace né riposo alquanto / poscia ch' amore e madonna trovai. maestro rinuccino,
far amor criar martiri / si dispietati ch' uccidan altrui? petrarca, 134-1:
/ de la molt'anni lagrimata pace / ch' aperse il ciel del suo lungo divieto
. / s'alza un bisbiglio, ch' è grido! / fratelli! / una
il fatto segua, / fa volentier quel ch' issabella dice, / e dispone il
b. tasso, i-214: donne, ch' andate ogn'or liete e superbe /
. giuliano de'medici, 114: quella ch' ai mio cor dà
diedi vinta. fagiuoli, 1-4-72: bisogna ch' io metta il ben per la pace
: non conobber quella... / ch' è la maggior de la qual si
giamboni, 10-95: quel cotanto popolo ch' era così poco a respetto dell'altra
ho de la vita, / per tal ch' io mora consolato in pace. cavalca
fu l'ondeggiar del santo rio / ch' uscì del fonte ond'ogne ver deriva;
fino amore tanto mi distene, / ch' aggio in ver quella, in cui tegno
quella, in cui tegno speranza, / ch' eo porto in pace ciò, che
sì stretto / con lei a quel ch' ogni ragione intende; / e se del
i rende, / partirassi col tormentar ch' è degna. -ricevere qualcuno a
cent., 36-51: il papa, ch' ancora avea lo sdegno / contro alla
/ mia guerra è paciera, / ch' io pugno ne l'agio. 2
xxxi-113: se non piace al marito ch' elle [le mogli] portino un qualche
n-iii-1008: il temperante somiglia il re ch' abbia domate le nazioni e soggiogate le provinzie
il codardo scansò le vie dell'onore, ch' io gli aveva esibite; e tutti
volgar., vi-345: fece uomini ricchi ch' ebbono studio nella virtude della bellezza,
aurea volgar., 385: imperò ch' io sono peccatore, credo che voi pacifichiate
, 1-14: ottaviano augusto, pacificato ch' ebbe... l'universo mondo
partorire il suo malvolere contro alle città ch' aveano ubbidito alla chiesa. sanudo,
, e mi disse che voleva pure ch' io gli palesassi il mio parere;
defetto, / la pace mustra e 'nsegname ch' e'so'de mal enfetto; /
adesione assoluta data a quella circolare pacificatrice ch' io diedi poco dopo il loro esilio?
quelle pronte pacificazioni una prova di più ch' ella non poteva amare che me.
con abbassar le corna pacifico a coloro ch' ampliavano la sua razza. tecchi, 9-2x1
si contentò, 'mediantibus illis ', ch' egli ne fusse pacifico possessore e se
l'umor suo è sì pacifico / ch' ei stava pure aspettando che gli altri /
qualche raggio / di verità pacifiche sociali / ch' io seminai tra i miei: questo
e immemorabile, in maniera che quel ch' era privato diventi publico. vincenzo maria
sa quante volte d'esprimere l'idea ch' essa esprime. = acer,
occhi dalle lagrime, da tanto pacione ch' ène. stuparich, 4. -61:
del trabocco del sacco, 42: vo'ch' andiam pe'la spada e la rotella
ginocchio. bronzino, 1-43: natura, ch' ebbe a ogni cosa l'occhio *
padella, uno alla gatta, / ch' io so che qualche trappola ci è fatta
a bertram donoe, ke lo più rico ch' ai mondo fosse era. g.
tansillo, 7-139: sapete il padiglion ch' è su la strada / tra la
e 'l padiglione, riguardante mezzo giorno, ch' è dirimpetto la porta. milizia,
, cosi detta a cagione della simiglianza ch' egli ha colle tende o padiglioni degli eserciti
che tu uccidesti. venuti, lxxxviii-n-711: ch' io possa onorar con dolce canto /
. lacopone, 65-75: ben vegio ch' ama figlio / lo paté per natura,
vincer poterò dentro a me l'ardore / ch' i'ebbi a divenir del mondo esperto
/ che da suo padre udito an- ch' esso avea. goldoni, iv-714: non
! (ahi fera sorte, / ch' orbo di tanti figli a un punto il
. alberti, ii-285: suole intervenire ch' e'padri fra loro sono in mala
fioli bastardi più asomegliano ai padri putativi ch' ai veri padri. contile, 3-2-27:
richiede. segneri, i-82: è vero ch' egli fu altresì padre a cristo,
longiano, iv-249: sappi, scauro, ch' io non ti confido il mio onore
, parla delle cose proprie, imperò ch' egli e bugiardo e il suo padre.
« lasciate ogni speranza, o voi ch' entrate », dentro di me, «
, 36: per la reverenzia ch' io porto a quegli miei onorandi padri
amore solamente. e quale? quello ch' e tra 'l padre e 'l figliuolo e
cunscritto, ma per più amore / ch' a'primi effetti di lassù tu hai
nasceva e s'ascondeva vosco / quelli ch' è padre d'ogne mortai vita, /
cinque figliuoli e d'una figlia, ch' egli chiamò beatrice. -pigliare nota
proverbio che tal pera mangia il padre ch' ai figliuolo allega i denti. monosini,
'tal pera mangia 'l padre, ch' ai figliuolo allega i denti '.
degna cosa e multo iusta che secondo ch' elio have accorato patreto e matreta..
martini, 52: può far il cielo ch' io non abbia a riposare un'ora
tasso, n-ii-300: perché iddio vide ch' egli [l'uomo] aveva da
, 152: l'evangiele, carama? ch' io le portto in seno; /
ella... fece chiamare il prete ch' era suo patrino. forteguerri, 9-116
parlo per amore e non so quel ch' io mi dica. manzoni, pr.
