abbagliato dal liscio oltremontano, io non cesso di encomiar la lingua, la letteratura
un fiume colmo di le abon- cesso del sentimento. iacopone, 61-77
2. disus. luogo di decenza; cesso, gabinetto; bisogno corporale, escrementi
cessiamo affatto il carteggio. e se lo cesso così asciuttamente, non dirà colui del
a tormarancio, in una stanza senza cesso e senza cucina, tra i bacherozzi d'
, dov'era puzzolentissimo il casottino del cesso. deledda, iii-1029: a cosima,
pasolini, 1-70: lo lasciarono nel cesso d'un baretto vicino a ponte garibaldi
che anch'io dal mio canto non cesso d'impiegare tutte le diligenze. lancellotti
116: 1'ho dinanzi il fondaco del cesso, / di dietro ho fosse,
i'vorre'cacciarlo / dentro 'n un cesso, dentro 'n una fogna, / a
nero è bottino o fogna smaltitoia del cesso, a differenza di quella degli acquai
dovunque vai, con teco porti il cesso, / oi buggeressa vecchia puzzolente, /
quando tu le parli, istà di cesso; / ch'i'ho d'ogni persona
sm. disus. luogo di decenza, cesso. aretino, 8-87: mi
diciamo anche lo stanzino ove è posto il cesso. più comunemente * camerino '.
ma dicesi per lo più dello stanzino del cesso, o destro. tommaseo [
senza riverenza, / un camerotto da cesso ordinario. carletti, 241: [convenni
si mura intorno all'orifizio del cesso. note al malmantile, 2-750
. machiavelli, i-1113: io ero sul cesso quando arrivò il vostro messo, ed
. manzoni, 804: nel pio- cesso son riferiti discorsi di carcerieri, di birri
anche a meglio coprire la bocca del cesso, fu poi ed è tuttora preso per
tuttora preso per sinonimo di coperchio da cesso. palazzeschi, 246: -ti piacerebbe stare
/... / -hai visto il cesso com'è bello? / -è di
suole, / che la giuvenca al vincitor cesso abbia. b. segni, 103
torsi una ceffata che il sopportare il cesso che è ne la bocca di chi spende
io. = deriv. da cesso. cessaménto, sm. ant.
. idem, 45-94: ohimè che cesso / di volger questa spada ora in
dovunque vai, con teco porti il cesso, / oi buggeressa vecchia puzzolente. albertano
costretto l'onesto uomo andare in un cesso. machiavelli, 1113: io ero
machiavelli, 1113: io ero sul cesso quando arrivò il vostro messo. ariosto,
getta / con la lira in un cesso. palladio, 2-3: i cessi sono
tutti a vostra instanza mandarle in un cesso? certo, sarà ben governato il
in una stanza terrena dove era un cesso orribilmente fetido, ed un gran tavolato
idealismo umano, / affògati in un cesso. -cicognani, 3-178: un usciolino mette
una specie di ballatoio che porta al cesso. pavese, 6-95: ci sono
cessino. magazzini, 17: il cesso è ottimo agli orzi ne'terreni freschi
i rei, o impalarli per il cesso. = dal lat. cessus,
. locuz. -ridurre una cosa in un cesso: sporcarla, lordarla. rosa
dell'alveario, e della rosa un cesso. -mettere nel cesso: dimenticare
rosa un cesso. -mettere nel cesso: dimenticare compieta- mente, disprezzare.
modo tal, che messo m'hai nel cesso. cèsso2 (part. pass
se'mobile: e quanto più ne se'cesso, più se'mobile, e più
/ la gente sua, non però molto cesso, / inverso attene il camin prese
esso, / unde de i mali è cesso, / de i boni a bono
medesima ottava sfera del suo moto di cesso e recesso, il quale fa di sette
2. locuz. avveri). in cesso, di cesso: in disparte,
. avveri). in cesso, di cesso: in disparte, discosto, lontano
quando tu le parli, istà di cesso, / ch'i'ho d'ogni persona
ma stien i malebranche un poco in cesso, / sì ch'ei non teman delle
iii-4-54: essendogli ella non molto di cesso, / inver di lui alquanto gli
lettera all'amico suo dolce si tiene in cesso! = voce dotta, lat.
cuoio, usato per sedersi sul vaso del cesso (o per stare più comodamente su
è pari alla bocca del sedile del cesso, cui si adatta per sedervisi,
luogo comune, necessario, e dal volgo cesso. c. gozzi, i-50
un dì uno di cotali sciagurati nel cesso, e quanti ce ne sono.
tal altra volta le si facea significare * cesso '. quindi la frase 'servire
tal cosa è degna da finire in un cesso '. tommaseo [s. v
quel che ne va dal lett'al cesso / a vomitar la cuccuma indigesta.
simili deposti in quel pro cesso si leggono. tommaseo, 3-iii-94: egli
/ ch'egli era allato quella buca il cesso. garzoni, 1-143: qui s'
'e dal tema di xoctoxtjycù 'cesso '); cfr. acatalettico3 e
sfogare senza violenze questo ec cesso di sensibilità. distraziare (dial.
di queste gorgiere, o doccioni da cesso, che vogliamo dire. redi,
5. prov. quando il cesso è troppo pieno, scoppiano i doccioni
proverbi toscani, 289: quando il cesso è troppo pieno, gli scoppiano i
le grida. -ficcarsi in un cesso: andarsi a nascondere. f.
