grande viltade, / sol per aver di cesar l'amistade, / preser dominzio e
di antichi cavalieri, 1-41: ma cesar come savio, el quale sempre già
/ ridan da parca impenetrabil molti / cesar fulvi. carducci, 78: di lan-
legno percoteo sì aspramente / che cesar presso si vide a la morte. boccaccio
intelligenza, 174: que'dava a cesar molto gran baldezza, / la spada i
cittadini. intelligenza, 159: allora cesar comandò ad antone / che facesse ritrar
ed évi scorto. idem, 188: cesar v'è ch'arder li corpi non
periglioso. latini, i-2483: giulio cesar magiore, / lo primo imperadore,
'n man givan erranti, / chiamando cesar con gran dubitezza. marino, i-82:
esser devota, / e lasciar seder cesar in la sella, / se bene intendi
petti. intelligenza, 117: cesar con molti ingegni ad esso venne, /
al nido fu disditto / a giulio cesar, perché fur deliri / gli padri col
in soria. intelligenza, 96: quando cesar li vide intalentati, / che li
, 4-2 (93): ma cesar quando s'avvidde che sicurano suo consobrino
tenere sepolto. intelligenza, 188: cesar v'è ch'arder li corpi non volle
non tomoe. intelligenza, 188: cesar v'è ch'arder li corpi non volle
temèo l'algura. intelligenza, 188: cesar v'è ch'arder li corpi non
, 128: un cavalier di cesar si n'accorse, / gittogli un
sembiante. intelligenza, 139: e cesar con parole assai crucciose / parlò a'
tutte le cose, / se a cesar dare il censo è giusto e degno,
non sia punito, / amico di cesar, maiestà degna, / non sarai,
fa re è vero, / chi a cesar contradice, et alltmpero. boiardo,
quando superbo de la gallia doma / cesar fu in dubbio, s'oltre alla
'n man givan erranti, / chiamando cesar con gran dubitezza; / tanto cercàr
quando superbo de la gallia doma / cesar fu in dubbio, s'oltre alla
fede. intelligenza, 90: quando cesar lo vide immantenente / fedì 'l cavallo ai
de troia e de roma, xxviii-415: cesar quella notte se ferio ne l'oste
fuor, donolle al degno erede / di cesar, che ne fè gran festa e
avén re se no 'l giusto / cesar di roma 'mperador agusto. fagiuoli,
l'apennino / illumina la fuga del cesar ghibellino: / i fuochi de la
che fe'domestichezza / col nepote di cesar fu cagione / che anch'ei fosse
: d'annibal, che dirò? di cesar primo, / di giuba e di
fiori di filosofi, i-181: iulio cesar fue il primaio imperadóre ch'ebbe solo
mai debbia: / l'animo del gran cesar, la prudenza / di chi mostrolla
scaramuzze della goletta e l'apparato di cesar per dar la battaglia e veder
moglie allora giulia, / figlia di cesar; recolsi ad ingiulia, / onde fu
amor. serdini, 1-54: vittorioso cesar, novo augusto, / unica insegna,
sua gente. intelligenza, 96: quando cesar li vide intalentati, / che li
in sedizion trascorso / se in man di cesar lasso sempre 11 morso. pallavicino,
legno percoteo sù aspramente, / che cesar presso si vide a la morte. boccaccio
fallato / per dirvi ch'ad un cesar siete eguale / di liberalità, mite e
/ e l'altra, disse, a cesar s'apertene. crescenzi volgar.,
vecchio. latini, i-2481: giulio cesar magiore, / lo primo impe- radore
distruggere. nanea, 1-62: da cesar fu pompeo sconfitto / e mandato a
d'animo. intelligenza, 165: cesar li vide del poggio discendere, /
conti di antichi cavalieri, 1-50: cesar non potea l'oste sua, per cagione
meto. antonio degli alberti, i-58: cesar di gra bon- tade, / eloquente
/ che non sol t'hanno, cesar, obbedito, / ma i loro antichi
fallato / per dirvi ch'ad un cesar siate eguale / di liberalità, mite
posa. guittone, xx-39: iulio cesar non penò tempo tanto / né tanto
montò nulla gloria. intelligenza, in: cesar vorrebbe ben tua nimistanza, / che
costume. cammelli, 169: ad un cesar siete eguale / di liberalità, mite
più la sua venuta, / onde cesar si piagne e turba e muta / e
ai buon servi e veri / di cesar curio e di pompeo domizio, / a
.. / l'animo del gran cesar, la prudenza / di chi mostrolla a
il nido fu disditto / a giulio cesar. cammelli, 18: o città,
tu prenderai d'esta questione; / cesar vorrebbe ben tua nimistanza. sacchetti, 5
'l legno percoteo sì aspramente / che cesar presso si vide a la morte.