galli -padrona amorosa, / alzatevi da letto ch' è già l'ora. moravia,
12-128: erato vogliono [i poeti] ch' ella sia stata ritrovatrice della geometria e
capraia a le ragioni e a padronagio ch' el'avean nel pogio del castelare di ba-
; e se non altro sono consolato ch' egli non si dorrà mai giustamente di me
avevano anche per lui (principalmente quelli ch' eran nati sul suo, ed erano
mandarmi la morte: accetto questa padronanza ch' egli ha sopra di me. carducci
/ per essere di costumi viziosi, / ch' el vizio albergo aver non pò tra
, 3-ii-108: esser pochi quei padroni ch' ammetter vogliono i lor servi per compagni
fosse incorrere in uell'altro errore ch' ella scrive, cioè di stimar più gli
stimar più gli of- ci, ch' io faccio per li patroni ed amici miei
forteguerri, iv-17: ben si può dir ch' egli è di sé padrone. nievo
in ordine a quello che mi scrivete, ch' io dia mano al vostro giornale,
leggere e senza esser padrone di pensare ciò ch' io voleva. leopardi, iii-262:
padrone? signor sì, perché quello ch' ella serviva gli è morto. tommaseo [
mascardi, 2-45: altri vi sono ch' avendo in confidenza le lettere, non
sempre tratto la rima a dir quel ch' ei volesse meglio. gentile, 1-69
rimandare di qualche mese un concorso universitario ch' egli legittimamente contava di padroneggiare con settecento
vere son legate / con quella verità ch' è nata infante / per spegner quel gio-
/ per spegner quel gio- gante / ch' ai falso padroneggia. g. gozzi,
corpo de la terra e quelle ch' escono fore a fare li rii e li
pa dule d'acqua morta ch' era allato al fiume. giov. caval
del cerchio) / com'egli avvien ch' alcun di schiera scocca, / subito del
quadro, e 'paese 'quello ch' è l'accessorio d'un quadro. ghislanzoni
quelo si guardase zerta mente, / ch' el non fose robato per alcun omo umano
per alcun omo umano, / paixano ch' el fose overo forestiero. sannazaro, iv-79
). romei, 193: -vorrei ch' una volta vi risolvessi a credere ch'
ch'una volta vi risolvessi a credere ch' io non intendo questa vostra intricata, fantastica
1-viii-307: possiamo dire con verità ch' egli, almeno nel frappeg- giare
gran lunga tutti i paesanti oltramontani ch' erano stati avanti a lui.
. anonimo, i-491: lasso, ch' io so incappata! / vegiomi '
, 146-13: il bel paese / ch' appennin parte e 'l mar circonda e l'
l'anime nel paese della vita, ch' è detto paradiso. dante, xxvi-4:
bicci vocato forese, / potrebbe dir ch' eli'ha forse vernata / ove si fa1
diversa assai e diviene spirituale da meccanica ch' ella si era. romagnosi, 3-ii-713
linati, xvi-265: oh era il corpo ch' egli ben conosceva, era il paese
i-102: ancor dimanda et odi / però ch' ogni paese ha nuova usanza. dante
il quadro, e 'paese 'quello ch' è l'accessorio d'un quadro,
con questa bocca d'oro. / ch' ei sgombri dal paese: o ch'io
ch'ei sgombri dal paese: o ch' io me n'innamoro. -va'
or su, guglielmo, basti quel ch' è detto: / in paese che vai
, alla porta ai casa sua, ch' era in fondo del paesello, mise in
mi spicco verso il patrio nido: / ch' io men l'ho a schifo,
1-i-548: lo stramba non arà la paffa ch' io credetti, non essendo la violante
del tuo corpaccio il più grosso civettone ch' avesse mai minerva alle falde. paffutézza
sopra una piazza o ragunati entro qual- ch' officina, son come i salsicciotti muschiati,
v-31: il caso si dà ch' ora... / dalla virtù miseramente
... / come volete voi ch' io mi rivesta? manzoni, pr.
f. cavalcanti, 29: mostra ch' io dovesse avere da'macci solamente fiorini
p. leopardi, 55: è necessario ch' egli sappia la mia dote essere di
pregava di avvertire il gioielliere di venezia ch' essa tratteneva il filo di perle offertole
ingegnaremo, se possibile ci sarà, ch' e figliuoli di ioanni luigi siano liberi
della gabella di siena, 31: salvo ch' e'foretani infra la massa di siena
non si teneva; e per quel ch' ivi da alcuni villani mi fu detto
dispresgio, poi non sano '1 mal ch' abo! / ma sai che pagamento eo
non parere che quel di bene ch' io ne dicessi fosse anzi detto per pagamento
fosse anzi detto per pagamento delle lodi ch' ella mi dà. -con uso
è del rio / nostro aversar, ch' è d'ogni pace privo, / e
ai giovanetti crescenti, una 'proprietà'ch' è segno di monopolio, una 'religione'
: o come non ebe egli rivelazione ch' e'cristiani dovevano perdere in pagania?
