grandetisquisitezza e diligenza in distinguerla ed esaminarla. cesari, 1-174: il signor dottore,
squisiti monumenti si miravano nell'acropoli. cesari, 0-263: le pareti erano parate di
, e tira i piedi a sé. cesari, 7-446: che squittisce colui?
da un tal tibergé per ingannarlo. cesari [imitazione di cristo], 3-16 riti
percuote qualcuno con lo staffile. cesari, i-364: questi frustatori sono gli staffilatoli
per colmare lo staio della sua iniquità cesari, iii-321: voi volete nelle cortesie vostre
qualche luogo anco degl'interi capitoli. cesari, iii-452: io tengo qui l'
di parigi e della corte di francia. cesari, i-418: io non so bene
el mar tranquillo ha gran fortuna. cesari, iii-378: di che esem-
chiavato molto bene in camera nostra. cesari, 6-447: cavato la stanga che sbarrava
« che maladizione e questa? » cesari [imitazione di cristo], 1-20-5:
nel grembo di maria vergine. cesari, iii-620: lo spirito santo, amor
quale eran distribuiti i ritratti de'dodici cesari. verga, 7-543: attraverso l'
il mio perciò fortunato 'giuseppe riconosciuto'. cesari, ii-560: ma dante nel luogo
, che ci ò a star poco. cesari, 6-56: intanto essendogli aggravato il
in cielo (il sole). cesari, iii-379: fa notar dante col primo
più mi curo di cotesti spassi. cesari, i-342: la quartana suol
e 'l come d'ogni cosa. cesari, 1-1-5: non istà a voi di
non importare più nulla. cesari, iii-534: o poesia! poesia!
ch'ha in voi raccolto. cesari, ii-2-137: per lo resto egli mi
il compì, di specificazione). cesari, 6-66: in questo stato di spaventosa
via: vita terrena dell'uomo. cesari, ii-246: odi qua il parlare de'
sua presenza le cose in buono stato. cesari, iii-99: dante era ghibellino,
macchia alcuna in sé non ha. cesari, i-397: le frutte non tóc
-sconvolgimento dell'ordine sociale. cesari, 6-334: ho notato...
uomo. -profuso sconsideratamente. cesari, 6-213: le mordaci satire che ne
3. inclemenza del clima. cesari, 10-4-206: egli è di tempera dilicata
lo stendardo di trionfo e gloria. cesari [imitazione di cristo], 2-12-1:
/ sull'ali tenebrose ecco si stende. cesari, ii-5: io credo che il
al largo: compiere una digressione. cesari, i-394: a proposito di manto,
stimoli del desiderio al maschile congiongimento. cesari [imitazione di cristo], 4-7-2
punto che noi non trovassimo qualche stiva. cesari, 7-122: lasciatemi raccorre il fiato
ché son vestiti di carnale stole. cesari, iii-471: 1 beati, udito
da passare necessariamente ogn'uomo mortale. cesari, 1-1-262: quella gente avea fino
/ porre di quella stolida al confronto? cesari, 6-147: parla il povero,
, al cui nome stordirono tutti. cesari, i-567: veramente io stordisco di tanta
. rimase stordita dal riconoscere lavinia. cesari, ii-475: un montanaro, non
fuggirono agli alloggiamenti non ancora assegnati. cesari [imitazione di cristo], 3-14-1
gran processo de le tue prove. cesari, i-411: or che avvenne?
all'imitazione de'nostri poeti italiani. cesari, 6-75: una volta, orando ella
alenosi', cioè farina utile agli alenosi. cesari, ii-575: frugando negli storpiamenti avvenuti
, ma quel 'sorellicidio'mi storpia. cesari, 6-10: fuggiva al possibile ogni
. -subisso di ingiurie. cesari, 7-140: se tu ci pensassi,
dal corpo (un membro). cesari, i-430: a lui che ancor mirava
né per straco né per sazio. cesari, 7-300: io mi porrò a lavorare
agg. letter. scapestrato. cesari, 7-252: t'ho visto sì stracollato
-favorire, avvantaggiare. cesari, 1-1-63: gli ebrei furono primi a
: « uhi, uhi! » cesari, 6-392: veramente in su le prime
non fu né sarà mai corrotto. cesari, ii-iv: vò tuttavia notare ch'io
gli amanti lor le giovin dame. cesari, 6-143: si leva il povero ciascuna
griselda, 52: 'stranare': maltrattare. cesari, 7-254: tutte le tamenti
indigeni e chiamarne de'nuovi stranieri. cesari, 6-355: pilato, uomo gentile
la calunnia manifesta non rimaneva impunita. cesari, 1-2- 83: io non
, da uno stato d'animo. cesari limitazione di cristo], 3-23-10: tu
co'strapunti per riparo delle moschettate. cesari, 1-1-85: la fama de'miracoli
sono strascinati nella sentina de'vizi. cesari, 1-1-263: intendete a quali errori strascina
i loro peccati, potessi correggerli. cesari, i-82: hanno preso a malmenarlo
. -severissima pratica ascetica. cesari, 6-89: a tutto questo cumulo di
il battaglione sacro,... i cesari i pretoriani, i saraceni i mammalucchi
ho avuta una stretta delle buone. cesari, 1-2-76: quando penso alla città di
siate alle strette con conchiudere con francia. cesari, 1-1-185: fatevi degli amici (
benignità del cristianissimo egli aveva ritenute. cesari, 1-2-317: in lettera [paolo]
stretto da furor stringe la spada. cesari, 1-2-91: sollecitato e stretto dallo
