allor / contra pietate -che s'accorse / ch' era apparita / ne la smarrita -
apparita / ne la smarrita - figura ch' io porto. = comp.
aristotile stimar innarrivabili le bugie omeriche; ch' è lo stesso che orazio stima innimitabili i
: vorrei che diceste all'amico napoleone ch' io sul principio della settimana gli ho
patria. nievo, 861: parrebbe ch' io chiedessi il perdono delle colpe che non
sua crudeltà troppo a dolermi, / ch' iniquamente abbia mio padre oppresso / e
cortesi, / non de la iniquità ch' io v'ho dipinta / di quei che
e de sottrar l'amore a quel ch' eo dibi avere. bibbia volgar.,
o in diletto o in consentire. quello ch' è in opera, è appellato peccato
, con tanta stizza, / che par ch' abbian a far ben gran vendette,
per me difficultoso, angusto / quel ch' ad altri è camin facile e piano!
di martinazza, iniqua strega, / ch' ha più peccati, che non è
slungano le lingue di taluni, / ch' entran ancora nelle sagrestie. bartolini, 20-90
son vago / mill'opre inique tue, ch' erano ignote. goldoni, xiii-140:
cavalca, iv-4: dello iniquo prezzo ch' ebbe di vendere cristo [giuda]
che spregia altrui, ma non sa zo ch' i'sento. g. villani,
iniquissima stimagione de le sue virtudi in ch' era presso li cittadini, sotto nome
acute / febbri, e l'iniquo umor ch' intorno errante / a me, vostra
stella il dì, ch' io ti produssi, / i talami paterni
o usandone: ma è così iniquo, ch' io stesso prego che se ne voli
sì iniqua soma, / è tal ch' arder di scorno, arder di sdegno /
lo 'ncarco inico i... i ch' apporta al tuo bel monte / quella
, 10-ii-488: rimane fermo questo concetto ch' ella [la riproduzione] sia sempre la
vi pensa, col suo propio timor ch' è detto iniziale. ma secondo che
, prima per l'obligo di bravura, ch' egli certo imponeva, altro non essendo
/ non dico tutti, ma, posto ch' i''l dica, / lume v'
michelange périer, lortet, lagrange, ch' è stato iniziato in prigione. viani,
di rivelar loro il bel segreto, ch' io cioè 'gli avea fatta espressa proibizione
con gioia inaspettata l'offerta di stefano ch' io non abbia più che fare con esso
sugli animi de'nostri. mi dorrebbe ch' essi esagerassero quei casi e obbedissero al
, i-131: i capi di casa, ch' erano i maestri della nazione, sviluppavano
. firenzuola, 795: di poi ch' ai suoi e santi e sacri /
. molto aggiungerà pur troppo al disprezzo ch' egli giustamente anche concepito avea per virgilio
, xii-3-419: se si trovasse / alcun ch' alia virtù pur desse inizio. pascoli
. [tommaseo]: crede l'uomo ch' egli fosse ucciso per lo inizzaménto di
/ né sia redicitore / di quel ch' altra persona / davante a te ragiona.
buonarroti il giovane, 10-936: pensa ch' ognindì / m'aspet terò
siri, v- i-95: quello, ch' egli offeriva per parte del re di danimarca
. gli occhi inlucidirsi, come quelli ch' avevano ricevuta la face amorosa. =
di piante, e feci vivai, acciò ch' io innaffiassi l'erbe e le piante
non cresci / inafiati spesso / anzi ch' ai messo / sia commesso / che ti
e naturai rampollo / sgorgava l'acqua, ch' indi in picciol rio / era condotta
. bisticci, 3-430: usava dire cosimo ch' egli era un'erba che nasceva ne'
seccare; e questa era la invidia, ch' era una pessima erba. savonarola,
beatrice, cioè la teologia, dicendo ch' ella è amanza di dio primo amante;
è amanza di dio primo amante; e ch' ella è divina, e che il
sapore alle zucche e a'cucumeri, ch' anch'essi non s'inalzan dalla terra,
innalza o 'l magno atlante, / ch' anzi lui non paresse un picciol colle.
statue eccellenti di quei prassi- telli / ch' ai sassi danno il moto in settignano.
, inf., 4-130: poi ch' innalzai un poco più le ciglia, /
vago petto, vivi, / que'raggi ch' ella innalza, aggira e abbassa.
., ii-1-284: comanda che al segno ch' egli farebbe loro, ciascuno, inalzando
arcano custodi, un prego udite, / ch' io dal sacrario del mio petto innalzo
che ognuno se gli inchini e quegli ch' egli inalza, noi fa se non per
a la grandezza di sé, ancor ch' ella fosse di mezzo la vii plebe pigliata
sonetto... sia avenuto quello ch' aviene d'alcune erbe, che per la
nel duca le disposizioni sudette per timore ch' abbattuta di soverchio la corte, s'
citolini, xxxvi-124: è ben giusto ch' una sì rara donna preponga / quasi a
, lvi-103: quel bel pensier, ch' in te d'inalzar nacque / nostro idioma
174: con quanta poca prudenza opera ch' inalza le speranze sovra all'instabilità de
nel piacer dove dimora / la vostra donna ch' è 'n ciel coronata; / ond'
tuttavia / lo meo 'namoramento, / sì ch' io ne vivo in erranza. bonagiunta
13: la 'namoranza -disiusa, / ch' è dentro a lo mi'cor, è
lo core, / e, secondo ch' eo crio, / con gran disio -l'
, xxxvii-4: donna, la disianza / ch' aggio di voi veggendo, / vami
ritene / la vostra innamoranza, / ch' ogni altra beninanza / in ver lo
ché eo lo voglio trovare: / ch' eo l'aio odito contare ch'elio è
: / ch'eo l'aio odito contare ch' elio è de me 'nna- morato.
lo savere meo mi mette avante / ch' eo deggia la mia alma inamorare /
predico al deserto, / e tal ch' ogni sparvier di me innamoro, / parendo
è la bellezza della giustizia: per tarda ch' ella sia, innamora sempre quando è
cera riguardando, / madonna, tanto ch' io m'inamorai. maestro torrigiano o
bruni, 127: quest'alma no, ch' a innamorarsi avvezza / per un schietto
innamorò [achille] con la maggiore ch' ebbe nome deidamia. ariosto, 37-48
s'inamora / di dio, sì ch' abia pace in suo conspecto. lorenzo de'
il nettare a versare / cominciò, ch' era un vin dolce e piccante, /
'namorare / natura ave del foco, / ch' ai primo pare un poco, /
à 'nflammato / la vostra dilettanza, / ch' io non mi credo già mai snamorare
messo in grave affanno / assai più ch' io nom posso soferire, / non
. carducci, iii-4-192: oh, pria ch' alasia al giovine lombardo / gli occhi
/ s'io languisco tuttavia, / ch' io sono più 'namorato / che null'altro
ciò che sia comforto / lo tempo, ch' è passato, / di quelle,
alcuno affanno, / simile a quella ch' è nel ciel eterna, / move
più sovrano, / e or conosco ch' è più 'namorata / la cosa ch'orno
ch'è più 'namorata / la cosa ch' orno aquista per afano. idem,
/ non faccia sì com'io, ch' ebbi privata / la 'namorata gioia che
'l facisti, che non volisti / ch' eo devesse perire? pagliaresi, 188:
. salviaii, 20-28: s'immagina, ch' io me ne sia invaghito, e
ne sia invaghito, e in breve ch' elle sien trame d'innamorazzamenti. =
. / lascia altrui córre, il pregio ch' avea inanti / perde nel cor di
canto inanti a vui / sappiate allor ch' io parlo di costui. g. stampa
stampa, 132: un mostrar quel ch' uom chiude dentr'e fore, / un
tutto vi vo- gliam pregare, / ch' ella non abbia andare / prima a
n 7: sancto non adorare inanti ch' el sia morto. tasso, 14-3
spade afferra, / non rammentando ciò ch' i giorni inanti / nocque il dar noia
sconosciuto pur camina inanti / per quella via ch' è più deserta e sola. baruffaldi
, vii-292 (2-8): sì vorre'ch' a scac- ch'ogn'uom vincesse,
): sì vorre'ch'a scac- ch' ogn'uom vincesse, / dandoli rocchi e
: -o frate, -disse, -questi ch' io ti cerno / col dito, -e
tegno sovrameritato, / membrando il giorno ch' io v'ebbi in balìa. latini,
., xxviii-288: si debbono guardare ch' ellino non mettano en segnoria troppo subbitamente
non mettano en segnoria troppo subbitamente, ch' elli noi conosca enanzi. acciainoli,
12: s'a voi paresse / altro ch' esser non dovesse / per lo vostro
, / inanzi voglio ben confessare / ch' agia torto de la mia rascione.
torse, / che del guerrier, ch' a piè venia, s'accorse. cor-
. petrarca, 56-13: or di quel ch' i'ho letto mi sovene, /
dante, in /., 31-129: ch' el vive, e lunga vita ancor
, / c'ha 'l pulcinello, ch' è dentro da l'ovo, / d'
, innanzi che più andi, / ch' ei non peccaro. cavalca, 20-16:
per certe scritture morissero innanzi edificassino que'ch' erano rimasi, il detto palagio.
vorrebbe esser non nata, / 'nanzi ch' aver cotale afflizione. boccaccio, dee.
