quell'aure, / o dan frutti di cenere e tòsco. d'annunzio, iv-1-869
che riti vederete tutto abbruciare e divenir cenere. aretino, 1-208: candele che
alterate dall'umidità, ricettava la cenere. tozzi, iii-349: cresceva soltantoche assumono
/ qual semele, ch'ai folgore fu cenere. sempronio, iii-208: dunque in
grado accumulo, / farete meco in cenere risolvere, / ornando di ghirlande il mesto
luoghi profondi, s'accumulava come una cenere fosca. idem, iv-2-1014: l'or
cecchi, 3-69: qualche cumolo di cenere bianca come i rifiuti dell'acetilene, segna
loro pianto, e rau- narono la cenere di quelli fuochi. g. villani,
i luoghi profondi, s'accumulava come una cenere fosca, s'addensava come ima moltitudine
vicino o mette i piedi nella cenere calda, o si copre di paglia,
i-340: prendi quattro misure della cenere affinata, e quattro misure dell'osso affinato
crescenzi volgar., 5-41: della sua cenere si fa il vetro, coll'
torcevano ancora e sbattevano i piedi sulla cenere sparsa tentando ancora di difendersi. cardarelli
troiani sono tagliati; troia si converte in cenere e in caverne. 4
spremette un'arancia. le scorze buttate nella cenere riempivano l'atmosfera col loro agrore.
, il piumaggio di color grigio cenere e bianco in basso; vive e
da molto fuoco, appena fra la cenere riservò i suoi vestigi. aitatóre,
giovane, scintillando in piedi sopra la cenere. linati, 30-65: messa dell'alba
albusti deue gran selve si convertiranno in cenere. = variante di arbusto (
dalla combustione delle quali si ricava la cenere per gli usi domestici e delle arti
: obedienzia, digiuno, ciliccio, cenere, cioè giacere in terra, lagrime,
crescenzi volgar., 6-33: la sua cenere [del capelvenere] con aceto e
! -pensava, istoriando di nuovo la cenere: -in che mani sei capitato!
, 200: non si tiene polvere e cenere colui che si pone in altura di
, / non più già cor, ma cenere e carbone. castiglione, 149:
: e se i carboni ricoperti de la cenere non sono spenti, il quarto d'
con la paletta ammucchiò da una parte la cenere, poi sfregò sulla pietra del
. agostino volgar, 1-8-201: va in cenere quello che si fa cenere,.
va in cenere quello che si fa cenere,... va in testo [
arbore appresso al tronco e postavi molta cenere, ricoprendo di terra, si spegneranno
segno, le concimano alle barbe con della cenere. arici, 28: quando intorno
venga / il mio pianto, che al cenere paterno / misera reco in annual tributo
con suo antenitorio per ore ventiquattro nella cenere calda. redi, 16-iii-79: la
allora ch'in poco carbone ricoperto dalla cenere si vede, appalesa la vedovil condizione
13-1: ma cadde a pena in cenere l'immensa / macchina espugnatrice de le mura
: e se i carboni ricoperti de la cenere non sono spenti, il quarto d'
degli anni. tommaseo, i-176: cenere e terra, o giovanetta, è il
membrana bianca come se fosse una lieve cenere. -per simil. civinini,
queltaure, / o dan frutti di cenere e tòsco. verga, i-47:
e d'altra arsi, e la cenere messa in preziosi vasella, e il rimanente
troia alfine / e cadde sparsa in cenere e in mine. campanella, 1042
qual semele, ch'ai folgore fu cenere. e. stampa, iii-242:
creta o argilla, di color di cenere pendente al celeste, che volgarmente dicesi
piattello, o con altro argomento scuoterne la cenere. arici, 184: il più
... ed alcuni vi mescolano la cenere, credendo che tragga quindi buono e
, giallognolo con due arrabbiati baffetti color cenere in una faccia collerica. fracchia,
si divertiva ad arrostire castagne fra la cenere ardente. 3. scottare,
ovidio volgar., 42: la cenere medesima, infino che tiene coperto il
s. v.]: la cenere medesima, infino che tien coperto il fuoco
pativa d'arsione, si sfarinava in una cenere verde imbianca e 'l crine arriccia,
2-2-152: si recavano al petto l'arsa cenere. = deriv. da arsenico
memoria, e mi chino sopra questa inquieta cenere d'una mia giornata arsa. deledda
moravia, v-139: un po'della cenere, al tremito, era caduta spargendosi
l'acqua sia chiara e che la cenere sia ritornata bene a fondo. tra'
ne la detta acqua e asciuga la detta cenere al sole. 4. essiccare
pativa d'arsione, si sfarinava in una cenere limosa, si disfaceva nell'atrocità dell'
le sue spoglie / cade, che parean cenere al colore, / e sì l'
] di cilizio, si asperse di cenere, si macerò con digiuni. =
, carichi di catene, aspersi di cenere, passavano i loro giorni in assidui pianti
torcevano ancora e sbattevano i piedi sulla cenere sparsa tentando ancora di difendersi. stuparich
[plinio], 27-8: la cenere de l'absenzio mescolata con unguento e olio
i tizzoni che si erano assopiti nella cenere. r. sacchetti, iii-154:
/ alle aste delle torri / la cenere del giorno. 2. arma
colore sfumato dal grigio topo al grigio cenere e al rosa nel mezzo del ventre
pativa d'arsione, si sfarinava in una cenere limosa, si disfaceva nell'atrocità
(accomodando i tizzoni, scuotendone la cenere, ecc.): formato da molle
i tizzoni che si erano assopiti nella cenere, e vi buttava sopra una bracciata
che le pareva di essere già in cenere. idem, ii-237: eccoti un
quell'aure, / o dan frutti di cenere e tòsco. idem, 911:
, ch'ella sia arsa e fatta divenire cenere trita. idem, i-273: io
. passavanti, 6g: dorma in cenere e in sacco, acciocché ricompensi le delizie
qual semele, ch'ai folgore fu cenere. morando, iii-232: manca il rio
tabacco e venere riducon l'uomo in cenere. -quando bacco trionfa, il pensier
adamello e la presanella, ch'era stato cenere all'alba e poi manifesto adamante,
/ incomincia a trillare, / usignolo della cenere. c. e. gadda,
, giallognolo con due arrabbiati baffetti color cenere in una faccia collerica. pea,
, / domani il capo spargerai di cenere. palazzeschi, 6-293: venga a farmi
, 10-158: ti farò prendere la cenere dal sacro altare e a due mani per
. colletta, i-2s2: potendo la cenere adunata sopra i tetti e i terrazzi rovinar
, le concimano alle barbe con della cenere. vico, 333: quello è
a spegnersi come il razzo nel pizzico di cenere. baldini, i-156: il sole
punta della cerbottana, stuzzicata la cenere, ne discopriva alquanta. =
i castelli immuni, / sparte -reliquie, cenere, deserto- / con l'alabarda.
. blomstrand. barilla, sf. cenere di alcune piante (come le alghe
quando mangia terra o pietre / o cenere o carboni. dante, inf
la luce del giorno, trattenuta dalla cenere, che densa e bruna dirottamente pioveva
la luce del giorno, trattenuta dalla cenere, che, densa e bruna, dirottamente
incomincia a trillare, / usignolo della cenere. 5. bava di vento
sul suo cavalluccio magro sfinito color della cenere come un asinelio, somigliava più un
dei tori e degli becchi, e la cenere della giuvenca sparta gli maculati santificava quanto
, mentre ai bimbi cattivi fa trovare cenere e carbone. note al malmantile,
si ricuopra di neve, e la cenere mandata fuore sia coperta dalle brinate. chiabrera
i tizzoni che si erano assopiti nella cenere. de amicis, i-369: lo
30 (522): il resto era cenere e carboni; e con que'carboni
un certo punto cascata sulla tavolozza la cenere del mezzo sigaro che egli teneva in
borgese, 6-135: perché soffi sulla cenere dei focolari abbandonati, / svelando il
, tali vesti li separano dall'altra cenere. galileo, 727: il modo è
una caraffa vuota, / bicchierini di cenere e di bucce, / le luci
o bianche di ghiaietta o grige di cenere, girava per ore e ore l'
). che ha il colore della cenere (quindi di colore spento, incerto
o bige). color grigio cenere. -anche: il tessuto di questo
: i padri, / sparsi di turpe cenere le chiome / nere fluenti, /
1-246: ma la verginità non scosta; cenere su brace, è amabile anche selvatica
soffiando, bofonchiando e sputando foco e cenere per le stanze. palazzeschi, i-809:
: con molle / gorgoglio su la cenere quell'onda / fredda scorreva tra cerulee
tutta la terra una sterile massa di cenere, un'arabia diserta. segneri, iv-
farlo bollire in nell'acqua con molta cenere. crudeli, 117: morto è il
feroci, in negra nube immonda di cenere calda e di lapillo cocente. montale,
: una caraffa vuota, / bicchierini di cenere e di bucce, / le luci
: buttava sopra [i tizzoni della cenere] una bracciata di rovi e di ginepro
... a sera coprono di cenere le ultime bracie per tenerle in vita
, / schiocchi di pigne verdi fra la cenere. 3. locuz. -brace coperta
3. locuz. -brace coperta, cenere su brace: irrequietezza, passione celata
: ma la verginità non scosta; cenere su brace, è amabile anche selvatica:
un bacile di rame, pieno di cenere e di brace, che si sventola e
tanto brancolò per terra e per la cenere che trovò la candela. vasari, ii-744
: avendo lasciato quello smorto colore di cenere, si era vestito d'un verde vivissimo
verno si ricuopra di neve, e la cenere mandata fuore sia coperta dalle brinate.
primo de l'alba / che sparge di cenere il cielo. e. cecchi,
santità portava in capo il dì de la cenere, un paia di scarpe con lavori
: distruggersi al fuoco, ridursi in cenere. biringuccio, 1-36: per sé
, non potendo cavarle di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di
/ e più prossimo a farti poca cenere / al primo odore di bruciaticcio.
