). ant. uguagliare. ceresa, 1-132: ora in quel di obstericchi
ch'ella vegga un suo iddio. ceresa, 1-27: come suo stato amore
d'ogni parte illaqueata e chiusa. ceresa, 1-65: nassa da captivare atena
, ferito, crocifisso e morto. ceresa, 1-1047: non cloto colli par
terra è illustrata da'raggi del sole. ceresa, 1- 1524: ove il sol
a psyche! pavese, 2-60: ceresa imbarcava allora due ragazze, di quelle
imbómbo). ant. rimbombare. ceresa, 1-810: sento a la lingua un
tutti guttatamente excussi imbrefacendo consper- gevano. ceresa, 1-66: nassa da captivare atena e
una persona, un oggetto). ceresa, 1-1524: libra nello aequilibrio ad una
, / pien d'affanni impaledito. ceresa, 1-1036: impallidito, exangue e smorto
anche di fiori e fronde). ceresa, 1-661: impampinulata / de tutti e'
clemenza. -pretendere, richiedere. ceresa, 1-922: se picciol credenzia al ver
2. ant. impetrare. ceresa, 1-1095: non da la bucca man
non lascia alcun cupido sentire alcun riposo. ceresa, i-743: o pompa de le
rose bianche e rosse incarnate). ceresa, 1-605: da intensa, eximia
mandato dal cielo nella vergine madre. ceresa, 1-2255: le domestice cure a copia
, che infiamma di passione. ceresa, 1-1908: qui pianse meco, e
3. assillante, fastidioso. ceresa, 1-909: vinca il fiero mio ascendente
, crocchio di persone, adunanza. ceresa, 1-934: qual di dardanio incincto e
ant. linea della mano. ceresa, 1-1012: dopia incisura mia che il
— anche: illuminare, rischiarare. ceresa, 1-1587: mi rapisce da le guancie
letterario, ecc.). ceresa, 1-514: le inculte rime ad vui
accrescere, sviluppare, potenziare. ceresa, 1-2408: che giova dunque? dal
stare sopra, posarsi, distendersi. ceresa, 1-214: la abbacinante, ciega e
, parce sepulto il reverendo / padre ceresa inculcò la morale / ai fanciulletti teneri,
si poteva vincere con la prodezza. ceresa, 1-452: or blandiente et or festiva
ve- demo abitatori del mare superno. ceresa, 1-1163: quindi amor me violenta
una fatica, un peso). ceresa, 1-32: o di picciol guadagno ampio
estinguere (un incendio). ceresa, 1-968: o bella man da intepidire
.: suscitare l'ispirazione poetica. ceresa, 1-1267: vene da infuriar mantua et
animo; magnanimo, virtuoso. ceresa, 1-2422: quel venusto, ingenuo sembiante
tutti in un punto passeran com'ombra. ceresa, 1-51: vui sdegni, vui
nerbo (un arco). ceresa, 1-413: cum questo amor sua tela
fa né viene contra questa ragione. ceresa, 1-1337: questa è quella beltà che
un foglio, ecc. ceresa, 1-1614: numeri inscritti nella aperta mano
. imprevisto, inatteso; improvviso. ceresa, 1-1847: uno insperato lagrimoso caso /
letter. ant. coronato. ceresa, 1-663: di saliunca et iri instrofiata
il potere, il dominio). ceresa, 1-349: l'alma, la vita
.. interciso non l'avesse. ceresa, 1-1246: papillulette mie,.
