7-7: andammo a vedere la moto ch' era ancora nel fosso, contro un
delle cose, pare confermarsi dall'osservare ch' egli aggiungeva all'acqua lo spirito voù
oppenione che gli avevon di lei, ch' ella fosse mossa e motrice. galileo,
notte un giorno illustre, / s'alor ch' a- pena è del suo corso al
e madre del motor sovrano, / ch' hai la luna per soglio, il
sì che tu non posse / ben veder ch' el [salomone] fu re,
europa ebbe sì grato aspetto, / ch' accese del suo amor l'alto motore [
cioè se si ha a figurare a uno ch' abbia a dimostrare una timorosa riverenza,
abbia a dimostrare una timorosa riverenza, ch' ella non sia fatta con tale audacia
; eppur nel core, / più ch' altri, e fin nel brando, ho
tommaso, sulla loro vespa, cogli altri ch' erano motorizzati, gli andarono appresso.
... in quel tal motriglio ch' egli mena / c'è da togliere più
motto. verga, 1-164: lui ch' è sempre allegro e motteggevole! bacchetti
amante non si converrebbe, e ch' era tenuta da lui poco conoscitrice dell'amor
tesauro, 3-482: fuggendo quelle armi ch' egli avea provocate, fu ritrovato nascoso
cavalca, 18-188 'ecco, poi ch' ebbe detto: io voglio che l'
allo balcone. / uno dolzello, ch' andava a diletto / uccellando alle starne con
. pitti, 1-43: ella non pensava ch' io fossi sì folle che per lo
26: non t'adirare, velettaio, ch' io mi motteggio. siri, iv-2-600
tali piacevolmente motteggiando diceva giuliano de'medici ch' egli erano simili alle marmeggie o vero
le occasioni, a motteggiare della tirannia ch' egli chiamava dei nobili. birago,
coll'ostessa a ragionarsi, / però ch' ell'era bella, e fassi amare,
motteggio, / tanto che sempre ottengo quel ch' io chieg- gio. g. m
s'io non motteggio, / che quel ch' è in dubbio un dì fia manifesto
el latte / fresco, né creder ch' io cianc'o motteggi. ariosto,
vuole ella a voi venirsene. / credete ch' io motteggi? cellini, 2-64 (
squisito e ricercato ripulimento lavorate, disse ch' elle sentivano di lucerna. 8.
: tutte insieme, capitana la fedele ch' era stata condottiera dell'altre, ite all'
], non ispe- rando vivente agrippina ch' ei la togliesse per moglie e cacciasse
cominciò a scherzare con tiri d'aranci, ch' egli si preparava di ben frondare.
divenne rosso; / che ben stimò ch' avea il suo caso udito. / e
. -per questa croce, mona papera, ch' io son ser alesso, senza motteggiare
, non men da lui motteggiata sul timore ch' ella dimostrava di esser da safar assalita
simile vendetta, o a quella, ch' è la peggiore, di venir all'armi
de que'del cheri- cato, / ch' are'più caro quel che parma o reggio
12-i-50: quando volete da me cosa ch' io possa, basta un cenno ed io
*, lxxxviii-1-704: di quel poco ch' i'veggio / cosa ch'i'sappi ch'
di quel poco ch'i'veggio / cosa ch' i'sappi ch'a grado vi sia
ch'i'veggio / cosa ch'i'sappi ch' a grado vi sia / il farò
fu colla bocca; imperò che ciò ch' ella aveva potuto dire di canzonette, mottetti
dall'altrui parlare si coglie altro da quel ch' egli vuole. de nores, 1-ii-2-203
da lentini, 27: se l'amor ch' eo vi porto / non posso dire
le mandi a aire / ta'motti, ch' ella torni a me amare. latini
, 104-14: dio mel perdoni, ch' io n'ho già usato / motti
, pur me, e 'l lume ch' era rotto. fiore, 199-8: la
amico mio, / queste son le novelle ch' i't'apporto: / bellaccoglienza salute
benedetta sia l'ora e la dia, ch' eo sì credetti a tui mutti.
nostro capitano, il quale mi ordinò ch' io dovessi promettere a quel tale..
qualche motto, ricordandomi con grandissimo affetto ch' io dovessi affermare a questo senato che
, 7-30: dubita alquanto poi, ch' entro sì forte / magione alcuno inganno occulto
. algarotti, 1-iv-217: da un motto ch' ella gittò uno di questi passati giorni
fe'norandino alla sua guardia motto / ch' entrasse a distaccar l'aspra tenzone.
antico mutto: / trista la nave ch' à troppo nacheri. boccaccio, dee
come questo motto: io sono quel ch' io sono, che sì propriamente e sì
suoi [d'epicuro]... ch' appartiene a filosofia. bellincioni, i-144
ad inserire in testa dei libri o fascicoli ch' egli compone, modo francese:
stato ad un i donzelli, ch' erano giulivi, e gai, sì facevano
motto e il suono. contraddirle, ch' ella non sia poeta di professione e che
mus. breve frase musicale composta da ch' ella pur dice, quel motto che è
orco: fate motto! / voler ch' io entri dove son due cani! /
due cani! / credi tu pur, ch' io sia così merlotto? note al
trent'anni: e sono più di cinquanta ch' ei nacque. fate motto! '
non l'abbiate a mocto, / quello ch' io dico non parlo per boria,
che non fu dificile a que'pochi ch' erano mal contenti della regenza et a
con lui / in festevoli motti allor ch' esposti / a la sua man sono i
perché amore me strinzea sì tutto 'ch' e'non potea far mutto. dante,
or avvenisse / a lo meo cor ch' escisse / come 'ncarnato tutto, / e
moneti, 64: il prete, ch' era lesto e volpacchiotto / e distingueva
ti fa cercare, non so quel ch' e'si vuole ». disse allora biondello
quando fie tempo, v'è uno ch' era grande amico di matteo che m'
ciò che può 'ncontrare, / ch' abbiamo a far avversario dotto: / subito
fa motto, / né dice: guarda ch' io ti vo'pigliare. macinghi strozzi
di non far motto sino a tanto ch' ei non confessa d'esser in guerra,
sostituito all'ingegnere baccio del bianco, ch' era passato al servizio, per qualche
da padova volgar., i-4-4: costui ch' era guardia e della leggie portatore ed
né meno intellettualmente, l'infinite figure ch' essi muscoli in tante loro movenze, o
, cioè veloce a sé spargere, però ch' egli è più movebole che tutte le
gli animi più leggieri e più movevoli ch' io non vorrei. d. bartoli,
volgare [tommaseo]: diomedes, ch' era subito e movevole, non si potè
si trasmuta di accidentale in naturale, ch' è nel mezzo del suo corso;
: dè... dire quelo ch' elo vole dire cum temperamento de boca e
movimento sentiamo espressamente che comincia dall'ugola ch' è quasi la madre delle vocali e
caro, i-336: non posso già soffrire ch' egli abbia ad esser lo strazio e
, lii-4: per la grande abondanza ch' io sento / di gioia ed alegranza al
, xxiii-68: simile m'avene / ch' a. l luzefer legato, / che
, lo quale abita nel quinto cielo, ch' è signore della guerra e della battaglia
prisca estension rimette. / qualunque mozion ch' ell'abbia impressa, / a le contigue
, / ma ad altr'anima poi, ch' è più perfetta / o in concerto
filippo! erano mozioni del sangue quelle ch' io presi per tenerezze d'amore.
non mi far di queste paure, ch' io sono per natura sì delicato di spiriti
io sono per natura sì delicato di spiriti ch' ogni picciola mozione d'animo mi perturba
,... e come avessi aggiunto ch' io faceva simile mozione per antivenire il
, 1-53-12: so'arvenuto probendato, / ch' el capuccio m'è mozzato; /
] in appresso dalle pedate di siila ch' ei cominciò a calcare dopo la vittoria
io osservai l'abito de'presidenti, ch' è di porpora, e de'consiglieri,
conto, un mozzico di nome proprio ch' io possa comunicare al mio padrone?
innanzi d'esser pittagora, io credo pur ch' ei fosse la matricolata mozzina. i
ha trovato una mozza vittoria di marmo pentelico ch' è tutta slancio e volo.
per altro grande del firenzuola, osservo ch' egli cita mozzo un testo d'apuleio.
naturali termini, anzi mostrarono il campo ch' è necessario percorrere, perché una discussione
i ciechi] / per lo veder ch' è mozzo. a. caracciolo, 33
caracciolo, 33: se a te par ch' io abbia l'ingegno mozzo / poni
6-25: non ho sì mozza la lingua ch' io non sappia dire che il puttanesimo
a studiare le scienze, possono dire ch' eglino hanno la lingua mozza.
pel giorno de le nozze; / ch' ornai tutte l'indugie erano mozze.
/ firman dei 'pagherò ', ch' è una bellezza; / e intanto a
. villani, 11-63: la troppa voglia ch' ebbono [i pisani] d'impiccare
6-33: quivi si vede un prato, ch' è un'occhiata, / pien di
, 2-1-46: v'è lilla zoppa, ch' ad un suon di piva / si
scrivi questo decreto, acciò che quello ch' è statuito non si muti dalli medi
religione. bisaccioni, 1-145: coloro ch' hanno servito, o dànno a crederlo
un l'altro morire / e vede ch' ogni cosa muta stato, / e non
ho il corpo e fo sembiante / ch' io non aggia che fare / in quella
o invidia nimica di vertute, / ch' a'bei princìpi volentier contrasti, /
sciocchezza indarno ora si duole, / ch' avendo il ver dal peregrino udito, /
con voi me ne scampi. e fin ch' ei mute / le mie voci dolenti
ardisse / ed a nuovo surgisse / ch' io muterria ventura. latini, rettor
una volta quel suo antiquo stile, / ch' ogni uom attrista, e me pò
per questa altra man di sonetti, ch' io vi mando, voi vedrete che qui
: scrisse a bambillona alla reina / ch' avea mutata nuova opinione. savonarola, i-215
da che potrebbe nascer questo erore / ch' io mutasse da voi la spene mia?
