siccome adora l'altra nostra gente, / ch' io lo mi tegno in gran menomanza
/ però d'alcun'amanza, / ch' ella non sia gioiosa / e tutta
menomanza, perché sia agguaglianza, secondo ch' è scritto. seneca volgar., 3-34
93-2: i'ò sì poco di quel ch' i vorrei, / ch'i'non
poco di quel ch'i vorrei, / ch' i'non so ch'i'potesse menomare
vorrei, / ch'i'non so ch' i'potesse menomare. niccolò del rosso,
. ddi tutti punti a. ddisprezzare, ch' elli '1 possa dire. -tralasciare
desiderio della vendetta, menomavano i disgusti ch' in altri sarebbono stati odiosi dispetti. mascardi
poiché pur nella sua anima atroce sentì ch' egli avrebbe menomato e forse distrutto il
: così pare manifestamente che quella amistade ch' è per utilitade e per dilettamento nonn
per avventura sembrar a più d'uno ch' io volesse menomar la potenza e la
a cedere così di buon grado quel ch' è già vostro. alfieri, iii-1-296
chiamano la luna iddio, sì diviano ch' ella si corica e leva e cresce e
di male fare, donde appare apertamente ch' ella non è iddio, ma opera d'
il superfluo 10 gli mandava il denaro ch' era necessario alla mia vita.
tanto non s'oprasse a la fine ch' ai conceputo male mi fusseno un menomo
questi onorucci fan prova, non già ch' egli sia veramente stimabile, ma che
volgar., 269: con ciò fosse ch' ella si congiugnesse a li spesseggianti cori
a poco trascorsero gli anni e color ch' io credea di vedere occupati a speculare,
. umile al suol si stende / senza ch' ei s'abbia il menomo riguardo.
appena si può muovere il menomo dubbio ch' il bayle fosse tollerante di tutte le religioni
per lei, non ebbe punto dispiacere ch' ella partisse né voglia di suo ritorno.
sì fatta unità, e come veniamo certi ch' ella si ripete senza in nulla mutarsi
[tramater]: gli fu comandato ch' elio si tondesse e andasse in abito menovile
. pallamidesse, xxxv-1-468: la pena ch' aggio cresce e non menova, /
, / però che 'l cibo rigido ch' hai preso, / richiede ancora aiuto a
psiche] vinse lo innamorato amore, ch' egli... tutto lieto le promise
... tutto lieto le promise ciò ch' ella addomandava. r. borghini
mensa il vino, / mi scoperse ch' il giorno a la mia morte /
a pigliare il legno e percuotermi, ch' io mi contento. forteguerri, ii-176:
: i tedeschi... sembra ch' ei si mettano a mensa solo per bere
. gozzi, i-15-44: oimè, ch' egli ne viene e non è ancora apprestata
ospite mio degno: / e di quel ch' ebbe con carità immensa / mi ministrava
portavano gli facevon sì chinare e rannichiare ch' el petto toccava le ginocchia. il
/ statue eccellenti di quei prassitelli / ch' ai sassi dànno il moto in settignano.
con risalti, mensoline e rotti, ch' elle tengono più della maniera tedesca che
1085: si è saputo... ch' egli ha scoperto... i
]: dalla propria semplici- tate, ch' è mensurata da eternitate. g. visconti
sa tornare, così era sua visione ch' elio non sapea cogliere. 2
, malagevolmente se ne stirpa via, ch' ella non vi rinasca. c
menta, che ha bel verde e ch' è odorosa, / tien sì fatta
isola... apresso d'un'altra ch' à nome la- pisilia, la quale
ubbidiente alle suggestioni di una morbida fantasia ch' egli ha per voce della coscienza.
dozzine? e poi vorrete e direte ch' io abbia morbino? non merito io più
brutto e bel nell'auro, / ch' ivi dinota finezza e non fallo. redi
... un facimale, / ch' ha fatto per ingenito gran danno: /
dal capo alle piante: parigi, ch' era il cuore, stava per cadere nel
, xxv-1-148: iuro, per deum, ch' io non voglio più che me stanzi
foretti, i-739: qualcuno aveva già osservato ch' egli amava fin troppo sua madre,
. alfieri, 11-48: oimè! ch' io qui veggo asciuttarsi appesi / panni inzuppati
anzi se n'ha tanto più bisogno quanto ch' egli è sovente più malsano, più
; e poi fe'voitare uno copo in ch' era la metà acqua, fe'la
milizia, iii- 156: la malta ch' era fra le giunture di que'piccoli
non percote / e muta la testudine ch' io stringo, / e questa penna,
acerbità ingegneri, 1-iii-505: pare tuttavia ch' egli abbia ad essere piuttosto quel ridicolo che
, vuole ogni ragione... ch' io almeno dalle vostre mordacità e dalle
preparato nulla; gli improvvisarono una cena, ch' egli inghiottì avidamente, con una funebre
., 6-29: qual è quel cane ch' abbaiando agogna, / e si racqueta
dentorno e gira, / mor- denno ch' è arrabiata. guido da pisa, lxxviii-i-424
129: fa'... amore / ch' io quella lingua sua le morda almeno
b. corsini, 6-83: colui ch' uscito d'una piena, / entro
della porta, 5-84: o vino ch' entrato in bocca in un tempo baciavi,
, e tu lesto, per paura ch' ella non ti mordesse, la rimandi
sempre il suo giudicio morda / ognun ch' abbi peccato tanto o quanto. fiamma
d'orgoglio al petto schermo tale / ch' ogni saetta [d'amore] lì spunta
morde. ariosto, 46-65: il sangue ch' ai cor, quando lo morse /
/ e fine ancor non credo ch' abbia mai. -stimolare, pungolare
e mordeva quel vivo ed acuto uomo ch' era agostino il suo secolo inerte e
giova or mordi or fuggi e quel ch' offende nutri. tasso, 11ii- 16
. senefonte aver invidia di quella gloria ch' egli s'aveva con l'eloquenza acquistata,
panis... morde quella preminenza ch' egli [robespierre] si arroga.
[la canaglia] e morde allor ch' ella rinvilia. machiavelli, 95: i
: i popoli mordono più fieramente poi ch' egli hanno recuperata la libertà che
piglia; / e per dio, ch' i'ho a far con strana gente
]: non sa'tu che l'uom ch' è sgraziato insin le pecore lo mordono
mai, e questa è un'altra volta ch' io ti stendo la mano e tu
te ne priego; / basta! ch' io non tei niego / che n'han
33-2-5: il samaritano menò un uomo ch' era per morto all'albergo e alle sue
iacopone, 1-38-21: da poi ch' el lopo apìcciate, sì dà mal
vi miro perzar, morditori, / ch' i'mi conduca ma'nel vostro stato,
: cocetegli nel vino erba morella / ch' esca della memoria e non s'accorga.
monta in su l'alfana, / ch' era una gran cavalla e valorosa, /
l'elisio tribunal satàno, / e ch' ei detta a'morenti i codicilli, /
de la gran dea venere, / ch' ella dal terzo celo in voi trabocca /
/ che 'n podere mi tene, / ch' io viva sì morente, / non
morente, / non prende fine lo male ch' io sento, / ma vivo mi
/ ma vivo mi mantiene, / ch' io moro più sovente. -con
mazze nelle lor cime simili a quelle ch' oggi veggiamo portar i turchi; fecero
moresca piangendo: e sei qua fuora ch' io son deliberata saper a chi tu
e volte intorno, e sì raggira / ch' ella tutti i suoi colpi al vento
. dcambra, xxi-ii-86: se trova uno ch' egli abbia un'altra volta veduto,
f. caetano, 96: morescato ch' ebbero per ispazio d'alcune sonate,
[il saladino] dice a tolomeo ch' urti per fianco / quei traditori con
eufrate] ad un casale... ch' è chiamato caragnuol, i cui abitatori
. berchet, 113: è chiaro ch' io non intendo qui di porre in
. bellmcioni, ii-13: da poi ch' i veggio che tu se'moresco,
indovinare la svelta e rotondetta morettina ch' era stata. bonsanti, 153: «
: la morfea, cioè la bianchezza ch' è nel collo o nel viso o sopra
.. e alla sua morte, ch' era la morìa,... non
egli moriva in quei giorni della peste ch' avea ritoccato di nuovo in toscana dopo soli
è diverso, e non consente / ch' io per la grecia i moribondi lumi /
). caro, 12-iii-85: resta ch' io preghi dio... che la
sputare il sangue, e costringono quello ch' esce delle morici. burchiello, 61:
un'altra infir- mità delle morici, ch' era tormentato da flusso di sangue.
'1 vede [giove] drautte, ch' egli à voglia / guarirlo, col crister
sermini, 89: seguitando all'altro, ch' era molto ap- penato del male de'
. alberti, ii-211: sempre curai ch' e'miei fussero molto morigerati. amabile di
morigerato giovine ha per male di vedere ch' el fìgliuol vostro e suo compagno sia
gonzaga, ii-32: hei mihi, ch' io non trovo il mio alunno morigeratissimo lean-
mi fece la ventura, / poi ch' io non posso viver né morere. dante
/ morta è la donna tua, ch' era sì bella. idem, infi,
per sua vaghezza, / onde aven ch' ella more, altri si dole. esopo
: anti vorria morir di spata / ch' i'voi vedesse curruciusa. dante, par
per forza o per guerra, / ch' à per uso spietà natura presa. g
de la vita, / per tal ch' io mora consolato in pace, / vi
una si è che dopo me si dica ch' io sia morta moglie di catone;
a schivo m'hanno, / e so ch' i'ne morrò veracemente, / ché
assalti e nei crudel conflitti, / ch' avuti avea con francia, africa e spagna
/ escon di me sì fatte allor ch' i spero / farmi immortai, perché la
che, s'elli lo potesse sapere, ch' elli questa mia carne farebbe morire a
, 1- 58-34: ella, pensanno ch' eo male avesse, / che non me
vuoi tu,... crudel, ch' io qui mi mora, / mentre più
altro pensier nacque nell'alma, / ch' oggi del mio morir anche fia il giorno
giaggioli i... j e ch' altro al mondo fosse che il troppo,
dell'orto, / che la mimosa, ch' è morta, e il pioppo,
morta, e il pioppo, / ch' è morto, / e l'alto cedro
, / e l'alto cedro, ch' è morto. -appassire (un
petrarca, 237-18: ben ha prima ch' i'posi il mar senz'onde,
erra, / e tocca a tal, ch' è morto e va per terra! idem
, 3-136: perché mi giunge or ch' io son già passato, / or che
, al morire del giorno, / ch' ode un fischio lungo laggiù, / riprende
ragion e l'arte; / tal ch' incomincio a desperar del porto. grazzini,
. grazzini, 4-186: ohimè! ch' è morta con monsignor della casa,
dal petrarca, non ha del verisimile ch' ella si fosse morta nella sua mente.
