musica a fare voci di canti in cetere, in organi e in altri strumenti,
del gran fifone, e accordatore delle cetere di parnaso. tommaseo-rigutini, 121
v-20: e le allodole, imitanti fumane cetere col loro canto, gaie, cominciarono
sempre sulla mia chioma, e alle mie cetere, e a'miei turcassi. fatti
cielo s'udivano storte, violini, cetere, cembanelle, arpicordi, flauti, cembali
per certo con voi perderieno le cetere de'sagginali, sì artagoticamente stracantate
da l'antica urna commossa / di cetere e d'avene un'armonia. idem,
1-187: e per ogne luogo risuonano le cetere e le trombe e le canzoni,
che, in forma di cetera, cetere furon detti. = voce dotta,
far chiacchiere inutili, confuse. -distendere cetere: far imbrogli, non concludere nulla
: / non so come le cetere or distende. machiavelli, 670: facciamo
d'accordo; che se noi entriamo in cetere, noi saremo la favola del
prestargli a noi, senz'altre cetere? g. m. cecchi, 259
e'non accade entrar in altre cetere. buonarroti il giovane, 9-31: quant'
imbrattar un quaderno / con quelle vostre cetere distese. tommaseo [s.
[s. v.]: le cetere de'notai sono quelle tante et
1-544: noi avevamo appese le nostre cetere a'salci. d. bartoli, 33-6
., 84-72: messer carlo racconciò le cetere, / cacciando i bianchi e diede
come che molti vi fusseno et in cetere et in sampogne espertissimi, nondimeno a
chitarre alla spagnuola, alla napoletana, cetere, salteri e cembali alla moresca. buonarroti
come che molti vi fusseno et in cetere et in sampogne espertissimi, nondimeno a
da l'antica urna commossa / di cetere e d'avene un'armonia.
per l'aure achive: / odi le cetere tinnir: montiamo: / fuggiam le
lino l'uccidesse con una di quelle cetere ben dogate, che s'usavano allora.
agguagliar potea de'cieli: / e cetere e liuti e pifferoni / furonvi, e
: adesso tocco con mano che le cetere, i liuti e le viole favellano
). fagiuoli, 3-1-114: le cetere non son d'alcun vantaggio, /
, le trombe, i flauti, le cetere formarono un'armonia infinitamente varia ed incantatrice
morendo / a 'l suono de le cetere. govoni, 6-44: il sangue
ogni picciola casetta, / accordate le cetere e le pive, / si sentiva cantar
equale. serafino aquilano, 260: con cetere li rustici sedevano, / cantandoci su
imbrattar un quaderno / con quelle vostre cetere distese, / ch'un sol pensier
. pataffio, 4: eccoti belle cetere sbadiglia, / e donna lippa ne
placherà morendo / a 'l suono de le cetere. -ottimo massimo: epiteto con cui
insegna a fare voci di canti in cetere, in organi ed in altri strumenti,
9-28-87: essi, a guisa di cetere tocche da mano musica, accordando con
frugoni, v-475: spezzate le vostre cetere, o poeti, non saprei se più
fa il notaio, / che le cetere accorcia per la fretta. crusca, iv
mi guardi da recipi di medici, da cetere di notai e da spacci d'usurai
arducei, iii-3-250: odi le cetere tinnir: montiamo: / fuggiam le
., 1-23: ciascuno avea le cetere e l'ampolle d'oro, piene d'
all'agnello, avendo ognun di loro cetere e nappi d'oro pieni di materie
] a fare voci di canti in cetere, in organi ed in altri strumenti e
per certo con voi per- derieno le cetere de'sagginali, sì artagoticamente stracanate.
imbrattar un quaderno / con quelle vostre cetere distese, / ch'un sol pensier
sarebbono elle come i pennelli e le cetere posseduti da chi o non sapesse né
1-ii-695: l'allodole, imitanti l'umane cetere col lor canto, gaie, cominciarono
serafini, 105: al suono di queste cetere, come se fossero sibariti novelli i
. serafino aquilano, 260: con cetere li rustici sedevano, / cantandoci su
« per certo con voi perderieno le cetere de'sagginali, si artagotica- mente stracantate
, usata a dilettare, / baratterai con cetere bene accordati. scordate, / che
/ che lecome 'e dodici! '. cetere accorcia per la fretta, / o come
. frugoni, v-475: spezzate le vostre cetere, o poeti, non saprei se
il giovane, 9-234: le seguon colle cetere / e con lor chitarrine squitteriscono /
per certo con voi per- derieno le cetere de'sagginali, sì artagoticamente stracantate ».
e nel cielo echi di tibie e di cetere e di avene. —
/ a un dolce accordo novo di tinnienti cetere. bacchelli, 2-196: i pochi
. carducci, iii-3-250: odi le cetere tinnir montiamo: / fug- giam le
a quella mensa arpe, sampogne, cetere, / oboe, viole, nauti,
il giovane, 9-234: lo seguon colle cetere / e con lor chitarrine e squitteriscono
frondi portato, di quelle le sue cetere e i triunfi aver coronati. alamanni,
etere, / tutte risveglierò l'arcadi cetere, / che in sermon novo e vetere
insegna a fare voci di canti in cetere, in organi ed in altri strumenti,
s'oppongono, altri con le sue cetere credono orfeo avanzare e tali sono che si
, ii-155: tutte risveglierò l'arcadi cetere, / che in sermon novo e vetere
/ a un dolce accordo novo di tinnienti cetere. = voce dotta, lat vindelìcus
insegna a fare voci di canti in cetere, in organi ed in altri strumenti,