4-96: o va a ficcarti / 'nun cesso, poveraccio, come meriti.
una funzione attiva nel pro cesso della fotosintesi e presenta una fluorescenza
. prov. ogni casa ha solaio, cesso, fogna e acquaio: ogni cosa
, 199: ogni casa ha solaio, cesso, fogna e acquaio.
arsi, / l'alma ne vada al cesso fogna fogna. varchi, 18-1-300:
che tende a determinare visualmente la cesso di moltiplicazione (emissione secondaria),
o di toletta); latrina, cesso (gabinetto di comodo o di decenza
di cattivo odore, / id est il cesso. parini, giorno, 1-476:
età pulitissima. quindi essendo anche il cesso, dicendo 'gabinetto da bagno 'si
., che essendo caduto giù per un cesso, cantava poi là dentro. pananti
: coltivano con qualche suc cesso il campo delle lettere e il bel giardino
/ che la giu- venca al vincitor cesso abbia, / cercar le selve e le
non vanno entrambi a finire nel medesimo cesso? 3. per simil. e
, 272: vorrei più tosto che dal cesso fuora / a. pucci, cent.
guardispènsa). ant. gabinetto, cesso. pataffio, 9: mona
/ empion di signoria per fin al cesso. c. gozzi, 4-32: de'
idealismo umano, / affògati in un cesso. oriani, x-7-30: se un
2-19: « anche il vuotare il cesso [ha qualcosa di religioso],
scartabegli, andatevi a ficcare in un cesso! = comp. dall'imp.
disus. smoderatezza, ec cesso, incontinenza. v. martelli
: quel ne va'dal lett'al cesso / a vomitar la cuccuma indigesta.
ferìo li fianchi duri, / nel cesso avea temprato il crudel dardo. bandello
mezzanotte, talora ad ore assai più innoltrate cesso di scrivere le mie meschinità letterarie.
di tartaree coregge inonda questo / tuo cesso e t'empie d'atro odor molesto
dapprima cacciato tutto ciò nel canale del cesso, ma il dannoso intasamento che presto vi
nel tanfo di una ritirata, da un cesso all'altro, o in classe,
hammi tratto a gambe levate in un cesso, qual mi vedi in camiscia ed intonicato
per la mensa sol, ma per lo cesso, / e per gli sputi
. -ite che indica pro cesso infiammatorio. ipofìsòide, sm.
destini imperiali d'italia e'sono da cesso ». = deriv. da isterico
uno o un altro pro cesso storico. = deriv. da
loredano, 5-36: ubbriaco, dicea, cesso canino, / core di cervo,
cicerone, / e titolivio buttisi nel cesso, / e con virgilio turisi un balcone
chiedere 'licet 'per andare al cesso, così * licet 'significò il cesso
cesso, così * licet 'significò il cesso. voce alquanto fuor dell'uso.
t] e, emil. lìzet 'cesso '. lichen, sm.
versi getta / con la lira in un cesso, e una arte impara, /
, anche di mattina, anche al cesso, non porta mai gonne più su della
. doni, 1-21: vi è un cesso, il quale, nell'entrar dentro
/ ma stieno i malebranche un poco in cesso, / sì ch'ei non téman
, / nunc comedor nimis docui, nec cesso docere / mortuus, ut dicat qui
le mani a te e la bocca al cesso. goldoni, ii-836: -se
/ prima lo gitterei giù per un cesso, / ch'io lo mostrassi loro
-ant. masserizia della casa: latrina, cesso. -anche: coperchio della latrina.
'cariello 'o 'turacciolo del cesso ': e questo, perché un tale
monti, x-5-442: va', gitta al cesso le tue cicalate, / le memorie
: un morbo, un puzzo, un cesso, / un toglier a pigion ogni
, talora ad ore assai più inoltrate cesso di scrivere le mie meschinità letterarie.