com'egli è, non dovrebbe desiderare ch' io le cangiassi. nievo, 487:
da madonna mia; / da poi ch' io m'alontai, / ben paria ch'
ch'io m'alontai, / ben paria ch' io morisse. anonimo, 23:
niente suplicare, / ca ^ sta cruda ch' io chiamo non m'ascolta. cielo
, i-27: cert'ho miraeoi, ch' eo / non morto son de gioia e
vi-1-189 (49-14): oimè lasso, ch' attendendo morraggio! angiolieri, xxxv-11-372:
com'io soglio, / il meglio è ch' io mora amando, e taccia.
giovanni, ii-120: io so ben ch' io mi morroe amando. rime anonime napoletane
pietà de le mei pene ormai, / ch' io t'aio amata tanto, e
gioia. betussi, xliv-140: perché dite ch' ogniun ch'ama mille volte muore,
, xliv-140: perché dite ch'ogniun ch' ama mille volte muore, non considerate che
129): con gli altri insieme gridavano ch' el fosse morto. ser giovanni,
li denti che sofferire la grande vergogna ch' ella faceva al parentado tuo e suo
rettor., 64-7: fue uno accusato ch' avea morto uno gallo et erali apposto
: egli stesso s'ha fatto vendetta ch' egli s'è morto. berni,
. b. tasso, i-191: quel ch' ha domato le rabbiose sirti / e
, e sola pò far morte / ch' i'torni a riveder quel viso lieto.
portava i be'pensier celati, / ch' hanno la mente desiando morta, /
si volse in sì novo colore / ch' avrebbe a giove nel maggior furore / tolto
iacopone, 1-88-8: honne bona coscienza / ch' el morir te fo en pazienza.
prego sire deo / che quella guisa ch' eo / moro, chi morir fa
per farmi morir nacque, / per- ch' a me troppo et a se stessa piacque
d'invidia e di rabbia i nemici ch' i'ho. -dargli vive preoccupazioni
morire in prigione, e chi disse ch' egli medesimo si tolse la vita. leggenda
i-81: mercurio, padre mio, fa ch' io non moia / da queste ninfe
vergine... non volse sofferire ch' io in un giorno della sua festività fossi
, xxxvii-81: per un'altra donna so ch' el more. pulci,
i calci all'aria avvento, / mostri ch' io sono un ballerino a vento.
fioco, / noi dimandar, lettor, ch' i'non lo scrivo, / però
i'non lo scrivo, / però ch' ogne parlar sarebbe poco. / io non
niccolò cieco, lxxxviii-11-213: ma poi ch' io fu'della speranza privo / della risposta
amico, a questo pensa: / ch' i'non mori'e non rimasi vivo.
fagiuoli, viii-25: egli è un cavallo ch' è una gioia, / degno d'
boto, s'e'non è, ch' i'muoia. carducci, ii-8-170: possa
27 -lipigr:. muor giovane colui ch' ai cielo è caro. tommaseo [s
prieghi cercare,... acciò ch' ella moritiva non lasci alcuna cosa a
lui: ove va'tu, morituro, ch' ardisci più che tu non puoi?
. / non morituri dei, ch' ire io vi lasci. 2
ooinione de gli antichi gentili, dico ch' io ne ritrovo nelle scritture loro quattro specie
11-51: niente sappiàno, / se non ch' egli è certo mormoramento / eh'un
: amor, ditt'ài tal scusa, ch' ella se pò bastare / a lo
la struttura stessa del faggio è nei rami ch' ei disgiunge dal tronco...
[del peneol tanto si stende, / ch' intorno più che i suoi vicini offende
mormorare tra lloro medesimi de la pietà ch' elli avevano de'loro tempi e di
quel giorno murmuravano gli giudei, imperò ch' eli avea detto: io sono il
isfuggita. foscolo, xiv-221: è vero ch' ei di salute sta ottimamente,.
7-13: il popolo di firenze, ch' era più guelfo d'animo che ghibellino
la via: « che è quello, ch' ha fatto questo buono uomo? me
. davila, 382: si mormorava ch' egli disegnasse di farsi dichiarare, non più
38-219: la storia allora confermerà quello ch' oggi mormora, a scolpar chi tradiva
g. gozzi, i-2-60: si mormorava ch' ella avea simulato quest'atto nobile e
maritaggio e vivere a modo suo: ch' ella tirava le reti a pesci più grossi
lodato. belo, xxv-1-86: ecco ch' io sento già sollevati i murmuratori che
i dritti e i torti: / un ch' ha la lite e la discordia a
sia una bestia, si può credere ch' egli usi la propria ortografia del suo tempo
tu pensi ora t'attieni, però ch' elle sono buone e utili e da dio
1-183: era nato in maiorica, innanzi ch' ero- milia fusse assalita da alcuno,
poi universalmente si ha avuto per fermo ch' el mormorio e bisbiglio che tra molti
mormorio del cuore [del fariseo], ch' egli è investigatore de'cuori. 5
dolci mormori / desti il duro terren ch' or pigro assonna. = deverb.
tu? -non io, se non ch' i'veggo che tu se'una mora nera
e l'avea ben instruito nell'arte ch' egli esercitava. m. adriani, vi-108
della colomba bella, / e tu consenti ch' ella sia civetta, /..
. pascoli, 417: pensavo ai mesi ch' ebbi in me due cuori..
: questo rossor di morole, / ch' accende e quasi insanguina / la mia faccia
una cambiale di 700 e più lire ch' io doveva a vostro fratello. periodici
di avvisar il pubblico di qualche difetto ch' egli stesso chiama macchiuzza, ma sul
più bel moroso, / e sai ch' e'la cavrà forse di stenti. foscolo
e stretto sì forte fra le medesime ch' egli sia del tutto immobile nella morsa
artefici stringono o tengon fermo il lavoro ch' eglino hanno tra mano per lavorarlo.
]: non era sì forte cavallo ch' el noi castrasse senza legare; è vero
le gambe ignude in una morsa, ch' eran due legni, tagliati in ottangolo,
non volli quasi metterli nel numero degli altri ch' io ho descritto. lasciando per questo
torno e de dolce amaro, / pensando ch' io non basto a vostra gesta.
labbro ha qualche lisca / del filar ch' ella morseggia. 3. per
ancne assol. salvini, 26-57: ch' hai da temer? morseggia, ed è
un bastardelle; / e quell'un ch' era bastardo / si buscò il miglior
crusca ^. egli è oggimai tempo ch' io faccia fine e ch'io ti mandi
oggimai tempo ch'io faccia fine e ch' io ti mandi almen buon morsello con
al figliuolo con un visaccio sì brutto ch' egli se ne sgomenti e corse a rifugiarsi
salutarmi... e sapeva pure ch' io ieri, dopo essermi affaticato per
si credette immune / da infezion quella ch' essi han morsecchiato. pindemonte, 6-128
cambini, lxxxviii-1-359: io non ho pur ch' un sol canavaccio, / che par
velo, vidi scoperto / lo volto ch' i'fui catto. boccaccio, viii-1-258:
e montò sopra di un'altra nave ch' era in porto. g. gozzi,
mortifero veleno [dell'avarizia1, / ch' unir tesoro. 6. mosso
di zanzara pallustre et infelice, / ch' erra notturna e ne l'offesa ha gioia
delle cose. de jennaro, 76: ch' io vegio lei sì pronta nel mio
ché non siam contra amor? or ch' aspettiamo? / bono è l'ardir mentre
dici el ver; ma i'ò dubio ch' el morso / rapido non vinca e
che gli estremi morsi / di quella ch' io con tutto t mondo aspetto / mai
soverchio de l'ira è men vizioso ch' il difetto, del quale con agre riprensione
raccogliere le forze e darle mano sì ch' ella guadagnasse la riva, giocavano fra
più volentier mai non fe'cosa / ch' aitar cui sorte rea diede di morso,
vidi tali sproni al fianco, / ch' i'dissi: « qui conven più duro
regger nostre voglie, / non duro ch' ai cavai straccia la bocca, / né
la bocca, / né dolce sì ch' ai cavalier dia doglie / in trasportarlo,
. pasqualigo, 357: ecco ch' io v'obedisco,... frenando
mi ritenne il morso, / sì ch' io non disponessi a l'aer cieco,
, 41-67: il santo vecchio, ch' alia lingua ha il morso, / non
i suoi ricetti / l'antico re ch' avea de'venti il morso.
cillenio, xxxix-11-282: ciò vole idio, ch' i soi celesti regni / non possedian
, ii-221: anco il tirreno / fia ch' ai barbaro piè chini la fronte /
labra, rendendogli delle morsure la pariglia ch' alia di lei lingua porgeva.
grosse di pietra all'aere, raggiustavano ch' andassero con impeto a cader dentro de
de'tolomei, vi-11-22 (2-13): ch' i'sie su'figliuolo a me non
non pare, / ma figliastri; e ch' i'barri acqu'a mortaio, /
. m. cecchi, 7-2-1: ch' egli è un batter l'acqua nel mortaio
. per te diventò uomo mortale, ch' era immortale e invisibile e impassibile.
sciolta. petrarca, 22-23: ben ch' i'sia mortai corpo di terra
bocca, / e non asconder quel ch' io non ascondo. petrarca, 264-7:
: così disciolto dal mortai mio velo / ch' a forza mi tien qui, foss'
d'atto che vogliam dirlo, dicendo ch' ella è forma del corpo naturale,
: procediamo oltre, lasciando le dispute ch' i seguaci d'aristotele hanno fatto de l'
/ spirito eletto, se tu vuo'ch' i mova / di là per te ancor
cui veder solete / gli occhi vostri ch' amore e 'l ciel onora, / colle
, 5-14: forse apollo si disdegna / ch' a parlar de'suoi sempre verdi rami
: lingua mortai non dice / quel ch' io sentiva in seno. -mano
mai non vide / occhio mortai, ch' io creda, altro che 'l mio
come a nostro prò veduto abbiamo / ch' usavi, uom già mortai, l'arme
nasceva e s'ascondeva vosco / quelli ch' è padre d'ogne mortai vita.