gente ». intelligenza, 84: évi cesar, ch'avea tutto occidente / sommis'
, offese / di ciò per che già cesar, triunfando / * regina '
a profusione. intelligenza, 97: cesar promise soldo oltremisura. a. pucci
cristiana. galateo, 183: dopo a cesar successero certi imperatori de li quali è
/ ciò che francesco il re a cesar disse, / ch'a le parole
alla legge. intelligenza, 119: cesar disse: « io perdono il tu'fallire
voi a uno sofferse e patì roma quando cesar fu fatto dittator perpetuo. guicciardini,
più la sua venuta, / onde cesar si piagne e turba. a. pucci
che 'l legno percoteo sì aspramente / che cesar presso si vide a la morte;
belleze soa, sì corno fecero iulius cesar et antonius. dante, lii-6: i'
avea in sua compagnia, / infin a cesar pinse ed uccidea. roffia, 533
al nido fu disditto / a giulio cesar, perché fur deliri / gli padri col
polverieri / v'ebbe, onde cesar ebbe grande dotta. = deriv.
la potestade / che a servizio di cesar sempre ha spesa. -indipendenza,
, i-1-100: è forse in vita / cesar tornato, ed il fier bruto e
-vacante. serdini, 1-54: vittorioso cesar, novo augusto, /...
che porto / per l'imperio di cesar sexto enrico: / lombardi structi,
felice da massa marittima, xliii-228: cesar augusto imperator di roma / volse saper
al nido fu disditto / a giulio cesar, perché fur deliri / gli padri col
tu prenderai d'esta questione; / cesar vorrebbe ben tua ni- mistanza, /
di maniera / che i percussor di cesar vider quanto / fa grand'error chi ne
offese / di ciò per che già cesar, triunfando, / regina contra sé
che vo- leano rendere la terra a cesar. e luces disse a loro che
di limitazione. roseo, v-188: cesar pagò la valuta di un bosco ch'avea
tolomei, 18-2-463: né mai di cesar [la toscana] sentir volse il
sermon, che ancor rinsona, / che cesar costantin l'ampio profitto / desse del
fatta, e con desir giocondo / cesar l'accoglie e gli fa grand'onore,
non mostrar su'fine rio / a cesar che gli stava ognor davanti. donato
antichi cavalieri, 2-100: poi ch'have cesar vente e soctomisse a roma tucte quelle
, pompeio e catone, intendendo che cesar avea assediato domices, incontenente se mossero
de troia e de roma, xxviii-417: cesar e li soi resforzaro la vattalia et
l'apennino / illumina la fuga del cesar ghibellino: / i fuochi de la lega
quella signoria vittoria avesse / contra di cesar disdegnoso gusto. varchi, v-89: -le
(fonti di antichi cavalieri, 2-104: cesar... per madre nato fo
salvezza del comune bene, / e cesar con parole assai crucciose / parlò a'
bren- none, / che taglio a cesar dell'elm'un brandone, / in un
cavalieri, 2-103: contra chi disse che cesar non fosse di alto lignaggio, per
offrì la gamella alle scodellature bisettimanali di cesar franck, a quelle quindicinali di saint-saéns
che porto / per l'imperio di cesar sexto enrico: / lombardi structi, toscani
era mia possanza, / più che cesar in tesalia: / ora ho perso la
cavalieri, 2-93: perché la gente de cesar no era alora bene tucta ordenata e
avea assai più maiurmente, quelli de cesar tomaro quasi tucti a desconficta. e
a dolere ed avere pietà de quelli de cesar, ch'eranocitadini de roma quelli che ucidere
. galateo, 183: dopo a cesar successero certi imperatori de li quali è
perpetuale memoria. intelligenza, 188: cesar v'è ch'arder li corpi non volle
staffetta, benché senza la mula di cesar caporali. -stimolare un bisogno fisico
tanto sfrenata / tra- scorrea drieto a cesar per lussuria, / vigile e desta,
superba / vista vien primo, è cesar. la spagna, 16-6: salvi macon
soggessione. intelligenza, 84: évi cesar, ch'avea tutto occidente / sommis'a
comune. intelligenza, 84: évi cesar, ch'avea tutto occidente / sommis'a
signor loro. pegolotti, lxxxviii-ii-226: cesar... /... convenne
. a seder, cominciò come / cesar fu morte a dir, ch'a più
di antichi cavalieri, 2-94: quando cesar vidde così ordenatamente la grande oste de
in su 'n uno monte forte e cesar stava èlio piano colla sua. g.
intelligenza, 184: brutto, che uccise cesar co li stili, / si cambiò
soldato). roseo, v-109: cesar si prevalse egli di questo mezzo in francia
frutto che porto / per l'imperio di cesar sexto enrico: / lombardi structi,
del carretto, cvi-723: pompeio e cesar vixero felici / mentre che iulia fu
più la sua venuta, / onde cesar si piagne e turba e muta, /
cavalieri, 2-102: cavalcando un dì cesar per roma, uno ad alto gridò
disse: « tiranno! ». e cesar se vols'e lui guardando disse:
perché non per poeta o per divino, cesar vi paga o francia vi trabutta,
offese / di ciò per che già cesar, triunfando, / 'regina'contra sé chiamar
più la sua venuta, / onde cesar si piagne e turba e muta, /
asprezze, / ch'ierano stati con cesar di fuori. cantari cavallereschi, 199:
legno percoteo sì aspramente, / che cesar presso si vide a la morte. boccaccio
sandinisti (dal nome del leader nazionalista augusto cesar sandino) attaccano il parlamento, il