dio voglia che pandino stia saldo. cesari, 1-1-34: da quando in qua ha
n'eramo lì fra due ciglioni. cesari, ii-64: le anime, maravigliate del
personali (la norma grammaticale). cesari, iii-596: notabile è il costrutto del
più stretta conviene che sia la disciplina. cesari, 6-160: la chiesa, essendo
e ardui bisogni concorrevano per consiglio. cesari, 6-34: né mai parlava se non
da scendere nella spelonca quando occorreva. cesari, ii-75: qui [dante] entra
2-2-195: venendo allo stretto, replico. cesari, iii-365: dopo sposta il
carta sulle strade. -sostant. cesari, 1-2-287: tra lo stridere delle fiamme
dirò gli altri affanni che gli stringono. cesari, 1-1-177: gli vennero agli occhi
la fede in lui avuta dall'amico. cesari, 6-249: questa religione comanda un
striscia leggera di un astro così splendente. cesari, ii-529: dante dice d'aver
azione militare (una persona). cesari, i-459: virgilio si lasciò strisciare con
, poi che n'è sì giotto. cesari, 6-47: il trovò che stava
in maggior stroscio le cose del re. cesari [imitazione di cristo], 1-20-4
vino, perché più se ne bèe. cesari, 6-267: notissimo è come infame
8. bramato, ambito. cesari, 1-1-233: guai a'grandi che sopra
quale eran distribuiti i ritratti de'dodici cesari; la quarta, coperta da un
che di mantenersi nella grazia del re. cesari, 7-162: solita lusinga ed arte
si lasciano vincere a bello studio. cesari, 1-2-294: vennero... le
quali consagrano le loro studiose fatiche. cesari, 1-2-262: prese nuove maniere di tenerezza
-da su: dall'alto. cesari, iii-446: qui si vede, senza
in su, chi in giù. cesari, ii-568: la fatica del levar in
prima ascensionale e poi discendente. cesari, iii-274: trascorreano lumi su e giù
di eserciti, battaglie, e simili. cesari, ii-10: voi avete un subisso
nel subito pallore di tutti. cesari, 6-131: questa elezione, che a
, / altro aspetto di subito ritrova. cesari [imitazione di cristo], 2-8-1
pensier sproni a più sublime stato. cesari [imitazione di cristo], 3-4-4:
in un periodo successivo; posteriore. cesari, 6-51: iddio, che a luigi
/ succio tra me il mio gusto. cesari, ii-421: io succio la soavità
io mi vi fossi ntrovato a cena! cesari, iii-60: io ne vo'in
che il fine ormai della commedia intende. cesari, 7-246: egli andò tutto in
: 1 consigli e l'armi degli antichi cesari sudarono cinque secoli e mezzo in aver
medesimo: non avea mistieri di gloria. cesari [imitazione di cristo], 3-21-2
opera dell'occhiale con una solenne menzogna. cesari, i-373: condottosi al fine della
suggellato, chiuso e stretto / cesari, iii-414: la cosa mi entra:
. 14. confermato. cesari, 1-1-90: la risurrezione di cristo era
. -concluso, compiuto. cesari, ii-445: e con questo ecco suggellato
le altre stelle ognora a tondo. cesari [imitazione di cristo], 1-1-rifl
espongo, bruscamente, il sunto. cesari, 6-339: io vorrei qui raccogliere in
nella forma del superi, suìssimo. cesari, 7-304: un milion di saluti a
ha carestia di quel d'altri. cesari, iii-610: il tempo dà a tutti
pezzo o taglio di suolo delle scarpe. cesari, 6-77: élla aveva trovato modo
loro ambizione e superbiafurono precipitati nel tartaro. cesari, iii-489: il peccato d'adamo
primo superbo ir le fé vote. cesari, iii-503: quel primo superbo che
intorno la sorte della vostra casa. cesari, ii-139: superbissima poesia, e verissima
assoluto dominio su roma e l'italia. cesari, 1-1-71: la parola di dio
, 3-62: la superstizione filologica del cesari (così la chiamarono) valse a rinnovare
e scritto circa l'anno 1480. cesari, 1-2-86: certi saputi...
fondendole con quelle arcaiche suppeditategli dal padre cesari. 5. portare un esempio
col tuo ingegno quel che non odi. cesari, ii-61: parlar poetico, riciso
vorrebbe che alcuna altra patissi supplicio. cesari, i-83: alla similitudine della burrasca mugghiante
vero nel fuggirsi preso e morto. cesari, 7-258: voi non vedete trasordine
tomin gli spirti ai luoghi usati. cesari, 1-2-294: 1 tagli e le
opportuni sussidi d'orazioni e suffragi. cesari, 6-306: non intendo dire dell'amor
non negli animi nostri, ma fuori. cesari, iii-115: la persona del verbo
troppa affetazione a quel santo esercizio. cesari, 6-17: fare ogni dì almeno un'
. -senso di smarrimento. cesari [imitazione di cristo], 1-20-7:
di nitidezza, indistinto, vago. cesari, i-213: dante nel corpo della luna
10. divagare, distrarsi. cesari, ii-92: questo divagarsi in diversi pensieri
lla materia o. lla forma. cesari, 2-i-12: infiniti svariamenti ed atteggiamenti di
. ste trovaronsi notabilmente svariate. cesari, iii-45: maraviglio- 5. che ha
, 1-xvii-40: dall'appari cesari, i-45: questa similitudine fa vedere il
alla fine si possa prendere la migliore. cesari, bartolomeo da é. c.