rotto (l'indugio). ceresa, 1-1811: l'affanno mi foria via
passaggio a corrier non è interditto. ceresa, 1-2160: interdicto el parlar, pallido
, morte, rovina. ceresa, 1-329: nido... caliginoso
intepidito, cioè temperato dal freddo. ceresa, 1-967: o bella man da
grazia] e dispongono al peccato mortale. ceresa, 1- 2256: le domestice cure
de'violenti. -rifì. ceresa, 1-39: o di quante opinion l'
era uscito dalla ferita di tristano. ceresa, 1-1318: qual benzui s'opporia
). -anche al figur. ceresa, 1-1828: io facea vado a ogni
fu per pirràmo di sua vita priva. ceresa, 1-142: aspro, dur cuor
li quali sono tanto inumani peccati. ceresa, 1-2419: alla vostra inumana,
e a parole mi movevano inusitate. ceresa, 1-2251: or qui la vita inusitata
passione; indifferente, insensibile. ceresa, 1-118: né così ferve (u'
sé; caratterizzare, qualificare. ceresa, 1-351: l'alma, la vita
in partic.: che nasconde. ceresa, 1-1339: questa è quella beltà,
termine, una meta). ceresa, 1-1551: dirò de l'uno pié
è mai stato visto o conosciuto. ceresa, 1-444: quale attrito di lena e
estens. cima di un monte. ceresa, 1-986: caedino, fuori di venia
interruzioni; intervallato, scompartito. ceresa, 1-1013: dopia incisura mia che il
di rughe; incavato, emaciato. ceresa, 1-209: la abbacinante, ciega e
-agitarsi, turbarsi vivamente; infervorarsi. ceresa, 1-2162: mi parea veder quel vivo
un suono, un rumore). ceresa, 1-1590: ne'extremi labri la parola
(crisantemum leucanthemum). ceresa, 1-675: di ciano, amaranto,
-perfetto, splendido, magnifico. ceresa, 1-1389: cedavi qui l'agrigentina alcmena
splendente, brillante, luminoso. ceresa, 1-564: con pace direi di ciascun
era commune ad ogni uomo l'uso. ceresa, 1-1960: per pignere a gli
. varietà di malva domestica. ceresa, 1-1134: qual fior di aristaltea o
. ant. calmamarina, bonaccia. ceresa, 1-971: o bella man da intepidire
orna mentale. ceresa, 1-1134: di malope, di malache
, il quale farina de formento. ceresa, 1-1132: qual fior di aristai tea
2. dimin. mammillulétta. ceresa, 1-1259: o de'risguardi mei furace
prezzo; artificio, trucco. ceresa, 1-998: man fuora d ^ ogni
con artificio; truccato. ceresa, 1-999: man fuora d'ogni cura
infiniti ornamenti. -figur. ceresa, 1-957: questa è la man per
nota marginale, commento. ceresa, 1-1371: scio ben che le parole
una pagina stampata o manoscritta. ceresa, 1-1371: scio ben che le parole
de porco cum la farina de formento. ceresa, 1-1135: qual fior di aristaltea
errore, inesattezza, imperfezione formale. ceresa, 1-943: degno di culta vena e
l'umana gloria è fatta nigra. ceresa, 1-335: nel divo grembo nidulando
e la rilassatezza dei costumi. ceresa, 1-706: rosaceo ardor milesio e,
. ant. mille volte maggiore. ceresa, 1-1320: qual benzui s'opporia (
a sì dolce alba arrivi il sole. ceresa, 1-1239: timidulette mie dolce mammelle
quali si mischia alcuna sostanza metallina. ceresa, 1-117: né così ferve (
, effettuato (un movimento). ceresa, 1-1610: qui e'mei sospir van
continuazione degli piccioli e elefantici denti. ceresa, 1-679: e'sobtigliette e
mor bido. ceresa, 1-998: man fuora d'ogni cura
sm. abito di color violaceo. ceresa, 1-1965: per farme or di miseria
invalido e impotente ad alcuna operazione. ceresa, 1-1269: vene da infuriar mantua et
una persona, l'anima). ceresa, 1-442: quale attrito di lena e
-affievolito (la voce). ceresa, 1-1588: mortificata, exangue, /
. profumato di muschio. ceresa, 1-659: non cinthia solatiosa a pare
d'immanità portento, erode orrendo. ceresa, 1-725: il favore og- gimai
detto che nora era una mula e ceresa non doveva sposarla. 5.
coscienza alfin, che 'l cor compunge. ceresa, 1-2408: che giova dunque?