, par., 18-5: quella donna ch' a dio mi menava / disse:
disse: « muta pensier; pensa ch' i sono / presso a colui ch'
ch'i sono / presso a colui ch' ogne torto disgrava ». buti, 3-516
a me cava le lagrime quando penso ch' i prencipi cristiani, così ostinati in
col sorprenderle nel mutarsi delle guardie, ch' erano tutte d'olmei- sti. vita
si prende la strada per kirk-klissà, ch' è la prima posta dove si mutano
nievo, 535: nessuno avrebbe sospettato ch' io covava il disegno di abbandonarli dopo
e mutatele quasi con quella volubilità istessa ch' ella fa de'vestimenti, presenta agli occhi
e quell'altro rivo / non conven ch' i'trapasse e terra mute. boiardo,
, 9-200: siccome è probabile ancora ch' io muti soggiorno tra poco, aspetterò a
di me fer- manza avete, / ch' eo so vostra tenuta, / poi lo
figlio, dentro a questo lume / in ch' io ti parlo. boccaccio, i-174
/ m'àno d'amore punto, / ch' eo n'era sordo e muto,
semplice sembiante / fosse nel vivo lume ch' io mirava, /... ma
/ non mi noccia la fede / ch' io agio in voi e 'l core /
eh'un fiato / di vento, ch' or vien quinci e or vien quindi,
sofrire / tanto gravoso istato, / ch' almen non muti lato / in dimostrar
dante, lxxiv-io: né quella ch' a veder lo sol si gira /
): nell'atto stesso d'accertarsi ch' era lui, dovette vedere quant'era
benigni tanto / volgi alli miei, ch' ai pianto / apron sì larga e sì
dolor volti a me noti / rincontro, ch' io più non ravviso! manzoni,
, 1-159: questo corpo umano, ch' io quaranta anni fa vidi giovinetto e bello
restare maravigliato, considerando la gran mutazione ch' egli ha fatto. aretino, iv-5-9:
per la intemperie del tempo o per mutazione ch' io feci d'una berettina, mi
s'allontanassero da utica per la diffidenza ch' aveva presa de'trecento. botta, 5-387
alle soldatesche di spagna, volesse far ch' i suoi punto non si movessero da'loro
dell'aria, non si può negare ch' ella non sia considerabile. zucchelli, 133
* [la ballata] mostra bene ch' ella dovesse essere cantata dai danzatori stessi
e mutazione, quel passaggio, cioè, ch' essi in melodia facevano da un genere
fievolezza od infermità, chiara cosa è ch' ella da tal temperamento e mutilàggine del
carità e la dottrina le cicatrici medesime, ch' egli mostra nelle sue mani con mutilamento
. l'illustrissimo impugnatore efficacemente fare apparire ch' io sia falsario non citando giusti gli
piantati in terra dagli esecutori via via ch' era proceduto il supplizio, le parti
.. n'è stato cavato quello ch' e parato all'intelletto di colui che con
a far da mutilatore, chi può giudicare ch' abbia io per altro lasciato in qualche
incorpo perfetto e tu ne recidesti le parti ch' eran desti ditariamente).
queste continue storpiature di testi invincibilmente dimostrano ch' e'sono stati portati nel vocabolario senza
'n amor grande aiuto / mi fora ch' eo foss'orbo, tale fìada; /
fugli [a gesù] menato uno ch' era sordo e muto. storia di stefano
ariosto, 27-75: sacripante, ognyaltro ch' oso, / fuor che tu, fosse
sta'pur ben proveduto, / pur ch' io noi dica a muto - ch'ode
pur ch'io noi dica a muto - ch' ode e parla. 2.
, 2-96: era la notte allor ch' alto riposo / han tonde e i venti
solo fra gli amici miei, / ch' or è cenere muto. colletta, ii-195
possa interrompere, con tuttociò mi duole ch' ella sia muta e inoperosa per sì grande
/ m'hano d'amore punto: / ch' eo n'era sordo e muto;
mia quand'ella altrui saluta, / ch' ogne lingua deven tremando muta, / e
eo non celeraggio in tal mainera / ch' io n'aggia riprendensa per ragione. giamboni
in groppa. guarini, lxv-138: io ch' avvampo non taccio; / ma tu
avvampo non taccio; / ma tu ch' hai muta lingua hai cor di ghiaccio.
nuova fra mill'altre e mille / ch' ogni miglior, non ch'io, muto
e mille / ch'ogni miglior, non ch' io, muto sarebbe. foscolo,
/ scoprì l'orecchie a lei, ch' avea vedute. 14. caratterizzato
pagliaresi, xliii-142: per la paura ch' egli aveva avuta / levar non si
muta fama, / né miri il ciel ch' a sé n'invita e chiama.
bianche sol mostrando e mute carte, / ch' io perdei seco forza ingegno et arte
con armonia che le sirene, non ch' altro, rimase ne sarien vinte, la
sì che la bestia è perfetta, ch' io ci ho posto la coda, ah
frugoni, iv-483: il più prezioso addobbo ch' abbia una donna è la mutolézza.
. anonimo, i-486: ciò ch' io sapo tutto 'l vo dicendo /
tutto 'l vo dicendo / com'om ch' è mutolo e non può parlare. cavalca
gesù da dosso uno demonio a uno ch' era mutolo. bonfadini, 90: un
sorda per fantesca, ma tanto inetta ch' era da niente, assicurandosi che ella
era mutolo. e san matteo aggiugne ch' egli era cieco e sordo, cioè dava
cioè dava questi effetti a quella creatura ch' egli teneva. -per indicare una persona
? -che si uò avere / meglio ch' aver la dama a suo dimino? /
e cieco, / bacia la rosa ch' io tengo meco, / ve'che i
e mutolo. gozzi, 1-121: mentre ch' eglino due erano insieme mutoli e freddi
che il servo trovava la sua ventura, ch' io me lo averei intratenuto con qualche
però con lui s'adirino, / ch' adulator vorrebbono: / quant'egli è più
del petrarca, si sieno, non ch' altro, i nomi trapassati alla mutola
... il muzzo liquore è quello ch' è tra il dolce e l'acetoso
di una riforma pratica simile a quella ch' ebbe luogo nel levitismo e. nel nabismo
dir le mie gran pene, / ch' io non sentii giamai un dì di bene
le prediche in questo mezo detteron tempo ch' il conte imbarcò 300 archibusieri. lomazzi
d'una gran nacra, / da molti ch' eran stati in battanagra. marino,
. aretino, vi-120: 0 credi ch' è '1 paradiso; naccheri, che
grano, servissi di 'nacinì ', ch' è un seme nero, che fa
e di molto solfo e le superficie, ch' esse chiudevano, erano notabilmente inzuppate di
di scacchi? / col mio battaglio convien ch' io t'ammacchi. =
, 4-3-430: un colpo di nanghinata, ch' è una mezza spada, larga e
, ninna na; / il bambin, ch' è della mamma, / il bambino
, / i più minuti fiori, / ch' aggian mai con lor mani / da
a'preti la misura, / per ch' un palio non faccian nano e gretto
faccian nano e gretto / come quello ch' ognun ha stucco e sazio. caro,
una brigata ne viene davanti, / ch' erano forse secento cinquanta: / chi a
bonacossa, lvi-185: intorno all'altra donna ch' è più nanti / due altre sono
, xxvii-51: anti vorei morir, ch' io pur pensasse / di star d'amor
vorrebbe essere non nata, / nanzi ch' aver cotale afflizione. = da innanzi
le napee e l'altre ninfe, / ch' abitan tonde ed oprano le frecce /
, credo 200, con indicazione formale ch' era a disposizione mia. emiliani-giudici, 1-112
me... può sta ssicure ch' è nu guaio: quacche gliuommero..
: -al primo tratto, io dirò ch' ella m'ha tolto il core. -questa
un pane. ricordati, 1-473: mentre ch' egli dormiva gli apparve in sogno una
e 'l drappo / per coprirle allora ch' escono / dal teatro un po'sudate.
riviera tanto iera bela e oliosa, ch' eia soperclava in beleza e in odor
un forte / e mirabil rimedio sonnifero, ch' ha forza / di far dormir così
fue molto bellissimo. un giorno avenne ch' elli si riposava sopra una bella fontana
guardoe nell'acqua: vide l'ombra sua ch' era molto bellissima. incominciò a riguardare
ella s'innamorò, credendosi l'ingordo ch' era nimfa di quel fonte, e tanto
si pubblicarono le sue opere si trovò ch' eran narcotici, insipidezze e cose date
fiati d'amomo e nardo, / ch' oggi felice io son. bergantini, 1-91
ed ogni foro suo di modo aperto / ch' ogni sua vena si saria contata.
uomo che l'istoria è quel narraménto ch' altri fa delle cose che egli ha con
a dividersi in tre maniere: cioè ch' ella o narrasse il nascimento di tutti o
infamia. di costanzo, 93: mentre ch' io narro l'aspre mie fatiche,
è spenta in te quella pietade / ch' aver di me solevi alcuna voltai / volgi
sangue e de le piaghe a pieno / ch' i'ora vidi, per narrar più
nella propria mente il valore di ciò ch' ei narra? pascoli, i-544: è
queste diversitadi secondo la loro radice, ch' erano dentro a me. poliziano, 1-730
, 13-47: e però miri a ciò ch' io dissi suso, / quando narrai
lei quanto t'ho detto, / ch' io qui t'attendo e la risposta
arrighetto, 218: la palidezza parla quel ch' io patisco, la magrezza il dipigne
fra giordano [tommaseo]: udita ch' egli ebbe la narrativa dello avvenimento.
amasse, come poi detto mi fu ch' egli faceva: per le quali cose
dario, di squisitissimo legno e lavoro ch' egli destinò a conservare l'emendatissimo codice
soggetti ad ingiallire. contiene una sola specie ch' è grandissima ed ha i due lati
san raffaele, 1-1-5: le buone qualità ch' ei [il violino] debbe avere
con tanta trivialità di ma dubitando ch' ella per aventura non se ne accorgesse,
f. frugoni, ii-102: quelli però ch' erano più grandi e per la nascita
per dare scacco e nasata a coloro ch' essendo di bassa e lieve cottura,
disgusti, avessi negoziato diversamente da quello ch' egli faceva. crusca, iv impress
molto maggiore [povertà], però ch' è in noi nascenti neuna virtù, neuno
dalla mia nascènza / colpe ho commesse ch' or stommi atterrito. -per
lentini, io: lo vostro amor, ch' è caro, / donatelo al notaro
, / donatelo al notaro, / ch' è nato da lentino. ritmo di s
mala- dire l'ora e 'l dì ch' io nacqui. dante, inf.,
: le personali qualità... ch' accompagnano li sodetti inviati fuori del nascer
, 201: non son nato a quel ch' io penzo fare / se madonna non
nasce? / l'uva bella, ch' orno pasce. g. cavalcanti, i-303
me con amoroso zelo, / sì ch' alio internai gelo / non mi conduca
nasce? / l'uva bella, ch' orno pasce; / poco maturar la lasse
. intelligenza, 53: évi unio ch' è candid'a vedere; / in brettagni
13: la 'namoranza -disiusa, / ch' è dentro a lo mi'cor, è
: scaccia da te quello stupor profondo / ch' ai cor ti nasce e per le
vita oziosa e contemplativa si danno) ch' egli sia stato anco timido. g.