ansia. brunice, sf. cenere calda; brace accesa sotto la
calda; brace accesa sotto la cenere. pascoli, 164: tu
brunice 'brace accesa sotto la cenere '. bruniménto, sm.
crivellato con padella bucherata per separarlo dalla cenere. = da un ant.
il cuore della bubola, e la cenere delle chiocciole. olina, 36
-buche del fornello: che raccolgono la cenere, e attraverso le quali passa l'
fatto in casa, usando sapone, cenere, varechina, ecc. -bucato meccanico
a bollire l'acqua e la ingrossano colla cenere e la ingrassano col sapone. idem
di panni lini sudici, fatta con cenere e acqua caldissima messavi sopra, e
, 65: fassi ancora de'buccini cenere buona per nettar i denti. domenichi
crivellato con padella bucherata per separarlo dalla cenere. d'azeglio, 1-236: e badi
farlo bollire in nell'acqua con molta cenere che sia nettissima. caro, i-132
lasciate d'andare a palco il dì di cenere, che vi è un gran perdono
.]: un tizzo acceso coperto di cenere, non brucia, bura, si
, prese da un focolaio vicino quanta cenere potè con le mani e gliela cacciò
fomelletto, con le cògome sepolte nella cenere calda, e tre o quattro tazzine infilate
intendo io ancor di sali, farine, cenere, e altre cose tali non liquabili
ant. panno di color grigio cenere. nuovi testi fiorentini, 464
, non potendo cavarlo di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di
di una sostanza in calcina, in cenere (per l'azione del fuoco o mediante
in un piccolo carbone in fra la tiepida cenere, remaso era, del poco omore
di lei; la mattina la rinvennero cenere. collodi, 23: si pose a
chiama il sale della soda: e questa cenere soda si fa d'un'erba
che non paia bello, / to'la cenere alquanto caldetta, / e fregane indi
si fa dell'erba cali, fattane cenere. targioni pozzetti, 12-2-477: nella
ugualmente spaventoso a vedere: poi una cenere così densa: una caligine così folta,
al fior le chiome, / tale al cenere più vile / la tua polve andarà
(terra, sabbia, pietre, cenere, ecc.) intorno a un oggetto
vano il braccio vacillante e segna di cenere le fronti a una a una. le
, battuto (terra, sabbia, cenere). biringuccio [tommaseo]:
, celeste fiamma, sulla pietra senza cenere del focolare. d'annunzio, iv-2-735
bastone. -a can che lecchi cenere non gli fidar farina: non ti
tolto altro; perché cane che lecchi cenere, non gli fidar farina. allegri,
fidar farina, / al can che lecca cenere, direte: / tu sei scolare
ver declina: / al can che lecca cenere, / non gli fidar farina.
volta investigando l'acqua di fonte la cenere di forno la farina di biada le interiora
di tanti / lampi di sdegno, in cenere cangiato, / null'altro più ritien
mondo. leopardi, 111-397: il cenere del tasso, coperto e indicato non da
aveva dei capelli di un biondo cenere così belli e così enormi,
l'una, e l'altra su la cenere infocata. magalotti, 21-128: la
poi ardere, e faeva mettere la cenere in un drappo a bollire in la liscia
certe figure che faceva e disfaceva nella cenere, con le molle. guerrazzi,
una caraffa vuota, / bicchierini di cenere e di bucce. 2.
prima che le legne sian ridotte in cenere; e dopo alcuni giorni il carbone
consumati, cioè non ancora ridotti in cenere, e sono tuttora infocati, ovvero spentisi
, passa accanto a un mucchio di cenere e di carboni spenti, e riconosce
un piccolo carbone in fra la tiepida cenere, remaso era, del poco omore
crivellato con padella bucherata per separarlo dalla cenere. i compratori riaccendono la carbonella d'
adagio adagio gli si carbonizzarono e diventarono cenere. palazzeschi, 1-195: a furia
un tizzo spento né un pugnello di cenere, né il carcame della salamandra.
un piccolo carbone in fra la tiepida cenere, remaso era, del poco omore
di marmi color carne viva, color cenere e acqua..., affoga
, un'urna piena di fiori e di cenere. 7. che si vende
io ancor di sali, farine, cenere, e altre cose tali non liquabili,
solo, pervenne al luogo dove la cenere di virgilio marone è seppellita. pulci
, non potendo cavarle di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di
le ferite della castratura s'ungan con cenere di sermenti, e con schiuma d'argento
la piaga della castratura s'impolveri con cenere di sermento e schiuma d'argento. forteguerri
]: li più chiamano questa cenere... allume catina,..
sul suo cavalluccio magro sfinito color della cenere come un asinelio, somigliava più un beccamorti
. idem, purg., 9-115: cenere, o terra che secca si cavi
le concimano alle barbe con della cenere... è ben vero che ve
purg., 12-61: vedeva troia in cenere e in caverne. s. agostino
, e massimamente quello che si chiama cenere, e contra le scolopendre terrestri e
ceneràcciolo), sm. residuo della cenere sulla quale è stato versato il ranno
fare il bucato. -anche: residuo di cenere, in generale. soderini
ceneràccio e ci aveva votato dentro la cenere e non ci mancava altro che versarci
bollente. pascoli, 220: sarò cenere, lieve / cenere, buona per il
220: sarò cenere, lieve / cenere, buona per il tuo bucato. /
. 2. lo strato di cenere di bucato e altre materie che nel
o sopra il quale si pone la cenere per farvi il ranno. viani,
collocato sotto il fornello per ricevere la cenere. cellini, 1-38 (104)
. di colore simile a quello della cenere. viani, 10-57: una
focolare delle caldaie, ove cade la cenere. -anche: condotto verticale, con
egli aveva messo a cuocere sotto la cenere del fornello, le quali, a
ghiottornia. = deriv. da cenere. ceneràio2, sm. che
ceneràio2, sm. che compra e vende cenere. = deriv. da cenere
cenere. = deriv. da cenere. ceneràndolo, sm. ant
cenerarmi. = deriv. da cenere. cenerària, v. cineraria
cinerario. cenerata, sf. cenere mescolata e bollita con acqua,
bollire in nell'acqua con molta cenere che sia nettissima, e sia
che sia nettissima, e sia cenere di quercia; la qual voce si chiama
altro in acqua, con alquanto di cenere. ceneratóio, sm. vano del
piente di lamiera, per raccogliere la cenere delle caldaie; ceneraio.
ceneraio. = deriv. da cenere. cénere (ant. e
dal fuoco. -andare, ridurre in cenere: bruciare, ardere fino alla
dante, purg., 9-115: cenere o terra che secca si cavi /
spargere polvere sottilissima di terra, 0 cenere di felce. leonardo, 1-214: un
in un piccolo carbone in fra la tiepida cenere, remaso era, del poco omore
mal grado accumolo, / farete meco in cenere risolvere, / ornando di ghirlande il
cumolo. mattioli, 2-1438: chiamansi cenere le reliquie delle legna che s'abbrusciano
i sanitri e la polvere vanno in cenere. sassetti, 119: se voi avete
119: se voi avete fantasia della cenere che gettano via le nostre fante, quando
essere cotto, mescolano con fiore di cenere e lassano così stare tanto che diventi
segno, le concimano alle barbe con della cenere. monti, 23-337: del pelìde
, e giù cadde profonda / la cenere. manzoni, pr. sp.,
certe figure che faceva e disfaceva nella cenere, con le molle. prati,
qualche brace ancora / tra la commossa cenere scintilla. nievo, 1-114: la
fuscelli nella tempesta, diffusi come crassa / cenere ai vènti. alvaro, 7-281:
di continuo alitando sul suo velo di cenere, vedevamo dove muovere i passi.
una caraffa vuota, / bicchierini di cenere e di bucce. -figur.
, ii-30: simili ciancette son la cenere, con la quale ti serrano gli occhi
-cenere vulcanica (anche, semplicemente, cenere): pulviscolo finissimo, costituito da spruzzi
, quando con tempestose fiamme e con cenere coperse i circostanti paesi, sì come ancora
ugualmente spaventoso a vedere: poi una cenere così densa, una caligine così folta
colti. piovene, 5-358: la cenere è ottimo concime, e ad essa
fuoco; macerie di città incendiate. -fare cenere: dare alle fiamme, bruciare.
dare alle fiamme, bruciare. -farsi cenere, diventar cenere: ardere, essere
, bruciare. -farsi cenere, diventar cenere: ardere, essere consumato dal fuoco
., 12-61: vedea troia in cenere e in caverne. idem, par.
icarie / ch'ai liquido volar devenner cenere. boccaccio, dee., 5-10
vive vive mettere nel fuoco e farne cenere. s. bernardino da siena, 787
, 13-1: cadde... in cenere l'immensa / macchina espugnatrice de le
ardono, tali vesti li separano dall'altra cenere. marino, 303: se col
sento ognor consumarmi, / né può cenere farmi. tesauro, xxiv-56: la toscana
muor libertade; e dolorosa fede / il cenere ne fa d'atene e roma.
nebbia di verno immondo / è il cenere d'un mondo / che forse un
del mare, / per dar la sua cenere ai vènti / del suo mar selvaggio
fiamma il core, / or, che cenere è tutto, arder non puote.
, non t'arrebbe fatto esca, ma cenere. 4. liturg. residui
di quaresima, quando ci pone la cenere in capo, e dice a ciascuno:
a ciascuno: ricorditi che tu se'cenere, e in cenere tornerai. fioretti,
che tu se'cenere, e in cenere tornerai. fioretti, xxi-908 (7)
questo facesse la notte del dì della cenere. firenzuola. 632: non lasciate
lasciate d'andare al palco il dì di cenere, che vi è un gran perdono
vano il braccio vacillante e segna di cenere le fronti a una a una. e
. -anche al figur. - diventar cenere: morire. -ridotto in cenere'.
