corpore, circa corpus vestimentum, et cetera, quae ad habendi modum...
est inanitas plurimum habens admixtum raritatis quam cetera dementa ». aere2 (are
le nove muse e apolline con la cetera, non fatta per arte, ma
. idem, 297: fremea sotto la cetera / tonda alterna del petto. pascoli
ecco! la man su l'apollinea cetera / rapidissima batte, orride stridono /
lui, e lo malo citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del mal
del mal sonare al ferro e alla cetera. burchiello, 72: giunte in dorderame
.. inni di lode / su la cetera sua sempre mi canti. -arcifurbesco
movean i dolci balli a suon di cetera, / e 'n guisa di colombi ognior
carolavano a suono di flauto e di cetera, ed alcuni di essi cantavano
: movean i dolci balli a suon di cetera, / e 'n guisa di colombi
: quando platone par che distingua la cetera dalla lira, non è altro se non
pneumatiche a maneggiarle, invece della mia cetera innocente, che non si misura, numera
papa per mezzo de la cognata et cetera, è ito a spasso. celiini,
, dicesi avere appreso a sonar la cetera. f. f. frugoni,
valore, gioielli, ec cetera; gliene era stato larghissimo e rappresentavano un
bel vaso, a l'altro una cetera nova, parimente di sotto e di sopra
bischero. marino, vii-307: con cetera in mano fabricata di finissimo oro,
alcuni scudi che, in forma di cetera, cetere furon detti. = voce
. cètera2, nella locuz. e cetera, et cetera: il resto,
, nella locuz. e cetera, et cetera: il resto, il rimanente,
, 'avvegnaché noi crediamo 'e cetera. sacchetti, 317: e così lata
: e così lata data dico, et cetera, / sì che non tegna più
/ tra sé. basta che, e cetera. 2. sf. figur
senza capo né coda. -entrare in cetera: far chiacchiere inutili, confuse.
de'notai sono quelle tante et cetera che mettono nelle clausole de'contratti.
, 2-96: lo buono ceteratore, quando cetera bene, si è degno ch'
.. / fe'le corde a la cetera tagliare. = deriv. da
tagliare. = deriv. da cetera 'cetra '. ceterato1,
ceteratorio? = deriv. da cetera. ceteratóre, sm. ant
, 2-96: lo buono ceteratore, quando cetera bene, si è degno ch'
.. fece tagliare le corde della cetera a un ceteratore. salvini, 41-86:
guarda guarda, ben guarda, e cetera e cetarone. = deriv. da
e cetarone. = deriv. da cetera. cetilato, sm. disus.
, i-xi-ii: lo malo citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del mal
del mal sonare al ferro e alla cetera, e levarla a sé. idem,
alquanti anni innanzi ricusando nel convito la cetera, fu reputato uomo indotto. sannazaro,
/ movean i dolci balli a suon di cetera, / e 'n guisa di colombi
ragione del maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che muove e
gittate un grido sopra un liuto, una cetera, un arpicordo; e gittatelo in
cantava, sotto / a la percossa cetera / palpitandole il sen. alfieri,
carducci, 151: febo / la cetera del duol raffrenatric? / agita in vetta
pneumatiche a maneggiarle, invece della mia cetera innocente, che non si misura, numera
, e volendomi porre la mano su la cetera, mi lasciai cadere giuso in terra
de l'usato ingegno, / e la cetera mia rivolta in pianto. machiavelli,
fato / d'un altro orfeo la cetera, / se montgolfier n'ha dato?