franco, 249: misera me, ch' amai ombra mortale, / eh'anzi doveva
/ e, per vero, sta sì ch' egli è mortale. beicari, 3-2-132
tarpate in modo l'ale, / ch' io mi comincio accordare or con lui,
accordare or con lui, / però ch' io sono ogni giorno mortale. vasari,
purg., 3-119: poscia ch' io ebbi rotta la persona / di due
dosso / de l'uomo infin al peso ch' è mortale, / prima che
l'affannata mente / al periglio mortai ch' egli correa, / ri
mortale perde l'uomo tutti i meriti ch' egli avea riposti nel cielo. pallavicino
8: amor cresciuto è tanto / ch' io ho più volte meco ragionato / come
, non mi mettete in ubrianza! / ch' ai core mi sento sì mortai ferita
ella an- cide, e non vai ch' om si chiuda / né si dilunghi da'
alquanti di lor non fur mortali, / ch' è bel morir, mentre la vita
gravissime difficoltà, così ne risulta ch' eraclide dà ad omero una ferita mortale per
passa pur per la mente la speranza ch' egli ne possa restare ucciso?
: un tal mi disse già / ch' egli non mangia più / che cinque
il quale tale era l'odio di lei ch' ella ebbe a dir poscia che tutte
, erano un giuoco appo di quella ch' ella sentiva per lui. leopardi, i-89
poca gente, / et altre mille ch' hai ascoltate e lette. sacchetti,
mortai corso sereni, / né di lui ch' a tal nodo mi distrigne. serafino
866: sol un pensier più alto in ch' io mi do, / che
... tali erano le dolcezze ch' io anelava di gustare. tommaseo [
mortai non scorza / l'ultimo di, ch' è primo a l'altra vita?
statistiche che via via pubblicano, bastava ch' io guardassi alla quantità dei funerali che
240: disse una e due volte ch' era già pervenuto al fine della mortalità
mondo tanto dispregiavano e tanto desideravano mortalitadi ch' elli s'uccidevano di lor grado.
vita fora, / ni rispondeva, ch' era pezo ancora? alfieri, 7-2.
', esprime lo stato di colui ch' è soggetto a morte, ma che però
ne la mente / a quei cotanti ch' anno canoscenza. idem, vita nuova,
a l'altre è noia, / ch' hanno posto nel fango ogni lor cura
morte. iacopone, 1-29-4: da po'ch' eo prisi carne da la umana natura
morte nella città tasso, 4-21: ch' a tessercito invitto d'occidente / apparecchiasse il
, ii-67: poi che provi / ch' a giusto movi, / è me'tua
: la mia mort'è cortise, / ch' eo moro e poi rivisco. anonimo
, poich'è stata in colei / ch' è or del ciel la più lucente stella
6-5: io per me non vuo'già ch' igno- bil morte / i giorni miei
[creature non reali] una morte ch' io qui muoio / entro un corpo sonnambulo
messer betto fosse fatta la vendetta e ch' egli fosse stato fatto consigliatore della sua
si- chem e '1 suo sangue, ch' è meschio / de la circoncisione e
morte, ove lasciasti / la vesta ch' ai gran dì sarà sì chiara. ariosto
morte del corpo, ma a quella ch' è troppo peggiore, dell'anima.
, qual forsi bisognerà il figliolo, ch' è pregione, la pagi. guicciardini,
la corruzione,... volle nondimeno ch' egli non avesse mai fine. leopardi
tra il cadere di una istituzione è forza ch' esista un momento nel quale la nazione
m. cecchi, 26-61: oimè! ch' e'ne sare'seguito morte d'uomini
buona e ivi tutta rea, dimostra ch' ella sia or buona or rea,
da lentini, 8: in cor pare ch' eo vi porti / pinta corno parete
invece di pensier'leggiadri e gai / ch' aver solea d'amore, / porto disir
la mia morte alberga, / ch' io fuggo lor come fanciul la verga.
gran pietà il finir la lunga morte ch' è l'aspettare, togliendo ogni speranza
pruova / di sé far copia altrui, ch' ai suo consorte. cristoforo armeno,
che mai pietà non discolora / e ch' avete gli schermi sempre accorti / contra l'
che, s'elli lo potesse sapere, ch' elli questa mia carne farebbe morire a
, quando si vide senza lo compagno ch' era campato, addolorato a morte incominciò
3-2-222: dolente a morte, rispose ch' ella non avea intenzione di maritarsi giammai.
un gelo / qual prender suol colui ch' a morte vada. caro, 10-1280:
giorno di male in peggio, come colui ch' aveva il male della morte.
e da tale parte che, tutta volta ch' egli usciva fuori a combattere, innanzi
raffrena / quel cieco impeto in lui ch' a morte il mena. idem, 20-77
a morte è sì veloce, / ch' uom non li vede uccidere, ma
iperbolico. alfieri, 7-137: or ch' io son più tranquillo, m'anderò
queste parole segna a'vivi / del viver ch' è un correre a la morte.
10-4: perché,... incontanente ch' io nacqui, non mi desti la
signor, dàme la morte / 'nante ch' e'piu t'afenda. francesco da
delfino, 1-451: al mio sposo dirai ch' egli non creda / che col darmi
morte il dimando che fai, / cioè ch' io t'ami. chiaro davanzati,
occhi affiso, / al tuo pallor ch' altrui di morte sembra, / ahimè
altrui di morte sembra, / ahimè ch' e'mi rimembra / eh'un angelico volto
morte una pietà sì dolce spira, / ch' ammollì il cor che fu dur marmo
/ a disturbar la morte, / ch' è forte, / che no la pò
brig'a de'tornare / 'nanti ch' en morte si'pigliato! dante, purg
ed ine più loro provvedimenti facevano, ch' era una morte a vederli. firenzuola
voi fate tanta carestia de'fatti vostri ch' è una morte. f. < £ambra
, hanno tanti e tanti ostacoli / ch' è una morte. girolamo leopardi,
, di ciuffi e simil tresche, / ch' a dirle tutte sarebbe una morte.
con locuzione sì dura, impropria e affettata ch' è una morte il leggerlo. carducci
. franco, 4-102: dubito sì bene ch' ella, per far la mala morte
tiene ascosa, / ché dal principio ch' ai corpo si sposa / la mostra
remoto o meramente possibile: in caso ch' io o egli muoia.
morte, / e tanto viverai, / ch' avrai '1 viver a noia.
genitore di tanta meraviglia quanta si vedea ch' era questa nobilissima beatrice, di questa
e'possenti popolani,... ch' ai tutto [il duca d'atene]
dambra, 43: -facc'egli, pur ch' i'sappia / di che morte ho
/ -mettiti in animo / il peggio ch' avvenir ti possa; e poscia / andando
villanamente? -ed elli rispuosero: -perciò ch' elli hae bene morte servita. dante
via / nente el merteria / om, ch' avesse ormai amor, che tutti avemo
dire / aver qualunque temporale stato, / ch' ogni mal acquistato / a poco dura
chiaro davanzati, v-74: i'odo dir ch' el pulican divene / che sucita li
fanciulle, ed il narciso, / ch' ella [la pace] non ama delle
149: una di quelle lucernette, ch' era usanza di porsi a gli avelli
tu vegli... e ciò ch' ami ora più / non è che il
quel che domandò donargli, dopo / ch' avesse con mortifero liquore / levatole degli
e mortifera faccia della orribile monarchia, ch' io v'ho con le mie parole
mortifero veleno [o avarizia], / ch' unir tesoro. pellipari, 25:
mal mio che è mortifero, / ch' io sperarei ancora il tuo cor frangere.
frangere. ariosto, 203: poi ch' amor ferimmi, mai non cesso / a
cammelli, 26: vederassi deponere / molti ch' hanno grande essere; / ché quel
del 'rambler 'di johnson due monumenti ch' è a temere non saranno mai agguagliati
, 485: lo verbo di dio, ch' è una sustanzia col padre, per
vi-61: se la fiamma degli occhi, ch' or son santi / e che per
/ io udirei quelli angelici canti / ch' ode chi vede il sommo e vero bene
più che mortificarlo secondo la 'ntenzione ch' egli avea nel suo cuore, favellò dolcemente
o principessa, non mortificate il contento ch' io ricevo di vedervi rinata al mondo.
mortificata / divenne allora, ohimè, ch' i'non parea, / sentendo il
, 12-i- 317: questa, ch' io chiamo ora fanteria, fu fratellanza,
metastasio, 1-iv-645: le vaste idee ch' ella ha concepite del merito mio,
o una mela odorosa e colorita, ch' erano le mortificazioncelle d'ubaldo e d'
] nera, seccandola al rezo infin ch' ella diventi arida e dipoi mettendola nel
di sopra di panni azzurri e bianchi, ch' era l'arme del papa, legni
medesmo, che si fu accorto / ch' io domandava il mio duca di lui,
., 23-55: la faccia tua, ch' io lagrimai già morta, / mi
e voto e freddo 'l nido in ch' ella giacque, / nel qual io
, 4 (63): l'impressione ch' egli ricevette dal veder l'uomo morto
animali è cavato, purghiamo tutto quello ch' è morto. c. bartoli, 1-389
color, che mi sostene, / sì ch' eo non aggio membro se non morto
sciocca, morta, microscopica e nulla, ch' io rinunzierei volentierissimo ai comodi corporali che
-è però andata a 70 scudi, ch' è di là da ogni memoria d'
vivo, altrettanto ha in tra vertù ch' è sanza carità e vertù ch'è con
vertù ch'è sanza carità e vertù ch' è con carità. landò l fi
, 1-9: godi se il vento ch' entra nel pomario / vi rimena l'
intendere in letteratura la parola morta, ch' è segnata nel vocabolario e studiata come
in sé mal vivo e morto in lei ch' è morta. buonarroti il giovane,
pormi un poco / sul lettuccio, ch' io son fiaccato morto. bernini, 3-2-83
ma / il compiersi di quella vita ch' ebbero / inesplicata e inesplicabile, oggi
incavato. parabosco, 4-34: fa ch' io abbia una testa di morto,
provocare le mortificazioni e meritarle, conviene ch' ella dimostri d'essere terra de'vivi
del morto,... awien però ch' ella [la vite simbolo della chiesa
è morto. fagiuoli, i-4-441: -e ch' ha egli serrato quando venne su?