, poi eh'amor ferimmi, mai non cesso / a nuovi impiastri le mie piaghe
di tartaree coregge inonda questo / tuo cesso e t'empie d'atro odor molesto
poi ch'amor ferimmi, mai non cesso / a nuovi impiastri le mie piaghe
la madre, il padre, il cesso. 5. ant. che
. 12. sm. latrina, cesso. testi pratesi, 376: item
ni, 88: un pugnale, un cesso o vero un nodo / ti faranno
che non riscalda in giù tanto da cesso, / ne anco il sol niente
trovata di picasso, un oblò del cesso. montale, 3-35: il fumacchio
regno, orgogliosi di mostrarsi addetti al cesso del loro sovrano. borgese, 1-26:
chiaramente. ariosto, vi-260: che cesso io a cavar le pallottole, / e
tuttavia le mani su le sponde del cesso! = denom. da palla1
azione da tooko 'mi fermo, cesso ', di etimo in
una vecchia] pute co- m'un cesso / suo piastrelli e pelliciati / quando te
5-16: ella pute com'un cesso: / suo piastrelli e pelliciati / quando
riarso. magazzini, 4-29: il cesso è ottimo agli orzi nei terreni freschi
e con essa discenderlo nei doccioni del cesso, affinché col suo peso cacci giù le
, 5-9: se a formare un cesso o largo o stretto / vuoivi il giudizio
loredano, 5-36: ubbriaco, dicea, cesso canino, / core di cervo e
illustrate. -gabinetto, latrina, cesso (nell'espressione eufemistica quel posto)
nero'è bottino o fogna smaltitoia del cesso, a differenza di quella degli acquai.
sm. dial. ant. latrina, cesso. fra giordano, 3-90: ecco
sm. dial. ant. latrina, cesso. s. bernardino da siena
: luogo che riceve gli escrementi, cesso, necessario. = var. (
privàrio, sm. ant. cesso, latrina. testi veneziani,
. privata, sf. ant. cesso, latrina. iacopone, 12-24
. 28. sm. latrina, cesso. fra giordano, 5-354: altresì
lii-1-83: sebbene [francesco i] aveva cesso in convenzione o patto le ragioni dello
stato di milano, non però aveva cesso né poteva cedere ad altre ragioni che
dall'amor geloso della regina onesta, cesso dal tagliuzzar le verghette di salcio col coltelluc-
aualcuno anche, pensava, di finestrin di cesso veduta: nel- rora di levata,
più pulito dire menecacci aveva dimenticato al cesso [un anello]. -entrare pulito
'punico ': cartaginese; cesso di quella poesia in sé, ma è
n. secchi, 1: io non cesso mai di procacciar rimedi alle piaghe mortali
: dovunque vai, con teco porti il cesso, / oi buggeressa vecchia puzzolente:
tuttavia le mani su le sponde dal cesso! dicami un poco, un di
come nella vite. tom cesso di anestesia, basato sulla cocainizzazione del midolo
di rinforzar le rallentate fiamme / io cesso un dì, come da sé potrebbe /
gione ragionante). cesso che guastò l'armonia della sua mente e
così razzimato, tu mi pari un cesso ripulito. bersezio, 192: si toglievan
quale luogo è una piccola spelunca da cesso della via, la quale è tanto remota
due cavicchietti e rimpeciandoli per da fuora. cesso di queste fantasie capricciose, che sono un
buddista, tu non vai più al cesso. = comp. dai pref.
v-2- 83: il sor pilade cesso di scrivere e cercò di drizzar l'occhio
. 11. locuz. parere un cesso ripulito: in un'apostrofe ingiuriosa.
se'così razzimato tu mi pari un cesso ripulito. ripulitóre, agg. e
tutto, disgustato. « acqua di cesso! hai sbagliato con una fogna,
finora le risultanze 1: del pro- cesso, tutto faceva pensare che veramente si p
7. gabinetto, latrina, cesso (e sopravvive quasi esclusivamente nel linguaggio
italia. non mancano parole nostre: cesso,... luogo comodo, latrina
tanfo di una ritirata, da un cesso all'altro, o in classe, nell'
tuttavia le mani su le sponde del cesso. pasquinate romane, 509: è possibil
: « ubbriaco », dicea: « cesso canino, / core di corvo e
e femmi stare un giorno sur un cesso / e mi mandò le budella in
fregato e l'ha scaricato nel buco del cesso ». -versare sopra o adosso
una stufa, d'un bagno, il cesso, il serbatoio, furono previsti in
scartabegli, andatevi a ficcare in un cesso! marino, v-58: già già
odoroso di sapone: e la miseria del cesso in comune con altri inquilini?