de l'universo / il colpo, ch' un signor condusse a morte / di
francesco da barberino, i-325: vedi un ch' ai sol si segna / e leva
232: guardatevi dagli uomini, inperò ch' egli vi daranno a'concili, e nelle
cristiana, / poi chi cossi vole ch' i mora. 2. politeista
di martiri che furon morti nella battaglia ch' ebbe co la fede pagana. francesco
i-34: rispondono alle opinioni de'padri ch' eglino hanno servito ai pregiudizi della loro età
bene il diritto di rimproverare all'apostolo ch' ei lasciasse la fede dei suoi padri e
... si pagherebbe il soldo ch' avanzavano per quattro mesi. brusoni, 280
: sua maestà ratificò tutte quelle cose ch' in polonia furono promesse in tempo della
a costui, e pagalo della verità, ch' io l'ho ben pagato della bugia
abi guardia a mettare e a prestare ch' elio che ài intra le mani e che
universalmente debitrice e pagatrice fedele di quello ch' è necessario. fagiuoli, ii-184: trovi
carducci, ii-6-88: scrivi... ch' io metta il tuo reverendo...
g. villani, 12-47: quelli ch' erano a cavallo iscesono tutti a piedi
cani, e con il nostro onore / ch' è come paggio. -fare
due paggetti, e tali più secondo ch' era possente. b. pitti,
storia nelle scienze morali per gli esempi ch' essa in ogni pagina ci presenta ad
: ella mi permetterà anche di dirle ch' io trovo tal fondo di pedanteria in
son [le cappe], sì ch' elli abbaglia; / ma dentro tutte
tiranno, abbattesti / le suo ragion ch' eran men che paglie. la spagna
, ah infami, tornate a dietro ch' io non vi temo una paglia. gilio
nel conto d'una paglia / questa vita ch' è tutto il nostro bene!
, / e con gran furia par ch' orlando assaglia; / e ruppe la sua
uno è molto importuno addimandare e quello ch' è chiesto dar non pò né vole
per pagliaccio? ma no, via, ch' io avrei invece guadagnato molto danaro!
graticcio; / lo capezal aguardace, ch' è un poco de pa- gliccio caro
? e intanto / empier, fin ch' io sto qui, la pagliuolaia?
bruno, 2-30: vi giuro ch' è tanto intricato ed indiavolato [\
mi ricordo, signor,... ch' io / mangiava le pagnotte a tradimento
uo. tansillo, 166: ma posto ch' io volessi / per far lei paga
di speme visse / i pochi dì ch' a la mia vita oscura / puri e
di me medesmo fui pago cotanto / ch' io stimai già che 'l mio saper misura
.. e tanto sopra al mio merito ch' io non ho pago a donarmele in
finire la loro vita in un pagode, ch' è una casa di orazione di loro
ii-21: il canattier sia l'primo ch' esca fuori, / acciò che i piè
. parabosco, 3-15: che volete ch' io faccia? voi mi fate / entrar
, 202: statuto e ordinato è ch' e'panicelli uriciati e buoiati si facciano
del trecento, lxxxiv-84: -omè, ch' el [il pesce] pur sen va
e'lassò l'amo / per una voce ch' egli udì gridare. - / -
overo goccie... il pairo, ch' è bianchissimo, è generato nell'isola
palà 'è sinuoso an ch' egli ma s'allarga in cima a testa
giovane, 10-943: di que'conti ch' e'chiaman paladini. salvini, vii-4-8:
paladino: / ed ha quell'armi ch' io portavo già / quand'io ero suh'
cuore si fida / di vincer, per ch' avem piena ragione / e tre figliuoi
iii-513: certi palafrenieri del papa, ch' erano in chiesa, lo riconobbero.
/ di pelle di leon tutto coverto / ch' i velli avea di seta e l'
64-83: portata fu da due palafreni / ch' e- ran guidati da due damigelle.
ciascun fiorentin di ciò ragiona, / ch' e'non va ben sicuro a pallafrèno.
di tristano, 53: crede lo re ch' egli dica pur per lui, ed
e dolore /... / membrando ch' eri... /...
1-iv-124: gli venne ordine dal palagio ch' egli dovesse andare ad acconciar l'orologio
era per gli uberti alle loro case, ch' erano dov'è oggi il gran palagio
. garzoni, 1-235: quelle condizioni ch' assegnò agli avocati delle cause si richiedono
ma se vi fussi drento, bisognerebbe ch' io pensassi di levarmene. -la
nel tempio della dea chiamata placamarito, ch' è in palagio. 4.
... fuggirono insino ad alisforte ch' era di lungi da questo palagiòtto tre
l'altre fiere,... posto ch' abbino tassedio ad un deserto, ammazzano
tornò in saio; / e mentre ch' ei vi stette, ebbe denari.
un certo suo / palandranotto adatto, ch' è ben anche / civile sì.
, soccorri quel gentil bandino, / ch' e'sia per te di morte suscitato:
'palato da viaggiatore 'ed io sospetto ch' egli s'intenda solamente de'vini di
l'ultima fiata fu... quella ch' il palato de gli amanti lasciò più
. muratori, xiii-52: io lascerò ch' altri lodino quelle allusioni a tante favole
lodino quelle allusioni a tante favole, ch' io per me non le truovo di
x-648: so tutte le malizie / ch' usano i palazzisti / per far le cose
palazzo in mezzo alla pianura, / ch' acceso esser parea di fiamma viva:
lo ponte a sancto agnolo, uno povero ch' era iscam- pato de'le mani de'
d'oro... per ogni volta ch' e'ne mancheranno, da esserne appuntati
d'avere... quella mercede ch' abbiamo ordinato. brusoni, 6-67: ben
sera sentii una pessima commedia nel teatro ch' è dentro il palagio del governadore,
g. gozzi, 1-19: la macchina ch' era a tre palchi, secondo che
', cioè gli solari e lochi ameni ch' àn prospettiva; secondo alcuni, gli
volentieri ricevea le battiture e le fedite ch' altri non facea il palco.