per nulla il marito non voleva la moglie ch' egli aveva tolta. machiavelli, 56
rotto la guerra contro la chiesa vostra ch' è ora sul nascere. mazzini,
[s. v.]: 'crede ch' i'sia nato oggi! 'a
par che svari di cotale detto, / ch' ai primo nascimento corno vene / di
mi dolse per confermarmi in quella openione ch' è nata in me da molti mesi
di sì ben parlare ebbe talento / ch' ogni oratore al nome suo s'inchina.
anima, prima viene il nascimento, ch' è il battesimo, dove l'uomo
per 10 corpo della terra e quelle ch' escono fuori a fare i rii e
'l primo nascimento / de lo disio ch' è posto nascoso; / la foglia del
così ben formata di quel tempo, ch' era un'orsacchiotta informe, delle ruvidezze
, 1-v-197: vorrebbe... ella ch' io le formassi un pieno, esatto
fra'quali è adoperata, si può dire ch' essa non sia altro che un'articolazione
bello / del tabacco fiutatorio, / ch' è del naso il maggiore ornamento, /
, 35: s'avanza la pubertà ch' è una revisione del corpo e dello
(benché sia bianco montone) / ch' ali'umido palato ha sotto, lingua /
nascondente per tutti luoghi, e poi ch' egli è nascoso non fuggirà giammai.
: corpo di dio, come non volete ch' io sia disperato vedendomi in tanta povertà
gravemente quel servo che nascose il talento ch' egli gli avea accomandato, e non
non l'attese che corcato fosse, / ch' alzò un'accetta, e con sì
orribil fronte, / alzando, più ch' alzar si possa, il braccio, j
giando una risatina sopra ogni zeta ch' egli pronunziavain luogo della * c 'e
vuol nasconda e guardi lui, / ch' io non veggia talor tanta salute.
, inf., 13-27: cred'io ch' ei credette ch'io credesse / che
, 13-27: cred'io ch'ei credette ch' io credesse / che tante voci uscisser
so donde, / per darmi a diveder ch' ai suo destino, / mal chi
si nasconde ': mostra aperto quel ch' è, quel che vuole.
giunse lo spirto al suo principio cose / ch' io non lo 'ntesi, sì parlò
e rapide onde / ma lo spirto ch' iv'entro si nasconde / non cura né
ai miracolati di non dire a nessuno ch' è stato lui a guarirli; vuole che
qualche vicino cantuccio nascoso, / se vuoi ch' io ti ascolti, cammina con me
lor lianza, ché son sì cortese / ch' io temo del nascoso e del palese
.]: l'animo di quel ch' ode non posa (né ferma fede per
posa (né ferma fede per essempro ch' aia / la sua radice incognita e nascosa
in tratto le pareva... ch' ella ascoltasse un colloquio d'amore nascostamente
già pedone un certo matto, / ch' aveva il naso da fiutar poponi. note
le pelli, in ogni caso / ch' egli ne palpi ne l'uscir del fesso
(per non essere a raccontare cosa ch' abbia molto del grazioso) quello che
. montano, 158: si dimostrò ch' egli aveva avuto naso assai fino.
s'acconci il boccolare in mezzo, ch' abbi un poco di naso torto all'ingiù
gli conviene; dipoi fa una faccia ch' arriva al suo angolo; e vi fa
andare. firenzuola, 374: poscia ch' elle si accorsero che non una cervia
si giace della morte: / ei, ch' era fuoco, il naso ora ha
di fortuna, il primo in vent'anni ch' ero al mondo. -approssimarvisi
cecchi, 7-1-4: messer, io vo'ch' in queste nozze / d'erasto,
naso / in loreto era il tomo ch' io vi dico. carducci, ii-16-31:
): così passò quel caso, / ch' una gran burla è veramente stata:
naso non muoiono: 'di chi par ch' abbia la pelle dura '. proverbi toscani
villani, 7-60: il re carlo, ch' era di sì grande cuore e teneasi
dello sfeno-palatino; 'ganglio nasopalatino', quello ch' è posto nel foro palatino anteriore.
vii-697 (4-7): non vedi tu ch' io sto co'pesce in nassa,
chiamato nasto ma da un moderno fu detto ch' era una composizione di molte cose buone
sono al palio di san giovanni, ch' era di due finissimi velluti chermesi,
argento / da quella bianca man più ch' alabastro, / da cui partire il
/ sia [la sopravveste], né ch' a sangue assomigliar si possa, /
nastro o una fettuccia rossa, / ch' allacciava da collo, e sciolta s'era
fiore di malva e di nasturzio, ch' è giallo. c. i. frugoni
grembiuletto di lei è guarnito di fiori ch' ella non riconosce: primule non sono,
nasuto vanno mie parole / non men ch' a l'altro, pier, che con
ec. ': cioè al re carlo ch' avea grande naso ch'è segno di
al re carlo ch'avea grande naso ch' è segno di molta discrezione.
i latini, che mi appuntano con dire ch' io prendo troppa temeraria presunzione in voler
quasi prevenne / il nascer mio, ch' in tempo estinta giacque / ch'io fuori
mio, ch'in tempo estinta giacque / ch' io fuori uscia de l'alvo;
alvo; e fu il fatale / giorno ch' a lei diè morte, a me
o mummia] all'inglese / (pur ch' e'paghi le spese) / e
fece il vostro natal così felice / ch' ogni pensier elice / basso da voi,
produsse al mondo, è di mestier ch' ancora / abbiano tutti il fin pari al
angelo] del sillogismo impuro, / ch' ogni oggetto mirai nel mio natale.
., i-63: marco bruto, poi ch' elli commise il patricidio di julio cesare
692: oggi il mio genitor, ch' or gusta eterno / nettare in ciel
nascere a ritroso e disproporzionati per avvisarci ch' essendo distorti di membra e falsi di
il canova vuole che sia lacerato l'obbligo ch' ella mi fece. montale, 3-252
modi a siena pel 17 d'ottobre, ch' è il natalizio di delfina. montale
quale da lungi una isoletta appare, / ch' ai volger sol de le natanti schene
pascoli, 1244: non fu, ch' io creda, un far vedersi in
nuotare. maestro alberto, 56: ch' elle [le ancore] siano ferme
ogni suo vicino: / vero è ch' egli han mutato vezzo e pratica /
pratica / per bontà d'adoardo, ch' è or vivo, / che gli ha
lalli, 6-96: se non vuoi ch' io ti prenda e t'incateni, /
spagna, 34-39: gerusalemme. un re ch' aveva nome balsimello, / che della barberia
/ e rende'le a colui, ch' era già fioco. cino, xxxv-n-680:
, / la quarta gemma fuor, ch' è più congiunta / al suo natio pedal
esso a studiarla (tanto è lungi ch' ella gli sia tutta natia).
saprei in altro modo farla certa di ciò ch' ella s'è degnata congetturare, ch'
ch'ella s'è degnata congetturare, ch' io reputi cioè il libro delle '
sua natività..., non solo ch' egli sarebbe ammazzato, ma scannato.
non può donare succiessione per natività, ch' è molte volte fortuito e aventuroso.
la verginella è simile alla rosa, / ch' in bel giardin su la nativa spina
nome d'antonio rivolta, al padrone, ch' era nativo anche lui dello stato di
bello avorio e la nativa / purpura ch' avea amor di sua man tinta. castiglione
, il dubbio e la paura, / ch' inavedutamente uscì di via. aretino,
/ lo più ricco aquistato, / ch' a nullo altr'omo nato / fosse mai
movesi in altura / per la sua forma ch' è nata a salire / là dove
: pasco 'l cor di sospir, ch' altro non chiede, / e di làgrime
mazzini, 51-72: sapevano e sanno ch' io, nato di popolo, senza tradizione
bibbia volgar., ix-472: quel ch' è nato di carne, è carne
carne, è carne; e quel ch' è nato di spirito, è spirito.
luogo] n'è in guisa ornato / ch' ogni suo fregio è non fatto,
, / d'ogni altra noi dottata / ch' amore in sé ritiene. dante,
ritiene. dante, lxxix-8: alcun disse ch' era [amore] desidero / di
tu gli ha'si da lunge dilungati / ch' a lor dài notte e per te
si dice esservi il 'natro ', ch' è un alkali minerale. bossi,
8-127: la circular natura, ch' è suggello / a la cera mortai,
diede 'cioè quella anima al corpo ch' ella vivifica e fa omo.
che natura / a li animali fé ch' ell'ha più cari. giuliano de'medici
fattore. g. cavalcanti, i-317: ch' ell'è per certo di sì gran
costringe la natura a manifestare i fatti ch' ella nasconde. -bene, dono
celebre e famosa quella parte d'italia ch' or è detta il regno di napoli
piacer, quanto le belle membra in ch' io / rinchiusa fui e che so'
20: la pittura è tale ch' ella è imitatrice della natura. algarotti
: / tanto adorna parete, / ch' eo non saccio contare: / e chi
: vedi tu, figliuolo, le ragioni ch' è tenuto di rendere il padre al
farà far per legge e per decreto / ch' ognun contra natura sia congiunto. bandello
prima natura. ciuccio, xxxv-1-365: cosa ch' è tratta for de sua natura /
par., 1-110: ne l'ordine ch' io dico sono accline / tutte nature
chiarita / con natura discese, / ch' amore è, deo d'umano. dante
di benivolenzia, / che, fin ch' io viva, noi credo disciogliere.