senno munti / e giovenetti sono. ceresa, 1-1131: dolci artigli da cui
olio mustellino e con olio comune. ceresa, 1-1994: per drecciarmi e'pensier
più negletto. -sostant. ceresa, 1-733: quei che ancora, cum
petra... scintillata d'oro. ceresa, 1-482: mai tal fu votiva
e nevicoso, giunse a quel romitorio. ceresa, 1-1829: io facea vado a
, uno stato d'animo). ceresa, 1-334: quella che, come più
, né si leva da terra. ceresa, 1-670: amaraco, heliochriso e nictegreto
dimostra ancora il numero delle quartane. ceresa, 1-809: sento a la lingua
mente a la mia vita oscura. ceresa, 1-256: il caduco tuo velo
. -colmare di dolore. ceresa, 1-1702: quando e'sospir gonfiando al
letter. offerto, donato. ceresa, 1-1304: tra l'altra spoglia opima
l'ombra talor dello alto secol veggio. ceresa, 1-24: posto in bando di
, non eretto, obliquo. ceresa, 1-876: o depurato col, schietto
. ant. profumato, odoroso. ceresa, 1-649: d'ogni fragranzia redolente emporio
. bot. ant. enante. ceresa, 1-674: anemone, oenanthe e fior
. e letter. odore. ceresa, 1-1306: tra l'altra spoglia opima
sm. ant. profumo soave. ceresa, 1-1305: tra l'altra spoglia opima
rappresenta la costellazione della libra). ceresa, 1-1523: libra nello aequilibrio ad una
morte, da fatti dolorosi. ceresa, 1-328: dal nido lei caliginoso,
della più alta rappresentazione poetica. ceresa, 1-1259: o de'risguardi miei furace
dell'unghia (un frutto). ceresa, 1-704: caedino luoco, tra gli
colpe, di delitti). ceresa, 1-1386: caedavi qui, nella sperancia
-per antifrasi: compiaciuto, lieto. ceresa, 1-957: questa è la man per
effetto di un'azione, opera. ceresa, 1-1783: il divo spezioso operamento /
il trionfo, l'onore conseguito. ceresa, 1-34: o di picciol guadagno ampo
io del- l'oppido lasso sono. ceresa, 1-320: sorge di nove mura
rimproverare un difetto, una mancanza. ceresa, 1-384: io non potrei e non
grave doglia appena ritenne le lagrime. ceresa, 1-22: posto in bando di me
: con abiti neri o scuri. ceresa, 1-1951: tal giorno veste bianco e
barca che quella fata in detta barca. ceresa, 1-1701: quando al cuor dal
determinato a scopo di pompa. ceresa, 1-730: il favore oggimai vien per
, portenti e prodigi si chiamano. ceresa, 1-561: caeda, qui in tucto
di circostanze avverse; incrollabile. ceresa, 1-1667: dura cosa è l'aver
destituito di ogni importanza e valore. ceresa, 1-559: caeda qui in tucto,
-che palesa benignità, benevolenza. ceresa, 1-350: l'integro poter de tutti
stella pallente all'apparire del sole. ceresa, 1-1298: mirra pallente e l'unguinoso
crudeli matrigne dànno li pallidi veleni. ceresa, 1-1958: per pignre a gli occhi
sguardo e impedendo la vista. ceresa, 1-206: la abbaccinante, ciega e
purpuree fraghe. -papillulétta. ceresa, 1-1243: papillulette mie, da cui
confronti; incomparabilmente; senza dubbio. ceresa, 1-811: sento a la lingua un
si sa al presente la sua mistura. ceresa, 1-1292: caeda il melino et
patol. ant. patereccio. ceresa, 1-1151: qual ungue mai si vide
-che procura dolore, sofferenza. ceresa, 1-192: così va chi oltra il
per gioco. pavese, 2-65: ceresa parlava meno di una volta, ma
cuore, per l'amore). ceresa, 1-2471: d'inde con qual di
-anche con riferimento a personificazioni. ceresa, 1-5io: o van disio, o
un sasso vivo intorno fa pendice. ceresa, 1-2056: qui d'un vecchio tugurio
, inefficace (una preghiera). ceresa, 1-1964: per farme or di miseria
si spezza a ogni per- cussura. ceresa, 1-81: non fu sì excusso l'
come s'io fussi qualche suo nimico. ceresa, 1-285: altrui più piacque el
piriglio, a tanti mancamenti satisfare. ceresa, 1-1256: il figlio d'occeano e
-che precede di poco la morte. ceresa, 1-2120: mia uoglia, che al
o piacevole; molto giocondo. ceresa, 1-476: fronte che e'mei pensier
di lince assai le luci vive. ceresa, 1-1055: harpocrate col par non fu