del rosso, 1-369-11: ben ti confesso ch' i'posso parlarli [alla donna]
èe tanta la contessa pura, / ch' i'non ardisco ponto palentarli. beolco,
gli pareva l'imagine stessa di quello ch' egli aveva nell'anima. 3
, 5-40: apri la mente a quel ch' io ti paleso / e fermalvi entro
palesare a tutta quella gente / quel ch' egli ha fatto. davila, 141:
domenica di gennaio et anche la domenica ch' è an? i la festa di
40-78: costui non può mentire, / ch' uno non sia di quei guerrier perfetti
: -o palesa il tuo nome o ch' io... / -qual dritto /
voi vi siate,... sappiate ch' io vi sono infinitamente obbligato e che
cielo e mio destino o sorte, / ch' or possa al duro pianto aprir le
: se vengo a palesarvi la credenza ch' io ne tengo, lo fo con animo
questo amore, / dico di quel ch' ha le luci velate, / le membra
tutto in sé celato, / che quel ch' è palesato. chiaro davanzati, xxviii-84
e. marino, vii-183: che vale ch' altri si pregi dello sviscerato amore portatogli
cino, iii-28-9: ciò è palese ch' i'non sono artista. chiabrera,
lor lianza, ché son sì cortese / ch' io temo del nascoso e del palese
paolo da certaldo, 85: uomini ch' abbiano palesi e per fama altri rei vizi
noci- mento. montano, 164: ch' egli l'avesse ben guardata, e
: volta la parola fittizia di quello ch' ella suona in quello ch'ella 'ntende,
di quello ch'ella suona in quello ch' ella 'ntende, per la passata sposizione
cioè in corte davanti a'iudici, acciò ch' elli iudichino tra. lle parti quale
amor che già ne prese / fan ch' io te exorti in voce alta e palese
dove si dimora / per tutta europa ch' ei non sien palesi? b
, entrò nella battaglia con tanta tempesta ch' e'saraini si tirarono indrieto, e subito
/ pur di merzé cherire, / ch' i'non saccio altro dire. chiaro davanzati
l'è più d'un mese / ch' io vivo piena di melanconia, / e
il re disse tutto palese, / ch' a petizion del re di raona /
, i-29-78: dire non so quel duol ch' allor discese / sopra il mio sangue
rime / far palese la gioia / ch' ebb'io, merzé d'amor, tra
chiese / chi fosser l'altre due ch' eran con lei. b. corsini,
, 72-32: fecesi palese / la morte ch' era dieci dì celata. da porto
, el dì, el mes, / ch' eo no ve salù, en pales
e femmine vane, per far sembiante ch' egli fosse uso tenere con esso loro
capo con un'altra cuffia diversa a quella ch' era avvezza di portare et anco altramente
correndo; e portarne la scuriata, ch' i par nostri non sono per intrare in
, e nasconda nella terra cavata quello ch' egli ara tratto del ventre. crescenzi
, 60: subito / che io sentirò ch' e'sia entrato in camera / terrena
dietro di qua e di là bisogna ch' abbia un corno de la stessa larghezza e
, dove sono duoi piccoli curro- lotti ch' entrano nelle fessure dei palettoni segnati k p
scritte e ora morte come il pali ch' è la lingua sacra dei buddisti dell'indo-
e fondare la platea di quella torre ch' ella non ha mai mosso un pelo
scozzonata come sono io: io so ch' ella andrebbe al palio, io. g
: aggiustiamo questa cosa sotto banco, ch' ella non vadia al palio.
mela. la fortuna dicono i savi ch' è anche tonda: queste due palle
verga, 2-21: lo zio, ch' era il miglior zio del mondo,
te un caso iniquo e strano: / ch' e'ti torrà reputazione e stato,
lasciando scoperto il fianco, fa conoscere ch' era aperta. milizia, iii-18:
. tosso, u-ii-318: l'oliva, ch' è arbore di palla, è segno
giovane, 9-32: se vero è ch' anfion... /...
naiam fosse morto in questo modo, ch' egli lo fece porre in su uno
due o tre palleggi con la carta ch' era servita ad avvolgere il cibo,
/ un bellissimo stuol di pallerini, / ch' era a vedergli una magnificenza.
a queste mie parole il governatore, ch' era pistoiese e non potendo più paliare la
la tosse è per l'appunto la cosa ch' io temeva di più per lei,
anco è temerità leggiera l'asserire, ch' ei fa, d'avere io pagliatamente e
, 217: la pallidezza parla quel ch' io patisco; la magrezza il dipigne
la guata / e la conosce subito ch' arriva / ben che di timor pallida e
che l'appiano ordinato aveva, di maniera ch' era divenuta pallidissima. a. barbarigo
a giuditta c'era un'altra persona ch' era pallida pallida e mi guardava cogli
, / lascia pur eh ella tema e ch' altri t'ami. tasso, 12-28
della faretra fuor un dardo trasse, / ch' era di piombo pallido ed oscuro.