venti, / che maraviglia n'hai, ch' è la natura loro? fiacchi,
: / per grazia di dio parve ch' ella avesse, / che ella fu tanto
-di animali ramusio, i-99: tosto ch' ei [il cammello] sente il suono
battuto alza similmente i piedi e par ch' ei balli: così l'uso ne
, 121: in alcuni paesi ho visto ch' el più bel presente che se possa
. lli portava sacretamente, ed apuoseli ch' elli era soddomito ed uno palo li
. betussi, 3-81: vogliono alcuni ch' ella divenisse arrabbiata e secondo la natura
, xxxv-1-319: l'àlbor pò far, ch' è silvaggio, / frutto per sua
non è sustanza / né cosa corporal ch' abbia figura, / anzi è assione
possa in questa parte / contemplar, ch' arriva l'arte / dove manca la natura
un savio cotale diffìnizione di filosofia: ch' ella è inquisizione delle naturali cose e
'. 26-130: opera naturale è ch' uom favella / ma così o così,
nel secondo de celo et mundo, ch' è nel secondo de libri naturali.
una società segreta, ovvero eterìa, ch' era, per eredità dei sapienti caldei,
matematico; un'altra: no, ch' egli è storico naturale; e vi
re, vedendo chiusa la porta, imaginarono ch' egli per aventura naturali servigi incesse.
fra jacomo introdotto dal re nel tempo ch' egli stava sedendo per le sue naturali necessità
naturai vasello. gherardi, 2-i-213: dapoi ch' è il sangue perfetto dall'uomo nel
gallas] il membro naturale a coloro ch' essi uccidono. dalla croce, ii-91
finto il destrier, ma naturale, / ch' una giumenta generò d'un grifo.
essa commedia, nella parte del teatro ch' era dietro alle spalle degli spettatori si
e tanto spaventevole che gli spettatori credettero ch' egli fosse veramente tuono naturale. a
'v'eravam, ma naturai burella / ch' avea mal suolo e di lume disagio
inversa, / è simil del serpente ch' è fregiato. boccaccio, dee.,
cose simili, si abbellirà la faccia tanto ch' apparirà più bella e più vaga;
altro ha una vibratezza e un'agilità ch' è tutta sua; gli scherzi del primo
, se vi fossero stati, forse ch' averebbono inviluppato il cervello al re in
fui della gran gesta naturale: / credo ch' io sia nipote o consobrino / di
iii-11: petra di tal sorte / lucida ch' io vedeva mia figura / si naturai
fausto da longiano, iv-143: ripreso ch' egli piangesse i cinque giorni vero suo
/ gio- veni donne, a om ch' ai mondo sia; / con viva cortesia
fora naturali / pensando li martiri / ch' i'ò patuto e pato nott'e dia
mutarono il naturale uso in quello uso ch' è contra natura. petrarca, 128-80:
dotto e naturale. fiamma, 1-463: ch' egli si sia fatto carne, ch'
ch'egli si sia fatto carne, ch' ei sia morto per noi, questi misteri
uso di fante, vestita di maniera ch' ella pare una serva naturale. b.
da un cavernoso « si può? » ch' era almeno un 'si naturale '
idem, 172: è da credere ch' egli se ne valesse pe'naturali,
bei volti, perché bello era il naturale ch' egli avea innanzi. -nella tecnica
ingrossa per la multiplicità di vapori ignicoli ch' egli genera che niun altro umore del
lxxxv iii-n-154: quello è un mal ch' è troppo micidiale; / fatti venir con
. novellino, vi-191: fu uno ch' avea sì grande naturale che non trovava
te le lascia nel puro lor naturale, ch' è tutto loto. la grazia non
barocco non si parlava. dissi a morelli ch' era meglio vedere un palazzo, una
. bizzarri, 36: voi tu ch' io ti dica che questa invenzione mi
finito, cioè il trovare una testa ch' esprimesse divinità per esprimer cristo e un'
coll'istessa naturalezza e facilità possa esser ch' un corpo fluido contenuto dentro la concavità
capitano viriato fu della provincia lusitana, ch' ora si chiama portogallo. c. campana
, dal canto mio... dirò ch' io trovava nel primo molte immagini comiche
tolgono all'infanzia e all'adolescenza quel ch' ella ha di più attrattivo, la naturalezza
è colpito da una certa aria settecentesca ch' è in tutta la sala, egli terrà
pure è dello storico, ritrarre gli obbietti ch' egli ha innanzi e rappresentarli quali essi
francese. magalotti, 26-71: d'ugonotto ch' egli era, ha abbracciato la riforma
/ naturalmente, fu sì ratto moto / ch' agguagliar si potesse a la mia ala
... da tutti i filologi ch' elleno significassero a placito; per- ch'
ch'elleno significassero a placito; per- ch' esse, per queste lor origini naturali,
, 162: ammaestrare si è di quello ch' altri dee fare o di quello che
l'innocenza del mattino / arrise, ch' io tremai. viani, 13-316:
3 (48): se volete ch' io vi aiuti, bisogna dirmi tutto,
gli enti che lo circondano queste simiglianze ch' egli è al par d'essi una
loredano, 175: il palischermo, ch' è per ordinario l'ancora sagra dei naufraganti
nella sua isola in contemplare le monete ch' egli aveva trovate nei frantumi del vascello
questo corpo mortale, / col cuore ch' ebbe il male / e non smarrì una
assai. campiglia, 1-231: ecco colui ch' è stato vero amatore della libertà di
ungaretti, iv-37: non seppe f ch' è la stessa illusione mondo e mente
padrone sui buffi mobili signorili di quella ch' era stata un tempo la sua casa in
amoroso per parte di quella tal ragazza ch' egli protestava di amare. d'annunzio,
vin, per bere, / ecco ch' io vedo naufraga una mosca / galleggiar
il vento aurelia, come favoleggia la poesia ch' ei facesse d'orizia, e
come bibita fa furore: alcuni dicono ch' è un infuso di carubbe. dà una
piaghe gli parevano immedicabili; gli pareva ch' egli dovesse portare la nausea per sempre,
e chiericati musi per il titolo di cittadino ch' io altri nauseabondi ingredienti della politica.
: dall'arena beata / passeggier nauseante / ch' uscì dal mar sonante, /.
... nausea nelle lettere ciò ch' è meramente letterario, sdegna la lode
pel soldo della grappa / al militare ch' esce nauseato! -che provoca disgusto
; ove distesa, / una pelle ch' egli ha, larga e sottile, /
due legni inegual si mira, / ch' un d'altezza prevai, l'altro di
] bene puoi veder la cosa / ch' ài nella vita tua sola intravista:
1-304: ordinò che i soldati navali ch' erano venuti a napoli... uscissero
.]: 'igiea navale per quel ch' è della sanità degli uomini e ne'
gladiatori, non la rifiutava, rispose ch' era necessario ancora renderle la dote,
era necessario ancora renderle la dote, ch' era rimperio avuto d'antonino suo padre
né il navalestro dell'orco sofferse / più ch' ei varcasse la palude opposta.
quel ched io ti dico breve: / ch' i'vo'portar de lo tuo cor
): « vuol dunque far credere ch' ella tenga dai navarrini? ». così
conte duca. vuol dunque far credere ch' ella tenga dai navarrini? ». cosi
berchet, 165: ben vedrete or quel ch' ei faccia / all'entrar nella navata
quale ancora fu la nave di musaico ch' è sopra le tre porte del portico nel
, nondimeno la materia e legnami di ch' ella vien fatta ci rende la sua
in acri l'armata de'genovesi, ch' erano cinquanta galee e quattro navi, furono
asciutto... la moglie, ch' era donna molto costumata, s'accorse in
davanzati, xxxiv -a6: di quel ch' avenire / possa, profeteria / nom
, tutti li altri l'aiutano, acciò ch' elli sia guerito. idem, 4-78
'ntorno intorno / d'un forte fiume ch' è molto repente; / però il tuo
il sangue era a tal segno / ch' andar vi si potea co'navicelli.
vece e in quello scambio, cioè ch' elli racconciano e fortificano a potere navicare
si navicano in poca acqua il meglio ch' ei possono lungo i liti di quegli.
: avvi un tal pesce in guscio / ch' ha di polpo sembianza, e sì
e gli altri ordini religiosi, non occorre ch' io ne faccia menzione. mazzini,
2-346: per dirla in proverbio, bisogna ch' egli abbia cotto il culo ne'ceci
'l contraporsi è maggior presunzione, / ch' ai primo incappo egli ha muso di ghiotto
). soffici, iv-29: minestre ch' eran di pura acqua tinta di pomodoro
tombe, emerse il genio umano / ch' ebbe possanza di giostrar col sole, /
1-428: alcuni volevano che, prima ch' andare a soccorrere roano, si dovesse andare
navi e tai legni insieme accórre / ch' a quel navigio tuo si possa opporre
, 20-578: venneli alle mani uno navile ch' andava in ancona, ed egli pregò
rozza rapa / sì congiunti tra lor ch' assai sovente / l'un si cangia
il nazar o protettore de'forestieri, ch' era stato avvisato dal mus- sellin suo
di nazaret, acciò che s'adempiesse quel ch' era stato detto per il profeta:
, chiamandolo gesù da nazaret, rimproverandogli ch' ei veniva da un miserabile borgo della
e la congrega di pella fu an- ch' essa disciolta: la chiesa de'nazarei,
: disciolto dopo un proclama d'insurrezione ch' io scrissi e che due solo de'
: crediamo... nella 'nazionalità', ch' è la coscienza dei popoli e che
: nei governi assoluti, l'educazione ch' io desidero è al tutto impossibile, quando
egualitarie del movimento operaio via via almeno ch' esse riacquistano un'impellente attualità nel proletariato
si volse a tutta la nazione fiorentina ch' era in sua compagnia, e andossene al
tra che la nobiltà cominci in me o ch' ella finisca in te? ».
chiamato innocenzo, di nazione sì oscura ch' ella rimane ancora ignota alla fama.
nasione di messer tristano, cioè mentre ch' egli visse, e'n'era grande
talenta tanto / lo tuo mestiere, ch' io ne sia vogliosa. petrarca,
l'addornàr [il lauro] sì ch' ai ciel n'andò l'odore. boccaccio
(459): don gonzalo, ch' era della casa del gran capitano, e
rompendo, fracassando... ciò ch' ella coglie, e poi non se ne
mio decoro ne tocca in questo fatterello ch' è qui. manzoni, pr. sp
: non so se v'è contato / ch' eo lo faccio per arti, /
ebbi in despetto tanto avante, / ch' io ne mori', come i sanesi sanno
questo dire / rinaldo si frenò, ch' altrui fu sprone, / benché dentro ne
e carne andavano di continovo in bologna ch' ella se ne reggea e mantenea assai
/ di me dare agrestanza, / ch' io sto contento, no ne fo difesa
: vedrete zà lo nobele tesoro / ch' amor ni presta, tanto a nui se
non compiè di tal consiglio rendere / ch' io li vidi venir con l'ali tese
maravi gliando tragge altrui / ch' ogni altra cosa ne rassembra vana
grazzini, 4-59: -chi la terrebb'ora ch' ella non potesse farvi, e forse
, al modo attende / di colui ch' in amarla non assonna; / né questo
/ né questo è il primo dì ch' ella l'intende. tassoni, 9-38:
37-65: né s'avede il meschin ch' essa la morte / d'olindro vendicar così
né cristiano, né d'alcuna setta, ch' elle non siano piene di tutta beatitudine
perder tuo figlio tu?... ch' io sopravviva / a lei, né un
nigre /... / prima ch' i'trovi in ciò pace né triegua.