. marino, i-13: dee contentarsi ch' io conosca di fallire e, cercando perdono
petrarca, 23-68: molto più di quel ch' è per inanzi, / de la
dolce et acerba mia nemica / è bisogno ch' io dica, / ben che sia
dica, / ben che sia tal ch' ogni parlare avanzi. sansovino, 2-14:
si vuole, innanzi pure! / ch' i'farei per voi altro. mazzini,
): non c'è più quella furia ch' era dianzi; / anzi più fugge
ognior a dosso / quel caro peso, ch' amor m'ha commesso.
la pace fusse ita innanzi a quello ch' egli volea. varchi, 22-47: tu
, 3-1 (273): tu vedi ch' egli è un cotal giovanaccio sciocco,
mi potea dar persona innanzi, / ch' io più desiderassi. -presentarsi, offrirsi
21-29: parendo molte fiate che quello ch' avea impresa sola eloquenzia sanza sapienzia fosse
avesse conferito con esso meco il pensiero ch' egli ebbe de'casi vostri allora che
opre et in parole, / però ch' è de le cose al mondo rade,
, 152: comandò a i suoi, ch' a poco a poco facessero innanzi l'
mio modo; io m'aspettavo / ch' ei m'avesse di grida a sbalordire,
or venne per mandare innanzi il fatto ch' avea cominciato. bembo, 10-v-31: il
.. con li doni infiniti / in ch' ad ogn'altra il ciel v'ha
l'un né l'altro già parea quel ch' era, / come procede innanzi
9-1-50: quanto a la mora, conosco ch' avete cacciato il mogliazzo assai bene innanzi
/ passai contento... / poi ch' alquanto di lei veggi'or più inanzi
1-43: va'a faraone e digli ch' io li farò dinanzi segni li quali tu
ancor più certezza innarro, / è ch' io vidi pur ora il terren fesso /
detto d'amore, 6: po'ch' e'm'ebbe inservito / e ch'i'
po'ch'e'm'ebbe inservito / e ch' i'gli feci omaggio, / i'
altri cogliesse i frutti di quell'arbore ch' egli avesse piantato ovvero insetato. tanaglia
: siccome l'àlbor pò far, ch' è silvaggio, / frutto per sua natura
lo temp avenir e per zurament mattee ch' è zi apresent. = dal
il pescator, ma invano; / ch' egli tra tonde trasparenti e chete / vedea
alfieri, 1-43: perfin sovviemmi, / ch' ei ti tacciò d'insidiar fors'anco
suoi nemici, / né la fortuna ch' ai ben far s'oppone / potran oprar
. girolamo, 14: non sapevate voi ch' io doveva aiutare mo'di presente?
/ insidioso laccio! or sì, ch' io fremo / davvero: ornai, qual
, 289: da cavalier non è, ch' abbia raccolta / ne l'animo suo
, signor, hai le preghiere / ch' umili a te porge l'italia afflitta /
né temo io di perire, / ch' in vece di sirene insidiose, / le
le vidi / sette modi è qui ch' io vidi, / che tute se deno
, inf., 4-97: da ch' ebber ragionato insieme alquanto, / volsersi
in ogni lato, / dunque convene ch' i'agia dogl'e pene, / da
: vientene insieme / con noi, ch' a viva forza usciren quinci. cellini,
s'è fitto nella zucca? / ch' io... /...
nievo, 535: nessuno avrebbe sospettato ch' io covava il disegno... di
pongono. ariosto, 43-99: l'obligo ch' io t'ho... ti
padrone, non arremo più a temere ch' in tempo alcuno la mano del mare abbia
chiamar cavalieri, fu attribuito a loro ciò ch' era proprio della cavalleria, che fu
b. segni, 2: dubitando clemente ch' egli non s'insignorisse più oltre ed
dice che mor de sete / ensin ch' a lato non se 'l po acostare.
di sante, 3-147: né d'insino ch' io sarò viva, / non gli
, / ringraziando natura e 'l dì ch' io nacqui / che reservato m'hanno
hanno a tanto bene, / e lei ch' a tanta spene / alzò il mio
la bella / ver ginità ch' in prigionia guardasti? g. capponi,
doglia e piangasi d'amore, / ch' io me ne lodo per insino ad ora
. cecchi, 91: o credi tu ch' io non abbia pensato / al tutto
mi piacque / sua celeste beltà, ch' io, per insino / già dal principio
né viver nettamente, insino a tanto ch' io non la fo tombolar giù di tanta
liscia e ne polisce insino a tanto ch' appaia ne la statua una bella faccia
... per insino a tanto ch' gli perverrà a quella consolazione celestiale di
un sugo molto attivo che, aperta ch' è la cute di chi la tocca,
. lengueglia, 7: amore, ch' è tutto cieco, se gli insinuò
nel cuore per mezzo di una dea ch' è tutt'occhi. salvini, 41-17
saporiti. pallavicino, 10-i-21: la ringrazio ch' ella... m'abbia somministrate
si pubblicarono le sue opere si trovò ch' eran narcotici, insipidezze. 3
, ii-550: il vitto più regolato ch' egli ammettesse, fu d'erbe insipide,
avesse gustate, in paragone di quelle ch' ei gusterebbe. milizia, vii-449:
vi-90: alli occhi delli insipidi pare ch' elli muoiano, e la fine loro è
, ii-67: o prima mente, ch' è sanza demenzia, / o prima sapienza
da la riva, 59: e1 vede ch' elio è insito da tuti li attantamenti
, l'ho provato / che l'amor ch' io t'ho donato / mai del
tanto insistito per condurmi seco nel suo legno ch' io non ho saputo resistere e parto
tanto insista [italia], / ch' è la perfezion di tutti in essa.
'l ciel minaccia, / né vuol natura ch' a tal mal s'insista.
fiato di quella droga insoave, disse ch' era collazione del diavolo. l
(iv-24): la voce mancar par ch' io mi senta / o veramente ell'
che se ne sperano, o dal piacere ch' in esercitarle se ne ritrae. dossi
pellico, 2-63: non ch' io smanii, come altre volte, per
servizio agli altri che potesse compensare il male ch' egli aveva fatto, e raddolcire il
, 1-134: ogni nocte pur convegno ch' io mi insoni / de ti sola,
insognati, fantastica a tuo modo, ch' io delibero d'armarmi di pazienza e
casa de l'inerte sonno, / ch' è fratei de la morte, e tolse
felice stato. ghirardi, 112: veggo ch' andate dietro a gl'insogni. giannone
... /... ch' odio verso me v'accende il seno.
esser mia figliuola, è fatta quasi ch' insolente. magalotti, 19-16: cotanto ardisce
giraldi cinzio, iii-3-57: ora ercole, ch' avea le genti elette / per gire
e 'l terren, che non vuol ch' esca di gabbia, / sta duro a
, 36-20: forza è a marfisa ch' a quel colpo vada / a provar se
e cosa tanto insolita le accada, / ch' ella n'è per venir di sdegno
l'insolito caso gli racconta, / ch' egli non sa come si sia seguito.
un'allegria così eccessiva e così insolita ch' ella ne era rimasta perplessa.
: che 'l castello sia acconcio sì ch' elli non tema dificio; e questo si
fine del suo effetto; ed ognora ch' altro pensier nasce sopra a quello,
segno sol de l'obligo insolubile / ch' io m'apparecchio di tenirvi sempre.
somma delle somme, ebbe quel fine / ch' io non credetti ch'arrivasse mai.
quel fine / ch'io non credetti ch' arrivasse mai. cesari, i-420: in
contento stomi dell'ardente face / dipoi ch' ella per gran dolleza insonna, /
senza sgomento, / che fanno / ch' esperto io rimuoia. soffici, v-1-191:
tamburi non avesse distrutto tutte le impurità ch' erano nell'aria. cassola, 2-144
serafino aquilano, 253: miser collor ch' ai bon consiglio insordano, / vedendo
tanto, cioè non piglia tanto ardire ch' elli si metta nel fuoco per abbracciarlo.
'l primo valor più lento insorge / ch' ei non soleva. berni, 226:
appoggiato alla spalliera -come? tu credi ch' io dica questo per egoismo? per viltà
deità di cristo, in quel contemplamento ch' era divenuto lo scopo della vita loro
mia posizione: posizione tristissima, e ch' io oramai credo insormontabile. moravia,
come da atto in data insospettabile, ch' io le presento. piovene, 7-275:
purissimo / capolavoro di dinamica sensuale / ch' è la brasso-cattleya, / sdoppiandosi in
voi / la ferma insovvertibile costanza, / ch' io sempre opposi ed opporrò mai sempre
, né la filippa di madonna vorrebbe ch' io le fo il servizio. =
sì ne'concetti, il temperato, ch' è il conservativo del pubblico bene, riescono
amico caluso mi aveva insperanzito, ch' egli verrebbe in alsazia a passar quel
una insperata morte sopravvenne alla femina, ch' era la cagione di tutto il male
anima] avere altro sentimento che quel ch' ella ha sempre, ch'ella si ritrova
sentimento che quel ch'ella ha sempre, ch' ella si ritrova in questo stato,
inspira, / e non trar più, ch' io torno a te fedele. gelli
e tenti / questo gelido cor, questo ch' amara / nel fior degli anni suoi
, ii-724: quel senso di debolezza ch' ella gli inspirava gli metteva il desiderio
inspira. bandello, ii-1094: chi fia ch' aguagli la sua gran bontate, /
sua gran bontate, / con quel vigor ch' a'maschi cori inspira / d'un
sospiri ardenti, / e quel novo parlar ch' io proprio inspiro / a l'amorose
m'inspira, ubbiditemi amici; insin ch' è tempo / schifiamo il nembo che s'
: inspiratemi voi con quel valore / ch' a i segreti del ciel gli animi
. in- spirerammi, e quello / ch' io segua o lasci mostrerammi in sogno
oh sia pietà nel cielo, / ch' a così far l'inspiri. f.
aura dolce ella m'inspira, / sin ch' io possa temprar l'umil mia lira
rinuccini, 31: ogni alma gentil ch' apollo inspiri, / del mio novo
eroi, gradite i carmi, / ch' io sacro a voi, ch'a me
, / ch'io sacro a voi, ch' a me ciprigna inspira. f.
passate, ma di mano in mano ch' io scrivea le parole, egli ne faceva
. nievo, 781: l'educazione ch' io diedi a'miei figliuoli s'inspirò tutta
sua fede non sente i mirabili effetti ch' abbiamo detto che fa nel cristiano la
fa bisogno, nelle sue passioni, ch' appari alcuna difficoltà nel spirare e respirare
lume e inspirazion di core, / ch' indi lontano troveria, nel fondo / di
secchi, 12: non fu altro ch' una borrasca di gelosia che lo traportò,
fortuna?... vuo'tu ch' ella non sia vaga? la natura.
vaga? la natura... diè ch' ella fusse sempre instabile e vaga.
non già e d'amor meno, / ch' io so che e'sono instabil,
, i-276: instabil dea, or ch' io prendeva il porto, / m'hai
a'miei passi ogni sentiero? / ch' io tremi forse a un guardo tuo severo
a un guardo tuo severo? / ch' io sudi forse a imprigionarti il crine?