320-14: or vo piangendo il suo cenere sparso. boccaccio, 14-44: ella
/ li fe', e fe'la cenere riporre / dentro ad una urna, e
diporto solo, pervenne al luogo dove la cenere di virgilio marone è seppellita. sannazaro
i quali erano lunette antiche piene di cenere, fra essa cenere si trovò certe
antiche piene di cenere, fra essa cenere si trovò certe anella di ferro commessi
ad ottenerne / da te l'amato cenere io veniva. cuoco, 1-206: io
che meritano, e spargere sul loro cenere quei fiori che forse chi sa se
, / parla di me col tuo cenere muto. manzoni, 43: tu
, 37 (105): ricorditi che cenere se', e in cenere tornerai
che cenere se', e in cenere tornerai. arrighetto, 251: né non
terra, zolla di fango, e cenere misera. savonarola, iii-16: signore,
mi hai creato e sono io polvere e cenere, e nientedimeno parlerò a te con
volgar., v-58: coperta è colla cenere la mia carne. passavanti, 27
nella favilla del fuoco, e nella cenere. dove dava ad intendere, che la
fuoco d'amore accesa, ed era di cenere di umiltà disprezzata. sannazaro, 6-104
son or quelle genti? oimè son cenere, / de le qual grida ogni famosa
che di me s'aspetta farsi: / cenere al vento sì pietoso e fero,
/ e delle fiamme tue resta la cenere. foscolo, 1-99: chi ti strappò
: e a'greci / ti strascinò di cenere cosperso. prati, ii-91: il
/ tacita, esuberante, indefinita / nel cenere dell'anima sepolta / trema la vita
collo, / sparsi i capi di cenere, nel fango / c'inginocchiammo.
d'ogni congerie / vile, d'ogni cenere e polve, / restituito per sempre
non gli restava che un pugno di cenere. sbarbaro, 1-260: fedele all'età
ha ragione, non abbocco al frutto di cenere dell'esperienza; non rinnego la fiamma
vi rimane attaccato, ed è la cenere dei piaceri. montale, 127: una
: una storia non dura che nella cenere / e persistenza è solo l'estinzione
: / le loro tombe affondano nella cenere, / gli uccelli neri, il
grigio chiaro, simile a quello della cenere; pallido, smorto (il colore
capelli). -diventare, farsi di cenere: impallidire violentemente (soprattutto per la
, / (e qui fille divien cenere in viso) / e che sia con
sul suo cavalluccio magro sfinito color della cenere come un asinelio, somigliava più un
annunzio, iv-1-142: ma, quando la cenere del crepuscolo piovve spegnendo ogni guerra e
primo de l'alba / che sparge di cenere il cielo. valeri, 1-18:
/ l'ultime scialbe rose fra la cenere). / pensavo che t'avrei trovata
546: galliche lame delle nubi, già cenere, nel tumultuato occidente: cirri d'
, 1-24: alberi dalle fronde di cenere, d'un verde spento. 9
. agg. invar. del colore della cenere, cenerino. pea, 5-198:
5-198: pallida di un colore un po'cenere, come sono qualche volta le creole
3-184: aveva dei capelli di un biondo cenere. 10. locuz. -
10. locuz. - covare sotto la cenere, fuoco sotto la cenere: a
sotto la cenere, fuoco sotto la cenere: a suggerire la falsa quiete che precede
ii-587: e fomentando, sotto la cenere d'un apparente rispetto, le scintille
.. in me avea covato sotto cenere oramai quasi sei anni. cuoco, 1-38
secoli: la francia riposava sopra una cenere fallace, che copriva un incendio devastatore
di mia madre, che sotto la cenere già mostrava lo zucchero nascosto e il fuoco
cadevano su me senza peso. cenere intorno al focolare? ariosto, 422:
/ toccheria sempre a me guardar la cenere / con le gatte. della casa,
295: gli racconta come ella covava la cenere, sedendosi in sulle calcagna. g
le gatte, / ed a covar la cenere. nieri, 425: cominciò a
nel canto del fuoco a covare la cenere. -ridurre in cenere: distruggere,
a covare la cenere. -ridurre in cenere: distruggere, annientare. -anche rifl
di far de le medolle arida cenere. cuoco, 1-250: la tua costituzione
, sarà una fiaccola ridotta in cenere, ludibrio di quegli stessi fanciulli, che
trovai che non ero ridotto in cenere né abbronzato. pascoli, i-94
fuoco inestinguibile, che ridurrà in cenere il passato di schiavitù e abbiezione
il. prov. a can che lecca cenere non gli fidar farina: di
sacchetti, 91-212: cane che lecchi cenere non gli fidar farina. marino
: « a can che lecca cenere non gli fidar farina ».
cenerentola ». = deriv. da cenere (la * cenere del focolare ':
= deriv. da cenere (la * cenere del focolare ': come a dire
cendrillon (deriv. da cendre 1 cenere '), la protagonista della celebre favola
colore che si avvicina a quello della cenere; alquanto pallido. alberti, 357
= dal lat. tardo cinericius 'di cenere cenerièra, sf. raro.
cenerìgia, sf. dial. cinigia, cenere calda. = deriv. da
calda. = deriv. da cenere, incontratosi con cinigia (v.)
). cenerina1, sf. cenere ancora calda, quando il fuoco non
spento. = dimin. di cenere. cenerina2, sf. dial
cenerino. -covare, guardare la cenere: sedere pigramente, cenerina3, sf.
bachi, perché allora diventano come color di cenere). poi, da che noi
. di colore simile a quello della cenere: grigio chiaro. baldinucci, 39
colori. = deriv. da cenere. cenerizzare, tr. raro
cenerizzare, tr. raro. ridurre in cenere. cenerizzato (part. pass
agg. raro. ridotto in cenere. leonardo, 1-134: nelli
ten dente a quello della cenere, ma impuro, con sfumature giallastre
cenerognolo. = deriv. da cenere. ceneróne, sm. ceneraccio.
* cenerone, ceneraccio ', è la cenere sfruttata che ha servito al bucato,
]: 'cenerone'. quella quantità di cenere che s'è adoprata per fare il bucato
e sul quale, distesovi un suolo di cenere, si versa di quando in quando
3. agric. mistura di cenere e di letame, per la cura
cotta. = acer, di cenere. ceneróso, agg. cosparso
ceneróso, agg. cosparso, coperto di cenere; color cenere. cavalca
cosparso, coperto di cenere; color cenere. cavalca, 8-372: certo
lat. tardo cineròsus 'asperso di cenere '. cenerùgiolo, agg.
cenerume, sm. mucchio, quantità di cenere. forteguerri, 1-91: presto presto
cenerume. = deriv. da cenere. cenestèsi (cenestesìa),
, / toccheria sempre a me guardar la cenere / con le gatte. cellini,
intorno al sole come il vento sfalda la cenere d'un ceppo che si consuma.
con farina, e una poca di cenere e chiare d'ova, overo lutum
illusione brucia / un fuoco pieno di cenere / si perdono nel sereno / di una
collo, / sparsi i capi di cenere, nel fango / c'inginocchiammo,
, quando con tempestose fiamme e con cenere coperse i circonstanti paesi, sì come ancora
che meritano, e spargere sul loro cenere quei fiori che forse chi sa se
intendo io ancor di sali, farine, cenere, e altre cose tali non liquabili
piaga, ponendovi sopra, fasciata, cenere, sale et olio fatti bollire bene
, 9-37: sedere in terra, in cenere ed in cilicio. passavanti, 25
quali fecero aspra penitenza in cilicio, in cenere, in pianto,...
: arsa la pira e, in cenere converso / il letto, il simulacro,
di cimino, e sia fatto ranno di cenere di vite. mattioli [dioscoride]
. disus. ridurre un corpo in cenere, incenerire. tommaseo [s
cinefare ', ridurre un corpo in cenere facendolo ardere sinché ne siano distrutti i prin-
'comp. dai cinis ciniris * cenere * e facère * fare '.
deriv. da cinis cinèris 4 cenere ', per il colore del tomento che
deriv. da cinis cinèris * cenere '. cineràrio2, sm. parte
. che tende al colore grigio della cenere; che ha un colore grigio sporco.
deriv. dal lat. cinis cinèris 4 cenere '. cinerazzo (cineràccio)
letter. che ha il colore della cenere: grigio. leonardo, 4-1-13
4. ant. proprio della cenere, che è fatto di cenere.
della cenere, che è fatto di cenere. anguillara, 7-38: qual,
deriv. da cinis cinèris 4 cenere '. cinerìccio [cinerìcio,
che ha il colore grigio della cenere. v. cenericcio. ricettario
deriv. da cinis cinèris 4 cenere '. cinerigno, agg.
cinerigno, agg. che tende al color cenere. biringuccio [tommaseo]:
). letter. del colore della cenere, grigio cenere; cenerognolo (v.
. del colore della cenere, grigio cenere; cenerognolo (v. cenerino).
deriv. dal lat. cinis cinèris 4 cenere '. cinerógnolo, v.
letter. ant. cenerognolo, grigio cenere. leonardo, 1-159: li venti
= formato sul lat. cinis cinèris 'cenere ', per influsso di ceruleo (
-ge, disus. -gie). cenere calda ancora mista a qualche favilla di
carena, 2-217: * cinigia ', cenere calda, mista con poca e minuta
. tardo cinissa), da cinis 'cenere \ ciniglia, sf. particolare
: galliche lame delle nubi, già cenere, nel tumultuato occidente: cirri d'oro
vano il braccio vacillante e segna di cenere le fronti a una a una. le
in silenzio e tutto è gelido come la cenere. piovene, 5-355: il giardino
gli vetri communi si fanno sol di cenere di soda, con manganese e cogolo.