t'altri svegliata l'attenzion degli eruditi. cesari, i-526: questo trasporre delle parti
gli è necessario lo sve- glietto. cesari, iii-197: negli sveglietti nostri (e
di tutto ciò con essa svelenirmi. cesari, 7-440: io vo a cercar del
/ a svergognar le donne addormentate. cesari, 7-338: se'tu chiaro abbastanza
riuscir glorioso, siete rimasto svergognato. cesari, 1-1-212: svergognato fu certo il
disputare che atterrare con garrimento svergognatissimo. cesari, 1-1-172: la svergognata disonestà della moda
, totale mancanza di pudore. cesari, 1-2-78: vedrem noi anche in quest'
andassero a svernar nei porti loro. cesari, 1-2-209: il centurion giulio avea per
un sentimento, da una passione. cesari, 1-1-23: volendo san paolo..
parole e della sentenza della scrittura. cesari, 1-2-320: un certo alessandro maestro
d'averza e po'de napole. cesari, 7-340: di'solamente che doro s'
a mano comincia a 'verla ». cesari, i-3: mancava anche questa alla miseria
la consaputa matassa abbia a svilupparsi. cesari, ii-2-87: vedi scontro di cose
, se lo permetterà l'impresario. cesari, ii-330: quanta ragione trovo io sempremai
, e dall'acque orridamente svisata. cesari, 6-400: macco ebbe a lasciarvi un
5. spreg. tacconacelo. cesari, 1-438: ma quella similitudine de'frati
di sua pittura da domenico beccafumi. cesari, ii-449: non vò tacere che alcuni
giudizio di sì erudito filologo mi atterrì. cesari, ii-347: quel volger gli occhi
ai tagliaborse e ladri ancor scolari. cesari, 1-1-47: lascio il frodare del prezzo
] i capelli, né beveano vino. cesari, 1-2-38: in sul partire dal
, più decente allo stato cittadinesco. cesari, 6-231: certo essi [uccelli]
il capo a tagliar di netto. cesari, 1-2-333: la più probabile sentenza si
. m'invitano spesso a'lor taglieri. cesari, 7-312: le parlerà, seco
restasse tagliuzzato e dato a'cani. cesari, i-525: or dice dante, se
[tommaseo]: taluni de'cavalieri. cesari [imitazione di cristo], 4-18-3
, che amano meglio non intendere. cesari, iii-238: oh! che salto!
né meno da divertirsi colla lettura. cesari, i-482: non ho parole che sie-
tanto le avea cagionato di male. cesari, 1-2-293: non abbiam tanto di
il mar, le stelle / doveano. cesari, 11-88: ecco quello che altre
quello della donna colli prussiani. cesari [imitazione di cristo], 1-13-1:
elle son vispe e tarchia- telle. cesari, 7-308: se alcuna è un po'
parrà un zucchero il raggiustarvi seco. cesari, 1-2-254: ma certo, al
-con riferimento alla pazienza divina. cesari, 1-1-61: nondimeno vedete dio lento e
e rattratti ve n'è un esercito. cesari, i-134: pennellata maestra è poi
tesoriere de'pazzi e sepolcri de'viziosi? cesari, 7-212: ho manomesso tutte le
augello, a cui tarpansi le piume. cesari, iii-013: egli trasse [dante
xà|ig (v. tassia) e da cesari, 7-662: a questa tasta veggo l'
, geloso e cane de l'ortolano! cesari, 7-38: né però alcuno si
chi una tavola e chi un legno. cesari, 1-2- 189: se paolo
il discorso di religione in campagna. cesari, ii-52: noi andremmo nell'infinito,
agli inimici, lanciando dai tavolati. cesari, i-504: o buono questo suolo!
altrimenti non la puote stornare, ecc. cesari, 7-534: chi ha una tecca
a le suoi tecce appiattare e celare. cesari, iii-207: tuttavia questo sbaglio.
a guazzo e talvolta in vetro. cesari, i-78: a dipingere in tela una
pascerò voi e li figliuoli vostri. cesari, 1-1-30: che ne aspettate? un
otta e a questo tempaccio strano? cesari, 6-401: da che questo tempaccio
quello che dimandato e'gli avevano. cesari, ii-51: egli si mette sulle berte
mio in sulla tavola di cucina. cesari, 1-2-343: egli era però di robusta
avversità, sventura, traversia. cesari, 14-3: ben vi dico, che
suppliche, sollecitazioni ripetute e insistenti. cesari, ii-108: noi lasciammo ier dante tempestato
scrivere per questa volta molto lunga lettera. cesari, iii-223: egli è tale cosa
aver le madri temporali che spirituali. cesari, 6-192: voleva il verbo di dio
loro assaporare stilla di vera allegrezza. cesari, 7-240: così tutti gli dii e
dal primo e i giovani dal secondo. cesari, i-541: io tengo con voi
accompagnata in essa dalla sua bella innocenza. cesari, iii- 597: atto tenerissimo
santo e tenero amatore della cristiana fede. cesari, 1-2-109: gli ebrei..
, onori, comodi e gusti. cesari, 1-1-171: quella libertà di costumare,
la sciocca fè dell'insensata plebe. cesari, 6-381: filippo, ricevuta e
sacro all'eternità, tentar le porte? cesari, 6-447: aiutato dalla paura,
ascesa a tanta gloria e peccati. cesari, 1-1-75: questa è la gran tribolazione
a restare nell'oscurità di prima. cesari, 6-227: cominciando dagli antichi filosofi,
fantasia alcuni tenui simulacri d'oggetti divoti. cesari, iii-49: voi vedrete sì la
cuopre que sto seme. cesari, ii-414: per magrezza era tanto assottigliato
bisognò ricorrere ad una forza teocratica. cesari, 1-1-8: dalle cose dette conseguita
del pianto e della tristezza). cesari [imitazione di cristo], 3-33-rifl.