/ di fera belva, or mi concedi ch' io / questa gente scompigli. tesauro
un bacio né un saluto, volle ch' io le promettessi di lasciarla ripartire a suo
: lessi certi piccioli beni e pochi, ch' io avea fatti nella mia giovinezza.
io non voglio: / cordoglio / ch' io soglio / aver, non averia,
la gamba! pananti, i-39: ch' io parta e corra subito altappello / senza
londra, non tanto pel freddo, ch' è intenso, ma non eccedente,
si fermò [virgilio] com'uom ch' ascolta; / ché l'occhio noi potea
li lavi 'l viso, / si ch' ogne sucidume quindi stinghe; / ché non
come procede / per sua cagione ciò ch' ammirar ti face, / e purgherò
mente involti, / per l'argumenti ch' io aggio raccolti / de la vostra ragion
densa nebbia e quell'accesa / secreta fiamma ch' ogni gel consuma. agostini, 43
mio cor circonda / e giusta vita ch' è tra 'l sasso e l'onda
quale sono istato e in uesto errore ch' io abbo perseverato, si comincia a
nebbia il cor condenso, / alor ch' i'miro e penso / quanta aria
poerio, 3-221: un'altra madre, ch' è comune amore / ed affanno e
marte vapor di val di magra / ch' è di torbidi nuvoli involuto; / e
ei repente spezzarà la nebbia, / sì ch' ogne bianco ne sarà feruto. marsilio
credei, idra a latrar dannata / ch' hai gli altrui pianti a tuo diletto e
terra isvaporerà fummo nebbioso ruttando, sappi ch' ivi di sotto è l'acqua.
di averti incontrata / andai a dire ch' ero ubbriaco / ai fanali nebbiosi dei
un poco este nebbiose gronde, / ch' i'veggo l'acqua, s'tu non
: pietra sacra a bacco. plinio dice ch' era nera, altri rossastra o gialla-bruna
morta la sua volontà. l'uno è ch' egli è infedele, e non fedele
giaccia alcuna nebul di trestizia, / ch' è cosa innorma, iniqua, atroce e
/ manda il mio feritor: dàmmi ch' io spegna / questo ventoso nebu- lon
questo ventoso nebu- lon che grida / ch' io del sol non vedrò più l'aurea
? boccaccio, vi-205: vedi ch' ad ora ad or ritorna bruno /
sacchetti, vi-30: il ciel, ch' era tutto nebuloso, / divenne chiaro
nebuloso e bruno, / simile a quel ch' ai giunger de la notte / si
: come al regno si convien, ch' è pinto / dalle de'sogni nebulose torme
non apparisce. ottimo, iii-41: ch' elle [stelle] abbino diversi effetti,
mill'anni che dio fece / adàm, ch' a sé e noi acquistò nece,
alcun uso diretto di alcuna delle confidenze ch' io le ho fatte qui, circa le
persona un legame naturale e indissolubile così ch' io non potessi sottrarmi a riviverli in
, n-ii-342: non occorre... ch' io per alcuna cosa necessaria o convenevole
parti: al disegno / necessario è ch' io resti. -sostant.
attese a questa teologia pratica e necessaria, ch' è quella che appartiene a'casi di
offendi! tasso, i-147: io stimo ch' in ciascun poema eroico sia necessarissimo
ciascun poema eroico sia necessarissimo quel mirabile ch' eccede l'uso de l'azioni e la
lippi, 8-13: qui la musa vuol ch' io mi dichiari, / circa al
due, che, congiunta co'denti ch' hanno a l'una delle due,
gozzi, i-153: ne'studi d'osservazione ch' io feci sopra a tutti i gradi
gradi dell'uman genere, in diciottenni ch' ebbi il fastidio necessario de'litigi in prò
erano lasciati capitare altri che gli uomini ch' erano all'opera necessari. muratori,
comprar roba di nessuna sorte da'soldati ch' eran per passare; ma non fu
. caterina da siena, i-20: ciò ch' egli [dio] ci dà o
questa vedovanza: ora s'i'veggo ch' i'non posso più star così,
portossi sì umilemente nel servigio de'poveri ch' un fanciullo povero cieco de l'uno
vita, ma per voi è necessità, ch' io rimanga. g. villani,
è nicessità di dire ancora di quello ch' adoperaro gl'imperatori franceschi. boccaccio,
, donde tornando, era di necessità ch' io passassi. -essere in necessità
muova e dia influenza, ma non ch' elli necessiti. giov. cavalcanti, 24
. roseo, iv-266: le cose ch' a te bisognavano, a mio padre
con sì gentil maniera la mia lettera ch' ella trovossi necessitata a prenderla. foscolo
i poveri non mancheranno neppure nella terra ch' io ti ho dato ad abitare: soccorri
l. bellini, 6-219: poi ch' ebbi scorso il terzo lustro e due
destin mi trasse / ov'egli feo ch' io me di me spogliasse, / qual
leggi sue / seguendo, forza fui ch' io ne piegasse / ov'orma non fu
necropoli, senza per altro speranza nessuna ch' ella valesse ad ammonire e correggere gli
grand canyon è l'immagine più simile ch' io conosca alla fantasia infantile del regno
splendor che... tacito comanda / ch' altri dia loco al doppio merto e
loco al doppio merto e ceda; / ch' ivi fia 'l contrastare opra nefanda.
, 1-ii-249: non passava settimana senza ch' egli si recasse o a bologna o
maipighi, xxxviii-61: io son colei ch' a moverte fui pronta / per la
morir, vo'morto / prima restar, ch' ai sangue mio far torto. caro
/ fan [le donne] ciò ch' accenna la lussuria e l'ira. giuseppe
/ di nefande vergogne gli circonda, / ch' a questi sempre cipria è sulla bocca
e male decto / el dì primo ch' ai mondo gli occhi apersi. poerio
lirina chiudere facea / i cavalier, ch' uccider non potea. / ed in una
desir empio! oh scelerata speme / ch' ai nefario pensier ferèo condusse, / di
quale compassionevole stato io apparissi alla religiosa ch' era di guardia alla ruota, dopo che
cesare chiamar fasti il suo calendario, ch' egli avea riformato volendo riordinare i dì
nube, esternamente ne ricoprono il frutto ch' è una drupa. la polpa di questo
neghe, spinose, rigide, pungentissime, ch' assembran foglie di cedro.
non fora / se non com'acqua ch' ai mar non si cala. cavalca,
né morendo impetrar potrà co'preghi / ch' in pasto a'cani le sue membra i'
dolore, / al suo dolor, ch' ogni dolore eccede, / niega la
artas- sata / l'ancora naturai, ch' io porto impressa / nel fianco mio
s'agenza -di genti costumi, / for ch' ella d'amar nega, / che
cor voluntaroso al camin fitto, / ch' alia fresca e dolce ombra non si pieghi
che, se non volien fare, / ch' egli aspettasser di subito l'oste.
nel tutto questo vo negando, / ch' amore è cosa tutta contrariosa. dante
io che tema la morte sarebbe negare ch' io non sia di carne. betussi,
cavalcanti, 1-214: è sì altero ch' è chiamato amore: / sì chi lo
lui. nardi, 100: ancora ch' ei negassero di voler ch'ei fusse continovato
: ancora ch'ei negassero di voler ch' ei fusse continovato loro il magistrato,
, ed affermar non oso, / ch' io non lo creda in te potere alquanto
alquanto. foscolo, iv-314: certo ch' io non potrei né asserire né negare a
né asserire né negare a me stesso ch' io l'amo. pascoli, 1-820:
che voi negar la tua possanza / ch' ogni superba deitade avanza. renieri, xxxvi-59
occhi con maniere oneste, / né ch' io sia donna alcun mio gesto niega.
sì sconfitto, de lo grande dolore ch' avea negò li dei suoi. bibbia
si partirò subitamente mutati, e quelli ch' avevano negato piccolo tempo, diedero tutto
sovente l'or atende / da te tomo ch' a lo bisogno nega. proverbi toscani
può la negativa averti tolta, / ch' ai priego mio tu non ti mostri duro
ma una pistoletta leggi a noi / ch' essempro ci possa esser nel futuro /
consiglio di stato, anche in caso ch' egli perseveri nella sua negativa, favorirmi
me questa negativa, eh? come ch' io non avessi veduto il tutto con
negatività. bacchelli, 1-iii-336: quel ch' egli... diceva, noiosamente
', cioè... vuol ch' ogn'uno, che è amato, ami
imperadore concedea e negava le grazie sì ch' elli avea le due chiavi del suo cuore
parlando; ma l'hanno sol negativo, ch' è quanto dire, significano sol negazione
nomi negativi, cioè che niegano quello ch' egli non è. paleotti, l-11-457
10-71: agli uomini negativi, a quei ch' operano per ira o per intolleranza io
comito, che crocchia / lo schiavo ch' e negghiente, una mattina / poeta il
gli omin paregli, / ma quei ch' è men si tragga 'nver valore,
dolci parti e parole / d'amor ch' ornino il fior de gli anni tuoi.
è per star moluanni: / fin ch' ella un giorno ai neghitosi figli /
non malata, poltriva a quell'ora, ch' era la prima del pomeriggio; mentre
i miei pensier fer schivi, / sì ch' io son fatto neghittoso e tardo /
bini, 1-2io: questo serto, ch' or piango, sparpagliai neghittoso nel fango
. pallavicino, 6-1-283: quest'azioni, ch' e- rano irretrattabili, e queste neglette
, raffigurai al volto la metoposcopia, ch' avea nella fronte aperta delineati, ma fissi
, 39-iii-190: così la donna, ch' è la mano sinistra di questo gran capo
nel cortile negletto,... ch' io potrò ritrovare la verità di me
il re de'fiumi, all'isoletta / ch' alia cittade è più propinqua, venne
raggi di gloria escono fuori, / ch' ogn'altro lume fan scuro e negletto.