ignoranzia regna e tiene il scettro. ceresa, 1-1147: mentre col plectro in le
cresce e discresce il polmone nello alitare. ceresa, 1-1131: dolci artigli da cui
l'operatore di così fatta cosa. ceresa, 1-969: o bella man da intepidire
avea trovato ne'cittadini di firenze. ceresa, 1-1952: tal giorno veste bianco e
, il quale molto nasce in monti. ceresa, 1-673: elgla, quantunque impampinulata
morir quel ch'io mi creda. ceresa, 1-1647: è ben ragion, doppo
'l conosco ai segni ». ceresa, 1-463: d'inde qualor m'attende
ogni suo male è più giocondo! ceresa, 1-1077: perdasi il verpo,
ch'a doler ne sforza e 'nvita. ceresa, 1-1159: amor me violenta e
/ dentro da quela zente molto forte. ceresa, 1-2026: quindi prehendea il suo
. letter. ant. risplendente. ceresa, 1-2423: quel venusto, ingenuo sembiante
persona (un luogo). ceresa, 1-1904: ogni cura mettei e diligenzia
possa errare. -intercedere. ceresa, 1-2188: si il preco mio vi
tomonno con poco onore e prode. ceresa, 1-495: antico incendio lei li fa
2. falso, mentito. ceresa, 1-36: o di picciol guadagno ampo
tic.: porfido. ceresa, 1-2415: che vai s'io me
, sbaragliato, sgominato. ceresa, 1-1300: appo la gente prodigata e
la chioma, la barba). ceresa, 1-397: la soluta, esplicata e
furibonda. 3. genitore. ceresa, 1-332: quella che, come più
non n'accattare mai per guadagnare. ceresa, 1-1176: questo è l'asilo
. ant. solcare a fondo. ceresa, 1-1014: dopia incisura mia che il
in caso di tetano). ceresa, 1-816: il lacteo, ebumo collo
ragione e dalla morale. ceresa, 1-411: non dal servii capillamento preso
contro al superchio uso de'beni terreni. ceresa, 1-104: non è, in
- in senso improprio: panereccio. ceresa, 1-1151: mentre col plectro in le
abdicava dalla praesentia dilla casta diana. ceresa, 1-1391: colla virginia pudibonda atlanta
intende / pudica e bella? ». ceresa, 1-1478: per dir de le
ctato ceyce, volanti festigiavano. ceresa, 1-1962: tal dì,
che mette continuamente nuove teste. ceresa, 1-239: qual echidna lemea, che
, non intendo si io delirava. ceresa, 1-1013: non ha clusio, non
castigati (le orecchie). ceresa, 1-2369: o de la vita mia
2. figur. tormentoso. ceresa, 1-909: ma vinca la mia stella
; molle, fra- cido. ceresa, 1-768: sorto da putre fango atro
altri agenti atmosferici; fradicio. ceresa, 1-331: le putride mura, orbe
fine avran le sue pudrite liti. ceresa, 1-261: o stella che dal
/ queto e posato senga alcun rimore. ceresa, 1-971: o bella man da
ch'ancor pensando me ne raccapriccio. ceresa, 1-1495: tutto me racapriccio e
radici. - anche al figur. ceresa, 1-667: di baccar radicai, ben
lo segno di 'pisces '. ceresa, 1-561: caeda qui in tucto,
i fier accidenti, / provat'abbiamo. ceresa, 1-283: volgendo alcuno e ragirando
tremando. -assol. ceresa, 1-287: heumè, qual meraviglia è
pensiero, un'emozione). ceresa, 1-1003: qual rapido stupor di meraviglia
toglie e rapisce il verso di bocca. ceresa, 1-1586: quel timor che mi
della morte. - contraccambio. ceresa, 1-318: nel proprio nido mio,
pensare intensamente. - anche assol. ceresa, 1-1788: il divo spezioso operamento /
peggioramento in un paziente. ceresa, 1-242: qual echidna lemea, che
allor più nel bel viso mi nnvesca. ceresa, 1-62: o stato di mia
così par di mia morte aspetti onore. ceresa, 1-318: nel proprio nido mio
collocuzione con il prossimo dentro da sé. ceresa, 1-1495: tutto me racapnccio e
di lei ragionando viva e morta. ceresa, 1-382: io non potrei e
in latino e ridusse al moderno. ceresa, 1-1848: nui fortuna qui ne
storia al suo signore per ordine. ceresa, 1-1321: non solmente il rifferirlo,
o un gruppo di persone). ceresa, 1-2310: non però più di volta
letter. ant. aspro. ceresa, 1-2414: che vai s'io me
e rendere sublime lo stile poetico. ceresa, 1-1112: come potrò, privo e
si riscaldi, commuova ed inanimi? ceresa, 1-2no: omè, che ragionando