. carducci, i-709: se la cetera dell'anima sua [del poeta].
tu come l'asino al suon della cetera? perché piagni? perché lagrimi e
con giovanni dello aguto avea temperata la cetera [ecc.]. 4.
vii-309: viene cristo all'incontro con cetera vile, e questa è il legno
giovane, 9-532: né di chitarra e cetera, e di coma / musa non
ragione del maraviglioso problema della corda della cetera o del cimbalo, che muove e
i-xi-n: lo malo citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del mal coltello
del mal sonare al ferro e alla cetera, e levarla a sé. idem,
il buon citerizzatóre fa accordare la sua cetera alle note del colui canto, sicché
la citerà. = cfr. cetera *. citeratóre, sm
= voce dotta, deriv. da cetera, per cetra. ci tèrea
le dita si suona, siccome è cetera, chitarra e leuto. michelangelo, i-29
pneumatiche a maneggiarle, invece della mia cetera innocente, che non si misura,
a guisa di tante corde in una cetera con reciproca melodìa convengono insieme. lancellotti,
diletto, sonare... una cetera, antinogo prese la cetera e ruppela.
.. una cetera, antinogo prese la cetera e ruppela. serventese dei lambertazzi e
un grido sopra un liuto, una cetera, un arpicordo; e gittatelo in
un mangiare fece tagliare le corde della cetera a un ceteratore. dante, par.
, x-34: che fai, su questa cetera, / corda che amor sonasti?
lacera, con chioma sghirlandata, con cetera di legno. 4. stor
chiamati salterii di figura mensale con corde di cetera, e vidi sonarne uno con un
uomini diritti. celebrate il signore con la cetera: salmeggiategli col salterò, e col
la sua / forza, come la cetera delìaca, / varia i modi; ché
3-11: dalla mano manca sostiene la cetera ornata di gemme e di denti d'
) a guisa di tante corde in una cetera con reciproca melodìa convengono insieme. montecuccoli
che non abbiano regola per temperare una cetera, tengono però orecchio per conoscerla distemperata
strisciando il piede innanzi, andanti, et cetera. d'annunzio, v-2-629: tre
e così lata data dico, et cetera, / sì che non tegna più le
papa per mezzo de la cognata et cetera, è ito a spasso. buonarroti
altre cose '). la formula et cetera era d'impiego nel latino medievale,
, ufficiali; cfr. fr. et cetera. eccettaménto, sm. ant
, come una giunta a piè della cetera, per far rigirare e moltiplicare il suono
cromatico e l'enarmonia; ma la cetera, assai più antica, da principio
, e quelle che si cantano con la cetera e con le pive o le sampogne
no, che di febo la soave cetera / non macchia ai faggi la severa
. buonarroti il giovane, 9-407: colla cetera l'altro ch'ha fra mano,
voi e con gli altri, et cetera, con grande carità. leopardi, 16-68
120: sonar tra sordi una attonata cetera / invan lavora, e chi ragiona al
di foglie di lauro indorate e con cetera in mano fabricata di finissimo oro,.
dicesi qua, o vero si cetera, del conte francesco da battifolle non
se la corda è tirata meno nella cetera, che non si conviene, non
l'organo suona per fistole, e la cetera per corde. leonardo, 2-502:
grand'opre degli eroi sublimi / su cetera ingemmata / fai risonare; e tu [
carducci, 297: fremea sotto la cetera / l'onda alterna del petto:
adriani, 5-161: forminga, spezie di cetera o altro strumento musicale, donde dicesi
foste sì eccellente in suonar la cetera, o per meglio dire in maneggiare
cantava, sotto / a la percossa cetera / palpitandole il sen. alfieri,
gareggianti cantare, sonar la tibia e la cetera. chiabrera, 2-5-62: cotanto i
terne. carducci, iii-24-59: se la cetera dell'anima sua...
, che l'alma / sollevava con cetera sonora, / bella, ben fatta,
pasifàe nata dal sole / donar vuole una cetera / ebuma, opra di dedalo,
segno di benivolenzia vi mandai per e cetera, io o con ferro o con laccio
idraulici organi e le dolci voci della cetera d'orfeo e qualunque altro citerista,
8-153: ma tu, mia imbelle cetera, / a tenui carmi nata, /
le incastellature, ne lo inchiodarsi et cetera. = deriv. da incastellare
su'merli aurei / neron tocca la cetera. papini, 27-555: un mese dopo
. gozzi, i-5-83: questa mia cetera, che porto ancora al collo, una
. carducci, iii-24-59: che se la cetera dell'anima sua, anzi che agitarsi
l'usato ingegno, / e la cetera mia rivolta in pianto. l. ghiberti
sposò primamente vossignoria amori civili alla sua cetera e innamorò le città di maniera che
iii-2-375: aedo, che deposta hai la cetera su l'ara / innominata, o
salvini, 39-vi-195: al suono micidiale di cetera insidiosa, per così dire, instolidito
, vii-308: entra... con cetera di legno... tocca con
9-30-327: senza altro adoperar che la cetera, con un'aria di musica intonata
le favole. achillini, 1-49: su cetera d'oro intrecci rime. c.