, insensate fanciulle? forsi vi pare ch' io merti esser da voi schernita perché
vorrei che fosse copiato dalla sgraziata miniatura ch' io ho, eccettuati i capelli ch'
ch'io ho, eccettuati i capelli ch' io vorrei negletti, come ti ho
. imperiali, 4-107: donna, ch' abbonda di beltà negletta, / polita
che 'l tuo sereno lume, / ch' a me sembra fatto or sì fosco e
che la penna mia vile e negletta / ch' invan dietro a la vostra il volo
, 328: canzon, non fia giamai ch' altri riprenda / sì rozze carte e
chi sa se le mie carte, / ch' or neglette ricopre oblio profondo, /
, 1-90: sapete, conte, quel ch' importa o costa / a
negligentate le difese. beccaria, i-202: ch' io poi non abbia voluto negligentare ciò
è il dovere più glorioso e caro ch' io abbia, lo potranno conoscere coloro
, vii-133: al negligente sempre par ch' incresca: / onde nel verno muore,
/ onde nel verno muore, o ch' ei mendica, / e spesse volte senza
per adescarlo e rigettarlo, ogni discorso ch' egli tentava d'intavolare con la zia.
cesarotti, 1-xxxix-72: mi spiacque assai ch' egli siasi lasciato scappar dalla penna quei
che partì o neglige di curare la vita ch' egli provocò in luogo tanto disadatto.
. galileo, 3-3-365: gran meraviglia è ch' ella abbia stimato questa piccola similitudine di
cotali imitazioni drammati si domandino (nome ch' importa operazione e negoziamento), poi
cristiana e da un portoghese negoziante, ch' era alla corte per traffico, se
zoccolai; erano da trecento e più quegli ch' andavano fuori di firenze a negoziare.
quella femina e mostrar alli prìncipi miei ch' io ti predicai virtù e non vizi e
che gli sono dati e le suppliche ch' ella medesima accetta da tutti, stando
maestà va a letto fino all'ora ch' ella s'addormenta ragiona con essa e perché
persona intendente e risoluta e la speranza ch' ella ha ne la benevolenza e ne
indossando a suo favore la cambialetta, ch' ei la negozi sopra marsiglia, in modo
proposito della materia negoziata, mi disse ch' ella non pensava più di viaggiare, ma
longavilla, amendue diffettosi, ma come ch' il diffetto fosse provenuto più da inaver-
vo'dir, non so'stordito / ch' io manchi di rispetto a chi m'ascolta
doganale di cassala furono conformi alla interpretazione ch' io do all'art. 4. gadda
honorato, che di questa cosa desidera ch' io sia sodisfatto, parlato al cenami e
pesca in fiume et equore, / ch' amore, ircano mio, sol nasce
, cominciami a narrare il negozio, ch' io ti ascolterò. loredano, 2-ì-139
. lippi, 1-18: or mentre ch' ella in arme non si metta, /
dai pubblici negozi, tener la brigata ch' era seco in grandissimo piacere, perciò che
le corone conspiravano in una cosa sola, ch' era di cercar dilazioni al negozio.
): ricercandolo che negozi fosser quelli ch' egli aveva co'nimici, si mostrò duro
comparire in negozio, quasi tenue vapore ch' è poi divenuto splendidissimo astro d'europa
ingegneri, 1-iii-503: dirò... ch' ella [favola] in tutte le
nodi intrapposti da quell'uomo e due altri ch' egli ne intrecciò successivamente furon quasi tutto
vocazione. mio padre faceva la tratta prima ch' io nascessi. gozzano, i-376:
europea. montale, 12-488: ch' io sappia nessuno ha fatto della '
ogni pesce,... prima ch' i'trovi in ciò pace né triegua.
neente già di me serai allegro, / ch' i'muoio per l'oscura che pur
che 'n nigri panni / so'stata puosa ch' eo fui vedovella, / e soleva
, ii-1065: in luogo del ruscel ch' era sì chiaro, / stagnava un'acqua
avendo forse riguardo ad alcun vin particolare ch' in quel tempo fosse in pregio come è
e 'l sole, e par ch' avampi / negro via più clvorror d'inferno
, dalla celeste patria lunge, / ch' esula in questa selva oscura e negra.
e'ciel rivolti tutti, / prima ch' io lasci te, car mio signore.
mazzini, 1-159: il senso, ch' esce universalmente dalla romanza, è tristissimo
cino, 190: pel gran contrario ch' è 'l bianco e '1 negro.
, 483: lessi in un libro, ch' hanno contadini / come noi; ma
città, presi i fanciulli, / ch' or sono schiavi e fanno le faccende
l. bellini, i-73: si crederebbe ch' io fossi io, che di mia
magia cerimoniale si divide in concessa, ch' è la naturale, e reprobata, che
per arte diabolica e per forza di negromanzia ch' è proibita. masuccio, 196:
. bembo, iii-644: spenta colei ch' un sol fu tra le belle /
pura colomba, lingueggiante ardore, / ch' or pace arrechi, or fredde alme ricrei
si scuopre un lembo, / tal ch' io non posso contemplarlo fiso. l
la gentil alma in grembo / ch' era del suo fattor sì caro pegno.
, serva della governatrice, in tempo ch' ella e porzia se le >rofessano
dolce ed acerba mia nemica / è bisogno ch' io dica. poliziano, st.
mia, / che mi fa star ch' io non potrei star peggio. tasso,
vo'né posso ben celare, / ch' egli [amore] ha una nemica,
una nemica, / che convien pur ch' io 'l dica, / che crudeltate è
che prima aveano retta la terra, ch' ai tutto gli avea annullati e tolto loro
, cent., 13-42: carlo / ch' a nemicar manfredi si dispose. ser
e poi se noi sai, odi ch' io te lo dirò. biondi, 1-i-3
gentil mia donna, or se tutto ch' io sia / nemico a voi, com'
chiunque ti si para davanti, vedresti ch' ei ruota a cerchio una spada per allontanare
l'acqua si dileguan tutte, / fin ch' a la terra ciascuna s'abbica.
... a tirone... ch' egli avea nimiche e contrarie la transalpina
procurando i far vedere all'altro ch' egli non gli era volontariamente nemico.
così divisati i destrier pungono / tanto ch' alia nimica schiera giungono. ariosto, 19-5
n. villani, i-3-86: coloro, ch' invan l'offeser vivi, / fan
, 1-85: beatissimi voi, / ch' offriste il petto alle nemiche lance.
su'cor gentile, / tu di'ch' i'sono sconoscente e vile. bartolomeo
spingete col pianger più forte, / sì ch' altro amor non possa più tradirvi.
da le membra; / e faria ciò ch' eo dico, / se non c'
orare pel nimico. ariosto, 5-6: ch' agli nemici gli uomini sien crudi,
le mie colpe... / ch' i'temo... /..
villania / far mi parria / si ria ch' a'suoi nemici sarei giunto. idem
di suo nemico e poteal fare, ch' era sano e forte e di reo animo
, vasel d'ogne froda, / ch' ebbe i nemici di suo donno in
xvii-81: appena giunto qui, seppi ch' egli era invigilato dal governo: e
causa, i miei nemici avrebbero detto ch' io congiuro anche coi vescovi nemici di sua
e gittato da monte tarpeio, per ch' aveva manifestato lo nimico e tradito il
il ponte d'oro / non manco ch' a'nimici! botta, 5-37:
non vi voglio contar la cagione / ch' a'figli suoi fu si cruda medea
davila, 622: non essere maraviglia ch' essi non sentissero gli stimoli della coscienza
della piccola famiglia delle idrofilee, ch' è una sezione della famiglia delle
aretino, vi-511: per ogni grugno ch' ella gli fa, rifuggono a la
mano il ventaglio e col sorriso un neo ch' ella aveva in una fossetta presso la
bel volto l'animate brine / neo ch' i materni affetti apre e dichiara. tramater
1-530: niuno reputa d'arrogarsi più ch' ei non merita: e spezialmente il
chiude un passaggio dal medioevo al neoellenismo ch' egli ha comune con tanti artisti del
. nievo, 689: convien dire ch' io avessi qualche grazia presso di loro o
allinearli in quello schema così poco neolatino ch' erano i reggimenti di linea.
/ questo povero sancio / del tuo cuor ch' è il mio cuore / fiorisse un
, iv-155: così fa'meco, acciò ch' io edifichi casa al nome del mio
casa al nome del mio iddio e ch' io la consacri... a
si pone la scuola de'neoterici, ch' è quanto dir de'moderni, a distinzione
tipo la 'neòttia nidus avis 's, ch' è 1 " ophrys nidus avis'di
a veder lo meo amore, / sente ch' aviti '1 core / pien d'one
per l'uno di questi due modi ch' io vi dirò, o per amendue,
sue disgrazie, e credei e credo ch' ella sia stata vittima delle altrui nequità
non ritorno a lo principio stato / ch' io v'aggio inamorato, / ubriando
! fioravante, 66: poi si pensò ch' elli sarebbe troppo grande disinore d'uccidere
ella ingrassa per essere battuta, ma non ch' ella si diletti d'essere battuta,
cristo sì pessimamente e con tanta rabbia ch' era una maraviglia, e nel mortaio il
povera madre lesse nella cera del figliuolo ch' egli veniva colle più nequitose intenzioni del
soldato di guardia o amico di cesare ch' ei s'avvengano, vanno con le
? boiardo, 1-2-22: come intese ch' egli era fuggito / l'argalia al bosco
quando l'uomo ardisce a fare quello ch' elli non può. cavalca, vii-121:
: se ve dicessi, signor, ch' ei penssasse / de misser bernabò nulla malicia
suoi trovò nequizia, / e quel ch' era il piu bello e a dio più
i-386: e'non avverrà così, ch' io vincerò la sua nequizia con molti doni
ariosto, 13-4: colpa d'amor, ch' io non saprei di cui / dolermi
... / l'omero suo, ch' era aguto e superbo, / carcava
: per riprensione io ti ramargo / ch' ei motti rei non son girlande d'
valore / che accette sien le rime ch' io or muovo! ariosto, 42-28:
or muovo! ariosto, 42-28: or ch' abbiam vista bradamante in pena / chiamar
valor, son di tal nerbo / ch' aver non dèi d'andar di sotto a
quanto sia la cosa difficile, di'ch' è facile e sprezzagli come non sapessero eleggere
leopardi, 1075: il fatto sta ch' io veniva nerboruto, svelto, leggero
queste nerborute e sovraumane / tue ginocchia ch' abbraccio, a cui m'inchino,
al freddo e all'umido di lei, ch' essendo più nerboruti di quel che sian
e soave: arte non usa / ch' altri s'avvegga, è nerboruto,
, 74-44: disse la prova / ch' avean a far con la nerbosa lanza.