forestier, d'un certo giovanetto / ch' alloggia a l'osta- ria della fantina
non pò, e da questo procede / ch' io so'quasi smarrito e mezzo morto
guyot non parlò più; pensava certamente ch' io non avessi più fiato nel corpo.
in memoria quegli sciroppi dolci ed acetosi ch' avrebbono risuscitato un morto. manzoni,
egli disse: messere, concedimi prima ch' io vadi e sepellisca il padre mio.
vi-87: -o che dirai di sì o ch' io ti scannerò con questo. -egli
, i-384: l'opera rimane, / ch' era un mortorio, non ci andava
corpi de'morti tedeschi e d'altri ch' aveano seguitato il bavaro e, iscavati
. genovesi, 466: tutti dicono ch' era pazzo carlo v. rinuncia un
mi pareva pure da fare in modo ch' elle paressino un paio di nozze e
1-67: le donne e le fanciulle, ch' erano usate di vivere morvidamente, andavano
tacque mor- vida erba e, incontanente ch' egli è fuori dell'acqua all'aria
iacopone, 1-7-64: recordo d'una femena ch' era bianca e vermiglia, / vestita
vermiglia, / vestita, ornata, morveda ch' era una maraviglia! idem, 1-45-45
polito volto? / porràsece lo scorteco, ch' el coi'vecchio n'à tolto;
.]. filicaia, 2-2-240: ch' altro mai volean dir dell'incombusto / mosaico
nei 'levia gravia *], sai ch' io non partecipo a tutti come neanco
23-84: a fare un musaico di quello ch' è stato detto di dio da vari
quelle petruzze con tale avvedimento, che quella ch' è composizione di ben dieci mila pezzetti
inf., 26-28: il villan ch' ai poggio si riposa, /..
? insomma, mosca di quel, ch' è accaduto! pirandello, ii-2-414: -tu
, si dileguò, come giumenta / ch' abbia la mosca e 'l pizzicor ne senta
di capo la mosca, / acciò ch' ognun la sua virtù conosca. idem
ceri, / e tristo a quel ch' aspetterà il batacchio! / ché e'
capo. grazzini, 4-186: -ohimè! ch' è morta, con monsignor della casa
scarabocchiare. bersezio, 244: so ch' ei copre un piccolo impiego negli uffizi
un colpo sì fuor di misura / ch' uscir li fece la mosca dal naso /
i cani con le mosche, pur ch' io faccia i fatti miei; che mi
ingiuria, come s'io fuss'uno ch' io non mi sapesse levar le mosche
: che ti pensi. burchietto, ch' io non mi sappia levar le mosche
: 'la mosca tira il calcio ch' ella può ': si dice di chi
2-3-453: la carità è sola quella ch' el [il demonio] percuote, e
alberti, lxxxviii-1-73: parli chi vuol pur ch' il ver si cognosca, / come
ciò che è seguito, / stu vuoi ch' i'ti gastighi. -fa tuo conto
oscena. pulci, 28-142: sì ch' io ho fatto con altro battaglio /
viltà mostrasti tra tante donzelle, / ch' ognuna ha fatto la tua fama bieca,
de marchi, iii-1-189: dormiva placidamente ch' era peccato guastargli la notte per i capricci
rosso, 46-3: per uno modo penso ch' i'poria / aver madona, chi
madona, chi mi para belo: / ch' i'deventasse greco o muscatelo, /
. iacopone, 1-26-26: tutta puzza ch' è nel mondo fuss'ensemor adunata /.
essersi purgata a bastanza dalla stomacaggine ch' ella aveva contratta con l'essere
bere, non si fini la festa ch' egli in meno d'un'ora si bebbe
moscherino... la prima volta ch' ella sì abboccò con lui. f.
tua, serra la bocca, / ch' i'suono ognun che 'l moscherin mi
morte rea? / che pensi tu ch' onor più ti faccia io, / o
più ti faccia io, / o ch' io t'adori nella tua moschea? brasca
le scarpe e le portano in mano tanto ch' a- biano passato la moschea, e
prete caricò una moschetta e, subito ch' ebbero aperto, scaricò ed ammazzò un
gettato a terra da un colpo di moschetta ch' ei ricevette in una coscia.
coletta, 15: se la stagione ch' è sì dolce e bella / vene
stimolati molto / da mosconi e da vespe ch' eran ivi. sacchetti, vi-136:
te ho dato un dottore. - (ch' è un asino, e un barone
-e a te un capitano. - (ch' è un codardo, un plebeo)
tutto el suo potere, e ancora ch' abbi confederazione e iura- mento con poloni
n-iii-755: più s'infiamma, e dappoi ch' egli è nel suo proprio luogo,
due legni ineguali egual si mira / ch' un d'altezza prevai, l'altro di
e l'altro di spignere lateralmente, ch' è quella forza che contribuita gli viene da
d'alcun canto, / in questa altezza ch' è tutta disciolta / ne l'aere
caro, 12-i-292: io intendo pure ch' avete riavuto il moto de l'occhio.
, durezze, spasimi secchi e cause ch' impediscono il moto arbitrario di quel membro
ariosto, 7-24: ad ogni piccol moto ch' egli udiva, / sperando che fosse
, / e il moto ed il candor ch' ivi mostrava / di libidin si fean
: donna d'età matura / fingerò, ch' io mi sia grave di senno,
mantello / de l'onestà, faro ch' ella consenta / a un picciol moto,
in altura / per la sua forma ch' è nata a salire / là dove più
xxxvi- 394: il moto cessò ch' a lor nel petto / impresso avea la
fiero il moto / del passato dolor ch' io sento ancora / tremarmi in sen
pericolo, e veramente si poteva affermare ch' e'fosse (come noi sogliamo dire)
in piede, col dardo in mano ch' abbia il ferro indorato, con un
all'esercito di 80 mila uomini, ch' ei [un principe italiano] può
tentò d'impedire, anche più energicamente ch' io non avrei pensato, il concentramento
non far più moto, e avvisandosi ch' egli sognava, si ferma alquanto.
idem, inf., 10-90: poi ch' ebbe sospirando il capo mosso, /
a gran ventura / lo colsi allor ch' ei si movea coll'opra / il
292: sentissi in parte l'amore ch' io sento / per te, saresti a
di dover succedere al re in caso ch' egli morisse senza figliuoli. rosmini,
/ al leger m'à posto, ch' emprenda scriptura. dante, conv.,
ad ogne vento, / e non crediate ch' ogne acqua vi lavi. g.
per farme lieto / ove e colei ch' i'canto e piango in rime. ca'
condolerò della mistura dei dispiaceri di quelli ch' io mi muova d'invidia dei piaceri che
lontano da venezia, parerà a voi impossibile ch' io mi sia per questa cagione innamorato
, n-iv-384: era... convenevole ch' iddio con volontario movimento d'amore si
. conobbe la sua follìa di quello ch' elli avea creduto alla sua moglie e
e approvando il detto, e parte sdegnandosi ch' egli avesse avuto ardimento d'usare sì
tale disianza / non piaccia a deo ch' io mai possa movere. dante,
menti grosse! / la prima volontà, ch' è da sé buona, / da
sé buona, / da sé, ch' è sommo ben, mai non si mosse
che già cotanto / tempo era stato ch' a la sua presenza / non era di
alcuno affanno, / simile a quella ch' è nel ciel eterna, / move da
: l'amore nasce ne l'animo ch' è desto dal piacevole e verso lui si
, 1-236: si muove quel divino ch' è in noi, cioè l'intelletto
al qual tutto si move / ciò ch' ella cria e che natura chino di muover
, / ché lui è 'l primo ch' ha mossa la danza. -muovere l'
dice che vuol comperare j tutte bestie ch' abbin mosso. cantini, 1-4-108: non
cinta. pascoli, 459: ch' io veda soltanto la siepe / dell'orto
dell'orto, / la mura ch' ha piene le crepe / di valeriane.
cosimo, per tutto firenze si dice ch' io v'ho rubato; e per questo
armature la soldatesca e dell'infinito numero ch' ella è avere i ruoli e farne
molto bene [la regina madre] ch' ella nulla poteva fra quattro muraglie, ché
strada di s. jacopo: quella ch' era già vecchia s'è abbattuta ed èssene
monaci e alzando un muro, secondo ch' era di bisogno, s. benedetto stava
maestri di murare..., prima ch' a fabricar si ponghino (avendo la
infino al tetto / arà facenda più ch' a dir l'officio / non hanno i
tanto dolcemente al popolo che dice alcuno poeta ch' era beato com'elli com più solicitudine
cristoforo armeno, 1-292: diede ordine ch' in cima d'una torre...
imperadore... vennegli in visione ch' egli gli lasciasse tornare alla caverna loro.
magalotti, 21-94: per triti e pesti ch' e'sieno [neve o ghiaccio]
bene di che piangere più che femina ch' ai mondo sia nata... onde
machiavelli, 12-90: -orbò, sai quello ch' io ti voglio dire? - ed
alla pustierla delle mura di san frediano ch' era murata a secco, e smuraronla
scipione emiliano,... conciofossecosa ch' elli assediasse una fortissima cit- tade,
s'avvicinarono all'uscio della stanza, ch' era di fianco alla scala; gli
stando tra queste mura, dove vuole ch' io la porti? -in partic
, / veggendo la tua faccia, ch' è sì dura / che no la riterrìa
/ dai mura de colei [perugia] ch' ogni ben mostra. guido da pisa
paura / aggiame fatto partire, / ch' è sicuro istare e gire / (è
istare e gire / (è più vii ch' eo tra le mura!).
dell'evangelio e di ogni altra parte, ch' erano state gettate a terra o conquassate
vicini a muro a muro, tanto ch' egli hanno il pozzo a comune, per
. ma vedi, fa'conto / ch' io parli a questo muro. -divenire
muro,... io vorrò ch' ella mi corra più dietro che la pazza
sicuro, / udite nella fin quel ch' io vi dico, / e pontate,
i-5-103: voi vi ripiglierete quell'oro ch' io ho testé ritrovato in un muràccio
, 10 non possiedo / tanto per voi ch' io possa farmi un manto. fiamma
commesso il prologo; e vi giuro ch' è tanto intricato ed indiavolato...