gli altri un sotterraneo monte, / ch' esala fumi in quel sepolto orrore: /
oggi i dottorelli di sangue pallido griderebbero ch' è uno spirito aggressivo, inguaribilmente polemico
). govoni, 8-106: ora ch' è spento il giorno / della mia
b. giambullari, ii-552: tartare, ch' avean que'visacci / iscofacciati, larghi
vestita d'un palleo rotato / a denotar ch' è stato j d'innocenza. cavalca
: più leggier correa per la foresta / ch' ai pallio rosso il villan mezzo ignudo
la ben entrata per la bona nova ch' io vi ho data. p. venier
a. casotti, 1-1-35: credete ch' io mi sono strutto / per servirvi
se vedemo! » fece l'altra ch' era una palloccona allaccata che puzzava sempre
il fanatismo ebdomadario di quel poco tempo ch' io mi vi trattenni era allora il pallon
/... / son le cagion ch' amando i'mi distempre, / vostro
dalla poca forza del calor naturale, ch' è ne'vecchi che non possono ben digerire
258: ora più non respira, ch' è senza fiato..., tutto
e non senza mistero, poiché al punto ch' ella suol piangere, vien pallottata e
guardare che fan le suore. veggo ch' ogni lor diligenza consiste in ricamar tele
30: or tu vedi questa terra, ch' è meno che una pallottola a rispetto
non è prima lo sterco in terra, ch' io non so che messaggi eri elli
palme, e gridavan sì alto, / ch' i'mi strinsi al poeta per sospetto
. varchi, 22-8: se tu vuoi ch' io ti possa guarire,
. pur tra mezzo alle foglie inaridite ch' ella è per rendere al suolo nutre verde
in volto di bella dimostrazione, fassi ch' ella è ferita nella vista da palme
corone e tante / palme portò, ch' ebbe per voi dal mondo, / che
. boccaccio, vii-218: divoto priego ch' alia vaga riva / di coscienza,
porto schiva; / e scaldimi del sol ch' etterno regna, / lo ual
sia in confessar l'errore, / ch' ha sotto volontà posto el talento,
d'or nel fango nudo. / tanto ch' alfin concludo / che nullo vale,
sarò per buon viaggio, / sì ch' arete alla fin mirabil palma. di costanzo
stima, / poste a lato colei ch' io sola adoro. b. corsini,
la palma. pasqualigo, 504: ora ch' abbiamo vinto e ne portiamo la palma
fortezza, / e col potente braccio / ch' ogni durezza spezza / rompi quel forte
questo fiore gratissimo e soave odore mentre ch' è fresco, quasi come di muschio e
.]: 'foglia palmata 'dicesi quella ch' è divisa oltre la metà in cinque
. 'radice palmata 'è quella ch' è divisa in lobi che su lo stesso
a un suo luogo entrato sotto 'l tino ch' è sotto il palmento, dove si
... -deh, sta a vedere ch' io credevo ch'el mulino a due
, sta a vedere ch'io credevo ch' el mulino a due palmenti macinassi, e
palmenti. lippi, 1-35: or mentre ch' ella scuffia a due palmenti, /
duo'palmenti macinare, / né so ch' ella sia amara al pigliatore. crusca,
, 35: stasera, o tina, ch' egli è carnesciale /...
ne seguita gli effetti, / so ch' io non farò più mana palmièra.
hanno i corsi la mazza quadrata, ch' è di 49. 295 pollici, e
linee di parigi, il palmo quadrato, ch' è di 770 pollici, 3 linee
sbratta, sbratta la massara, comise stamani ch' io te dicessi che tu li compri
malvagio adosso 'i ca- vallieri, / ch' a'dua palmi di fronte e tre di
carta darmi in scritto / la cosa ch' io l'intenda chiaramente. campanella, 1096
arrogante insolenza de'giannizzeri del bassà, ch' erano da 80 resi padroni di tutta la
ad aver origine che tocchin palmo quegli ch' arrivati in un luogo, se ne parton
, dicea: « questo è quel ch' io dico. almeno, se io averò
che dentro tenean tuo consiglio / ristora sì ch' ai palo ognun s'ategna.
essere il dottore mio avvocato e vuole ch' io getti un ago per rac- corre
, 4-165: io dirò che tu dirai ch' egli abbia fatto qualche gran faccenda:
fatto qualche gran faccenda: parti egli però ch' egli abbia lanciato il palo?
condizione. monte, 1-1-13: ch' i'non me. n parto, ma
dei coni, di mano in mano ch' eglino van facendosi periti nel nuoto.
! / oggi è visi- bil quel ch' era invisibile / e palpabile fatto, onde
. govoni, 789: luce palpabile / ch' esista a fior dei fori.
giudicano e secondo la sostanza di quel ch' e'sono. a. f.
l'omo di9er fermo / de cosa ch' elio palpi o veggia ad occhi. bibbia
mani e li miei piedi, imperò ch' io sono; e palpatemi e vedetemi,
io non so ben s'io volia quel ch' io voglio: / s'i'toco
voglio: / s'i'toco quel ch' i'palpo tutavia. dominici, 4-199:
. foscolo, vi-350: tutto ciò ch' era tocco e palpato da venere acquistava
'l petto: / quel destrier, ch' avea ingegno a maraviglia, / a lei
barbero censo liberasti / la patria tua, ch' oggi in alto ne siede. guicciardini
secchi, 3-66: il pianto in ch' io viddi prorompere la mia donna e sulpizia
questi ultimi mesi, hanno superato quello ch' io, nei momenti più neri, poteva
fazio, v-30-72: la testuggin, ch' a terra grave palpa. -restare interdetto
prenze infortunato, / ma palpi sì ch' io l'ò per isbrigato. b.
con que'gentili ond'è nata quella / ch' amor ne la memoria ti suggella /
mondo e com'è duro / far ch' e'non giunga a palpeggiarti 'l
non farinosa, / non polverosa, / ch' abbia tasto e sia palpevole.
i. neri, 3-18: fille, ch' era vestita, accese il lume /
mazzini, 38-276: ricordo il dolore ch' io m'ebbi quando, palpitante ancora
palpitante dalla disperazione che non so quello ch' io mi ponga sulla carta.