instabile per se stessa,... ch' io penso ornai più ad amare gli
de'catallani. caro, 5-12io: ch' ai fallace sereno, ai venti instabili /
a voi tale instabilità di carattere, ch' io mi meraviglio come voi vi siate per
della loro risoluzione,... atteso ch' altrimenti le cose loro non si sarebbono
istabilità del popolo e ambizioni di molti ch' arebbono aspirato al commandare. davila,
174: con quanta poca prudenza opera ch' inalza le speranze sovra all'instabilità de gli
non rifiutava di provedersi di quegli appoggi ch' egli stimava migliori per gli assalti a
bologna ho tubato con l'inglese, ch' era davvero adorabile e... molto
l'impertinenza di quella orgogliosa iattanza, ch' egli avesse imbrattato il suo sangue nel
guittone, 92-3: eo non crederà già ch' alcuno amante / se possa della sua
nell'affetto che le porto, mi par ch' ella potrebbe su ciò riposar l'animo
alme a canto /... / ch' a supplir basti al molto instar de'
di quel che richiedevano i pericoli della guerra ch' instava. sarpi, i-1-94: se
o saggio, / e pur meglio saria ch' altri invecchiasse, / lasciando a te
l'incauto brandimarte, non pensando / ch' orlando costui lasci da sé tórre, /
/ che vero dice, e tanto ch' è fallace. 7. tr
. galileo, 8-vii-293: sentite quel ch' ei produce contro al keplero,
alfieri, 6-478: prosperin, ch' è egli stato? ammutolito, /
che il regno sia instaurato, ecco ch' egli mandato da dio deve conciliare nel
e possegghi quella felicissima ed instimabile gloria ch' iddio l'à riposta a coloro che l'
così intese la buona donna che dio volea ch' ella non li ne inviasse più di
che vi ci s'impiegano, quanto ch' egli venga fatto per via d'institori
. di giacomo, i-730: uno specchio ch' era in fondo, un gran vetro
nimici feriti e pensando quello che era, ch' egli tossono passionati di varie ferite e
fortezza né al muoversi, ed eziandio ch' egli non lo potessono seguire, cominciò
seguire, cominciò a fuggire, acciò ch' elio gli dispartisse: il quale come
, s'insuffli la vita a quel ch' è nato morto? papini, x-1-432:
. insufflò nell'uomo il suo spirito, ch' è intelligenza e potenza. montale,
meno dal zambrini... non ch' io creda che lo zambrini lo abbia
vitalità alle spese del genere umano colui ch' ebbe in cuna, insufflato da una
nullità, e minore malvagità di quella ch' io m'aspettassi. = deriv
f. frugoni, vii-356: dopo ch' ei fu motteggiato insulsamente da que'due
sovra l'altre insulsa / la stagion ch' or si volge. carducci, ii1-
. vai, 40: ah! ch' io non parlo a gente insulsa e sciocca
assarino, 2-ii-105: gli oppugnatori e que'ch' erano insultati si portarono egualmente da buonissimi
: e 'l mio detto, / (ch' accostato mi sono a più d'un
de l'immortal casa visconte, / ch' ancor veder gli festi il turpe insolto
perabil forza delle amorose fiamme, senza ch' egli le senta intepidir giammai. leti
prosperitade, / ben si può dir ch' egli ha la testa acerba.
per tuo'bellezza, / donna, ch' un breve tempo te la fura.
: per onor sovrano / non fia ch' uom grande insuperbir mai soglia. foscolo
che m'abbia eletto giudice; non ch' io insuperbisca di questo misero onore, bensì
agevolmente / sarà vinto da noi pria ch' assalito. f. f. frugoni,
e che gli era venuto fatto ciò ch' avea pensato di fare. a. pucci
e ribalda, tu se'dormita, mentre ch' i'non ci so'stato, continuamente
, cioè che debbono avvenire, anzi ch' elle sieno in atto. borsi, 1-6
passioni ed eterna. bisogna... ch' io provi che il loro principio non
principio non è che un'ipotesi, o ch' eglino mi convincano dell'insussistenza de'fatti
chiaro dimostrativamente l'insussi1- 34: ponghiam ch' ei vada in chiasso, e 'l magisterio
ferrara g. gozzi, ii-174: confesso ch' ero tanto intabaccato da'sono i miei gemelli
. da intaccare. intanto, ch' ei piglia a ridurre anastasio solenne giaco-
spiriti e agli incanti, si può dir ch' ei sia l'oca. per schermirsi
esce una gomma dal corpo la notte, ch' è manna. lippi, 10-51:
. lippi, 10-51: pur senza ch' intaccato eli'abbia un osso, / la
figur. boccaccio, 1-ii-114: poscia ch' è dall'aratro intaccato / ne'campi
ombra, / un po'di fumo, ch' a nulla s'attacca. lubrano,
/ per trar d'un borsellin, ch' egli abbia 'n seno / legato con sei
il legname a punto vi commetti / ch' e'sorci non vi possin fare entrata.
e veggiomi da capre dispettato, / ch' hanno di vizi sì 'l cuoio intaccato
vizi sì 'l cuoio intaccato, / ch' otre non uscirà, ch'utile sia.
intaccato, / ch'otre non uscirà, ch' utile sia. carletti, 117:
cosa è falsa... vero è ch' e'son certi che fanno tali intagliamenti
104-7: però mi dice il cor ch' io in carte scriva / cosa onde 'l
b. tasso, li-m: ecco ch' a gloria sua metalli e marmi / intaglia
ariosto, 44-65: non avete a temer ch' in forma nuova / intagliare il mio
vostra si ritrova / sculpita in lui, ch' esser non può rimossa. buonaparte,
24-44: chi fa poppe indorar, ch' intagliar remi / per comparir ne contenziosi
una bella figura, / un animai ch' uom appella finice; / alexandro la vide
aver veduto egli rimembra / e ciò ch' udì ne la memoria intaglia. siri,
219: sonvi d'intaglio i cavalier'ch' avea, / di macedonia e cappa-
/ romper si può, ma non ch' altra figura / prenda, che quella ch'
ch'altra figura / prenda, che quella ch' una volta prende. soderini, iii-515
grande la figura da piè come quella ch' è in cima. poliziano, st
uno intaglio e d'uno colore, acciò ch' ellino paiano fanti d'uno medesimo
cor m'intalenta, / madonna, ch' io non penta, / di voi
207: appena cesare ebbe parlato, ch' e'suoi cavalieri furo... intalentati
, 79: quando cesare vidde ch' e'suoi erano così intalentati di combattare
non m'entrò bassa nel petto, / ch' arsi di foco intaminato e puro.
frezzi, iii-4-36: però la carne, ch' è pulita e sana, / prima
gelli, ii-26: questo corpo, ch' io mi son fatto, essendo aereo
, nel frattempo, fatalmente avvenuto ciò ch' essa [firenze] aveva pur sempre escluso
/ francesco re per l'intangibil trono / ch' ebbe da dio. -che
. novellino, 1-87: intanto ch' andò alla cittade,... se
.. quelli pensaro di lui non meglio ch' elli di loro. bibbia volgar.
bibbia volgar., i-121: intanto ch' io queste cose meco tacitamente ragionassi,
, appare rebecca, vegnente colla secchia ch' ella portava in su l'omero suo.
erode, fece 'l gran delitto, / ch' io te fuggii in egitto, /
abeto vuol... esser, subito ch' egli è in terra, sbucciato e
più volte detto /... ch' altro ch'una gabbia / ella intarlata e
detto /... ch'altro ch' una gabbia / ella intarlata e fracida non
quel c'ha essere, guardi quel ch' è stato, dice un intarlato proverbio.
fatto portare a un'albergo qualunque. capitò ch' era un albergo, più qualunque del
a ciò ne reca per esempio lo intarsiaménto ch' e'si fa de'musaici. l
melo 'nella parola tragedia, in maniera ch' ella non ne guastasse la terminazione.
monarca, veramente difensore del vangelo, ch' abbia portata corona d'oro, interziata colle
io non ci veggo un gruzzo / ch' un grand sol n'intaschi. ariosto,
cecchi, 1-2-261: fa'/ ch' i'gli abbi [certi ducati promessi]
, lvi-310: nel delicato viso / ch' eterna giovinezza orna e rischiara, / tra
g. capponi, 1-i-97: l'argomento ch' egli desume dalla mancanza del guidrigildo,
. l'assemblea costituente romana, dichiarando ch' essa intendeva cedere unicamente alla forza,
, ii-871: mille donne cantar potrei, ch' uscirò / da questa stirpe e gloriosa
quell'opera di studioso e di poeta ch' è il suo munifico dono complessivo.
la mia reina / debitamente porto, vuol ch' io serbi / la castità mia intatta
che 'l giuoco qui s'intavoli, / ch' egli uccise i pindemonte, 22-527
dominazioni, non sospettano in altri i vizi ch' essi mazarino. fagiuoli, i-46: danari
rigiri: / e la forte ragione è ch' io facendosi piccino, scomparendo, scolorando
'l tuo ioco è 'n quella sorte / ch' è appresso a odir: 'matto'
si tratta? cattaneo, ii-2-118: sembra ch' egli non intenda ritrarre dal banco giro
mille sul totale dei giri; somma ch' egli riguarda come bastevole a ricoprire le
veniva dalla speranza di quell'altra vita ch' egli aveva rappresentata nel discorso, ma sì
10-79: una fetta di pane integrato, ch' è così saporito sulla lingua e contiene
e di equidistanza tra apocalittici e integrati ch' egli attribuisce a umberto eco...
ma perfetta non può essere quella cosa ch' intiera non sia. questa integrità si
. doni, 246: nel divorare ch' egli [lucifero] facea de gli uomini
valido. onofri, 93: fa ch' io sia risanato, integro e mondo,
/ dunque passiamo a l'oriente, ch' era / integro e possessor d'ogni suo
la mente e lagrimando tange / lo cor ch' è su'servente tutto integro. ca'
. tasso, 16-44: ben quel ch' io cheggio è tal che darlo puoi
: di morir non pavé / ch' integro visse, e lascia / alle future
me cor roman entrego, / sì ch' el m'è viso che sia degna /
, / gli affanni tuoi prestasti al re ch' or siede / con cristo in ciel
lui che la virtude / ogni ben ch' esser può sola in sé chiude.
come diffidi tasse et impossibile / indovinar ch' abbia voluto fingere / il primo autor
ottimo, ii-277: l'anima, ch' è una essenza naturale della virtù intellettiva,
d'una sorta di mostruosa protesi meccanica ch' è stata appiccicata a quelle facoltà intellettive
. ristoro, 3-2: l'arte ch' elli usano, impedimentisce la loro anima
: a quello della molle si segue ch' è intellettiva persona e savia. varchi
've v'ha 'nvolto, / ch' è tanto laido e disorrato e reo.