/ o mente che scrivesti ciò ch' io vidi, / qui si parrà la
/ voi scopritemi il ver, sì ch' io per voi / cantando il narri a
/ dimmi, che molto erro, poi ch' ebbe a terra / gittate d'ilion
quel greco / che le muse lattar più ch' altro mai. idem, par.
: fuor di gran voce, / sì ch' ogne musa ne sarebbe opima. ottimo
/ un così dolce delle muse amore / ch' io stimolato da furor divino / più
tempo, e poi la lascio prima ch' ella mi si raffreddi, o ch'io
prima ch'ella mi si raffreddi, o ch' io m'annoii; e la letteratura
vera arte l'ancora negletto cinematografo, ch' egli proclamava 'decima musa '.
allegrezza si mostri, non è però ch' io non l'abbia sentita a buon'ora
marte portate queste scuse, / piacciavi, ch' io negli antri anco vi segua /
, / del più nero e più sudicio ch' uom faccia..., /
, ii-26-64: ancora in questo tempo ch' io riesco, / gog e magog,
buona derrata, / ché la conobber ch' era testa busa. -fare la
far con certa sua scusa / parer ch' egli abbia assai più che ragione.
forse per indugiar d'ire alla pena / ch' è giudicata in su le tue accuse
mi stesso è nociva, / for ch' a color che mia speranza musa.
sì strano / il trar di testa ch' io non curerei / di trovarmi in quel
in quel punto senza mano. / ch' almanco tanta stizza non avrei, /
. v. incommutabile]: cicerone dice ch' è [la legge umana] come
lucce contegnose, / nuove spose, / ch' han timor di sgravidare / o sconciare
parabosco, 6-2: che forma ti parrebbe ch' io prendessi per andare a ritrovare questa
, / e s'alcun sente ch' abia moscleo in seno / forte il riprende
schivo. ariosto, 33-105: il muschio ch' a noi vien, quindi [
musco di corsica o marino una pianta marina ch' è un mescuglio di diversi fuchi,
. v. incommutabile]: cicerone dice ch' è [la legge umana] come
, 2-3-5: morette bocco, / ch' avea tagliato il musculo del braccio /
l. bellini, 5-1-247: volete ch' io vi dica da galantomo che cosa
e s'ha uno stile, quello ch' io ho chiamato 'naturale'; o si
e ne arricchiscono que'loro sontuosi musei, ch' essi chiamano case di studio. malpiehi
imprigionato dalla museruola, per il timore ch' io succhiassi una canna da zucchero.
che lo stesso sentimento in persona, ch' ella trae da se stessa e non dalla
quasi una musica muta e nulla è ch' essa non possa sopra le menti umane
di jacopone] quella musica cupa e brusca ch' egli predilige. baldini, 9-193:
11-11: dappertutto si sente questa musica ch' ella è poco conosciuta... e
superi, musicalissimo). che è mio ch' egli sia contento di venire sin qua da
molti... quelli da fiato, ch' eglino avevano, credo che quasi tutti
quello corrente. giunge [boccaccio] ch' egli è vero ch'egli è stato aiutato
giunge [boccaccio] ch'egli è vero ch' egli è stato aiutato 4.
< [>$&;: ma in maniera ch' abbiano a servire alla musica, cioè
] sia nel musicar si destro / ch' ei fa diventar bianco ogni maestro. mazza
la rossa pianeta mormorando altrettante formule latine ch' egli sentiva come già musicate dal suo
virtuosi e virtuose. ch' ebriaco / strepito malgrazioso musicando, / sciocco
, 1-iii-32: l'è fiaba / ch' io fussi questa notte / con certi
sì dolce al musico lavoro, / ch' acquetò il core minato sistema metrico.
inchino, o glorie, allora / ch' ei [il granduca di toscana] converte
diresti: / son questi nati più ch' ai volo al canto, / fean,
non lodi l'alchimia in questo ch' ella sola ha ritrovato quei bei
ma ponete mente la sua bellezza, ch' è grande sì per construzione, la
bello il tutto lice. / di ciò ch' ei fa, ch'ei brama,
/ di ciò ch'ei fa, ch' ei brama, ottiene il vanto, /
. guadagnoli, 1-i-136: più d'un ch' a- vea scarso il pel sul mento
... / o son io tanto ch' io ti struga il core, /
, misingrino: / mondagli l'orzo, ch' e'non è mattugio.
lambruschini, 5-91: il vero segno ch' egli [il baco] sia affatto
tu collera più? dimmi se lice / ch' io venga innanzi all'alta tua bravura
la conoscerete pur al muso, / ch' ella disgrigna come il diavolo. guiniforto,
già pretendea d'esser cane più ch' io non era. fagiuoli, v-98:
apostrofarlo. carducci, iii-24-140: ammetto ch' è un gran piacere a sentire un
servitù, procuravasi con affannosa sollecitudine, ch' egli, il popolo, non se
in italiano sempre per ironia di cosa ch' altri pretende o spera, e che non
non si vuole o non si crede ch' egli abbia a ottenere: 'davvero!
5-388: di pere al piatto, ch' io ti pongo inanti, / il muso
di cera, / il capo è tal ch' a reggerlo bisogna, / non che
'è voce bassa, ed indica colui ch' è preso da tristezza. 'accigliato
io: ahi omo rio * / a ch' io ti spiano un musone 'l tul
! / tu sei più bianco ch' uno spazzaforno! / sarestù mai de nulla
si poteva dir una parola, / ch' ella non fesse tanto di musorno. salvini
porciellane... s'elli avenisse ch' elli avesse sete..., facia
testamento [tommaseo]: david, vedendo ch' elli [i suoi servi] mussitavano
collo in una mussolina leggera e palpitante ch' era vestaglia, camice e manto.
quel volto turchesco e quei mustacchi / ch' han per l'italia sì famoso grido.
gora fuor di porta al serraglio e ch' egli mi aveva tolta a scuola per
! »... « è bastato ch' io fa cessi loro una
, ma non è niente in tal maniera ch' ella sia mutabile. cavalca, 20-33
si quella novità mi prese il cuore ch' io... non potea spiccare
soldati veterani, reliquie de'formidabili apparecchi ch' egli già con enrico quarto, poco
subito mutamento a te non mostra / ch' io mi parto da lei? de
un esercito di 120. 000 uomini ch' oggi combatte pel dispotismo, domani trasformato
] puote l'uomo conoscere qual ora ch' è di dì e di notte, ed
uno sterpo. galileo, 5-293: non ch' altro e non portavan le mutande,
/ più d'omo vivente, / ch' agio riceputo dono / da la più avenente
nominato da'greci 'onocrotalo '(ch' è quanto dire asino e strepito)
altro che tante piccole onomatopeie delle cose ch' e'significano. vico, 358:
galli a questi giorni mandò dicendomi 'ch' io faccio bu bu (oh naturale amore
predice maestro brunetto il futuro onorabile stato ch' ebbe l'autore appo li valenti uomini signori
. c. croce, 2-13: poi ch' il tutto qui convien ch'io dica
2-13: poi ch'il tutto qui convien ch' io dica, / insegnato ci avea
che vengono fatte da noi a coloro ch' egli tiene già presso di sé in
l'omo mi facea / nel tempo ch' io solea / ben largamente porgere la
, i-573: lo primo fior gioioso ch' eo piagliai / mi mise in disianza
amistanza -rinovasse / l'amoroso diletto, ch' io lassai / perché avea dottanza / che
. trattato d'amore, 21-11: ch' unqua, mia donna, tanto non amai
più onoranza saglia / pei gesti suoi, ch' ogni lor laude amorza / l'avere
oppressa; / l'onoranza me tenne essa ch' eo non fosse medecata.
poeta; / l'ombra sua torna, ch' era dipartita. petrarca, 187-10:
pastor eh'ancor mantova onora, / ch' andassen sempre lei sola cantando. buti
così fu'vinto, e, se non ch' io con cura / promisi che verresti
, meritate onore e gloria, ecco ch' io vengo a onorarvi e a glorificarvi con
per degnità i paesani, onorandogli acciò ch' egli usino e istieno volentieri alle loro
tavola del sig. generale acton, ch' è la prima figura di quel regno e
lo spinse a voler amazzar me, ch' egli doveva onorar come padre. baldi
in quella guisa / che tu vorresti ch' altri si portasse / teco, sendo tu
difendergli, ma ad onorargli e volere ch' e'governassono questa repubblica, della quale
serberò a maggior ozio di provarmi / ch' ogni laude di lei sia da me espressa
mettale in tutto quel credito appresso il popolo ch' egli potrà, con udirli spesso se
sua nazione e alcuni cavalieri milanesi, ch' ei conosceva, onoravano filandro di frequenti visite
di due giovani di codesta cura, ch' eran promessi sposi. de marchi,
... non ci s'aspettava davvero ch' ella volesse onorarci. -in
, inf., 4-73: o tu ch' onori scienzia e arte, / questi
che nell'occasione d'alcun oste, ch' onori la sua casa, egli non
fidandomi del tuo parlare onesto, / ch' onora te e quei ch'udito l'hanno
onesto, / ch'onora te e quei ch' udito l'hanno. idem, purg
: doglioso il bel fiume, / ch' onora i toschi colli, / mostrò torbidi
i tuoi giardini onora! / mira ch' appresso quello o si scolora / o di
: era parente pur sempre dei laurentano ch' egli venerava e della cui amicizia si onorava
il suo concetto, per eccellente disegnatore ch' ei si fusse. caro, 12-ii-294:
...: la cagione è ch' io n'ho fatto pochi e non a
, 1-ii-36: sembra... ch' egli e i suoi discendenti fossero piuttosto
/ ell'ebbe la bontà di stabilire / ch' io restassi poeta, e l'onorario
svevo, 3-550: sappia... ch' io sono pronto a dividere con lui
che vincenzo... spenda quello ch' ella gli somministra onoratamente, avvertendo erò
onoratezza, per il suo buon cuore ch' egli ha per gli amici suoi. milizia
guido cavalcanti, xi-2-323: qui par ch' amor... /...