. baldini, 5-40: questa sì ch' è grand'arte, che nessuno sa
la dura vita all'animale immenso / ch' a terra palpitando al fin si stende.
che almen lo stringa al seno anzi ch' io moia. calandra, 359: in
212-10: cieco e stanco ad ogni altro ch' ai mio danno / il qual dì
zio, iv-1-18: pareva... ch' egli conoscesse direi quasi la virtualità
mon mi vai di ariadna, in ch' io credea, / l'alto consiglio:
340: la palpitazione / della fiamma ch' è entrata in agonia. -vibrazione
. piave, xc-300: quell'amor ch' è palpito / dell'universo intero.
fusse un paltonieri che non lo conoscesse, ch' egli avea nome lazero, che viene
ti giunse ne l'arcione, / sì ch' a la giostra avesti il mellone /
fazio, i-16-83: questo marito mio, ch' i't'ho contato, / essendo
e 'l braco / m'impigliar sì ch' i'caddi. idem, par.,
238: per qual cagione, poscia ch' io ho bagnate le labbra entro alle onde
, e alla alude interna, / ch' io dico verità. gozzano, i-232:
cosa che il palu- dello suo, ch' era ottimo, gittasse sopra il piccolo fuoco
amore] trovato il calle: / ch' i'riconosco di tua face il lampo
8-190: tu vedi alcuni [predicatori] ch' umili e modesti / il paludoso suol
/ di zanzara pallustre et infelice / ch' erra notturna e ne l'offesa ha gioia
che voglion cadere per fra- cidume, ch' i giovani che crescono per esser pampane.
si perde, il dio troppo in seguir ch' aggira / al tirso intorno i pampani
debbon mostrare, portano un pampano, ch' è un pezzo di tela grande quanto una
mano, ma non messo con tanta diligenzia ch' impedisca che non si vegga quanto c'
silvani. leopardi, 8-32: il pastorei ch' al- l'ombre / meridiane incerte ed
in ida e panacea, / mano gentil ch' il velenoso strale / sveller dal seno
nachei chiomanti, / mirabilmente, nella notte ch' era / l'ultima notte del pelide
allora le viscere e le panate, subito ch' ell'erano levate dal fuoco.
de nicola, 245: i patriotti, ch' erano sulla vigna di s. martino
foscolo, xv-547: il peggio sarà ch' ei reciterà tutto l'anno alle panche vuote
! '. -essere più sicura ch' una panca da beccaio'. non correre
sessuali. belo, 26: ehimè ch' io vi posso esser lasciata più sicura
io vi posso esser lasciata più sicura ch' una panca da beccaio. -fare
dire a certi scarsi di partiti / ch' a pincon tutto il dì su la pancaccia
un dì. rosa, 1-133: bisogna ch' a la pancaccia di costà manchino gli
buonarroti il giovane, 9-260: tal ch' uno stesso cerchio, una pancata,
la lancia, / e 'l primo ch' egli scontra de'pagani / gli passò la
. caro, 12-ii-60: non pensate ch' io cagliassi per vostre braverie, massimamente
giuda, e quella ponta / sì ch' a fiorenza fa scoppiar la pancia.
, 32-53 (iii-112): un ch' avea la barbuta rugginente, / e
il piè ritira / da una punta ch' arriva a la panciera. tommaseo, 19-81
ventre. menzini, 5-225: or ch' egli è sano, se gli di'che
morsi lor dattorno, / che parria ch' ella fosse una schiacciata / con l'
caro, i-331: il pancione, ch' era ubriaco e per ogni poco di
4-ii-546: vitellio fu di cosi gran corpo ch' era deforme, aveva la faccia molto
vera e quell'arte commerciale e pandemia ch' è il cinematografo. -casa pandemia:
stato un generale, si sarebbe detto ch' era istupidito in groppa al cavallo. jovine
poria, né bene / comprender ciò ch' ell'ène, / tant'è la gra9a
/ tant'è la gra9a grande / ch' amor per lei a chi la prova pande
servisio piedino, / mai non sperare ch' el ti fa?? a il grande
che panda / la bocca per parlar quel ch' ella aduce. sermini, 95:
madre e mio padre, lei voleva ch' io mi dedicassi alla musica, lui
figlio i puerili giuochi, / ch' esser doveano il trottolo e il pan
se tu l'apicchi meco e non ch' io tema. -pane acquatico o
come un fondo di tino, / tanto ch' a dirlo pur, mi raccapriccio.
intendo fare un generale convivio di ciò ch' i'ho loro mostrato e di quello pane
i'ho loro mostrato e di quello pane ch' è mestiere a così fatta vivanda,
dopo a sé in cibo spirituale, sì ch' el pane degli agnoli ha mangiato l'
. strozzi, 1-256: quel matto ch' a pena ha pane in casa /
, abandoneret'io [la filosofia], ch' io non ti venisse a guerire,
sospiri e del dolore / con- vien ch' io mangi or, tanto duro e forte
cellini, 572: questo si è ch' e'si piglia un poco di verderame del
careri, 2-i-15: entrai in ravenna ch' era di già mezzodì. per dirla pan
pane al pane in poesia, ciò ch' era una gran volgarità ma anche una bella
del padrone del bar della pugnalata, ch' era un pezzo di pane, e
attene in casa e sta'sicuro, ch' io non meno desidero di fare
il furfante. lippi, 2-2: vedendo ch' ei non era esaudito, / essendo
. pulci, 24-9: ogni volta ch' ella andava a mensa, / gli
voi gridate e menate le mani / pur ch' io panebri. a. f.
mia gieva mille volte ho detto / ch' a buon'otta m'arrechi paneb- bero
lettere sia affecto di questa contumelia, ch' io vi farò poi un bel panigèrico.