cebà, ii-73: se la persona ch' egli ama avrà, poniamo, il
era misterioso, e volea dire / ch' egli è una notte e che son le
pratesi, 1-268: il dottore, ch' ella guardava con la coda dell'occhio
, / è azzolino e quell'altro ch' è biondo, / è opizzo da esti
trovato scelera- tissimo, imperocché, ragunato ch' egli ebbe tutti e più nobili di
laida fera. / l'anima, ch' era bianca, è lorda e nera.
certo quelli / sono stati cagion quasi ch' io pera. b. corsini,
1-1125: o nero cuor, tu, ch' agghiacciato ignori / fiamma d'amor;
271: t'avvedrai conoscendomi più a fondo ch' io non ho l'anima nera:
, oscuro e nero / m'atterra sì ch' io non riposo un'ora. v
quanti giorni passai molto più lieti / ch' io non so dir, credendomi aver visto
gran filmerà, da'conforto, / ch' io non pera, stando nera nel mal
quel tal mal colpante: / pensa ch' ogni uomo è più di te sincero.
, iv-29: un santo padre disse ch' egli era men male a mangiare i dì
. lippi, 12-39: si tratta ch' e'vi fosse un vezzo / di perle
29-23: l'ora e '1 giorno ch' io le luci apersi / nel bel
, che mai non falla nulla di quello ch' io dico. doh! vuola imparare
specie 'syngnathus ophidion lin. ', ch' è la 'nerophis vitata 'di
piacerebbemi un neron secondo, / e ch' ogne bella donna fosse lada. aretino
certezza che il bigiume nerume e lordume ch' io vedevo dappertutto non fossero già negli
smisurato / ha pesante mascella, / ch' oggi obliando d'inchinar la luna, /
vece, / al corno feritor, ch' a duri sassi / rinoceronte aguzza. bocchelli
specie di dolore ai nervi della faccia ch' ebbi in londra. pirandello, 8-1144:
cotesta età i nervi bisogna vincerli avanti ch' e'vincano noi. imbriani, 3-192:
carne e nervo. petrarca, 23-137: ch' ancor oi ripregando, i nervi e
non t'annoi, / che, pur ch' io tenga in te lo sguardo intento
sì come atteòn potè sentire, / allora ch' el, più giovin che felice,
al lato manco, / onde al segno ch' io marco / va stridendo lo strale
fanciullo che andava con un archetto, ch' ei teneva nella man destra, segando alcuni
che danno estremo / del misero cultor ch' ai miglior tempo / vede ogni suo
r. roselli, lxxxviii-11-443: quello ch' occhio non vede o veder possa /
curri a la romana / tua santa chiesa ch' el demonio atterra, / rompendo i
nervosità, quel moto lirico e mutevole ch' è degli animi moderni. e.
, 18-260: comprimendo un singulto nervoso ch' ebbe a rompergli la gola, uscì dalla
-sbrigativo. fogazzaro, 2-50: poi ch' ebbe scritta questa lettera nervosa, donna
giovane e sano, non era rimedio alcuno ch' io potessi ritenere, rifrenare, castigare
2-5: quelle [donne], ch' amano il buon servizio che si trae da
e robusto, lo tengono tanto esercitato ch' in poco tempo lo risolvono in spirito.
biringuccio, 1-17: né si dubita ch' el carbon di legname dolce non facci il
dalla sentenzia di lucio pretore sì egregiamente ch' ella ne acquistò onorevole sopranome. bruno
: di nervosa energia lo stil, ch' è morto, / ristorato er te
avvedesse, le lenti agli occhiali e ch' egli 'per quistion di nervoso '
lxxx-3-43: mi disse questa formai parola ch' egli era un nescio e che però aveva
un altro, né d'essere sdottorato, ch' i'sono il prino dottore che sia
mi è parsa molto turbata e pareva ch' ancora avessi le nespole fra denti.
preda. zucchetti, 33: vedendo ch' ambe le nostre navi, per essere
vinegia il ducato di moneta, ch' è la valuta di lire 6 e di
lxxx. viii-11-439: io veggio morte ch' a nisciun perdona / e che '1
, 1-170: io non so nessuno / ch' io volesse vedere / la mia cittade
vuol, s'ammazzi ognuno, / ch' io per me non ho stizza con
a te fido intuonai sempre all'orecchio / ch' ogni luce mortai giunge all'occaso.
sempre fare qui e in ciascheduno luogo ch' io sarò perseverantemente come sempre feci,
mente d'un sì nobil cibo, / ch' ambrosia e nettar non invidio a giove
: questo è il cibo soave, ch' ai suo amante / porger li piacque per
versare, / cominciò [ebe], ch' era un vin dolce e piccante.
, / e tonda fa tranquilla / ch' ambrosia e nettar pose / a lei che
acquavite mista con acqua senza zuccaro, ch' è il nettare di questi eroi marini.
grazia, una goccia di quell'acqua ch' ella cavava dal pozzo, una goccia
, 13-i-692: oggi il mio genitor, ch' or gusta eterno / nettare in ciel
mirando / beve nettar di vita alma ch' asseta: / ama dunque, s'io
liscia e ne polisce insino a tanto ch' appaia ne la statua una bella faccia espressa
, 132: presto portate tacque / ch' i'vo'nettar le piaghe. granucci,
cosa è che l'anima, per giusta ch' ella sia, d'uomo mortale,
ella sia, d'uomo mortale, ch' ella non abbi bisogno di purgazione e
truova; e i'mi vo nettare, ch' i'non vorre'però entrare in
utriusque, ceretani, / se non volete ch' io ne levi i brani, /
magalotti, 9-1-182: se tu vedi ch' egli la serbi [una scrittura]
sì fatto apollo rimirossi il giorno / ch' ali'immenso piton trafisse il petto / risplender
, tanto da insudiciare il nettascarpe, ch' era uno zerbino frusto. = comp
canti carnascialeschi, 1-43: noi scarico ch' abbiamo [lo scoppietto], /
: la tua nettezza debba essere ch' ella non sia odiata per troppa
mantenghi bella e netta in tutte guise ch' e'siano oneste e sanza veruno malizioso o
/ portalo a casa e cuocinelo tosto / ch' una cena farem come un banchetto.
di suo paese, e mischiare nell'aqua ch' è malvagia. letizi, 1-88:
da siena, 1-88: il fuoco ch' è di sopra all'aria si discenderà e
rime qui soggetto / el me'ch' i'so con quelle m'accompagno,
m. palmieri, 3-20-21: nel modo ch' uno specchio netto / rende l'
] fosse netto, / lodalo più ch' uno sparvier grifagno. delminio, i-254
, 1-90: sapete, conte, quel ch' importa o costa / a me lo
1-59 (146): di poi ch' io fui sortito da quel gran digiuno,
né d'altre pompe vane, pur ch' io godesse il lume della sanità.
i piè diserra / con grazia tal ch' in cambio di confetti / gli fa ingoiar
ventriloquo in paragone della sua parola, ch' era netta e spiccata malgrado il difetto
: la prima qualità del correttore è ch' egli sia netto di quel fallo che riprende
/ e sancto è '1 fruto ch' uscì di tua vena. fatti di cesare
jesù cristo, come tu sai ch' io sono pura e netta da arrigo e
mio tu berai netto; / che credo ch' ancor netta si ritrova / la moglie
. pallavicino, 1-559: l'occhio interiore ch' è più dilicato, per affisarsi alle
guerrazzi, ii-9: in verità vi dico ch' è più sana la tirannide netta che
. f. frugoni, vii-106: compiaciti ch' io tratto tratto favelli, tra le
ragioniam netto adesso per allora, / ch' io non soffro ingrognati e vo'quiete.
che questo mio diffetto / non vuol ch' io scriva, com'io soglio, netto
di una semplice correzione di rotta (ch' era smarrita affatto), ma del
non poteva venir meglio: el minchion credeva ch' io l'aspettassi. oddi, 1-49
si piega a'preghi di colui / ch' è d'ignoranza o di malizia alunno
più salubre umore, / concediamogli pur ch' egli a sua voglia / dica gran
concordia discorde. / cètera curva ch' io suono, / né dito né plettro
francia se non s'andava facendo quello ch' ei ricordava, e specialmente che non fosse
da porto, 1-142: a me dissero ch' ero parente de'savorgnani, i quali
intendente di queste nostre discordie: fate ch' egli nomini la diversità delle nostre chiese
figura ricevuto alcuno de'miei scherzi, ch' io non me ne offendo, poiché non
, 8-xvi-535: ho avuto per ventura ch' ella sia restata in neutralità, onde
savia e semplice cura, il principio maligno ch' io ho nel sangue sembra neutralizzato in
: non terrei linguaggio diverso da quel ch' io tengo; non andrei, per amore
/ non pò avere speranza / ch' elio potesse neve ritornare. bonagiunta, xxxv-1-272
quando, amor, da quel dì ch' ai tuo foco arsi / senza mai
/ dalle braccia di neve, ah lascia ch' io / nella tua nave mi riposi
.. /... / dàmmi ch' io faccia al tuo cammin ritorno.
mi piacque l'errar; né fin ch' io sparsi / di neve i crini,
ed or più che mai temo / ch' ella alle nevi mie non si riscaldi.
e, per dirla in proverbio, bisogna ch' egli abbia cotto il culo ne'ceci
marchetti, 5-70: or, tosto ch' ella [deal entro le gran cittadi /
: mi ha ritenuto, non volendo concedermi ch' io vada alla patria mia con pericolo
, / contraria in tutto al dolce tempo ch' io / / ebbi con voi,
dell'introito e delle spese dal tempo ch' io assunsi il comando sino a tutto
. svevo, 8-818: il dottore ch' è con giacomo è anche lui un
galant'uomo? non è e'vero ch' io gliele dissi a colui? l.
non sfuggono, anzi cercano l'occasione ch' ell'abbian a essere dotate [le figliuole
del paese: ma che volete ch' i'sappia? cala, cala, nibbiaccio
fa come lo nibio certamente: / ch' egli è bello e possanti / e non
valse diffesa, né fuggire, / ch' ai nebbio infin fo forza di morire.