. gozzi, i-25-38: è vero ch' io fui invitato da'signori veneziani e con
codesto sig. annesio nobili le farà conoscere ch' io sono un debitore onorato.
isabella fo chiamare / per la regina ch' è tanto onorata. nardi, ii-308:
onorato erede / di telamon, per dimostrar ch' ei solo / l'arme d'achille
l'onorata riva, / canzon, ch' agli occhi miei cela... /
voi che l'onorata aita, / ch' oggi speriam da voi, quel dì non
un'ombra appresso il vivo sole / ch' io vidi sotto l'onorate ciglia.
mia..., per l'amore ch' io porto a lui, non solo
, non solo per la congiunzione, ch' egli ha con la nobilissima persona di
1-261: poscia espresso quel dolce oro / ch' avrai col dotto ed onorato stile,
la mia vital aura, pur viene / ch' io torni umile, quanto si conviene
byron, che protegge la scuola, ma ch' io non aveva veduta mai, m'
m'ha scritto ieri un biglietto dicendomi ch' era per un giorno in città e che
macinghi strozzi, 1-327: mi pare intendere ch' e'detti onoratori osserveranno il giudicato.
onore segundo la vostra for? a ch' è sufficiente in questa parte vugìae dare
l'onore e 'molti be'costumi / ch' usare al tempo buon già si soleano.
petrarca, 73-32: in quella etate / ch' ai vero onor fur gli animi sì
alzar mai gli occhi, / parmi pur ch' ai tuoi di la grazia tocchi.
e sì ancora per certo odio particolare ch' egli portava agli uomini di quella sorte,
le cameriere si vergognaro e videro bene ch' elle aveano perduto l'onore del mondo
, 3-259: il vero onore è ch' uomo da ben te tenga / ciascuno,
1-29: intorno l'ingiuria si disse ch' ella macchia l'onore, caricando le persone
: i romani pontefici... ciò ch' era maggiormente d'onore, di rispetto
don le sia più chesto, / ch' a l'om nonn. è richesto /
io sia / del mio onor -disse -e ch' io non ne sospetti, / cosa
darò che molto / più vi varrà ch' avermi l'onor tolto. aretino, 20-72
e giovanette, / togliendo lor l'onor ch' è maggior danno. n. agostini
io che mi sento bona, io ch' ero nata / pel vivere 'n famiglia fra
'l vostro amore è sì alto piacere / ch' io presi vita e voi donaste onore
posso molto molto lamentare di tristano, ch' egli m'hae troppo offeso e hammi
reverire insegna / la voce stessa, pur ch' altri vi chiami, / o
. chiaro davanzati, xxviii-97: donne ch' onore avete, / donzelle che 'l
un segno fatto dall'onorante per mostrare ch' egli ha l'onorato in concetto di
3-i-51: il marchese di chasteauneuf, ch' esercitava la carica di primo ministro,
ed illustre privilegio concessoli dalla chiesa nostra ch' ella potesse rappresentare iddio con tutta la gloria
leggiadre e belle, / nel dì ch' alia gran dea porgete onori, /
« non lo lasciamo andare, acciò ch' egli non abbia l'onore di questa
libro compostila sopra i pistacchi, / ch' è giunto delle stampe ai sommi onori
. latini, i-1550: sai ch' io molto lodo / che tu a ogne
, 3-307: io sì vi dico ch' io no voglio altro che l'onore de
e l'onor di quell'arte / ch' alluminar chiamata è in parisi? ».
chiari, lieti e giovenili onori / ch' ella stessa di lui madre gl'infuse.
fuori. chiabrera, 3-68: pianta ch' eccelsa in su la piaggia alpina / spande
li privarono dell'onore e del censo ch' elli aveano della città di pistoia.
non vorria ora per questo perdere ciò ch' io ho fatto sin qui. costituzione
amici e 'parenti, consumò ciò ch' egli avea. boccaccio, dee.,
pisas. fiore, 204-10: disson ch' i'avea troppo fallato, / po'
, e travagliossi con tanta buona fortuna ch' aiutato da amore riportò il pregio e
4-330: sì, sì, fate pure ch' egli abbia sempre l'onore d'ogni
daniello, / gran maestro d'amor, ch' a la sua terra / ancor fa
fanne onore / al gran sepolcro, inanzi ch' io t'uccida. -fare
: qui è forza, serenissima signora, ch' io mi diffonda in onore di questa
questo mondo, e di questo grande priego ch' io vi faccio sì mi perdoniate,
donna, ch' è di tal valore. petrarca, 26-11
petrarca, 26-11: tutti voi, ch' amor laudate in rima, / al buon
degli amorosi detti / rendete onor, ch' era smarrito in prima. -rendere
lode al vero ', cioè questo ch' io affermo è un sacrifizio fatto alla verità
cagione, rispondi che io mi sono pensato ch' io perde rei la spesa
ono- rucci fan prova, non già ch' egli sia veramente stimabile, ma che
che glieli aveano dati da cucire e ch' ella avea trattenuti, scusandosi con esse
conto d'altrui, non è vero ch' io voglia la repubblica * a qualunque prezzo
, 42-43 ^ 0 piacere assai del cosenz ch' io stimo altamente per l'ingegno militare
simili all'oro nel colore e nella finezza ch' era da scusarli adamo, se non
questa nuova onorevolezza del pittore fece sì ch' egli, affezionatosi alla corte, perdé
dar occasione a gli emuli di credere ch' io vada mendicando tali onorevolezze. a.
loro facultadi, tornavano meno ad arnesi ch' a loro non si convenla. a
fora prusore -giusto di core -provato; / ch' è più onta, che morte,
giuda, e quella ponta / sì ch' a fiorenza fa scoppiar la pancia. /
, con onta e con dispetto, / ch' io attenda all'offizio e lasci andare
lo popolo, e sì l'uccise mentre ch' egli dormia senza onta del suo corpo
; / e diletoso amico / catun ch' è vago ben di prender onta. novellino
il suo crudel destino / ogn'or ch' io mi rammento di tante onte.
scriver mio, / nel qual convien ch' io mostri i sdegni e tonte, /
più favelle, / malvagio traditor; ch' a la tua onta / io porterò
. brusoni, 6-381: io so ch' egli non a venezia, ma è passato
, dove ha fatto venire una femmina ch' egli tiene a'suoi piaceri ad onta della
non mi tardate la speranza mia: / ch' ad onta de la gente malparliera,
si reca ed a difetto, / ch' altri si sia primiero in giostra mosso
egidio romano volgar., i-3-10: quelli ch' à ontia e vergogna d'ogne cosa
non à vergogna nè onta di quello ch' elli non die, quelli è vergognoso e
disdegno e onta assai / a pensar ch' esto loco degno e santo / governi il
: il santo uomo, già sia ciò ch' elli fosse re, non avea dispetto
guittone, 78-12: merzé di lei ch' ogni on nemico ontra, / ver
bellini, 6-133: tropp'alto ontoso è ch' io favelle / de'maggior lumi dell'
mise / la mano ad uno stocco ch' avea seco, / col qual dal corpo
e poi similemente / un amirante, ch' era molto ontoso. 4.
dolce amico / al petrarca nel tempo ch' ei patìa / l'ontosa guerra da
tinto d'un sì freddo ardore / ch' io porto invidia a quei che son di
sia ministro o fabro / di ciò ch' avviene all'uom di buono o rio
poca età d'onor sì onusto / ch' ardisco dir ch'ai suo valore immenso
d'onor sì onusto / ch'ardisco dir ch' ai suo valore immenso / l'ocean
, 259: i prencipi ingiusti, / ch' han sì gran forza in terra,
n'esulti ornai. pindemonte, ii-377: ch' è per voi, per voi,
del rotondo universo opaca volta, / ch' ogni altra inferior lucente sfera / in sé
. b. corsini, 5: or ch' io son adagiato / su questo
1-68: chi si ricorda più del fuoco ch' arse / impetuoso / nelle vene del
pirandello, 5-671: dica alla roncella ch' io verrò da lei questa sera stessa
bisogno / folle d'amore, o fior ch' ho profanato; / ma nessuno amo
per tu con un altro se stesso, ch' egli non conosceva affatto, in un
d'annunzio, v-1-475: riconoscete la verità ch' io sembro portarvi come il messaggio di
lavatoi od opacuna che essi dicono, ch' era bagnarsi in acqua per restare netti
dante, inf., 27-74: mentre ch' io forma fui d'ossa e di
m'hae dato; non sa quello ch' egli ha nella casa sua. s.
... / tacito comanda / ch' altri dia loco al doppio merto e ceda
doppio merto e ceda, / ch' ivi fia 'l contrastare opra nefanda. manzoni
so quanto, un sigaro d'avana ch' ella aveva tenuto sotto l'ascella..
/ che ha recato colui, dice ch' è santo. /... /
sì presto l'opera / che innanzi ch' e'sia sera si dovrà / veder s'
mirabil'opre / della pietra cantiam, ch' eterna amante / chiama l'amato ferro
dante, par., 6-13: prima ch' io [giustiniano] a l'ovra
, par., 26-125: la lingua ch' io parlai fu tutta spenta / innanzi
quest'è opera da più fine artefice ch' io non sono. algarotti, 1-v-31
, 2-136: rarissima è la felicità ch' ella incontra nella frequenza di tanti suoi
par., 26-130: opera naturale è ch' uom favella; / ma così o
là t'aspetta / pur a beatrice, ch' è opra di fede. ottimo,
basta ed è bisogno di teologia, ch' è opera di fede, aspéttati a beatrice
studio. ariosto, viii-25: oltra ch' el libro non sia limato né fornito
, perché vi so dire di certezza ch' egli fa orni opera per giungervi. caro
quella femina [ha buoni costumi] ch' àe gravi i piedi d'uscire ispesso fuori
; vorrei già compita / l'opera ch' è il mio fato: esser vissuto.
e duo de l'imo, / ch' è del celeste nilo opera e dono.