/ delle cose l'artefice immortale. cesari, 1-2-119: in fino a questo termine
dell'altre parti, che ci concorrono. cesari, 6-319: non posso in questo
ingratitudine, se ne mostrò sdegnato. cesari, iii-510: io vorrei sapere in quali
relazioni richiedono per necessità due termini. cesari, iii-205: dante pone qui paragone
in un mercato de'nostri terrazzani. cesari, i-281: mostrasi dante costumato nella
nasca da scarso lume d'intelletto. cesari [imitazione di cristo], 3-42-1:
istituzione del governo della chiesa. cesari, ii-586: ma dante nomina la roma
, riuscirà fastidiosa fino alla nausea. cesari, i-614: voi udite e grave e
acciò che par lo fresco si mangi. cesari, iii-289: fiorenza avea già un
ve n'è moltitudine del terzo oraine! cesari, 6-63: a gloria di dio
nell'orecchio altrui più gagliarda impressione. cesari, iii-28: la noce della balestra è
di nuove che vagliono un tesoro! cesari, i-503: vale un tesoro questo notare
tessera propria lor l'amor reciproco? cesari, 1-1-215: a voler che cristo
, e de'lavoratori di mode. cesari, i-335: d'aragne gran tessitrice è
non siroer fare né male né bene. cesari [imitazione di cristo), 1-25-7
egli uscì d'ogni umana vista. cesari, 1-2-175: contro quest'isola [creta
da persone poco timorate del signore. cesari, 6-59: fu una giovane natia di
tin sonando con sì dolce nota. cesari, iii-198: ma quel tin tin farà
/ di barbarico sangue un giorno tinse. cesari, iii- 156: i padovani
, se vuoi far il tuo bene. cesari, i-652: qui dante ha tinto
commodo l'addita con una serie di cesari tragici, di apparizioni sanguinose, di
sillabazione di una parola. cesari, iii-590: ma quel 'menava io gli
qua, chi là mi porta. cesari, 1-2-109: gli ebrei adunque aveano tirato
nimico e tirarlo pure a combattere. cesari, iii-131: tutte le notate cose mi
; raccontare, esporre; dire. cesari, i-105: delle barzellette ne tiran fuori
rian, che il sangue tira. cesari, i-174: una cosa tira l'altra
e della gloria di questo mondo. cesari, i-402: a voler far le ragioni
m'accompagnò nel rimanente del viaggio. cesari, 7-390: nota bene questa tirata di
, / tirate dall'odore del convito. cesari, 1-61: parmi vedere il fringuello
, stiracchiato (un argomento). cesari, i-457: non mi dispiace questa spiegazione
persona, fu mandato in esilio. cesari, 6-348: gesù volea darsi nelle mani
fino ai re sono tocchi da le aversità cesari, i-622: veramente la tristezza non
più riverente rispetto un mio desiderio. cesari, 1-1-335: io non vi toccherò
principio giunto. cesari, iii-514: ella ha tocco il punto
lontano dal costume del nostro poeta. cesari, i-74: bravo, filippetto! questo
-ammaccato (un frutto). cesari, i-397: le frutte non tocche né
dagli occhi sì ferale e atroce immago. cesari [imitazione di cristo], 1-23-1
col suo dolore / vuol tor. cesari, 1-1-246: e questi era quel gesù
che è 'conscindere', onde è tolta. cesari, iìi-634: io scommetterei quasi che
dal cielo giove, mercurio e marte. cesari, 6-102: ella non era ricca
sveglia nel cor colmo d'ardore. cesari, 6-217: questa sarebbe dunque fatica di
suoi più forte / la tolleranza mia. cesari, 6-95: molto costò a teresa
/ a tolerame il peso amor tiranno. cesari, 1-1-212: la santa vergine blandina
alla correzione e all'accrescimento delle lettere. cesari [imitazione di cristo], 1-16-2
/ far saltando il ballo tondo. cesari, iii-472: ma quanta gentilezza ed eleganza
gli affetti torbidi che lo sconvolgono. cesari, 6-12: i mondani vogliono goder
-modificare una forma linguistica. cesari, iii-69: ben porta il vocabolario esempi
censurarle e torcervi sopra il naso. cesari, i-422: c'e chi torse il
torcio acceso, si ritirarono in disparte. cesari, 6-400: macco ebbe a lasciarvi
nausea grande, tormentatrice dello stomaco. cesari, 6-143: si leva il povero
però portarono dolcemente tutti i tormenti. cesari, 1-2-291: tutti questi cristiani, che
tormenti infernali sono continuati e perpetui. cesari, ii-497: dante, prima per la
al prezioso cor le forze sue. cesari, 6-9: passato a mantova il verno
a'quali s'avviarono verso londra. cesari, i-450: virgilio nacque diciannove anni
diffusione di sapere e conoscenza. cesari [imitazione di cristo], 3-49 rifl
con convessa torsione inverso il foco. cesari, iii-69: ben porta il vocabolario
una critica eccessivamente cavillosa, pedante. cesari, iii-216: a voi sta ora trovar
gli svizzeri erano collocate le artiglierie. cesari, ii-132: chiunque va salendo alcun monte
core / e le gambe traballar. cesari, 6-406: essere stato il diavolo
nell'espressione bastare e trabastare). cesari, iii-408: basta e trabasta, e
