poesia francese (di dodici sillabe, con cesura dopo la sesta): medievale e
sola, ma cestuta radice. cesura, sf. pausa nel ritmo del verso
non solo perché... nella cesura spezialmente non può stare, né si
può scusare. algarotti, 1-397: la cesura ne'piccioli versi dee precisamente cadere in
catalettico; il quale ha sempre la cesura dopo la terza arsi, onde ciò che
dotta, lat. caesura * taglio, cesura ', deriv. da caedére *
metro classico quantitativo, separate dalla cesura. aretino, 1-180: hai
all'interno di un piede, è detta cesura). carducci, iii-25-214: l'
, agg. femm. metr. cesura eftemìmera: quella che nell'esametro greco
prima parte di un verso fino alla cesura (nella metrica greca e romana)
misura di quattro piedi e mezzo; cesura che cade sulla metà del quinto piede
v.]: 4 enneemimeride '. cesura nel verso latino ed è quella che
o anche in un giambo; la cesura può cadere dopo la tesi del 20
delle madri. 8. metr. cesura femminile: cesura dell'esametro che cade
8. metr. cesura femminile: cesura dell'esametro che cade nel terzo piede
dopo la prima breve del dattilo; cesura trocaica. 9. mus. desinenza
dalla prima metà del verso sino alla cesura pentemimera (e in tal caso,
uo, 4, mentre se la cesura è trocaica viene chiamato hemiepes femminile,
, 2-39: sinalefe da latini sarebbe detta cesura, noi vulgarmente chiameremola incisione.
, tre spondei interi e non si avrebbe cesura. soldati, 2-353: il cinema
frutto. 9. metr. cesura maschile: quella che cade dopo una
: ciò sono l'endecasillabo con la cesura dopo la quinta, l'ottonario ad accenti
seconda, quinta o sesta, con cesura dopo la terza, quarta e quinta sillaba
generale. 10. metr. cesura di un verso. carducci, iii-13-82
fece compassione. -che presenta una cesura metrica. baldini, 12-194: l'
nuova poesia toscana, 418: la cesura non solo è nel verso pentametro,
), agg. metr. cesura pentemimera: quella che cade dopo la
un verso. -anche: clausola, cesura. marino, 7-67: con la
sillaba tonica. - anche: pausa, cesura. costo [in di costanzo,
l'ideologia, vuol dire negare ogni cesura definitiva della concretezza delle istituzioni architettoniche e
: denominazione attribuita a un esametro con cesura dopo il terzo piede. -con metonimia
determinata varietà, per es. quello con cesura epica dopo la sesta, e costruiscono
basi un più antico tipo volgare-latino con cesura e terminazione proparossitona, ricongiungendo a questo
sulla quarta e sulla nona sillaba e cesura dopo la quinta. lucini,
quasi fatti a la catulliana non hanno cesura distinta, ma sono da usar rarissimamente
deriv. da reciso, sul modello di cesura (v.). rècita
qui e perciò tento di bloccarlo alla prima cesura spontanea. ma lui...
dattilo e una dipodia trocaica, con cesura dopo il coriambo. l.
di città. 17. ant. cesura metrica. lenzoni, 164: lo
. semiquinàrio, agg. metr. cesura semiquinaria: nella metrica latina, cesura
cesura semiquinaria: nella metrica latina, cesura che cade dopo la metà del terzo
piede dell'esametro (e corrisponde alla cesura pentemimera della metrica greca).
, un dattilo, una dipodia trocaica. cesura semiquinaria e dieresi dopo il coriambo.
semisettenàrio, agg. metr. cesura semisettenaria: nella metrica latina, cesura
cesura semisettenaria: nella metrica latina, cesura che cade dopo la metà del quarto
piede dell'esametro (e corrisponde alla cesura eftemimera della metrica greca).
semitemàrio, agg. cesura semiternana (anche solo semiternana, sf
tribrachi, anapesti o proceleusmatici, con cesura semiquinaria e semisettenaria e con alcune restrizioni
. -parte di verso scandita dalla cesura. patrizi, i-276: la sezione
per lo verso, perché rincontra la cesura e la sinnalleffa e dà in un
andamento ritmico (una pausa, una cesura o un segno di interpunzione).
g. contini, 22-159: conveniente cesura innanzi alla subitaneità della nuova apparizione.
degli 'idilli'di teocrito, che presenta una cesura dopo teobromina, sf. chim
iambico catalettico; il quale ha sempre la cesura dopo la terza arsi, onde ciò
. tritemìmero, agg. metr. cesura tritemimera (anche solo tritemimera, sf
, sf.): nella metrica classica cesura che, nell'esametro, cade dopo
catalettico; il quale ha sempre la cesura dopo la terza arsi, onde ciò che
si riferisce, che è relativo a una cesura. cetimedizzato, agg. adattato al
francese, di dodici sillabe, con cesura dopo la sesta, da cui deriva il
del refrain. = deriv. da cesura, col suff. dei part. pass