, e ritorna il colato sopra le cenere due volte.
fondo tutto forato, che riempito di cenere e di acqua cola il ranno adoperato
bucato. trattati antichi, 46: cenere del colatoio mitiga la pena. burchiello
119: se voi avete fantasia della cenere che gettano via le nostre fante, quando
foro al basso, ch'empiesi di cenere, per la quale passando l'acqua,
i panni brutti, il saponere, la cenere, le smoglie, il ranno o
(tonda e schiacciata) cotta sotto la cenere. bibbia volgar. [tommaseo]
boccaccio, iii-2-74: e fè la cenere riporre / dentro ad una urna, e
] è reissimo: e quello della cenere è ottimo: quello de'colombini è
africa settentrionale: ha le piume color cenere screziate di nero sulle ali e cangianti
gambo è screziato di macchie color di cenere, a guisa della pelle di certi serpenti
. donato degli albanzani, 2-225: il cenere, e quello che campò dalla combustione
più bello e raggiante / dal suo cenere mesto rinasce. -figur.
i quali erano umette antiche piene di cenere, fra essa cenere si trovò certe anella
antiche piene di cenere, fra essa cenere si trovò certe anella di ferro commessi
dante, purg., 9-116: cenere o terra, che secca si cavi,
su la conca alta la lieve / cenere. pea, 1-19: nel cortile
quando è semita, ardila e fanne cenere, e poi metti questa cenere nella
e fanne cenere, e poi metti questa cenere nella conca del vetro. biringuccio,
, quanto alla vita: e alla cenere quanto alla morte. leone ebreo, 132
, e nella quale, messavi della cenere, si versa via via acqua per
, le concimano alle barbe con della cenere. salvini, 22-362: finché i servi
d'uve passe, e due pugnuoli di cenere ben trita, e mezza concula di
d'ogni congerie / vile, d'ogni cenere e polve, / restituito per sempre
(da xóvic 'polvere, sabbia, cenere ') e cpópoc da cpépo> *
giorno e notte accesa e coperta di cenere, un po'di brace. montale
core, / or, che cenere è tutto, arder non puote. l
voleva raggranellare fuori dell'immenso mucchio di cenere delle passività le pagliuzze d'oro dei
viso era come quelle delicate falde di cenere che si formano intorno ai carboni accesi
contaminate; e ne farò di tutte / cenere e polve che disperda il vento.
ri cordati che toraarai en cenere, / corpo tristo fabbricato del imo
/ ch'ai liquido volar de- venner cenere. passavanti, 165: egli si leva
può nondimeno vincere un pugno vile di cenere, qual'è quello del cuore umano
di focaccie senza lievito, cotte sotto la cenere del fuoco su cui bolliva la caldaia
, consumatone ogne omore, convertìo in cenere. guinizelli, ii-417: eo non credo
ispido e nero s'accovaccia su la cenere d'un focolare spento, avevano reso ormai
a cavità poco pronunciata, preparato con cenere d'ossa o d'argilla porosa,
del riposo e di spegnere o coprire di cenere 1 fuochi di casa (e segnò
-coprire il fuoco: cospargere di cenere la brace del focolare, perché non
al collo, / sparsi i capi di cenere, nel fango / c'inginocchiammo,
seminasi perché la sua radice cotta ne la cenere è ottima a'celiaci [= deboli
e a greci / ti strascinò di cenere cosperso. manzoni, 3: nessun
di colei cotti, arsi, e di cenere. buonarroti il giovane, 9-173:
di pasta non lievitata cotta sotto la cenere; pasta di farina bianca fatta cuocere
. dall'imp. di covare e da cenere (v.). covale
nel canto del fuoco a covare la cenere. 4. figur. curare
appariva in dietro come un monte di cenere che covasse il fuoco. borgese,
gatta. -il fuoco cova sotto la cenere: v. fuoco. -è costi
ridurre più o meno completamente in cenere i cadaveri col fuoco o con altri mezzi
vivo, / anche un pugno di cenere e di vermi, / per continuar,
a queltaure, / o dan frutti di cenere e tòsco. pascoli, 1497:
è di creta o argilla di color di cenere pendente al celeste. bar etti,
come lana; sparge la nebula come cenere. manda il suo cristallo come fette
in una pentola rozza, e la cenere crivellata in uno panno sottile ponendo negli
acqua, ma una come poltiglia di cenere e zolfo distemperati), per lo gran
quell'aure, / o dan frutti di cenere e tòsco. imbriani, 2-241:
, non potendo cavarle di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di
fomelletto, con le cògome sepolte nella cenere calda. panzini, ii-650: facevamo
mia cotica; e coperta è colla cenere la mia carne. sacchetti, 90-29:
grado accumolo, / farete meco in cenere risolvere, / ornando di ghirlande il
ti metteranno in disputare o discutere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'
, non potendo cavarle di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di
tra il fondiglio dei liquori e la cenere dei sigari! 19. dimin
io! gavoni, 2-192: ma fredda cenere nera / non proverò mai più la
aure, / o dan frutti di cenere e tòsco. verga, 2-232: si
così dagli scrittori che è un governo di cenere derivata dall'abbruciamento sul luogo dalle piaghe
declina: / a can che lecca cenere, / non gli fidar farina. giordani
lecito e generoso, degnamente / al tuo cenere avanza. monti, iv-164: e
il vincitore / degnato avrebbe il mio cenere e tossa / d'alcun onor di lagrime
polve altri deliba; / e di cenere amara altri si ciba. menzini, i-161
il suo sangue nutrito di vermi nella cenere del camino. d'annunzio, iv-2-625
, / parla di me col tuo cenere muto; / ma io deluse a voi
in vista un carbonaio, pien di cenere, e abbruciacchiato. io per vero
, ii-22: l'altare netteranno colla cenere, e involgerannolo di vestimento di rosato.
la veste lugubre e i recipienti di cenere penitenziale, per rivestire il papa da
, argille { depositi pelitici), cenere, lapilli { depositi piroclastici).
un cane, lacrime di sangue e di cenere non deterse negli anni.
1-38: la francia riposava sopra una cenere fallace, che copriva un incendio devastatore
aure, / o dan frutti di cenere e tosco. d'annunzio, iii-1-664:
crescenzi volgar., 6-32: la sua cenere [del capelvenere] con ranno è
, vuote, e tra gli alari la cenere fredda del fuoco che quando finì,
sago i padri, / sparsi di turpe cenere le chiome / nere fluenti, /
colla borsa, la lunga zimarra color cenere gallonata di scarlatto, e la tabacchiera
volgar., i-624: elli impièo di cenere uno luogo in tornato d'alti
coperto luogo e caldo e buona cenere tiepida, e più calda che tiepida gittar
in disputare o discutere, quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'
suo volere consentiva, rompea fede alla cenere di sicheo,... ad
/ che lum e troia convertisti in cenere; / e per avere il tuo vano
, pare debbano disfarsi e scomparire come cenere al minimo urto o al primo soffio
gattaccio ispido e nero s'accovaccia su la cenere d'un focolare spento, avevano reso
diffondendo un odore nauseabondo e lasciando una cenere nella quale si trovano spicule silicee di
: faville di odio covavano sotto la cenere. 2. speso, consumato
faccia / e tu ne disperda la cenere. fracchia, 85: trascorrevo lunghe ore
penitenzia nella favilla del fuoco e nella cenere. dove dava ad intendere che la
d'amore accesa, ed era di cenere d'umiltà disprezzata. p. fortini,
dell'immane creatura, le guance cadevano in cenere, la smorta pelle ne pendeva distaccata
], ucciderannosi con rubrica distemperata con cenere e aceto. cennini, 76: è
v'appicchi il foco, / che di cenere vii coprendo i campi / distrugga a
/ e far delle città un pugno di cenere / in cui non spunti più un
/ il mio pianto, che al cenere paterno / misera reco in annual tributo
te m'appare un'ultima corolla / di cenere leggera che non dura / ma sfioccata
v-88: dubitai non tornare subitamente in cenere, come fe'la tebana semele, quando
, / e scapigliata giaci / in cenere e cilicio! parini, 293: udrammi
, co i capelli tutti sparsi di cenere, piangendo ed alzando dolentemente le strida
libertade; e dolorosa fede / il cenere ne fa d'atene e roma.
penitenzia nella favilla del fuoco, e nella cenere. dove dava ad intendere che la
d'amore accesa, e era di cenere d'umiltà disprezzata. lancellotti, 58
osservati col microscopio sono di colore di cenere; hanno due lunghe coma sulla testa
quale rimpiatta la sua lordura sotto la cenere, e l'uomo vorrà essere meno
il moccol degli occhiali, / e cenere e calcina di rispetto / era polver
vestirono di duolo, si aspersero di cenere, e altri segni mostrarono di vera
. bot. ant. erba dalla cui cenere si ricavava la soda.
. d'annunzio, ii-97: la cenere delle ecatombi / svegliarsi pareva in faville
in napoli covava gran fuoco sotto poca cenere, perché le opinioni nuove vi si erano
di colore infra l'ervo e la cenere, e grave. vallisneri, ii-260:
il fuoco, che d'ogni cosa fa cenere, può ben egli far cenere di
fa cenere, può ben egli far cenere di questa carne, di queste ossa,
vive vive mettere nel fuoco e fame cenere. giusto de'conti, ii-55: qualora
, fatte più lucenti del solito dalla cenere e dal pomice, per essere pari all'
acceso che si lascia covare sotto la cenere '. empireumàtico, agg. (
v-3-265: aveva confuso il pòlline e la cenere nell'émpito dei suoi più alti canti
qual semele, ch'ai folgore fu cenere; / e cantino a cupidine ed
e far delle città un pugno di cenere / in cui non spunti più un sol
bianca, e l'altra di color di cenere. l'ottima è quella che
l'ottima è quella che ha color di cenere, che è tene rissima
soffici, i-32: crani erosi frammisti a cenere, terriccio e nidi di talpe e
una gran massa di fuoco involta tra cenere e fumo. marchetti, 3-97:
chiuse la bocca l'eruzione / che piovve cenere infuocata dentro le cantine / a bere
brace che si spegne e cade in cenere: candida cenere se il tabacco fu
si spegne e cade in cenere: candida cenere se il tabacco fu buono.