: nella natura..., ch' è opera di dio, vi ha un
minacciò l'opera umana dei campi, ch' egli non movesse le sue campane per
se l'ombra è compagna del lume, ch' ella non sia o più rossa o
, / duo dossi, e quel ch' a par sculpe e colora, / michel
; / bastiano, rafael, tizian, ch' onora / non men cador che quei
s'io dicessi che rari giorni siano ch' io non prenda in mano orazio. carducci
, 20-3: ben mi par di veder ch' ai secol nostro / tanta virtù fra
per vostro onore segundo la vostra for£a ch' è sufficiente in questa parte vugliae dare
., fece opera da quel trincato ch' egli è. -raggiungere un determinato
danari, anzi che si estraerà di quello ch' è in opera. targioni tozzetti,
delitti. aggiungi questo agli altri / ch' ei pose in opra, e nuovi ognor
opra, / io m'impegno di far ch' ella si scopra. -ostentare.
dimanda, / qual brama el cor ch' en la lengua se scopra, /
era recata in opera, per modo ch' era mossa la cavalleria che dovea entrare
traiano. ghirardi, so: voglio ch' andiamo da gli orefici a comprare qualche
nome dell'onnipotente iddio, con lo 'ngegno ch' e't'ha prestato, ammenderai questa
con tutte quante l'operacce sue, / ch' ai gran varchi dier già biasmo infinito
come apar, giusto e diritto / ch' acresca e inalzi la virtù laudata nell'
è operante, allora si dice veramente ch' e in atto. guanni, 1-iii-92
è suo. iacopone, 16-42: penso ch' eo sirò dannato: / nullo bene
la spene / del tutto in colui ch' è sommo bono, / fuggendo i
(240): altri narrava ciò ch' egli stesso aveva operato]. leopardi,
, 336: io non so quel ch' io fo, né quel ch'oprai.
quel ch'io fo, né quel ch' oprai. pea, 3-13: tutto era
avere fatto bene o per molti peccati ch' arà operato. bibbia volgar., vili-194
con l'angelo mio e con altri ch' operano la mia salute. muratori, 16-284
[l'agata]: / ciò ch' ovra in acqua fa in olio in contradi
se mi fusse decto che, nel trafficare ch' i'ho fatto nel tempo mio
tempo mio e drento e di fuori, ch' io abbi operati pochi factori di
40: i mantici e 'l carbon ch' ai ferri opriamo, / se ben non
venne donato / da un vicin nostro, ch' il mestier faceva / del piccicagnol,
sempre. giovanetti, i-82: per far ch' ella piegasse i desir suoi, /
i desir suoi, / sai pur ch' ogni tua possa indarno oprasti. alfieri,
milizia italiana, i-17: se fusse caso ch' essi panecti s'operassero per bisogno d'
al leon rader la barba / poi ch' egli è morto e oprar non può gli
la musica è operata con la bocca, ch' è organo umano ma non per conto
farti rossa, il rosso adopri / ch' a te dà l'arte, e l'
risponde il onte del gentil parlare / ch' amar si può bellezza per diletto /
cattivi. pallavicino, 10-i-29: prima ch' io giunga al fine o di vivere o
chi, mal oprando, si confida / ch' ognor star debbia il maleficio occulto.
: con studio e fatica opero tanto / ch' a sella e briglia il cavalcò in
non avessi ad essere prete mercenario, ch' elli avessi la... pieve
messer giannozzo... e pregoronlo ch' egli andasse alla maestà del re a foggia
ad operare che venni, di allegro ch' io era, malinconico e collerico.
l'aiuto dell'acqua, non ho (ch' io mi ricordi) veduto chi ne
stante per v operate d'asina, ch' andò col pane, viiij staia di crusca
terrebbe, con gli altri seguaci / ch' alia vita mortai fur giusti segni?
segni, 11-183: resta... ch' ella [la prudenza] sia un
, / è questo un solutivo / ch' è molto operativo; / e se voi
, 1-9-131: chi sa che il desiderio ch' io ho di servirla non mi facesse
velluti, 137: fece alla madre ch' ella rivolle la dota sua e fece
1-1-3: l'aver [dio] quel ch' è futuro presente, essendo egli d'
ingegneri, 1-iii-503: dirò... ch' ella [favola] in tutte le
nel corso delle sue forze ammaestravano quelli ch' entravano nella vita operativa con nutrimento di
ha significato passivo e vuol dire quel ch' è sentito. 5. critica
boccaccio, vii-102: piangendo il tempo, ch' ho lascia- t'arietro, / mal
] pertanto sapere ai capi dei sollevati ch' egli era venuto qual messaggero e quale
volte da sempre il medesimo operatore, ch' era un uomo che di suo me-
le sue opere osservava, ima- ginò ch' elli fosse figliuolo di dio veggendo le sue
a la magion numi devoti / sien ch' abbino in custodia i suoi confini /
medesima: operazione che differisce dall'altra ch' egli ha chiamato 'reminiscenza ',
sì grandi e sì inveterati gli obblighi ch' io tengo all'e. v.
seguita la tua predilezione pel genere lirico ch' io ho adottato, e fors'anche pel
non si rendesse lecito di occupare quel ch' è d'altri (che è propriamente
: -volta in qua il lume, ch' io non veggo dov'io mi vada.
, ii-289: nella quale operazione sapemmo ch' egli era stato aiutato e sovvenuto di
altra soperchierà ',... ch' è quanto dire che un'operazione per sé
commedie nasceva anche molto dalle operazioni stesse ch' e- rano introdotti a fare i personaggi
convenente che dispiace all'uditore, perciò ch' è di sozza e di crudele operazione.
. capponi, 1-ii-219: mantova an- ch' essa fu investita, ma lentamente da pochi
questi, m'annoiano in modo ch' io, dopo questa operazioncella aritmetica,
in questa operetta parte di quelle cose ch' io trovai iscritte e parte di quelle cose
incarico. pallavicino, iii-105: parrebbe ch' egli cedesse alle riprensioni degli avversari e
spere che girano: le cose belle ch' egli muove. il camminare quindi, cioè
l'opra tua findustre mano, / ch' io verserò dal cielo diluvio tal che rimarrà
arar gran mari / ti converrà pria ch' ai tuo seggio arrivi, / che fia
ciel, fuor di gran voce / sì ch' ogne musa ne sarebbe opima. goldoni
stampa, / e forse, anzi ch' i'mora, in le mie rime /
ariosto, 3-30: rinaldo tuo, ch' avrà tonor opimo / d'aver la
, / che debbo far, poi ch' io son giunto tardi / e ch'altri
poi ch'io son giunto tardi / e ch' altri a córre il frutto è andato
giorni / delle nozze festivi, in ch' io la trassi / a diportarsi per le
credeva molto alle streghe e si opinava ch' esse nulla potessero operare nelle case avanti
). ottimo, iii-655: acciò ch' elli sia opinato savio e santo,
/ e 'n sua subiezione, / ch' eo sono innamorato / ed alterato -di mia
ed alterato -di mia opinione, / ch' eo vo al morire e paremi ben fare
. boccaccio, ii-240: il padre, ch' a- vea nome girafone, / gli
che ninfe state dovean esser quelle / ch' e'dicea ch'eran cerbie tanto belle
state dovean esser quelle / ch'e'dicea ch' eran cerbie tanto belle. bufi,
. guazzo, 1-7: non aspettate già ch' io entri in campo per sottil disputante
donde si cavano gli argomenti e quel ch' io dico è più per opinione che per
/... / una testuggin ch' un monte pareva / e quel che fussi
se tu più stimi utili i danari ch' e'terreni. bisticci, 1-i-346:
marsilio ficino, 3-239: l'opinione ch' è sotto la ragione è una moltitudine di
approva il mondo, / lascia qui me ch' ai capitan ti scusi i e 'n
sincero non è che il complesso di ciò ch' ei crede buono alla patria. rosmini
sentenza ricevuta dall'uomo per vera, ch' egli non pone più ad esame,
quivi era un uomo d'età, ch' avea più retta / opinion degli altri,
questa opinione si rise il viperaio (ch' è uomo famoso in questa professione,
era in corte comun l'opinione / ch' ei fosse entrato in grazia alla regina /
si come quello pien di fallisone: / ch' ai cominciar no mostri fior d'amaro
di pul- cella, poiché nel tempo ch' ella era stata con ircio, o per
« vecchio, surge! », / ch' en cantare torni el luge che è
, 14-166: una simile filosofia vaporosa, ch' io vorrei chiamare oppiata, più che
cardarelli, 531: non si può dire ch' egli [dante] ne sia stato
dàmmi di questa cosa cotta rufa, imperciò ch' io del- l'oppido lasso sono.
1-362: or dice [la vecchia] ch' è oppilata e che sì stretta /
: quindi assai di leggier si comprende ch' ogni stato vuole una quantità di moneta che
. secchi, 33: vi voglio dire ch' io sono tante volte entrato sotto a
corno, / per forza di demon ch' a terra il tira, / o d'
donde il sonno si provoca a coloro ch' hanno febbre. a. manetti,
isoldiano, xxxix-n-157: se tu desideri ch' io te sgroppi / il lazzi ove conven
per sé, valendogli sì di prova ch' egli non avea predetta a torto la
baldi, i-82: quell'armato guerrier ch' il petto forte / oppor contempli a dardi
taccola opponi, una cornacchia: / so ch' egli vincerà quasi in duello / di
, e allora l'ontornearono molti giudei ch' erano venuti di gierusa- lem, opponendogli
re] tutte sue rendite e onori ch' avea in cicilia, e al nipote,
vescovo di palma in carcascese, opponendogli ch' era paterino. a. pucci,
domandarlo o dir parola / gli oppose ch' egli usava tradigione / ed impiccar lo fece
a messer giovanni... opponendogli ch' avea lasciato fuggire messer tarlato per danari
i-1221: non ti posso ferir, ch' endimione / fatto scudo s'oppone al ferir
in terra nasce / quel [gesù] ch' ai padre in ciel s'oppone:
opponendo. pulci, 8-85: or ch' io t'ho vinto, fracassato e zoppò
idem, 1-13-20: figlio, poi ch' e'venuto, multo sl. mm'è
e da tirare, secondo l'opportunità ch' egli aveva veduto che erano state di
già, né 'l vuol ragione, / ch' ella, ch'è duce e non
'l vuol ragione, / ch'ella, ch' è duce e non è sol guerriera
atta da narrar cantando, / e ch' ali'istoria mi parrà oportuna. groto,
, quanto ingiuriosi a quell'onore divino ch' egli più degli altri è tenuto di
: è di voi forse alcuno / ch' abbia servato alla sua moglie fede? /
sentisse zoccolar di donne; / per ch' ei giungeva così bello e vario!