senno, e di correre velocissimamente. cesari, i-407: o bello! e trabello
la insegna; qui staremo trabene ». cesari, 5-123: dico io ben così
di premi e ricompense in traccia. cesari [imitazione di cristo], 1-11 -rifl
mostrava lui di dimorargli fedele suddito. cesari, 7-696: a ciò sto io tracontento
con quel balsamo ungeva il suo signore. cesari, 6-348: cristo non trafigge con
pare loro esser innel paradiso terrestre. cesari, 7-218: tu fai villania all'amico
di scroccatore, e de simili. cesari, 6-445: trafigge il boccaccio, in
dirmi ch'io l'avvezzo male. cesari, 7-84: l'altro dì, vien
, imperoché pare quel che non è. cesari, iii-246: disse dante, che
vede e vuole dirittamente e ama. cesari, iii-59: dante era assai pratico de'
del figliuol di dio redentore? cesari, 7-450: voi farete una carità;
. abbia per nuovo cibo ricreazione. cesari, i-176: fornito questo tramezzamento o episodio
solo con l'invocazione del nome divino. cesari, 6-446: era caduto in sì
, tanto meno potria trasmutare il fuoco. cesari, ii-454: forza ammirabile dell'ingegno
nuova, raddoppiando lor il tributo. cesari, 6-9: dimorato luigi in firenze
o semantica di una parola. cesari, ii-575: frugando negli storpiamenti avvenuti nella
sonno ha sempre poi lungo e soave. cesari, 6-76: le altrui masticature metteasi
una prop. subord.). cesari [imitazione di cristo], 4-3-1:
, in niuno modo posso trapassare. cesari, 1-1-325: io ho trapassato,
tanto più ingegnosa quanto più occulta. cesari, ii-305: vedete che varietà usata da
confidenza, mancare di riservatezza. cesari, 7-294: se tu dirai cose vere
la santa chiesa in le sue braccia. cesari, ii-430: adunque quella faccia trapunta
, agg. ant. straripato. cesari, iii-344: queste similitudini sono ben altro
arto che era stato sporto. cesari, iii-416: chi avrebbe trovato altro cenno
ulisse gli trasser lagrime dagli occhi. cesari, 6-141: prima del 1812 c'erano
una picciola imagine del sole medesimo. cesari, 1-2-319: san paolo non aveva
dalle nostre maniere le oltramontane nazioni. cesari, 7-22: se in qualche poca cosa
usi di questo verbo trasandati dalla crusca. cesari, i-648: quel sentimento da lui
persone di simil tempra è forse peggio. cesari, 7-466: tu sospetti che e'
complicato, di difficile interpretazione. cesari, iii-115: -il poeta accortamente s'avea
singolare, fuori del comune. cesari, iii-565: nondimeno voi udirete maraviglia:
e varca / d'altezza e spazio. cesari, 6-340: 1 vasi d'oro e
la volontà mia con sì obbliganti proteste. cesari, 1-2- 142: il mantener
e giace oppresso da invincibile orrore. cesari, iii-502: s. pietro così trascolorato
e totale avvilimento della di lui persona. cesari, ii-427: noi siam proceduti tanto
storpiavano le parole e i sensi. cesari, 6-337: delle lettere e delle scienze
d'addivenire dice lo 'nfarinato. cesari, iii-127: 'fare'è qui un neutro
, sconvolge e tormenta lo stomaco. cesari, 7-302: così dunque trasnatura tuoni
grave difficoltà, avversità, traversia. cesari, 7-588: da questo il marito trae
corpi chiamansi 'diafani', ovvero trasparenti. cesari, 1-214: il vetro, a
, come nel specchio o nella luna. cesari, iii-352: dante seguiva il sistema
.. pervenimo all'isola di creti. cesari, 1-2-174: quivi il sorti
salone, che ora si sta fabbricando. cesari, 6-183: la festa trovava,
e sarò della luna. cittadino. cesari, 1-1-53: questa era quella fede (
che fosse trasportato i suoi eredi. cesari, 6-119: finalmente il cadavere fu
sia il trastullo della mia vecchiezza. cesari, iii-293: notabile è l'altra
cesari, 6-378: egli rimase così un poco
e montati in più elevato grado. cesari, iii-622: qui dunque bisognava a dante
denota grande valore e brillantezza intellettuale. cesari, i-190: magnifica e trasuperba e sottile
dadi dalla prima tratta gettò deciotto punti. cesari, ii-109: le tratte de'dadi
/ e 'nsieme combattè la gente tratta. cesari, 1-2-304: una folla immensa di
essere tratti di penna non significativi. cesari, 1-2-39: qui san luca in pochi
tratto di orizzonte e di cielo. cesari, 1-2-221: gli ebrei di gerusalemme
i sensi colla soavità de'sapori. cesari, 1-1-155: saulo vide allor gesù
giorni la marcia e di pericoli piena. cesari, 1-1-251: ora voi, signori
ogni instituto e ordine di natura. cesari, i-488: ma per la tornata d'
. molto efficace, incisivo. cesari, i-285: 'sì che la pioggia,
simil. fare circolare il sangue. cesari, 6-335: nel corpo umano il cuore
trasparente. - anche assol. cesari, ii-34: la talpa credeasi aver un
avuto del vero dio la cognizione. cesari, ii-389: questo detto...