/ e del freddo? oro e cenere esalati / fino a notte da questi
intanto / condur l'esequie al suo cenere estremo. / e primamente la gran
fino che, consumata ogni grassezza, diventi cenere. raccogliesi ancora dell'esipo la fuligine
, fra nuvole di vapore e di cenere, esplode, e la cascata della lava
quello alquanto fumante, nascoso sotto la cenere, mi cosse la mano palpante.
massa di gas e vapori uniti a cenere e lapilli. -fase d'esplosione:
, 13-1: cadde a pena in cenere l'immensa / macchina espugna- trice de
con tutta la persona, essendoché la cenere sciolta non vi regge punto.
forse, in quel soffio / di cenere superstite, / è la prova dell'anima
quell'aure, / o dan frutti di cenere e tòsco. d'annunzio, ii-903
, iii-614: paulo egineta scrive, la cenere del leccio che abbi servito nei vasi
. bonarelli, xxx-5-117: ma col cenere il vento / disperda la memoria /
custode di un focolare estinto, di una cenere senza faville. -che non è più
quasi era estinto, consunto: e una cenere eterea pioveva dal sommo del cielo.
127: una storia non dura che nella cenere / e persistenza è solo l'estinzione
; e dubitai non tornare subitamente in cenere, come fe'la tebana semele, quando
intanto / condur l'esequie al suo cenere estremo. tasso, 1-2-44: egli
seccata e abbruciata dette tre libbre di cenere, si ricavò due once di sale.
govoni, 796: lascia un poco di cenere / anche il fuoco che evade,
signor mio, io, polvere e cenere, in prima voglio questa mattina parlare
, lana, stoffa, farina, cenere, ecc.); striscia, batuffolo
viso era come quelle delicate falde di cenere che si formano intorno ai carboni accesi e
, di faville, di foglie, di cenere, ecc. che scendono simili a
con le sue lunghissime piogge, di cenere, la cenere cadente a falde larghe
sue lunghissime piogge, di cenere, la cenere cadente a falde larghe, come la
leggera. 3. sottilissimo strato di cenere che si forma da carta che brucia
iv-246: 4 falena', falda di cenere, così detta per similitudine.
1-38: la francia riposava sopra una cenere fallace, che copriva un incendio devastatore.
, passando accanto a un mucchio di cenere e di carboni spenti, e riconosce
, sf. ant. falda di cenere che si leva da ciò che sta
, sf. ant. falda di cenere; falena. -anche: strato, frammento
aure, / 0 dan frutti di cenere e tosco. d'annunzio, iii-2-56:
volgar., vi- 139: cenere è il cuore suo; e la speranza
: tutto 'l mondo reputerai come fango e cenere. aretino, ii-245: tengo fango
119: se voi avete fantasia della cenere che gettano via le nostre fante, quando
, di terra, di fardi, di cenere di soria, di sacchi di cotoni
intridila e fa li pani sotto la cenere. boccaccio, dee., conci.
farlo bollire in nell'acqua con molta cenere. marino, 4-125: le fo saver
intridila, e fa li pani sotto la cenere. palladio volgar., 1-26:
di me s'aspetta farsi: / cenere al vento sì pietoso e fero, /
libertade; e dolorosa fede / il cenere ne fa d'atene e roma. manzoni
di quei legni da'quali ridotti in cenere si estraggono. milizia, iii-6:
fosse, vorriano che ardessero e, fatti cenere, dopo morte tornassero vivi per morir
minuscolo frammento di carta bruciata o di cenere, falena. allegri, 4-59
arroventare; e non puote più sostenere la cenere e le faville gittate fuori. boccaccio
incendio avolto il mondo / caderà sparso in cenere e 'n faville. marino, 1-71
, come faville ardenti / sotto ingannevol cenere sepolte, / che accendendosi poscia in secco
dice il poeta, covano sotto la cenere, il sangue civile è ancora sulle
ruggine: faville di odio covavano sotto la cenere. -ant. la cenere che
la cenere. -ant. la cenere che ricopre le braci. palladio volgar
ha ragione, non abbocco al frutto di cenere dell'esperienza; non rinnego la fiamma
suo fatto, / un vermicel de la cenere nasce, / lo qual, crescendo
. buti, 1-629: di quel cenere per lo caldo del sole ne rinasce un
, v1- 330: sono la mia cenere e sono la mia fenice. sono
[del giovenco] s'ungan con cenere di sermenti e con schiuma d'argento.
antica città quasi viva, fermata dalla cenere provvidenziale qual era diciannove secoli fa.
in un punto solo divorò e ridusse in cenere. alfieri, 1-54: viva mi
; e così la sventurata terra in cenere e in caverne a un'ora si
; / e ben avrà vigor cenere farmi; / son tronche, ahi lasso
, di polvere, di marcitura, di cenere! e. cecchi, 5-481
dimensioni, corteccia liscia di color grigio cenere, di legno piuttosto tenero e facile a
declina: / a can che lecca cenere, / non gli fidar farina. proverbi
di questi rondini, arsi e fatti cenere, medicano il mortifero male della gola,
, ili-io: in un rigurgito di cenere fitta, finalmente, mentre il cielo rimbombava
come da un sottilissimo crivello, la cenere. alvaro, 8-9: ecco, nel
-fumi forte? -gli chiesi. staccò la cenere col dito e ghignò un poco.
declina: / a can che lecca cenere, / non gli fidar farina. manzoni
/ il colle per la sua tesa di cenere, i fuoco a fiocchi dai rami
che sarai domani / un pugnetto di cenere / dentro il mio cuore fioco. landolfi
bianchissimo, et alcuna volta di colore di cenere, ma meglio è el bianco.
gli si scavavano in un color di cenere, e negli occhi vitrei s'irrigidiva
flòccia, sf. ant. strato di cenere o di altra materia col quale vengono
roberti, xiv-283: il più fino cenere e la fuligine volante ricaderà languida
, fuoco inestinguibile, che ridurrà in cenere il passato di schiavitù e abbiezione.
lo mangino cotto in focaccie tra la cenere e la brace. roberti, vi-17
dell'agg. focàcius 4 cotto sotto la cenere ', deriv. da focus 'fuoco'
vecchie, se non da guardare la cenere intorno al focolare? sacchetti, 101-63
io mangiava come il pan, la cenere; / e il mio ber mescolava con
4-26: che sono io se non cenere, e loto, e fracidume, e
sabbia, sa di sale e di cenere. govoni, 9-59: ma perché non
: avevano raccolto in un'urna il cenere di cesare, riconoscibile da alcuni ornamenti ed
volgar., 6-32: la sua cenere [del capelvenere] con ranno è utile
sento ognor consumarmi, / né può cenere farmi. pallavicino, 7-169: questa inestinguibil
passaggio dell'aria e la caduta della cenere della combustione). cennini
che se ne partisse, vide ridotto in cenere; e lasciato i fomegli, il
al combustibile sovrapposto e la caduta della cenere della combustione); utensile portatile di
]: collocherai le ampolle sopra la cenere in un fornellino fatto apposta. serao,
annunzio, i-780: ovunque nembi di cenere, globi / rossi di fiamma, flutti
grande potere detergente (il ranno di cenere, un sapone) o dolcificante (il
', dicesi quello fatto versando sulla cenere acqua a bollore, onde contiene molta
-fumi forte? -gli chiesi. staccò la cenere col dito e ghignò un poco.
lampeggiano, ma terminano per dissolversi in cenere ed in dolore. -per estens
, oppure trattando le fosforiti e la cenere d'ossa con acido solforico; esiste
4-26: che sono io se non cenere e loto e fracidume e vermini e
tanto l'uno, quanto l'altro, cenere, polvere, fracidume. baruffaldi,
una volta la settimana, con tramischiarvi la cenere. muratori, 7-i-489: fra'turchi
il quale già per vecchiezza è diventato cenere. -di botte da cui il
filicaia, 2-1-7: dal regio suo cenere poterò / scettri nascer novelli, e
. -smuovere, sparpagliare (la cenere, la brace di un fuoco)
donna frattanto, accostatasi al mucchietto di cenere, lo frugava colla punta del piede,
le groppe apparivano aride e fruste nella cenere antelucana. -piccolo e stento (una
. sabba da castiglione, 4: in cenere e in cilicio fate i frutti degni
nel profondo sono le sozzure coperte di cenere. buti, i-305: nascono pomi
: e con ambe le man prendendo cenere / fuliginosa, dalla testa giuso / versolla
riebbi trovai che non ero ridotto in cenere né abbronzato. carducci, ii- 16-283
quello alquanto fumante, nascoso sotto la cenere, mi cosse la mano palpante.
. è rimasto intero, ma di cenere; che guai se lo scrolli un
nasconde fumeggiante ancora / sotto la bruna cenere,... / così celossi tra
e là fumido, nerastro, striato di cenere bianchiccia. bocchelli, 9-139: una
un focolare fumoso, in mezzo alla cenere, e sembra una prèfica mummificata. calvino
onore e di gloria pare come faville e cenere, e come il fieno, il
, il quale lo fuoco del dolore in cenere fa tornare. guicciardini, ix-172:
. prov. -il fuoco cova sotto la cenere: odio, passione violenta, spirito
in napoli covava gran fuoco sotto poca cenere, perché le opinioni nuove vi si erano
; e non puote più sostenere la cenere e le faville gittate fuori. pulci
in salvo. michelangelo, i-iio: cenere al vento sì pietoso e fero,
quando e'cade loro il fusaiuolo nella cenere, e'lo ricoe, e lo
(larus argentatus), con piumaggio grigio cenere, becco giallo con macchie rosse,
= deriv. da cali * cenere alcalina ', ma anche erba annua
nel fiume del nilo: ha colore di cenere e non risplende, e non dà
in uno de'canti un poco di cenere, nella quale rilucevano due tizzoni già mezzi
, con un gatto soriano accoccolato sulla cenere. d'annunzio, v-2-361: al risveglio
schifosa fossa / di macerie e di cenere, con sopra / sette colli del sale
insopportabil fetore e presto si convertono in cenere. 21. emettere (suoni,
; e non puote più sostenere la cenere e le faville gittate fuori; e
tenebroso, dietro un gran tendone di cenere, lanciava in aria, con un rombo
di sabbia, sa di sale e di cenere. pea, 7-6: le orme
, 200: non si tiene polvere e cenere colui che si veste di drappi di
: ché chi farebbe cotali sacca alla cenere, se non fosse già matto?