, i-10-164: sincero con l'agreste cetera, / e vegga per costui quel tempo
vi-412: - che vuol dire armorum et cetera? -non so isvolgarezzarlo.
tu sia savio ed acostumato e discreto e cetera, talvolta il darai a balia a
di golgonda. salvini, 35-84: colla cetera suoni il sacro suono / e col
ciò ne fa fede la lira o cetera di mercurio, la quale fu ritrovata intorno
lira. martello, 275: la cetera,... l'arpa, la
/ d'util menzogna, né la mia cetera / il grato suon riscuote / d'
lui, e lo malo citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del mal
del mal sonare al ferro e alla cetera, e levarla a sé. cavalca,
un mangiare fecè tagliare le corde della cetera a un ceteratore. nuovi testi fiorentini
., ii-1-3: orfeo facea con la cetera mansuete le fiere. g. villani
/ e son quel curzio scapigliato e cetera. romei, 109: -non mi mancherebbe
-avere mazze e corna (o mazze e cetera): avere il danno e le
, io ho avuto da vero mazze e cetera. fanfani, i-115: 'avere
... dilettarsi del suono della cetera. g. gozzi, 1-1: mentre
d'util menzogna, né la mia cetera / il grato suon riscuote / d'
con eloquenza soave, significata per la cetera, e il principe presta al sapiente
tempo. sannazaro, iv-102: una cetera nova,... di dolcissimo sòno
: la sua / forza, come la cetera delìaca, / varia i modi;
come tu un giorno al suono della cetera addolcitore delle cure importune attraesti nell'antro
, da nettunno construtta al suono della cetera di apollo, fu d'altissime mura
. prii ai nervi della vasta cetera e non ai fòri del flauto
riposte corde? / come mia muta cetera / par che da sé s'accorde?
, a lato a quello, la cetera di orfeo seria stata. caro, i-271
aspersi, / lira o viola o cetera loquace / dolce tenendo in man,
dice ovidio che orfeo facea con la cetera mansuete le fiere e li arbori e le
cose e che movea e'nerbi della cetera alle parole. seneca volgar., 3-xxvii
d'util menzogna, né la mia cetera / il grato suon riscuote / d'adulatrici
così meschino, / oc- cupavan la cetera col canto. -in relazione con
: joppa... suona coll'aurata cetera... e canta unde è la
ogni avversa indegnità la spoglia, / della cetera mia poco sonora / sarà prim'opra
essere l'opera di santa liperata ed una cetera che non se ne verrà mai a
toccare con le mani, come in cetera e organi. liburnio, 103
, 10-152: convertita è in pianto la cetera mia, e gli organi miei in
v-99: tornata è in pianto la mia cetera e l'organo mio nella voce delli
, tiorba, arpa, lirone, cetera, spinette, chitarrina, violino, pandora
de'suoi ricchi vestimenti, prese la cetera, salito sopra il più alto sito
, 3-3-194: nelle corde d'una cetera, accordate all'unisono con un'altra,
particolarmente nelle montagne, si suona la cetera: e il finir della 'pachièlla
dall'etera / a far prova di sua cetera / qui nel panteo de'poeti.