quale eran distribuiti i ritratti de'dodici cesari. carducci, iii-4-195: ride su
dei moltissimi trecentismi e cinquecentismich'egli [padre cesari] ha voluto rimettere in onore, e
come il suo dire, [di padre cesari] per esempio dei ragionamenti sulla bibbia
uso linguistico del secolo quattordicesimo. cesari, iii-224: non so, chi de'
del musico gentil dàn tregua al canto. cesari, ii-185: ma a questo termine
in faccia al mio rabbuffato maestro. cesari, 1-2-146: felice fieramente rimorso dalla
tremolare che 1 latini chiamano 'micare'. cesari, ii-384: perocché il fuoco guizza
altri tresca ne'parlatori di monache. cesari, i-384: intende dir delle leghe
darci poi la felicità nell'altra. cesari, 1-1-284: a voler entrare nel
alle tribù dell'antica roma). cesari, 2-i-129: un certo erennio tribun della
riportata nell'« etruria pittrice ». cesari, 6-171: nel mezzo del medesimo,
[pianta] sola orna le case de cesari e de pontifici e innanzi agli usci
mio trionfo, e mia gloria felice. cesari, 1-2- 306: innumerabili altri,
una parte della triplice sorgente del reno. cesari, iii-46: queste tre cose;
significa ballo che giri in tondo. cesari, iii-562: questa prima entrata nel
del cristianissimo principe re carlo trisavolo tuo. cesari, ii-340: dante rivoltosi al suo
elli avea del cui fatto trombetta. cesari, i-416: dato volta, e prendendo
sol picciolo / non ne voglio. cesari, 7-520: tu vuoi dire che la
intellettuale ove è il trono divino. cesari, iii-433: la vergine era allor discesa
tesser senza te troppo mi nuoce. cesari, iii-553: or qui troppo importa
/ il desiarlo sol farebbe onore. cesari, i-637: io non avea appostata
gliabitatori / non le faranno troppa compagnia. cesari, 1-1-5: voi sapete, che
che venga a guadagnar nel cambio. cesari, ii-1-165: quando altri ha ornato od
rinvenimento di una persona scomparsa. cesari, 7-246: deh! quando finirai tu
i bei trovati di memoria degni. cesari, i-639: innanzi tratto, vedete voi
/ il tuffo a chi le fa. cesari, 7-252: io per cavargli il ruzzo
sì tempestoso, quant'è il mercato. cesari, i-45: urli, bestemmie in
d'atro verno il nembo spira. cesari, 1-2-175: ma poco stante, contro
modo impulsivo e violento. cesari, 2-ii-149: parlò metello turbulentamente; appio
figur. macchiarsi di gravi colpe. cesari, 6-241: quando il popolo dava mano
dopo essersi ragionato di molte cose. cesari, iii-472: la cosa è chiara,
il dì'e 'tutta la notte'. cesari, 1-2-166: tutta la predicazione di gesù
. pron. tutto quello che. cesari, 1-1-6: ciò importa, che tutto
due fanciulli che ci menano i cavalli. cesari, 6-97: comandavaie di guarir questo
altrimenti nelli poemi loro essere usate. cesari, i-145: dante dà allo stesso concetto
, far le pazzie a quest'ubriaco. cesari, ii-285: noi abbiamo già ad
d'alcuno di questi ubbriaconi ben cotti. cesari, i-584: va, bestia;
imperio, e perseguitava gli ucciditori di cesari, e decio bruto aveva assediato in modena
1. 5. prov. cesari [imitazione di cristo], 1-1-5:
pieno, uscirono processionalmente dalla capella. cesari, 6-171: ora il detto imbasamento sì
/ ivi errante il governo esser conviene. cesari, iii-148: l'uomo è fatto
a fare per la sua nave. cesari, 6-70: il primo anno che teresa
morte mai se dissolverà per putrefactione. cesari, 6-57: era venuto l'ultimo giorno
celeste nell'ultimo libro della pittura. cesari, i-642: e così, piede innanzi
rintracciando i rincìpi ultimi della natura? cesari, 1-1-8: questo è il regno di
e'dichiarassino per ultimo la mente loro. cesari, 1-2-83: io non vo'tacervi
possono seminare sul fine di giugno. cesari, i-342: la quartana suol acquistarsi per
aspreggiò quel popolo e l'umiliò. cesari, 1-1-163: questo, o cari,
e inducendo poi l'uomo a timore. cesari, 6-101: il lume di celeste
po carne ed unglia. cesari, ii-422: dante era stato carne ed
far di tempestoso il mar tranquillo. cesari, i-478: ma or viene quel luogo
lui, non può essere escomunicato. cesari [imitazione di cristo], 4-13-1
tutto il mestier de d'arme. cesari, 1-2-300: chi sarà oggimai, che
, per gli uali fu riconosciuto. cesari, 1-1-135: filippo, l'uno de
ho invidia in cielo alli alti dèi. cesari, i-365: ma udite similitudine,
'l ben disposto spirto d'amor turge. cesari, iii-198: ecco dunque che l'
quel che non si può insegnare. cesari, 1-1-193: cornelio avea ricevuto prima
lui usata nell'esaltar il niote. cesari, i-31: io ve ne domandai,
è largo producitore di ogni usato alimento. cesari, i-206: dante usa i concetti
è l'usato / linguaggio degli amanti. cesari, i-151: quanto al punga per
prolungare il lavoro più che l'usato. cesari, i-442: ed eccolo, secondo
che dafni le facesse un altro giuramento. cesari, 1-2-5: paolo adunque uscito di
cioè nobilissimo, e di somma considerazione. cesari, i-450: questo bell'uso non
ma più tosto secondo l'uso legale. cesari, ii-61: così va intesa la
di godersi la memoria di quello. cesari, i-18: io sono con voi:
di tutta la teoria da me esposta. cesari, 1-2-51: levate la tradizione,
comportamento sventato, bravata. cesari, 7-194: come egli è un po'
(una variante di testo). cesari, ii-449: non vo'tacere, che
posto che niuno giugnesse a mille. cesari, 6-48: era luigi ne'xxii
né valicare il termine si vuole. cesari, ii-590: noi siam liberi di valicare
o relativo). ta. cesari, ii-133: questa accuratezza di notar ogni
e ch'egli radicasse il vangelio. cesari, 1-1-161: or qui notate che gesù
atto, il far fortezze è vanità cesari [imitazione di cristo], 1-1-4:
giù, con gli altri vani. cesari [imitazione di cristo], 1-20-8:
sotto l'aspetto stilistico ed espressivo. cesari, ii-23: ma catullo la sua bellissima
18. dimin. vantaggétto. cesari, i-387: ah, ah! voi
composto di più strisce variamente colorite. cesari [imitazione di cristo], 1-1 y-rifl
nella critica del testo, variante. cesari, ii-1-198: veramente io bramerei..