, 108: vedendo [i galli] ch' i romani non scendevano al piano.
al piano..., giudicando ch' ei fussero impauriti e più opportuni ad
meridionale, cadesse una pietra, ch' ella caderebbe in su quel dosso del mare
caderebbe in su quel dosso del mare oceano ch' è apunto in questa palla opposito a
l'altro vi siano centottanta gradi, ch' è la metà del cielo. -sm
.. veramente e realmente, mostrando ch' erano di non molto valore. galileo,
da uzzano non consentì mai, affermando ch' era da lasciarlo fare insino a che
rosmini, 2-1-220: l'opposizione maggiore ch' ebbe platone venne da un volgo di
l'altro vi siano centottanta gradi, ch' è la metà del cielo. rocco,
per sorte, non pò dire om ch' aggia vita. dante, par.,
. g. gozzi, i-27-10: lamentasi ch' io non mi scusai seco delle colpe
delle colpe opposteci e da ciò argomenta ch' io non avessi faccia ai rispondergli.
dubbio è reo l'imitator de'peggiori, ch' è l'opposto almeno in quella azione
sono perverse, dànno in quell'ignoranza ch' è contraria al sapere. mascardi,
l'han sì forte abracciata, / ch' io temo avanti che pace si scopra
degne bellezze / oppressato m'han sì ch' i'temo forte / e per men pena
. passavanti, 211: potrebbe essere ch' altri, per acquistare gloria, onore
nuta, tante cose m'avete dette ch' io sono in tal forma vinta che non
: nel partir lasciò la fede pegno / ch' ai re falcon mai più, come
restandogli sotto il piede oppresso, / convien ch' indi a ritrarlo alquanto bade. mascardi
non è caduto il bovanini appena / ch' ei riman fra i cavalli oppresso e
a morte giaccio, / com'è ch' a voi recar io possa aita / nel
recar io possa aita / nel martir, ch' entro grido e di fuor taccio?
2-121: il papa, oppresso da'saracini ch' in quei tempi avevan grandissimo imperio nel
l'uom saggio... vede / ch' oppresso e 1 buono e '1 reo
campana, ii-339: rispondeva il papa ch' esso, come padre comune, doveva
padre comune, doveva ascoltar tutti coloro ch' in qualche modo si chiamassero oppressi.
terrore, e protesta ai amare ciò ch' ella abborre piu al mondo. -fatto
sonno / mova la testa, per chiamar ch' uom faccia, / sì gravemente è
addietro era stupido oppresso insensato in modo ch' io mi facea maraviglia a me stesso e
che mi sta alle spalle ed esige ch' io riveda, corregga e riordini le
, a noi sovente / par nondimen ch' ella perisca oppressa / per qualche causa
: sembrò per selve alpine / foco ch' in pria fumando i tronchi opprime,
. tasso, 7-78: tu fa'ch' or giaccia (e fia pari l'essempio
si seguitasse il nemico, ed ora ch' egli era così debole di forze e
. davila, 382: si mormorava ch' egli disegnasse di farsi dichiarare non più
deboli. casti, ii-5-92: quei ch' in pubblici impieghi, exempli grazia, /
, lo so: ma vuoi tu ch' io per salvarmi da chi m'opprime
potenze opprime, / ne nasce quel piacer ch' è detto amore. leopardi, i-104
affermarono 1 uomo 'e la spontaneità ch' era in lui: lo sottrassero a un
travagliati, corsero i sanniti per opprimere quei ch' e- ran caduti. c. bartoli
il consolo, pigliando il suo palagio ch' era a cavaliere alla piaza, quasi una
, gli amatori di virgilio dovrebbono desiderar ch' egli fosse da altri oppugnato perché da voi
non dico io già che i prìncipi, ch' a cura / si stanno qui de'
appio venne al mastro prete e pregollo ch' elli uprisse lo tempio. felice da massa
in mano e aperse a la cameriera sua ch' aspettava all'uscio de la camera.
: a me è stato comandato / ch' io non abbia mai la porta oprire /
occhi d'argo guardan quei di sopra / ch' ogni rimedio lor sia fatto a segno
era falsa la novella disseminatasi in venezia ch' io optassi alla cattedra di storia naturale
7-9: trasferire in lui la pensione opulenta ch' egli godeva sopra l'arcivescovado di pisa
dire, padre del futuro, è necessario ch' ei sia naturalmente inchinato a preparargli un
in cuore un tale ribrezzo di quei paesi ch' io noi potrò mai più superare.
soave / onde vieni, sosta, ch' io miri / da presso la tua opulenza
politico (pamphlet) quello della monarchia ch' ei [dante] fece dopo la
d'uno di quei suoi opuseoi etti ch' ei fa alla foggia di plutarco. targioni
a maladire l'ora e 1 dì ch' io nacqui in questa misera vita. dante
piccole... usufruiva di ciò ch' era gratuito: la pensione alla 'bella
): ho visto io più d'uno ch' era più impicciato che un pulcin nella
/ madonna, pur un'ora, / ch' io scrivere sapesse quante ho pene.
e mal savesse / guerir del mal ch' avesse / per l'or a non
di maremma, xxxv-1-360: le pene ch' eo sostegno / da l'amor, donna
del quale dovendosi seppellire ad una chiesa ch' era un poco da lungi, per 1
poco da lungi, per 1 ora ch' era tarda non si potè la sera seppellire
26: amando lungiamente, / disio ch' io vedesse / quell'ora ch'io piacesse
disio ch'io vedesse / quell'ora ch' io piacesse, com'io volesse, -
, dolze meo segnore, / confortate, ch' io più di voi incendo, /
531: va sempre, s'affretta, ch' è l'ora, / con una
: l'ora / del buon dolor ch' a dio ne rimarita. petrarca, iii-2-24
fatto romore / oggi pel campo, ch' io pensai che t mondo / fussi caduto
vederlo chinare, e fu tal ora / ch' i'avrei voluto ir per altra strada
, inf., 13-80: « da ch' el si tace », / disse
/ fai corno '1 can qe man$a 90 ch' à gitado fora. anonimo, i-597
, ii-193: scripto si trova / ch' egli è tuttora malvagio creduto / chi
che esso e quello, anche cieco, ch' a lui s'appoggia vengano a mal
fanteria / tanta è la calca, ch' a pena vi cape. / la turba
somministri al corpo, / e ciò ch' ad or ad or langue e vien
occhi e feci uno squadrante, / ch' ora per ora vivo e vanne il mese
, / da eh'el ve plax, ch' el è 'l mior! / m'e'
mi vede / di te crede / ch' agia pensagione; / la mia fede /
la mia fede / mi concede / ch' egli agia ragione: / ché 'l mio
facesse pace con gottifredi. disse maccario ch' era contento; e pure si lasciò uscire
virtù c'avete! / non vogliate ch' i'mora / od io consumi ad ora
m'inganno io stesso, / ora mentre ch' io parlo il tempo fugge / ch'
ch'io parlo il tempo fugge / ch' a me fu insieme et a mercé
pare un'ora più di mille anni ch' io il veggia. lancellotti, 4-122:
lo vedi; ma un'altra volta ch' io ti ci colga, tu sentirai che
or avenisse / a lo meo cor ch' escisse / come 'ncornato tutto, / e
vitale umore / fugge per quella via ch' agli occhi mena. guarini, 146
da barberino, i-301: or convien ch' io ti porga / d'alcuna gente c'
par., 16-49: la cittadinanza, ch' è or mista / di campi,
mensa mia sempre apparecchio / ogni pensier ch' altrui conforto toglia. michelangelo, i-133
, / per la spera del sol ch' ora la scalda. d'annunzio, i-9
sangue e de le piaghe a pieno / ch' i'ora vidi? berni, 17-50
promessa fede / a la donzella, ch' or gliel ricordava, / forte lo strigne
spiar le file di rosse formiche / ch' ora si rompono ed ora s'intrecciano /
a cavallo: or quale / credete ch' abbia il saracin vantaggio? manzoni,
m'hai tu pianto assai? / ch' or fostù vivo com'io non son morta
, / quest'anno el re, secondo ch' io comprendo, / prese di darli
. leopardi, 6-55: or poi ch' a terra / sparse i regni beati empio
... infìn a ora vi dico ch' e'vi converrà al postutto patire.
, signor mio, fundecimo anno / ch' i'fui sommesso al dispietato giogo. lettere
giovani e certamente più belle le signore ch' io conobbi or sono dodici anni a
. caro, i-147: o questa sì ch' è bella! or ora m'hanno
io renda, / ha risoluto amor ch' or ora io muoia. g. m
/ landò, apri e di'ch' io sarò qui or ora. filicaia,
fatemi or ora qua una gallina recare, ch' io vi farò vedere che grande è
imagine a punto mi rendea / ciò ch' io udiva, qual prender si suole /
cantar con organi si stea, / ch' or sì or no s'intendon le parole
il loco / e 'l primo dì ch' i'vidi a l'aura sparsi / i
, xxii-58: al vento vo'spannar, ch' i'poss'avere, / prendendo quello
poss'avere, / prendendo quello avere / ch' io posso e 'l savere, /
mostra né più né meno quel credulo ch' egli era sempre e bugiardo. b.
salvini, 36-29: d'eleno, ch' a noi venne / oracolista, predizion
nel bosco sacro ove tra la mefite ch' esala e la fonte che suona l'antichissimo
maledir l'oracol de la grotta, / ch' a lor mendace suasion s'immerse /
, 2-224: ecco maturo / ciò ch' io vaticinai... /..
ingegnoso oracolo della flerida: 'quei ch' ha buona coscienza può sprezzare l'opinione '