. sacchetti, 80: non guardate ch' e'vegna da stibbio, / ché non
viale profondo è la nicchia gigante / ch' è cinta dagli alti cipressi. / la
fagiuoli, iii-114: ben io vedeva ch' altro meritava / soggetto tal che titol di
nicchia. carducci, ii-1-172: peccato ch' io non mi convertissi da giovinetto, e
chi fia che più s'aspette, / ch' ormai son le nicchie prese? 5
[a maria] un mazzo di fiori ch' ella pone in una nicchiètta di fianco
fanno, / per lor viltade, ch' ei s'indugi e nicchi. fagiuoli,
vostri amori, può darsi il caso ch' ella vi scarti e voi restiate com'i
per nicchi / dico parlatemi in modo ch' io v'intenda, / o voi
se ne fa una massa, avvertendo però ch' ella non abbia sassetti o nicchietti.
tristo suon de'dolorosi pianti, / ch' avrien per mezzo fessi gli adamanti /
- per diventare regina, è necessario ch' io sposi un re... -
la tua claritate, / la mea nichilitate ch' è menor ca neiente. cavalca,
[l'anima] in tanta nichillazióne ch' io non penso ove ne sia tanto
so'sì rico de la povertate / ch' i ne poria fornir roma e parise
parise, /... / per ch' i'ho de posesione tante frate, /
nichil e niente ed altre guise, / ch' i ne recoglio a l'anno,
de nulla è corrutto, / però ch' elio n'è mozzo onne appetere: /
., 10-3: quello [sparviero] ch' è tratto del nidio è migliore
che son presi da loro da poi ch' eglino hanno mudato e gittato le prime penne
, i-144: del terzo di lor, ch' è 'l più nidiace, / cara
veruna rampolli fuor de la terra, ch' ella se ne scorra di fuori ed egli
voglia / no l'addovien per omor'ch' abbia vecchi, / ma per difetto
abbia vecchi, / ma per difetto ch' ella sente al nido. boccaccio, v-215
cupido, / di tale sposa, ch' assai mal contenta / credo la faccia nel
: gran speme / mi dà, ch' ancor del mio nativo nido / udir farà
de'tuoi più forti eroi, / ch' avendo i padri amici e '1 popol
, ii-11-90: arnoldo dorme nella stanza ch' egli chiama 'degli amori ', nido
, 691: le braccia ai pietà, ch' io veggio ancora / aperte sopra il
/ per vie spinose ed erte anzi ch' io mora, / porgimi, signor mio
mora, / porgimi, signor mio, ch' io sento l'ora / dell'ultima
ciò gli sta il dovere / e ch' ei non ha né garbo né mitidio,
si può dalle risa ritenere: / cosa ch' a marte diede gran fastidio. note
o turchi o rinegati cristiani, ch' avevano diversi nidi nelle riviere d'africa
se voi sapeste bene / l'affezion ch' io vi porto quanta sia, / avereste
: ha un'alma in seno / ch' è d'incorrotta fé nido costante. g
mie carte il nome vostro / fra que'ch' alzar sovra il lor nido i vanni
: l'aguila bella nera pellegrina / ch' ogi da me pasciuta e non tornò,
nido. pananti, i-118: dicon ch' io gli sfido, / che fo loro
/ traboccheranno le lor verdi rive / ch' infin dal ciel le grazie e citerea,
e'm'ha lasciata, / par ch' e'mi lascia un nidio senza l'uova
a questi far un giusto priego, / ch' a me non fosse niego / d'
dove niego / giammai si truova, pur ch' a te s'ispiri / giusta domanda
vuoi / il niego ascriver che convien ch' ei faccia. monti, 9-550:
deh, di tal grazia, ben ch' i'non sia degno, / non mi
gentile finora io ben perdono, / ch' ei pur talvolta del tirar fa niego.
, 1-160-11: poi mi tolse huynael ch' era mego, / lasandomi soleto, sì
era mego, / lasandomi soleto, sì ch' eo persi / quel flore che mette
in croce: solamente cinque ne truovo, ch' ebbono la croce; gli altri ebbono
spoglia, guardalo in sulla spalla ritta, ch' egli ha il neello che hanno e'
risolve finalmente / che la minor pazzia ch' un possa fare / è ammirare ed
ambruogio, e domandòllo s'egli era vero ch' egli avesse tolto niente di terra a
, 70: io per me credo ch' i'fare'il bordello, / e ch'
ch'i'fare'il bordello, / e ch' io gl'insegnarei ciò ch'io sapessi
/ e ch'io gl'insegnarei ciò ch' io sapessi, / s'egli avesse niente
: ma non è di niente, perciò ch' egli ha proprie cagioni, delle quali
giacomo da lentini, 4: zo ch' eo dico è neente / inver ch'
ch'eo dico è neente / inver ch' eo son distritto / tanto coralemente. guittone
amore è quasi nente / ver quel ch' io so c'ad amare pertene, /
lo dico e per voi veramente / ch' avem gra. libro fatto di neiente.
frutte e di bellezza / e di ciò ch' alia gente dà governo, / appetto
sarà veruno che cognosca se medesimo, ch' egli offenda dio mortalmente mai, o
grande valore e lo presio amoroso / ch' è 'n voi, donna valente, /
disumanato che senta poco quella prima ferita ch' egli farebbe all'anima de'suoi figliuoli.
almen la seconda, niente minore, ch' egli farebbe a se stesso. beccaria
, 339: son sì splendienti / ch' io non posso neienti / contarle bene e
/ corse abbracciare orlando incontanente; / ch' a dire il vero non gli spiacque niente
niente bere et esser dalla fonte lontano ch' avendo innanzi chiarissime e molte acque, in
povero è chi del tutto va mendico / ch' è dispettato e tenuto a niente.
fate di persuaderlo voi... ch' egli non si faccia vedere alla gente.
faccenda, pensai esser meglio ch' io lasciasse la potestà al figliuolo come
francesco da barberino, ii-46: poniam ch' onestà nel disiante / sia più che
[agatesse] sì morire, / ch' iera su'nievo, gran duol ne dimena
mazza, / e dice: -aspetta, ch' io ti forbo il nifo. carducci
..: detto così dal ronzio ch' ella fa. la descrive assai bene,
doloroso piango / non maravilglia, vegiendo ch' io rimango, / com'o detto,
: gientil mia donna, or se tutto ch' io sia / nemico a voi,
. alfieri, 1-413: all'amistà ch' ebbi per te, già sento, /
contra pietate, che s'accorse / ch' era apparita / nella smarrita figura ch'
ch'era apparita / nella smarrita figura ch' io porto. 7. prov
sieno le nimistanze de'nostri antichi padri, ch' io non sarei al presente in tanto
. mare amoroso, 230: infin ch' i'mi vedrei oltre quel braccio /
/ corrono ad. aiutarlo, infin ch' a riva, / là dove il dì
quella ninfa di cocito per quel prezzo ch' ella ha voluto, ebbi libera la
nacque da una ninfa morta per gelosia, ch' ella aveva d'èrcole. però alcuni
terra. fra giordano, 1-56: ch' è a pensare che, poiché tu hai
che se'degno di pena eternale, ch' egli non t'uccide e manda al
quante troiano avea fatte, in- crebbegli ch' egli fosse in ninfèrno: pregò iddio per
: padre mio, or vi di- ch' io bene che io non posso più sofferire
20-33: per un miseria di presso ch' io non dissi: ch'io vorrei innanzi
di presso ch'io non dissi: ch' io vorrei innanzi aver trovato il fistolo
so già io. oh ve'ninna ch' è questa! almen sapess'io ch'i'
ninna ch'è questa! almen sapess'io ch' i'sono! 7. locuz
ninna na; / il bambin, ch' è della mamma, / il bambino fa
di convenienza, non badando alla figura ch' ei fa né a quella de'suoi maggiori
/ e non s'induce a far ciò ch' ella brama, / con man lirina
spilloni, di specchietti e d'altri ninnoli ch' ei sapeva vendere a prezzi incredibili.
in san giovannino, ma è cosa ch' io non posso concedere. tasso, 5-54
casa vicina, a cercar menico, ch' era un ragazzetto di circa dodici anni,
: almen sapranno / l'immenso obbligo ch' io / v'aggio... /
ciate, signor, vera mente f ch' elli à detto en ciò cer- tanza
giungere a quel finale ed eterno annullamento ch' egli chiamava il nirvana. 2
. fu figlio di padre turco, ch' era nella sua legge molto dotto ed uno
rporino, l'altro nitelino dal colore ch' egli ha, il quale molto sottile
riuscisse a ritrovare il filo delle mie cose ch' io vedo così nitido.
il suo destrier morello, / ch' era nel prato, cominciò a
nitriti. marchetti, 5-229: par ch' assai diverso / del cavallo il nitrir
di regio e barbaro ornamento, / ch' è d'arabo lignaggio e nacque ibero,
niccolò del rosso, 37-12: i'so ch' amor è en fiorusa, c'umqua
: l'una acquoso detta sero, ch' è freddo, e umido, nitroso,
, 217: niune piaghe nocciono a colui ch' è morto. boccaccio, 1-i-324:
iguale tristizia non sia la mia, poi ch' io lascio il mio fiorio. ovidio
maior, / q'è maior de negun ch' orno vedes ancor. giamboni, 10-38
filosofo se non ama la sapienzia tanto ch' elli intralasci tutte altre cose e dia
povero spirito che niuno ha mai sospettato ch' ella ne avesse un bricciolo. d'annunzio
1-315: niuno, per uomo accorto ch' ei si fusse stato, non se
questo ermagoras, che neuno che dicesse ch' e'non sappia rettorica no. lli con-
si fora quasi nel mezzo la lettera ch' è piegata. caporali, i-132: non
non nominato (ma probabilmente an- ch' essa riconducibile al latino nullum nomen),
fanno il mestiere per passione ti risponderanno ch' ei non sono per nulla * ministri