: ciascuno intelletto di sopra, secondo ch' è scritto nel libro de le cagioni,
nova, 19-4 (69): donne ch' avete intelletto d'amore, / i'
, iv-157 (17-2): poscia ch' io vidi gli occhi di costei, /
, / aprite un dubbio a me ch' un po'mi grava. giordani, i-2-136
: può ora parere assurdo e presuntuoso ch' io discorra di cosa la quale in
, e ascoltava i lor sermoni, / ch' a poetar mi davano intelletto. torini
puro intelletto e sana mente / conobbe ch' ella fu volenterosa, / e tentò di
quivi in prima è il vedere intellettuale ch' è l'amore. ottimo, ii-277-la virtù
fore / del maggior corpo al ciel ch' è pura luce: / luce intellettual,
la metà di quella prudenza... ch' ho usato io. tommaseo, 15-256
2-127: il mondo si perpetua giovanissimo ch' è la sua fortuna; gli sforzi d'
onore e somma reverenza / della fè ch' io vi deggio, e come a donna
donde si cavano gli argomenti, e quel ch' io dico è più per opinione che
.. con la chiara intelligenza di ciò ch' è buono e giusto. -in
, 318: sono appunto venti giorni ch' io ti scriveva per essere fedele alle
. cecchi, 7-1-2: s'assicurò / ch' egli aveva là grandi intelligenze / d'
lui poteva star sicuro, per l'intelligenza ch' era tra loro. manzoni, pr
tenesse con la parte popolare, e ch' egli fosse generalmente d'intelligenza coi longobardi.
uno ideale, overo intellige- vole, ch' è degli spiriti sopracelesti: uno celeste overo
sopracelesti: uno celeste overo stellante, ch' è il corpo proprio del cielo: uno
cielo: uno elementare overo sottolunare, ch' è questo dagli animali abitato.
facea tutti li suoi processi, anzi ch' egli cominciasse l'ordine, e ch'egli
anzi ch'egli cominciasse l'ordine, e ch' egli predicasse il vangelio, sì e
nostra cifra, sì come è tanto secura ch' è impossibile levarla, così ha questo
aquila, per la moltitudine dell'anime ch' erano in essa, si generò per la
, si generò per la volontà, ch' era una in esse, uno mormoramento,
e terribile ingegno! le stupende intemerate ch' e'fa! b. croce, iii-10-256
intrigo. pulci, iv-103: sai ch' io so tutta la intemorata, / le
dì, quel che correa la patta / ch' una tua porta troia fu burata.
caro, 17-57: se la fortuna vorrà ch' io cada ammalato, desidererò di non
20-164: non so se l'idea, ch' io mi formo dei doveri di ogni
sia giusta o non sia; so ch' è immedesimata con me, e che mi
, si dirà intemperato per la macchia ch' in sé contrae e ingiusto per l'ingiuria
la intemperie del tempo o per mutazione ch' io feci d'una berettina, mi
da latini intemperie e mala temperatura, ch' occorrer suole alla calvaria rotta, talor
timor; lasciate, amici, / ch' io me n'esca, ch'io vada
, / ch'io me n'esca, ch' io vada tutto solo / alle navi
soavi parole e i dolci sguardi / ch' ad un ad un descritti e depinti hai
, 1-60: tre anni son ch' è in guerra: e intempestiva / molle
strugger di nieve intempestiva suole, / ch' in loco aprico abbia scoperta il sole
. giraldi cinzio, iii-2-38: poco più ch' a darle aita tardi, / intempestivo
qual pensier t'ha preso? / pensi ch' è giunta l'ora a te prescritta
10 stanco, / chiedendo aprii, ch' è lungi, e i dì ridenti.
. bruni, 453: il crin, ch' è biondo, intempestivo imbianco. s
25: il duodecimo tempo del giorno, ch' è il terzo della notte, vien
, 671: queste son cose da uomini ch' abbian dello intendàcchio. serdonati, 15-2-78
: però nde parto tutta mia speranza / ch' ella partì da pregio e da valore
'ntendanza / ond'eo aquisti ciò ch' eo perdei d'amore. guittone,
intendanza: / eo dico in tutto ch' eo non son, ni foi, /
ed in cui sempre regna / parmi ch' elli vi avegna / in tal valore
soa entendanza, / e far sì ch' eia l'amerà / e fè lial li
speranza /... / e quel ch' io ti largisco ed aconsento / è
io ti largisco ed aconsento / è ch' io ti dono alquanta d'intendanza, /
oi malpari are / amor non vuol ch' io perda mia intendanza. rinaldo d'aquino
do- naomi una gioì per rimembranza / ch' eo stesse allegamenti; / or l'
b. tasso, ii-li: né pensate ch' io fossi stato sì prosontuoso,.
intendente di queste nostre discordie; fate ch' egli nomini la diversità delle nostre chiese
'ntendente / che l'alta vita, ch' avrai con amore, / fia senza
l'uomo o la femmina, fanno intendente ch' elli ha in lui molti beni e
/ com'è la cagion prima. / ch' alma di tanta stima / far cose
bisogna far conto impacciarsi con quella divinativa ch' è dalla ragione, ma di quella
è dalla ragione, ma di quella ch' è dal divino instinto, che supera
d'aquino, 98: fammi valere più ch' eo non varria; / pensando in
da l'angoscia del pianto, / ch' io solo intesi il nome del mio cuore
inf., 3-102: ma quell'anime ch' eran lasse e nude, / cangiar
-di che mercié mi chieri? / ch' io moro amando. -ed io che colpa
-ed io che colpa n'agio? / ch' io mor per voi. - or
principio non s'accorse, / di ch' or si meraviglia e si riprende. de
a due begli occhi intesi, / ch' ivi ha pronte le fiamme e gli archi
e gli archi ha tesi, / ch' io meta a i colpi, esca a
: « ora m'intendi / e ciò ch' io dico aprendi ». guittone,
di questa voce 'udire ', ch' è la propria che appartiene al senso dello
badalucchi, 12: bisogna, mentre ch' una è giovanetta, come sei ora
, ii- 5-20: saria ben giusto ch' io prima intendessi / color che in
. d'ambra, 4-69: quel ch' intendere / volevo, ch'importava, ho
4-69: quel ch'intendere / volevo, ch' importava, ho inteso, or vo'
ogni accidente, ogni estran caso / ch' avenga in oriente o ne l'occaso.
, luna mia, vedi et intendi / ch' io spregio ciò che 'l volgo amando
: mandò a sollecitare il soccorso, ch' egli aveva inteso essersi incaminato a quella volta
intendere se io nel mio cominciamento dico ch' io voglia trattare di cose grandi e d'
cino, iii-126-4: ogni allegro penser ch' alberga meco, / sì come pellegrin
siede alla parte di sopra, acciò ch' ella intendesse il corpo del mondo, e
: però che se l'amico è quel ch' io intendo, / e'non avrà
avrà già sì la mente accorta, / ch' udendo la 'ngiuliosa cosa e torta /
udendo la 'ngiuliosa cosa e torta / ch' i'ti fo sostener tuttor ardendo,
non toscani, 134: item, ch' el ditto ministro sia tenuto e obligato
, no. carducci, ii-3-38: ch' e'dicesse aver 'del fanfani 'per significare
la lussura s'acende, / sì ch' altro non intende / se non a quel
detti del sacerdote andavano a quel medesimo ch' egli intendea,... domandò
g. gozzi, i-2-245: aggiunse ch' ella intendea che da indi in poi noi
che 'l servo si muova a fare quello ch' è mestiere se noi comandano. bianco
ora non ho dato orecchio, pensando ch' ella possa aver concluso di costà.
piena fidanza / d'intender me fin ch' io di cor l'amasse. felice da
che questi ne intendino in quei dieci ch' egli mi fece prometter per viluppo.
tasca, / acciò gli faccian fede ch' egli ha male. muratori, 7-iv-402:
, / m'ha dato commessione, / ch' io gli trovi una ninfa a modo
200: franco e sicuro sono ch' io vi 'ntendo, / e pauroso
sare'io stato sì cortese / mentre ch' io vissi, per lo gran disio /
mio aiuto con desio / e fa ch' io mangi della tua vivanda. granucci,
saver s'apprende / novo amor di saver ch' in alto intese. murtola, 12-120
., 20-119: vedi asdente, / ch' avere inteso al cuoio e a lo
se desidera. castiglione, iii-116: bisogna ch' el [il cortigiano]..
amanti per ciascun paese, / poi ch' è morto colui che tutto intese / in
., 6-30: qual è quel cane ch' abbaiando agogna, / e si racqueta
iii-296: non t'intender in donna ch' à questione / denanzi a te.
11: avemo fermato per sara- mento ch' el detto curado dopo la morte di suo
infermo / chiamo a te, padre, ch' ai mio pianto intenda.
... / miro con l'occhio ch' a nuli'altro intende, / veggio
intendeno. petrarca, 105-46: forse ch' ogni uom che legge non s'intende;
chi s'intendesse di geometria / vedrebbe ch' all'anguilla corrisponde / la più capace
da barberino, 27: altri credea ch' ella il guardasse perch'ella l'avesse
'n sua bellezza / si fidi, né ch' egli a lisciarsi 'ntenda: /
voi d'amor sempre gioire / conven ch' entenda in donna de valore. anonimo,
il giovane, i-355: intendetemi ben, ch' io non vo'dire / esser queste
/ esser queste a musaico dipinte, / ch' io mentirei. casti, i-2-162:
si peritò di fermarmi di colpo per dirmi ch' era in procinto di partire per un
-ora dove si trova? -all'uscio ch' aspetta. - vestita, s'intende.
la indussero a sposarlo dando ad intendere ch' ei la porrebbe in trono. carducci
che stato gli era dato ad intendere ch' egli avea. mazzei, i-22: lusingano
, che a 1 re fu fatto intendere ch' e'templari usavano. lorenzo de'medici
: lo cavaliere mi facea a intendere ch' elli morrebbe per lo mio amore.