vivande, e 'l vario de'cristiani. cesari, iii-109: ed altrettanto fa,
le invenzioni, che vi vanno. cesari, 6-204: in somma [s.
ridir quel che ho già detto. cesari, ii-60: in un'opera così vasta
, benché di spensierati pensierosi li renda. cesari, ii-94: l'appuntar i vecchi
a vedermi tutti gli ambasciatori regi. cesari, 1-1-183: in lidda san pietro
né conoscer la vanità del nostro dolore. cesari [imitazione di cristo], 1-iii-1
oppilazioni, e acuisce il vedere. cesari, iii-484: qui dante, ad uno
il regno e la gente stordita. cesari, 1-1-228: il mondo conobbe miracolosa la
vivo e vegeto in su l'arena. cesari, 1-1-270: o paolo veramente fosse
e con tal moto lo va rompendo. cesari, 6-106: credo a quella maniera
spesso nell'espressione veglia funebre). cesari, 6-402: io vo'mandare a far
che de la luce è scorta. cesari, ii-542: quanta nobiltà di splendi-
dimostrare: il quale 'metaforice'chiama 'veltro'. cesari, i-23: questo veltro sarebbe mai
sì che non possa mai esser alice! cesari, 1-1-141: niun s'aspetti.
a que'tempi era venerabile assai. cesari, 1-2-13: ma con tanta rettitudine e
nata nel cervello di quella buona gente. cesari, 1-1- 132: per li
ossequioso rispetto per una persona. cesari, ii-2-262: vostra eccellenza io prego il
questo nuovo innanzi e levisi quello. cesari, iii-312: vegnente si dice l'albero
venga meno e perisca da voi. cesari, 1-2-307: la chiesa, colonna
cata in luce e consecrata ad esculapio. cesari, i-400: una cosa senza più
mi ristrinsi retro / al duca mio. cesari, i-644: avea già dante sentito
che parimente risponde a la mercatanzia. cesari, 1-2-99: paolo, ad uno ad
è un mal compagno in questi pericoli. cesari, 1-1-231: acuti dolori gli presero
un luogo a un altro. cesari, 6-181: fu, per ispazio di
mangiare, con altrettante preziosissimesorti di vino. cesari, 1-2-29: quivi adunque venuto paolo,
a cristo venuto ebber li visi. cesari, iii-602: beatrice dunque sta nel terzo
chi come bestemmiatore, alle pietre. cesari, 1-2-323: s. paolo fu
salcio. -asticella metallica. cesari, iii-197: negli sveglietti nostri (e
lascive tentazioni, la sua verginal purità cesari, 6-98: ogni atto, ogni gesto
? -trovarsi confuso, imbarazzato. cesari, ii-464: mi son vergognato meco della
sognato. -ecco il sogno verificato. cesari, 1-2-232: e voi qui vedete,
l'abbiano tutto dì non lontana. cesari, 1-1-174: egli [saulo]
nostro cittadino nelle parole e ne'fatti. cesari [imitazione di cristo], 1-8-rifl
vermo reo che 'l mondo fora. cesari, i-662: questa giudecca forma adunque una
e me un vii vermin confesso. cesari, 1-1-314: onde in voi tanta oltracotan-
e ingannevole di un sentimento. cesari, 1-2-252: la nobiltà e gentilezza mondana
sia il vero senso dell'apostolo. cesari, i-405: questa spiegazione è bella,
lieve per l'uman corto sentiero. cesari, i-44: ora questa perfezione è
, ch'a sé venir la vede. cesari, 1-2-85: ora volendo [san
-persona fastidiosa, petulante, insistente. cesari, 6-154: liberata la città da quell'
dopo desinare al vespro nel carmine. cesari, 6-187: la sera della domenica fu
: la guerra del vespro dell'elezzione. cesari, 1-1-131: 1 cristiani adunque perseguitati
vestendo il suolo di bellezza varia. cesari, iii-537: quando l'ariete si leva
travaglianti / tintori, o opralbuio fomolari. cesari, i-644: la similitudine della festuca
vetro secondo., eccol ripieno. cesari, ii-454: orazio sapea ben egli il
milizia, iv-84: nel tempo de'cesari quattordici acquidotti immensi sostenuti da grandi arcate
e depurare l'aria inspirata. cesari, i-190: da ultimo: voi dovete
degli angeli fu assunta nel cielo. cesari, 6-52: adunque confessatosi, ricevette il
da dio (un castigo). cesari, 1-2-22: c'è peccato, di
furono obbligati ad assalire il castello. cesari, 6-340: i vasi d'oro e
, vecchio, / color di topo. cesari, 7-338: costui è rancido,
di stile / nervoso e forte. cesari, iii-95: gran vigoria e precisione è
così vii quiete / desertor della pugna? cesari, 1-1-25: il loro capitano san
man di quelli, più voleva glorificarla. cesari, iii-400: vedi isconcio e vii
(un vocabolo). cesari, iii-367: questo è della vera poesia
corpo alla ferocia dell'ebraico livore. cesari, 6-146: la viltà della condizione
converrebbe per istralciar que'viluppi allegorici. cesari, iii- 276: qui c'
, la morte (cristo). cesari, iii-275: in più luoghi della bibbia
mi vinca / un barbaro in virtù? cesari, ii-214: egli parla certo di
dell'astro, i novi tuoi fulgori. cesari, 1-2-322: l'apostolo rimase vinto
il primo lor violamento di fede. cesari, 6-242: ma bisognava prima condannare
il grave caso indegno ai planco. cesari, i-628: queste sono ferocie o frenesie