di ginepro acceso, ricoperto della sua cenere, conserva il foco v'anno di
né i capelli e si spargeva della cenere sopra il corpo, andava ricoperto d'
a terra sparso / cader vedrassi in cenere e 'n faville. marino, 14-138:
a terra sparso / cader vedrassi in cenere e 'n faville. fed. della valle
annunzio, 1-780: ovunque nembi di cenere, globi / rossi di fiamma,
. gozzano, 834: sprofonderebbe in cenere / il povero glomèrulo / dove tronfieggia
legumi, in vasi da olio con cenere mischiati, per lungo tempo sani si servan
delle gome si applica con successo quella cenere di legno forte che usano i tintori,
1-258: mi dànno un granatino per la cenere. viani, 10-339: disegna
/ noi diverrem, per dio, cenere schietta. 7. popol. crampo
né finì mai di spargervi sottile / cenere e rusco e graveolente fimo. d'annunzio
-acqua gregoriana: miscela di sale, cenere e vino, che si sparge nelle
asfalto azzurro / mi fisso / nella cenere del greto / scocantù, 396:
, non aro il mio campo gettando cenere e sale sul campo vicino.
labbra grige come se aveste mangiato la cenere. palazzeschi, 4-28: gli occhi
e d'argento che si prelevano dalla cenere dopo la prima operazione di lavaggio.
immane creatura, le guance cadevano in cenere, la smorta pelle ne pendeva distaccata.
sistema trasversalmente nel camino per trattenere la cenere (e può anche essere decorata
soglia del camminetto, affinché tenga raccolta la cenere, che non si spanda sul pavimento
la gulia, dov'è la splendevile cenere de cesare suso ne lo melo.
il colle per la sua tesa di cenere. -durata, spazio di tempo
il suo sangue nutrito di vermi nella cenere del camino. d'annunzio, iii-2-296
l'illusione brucia / un fuoco pieno di cenere / si perdono nel sereno / di
: di quest'ossa onorate / ecco il cenere illustre in te si serra. g
2-252: s'affioca, pallida come la cenere, lasciando cadere l'ago imbelle.
bene, e poi lo dissecca alla cenere calda. f. birago, i-2-507:
di sopra non con gesso, ma con cenere di sermenti. landino [plinio]
dava frutti che imbozzacchivano e sapevano di cenere e tosco, perché nessun calore di
questo mele. montigiano, 74: la cenere delle rondini e de'rondini, arsi
dei suoi triboli, giaceva marcendo nella cenere e sul letame deltimmondez- zaio. moravia
n. villani, i-7-72: di cenere immonda infuso ha 'l crine. mascheroni,
si getta / della tomba che il cenere ne chiude; / singhiozzando l'abbraccia
immuni, / sparte - reliquie, cenere, deserto -con l'alabarda. d'annunzio
cielo basso e denso spremeva una luce di cenere. montano, 1-63: io la
in un fragil corpo, sacco di cenere. fagiuoli, xiv-74: in fin che
picciolo animaletto di mare, la cui cenere, impastata con pece liquida o grascia
tinto metà del viso d'un impasto di cenere bianca. piovene, 8-32: ci
xxvi-3-350: del varchi nostro è la cenere trita / chiusa e impeciata dentro a
pioggie sotto il cielo basso, di cenere. 2. figur. impedito,
, ii-587: fomentando, sotto la cenere d'un apparente rispetto, le scintille d'
la piaga della castratura s'impolveri con cenere di sermento e schiuma d'argento.
-ant. cospargere di polvere o di cenere in segno di lutto, di contrizione
dell'arte del vetro, 168: togli cenere provenzale e fanne fritta come si fa
e fanne fritta come si fa dell'altra cenere, e come ella sie incalcata,
/ e delle fiamme tue resta la cenere. de marchi, ii-771: era un
granatina a spazzar via quel po'di cenere e d'incarbonimento che c'era rimasto
arbore appresso al tronco e postavi molta cenere /... si spegneranno.
crescenzi volgar., 3-7: molto di cenere con esso si mischia, massimamente se
e far delle città un pugno di cenere. bernari, 6-101: ne ha incendiati
(incinero). cospargere, coprire di cenere. leggenda di s. chiara
poi comandò che arre- cassino la cenere, e scopriron il capo, e prima
ant. e letter. bruciare riducendo in cenere; incenerire. - anche al figur
. con la particella pronom. ridursi in cenere, diventare cenere; bruciare completamente.
pronom. ridursi in cenere, diventare cenere; bruciare completamente. dante, inf
. = denom. da cenere (v.) col pref. in-con
(ant. incennerato). cosparso di cenere; coperto sporco di cenere.
cosparso di cenere; coperto sporco di cenere. leggenda aurea volgar.,
2. disus. ridotto in cenere o in polvere; bruciato, cremato
). bruciare fino a ridurre in cenere; bruciare completamente. -per estens.
5. ant. mescolare con cenere. bellori, ii-82: unitosi questi
con la particella pronom. ridursi in cenere. marino, xiii-93: per lui
incenerisce. = deriv. da cenere (v.) col pref. in-con
(ant. incinerilo). ridotto in cenere, bruciato completamente. -per estens.
essere bruciato, che può ridursi in cenere. s. bernardo volgar.
incinero). letter. ridurre in cenere delle sostanze organiche mediante combustione. -
con la particella pronom. ridursi in cenere, subire l'incinerazione (un corpo,
, denom. da cinis -iris 'cenere 'col pref. in-con valore illativo.
incinerazióne, sf. il ridurre in cenere sostanze organiche mediante combustione (ed era
dagli scrittori, che è un governo di cenere derivata dal- tabbruciamento sul luogo delle
fuoco, affinché l'acqua incorpori la cenere et il letame con la terra..
suo dolor: sul rabbuffato crine / cenere stassi. foscolo, xix-179: la
, non favolosamente rinascere indiato dal suo cenere venerando. de sanctis, 11-72:
di ottenere l'apertura gnazione vedendo il cenere del tasso, coperto e indicato degli alveari
provano un sentimento d'indignazione vedendo il cenere del tasso, coperto e indicato non da
versando acqua calda su una mistura di cenere e di calce viva) e in successivi
ii-tallo). 193: con la cenere et acqua calda si fanno [i lupini
, piu-... [la cenere] non gli vuol cedere, e.
sue spoglie / cade, che parean cenere al colore, / e sì l'asperge
alle sue radici morchia ugualmente temperata o cenere di forno. soderini, iii-224: si
infiarono. boccamazza, i-1-400: la cenere meschiata con mèle a ponerla sopra il
, e le pietre si convertiranno in cenere. lancellotti, 525: dissero i pratichi
fero / che meritò per fiamme farsi cenere. berni, 63-24 (v-165)
informe, / in suo color di cenere e di lava. d'annunzio,
n. villani, i-7-72: di cenere immonda infuso ha 'l crine. monti
: schiocchi di pigne verdi fra la cenere / o il fumo d'un infuso di
, avevano raccolto in un'urna il cenere di cesare. 7. figur
e di maggio, e poi ne fa cenere e mettila in un catino dove si
di fumo, pioggie portentose di cenere..., ingoiamenti orribili di bestiami
la parca ingorda, / e la cenere amata ancora è sorda. g. gozzi
terreni alcuni intradotto la calce, altri la cenere. franci [caffè], 50
calende di nòvembrio cuopriremo, ingrassandola con cenere copiosa, la quale è a questa erba
: dopo quelle uscivano altre 1-1-246: la cenere non lissivata, egualmente che la calpedate
piangeremo insaziabilmente / dal rogo in poca cenere converso. giordani, vii-18: nelle
e far delle città un pugno di cenere. saba, 20: chi..
... /... di cenere insozza i bianchi crini. s
volgar., 1612: per la cenere s'intende la sua passione. bisticci,
. montale, 1-19: dal fiotto di cenere uscirai / adusta più che mai,
/ condur l'ese- quie al suo cenere estremo. nievo, 193: martino avea
, ch'è bigia e di color di cenere, colla quale i purgatori internano i
seran le membre mie senza intervallo / cenere adusta, non pur foco e fiamma.
landino [plinio], 622: item cenere di femore di cavretto meravigliosamente rappica le
massimo volgar., i-624: impièo di cenere uno luogo infornato d'alti paretìi.
vecchie, se non da guardare la cenere intorno al focolare? firenzuola, 703:
ed intridila e fa li pani sotto la cenere. sacchetti, v-27: questi minuzzoli
ch'è inverso gli arnioni, mescolandovi cenere di melagrana e sale.
erano intrisi di farina gialla sotto la cenere calda, come gli « zaletti » coi
pianto e 'l duolo, / col suo cenere invitto è qui rimaso. tasso,
scoppiò una fucilata, e lacerò la cenere dell'aria, i corvi gracchiarono invulnerabili.
di fauno, facto per florida in cenere: / per mia pena e suo onor
picciolo animaletto di mare, la cui cenere impastata con pece liquida o grascia,
lampedusa, 219: sotto la luce di cenere il paesaggio sobbalzava, irredimibile.
rupi ferrigne,...: rada cenere d'olivi; pini altissimi italici,
, come che alcuno vestigio ne sia, cenere tutte con vengon venire? landino,
il petto, / e copriti di cenere, / e ricomincia l'ululo! moravia
loro capi, e tutti si spargeranno di cenere. filippo degli agazzari, 37:
preziosa seta, / vitro de laida cenere e de rame moneta. graf, 5-769
di roventi / faville, che di cenere e di pece / fan turbi e groppi
, 25: convertesi l'uomo poscia in cenere, la quale è pura terra sanza
, laove iddio favellava all'uomo: cenere se'ed in cenere ti convertirai. chiaro
all'uomo: cenere se'ed in cenere ti convertirai. chiaro davanzati, xvi-68
un copiosissimo e nero fumo mescolato con cenere e pomici oscure, che i paesani
una lava, ma da una pioggia di cenere e di lapido. bresciani, 6-vii-177
gli amici miei, / ch'or è cenere muto. -dare largo: permettere
tale pesce, con asche * cenere '. lascar (làscari)
sotterraneo. -anche: che cova sotto la cenere (il fuoco, l'incendio)
piglia polmone di toro e ardilo e della cenere pasci li cagnioli e lassali lattare,
ventre di lepre arrostito, laudano, cenere di bruotino arso, capelvenere. idem
, che pare passata per la cenere come il ranno. soffici, v-
torbida, come acqua di lavatura di cenere. libro delle segrete cose delle donne,
ricurvo, in cui si conserva la cenere ardente per scaldarsi le mani; scaldino
lodano, trafiggono, anzi mandano in cenere con gli occhi. becelli, 1-131
sue. -a can che lecchi cenere non gli fidar farina: v.