. ma di tutto questo mi mentia, ch' elli non mi amava, se non
io attenda a servir monsignor in modo ch' ei non abbia a esser desiderato,
6 (100): -tu vuoi ch' io venga per testimonio? -per l'appunto
e di disapprovare; e di quel ch' altri propone, e di quel che richiederebbe
prima s'elle siano, dopoi ciò ch' elle siano. cesari, iii-414: quanto
tegnomi in gaudimento / lo male e ben ch' i'agio, / che in alto
battaglia, rinnovandomi arme e cavallo, acciò ch' io possa principalmente con la mia spada
primiero della ragione e del magistrato, ch' ella raguna, si è di conseguire
coi suoi intendimenti ', cioè sì ch' io dante intendea lo canto suo;
suoi intendimenti ', come a dire sì ch' io ben l'intendeva. 17
maestri, elli non è altra cosa ch' una lumiera et una chiarità di grazia
dir novello si travaglia / di quel ch' usaste alo 'nconinciamento; / menaste il
canzone, / là 've ti piace, ch' io t'ho sì adornata / ch'assai
, ch'io t'ho sì adornata / ch' assai laudata -sarà tua ragione / da
da voi, donna valente, / ch' eo v'amo dolzemente, / e piace
amo dolzemente, / e piace a voi ch' eo agia intendimento. maestro rinuccino,
196): oggimai poss'io fare quello ch' io voglio, e compiere tutto il
loro piacimento sono i tre principalissimi mezzi ch' e'mettono in opera. g. gozzi
intendimento / m'ave donato amore, / ch' eo non saccio invenire / in che
por lo 'ntendimento / agli edifici, ch' io vedea disfatti. del tuppo, 461
beato, / fammene entenditóre, / fa'ch' io abbia sapore / di questo mie
gloria al vostro signore iddio, innanzi ch' egli intenebri e confonda li vostri piedi
, 1-ii-249: non passava settimana senza ch' egli si recasse a bologna o a
en me luce, / che è ch' io en te non veggio? lucano volgar
che non giudichi e non vegga bene ch' egli è santissima, eccellentissima cosa chi
il signore la madre e 'l discepolo, ch' elli amava. e perché non intenerisse
e per li campi esulta / sì ch' a mirarla intenerisce il core. pirandello
udendo il pianto di quel gran sapiente / ch' arebbe intenirito un duro sasso. bellincioni
lo cére suo veggendo partire sua figlia, ch' ella la si fece disegnare e figurare
figliuola gobba e sciancata, vorrebbe pure ch' ella comparisse con l'altre a una
: quella piccola dote di fantasia, ch' io posseggo, ha bisogno dell'aiuto di
loro, il quale portava un arco, ch' egli saettasse; e quegli facendolo più
con tanto dolore per la tua lontananza, ch' io incomincio a tremare per la mia
, ne'suoi nervi acuiti, era tanta ch' egli doveva fare uno sforzo per contenere
ora la bella creatura con tale intensità ch' ella, pur non volgendosi, sentiva
maggior pena l'anime, da poi ch' elle aranno ripreso dopo il giudizio i lor
dopo il giudizio i lor corpi, ch' elle non fanno ora, se non intensivamente
): lo salutò in un modo ch' esprimeva un'affezione consueta, resa più
una delle più intense ore di vita ch' io abbia vissuto. linati, 30-92:
petrarca, 257-2: in quel bel viso ch' i'sospiro e bramo / fermi eran
confanon, / lo qual porta figura ch' elle ententazion / i i à vezù
io riguardando molto inten- tivamente, conobbi ch' era la donna de la salute, la
iii-4: intento odi, canova; / ch' io mi veggio d'intorno errar l'
dante, xx-77: conobbe 'l disio ch' era creato / per lo mirare intento
era creato / per lo mirare intento ch' ella fece. idem, inf.,
mi percosse un duolo, / per ch' io avante l'occhio intento sbarro.
7 (117): quando renzo ch' era innanzi agli altri, fu lì
era sì intenta a sequitare colui, ch' essa non udì lo grido de'suoi e
che non arrossa. / meglio è dunque ch' io scriva quel che voglio, /
idem, purg., 19-18: poi ch' ell'avea 'l parlar così disciolto,
gente, / che dicono in parvente / ch' io vado vaneando, / venuta m'
', non voglio altro dire se non ch' ella è così fatta come l'essemplo
mi fu negato perfino il suo ritratto ch' egli intenzionalmente e testamentariamente mi lasciava.
carducci, ii-19-87: io credo di sapere ch' egli sia benissimo intenzionato per mio genero
, 9-58: non è sua intenzion ch' ella in man vada / del suo
. questo sarebbe il più ampio argomento ch' io potessi prendere. gualdo priorato,
di questa voce 4 udire ', ch' è la propria che appartiene al senso
pregava la regina con grand devozion / ch' ella no 'l laxe morire senza confession
di quanto bisognava intorno a la domanda ch' ella mi fa per dipinger la sua
superbo, xxxiv-487: non sia nessun ch' ai sonno più riguardi: / fate contenta
: li quali dinari tu ti cofessi ch' el ti sono ben pagati entieramenti. lacopone
e saccheggiato, / questo giovine, ch' è nato, / l'ha ritolto interamente
2-142: non scorgevano già la differenza ch' è da un popolo interamente sciolto ad
4-129: ah, non è ver ch' io sia / interamente morto. piovene,
intercalando gli sputi a i detti, ch' ella [erba] più tosto sciogliea le
de la sestina, non è possibile ch' io replichi il verso intercalare. buonarroti il
aveva stabilita la sua teoria sulle parole, ch' egli chiamava parasite, cioè su quella
avverte un leggero tintinno agli orecchi, ch' è il segno di questa pressione accresciuta
la vergine intercedente, / del peccato ch' elli à facto li perdone. tommaseo
dittatore, e se alcuno intercedesse, ch' a lui bastarebbe l'auttorità del decreto
cielo,... e di più ch' era de le più elette e de le
contro all'oppenione di ciascuno; pensasi ch' egli ottenesse il detto governo per intercessione
far ingiuria al primo mediator cristo giesù, ch' è mediator di redenzione. campanella,
, 1-54: l'oro, che par ch' i filosofi sproni / a bene specular
. nievo, 197: la strada ch' ei dovea tenere verso porto- gruaro si
di cose private fece mai questo, ch' egli aggiudicasse a se medesimo la cosa
siani. marchetti, 4-120: par ch' alia ragion fallace / s'opponga il
: vi mandiamo una lettera interchiusa, ch' eglino scriveno a francesco nipote del papa
... non si continua con quello ch' è fuori di natura.
i semicirculi, si stanno / quei ch' a cristo venuto ebber li visi.
cinzio, iii-10-51: la voce udì, ch' era intercisa / da singhiozzi ch'a
, ch'era intercisa / da singhiozzi ch' a lei l'ambascia porse. marino,
nato di tracia nel paese duro, / ch' era di pelo vario ed interciso /
da l'altra parte e gonfia forte tanto ch' egli truova loco donde può uscire.
malvagità. alfieri, 8-158: voglio ch' or mi si apponga, e a
per sostenere le leggi de'gracchi, ch' egli costrinse eziandio il senato a giurare
grandi, per li benefici fatti a questo ch' io reputavo mio figliuolo. c.
all'utile e al denaro / (ch' è quello, in oggi, che interessa
non sia la bestia istessa, / ch' ella è bestia legai sol c'interessa.
che un tal principe, per benigno ch' egli si fosse, potrebbe guardar più con
: era... entrato in dubbio ch' ella interessatamente favorisse la parte cattolica.
546): chi avesse sostenuto ancora ch' era stata una burla,...
che non ho altro interesso se non ch' io amo, favorisco et aiuto volentieri
, 8-22: il messaggier vuol far quel ch' è interesso: / sùbito tolse la
saracino. tanaglia, 2-1257: sappi ch' a questo animale / dalla natura non
, / o mostrando di creder, ch' e'vi fusse / per interessi d'amore
cesarotti, 1-xvii-410: la moralità, ch' è il terzo fonte dell'interesse,
degnate tuttavia di pagarmi di quella moneta ch' io così largamente ho speso e farei
lor d'ogni danno et interesse / ch' avean per questo avuto, sodisfesse.
, 129: sborsategli il danaro, ch' egli ha fretta di tornarsene a bottega,
alle nature nocendo loro, se non ch' elli tolgono loro la interezza, la
interim il veleno lavorava / e, quel ch' era di peggio, serpeggiando, /
, serpeggiando, / il cuor, ch' è un buon boccon, sbocconcellava.
le calde interiora / che falcone o ch' astor resti satollo. mattioli [dioscoride]
a quell'interioramento lirico del pensiero astratto ch' ò uno degli incantesimi del suo genio.
negl'interiori, l'hanno sì aiutato, ch' egli è a letto con gravissimo male
stata buona vocazione. gli dissi solamente ch' era stata tutta d'intelletto e niente
e per usarne in vista di quello ch' egli vuol comporre. 2.
del quale, questo è del monte, ch' elli sciese a. ssatollare la turba
2-1-433: solamente dalla glossa interlineare sappiamo ch' era una spezie di legno, rotondo come
che messer donato, deciferata e letta ch' ei l'aveva, interlineasse alcuni versi,
s. v.]: 'intermascellare', ch' è posto tra le ossa mascellari.