inalzò di maniera che giunse a dire ch' egli era morto quasi martire. monti
tondo e leggiadro abbi bevuto, / ch' altra requie maggior che star nel letto
: nencio è tanto che mi secca, ch' io ti dica se col pagare gli
è riuscito il conseguire da uno quel ch' ei si credeva. -tenere la
che dianzi ella mi ha fatto conosco ch' ella ha dato nel paniaccio davvero,
paniccia pagando il marito di quella moneta ch' elli andava cercando. = lat.
franchi, 3-7-37: la maggior vivanda ch' io avrò sarà un panicciuolo ben piccolo
, ii-26-6: il barbarossa è questo ch' io ti dico, / che fece
; ma del panico / mi reca, ch' i'vo'metter la ragione. nuovi
panico è minore / del maggior monte ch' e'abbia veduto. cennini, 3-142
l'aveva trovato il fornimento della sua paniera ch' ella credeva d'aver perso.
e sai che questo è bello, / ch' egli usa far la zuppa nel paniere
. -quella voce è tanto grossa ch' ella sarebbe buona a far panieri:
« quella boce è tanto grossa / ch' ella sarebbe buona a far panieri ».
e sole; / talvolta i paneruzzol ch' egli ha fatti, / che traboccan
di cristo si transustanzi; i luterani ch' ei si panifichi. carena, 1-334:
. b. giambullari, i-13: ch' io sia la civetta e lui il tordo
nenciale, 1-151: ve'sai chel ch' io dico? falla netta, / ché
cossi negro, imbratato, oncto e fastidioso ch' el non è panadóra de cavalli.
certi pannetti di razzo a grotesche, ch' io già molti giorni ho fatto fare in
cavalca, 2q-i66: per li preziosi vestimenti ch' aveva ho ora questi vili pannicelli.
., 1-125: l'altro pannicolo ch' è adesso allo celebro... si
altro che '1 pipistrello, per causa ch' e panniculi fanno armadura, over collegazione
di questo è mostrato dalla in- curvazione ch' ella genera e dal raggiramento dell'una
giovane, 9-699: con questo patto, ch' ei, ch'è un panniere,
con questo patto, ch'ei, ch' è un panniere, / dovesse al suo
passate qua da mia cugina: / ch' avete voi paura che vi morda? /
/ del più nero e più sudicio ch' uom faccia. t. contarini, lii-15-254
antichi venner meno / tutti, fuor ch' un renduto in panni bigi, / trova'
lui [avvoltoio] si potea dire ch' egli lo faceva non per sua volontà,
aveva in sul letto cattivi panni però ch' egli avea dati gli altri a'poveri,
, / ancor che caschi un panno ch' io v'ho grosso, / non averai
non averai di ricoprirti impaccio, / ch' io ti ricoprirone il me'che posso.
m acinghi strozzi, 1-230: avvisoti ch' e dua panni dipinti ch'i'ho,
1-230: avvisoti ch'e dua panni dipinti ch' i'ho, l'uno è de'
nascosto dopo a'panni d'arazzo, ch' avevano coperto le tavole. r.
casa, 714: dite a messer stefan ch' egli ha il torto / a inviluppar
panno: nessuno qui porta quella lanetta nera ch' io portava in genova. ferd.
evidentemente si scuopra, nondimeno ogni volta ch' ella sarà deligentemente lavata e netta, detta
nova, / perché i suoi fior, ch' aperto aveano il panno, / e
pallavicino, 10-i-98: affermo da uomo sincero ch' io mi recherei a gran pregio l'
seneca volgar., 3-278: più ch' appartiene al fanciullino, quand'egli è
, quand'egli è nato, quel ch' avvegna del panno col qual egli uscì
varchi, xxvi-1-157: non dice anche ch' ei dette il buon anno / a quel
poder con pene e con affanni / tanto ch' i'non vorre'per lui più vita
verga, 8-346: non strillate tanto, ch' è peggio! i panni sporchi si
panni, il ver si spande: / ch' i'non ho più né mobile né
guardisi anco al non mi invitar, ch' i'non mi farò stracciare i panni.
e così la 'ntendiamo, / ch' a chi s'aniega ognun gli serbi i
pannocchie, / corrono ad aiutarlo, infin ch' a riva, / là dove il
scuoprì due maestose pannochie et il membro ch' in grande invoglio di fascio aveva un
. gemelli, xviii-7-955: non è mestieri ch' io dee- clami contro la sporchezza d'
alla domenica di panorsaccio niente si conchiuse ch' avesse effetto... venuta la domenica
certo pane pepato, che per tanto pepe ch' aveva mi misse uno fuoco addosso che
ancor voi... quando vedete ch' io prendo il largo per menarvi chi sa
baldovini, 2-2-12: tanto pinsi / ch' egli entrò nel pantano. pirandello,
: veggo un segno, diss'ei, ch' hai nelle mani, / che tu
tirar voi in questo pantano, permettete ch' io m'immagini di avere un abboccamento
telefonicamente le parole del gabinetto lontano ch' è in comunicazione con questo.
un'amorosa parte / mi vèn voler ch' è sole, / che inver'me più
paolo zoppo, lxv-5-5: una bestia ch' à nome pantera, / ch'aulisse
una bestia ch'à nome pantera, / ch' aulisse piò che rosa o che lomia
di collori. e no è collor alguno ch' ella no abia in sé. dolce
cappelli al giubileo / per far ch' ai papa sia posto un cristeo
! montale, 7-310: l'esteta ch' era in lui è rivelato,..