nella memoria, fame tesoro. ceresa, 1-744: o pompa de le cose
/ amando, d'inganno fosse coperto! ceresa, 1-1258: o de'risguardi miei
liquido, aspirandolo con le labbra. ceresa, 1-729: il favore oggimai vien per
radicale fra due elementi. ceresa, 1-1688: non scio se qui,
-con riferimento a soggetti astratti. ceresa, 1-426: quinci intorno a me aviva
/ facesse sempre alla bellezza torto. ceresa, 1-16: sì ritroso, ribellante
lente, sotto la frondosa quercia. ceresa, 1-664: di saliunca et iri
(fi fa li cibi essemo vili. ceresa, 1-2123: mia doglia, che al
di colore rosso vivo. ceresa, 1-701: caedino luoco, in pafo
pollita, grassa e nel viso iocunda. ceresa, 1-1478: per dir de le
reti, a dolersi si serba. ceresa, 1-1606: qui e'mei sospir van
(l'ispirazione poetica). ceresa, 1-425: quinci intorno me aviva un
corno amor sopra i cor rugge. ceresa, 1-197: ben scio che tu [
. agreste (una località). ceresa, 1-284: quindi volgendo alcuno e ragirando
inculta venesse al vostro venerando conspecto. ceresa, 1-1113: come potrò, privo
vacua et de subtilissima superficie conflata. ceresa, 1-82: scotica, sa
la nobifìtà vuol savere con potenzia. ceresa, 1-199: ben scio che tu ti
qualunca trista fatica philopono te invita. ceresa, 1-231: non m'avria posto al
, domestico (una pianta). ceresa, 1-1133: qual fior di aristaltea o
genio artistico, capacità creativa. ceresa, 1-879: o depurato col, schietto
. -al figur.: tormentare. ceresa, 1-1034: in ciò ben ch'io
par male, chiamata sia schietta. ceresa, 1-1422: non dietro a errante e
le doti morali e intellettuali. ceresa, 1-1646: è ben ragion, doppo
sila a lui aggroppata e ravvolta. ceresa, 1-812: sento a la lingua
d'una sola non avea mai posa. ceresa, 1-2246: questi fuor li legami
anima avvinse. -morire. ceresa, 1-257: o stella che dal cielo
di cose che non sa poter udire. ceresa, 1-158: sorte d'ogni mio
e scolorato il più ligiadro volto. ceresa, 1-1585: quindi vien quel timor che
successive di un'esperienza spirituale. ceresa, 1-1160: quindi amor me violenta e
fare per raggiungere uno scopo. ceresa, 1-1990: ovunque più mi strugo e
). ant. molto duro. ceresa, 1-82: scotica, saburrosa e fresa
impers. sconvenire, essere disdicevole. ceresa, 1-298: se non sdice deierar sul
-zittire; costringere al silenzio. ceresa, 1-1443: voglia mi sprona qui senza
questa patria 'n ogni freddo core. ceresa, 1-336: quella... /
sempre sarò dolente di ciò ricordandomi. ceresa, 1-831: se non fu per me
, erano da essere chiamate savie. ceresa, 1-1960: tal dì, come sovente
profondamente, spezzargli il cuore. ceresa, 1-1012: dopia incisura mia che il
3. allontanarsi dalla verità. ceresa, 1-1252: se, seguendo il ver
. -lamentarsi, dolersi. ceresa, 1-229: omè se alora in puoca
tanta / ipomene trovòsi esser primero. ceresa, 1-2287: indi mi tiranneggia,
mia pena. -costellazione. ceresa, 1-1523: libra nello aequilibrio ad una
la fortuna, il fato). ceresa, 1-160: sorte d'ogni mio ben
oriente o dell'impero ottomano. ceresa, 1-863: qual sythonia neve / sobto
. che profuma gradevolmente. ceresa, 1-659: non cinthia solatiosa a pare
intento ai piaceri amorosi. ceresa, 1-655: non cinthia solatiosa a pare
e ora in atto chericile raccorciandogli. ceresa, 1-394: la soluta, explicata
: verso o componimento armonioso. ceresa, 1-1147: mentre col plectro in le
quale al maestro piacque di sortilla. ceresa, 1-1648: quando che di là sopra
che ha tratto origine, derivato. ceresa, 1-768: volto sopra il mortai corso
o un piano d'appoggio. ceresa, 1-413: cum questo amor sua tela
mio vero gaudio e la beatitudine. ceresa, 1-2368: o de la vita mia
, ardue prove; incoraggiarlo. ceresa, 1-1148: mentre col plectro in le
. sfuggente (il mento). ceresa, 1-769: il non subtracto et exporrecto
mai ch'ai cor m'aggiunga. ceresa, 1-170: quel ch'or me fa