giorno ne parlerà in certe omelie, ch' egli ha intermesse a cagione del tempo
. fagiuoli, v-73: non però dicon ch' affatto [la musica] la toglie
tasso, n-iii-812: conchiudiamo... ch' amore sia interminato, smoderato, smisurato
fine alcun non addita erta spalliera / ch' abbia con sterpi il villanel sospesa,
xi-883: dal polso intermittente / sento ch' ella è agitata. -che ha
qualche donna internamente arrabbia, / dubbiosa ch' i suoi spassi a sminuire / s'
la gran caverna, / e poi ch' intorno fu tosto serrata, / che chi
dilata quanto più s'interna, / sì ch' asceser con agio e tosto furo /
interna. fallamonica, 232: ben ch' agli occhi nostri qui mortali / quel convertir
cotanto internarsi in tal pensiero, / ch' altra impresa non par che più rammenti
serie di esami scientifici, che richiedono ch' egli sia internato per qualche tempo, isolato
internato nel mio male e tanto par ch' i'me ne compiaccia che, potendo aiutarmi
ero l'unico uomo del mio mondo ch' egli si degnasse di praticare, sebbene non
a columbano s'è concesso tutto quello ch' è lecito concedergli, con lui non s'
l'abolizione dell'eredità, ciò insomma ch' essi chiamarono liquidazione sociale. garibaldi,
gravare con tributi eccedenti e, quel ch' è peggio, mal situati, il commercio
tuo disio,... sì ch' ella esca / segnata bene de la interna
cristallo il core: / che quel ch' io taccio, e madonna non vede,
corpo con l'interno / dolor, ch' ha in sé, piangendo accompagnarsi,
non provassero più vita interna di quella ch' io provava allora. fogazzaro, 7-5
è quella tanta pratica e profondissima conoscenza ch' egli ha dell'uomo interno, o,
'visato 'dal belville. bada ch' io sia chiamato greco; poiché agli
e querele in lamentevol suono / di quel ch' ei sente i minor segni or sono
botanici quella parte di tronco o gambo ch' è fra due nodi. bergantini, 1-87
. casoni, 4-35: mano grossetta, ch' abbia egualmente pieni gli internodi delle dita
mi posso già tanto penare, / ch' un solo motto trare / ne possa enter
intiera si fanno le camiccie, e sdruscite ch' elle sono si fanno faccioletti. davila
quando ne venivano dinanzi al corpo, ch' era tutto sano e intero senza nulla
, 3-72: l'abito, acciò ch' io lo dipinga intero, / è stretto
mai tal peso / provai, né credo ch' uom di dolor mora. girone il
essere filosofo se non ama la sapienzia tanto ch' elli intralasci tutte altre cose e dia
, a dirti il vero, / ch' ella non si lamenti, come quella /
senza nuovi pretesti, s'avrebbe potuto credere ch' il rimedio sarebbe stato facile al male
non vengano a noia mai per goderli ch' uom faccia, anzi il piacere doversene
le nozze orrevoli e intere, / ch' a la sua bocca, ch'or per
, / ch'a la sua bocca, ch' or per voi risponde. idem,
parlamento. ariosto, 45-m: quel ch' or mi dite era da dirmi quando /
disonorevole, noi replichiamo che poco monta ch' elle si mantengano intere, se rimangon feriti
de jennaro, 68: né creder debio ch' intelletto umano, / senza del ciel
singulare, / discerner possa il cor ch' altrui non vede, / advegna che 'l
togli fanciulla che tu ti contenti, ch' ella sia sana e 'ntera. masuccio
de la sentenzia mandricardo altiero, / ch' in suo favor la bella donna diede
signore, rispondere e fare; a ciò ch' ogni cosa commetta alla sua cognatissima provvidenza
di quella avrebbe potuto derivarle, massime ch' egli abolisce le cause finali e i
quegli ultimi capitoli della sua cronaca e ch' essi son opera di giachetto suo continuatore
notti, senza interpolarlo, un diluvio ch' astringe a ridursi a coperto quel popolo sconsolato
dette, se elle paressero intrigate, ch' io le sciogliessi con interponimento di sopraggiunta
lasciaste qui con questo adolescentulo, affine ch' io interponessi al bisogno la gravità della
sua altezza a mio favore, acciò ch' io più tosto possa uscir di prigione
ché per altro esser dubbio non potria / ch' io non t'adori in terra,
zesi, e partirsi lui, e ch' e'franzesi ne avessino a fare quello
sì grande fidanza hae in dio, ch' ella non sa alcuna cosa che ella non
/ che sia interpetrato, / ciò ch' è di pena, in più benigna
... seguace sincero dell'evangelo ch' egli interpretava a'fedeli. carducci,
: sopra tutte mi saetta / quella ch' usa qualche motto, / che vi
/ che vi sia mistero sotto, / ch' io lo sappia interpretare. savonarola,
con quattro c nella corniola antica, ch' ella mi ha mandato a inter- petrare
cent., 7-83: non mostra, ch' e'sapesse inter- petrare, / quando
conosciuto dell'altezza vostra, non dubitiamo ch' ella sia per interpretar favorabilmente la nostra
cittadini. delminio, i-58: tutto quel ch' io ho scritto, desidero che sia
che io abbia fatto sol per mostrar ch' io voglioornar l'animo per piacerle.
: vidi il mesto loto, / ch' interpretato dice desidero, / e più
interpretazione che ebbe a dire al conte ch' egli intendeva il motto. malvezzi, 1-550
doganale di cassala furono conforme alla interpretazione ch' io do al- l'art. 40
fatta dal marchetti e nelle nuove illustrazioni ch' ei dà così passando, l'ipercritico marchigiano
dà così passando, l'ipercritico marchigiano, ch' era dottissimo, ha per lo più
ad alcuni giorni e fatti sui, / ch' egli già avea perduti, si converse
l'interpetre moderno, i quali dicono ch' ei la chiamò comedia, non tanto per
quella similitudine generale che dice il nipote, ch' ella ha con la comedia, quanto
con la comedia, quanto per quelle particulari ch' ella ha con tutte altre sorti delle
, non si trovò alla sua morte tanto ch' ei potesse fare le esequie. g
: voi aderite pienamente al programma politico ch' io, facendomi interprete della coscienza della
linguaggi di vintidue generazioni di genti, ch' erano sotto la sua signoria,.
v.]: 'interprete del consolato', ch' è addetto al console, per tradurre
, / e non intende il gracidar ch' e'fanno, / l'interpetre fa egli
. foscolo, xv-366: questo mio pensiero ch' è diverso dal * nescius facundae artis
tavola ritonda, 1-157: tanto cavalca ch' egli fue a una badìa, là
, 1-i-113: il po di volano, ch' era la vita della città, prese
, 370: smorto e interriato, ch' egli pareva un corpo uscito d'una
quasi simile alla terra di purgo, ch' è bigia e di color di cenere,
: un elefante sì inferocito, / ch' e'sia come interribilito. interriga,
, la cipolla non fussi sì cotta ch' ella si disfacessi, rimpastisi o
o pure impresa nuova / del re ch' i suoi veder volesse in pruova. caro
baldi, 206: poi che il pastor ch' appresso al mincio / le greggie pasce
e delle stesse appena tinti, faceva ch' eglino da per se medesimi discoprissero il
il suo cuore: la passione, ch' io ho contra colui, mi farebbe ella
il rasciugamento delle chiane, pensando forse ch' io v'inclinassi, mi diede del pazzo
/ perché broaldo già avea mangiato / ch' era contraro a spor tal decretale.
, 9-101: sogguardò berti, ch' era rimasto indietro di qualche passo per lasciarmi
avversario o l'interlocutore, dimostrandosi sicuri ch' egli non può rispondere se non come
: baiardo immantinente ridrizzosse, / tanto ch' a pena il correre interroppe. c
-assol. burchiello, 2-4: ch' i'vi vegghi interromper! i've l'
se 'l tacer m'è tolto, / ch' ogni silenzio m'interrompe il duolo.
interruppe il giovine. « che vuol ch' io faccia del suo 'latinorum?
so quanto, un sigaro d'avana ch' ella aveva tenuto sotto l'ascella..
foscolo, iv-349: oh la scimunita figura ch' io fo quan- d'ella siede lavorando
ridendo, per non interrompere / questi ch' escon or fuori. muratori, 11-205:
soffra v. s. illustrissima ch' io prenda occasione d'interromperlo dalle prossime
/ gli abbia interrotto il gran piacere ch' avea, / con vista il guarda disdegnosa
: poi, perché mai non vegna / ch' i abbia intera allegrezza, / interrompe
interrompere, con tut- tociò mi duole ch' ella sia muta e inoperosa per sì grande
che 'l camino borea ne interroppe, / ch' è stato e più che mai sta
interrompimento, diede da sospettare a molti ch' avesse degenerato in etica. alfieri,
/... / son le cagion ch' amando i'mi distempre. serafino aquilano
interrotta dal singulto / gli disse quel ch' a lui non era occulto.
già nell'asia un principe spiritosone, ch' avea populare il genio, benché la nascenza
del l'intersecare le linee, facendo ch' elle scortassino e diminuissino al centro,
la pleura sensibile a ragione, / ch' intesta è a nervee fibre e, raddoppiata
battista, iv-204: e l'augello, ch' a tizio il cor ferisce, /
dea col suo bel dire / tanto ch' avesse tempo di fuggire. c. bini
, vi-51: questa fiera di ricanati, ch' egli mi mostrava, interterebbe l'acqua
ipocrito ci capitasse, inter- tienlo fin ch' io torno. bandello, 3-30 (ii-415
gl'italiani dicono tra, onde trattenere ch' è quasi una traduzione d'intertenere »
debitore paga prima della scadenza; vantaggio ch' egli deve compensare al creditore.
. lito da carrara, xxxix-n-38: poi ch' aspro intervallo d'onde e colli /
e venne a ripafratta, e mandò ch' e'pisani gli mandassono loro ambasci adori
a mente / il grandissimo intervallo / ch' è tra un rege ed un vassallo.
venivano ad avere a dirimpetto gl'intervalli ch' erano tra le bande degli astati, ed
: per intervallo s'intende la proporzione ch' è fra due termini immediati; e così
traverso, piegandosi o alzandosi in modo ch' esso vegga la vera altezza de'muscoli e
/ donando lode di tanta aparenza / ch' amor t'inganna, chiar come cristallo.
il minimo intervallo, / un sasso ch' io lanciai fischia per l'etra. de
: da poi furon trovati li segni ch' egli avea fatti, cessando di volgersi,
il liquore in cui nuotano, ch' egli è certo servire ad essi di cibo
: tagliò tutti a pezzi gl'invidiosi ch' aveano apposto il falso al giovane innocente
innocente, ed al predetto giovane disse quello ch' era intervenuto. bambagiuoli, 44:
verità d'una cosa, fa bisogno ch' e'salti in un'altra, e di
me 'nde porea cosa intervenire / per ch' eo già mai negasse / lo vostro fino
m'è intervenuto una gran disaventura, ch' ò morto un uomo ed olio messo
detto siccome vostro indovino ch' io son tenuto di darvi consiglio.
, 2-126: non c'è pericolo ch' a noi intervenga la disgrazia dell'altre
la sua donna e sia pulcella, / ch' a la sua vita avrà malinconia.
caro, 12-i-259: mi lacero infinitamente ch' io non sono potuto intervenire a prestarli
chiari, 1-ii-51: tra gli uomini ch' intervenivano alla conversazione c'era anche quell'
pagliaresi, xliii-32: ma questo lebbros'uom ch' ha più tristizia, / san nacque
montano, 391: sarebbe forse utile ch' io dessi particolari più copiosi sul come si
chi è quel ferito, / prima ch' ei sia portato al padiglione.
quello che non dee, gl'interviene quello ch' e'non crede. varchi, 24-37
quel che non dèe, gl'intervien quel ch' ei non crede ', ad accennare
giovane, 9-599: sta a veder ch' io mi sono innamorato / per intervento di
verso il buono stato di lui allor ch' egli è sano. cattaneo, iv-3-59:
di venir ogni notte, interzatele, ch' io ne sono contentissima. galileo,
ogne contegno / e de la gente ch' entro v'era incesa. buti, 1-569
impresa. idem, lviii-64: donna ch' à bieltate, / se non ha in
1-71: andò la carta: e quei ch' ebbe l'intesa, / come quel
vo'fare a questa ragazza poltrona, / ch' ella a me fare era pur dianzi
passeroni, 3-25: una gazza, ch' era intesa / su una quercia a mangiar
/... / son le cagion ch' amando i'mi distempre, / vostro
non bene inteso da scipione, secondo ch' io penso, tomossi alla sua tenda con
129-6: altressì fìe inteso s'io dico ch' io voglia trattare di cose nuove e
cose nuove e contare novelle e dire ch' è avenuto o puote advenire per le novitadi
fue sol ne'franzesi, / que'ch' ieran di prodezza accorti e 'ntesi,
: se indugiar la morte, / ch' è già presente, e prolungare i giorni
. bartoli, 2-4-102: l'andar sì ch' era con isparti- mento e con ordine
al buono; amiamo in lui quel ch' egli è, e quel che può divenire
e doni / de la sua dido, ch' ella stessa intesta / avea la tela
s'aspetta / in presagio di quelle / ch' un giorno avrai di gemme, anzi
illustre a questa volta / è colui ch' a le travi i vinchi intesse.
