. specie di serpente velenoso detto anche cenerò. = cfr. biacco;
: preso questo latto- varo, io cenerò poche cose, ma tutte sustanzevoli. redi
cèncride, sm. zool. ant. cenerò. = voce dotta, lat
dioscoride], ii-126: chiamasi questo serpente cenerò per esser minutamente piccherato nel corpo,
è utile rimedio contra il morso del cenerò. marino, 12-15: d'antica donna
di questi [diamanti] si chiama cenerò, che è grande quanto un granello di
morte colui ancora latra / cui il cenerò giunge o mordono i chersidri, / ma
di fave. machiavelli, 681: io cenerò poche cose, ma tutte sustanzevole.
è si gran fiera, / ch'io cenerò pure a macca stasera. s.
, / il mangiapélo ed il cenerò li venne. = comp.
parecchiate altro, che questa sera non cenerò. 3. esporre un fatto o
mi sarà aperto intrerrò là dentro e cenerò co. ùui, ed e'meco »
saltolando e gridando per lo lito: « cenerò pur con la mia madre, cenerò
cenerò pur con la mia madre, cenerò pur con la mia madre! » beolco
alimento). machiavelli, 1-viii-149: cenerò poche cose ma tutte sustan- zevole.
uscendo fuora i colori: questa sera cenerò insieme per vagheggiarlo con la compagnia de'