, o fiamma, questi fogli in cenere / di pianto un dì bagnati, /
, 10-28: già si riduce in cenere leggiera, / or che ad un'aria
attorno la crosta di morchia impiastrata con cenere. targioni tozzetti, 6-76: luoghi
eccitate e popolose della sera, la cenere della vita passata, presente e futura di
metta in orinali di vetro a svaporire in cenere di fornello a fuoco lento, che
e ungi con l'oglio e ponivi la cenere delli vermi, poi li poni di
un folto e lanoso mantello colore grigio cenere con larghe macchie brune sfumate che ricordano
la terra tagliata, resta di quella cenere uno temperamento nella terra, miglior che se
uno ulivo, ovver un moggio di cenere basta. crescenzi volgar.,
del falò: piccolo spiazzo cosparso di cenere e di residui del legno o di altre
facia. dalla croce, i-ioo: la cenere della scorza del salice, mista con
questo punto, co 'na faccia color cenere, che ingravallo domandò licenza: pe
, crescendo in vasto incendio, riduce in cenere ogni gran mole. bertola, 238
unghia si tolga, e il luogo con cenere si tocchi. marmitta, 95:
sul « testo » o sotto la cenere della fogara. -pane non lievitato:
54-2): ricòrdati che tornarai en cenere, / corpo tristo fabricato de limo.
leonardo, 2-2-46: acquavite passata per cenere di vite alba e calcina e soda
sé senza residui / di rosticci e di cenere, un immenso fiore, / sempre
, liquefà i sassi e riduce in cenere sino i sassi più duri.
primieramente si lavi con tale ranno: recipe cenere di vite e liquirizia quanto ti piace
fatai licore / del caldo pianto il cenere bevea. -bitume; pece.
, sf. acqua bollente filtrata attraverso cenere di legno, contenente carbonato di potassio
): corrisponde / al guadagno la cenere di quale / si fa lesia da
liscivia. paoletti, 1-1-246: la cenere non lissivata, egualmente che la calcina
uso attributivo. serdonati, n-313: cenere lissivio, che noi diciamo lissia
con l'acqua si mescola la cenere. = voce dotta, lat
litrigèrio di piombo, liscia fatta di cenere di cerro, e fate bollire con il
sm. dial. sterco di bue; cenere. = deriv. dal lat
de alcune donne si fa livido come cenere. nannini [ammiano], 190:
, 34: chi sono io se non cenere e polvere e luto e fracidume e
ritagli di tessuto ricavati dalla cimatura, cenere, sterco), che si spalma sul
si lavi con tale ranno: recipe cenere di vite e liquirizia quanto ti piace,
sue spoglie / cade, che parean cenere al colore, / e sì l'
12: giaceva in terra, voltolavasi nella cenere e, isdimenticatosi della regia potestà,
né albero; sembra un deserto di cenere pietrificata e lumescente. 2.
essere nero, grigio ferro, grigio cenere, giallo rosso, rosso bruno unito o
grandi di vetro lutati in fondo a cenere o rena in fornelli. guarino guarini,
né il bagno di acqua, né di cenere, e molto meno quello d'arena
a quell'aure / o dan frutti di cenere e tosco. tronconi, 3-151:
, vestite di cilicio, aspergetevi di cenere, mangiate il pane con le lacrime.
su l'altro, grigi come la cenere, col cuoio dentro macero di sudore
borgese, 6-135: perché soffi sulla cenere dei focolari abbandonati, / svelando il
macina degli affetti cosa butterà ormai? cenere, niente. 6. ant
; corpo molto peloso di colore bruno cenere, con macchie nere e bianche ai
alla puff, la cravatta di raso grigio cenere, il soprabito color madreperla, gli
caricare. 11. lisciva di cenere vegetale; ranno concentrato. trattato dell'
amarilli e la vecchia ecloga cadono in cenere, e ne sorge fenice la giovane
sapone di lisciva di calce, di cenere e d'olio concotti insieme, composti
era in uno de'canti un poco di cenere, nella quale rilucevano due tizzoni già
montale, 1-19: dal fiotto di cenere uscirai / adusta più che mai,
mal grado accumolo, / farete meco in cenere risolvere, / ornando di ghirlande il
maninconosa e scolorita, la sua medesima cenere postagli al piede. 6
gatta, che è bestia, smaltisce nella cenere per occultar la malizia.
dalle bombe francesi, che ridussero in cenere buona parte de'suoi edifici. d
arsa questa stoppa e fattone favilla e cenere. grazzini, 4-546: egli subito
compiacersi delle sue lodi. -mangiare cenere: struggersi nell'angoscia, macerarsi nella
turbine egoistico di milano / a mangiar cenere a ber pianto. —. mangiare
, / in picciol tegamin sopra la cenere. genovesi, 513: quegli occhioni
, ii-13: arsa la pira e in cenere converso / il letto; il simulacro
personain senso scherz.). essendoché la cenere sciolta non vi regge punto. machiavelli
... di marcitura, di cenere! = nome d'azione da
la marga, la saligine e la cenere... portano [alla vigna]
catino attorno attorno mette tre corbelli di cenere bagnate. vasari, iii-648: di sopra
sia falso e edusto perché è risoluto in cenere. = da amaritudine (v
all'anima / che una gelida raffica di cenere. pavese, 2-157: c'era
stoppia / che arde e solvesi in cenere, / da sinuessa massica / fino
ti metteranno in disputare 0 discutere quanta cenere vi voglia cuocere una matassa d'accia
da la romana arsura: / ora il cenere tuo l'erbe matura. lastri,
di ferro con aceto, o cenere di foglie di noce o cenere di paglia
o cenere di foglie di noce o cenere di paglia sottilmente trita. castiglione,
è medicata da loro, ora con cenere, ora con sale, or perfino con
la terra melia imita nel color di cenere l'eretria; è ruvida al toccarla;
la gulia, dov'è la splendevile cenere de cesare suso ne lo melo.
corteccia sottile, di colore come di cenere. montigiano, 56: e'baiausti sono
primo giorno di quaresima: tutti si torna cenere. viani, 10-78: quella schiezza
, che il sacerdote pronuncia imponendo la cenere sul capo dei fedeli durante la messa
ène la gulia dov'è la splendevile cenere de cesare suso ne lo melo. giuseppe
[plinio], 692: la cenere del capo delle mene è utile alle ragade
la testa delle mene, bruciata in cenere, cura impiastrata le callose fissure del sedere
galaricide, che sono di color come cenere. mattioli [dio- scoride],
abbraccio rupi ferrigne,... rada cenere d'olivi; pini altissimi italici,
ov'è di ruytter sepolto / il glorioso cenere, / e solca rodney il trionfato
crediate che non vi sia altro che cenere, perché non solamente il piano,
-mercoledì delle ceneri: v. cenere, n. 4. 3.
modo, era il grigio lontanissimo, una cenere che mescolava il cielo col mare.
, in su che si dice essere la cenere del- l'ossa del detto romulo.
mettivi anco due congi di ranno di cenere: poi con una spatola di legno
mezzino di castagne da cuocere sotto la cenere alla sera. = var.
. barbaro, 323: la cenere [del panno d'oro vecchio] si
cimitero del mondo niun segno distingue più la cenere della terra dalla cenere delle generazioni mietute
distingue più la cenere della terra dalla cenere delle generazioni mietute. 6.
a guisa di sfogliata, li spruzzan di cenere a cagione che non s'appiccichino al
2-150: si curvava per deporre la cenere del minghétti nel vaso di una chenzia
miniare piuma, grande angelo di cenere e di fumo, miniangelo / spazzacamino
metti xii parti di lissia fatta di cenere d'allume da far mioli. cennini
, avevano raccolto in un'urna il cenere di cesare, riconoscibile da alcuni ornamenti
d'egitto. baldelli, 5-3-145: la cenere del becco della rondine tritato insieme con
terra adentro due piei; mischiavi la cenere. crescenzi volgar., 4-31: in
però ch'è ella mischiata tutta come cenere. anonimo fiorentino, i-14: mischiato e
, 24: convertesi l'uomo poscia in cenere, la quale è pura terra senza
serdini, 1-7: se per tutti in cenere / tornar convien, ché pur cerchiam
mila some di legne, per mandare la cenere a firenze per fame danari. vedi
ed intridila e fa li pani sotto la cenere. giustino volgar., 428
hanno. trattati antichi, 46: cenere del colatoio mitiga la pena. rinaldeschi
. crescenzi volgar., 4-1: la cenere della vite incontanente la fistola purga,
portava in capo il dì de la cenere. buommattei, 1-10: veggendosi..
la mitraglia delle castagne che scoppiettano nella cenere della stufa. 6. elettron.