. franco, 3-111: fui bastante intestargli ch' era debito far così. saraceni,
rhetel, poi principe di mantova, ch' ella fosse la vera erede de'ducati
veggo intestata la gente a credermi ciò ch' io vi dico, verrò via. siri
/ e pianger vide la fanciulla altera / ch' ebbe pria di tutt'altri il pianto
, allorché si vuol metterle freno e fare ch' ella non riesca nociva a chi la
, e 'ntepidir sentia già 'l foco / ch' arse il mio core. boccaccio,
virtuosi e la piccola mercede delle fatiche ch' è loro proposta, s'intepidiscono. g
., 138: forse coloro ch' erano intepiditi et infermati intorno allo
fate un'intima irragionevole e ingiusta, ch' io appello al tribunal del buon senso e
... il quale ha ciò ch' ei vuole e non vuole alcun male.
intimato per la voce di molti cortegiani ch' egli non volea confidenza con l'ambasciatore
1-i-7: fu de'persiani l'instituto ch' intimava severi castighi alla licenziosa loquacità.
, 1-1-57: questa circostanza fa credere ch' esso contenga l'ultimo atto di quella
agli ambasciatori non comportare la degnità sua ch' entrasse in una confederazione. sarpi,
questioni di cultura. ho inteso dire ch' egli deve guardarsi dall'interferirvi per finalità di
animo. tortora, iii-175: prima ch' egli partisse, non avendo potuto contenersi di
1-3: a quei segni d'amore, ch' io non vi so rappresentar esteriormente,
mio spirito le sottili auree cercherà, ch' elle passino dalla mia memoria. s.
cattaneo, vi-1-285: ci profittiamo della congiuntura ch' eb- bimo di passare ad esame parecchie
difetti intimissimi, ancor di gerusalemme, ch' è quanto dire di qualunque anima o
mezzo di molti baroni catalani e siciliani, ch' erano stati intimi di re alfonso,
abbia l'intimo de'miei pensieri, ch' io aveva inclinazione di trasferirmi a roma
domando di nuovo qual è il fine ch' ella si propone raggiungere per questa via.
li romani, poiché i venturieri, ch' aveano udito dir gran cose del valore alemanno
tanto più che al tatto s'accorse ch' ella era da febre oppressa.
rammenti, / se non in quel ch' ancora il suo marito / stesse lontan da
simile il savore a donna bella, / ch' ognun vorrebbe integnerci la carne / per
uno grande foco, che quella cosa ch' è più propinqua a detto foco più
, a scusa di carlo alberto, ch' egli non era il solo principe in
: che vita è la mia, / ch' arrosticini, intingoli e guazzetti / vo
intingolo? / -cara una cosa, ch' io tanto desidero? -opera d'arte
e tanti intingoletti e tanti arrosti, / ch' e'vi parrà di essere in toscana
morelli, i-186: molti del paese, ch' erano intinti in tal pazzia [una
capponi, ii-89: agnolo acciaioli, ch' avea sperato salvarsi e poteva forse perché
avrebbe atteso ai miei affari un uomo ch' era tanto fortemente intinto di bolscevismo?
lancellotti, 2-342: cominciava a sospettare ch' egli non volesse intirannirsi della repubblica.
se io non gridava, mi credo certo ch' a quest'otta vi sarei intirizzato.
gli occhi abbassa. / to', ve'ch' ella intirizza. 2. divenire
, nel principio della santa chiesa, ch' ella dovesse sottomettere a sé gl'intirizzati
farà di berretta a capo chino, / ch' or passa intirizzato com'un fuso.
quel martello ebbe battuto undici tocchi, ch' era l'ora disegnata da renzo per levarsi
fin giù alla gola / un zendalo ch' ella avea: / la serrò con le
/ non lentolle mai la gola / fin ch' ell'ebbe un po'di vita.
goldoni, xiii-42: indi forz'è ch' interrizzito treme / al sconcertato suon di
sconcertato suon di bocche infide, / ch' han tre nemici collegati insieme. savinio
fatate, fate villania, / però ch' io dubbio non sia intisichita. s.
. cecchi, 8-102: il massimo ch' uno di noi urbanizzati potrebbe fare, se
tanto che far col suo doppio sentimento ch' io ho creduto mille volte intisichirgli sotto
a dirsi nobilmente con quella felice gentilezza ch' ai secolo nostro rende maraviglia, e
iettarne di pertinace ignoranza star sepolti, ch' esser veduti conversi a nuova disciplina.
imparato i saggi filosofi a scegliere ciò ch' è o più certo o più verisimile nella
, i-729: il moto, d'italiano ch' era, fatto locale, intisichisce.
parlar? con questa vita / voi volete ch' io mora intisichita. batacchi, 2-65
. leopardi, iii-149: il manoscritto ch' io vi mandava era dedicato al monti,
l'allegrezza d'averlo quanta la invidia ch' ella ti porta che tu t'intitoli
3-337: nel primo de'tre cicli, ch' è quello che s'intitola semplicemente dell'
ioanni crisostomo, nel suo libro de'dialoghi ch' è così intitolato * di dignità sacierdotale
cavalca, iv-93: trovai uno altare, ch' era sopra scritto intitolato: * questo
nell'anno 851, o pure 852, ch' io ho pubblicato, egli decide una
andare più superba, quanto fu quello ch' ella ricevette da carlo ix, re
riesce, questi due radicchi, / ch' ho già intoccati, con altr'erbe amare
schifoso, intollerabile, quel vezzo / ch' or nel sesso prevai. leopardi,
a vivere più agiato: non già ch' egli non la possa soffrire, e non
x-33: il poeta non ri- cordossi ch' egli turbava e confondeva i lineamenti della
immagine forzando la lingua a que'modi ch' ella non può patire; e gravandola
paese più pettegolo e ignorantello e intollerante ch' io conosca. idem, iii-10-293: più
cittadini essi pure; ed è in ciò ch' io vi consiglio a sbramare la vostra
xvi-61: dio mi ha dato più pazienza ch' io non poteva né sperare né meritarmi
modo molesto il proprio dissentimento da quel ch' altri fa, dice, crede.
portare. mazzini, 31-18: fa ch' egli non tradisca mai, per
paro gentil, tanto di sasso / ch' io v'intombi il mio cuore. bocchelli
rotto per di fuori il muro, ch' era un cannucciato, con sopra da ambo
parole gli fe'tale intonaco, / ch' ei rifiutò mondana signoria. idem, cent
ad alcuno de'suoi scolari, dopo ch' ella fu scritta, il darle d'
: io pian piano / prenderò quel ch' io veggo in terra esposto, i
e la ruina / del mal franzese, ch' intona 11 cervello. goldoni, vii-112
de lance rotte se sentia un fracasso / ch' l par ch'intona l'aria e
se sentia un fracasso / ch'l par ch' intona l'aria e cade al basso
generale, si potrebbe asserire del pari ch' ei sia un forte intonatore.
visibilmente astratto e in sembianza d'uomo ch' ode ma non ascolta. betteioni, iii-76
ermo, intonso, orrido panna, ch' avesti il nome dal tuo vago e bello
, a'lai de'rosignoli, / poi ch' io suono il fatai corno d'artù
d'annunzio, iv-1-56: prese il libro ch' era a metà intonso;
fanciullo, e conducimi per mano / ch' io non m'intoppi in qualche ucciso.
aretino, 10-34: or fosse egli ch' io tramentissi per l'arcicanna di mille
... cieco, perché non altrimenti ch' un cieco va precipitando chi nella sua
ella possa dirsi immobile, egli è impossibile ch' ella c'entri mai in capo.
s'intoppa un verso e, quel ch' è doppio male, / il testo ha
, / chi non gli scorge pria ch' egli intoppi. g. b. adriani
ria mala creanza, / per coglier quel ch' avanza, / e nel sordido suo
orrenda schiera / de'giganti empi sì ch' io non sto saldo, / ché d'
10-906: in prima e'sarà uopo ch' io 'l saluti / quand'io lo 'ntoppo
/ punto dal suo signor, ciò ch' egli 'ntoppa. aretino, 13-4:
passa e più volte rigiorna / prima ch' e'raggi toi da me se sgroppe.
punta,., discosterà i sassuoli ch' egli intoppi sotto, lasciando l'apertura espedita
ogni poco che la corrente ingrossi o ch' esse intoppino qualche cosarella, si sommergono
intoppo, / più de la notte ch' ercole produsse, / parea lei ch'ogni
ch'ercole produsse, / parea lei ch' ogni notte, ogni dì fusse.