da certi oggetti o indumenti d'uso ch' egli ha lasciato: pantofole di velluto ricamate
qualcuno. zannoni, 5-8: bendato ch' i'fui e il mio naso un po'
petoncianesco tenendo discosta la pezzola in guisa ch' i'vedeva quasi come a occhi nudi
parlate / coi cenni solamente, / ch' io ben v'intenderò. - ma
e d'uve un grappoletto / par ch' ad ogn 'altro cibo il pregio tolla.
come un paladino / ed ha quell'armi ch' io portavo già / quand'io ero
buon gruzzoletto d'once d'oro, ch' egli ascondeva in una sua panzierina a pelle
guadagnò co'fatappi in pochi dì ciò ch' egli avea in lombardia messo al di sotto
scirocco: -di levargli è buono, / ch' io so che cavalier discreti sono.
il mar rosso pareva in travaglio, / ch' ognun, per parer vivo, si
leopardi, iii-413: la grande spesa ch' è necessaria per mettersi l'abito paonazzo
mediante il sangue nelle battiture poco dopo ch' elle son fatte. varchi, v-665:
parole del santo padre ho veramente compreso ch' egli vi ama e vi stima.
mensa un barbassoro / detto arcaliffa, ch' era il papa loro. c. garzoni
, tornarono an- ch' esse alla pace coi musulmani, confacente ai
mamma e al pappà del piccolo levriero ch' io ti promisi. -seguito dal
gridò corsamente, / mostrandoli il pugnai ch' aveva in mano; / poi tutto lo
quell'isola che di sopra ho detto ch' è nel mar di van e di
volta che quell'altra specie di papasso ch' è il ministro della pubblica istruzione capiterà
facendo al giuoco / del papasso, ch' e far quel che tu vedi /
sentivam certi papassi / " a dir ch' elleran cose sovrumane. papini, v-137
/ al gran papasso, a comandar ch' e'vegna / a siragozza a pena
il buon samuele in detti accorti / ch' eran d'ingegno e di giudizio cassi
onorata. nievo, 49: passato ch' egli era agli stipendi dei castellani di
italia non se lo sognano e forse credono ch' io stia qui a godermi il *
, xxv-1-91: -se io gli prometto ciò ch' ella vole, noi stiam conci!
pluto risponde virgilio, si pare manifesto ch' egli era un bestemmiar di rabbia,
in terra, non le guatare, ch' elle son mala cosa ». disse
papera. caro, 12-i-204: volete ch' amore tanto possente sopra ogni cosa non
cosa non possa sopra di me? credete ch' io sia tanto lontano da la natura
c. croce, 2-13: poi ch' il tutto qui convien ch'io dica,
: poi ch'il tutto qui convien ch' io dica, / insegnato ci avea
. grazzini, 9-85: la mea ch' era di buona cucina, aocchiato quel
buona cucina, aocchiato quel paperóne, ch' era grosso e bianco, alla bella
abbondando succede, non so perché, ch' ei può versare del grasso di più
monotone piantagioni di 'maguey ', ch' è una specie d'agave da cui
un né l'altro già parea quel ch' era, / come procede innanzi da l'
. amenta, 83: quello ch' è guasto di toccar non oso / se
cavaliere invano / di veder s'ingegnò ch' a l'uso antico / ella sel'adombrò
in quelle lingue i cui nomi, ch' io non so ridire, a me facevano
. picrolomini, 8-126: non maraviglia ch' io da qualche tempo in qua ti
. baiatri, 193: il gran pappar ch' io fo mi fa servizio / di
beffeggiando la nostra accademia, con dire ch' ella non vale che a mettere insieme una
soffici, v-6-379: è una triste cosa ch' essi si diano a imitar verlaine piuttosto
certi racconti della dalmazia e di turchia ch' erano le consuete parabole dei frati di
comanda al contadino savio di strappare il loglio ch' è cresciuto fra il grano e di
pendio che ha l'uomo e lo incurvarsi ch' ei fa del continuo verso le basse
che ha scossa la casa ove scrivo, ch' è sotto la paratola del suo cannone
quel quadro del ca rato ch' è un'antica memoria di famiglia, avendolo
pentimento e colla preghiera propizio quel dio ch' egli ha offeso. = voce
ix-559: egli è di bisogno a voi ch' io vada, imperò che se io
adopera / per sue pillole, allor ch' egli è infreddato, / più paracuori in
la finestra, j o traditora, e ch' io mi sto di fuore, /
poiché pur nella sua anima atroce sentì ch' egli avrebbe menomato e forse distrutto il
ottimo, ìii-340: solo questo ch' egli [dante] ne inten-
gli disse: io ti dico in verità ch' oggi tu sarai meco in paradiso.
per grande alegran? a me pare ch' eo scia in paradiso, sì me
prima, nel quale pose l'uomo ch' egli avea formato. s. gregorio
per lo reame suo correva un fiume / ch' uscìa del paradiso luciano. tavola ritonda
pianto, godeva le delizie di quella solitudine ch' è il paradiso di quei cuori che
conquiso!) / dal paradiso - ch' è del mio cor lumera. boccaccio,
resta contento / di lasciar questo giuoco ch' è sì tristo / e far d'
s'andò al paradiso per l'affanno ch' avea auto nella battaglia. nigi di doccio
non ci è più; dopo quello ch' io ti diceva di lui, esso peggiorava
buona e bella, o pur buona, ch' è spirituale e più vera bellezza.
gonna / e sì gli fé veder ch' ell'era donna. -aprirsi il
'l fiore, / l'angelica biltà ch' adorna fl viso / aond'escon di due
s'attraversasse per la via, or ch' io son felice, qualcun di questi
272: una paradossale vendetta volle far sì ch' io ottenessi nella storia degli uomini tutto