d'amico e n. de pirro; cesso le pubblicazioni nel 1940. -in
nella palma / della mia mano, cesso, dèe star certo d'ottenerne grazia e
'48, filosofica, tecnica, cesso della carrozza essendo così completo sopra strade diordinaria
suc- ridistribuzione equilibrata di popolazione e cesso che siano stati alleggeriti bacini montani o attivati
; è predatrice di insetti che cesso espulsivo è preceduto... dallo scolo
ibidem, 289: quando il cesso è troppo pieno, gli scoppiano i doccioni
sìbene vedere, o delle cose troppo da cesso non si scorgono bene e non paiono
materie che tratti, non ti mandi al cesso senza neppur la materia, la
nasconde. 3. latrina, cesso. petrarca volgar., ii-114:
, occlusasi seco loro in qualche rimoto cesso o ripostiglio. -preceduto dalla prep
. locuz. fare, tenere segnatura al cesso di una carta, di un documento
bel simulacro / fo far stasera al cesso segnatura / per espedir le bolle de'
lo a l'omo e lo seten di cesso e de. sse requie. laude
angiolina sa che dall'ultimo di ottobre io cesso di pagarla, e ch'io non
/ e fémmi stare un giorno sur un cesso / e mi mandò le budella in
m'ha; legge mi sfaccia, io cesso. -disgregare una famiglia.
. bernari, 8-217: uscendo dal cesso, dove ero stato costretto a sfogarmi
scala, dov'era lo sgabuzzino del cesso. 3. stanzetta per il
di tante ritrasmissioni di film slabbrati e cesso. confusi dall'uso improprio o di tante
è sporchi per essere caduti in un cesso. aretino, vi-524: -quel
, / una mestizia che ti cesso al paradiso. piomba al core
l'acqua attraverso il pro cesso delle camere di piombo (così detto perché
suole, / che la giuvenca al vincitor cesso abbia, / cercar le selve e
; / ma perché sì al presente mi cesso / da le mie simiglianze, parlaronne
ragia). cesso, dismisura (e l'abuso che determina
quel franco sacchetti in un manuscritto da cesso. 4. sonare uno strumento
latini. -scherz. sponde del cesso: le natiche. aretino, 20-260
e tuttavia le mani su le sponde del cesso!
stoppavamo il lavandino stoppavamo il buco del cesso e inondavamo le celle. -per
tanto il naso, ché un gran cesso è questo. bicchiere in mano,
qualcuno anche, pensava, di finestrin di cesso veduta: nell'ora di levata,
comp. dall'imp. di sturare e cesso (v.). sturalavandini (
e femmi stare un giorno sur un cesso. parini, 322: da un'altra
volponi, 2-497: qui metti il cesso alla turca, sia per gli uomini
, il vaso dello sciacquone, nel cesso all'inglese. manzini, 18-103: indecenza
, 18-103: sedevo sulla tazza del cesso e avevo, proprio davanti a
una stanzina buia dov'era la tazza del cesso... completavano l'appartamento.
2-278: ho buttato tutte le schegge nel cesso ho tirato l'acqua l'ho tirata
della oblazione del signore, e cesso o elargito. - anche assol.
giorni tornar di primavera, / e cesso il soffio d'aquilone, e borea,
conficcare nelle sue radici o nel tronco un cesso di tosse, emettere uno o più colpi
3-36: nell'ombre solinghe io poi non cesso / di tributar a le mie pene
e con questi stopponi si turava il cesso. -con riferimento a soggetti inanimati
». -turare la bocca al cesso: smettere di parlare, tacere una
/ ha'tu turato ben la bocca al cesso: / non far più versi e
rosa e verde. -gabinetto o cesso alla turca o turco (anche solo turca
sa che dall'ultimo di ottobre io cesso di pagarla. mazzini, 4-180: gli
bernardo volgar., 11-41: non cesso di rivolgere nel cuore mio li romori delle
potersi cavar lo sfizio di dimenticare al cesso il valore (il topazio).
/ voi venditrippe, e votator di cesso, / che gridate per via, gridate
/ voi venditrippe e vo- tator di cesso, / che gridate per via, gridate
volponi, 2-497: qui metti il cesso alla turca sia per gli uomini che per
comme 2. latrina, cesso. -andare a zambra: andare a fare
, cred'io, dov'era il cesso; / e mentre intorno l'occhio gira
foto memorabili. = deriv. da cesso. cesterìa, sf. fabbrica o
, portaocchiali, lo scovolino di un cesso, medaglie ricordo delle spar- takiadi.
, vuol sapere dove abbiamo messo il cesso. si dice anche latrina, luogo di
. a. pazienza, 1-93: il cesso della scuola è intasato dai soliti brutti
egli ha pure l'ac cesso ad una 'chat room'. il mattino [
defecatòio, sm. letter. cesso, cacatoio. manganelli, 13-24:
. 'fanculo. è buio. in questo cesso del cazzo manca la carta. prendimi
, cessi (cioè: ceramiche da cesso) firmate. – per estens
croce, lei che veniva da un cesso tra volla e ponticelli 7 figli, 6
. anche i servizi gli aprirono. nel cesso avevano sin il lavaculo. =
saluta pablo e se ne va al cesso a svuotare la vescica e a ricaricarsi con