, 88-8: nel viso porto / segni ch' i'ho presi a1'amoroso intoppo. gambino
il bon zoppo, / ecco quel ch' ama noi più che se stesso: /
: [leggiadra ninfa] risemi infin ch' ebbe ben stretto il groppo; / poi
10: fortuna di furor accesa / ch' a'bei princìpi fu sempre molesta /
tassoni, 2-23: il terzo dì, ch' ognun stava aspettando / che non avesse
questo solo? / io rubo sempre ciò ch' io dò d'intoppo, / s'
mi sprona a ire, ond'è ch' io do d'intoppo. idem, 9-586
né ritardar, perché il medesmo trovi / ch' ai mondo non si vive senza intoppo
. dolce, 4-181: e però ch' avea moglie, non sapea / quel che
i-493: questo riflettimento di moto, ch' è la causa prima dei movimenti dell'ariete
una fontana, e intorbidava il rigagnolo ch' ella facea, il quale passava per
giova col mio pianto, / piuttosto ch' addolcir l'aria col canto. pallavicino,
che m'intorbida, / per modo ch' io non posso el ver comprendere. savonarola
sembri che, presente l'amante e mentre ch' egli favella, il cuore vada acquistando
van di nuovo intorbidando / quella quiete ch' io teneva certa. caro, 12-i-
no, state ascoltare, e dissemi / ch' un cento scudi d'oro gli bastavano
limpida e copiosa quella vena di lingua, ch' io ogni giorno più mi veggo mancare
. pallavicino, 1-250: ogni creatura ch' esercita la potenza conoscitiva ed appetitiva,
de'quali avea intorta quella fune funesta ch' anche chiamavasi * qui- stione ',
fagiuoli, 1-3-296: non vuol ch' i'parli a anima nata: s'
pigro sonno ancor mi sveglio, / ch' i sensi intormentisce e l'alma allassa.
pugno li era intormentito per li colpi ch' elio avea dati. alamanni, 6-5-53:
boccaccio, viii-1-242: 'ed io, ch' avea d'orror', cioè di stupore
/ s'indi la terra e 'l mar ch' intorno spande / discerner vuol. tasso
, 34-68: un carro apparecchiossi, ch' era ad uso / d'andar scorrendo
la cui fama intorno volando / fa ch' io v'onoro et amo senza vedervi
/... / intorno cui par ch' amor scherzi e voli. m. adriani
non avea podere di difenderlo, perciò ch' era malato di suo corpo, ma rimase
firenze, 60: memoria che 'l muro ch' è allato alla porta a malvicino si
porta a malvicino si vuole rifare, ch' è intorno di trenta braccia iscortecciato.
di siena è assai nuova città, ch' ella fu cominciata intorno agli anni di cristo
borghini, 6-iii-222: le prime volte ch' io truovo nominato espressamente fiorino assolutamente,
passando, secondoché mi narrarono lettere, ch' io ebbi di costantinopoli, spezialmente quasi
, 17-106: per tòr l'obbrobrio ch' avea intorno, / martano adopra le
d'april s'infiora / l'erba ch' ha di gennaro il ghiaccio intorno.
in una valle chiusa d'ogn'intorno / ch' è refrigerio de'sospir miei lassi,
due anni, / o quinci intorno, ch' io m'accompagnai / con un ch'
ch'io m'accompagnai / con un ch' è sceso di reali scanni. v.
9-254: un'altra volta forse l'ultima ch' egli [carducci] prendesse con tremula
consoli, più minacciando che pregando, ch' egli facessero ragu- nare il senato.
l'invitto umore. tasso, 20-1: ch' era il campo amico al fin s'
cantari, 97: partissi prima quel ch' avea la borsa, / e prese
, 4-238: i densi rami, / ch' eran, mentre fur giovani e robusti
pece e da l'abete, / fa ch' in un tempo si dilati e cresca
so dire, / che non vai ch' io m'intoschi o ch'io m'incruschi
non vai ch'io m'intoschi o ch' io m'incruschi. = denom.
soperchieria intumidisca e s'intossichi della paura ch' essa alleva in quelli che la subiscono.
quel soprannome di guerra di malaugurio, ch' era la punzecchiatura delle sue amiche gelose
palliduccio e patito, intelligente e svogliato, ch' egli si ostinava a fare intostare negli
. sacchetti, 153: per ch' e'si lagna / de la indozza,
guardanmi come se io mettessi corna poi ch' io tomai di villa. m. franco
torta di 'sel- ten ', ch' è formata d'un morsellato fitto di canditi
ordinarono che... andassono al piano ch' è intra la città di fiesole e
s'egli avesse veduto alcuna cosa, ch' egli il dicesse intra sè e loro
ver, chi più saggi'è diria / ch' eo vero dico assai ben giustamente.
danzar la sera intra di quei / ch' ebbe compagni dell'età più bella
messer giovanni. petrarca, 258-14: ch' ai gusto sol del disusato bene / tremando
. b. davanzali, ii-480: bramò ch' ella, che nelle sue mani dava
da bene, è più dell'anno / ch' avevo voglia accettarvi intrafatto / per mio
19-117: tu sei tondo, stu credi ch' a costui, che m'ha vituperato
testi fiorentini, 213: se tue comanderai ch' io fichi la mia ispada per mezo
, e 'l colpo fo si grande ch' el ge talioge tre coste in lo corpo
filosofo se non ama la sapienza tanto ch' elli intralasci tutte altre cose e dia
valorosamente intrapreso. nievo, 4-231: dopo ch' egli aveva intralasciato gli studi, la
delle parti è bella di quella bellezza ch' è propria del canto fatto secondo le
piacimento, sono i tre principalissimi mezzi ch' e * mettono in opera.
però bene colla lente, si distingue ch' è un aggregato intralciatissimo di sottili croste
scola per il suolo della casa, ch' è tutta di canne intralciate assieme. cebà
ii-iv-9: « rendete dunque quello ch' è di ciesare a ciesare e quello ch'
ch'è di ciesare a ciesare e quello ch' è d'iddio a dio »
appetito e zel di quelle / cose ch' intraman della vita il stame.
. poiché, per conoscere bene le persone ch' entrano in cotesti racconti, è necessario
carducci, ii-4-134: certo è però ch' io vo'far mio nido nelle buche,
, / intramezata di passaggi tali / ch' empì d'alto stupor l'alme immortali
idem, 2-1-210: per lo vero ch' ella insegna, se ne crede anche il
loro in tutti quegli accidenti della costruzione ch' a esse sono comuni; e quelle
me'la torma de'troiani ardito: / ch' a lui sempre glimento per intraprendere
i piantatori più intraprendenti. pigliare un posto ch' è stato di singolarità maravigliosa gobetti,
tassoni, viii-2-37: né potei fare ch' io non mi rallegrassi meco stesso e
pericolose. bocchelli, 2-xxiv-117: vi supplico ch' io non la veda, per non
che i lontani veduti con un corto, ch' è la conclusion del sillogismo, ma
lasso! quale misavventura è la mia, ch' io sono sì intrapreso, e non
nostro amore si parta 'ntrasatto, / ch' io agio audito dire / che solamente per
. iacopone, 49-16: rascion è ch' eo dega posare, / puoi che
e nulla diminuire,... seguene ch' egli concepisca il ritorno dei finiti a
stesso nel trattato i del convito sospetto ch' egli fosse persuaso della intraslatabilità degli antichi
parte nei consigli d'ancre, uomo ch' era d'intrattabil natura. d. bartoli
il cielo, e sempre alcide / par ch' abbia a noi da partorir la notte
intrattabili. cesarotti, 1-xxxv-244: la setta ch' ei professa è di tal sorta,
15-i- 502: con ciò sia ch' ei non sia cosa alcuna tanto intrattabile
sia in loro manchevole, forz'è ch' essi divengano troppo frali, intrattabili e
5-1-7: né vi è sodezza di diamanti ch' ella [la forza per la quale
non franga, né fermezza di bronzo ch' ella non muova, né intrattabilità o
e lagrimare, e intro a tanto ch' io vivo in questo mondo, perché
[soldati], e fussero assai più ch' oggi da signori e gentiluomini intrattenuti e
meglio a combatter s'assetta, / ch' a l'intrattener donne e far l'
noi dunque ti offeriamo questo partito: ch' ogni dì per l'ora che ordinerai,
del castellano di aupais conceda quel piacere ch' ei provò intrattenendosi una notte con ogina.
, iii-5-85: oh le dolcissime sere ch' egli si piaceva passar meco intrattenendosi o
di esser conosciuto ho lasciato di mostrarle ch' anch'io conosco i bocconi da prelati
da prelati, voglio dire i buoni, ch' io so come si scherza, come
, come scrittore puro, troveremmo insomma ch' egli è un tecnico, un artista,
restò di fare uffici con tutti quelli ch' avevano intratura col papa, mostrando li inconvenienti
bianca e sottile, abbandonata sulla tavola ch' era accanto a lei, tutta sparsa
fu da vostra serenità più volte commesso ch' io dovessi procurare d'intravedere quali soggetti
concetto esatto, vasto e grandioso, ch' essa merita nel novero delle umane dottrine e
da qualunque parte venisse, doveva prima ch' io ne godessi, avere il benestare
bibbia volgar., ix-104: se intravenerà ch' egli la trovi, in verità vi
la trovi, in verità vi dico ch' egli si rallegra più sopra quella che
fa sì che la sua vergogna, ch' era dubbiosa a pochi si faccia palese a
esser apportato, / una corrente, ch' è peggio che 'l fare, / sì
tu m'intraversi, e poi vuoi ch' io medesmo / del gabbo mio nutrisca
v'è che le budella versano, / ch' a tutti quanti tra piè s'intraversano
i pisani,... per tema ch' a'fiorentini non crescesse la forza e
sì 'nto nel cuore intraversata, / ch' i'rovescio ognindì mille sospiri, / pien
si disuna / da lui né dall'amor ch' a lor s'intrea, / per
vo'piuttosto / per un fuscel, ch' abbia di cenci in vetta / un viso
s'intrecciava i capelli con le dita ch' erano rosse all'estremità come petali intinti
fiori, le foglie e i rami, ch' io intrecciava sul telaio con l'ago
volteggiar tondo; / non è altro ch' effetto di quel sole. 5.
. gozzi, i-16-9: non è già ch' egli [il bayle] apertamente insegni
certi avvenimenti curiosi e particolari, son certo ch' ella mi riuscirebbe tenera, interessante,
t'intreccia, / come vite gentil ch' il tronco abbraccia. pascoli, 568
/ spiar le file di rosse formiche / ch' ora si rompono ed ora s'intrecciano
testi, 2-188: ogni volta più ch' io m'intreccio in queste trattazioni di
boccaccio, viii-1-129: dice appresso ch' ella era 'aspra ', a
fra di loro, / quasi stanza ch' eguale ha ciascun lato, / di gabbia
. fra giordano, 3-104: vedi ch' è pur uno errore questo: e
fiore, 138-10: vedete qui fermagli ch' e'le manda, / e queste anella
di tutti gli intrecci della prima donna ch' era sua segretaria. manzoni, pr
più delle volte facevano pentire coloro ch' erano stati arditi d'avanzarsi tant'oltre
dità con la quale ho combattuto, intrepidità ch' io doveva e al mio carattere e
carattere e all'onore italiano e alla causa ch' io difendeva. cicognani, v-1-292:
un tale ribrezzo di quei paesi, ch' io noi potrò mai più superare. e
e sicura / ti guarda e dice ch' entro alle tue tende / si ragiona da'
tasso, i-276: quella buona relazione ch' io posso dar in questo caso, de