: nulla più troveremo di questo. cesari, ii-596: toma a quello che più
i supposti calunniatori sono assai ragionevoli. cesari, 6-78: due volte in ispezieltà
uno scritto, un testo). cesari, iii-174: io ho letto [il
diretta di dio sull'uomo. cesari, ii-125: tocca giusto in parte la
animo simili l'uno all'altro. cesari [imitazione di cristo], 4-5-2:
di guiderdone, è nobilissima prerogativa. cesari, 6-278: dove potrà essere questo
, scrittore favellando dell'eloquenza. cesari, i-27: egli [dante]
pavia e liberò tutti gli carcerati. cesari, 1-2-302: fidato costui [simon mago
e lo consoli ne l'avversità. cesari, i-44: ora questa perfezione è la
[anima] in tale stato? cesari, 1-2-127: or io vi so dire
sempre vissuto nelle selve e ne'monti. cesari, 1-1-208: potrebbe qualche persona divota
... cominciarono a camminare. cesari, iii-41: ruggiva il leone dando vista
augusti costanzo clore e galerio, e cesari per insidiosa machinazione di galerio medesimo severo
nostra fé, d'ubbidienza in pegno. cesari, iii-77: l'uomo con atto
li uomini perversi e per aver vittoria. cesari [imitazione di cristo], 3-19-4
^ eloquenza che la sostiene). cesari, 1-2-376: or un apostolo, un
lodarle o vituperarle secondo il merito. cesari, 1-2-150: non è al mondo
, oltraggioso. perata. cesari, 1-1-139: questa sacrilega mercatanzia porta di
/ placida tonda, oh vituperio estremo! cesari, ii-425: vitupero! grida il
, un acuto e vivace ingegno. cesari, ii-498: a descrivere il paradiso
(un'ope- ra). cesari, i-333: io ho veduto già di
che per lui rimane un vivaio di cesari, artisti, anarchici, briganti, cantanti
noi che viviamo con altri costumi. cesari, 1-1-193: cornelio avea ricevuto prima la
condizioni psicologiche difficili, tormentose. cesari, 6-54: ci fu chi disse,
per vitto cotidiano a un solo. cesari, 6-92: quando sentiva dire che i
troppo, ancorché percotendolo, il tocca. cesari, ii-465: qui si purga il
il peso a chi v'è sotto. cesari [imitazione di cristo], 1-25-4
, ove l'autorità è divisa. cesari, i-17: quivi jacopo rusticucci dimanda
mezzo della compassione e del timore. cesari, 1-2-125: che paolo in quella
, iii-1-173: nel 1806 cominciò [il cesari] la ristampa del vocabolario della crusca
un'enciclopedia, in un glossario. cesari, i-237: quanto al caorsa, presa
che mi diceste se la crusca del cesari porta o no quel passo del petrarca sotto
fama che l'alberghino i folletti. cesari, ii-251: ma questa sapia avea
anch'egli voce alla fama. cesari, 1-2-40: ha dunque la chiesa un
lo più gratuita e pedante. cesari, iii-25: egli fu profeta: che
desiderare di più né di meglio. cesari, 2-i-147: che vuo'tu meglio?
piace: ma nel fin ti voglio. cesari, iii-60: ma a dir queste cose
data ad un tronco privo di frondi. cesari, i-98: è pur cosa volgare
saprei levar per l'aere a volo. cesari, 1-2-308: or che volea con
le sue vo- lontadi e disposizioni. cesari, 6-28: ben vi protesto, che
mondo andasse in volta tutto quanto. cesari, ii-586: le persecuzioni parvero veramente
congegno intorno al proprio asse. cesari, iii-197: negli sveglietti nostri (e
e a vomitare i già presi. cesari, i-652: il ladron caco..
incorrere malaccortamente nella voragine del vizio. cesari, 6-164: verona infelice! in
una ingegnosa e talora anche graziosa maldicenza. cesari, ii-165: è ci fu anche
situazione, di una riflessione). cesari, i-45: questa similitudine fa vedere il
esitazioni. arici, iv-368: lo cesari venne a votarsi il gozzo coll'amico e
una divinità (una persona). cesari, iii-81: io non posso pretermettere di
povertà, castità e obe- dienzia. cesari, 6-79: la domenica quarta di novembre
frivolo, di minimo interesse. cesari, 7-216: dimandi? trovar qualche stiva
tempio, lo vedremo fra poco. cesari, 1-2-245: paolo era il più
ferdinando era zelantissimo della religion cattolica. cesari, 1-2-77: questo è, che non
un ragionamento ingiustificata o inutile. cesari, i-338: l'ariosto avea questo svantaggio
, le ginganne sum li peccaoi. cesari, 1-1-72: questa mala zizzania è
messe le spoglie del buon grano. cesari [imitazione di cristo] 1-19- rifl
due segni di lione e di vergine. cesari, iii-169: notate aggiustato parlar di
altri, sano ogni mio membro. cesari, 6-376: lo zoppo mandava al
ben dritto cammini o vada zoppo. cesari, ii-291: lessi una spiegazione di questo
del poeta non è stato bene compreso. cesari, i-633: prima di andar avanti
pensiero di stabilire secondo la vocazione. cesari, ii-354: queste eleganze a me sono
stimolarlo, instillargli interesse per qualcosa. cesari, i-402: voi ci avete appena messo
possa serrare e conchiudere l'argomento. cesari, 7-134: tanto vi abbiamo noi aria
le gambe mozze; le ghigne dei cesari; i colossi fluviali; le teste