di cordoglio solo, / tu su cetera mesta amare note / rinnova. d'
i versi rapidi / che su la tosca cetera / di latin suono spargere / venosa
non si dee chiamare citarista chi tiene la cetera in casa per prestarla per prezzo,
cantava, sotto / a la percossa cetera / palpitandole il sen. monti, 18-792
]. pallavicino, 8-198: la cetera, il canto, la danza in quanto
simboleggiando narrò vinti al cantare e alla cetera d'orfeo andare appresso, dimentichi della
. foscolo, ii-288: con sublime cetera / per la casa del pianto /
, 10-152: convertita è in pianto la cetera mia, e gli organi miei in
l'usato ingegno, / e la cetera mia rivolta in pianto. idem, 332-18
preditta acqua in firenza, 'et quum cetera remedia nihil contulissent', restai curato benissimo
/ seguir mia voglia e pigliarai la cetera, / e quel tuo preso cor
stagion vissi, / la nuzial tua cetera, / che lungo serchio or suona,
, arbitro della salute e signor della cetera setticorde moderatrice dell'armonia planetaria. mossotti
esigenze del tempo. che se la cetera dell'anima sua, anzi che agitarsi
somno e 'l silenzio e quell'et cetera / ignavo averso de l'eruditissimo / polifilico
de'più ricchi vestimenti, prese la cetera, salito sopra il più alto sito
sia savio ed acostumato e discreto e cetera, talvolta il darai a balia a una
ond'io mi pregio, / e la cetera mia d'oro lucente / fei risonar
grafi 5-1035: maestra d'area e di cetera; / fotografie; signorina / di
si dèe chiamare citarista chi tiene la cetera in casa per prestarla per prezzo, e
si dee chiamare citarista chi tiene la cetera in casa per prestarla per prezzo e non
. carducci, iii-24-59: se la cetera dell'anima sua, anzi che agitarsi
d'annunzio, iii-2-245: la donatrice della cetera si riprofonda nell'ombra procellosa. il
'l mio a'poveri 'et cetera ', se non ho carità, nulla
coi modi propri ai nervi della vasta cetera e non ai fori del flauto gracile.
che mi furò la grasta, 'et cetera '». = voce ancora viva
le incastellature, ne lo inchiodarsi et cetera. corte, 37: vi dico che
nel maggior corso i venti, / cara cetera d'oro, i nostri accenti.
da gli augei, né febo / la cetera del duol raffrenatrice / agita in vetta
ecco! la man su l'apollinea cetera / rapidissima batte. -per estens
rapidi, / che su la fosca cetera / di latin suono spargere / venosa m'
di tutte le arti imitatrici: la cetera, il canto, la danza, in
merita suon di legno e non di cetera. verga, 5-421: clawton reiterò la
sole, arbitro della salute e signor della cetera setticorde. arici, iii-482: o
... nato a guisa d'una cetera distemperata... riarmonizzarvi da voi
questo tempo alessandrino tant'è sonargli la cetera che il nbecone. = acer,
scudi, / fé le corde a la cetera tagliare. = deverb. da
equicola, 71: accordata la mia cetera, in questo secondo [libro]
parer mio servirebbe meglio a ricopiar i cetera di qualche notaio che a raccontare i gesti
dimmi tirinto, che hai zampogna e cetera /... / « oh,
voce. pallavicino, 8-198: la cetera, il canto, la danza in
d'annunzio, iii-2-245: la donatrice della cetera si riprofonda nell'ombra procellosa.
/ d'util menzogna, né la mia cetera / il grato suon riscuote / d'
alto aolor? / cui né l'arguta cetera, / né alleviar potean gli augelli
toccare con le mani, come in cetera e organi. citolini, 492:
novellino, xxvtii-811: antinogo prese la cetera e ruppela e gittolla nel fango. fra
vi essendo la rosa come nel liuto, cetera e altri strumenti d'oggi si costuma
su'merli aurei / neron tocca la cetera. fucini, 514: lui, roteando
grossolanità. aretino, iv-4-138: la cetera... nel suo genere rusticale
gentile, / un altro a suon di cetera festiva.. / ma chi de'
f. paruta, 1-214: l'aurea cetera vostra [o grazie] /..
