colacee: erba rizomatosa, con frutto cereo, due o tre foglie bi-
trapelava dalle cartilagini del naso profilato e cereo. idem, 19-493: era diventato fior
mezzi animali squartati si alterna al bianco cereo delle teste dei vitelli, e i
guardare il viso di giorgio. è cereo ma tranquillo. una profonda pace lo
dei mezzi animali squartati si alterna al bianco cereo delle teste dei vitelli, e i
154: non fu quel prete smunto e cereo, che viene su per la viottola
gioco). 7. livido, cereo, che reca i segni di grave
di cui si mangiano i frutti, il cereo o catto triangolare (1cactus triangularis)
cadavere. -per simil.: smunto, cereo, simile a un cadavere.
-colore di camera: pallore cereo, di chi conduce una vita molto
volto del papa, nel magro, cereo volto che aveva una espressione ineffabile di
faccia di augusta, c'era il cereo pallore delle grandi occasioni. d'annunzio,
grandissimi occhi neri languidi staccavano sul pallore cereo del viso ovale. jahier, 22
, 22: ma perché ha il viso cereo fuso a mestizia / perché non piange
voi, che a nome del ciel su cereo cuore / di tenero fanciul vegliar dovete
per trovare un ago, ardesse un cereo di libbra. carducci, 847: da
568: semi-oscura la stanza; un cereo vi ardeva con lugubre puzzo. pascoli
dei cèrei. = cfr. cereo. 1 cèrere1,
cerino3, agg. ant. cereo. garzoni, 1-668: non
più colori sovrapposti, dal sanguigno al cereo. -figur. la struttura fondamentale di
: il bambino deperiva lentamente, diventava cereo, colle mani crespe, senza più voglia
di più colori sovrapposti, dal sanguigno al cereo. 5. provocare un gonfiore,
vivace, 2. pallido, cereo, terreo, smorto (il volto)
discosta il fogliame, discopre il viso cereo di gaietta. pea, 7-646:
croce inastata s'intravedono dietro il capo cereo del pastore, dominanti. gozzano,
èxivo? 4 riccio 'e cereus 4 cereo 'per il colore del fusto.
accorgeva dell'infinito strazio effigiato sul viso cereo di quella dolente che aprendo le braccia
il fuggitivo volator di creta / e sul cereo lavoro a ferir venne / l'ardente
la bocca, onde scorrea / d'un cereo favo il ragionar più dolce.
il volto grassottello si era fatto più cereo e ne spiccavano gli occhi nerissimi,
più colori sovrapposti, dal sanguigno al cereo. -ant. medico di ferite:
insensibile foglio d'una parete. -foglio cereo: in apicoltura, tramezzo di cera
jahier, 22: perché ha il viso cereo fuso a mestizia? -polit. unificato
garibaldino 'delle bacche, col bianco cereo dei fiori. 2. volontario
anche il morticino ne pareva oppresso: cereo, coi globi degli occhietti induriti sotto le
bocca voluttuosa / e il corpo quasi cereo / in armonia si è sciolto /
il nostro buon gironi così pallido incavato cereo, fatto umile piccino come un bimbo
gobbetto, mingherlino, con un viso cereo, e gli occhioni azzurrastri nei quali l'
iii-7-444: il generale giace, immoto, cereo, disfatto, là tra i funebri
della mano lattea. -pallido, cereo. pascoli, 713: venne a
leucoreazióne, sf. fisiol. pallore cereo della cute, dovuto a vasocostrizione,
èva di hans memling con quel pomo cereo e con quella foglia trista che le
di eroe, immobile, bianco, cereo, portato per la città come la salma
dita). -anche: diafano, cereo. molza, 1-187: man bianca
), con gambo di colore bianco cereo e internamente lacunoso e con mitra giallastra
grandissimi occhi neri languidi staccavano sul pallore cereo del viso ovale. 5.
uniforme. -pallidissimo, cereo (il volto). bellacci,
e roso / t'ammolli e scoli cereo volto! 4. sostant.
quasi opalescente. -pallido, cereo. savinio, 12-339: questi [
partic.: che è di colore cereo, esangue (un cadavere).
del corpo. - anche: colorito cereo di un morto. faba,
più bianco della panna: pallidissimo, cereo (una persona). beltramelli,
sapesse produrre altro che questo suo vitreo cereo 'imbarco di elena '(louvre)
dell'ufficio. -intensamente pallido, cereo, esangue (la carnagione di una
èva di hans memling con quel pomo cereo e con quella foglia trista che le
piedi rattratti nelle scarpine di coppale; cereo in volto e gelido, le mani
, si faceva sottile e ancor più cereo; e il suo stelo si allungava,
: non fu quel prete smunto e cereo, che viene su per la viottola col
: bisognerebbe umiliarsi e farsi ribenedire col cereo in mano. = comp.
accompagnato con uno che gli porta un gran cereo acceso. magri, 1-385: 'rituale'
lo avrebbero veduto..., cereo in volto e gelido, le mani quasi
di capelli o carnagione chiari); cereo, esangue (il colore della pelle)
o in seguito a uno sforzo; divenire cereo per una malattia o durante l'
ossa dei morti. x. cereo, esangue per effetto di una malattia,
dal braciere, / ed accende il cereo lume. fucini, 290: il cappellano
che ancora non si era lavato il volto cereo; notai i suoi occhi piccini,
4. per simil. pasta siringa: cereo (cactus heptagonus), il cui
0. targioni tozzetti, ii-422: cereo, pasta sciringa...: perenne
cielo slavato. -pallido, cereo, esangue (il viso, la carnagione
o in seguito a uno sforzo; divenire cereo per una malattia o durante l'agonia
). -anche so2. con pallore cereo. stant. oriani, x-6-154:
infiniti! 3. pallido, cereo, in partic. per la paura,
sapesse produrre altro che questo suo vitreo cereo 'imbarco di elena'(louvre), statuino
. 2. per estens. cereo, molto pallido (un colorito).
determinarono di portare per ciascheduna strada un cereo. -milizia della strada: denominazione
, agg. letter. molto pallido, cereo (il volto, la carnagione)
/ sì afflitto son ch'io gesto aspetto cereo. = forma aferetica di atterrito (
ormai un cancelletto / verniciato di rosso il cereo / lussureggiare d'una buganvillea ricascante giù
sì afflitto son ch'io gesto aspetto cereo. de luca, 241: in tal
bianco... e lo sposo cereo in viso e corvinamente vestito di nero entrare