hai sparte intre li vivi. ceresa, 1-1369: scio ben che le parole
tenace memoria, o fero ardore! ceresa, 1-1610: di qui scorrono,
/ che lui ti metterà a esecuzione. ceresa, 1-1994: per drecciarmi e'pensier
col compì, pred.). ceresa, 1-325: quella che, come più
3. prostrato, disperato. ceresa, 1-1683: in dopio excidio [per
che per mio mal distin non esco fora ceresa, 1-1496: tutto me racapriccio et
quello ch'io gli dicesse ». ceresa, 1-2417: omè, quanto d'acerbo
eccellente (una virtù). ceresa, 1-2425: mansueto, decoro et praenitente
combattere strenuamente per un ideale. ceresa, 1-1990: ovunque più mi strugo e
riferimento alle frecce di cupido. ceresa, 1-2187: « per quella piaga,
squalido tuto, irsuto e polveroso? ceresa, 1-1962: vestesi il stigno et antracin
stenti, le malattie, ecc. ceresa, 1-15: non quel chi pianse sopra
ant. squarciato, ferito profondamente. ceresa, 1-2, 1: in odio ebbi
ramoscello o pezzo di ramo secco. ceresa, 1-830: non fior, fructo,
-angosciato, profondamente turbato. ceresa, 1-4: quella pazienzia che fra tante
amorosa stoppia: passione d'amore. ceresa, 1-2256: le domestice cure a copia
l'uccisione di una persona. ceresa, 1-146: 0 di mercede,
una formazione, un tessu ceresa, 1-765: non è ingegno qua giù
n'andò la strida / al cielo. ceresa, 1-112: non mai fèr tal
, sm. ant. scrofola. ceresa, 1-2io: le lacunate guancie il monstran
necessità æl denaro. pavese, 2-60: ceresa imbarcava allora due ragazze, di quelle
humectosi labri ludi- bonde mutuamente sublabravano. ceresa, 1-681: e'sobtigliette et modefacti
gesto, un atto pregevole). ceresa, 1-5io: o van disio, o
il mento, gola. ceresa, 1-771: il non subtracto et exporrecto
una malattia o di una lesione. ceresa, 1-242: tale, heumè, fu
uno spettacolo teatrale o cinematografico. ceresa, 1-1386: caedavi qui nella sperancia frusta
suggerito, che è ispirato. ceresa, 1-2473: questo crudo tiranno al cuor
e li martir che m'hai donato. ceresa, 1-299: se picciol d'ora
svegliarla la lingua ad una spia. ceresa, 1-200: scio come lui scia-
agg. ant. tempestoso. ceresa, 1-972: o bella man da intepidire
/ subitamente'per lo cammin tetro. ceresa, 1-1668: dura cosa è l'aver
speme alcuna a consolar mi vale. ceresa, 1-2459: son combattuta nebbia e
o a un rapporto familiare). ceresa, 1-2287: s'io la chiamo,
, il vidde trangusire a morte. ceresa, 1-287: heumè, qual meraviglia è
e in modo che 'l vedi chiaro. ceresa, 1-607: da intensa,
una parte del corpo). ceresa, 1-995: man d'admirando e succulento
letter. gonfio, tumefatto. ceresa, 1-862: o sencia nota di tumente
3. dimin. tumidulétto. ceresa, 1-1237: tumidulette mie dolci mammelle /
. ant. tornire un oggetto. ceresa, 1-1074: qual di tanto valor fé
che rivela una straordinaria bellezza ceresa, 1-814: il lacteo, ebumo collo
ha la consistenza di un unguento. ceresa, 1-1298: caedavi il foliato et il
affliggere, angosciare, addolorare profondamente. ceresa, 1-171: armata di tue frode et
. ant. massa di cadaveri. ceresa, 1-261: non vedesti / dii barbaro
e riverenza: senza eccezione alcuna. ceresa, 1-985: caedino, fuor di venia
, che eziandio alli nimici piacea. ceresa, 1-604: da intensa, exi-
. pavese, 2-57: un giorno che ceresa aveva da fare a torino, io
letter. ant. circonciso. ceresa, 1-1075: perdasi il verpo, abominando
-sm. abito variopinto, multicolore. ceresa, 1-1997: qual ora in parte dubiosa
pur tratterò io laude alta e perenna. ceresa, 1-708: rosaceo ar- dor milesio
una qualità, una caratteristica). ceresa, 1-2429: tutta fiata si vi è
amore, una situazione avversa). ceresa, 1-1159: quindi amor me violenta e
feroce (un mostro mitologico). ceresa, 1-239: qual echidna lemea, che
il vigore, l'energia). ceresa, 1-6: quella pazienzia che fra tante
/ chiari acqua visitai di blando rivo. ceresa, 1-2161: e mi parca veder