crescenzi volgar., 4-41: la cenere del sermento arso, in misura d'
da pioggia. -avere dieci staia di cenere da cento moggiadi carbone: consumare notevoli risorse
cento moggia di carbone / dieci staia di cenere. -fare più di un moggio
de gardanino e noxelle peliate suso la cenere calda e un poco de molena de
, uccide- rannosi con rubrica distemperata con cenere e aceto. bocchelli, 1-iii-166:
certe figure che faceva e disfaceva nella cenere con le molle. pascoli, 385
, le dondolo, poi le cacciò nella cenere e rivoltò a poco a poco le
fatto con intriso d'oro e di cenere. tozzi, vi-865: i suoi occhi
capifuoco, il guardacenere, il becca- cenere, le mollette, la paletta. vasari
era seduto vicino al caminetto tracciando nella cenere colle mollette alcuni nomi ripetuti e serbati
[delle cipolle], arse e fattone cenere, con l'aceto si pongono in
: quando sarà mescolato con acqua di cenere, [il capelvenere] mondifica le
tetti sembrano coperti di un velo di cenere. 3. figur. privo
ma una storia non dura che nella cenere / e persistenza è solo l'estinzione.
comp. dall'imp. di montare e cenere (v.). montachiara
sui pochi carboni, sparsi tra la cenere, per spegnere tutto. -con
palpiti / delle braci morenti tra la cenere. montale, 1-122: penso allora /
giubileo. aleardi, 1-312: il lor cenere è sparso ai quattro lati / del
rosa che veniva morendo in un grigio cenere. 16. estinguersi a poco
, schneckent- hal, diventò color di cenere, morso dalla gelosa invidia.
lungo colloquio coi poveri morti, la cenere, il vento, / il vento
faren pia- gnistridulo / morticolor di cenere. = comp. da morto
le acque, lo mortifichiamo sotto la cenere. 5. rendere inattivo con
quello con sputo di omo e con cenere lo mortifica. trattati dell'arte del
quello con sputo di omo e con cenere lo mortifica: poscia mortificato) rendi songia
foco. / già si riduce in cenere leggiera, / or che ad un'
cane, lacrime di sangue e di cenere non deterse negli anni. mozzicatóre,
pietro ispano volgar., 2-46: la cenere della testa di luccio o di
-pinza alla molinara: focaccia cotta nella cenere calda. bocchelli, 1-i-200: fu
olio e senza lievito, cotta nella cenere ardente. 9. dimin.
salvo, via da questo mulinare / di cenere e di fiamme che s'
del fieno in quel luogo raso. la cenere, spesse volte gittata nel prato,
battevano l'aria fatta già bigia di cenere. 5. improvviso, subitaneo
amici miei, / ch'or è cenere muto. colletta, ii-195: il re
traendo, / parla di me col tuo cenere muto. leopardi, 3-136: torna
sul rabbuffato crine [dimicoi] / cenere stassi; e su la smunta guancia /
portava in capo il dì de la cenere; un paio di scarpe con lavori
della terra] superficie rimarrà in riarsa cenere e questo fia il termine della terrestre
m'appare un'ultima corolla / di cenere leggera che non dura / ma sfìoccata
, fatti a treccine, chiare come la cenere -e un viso nebuloso fatto a ciabatta
, 274-3: recordati che tornerai en cenere, / corpo tristo fabricato de limo,
mangiatoie neglette, e poi vanno in cenere i forzieri e le credenze più ricche
luzi, i-107: in un nembo di cenere e di sole / identica, ma
la sua nerezza coperta da lievi falde di cenere per tutto il fusto scabro.
coperte, finattanto che si riduca in cenere nera estremamente leggiera, che si chiama
e poi neve la sparge come cenere, e tale spargimento e nevica- mento
i quali erano urnette antiche piene ai cenere, fra essa cenere si trovò certe
antiche piene ai cenere, fra essa cenere si trovò certe anella di ferro commessi
farlo bollire in nell'acqua con molta cenere che sia nettissima, e sia cenere di
molta cenere che sia nettissima, e sia cenere di quercia. -scritto a
il tuo fiato - tenebria / di cenere, soffusa nel nitore / di quale immensa
che è sempre d'una pasta di cenere, che lascisi asciugare; ponasi nella
de gardanino e noxelle peliate suso la cenere calda. sanudo, x-141: siando
tarantola! ha il capo color di cenere; nerissimi il petto, il ventre
, per lavarmi del peccato, / nella cenere sette e sette giorni / tante croci
altro di lor non si vede che magra cenere e sterile rena, fuor di cui
in mezzo al nuvolone scuro che pioveva cenere. bontempelli, 7-201: i nuvoloni di
chi cotal vive è più morto che cenere. s. agostino volgar., 1-1-154
pianto e '1 duolo, / col suo cenere invitto è qui rimaso. caro,
/ della tv col suo nembo di cenere. 12. figur. capacità
rimane in me che il deserto di cenere. pirandello, 5-269: avrebbe voluto riconoscersi
occhio 'e xó7ro£ polvere, cenere ', col suff. che indica un
ad ottenerne / da te l'amato cenere io veniva: / oltre mia speme,
675: l'orizzonte montuoso è tutto cenere / umida e granulosa di farfalle /
un solco col sarchiello o una linea colla cenere, la quale (per grazia di
vii polvere, vapore che svanisce, cenere infruttuosa, ombra di sogno, schiuma
bracciolini, 2-23-62: tra la pallida cenere giacersi / parte ombrate dal fumo e
quello con sputo di omo e con cenere lo mortifica. -mezz'omo,
lente onde di bruma sono spente in cenere fredda. michelstaedter, 411: dalle nevose
stessi:... tanta è la cenere che ricuopre un tal fuoco o
e il vento / la porta con la cenere degli astri. luzi, i-15:
nostro padre * / è risoluta in cenere. noi soli / siamo rimasti,
fermentazione. bossi, 92: 'cenere ': residuo dei corpi organizzati dopo
insegna le acque passate per tutte le cenere e calcine delle cose bruciate e le orine
grandi di vetro lutati in fondo a cenere o rena in fornelli. redi,
oro. -voler trarre oro dalla cenere: affaticarsi inutilmente. carducci,
l'opera a voler trarre oro dalla cenere. 26. prov.
all'anima / che una gelida raffica di cenere. 7. rovinoso, disastroso.
solamente nelle città di dalmazia arrivasse la cenere e l'oscurazione dell'aria, ma
altro di lor non si vede che magra cenere e sterile rena, fuor di cui
iv-280: ben sai che sotto la cenere fredda stanno le vive bragie e nell'
innanzi le porte sacre / al dio della cenere, dove / il mendicante ostenta /
continua, a larghe falde piove la cenere dal cielo ottenebrato. -reso cupo
boccaccio, viii-3-154: fu 'sopra il cenere ', cioè sopra l'arsioni rimase
borgese, 6-53: pace come quella color cenere, / che siede infine sulle macerie
. deìedda, iii-698: egli scosse la cenere dalla sigaretta, e cercò, pacatamente
voleva raggranellare fuori dall'immenso mucchio di cenere delle passività le pagliuzze d'oro dei
brace e il carbone o per asportare la cenere da un camino, da una stufa
volte, tanto che la fortezza della cenere n'esca, e uscita fuori,
a becco aperto assumono lo stesso pallore di cenere, come evocati fuori da un limbo
, / parla di me col tuo cenere muto; / ma io deluse a voi
, alquanto fumante, nascoso sotto la cenere, mi cosse la mano palpante. casti
iti / delle braci morenti tra la cenere. rebora, 2-50: eggiadro vien
cotto in forma di schiacciata sotto la cenere. vasari, ii-248: condusse a
usato per fare il bucato con la cenere; cenerone. giuliani, ii-277:
cenerone) e sopra della brava cenere. -ciascuno dei due pezzi di
noto a tutti... giova la cenere del papiro a fermare le ulcere che
per impe dire che la cenere si sparga sul pavimento. carena
soglia del camminetto affinché tenga raccolta la cenere che non si spanda sul pavimento della
di parare1, n. 7, e cenere (v.). paracenestesìa,
l'ambiente e le persone circostanti dalla cenere, dal riverbero e dal calore eccessivo del
fuoco quando è ammonticchiato e coperto di cenere, per conservarlo. dicesi anche '
di prismi esagonali e di parallelepipedi color cenere. -spazio interno a tale solido
sia parato ad incendere e dedurre a cenere ogni oposta materia. canti carnascialeschi,
che uno pane d'orzo fatto sotto la cenere scen- dea di questo poggio. pulci
volgar., i-624: elli impièo di cenere uno luogo intornato d'alti paretìi.
. ventura rosetti, 1-70: pigliate cenere di levante parte tre, calcina viva parte
quelle quattro particelle di terra calda come la cenere tra massaua e il tigrè, ci
pimento, di porpora, di cenere turchina e verderame. bettinelli,
govoni, 814: questo dito di cenere /... / sarà il nostro
. vasari, i-139: dato la cenere, rimette i perni a traverso,
. biringuccio, 2-45: ogni altra cenere... asciutta e per staccio
. ant. pane cotto sotto la cenere. cavalca, 20-123: subitamente raccomandandosi
voleva raggranellare fuori dall'immenso mucchio di cenere delle passività le pagliuzze d'oro dei
guisa di sfogliata, li spruzzan di cenere a cagione che non s'appiccichino al
a grandi occhi sommergenti in pallore di cenere patetica quando si siede sullo scalino
, la qual veniva da baruti carga di cenere. patròno (dial. ant.
è un grande poeta chi trovò questa cenere luminosa nella vita di don giovanni,
priva, però, di carbonio e cenere. ricettario fiorentino, ii-35: un'
le pece pura, senza carbonio né cenere, si chiama zopissa. 2
sua requie / quandochessias'il mio devoto cenere, / de la gran penitente al
picciolo guadagno della lana, e la cenere e i taciti fuochi suscita, agiungendo
di quella, il cui bel velo / cenere è fatto, ed ella è fatta
una picciola vipera, di color di cenere variamente penticchiato, con capo largo,
generi alimentari, dolciumi, acua, cenere, ecc., vengono sospesi in alto
tre fetterelle di polenta mezzo sepolte nella cenere. giov. croce, 81: quando
fuoco. poi verrà l'età della cenere. soffia un vento di perdizione.