ecco ch'io mando davit con la cetera e altri cantatori di ierusalem, acciocché ella
suono della tromba, della fistula, della cetera, della sambuca...,
la sambuca è detta a similitudine della cetera, perché, secondoché nella cetera sono corde
della cetera, perché, secondoché nella cetera sono corde, così nelle travi,
tutto e il capo suo e la cetera gittate nell'ebro, infino nell'isola
che sia un sonator d'arpa o di cetera, se gli date uno strumento con
come una sola corda scorda tutta la cetera, così per un villano motto discade tutto
, tutta quella corte, tutta quella cetera scorderebbe. 2. intonare le
al convito dell'amico con sonator di cetera, che canterà scordatamente. 2.
strumenti non 67: la mia cetera, usata a dilettare, / baratterai con
dovrebbe dentro aver novi martìri. la cetera. fagiuoli, xi-163: coteste son scene
e sconcio e a picchiare in sulla cetera con maggior furia del bisogno. faldella,
... mettansi al collo la cetera. vico, 4-i-765: quantunque innocente,
alma di cordoglio solo, / tu su cetera mesta amare note / rinnova. monti
toccare con le mani, come in cetera e organi. 2. figu
o pastur da zampogna e tu da cetera, / a non far qui qualche acto
si dèe chiamare citarista chi tiene la cetera in casa per prestarla per prezzo, e
lui, e lo malo citarista biasima la cetera, credendo dare la colpa del mal
del mal sonare al ferro e alla cetera, e levarla a sé. bembo,
el populo cun gran festa, et inter cetera li forono questi do spectaculi: el
, tiorba, arpa, lirone, cetera, spinetto, chitarrina, violino, pandora
g. gozzi, i-5-83: questa mia cetera, che porto ancora al collo,
[l'aquila] stellificata con la cetera nel petto risplende. 2.
/ e molti uccide il canto d'esta cetera. 2. letame.
david, con quale industria preparasse la cetera per domare lucifero. né discioglieva le corde
, egli, salito sopra una torre colla cetera, sonando cantava un suo poema sopra
sgarbato e sconcio e a picchiare in sulla cetera con maggiorfuria del bisogno. carducci, iii-24-447
seppe bene per aventura, accordare la cetera, ma egli vituperò l'imperio, e
dice ovidio che orfeo facea con la cetera mansuete le fiere, e li arbori e
versi rapidi, / che su la tosca cetera, / di latin suono spargere /
[re pero] le corde a la cetera tagliare. / « meglio » disse
un mangiare fece tagliare le corde della cetera a uno ceteratore, e disse queste
scudi, / fé le corde a la cetera tagliare. / -meglio -disse -è tagliare
toccare con e mani, come in cetera e organi. 11. il
, 8-153: ma tu, mia imbelle cetera, / a tenui carmi nata,
quia habet substantiam fixam, est inter cetera corpora melior'. tommaseo, 2-i-49:
ha disgiunta dalla tracolla di cuoio la cetera d'avorio ben costrutta. brancati, 4-61
marino, v-4: orfeo con la sua cetera amorosa / traea le bestie; in
tua boce ismusicante senz'altra trampellazion di cetera né di liuto. = nome d'
tempo. chiabrera, 1-i-235: qual sulla cetera, / per cui trionfasi / del
la sambuca è detta a similitudine della cetera, perché, secondoché nella cetera sono corde
della cetera, perché, secondoché nella cetera sono corde, così nelle travi che
con 1'awolgergli attorno una corda da cetera sottile come un capello. e. zani
quale incomincia 'e se alcuna questione'e cetera... si stenda alle cose passate
/ estura ne può far la pruova e cetera; / poi cominciai d'amor commedia
, iii-62: -che vuol dire armorum et cetera? - non so sì volgarezzarlo.
frugoni, i-n-ioi: pronta ho la grata cetera, riati argomenti.
della padrona che balla e canta su la cetera, è un affare ai gran pericolo
interviste, dichiarazioni, ec cetera che prodi quotidianamente rilascia da quando si è