sopra lor fetida amorca, / chi la cener del fico. dioscoride italiano,
plinio], 34-13: antispodio chiamano la cener del fico o del caprifico o delle
sol di due / picciole lagrimette il cener bagna, / ultimo onor, più caro
[la fenice] arde, e dal cener suo giovin risorge: / qual si
che i fiori, / che sul mio cener spande, io gli raccolgo / e
s'accese ed arse, e cener tutto / convenne che cascando divenisse. fiore
che poi la rifondarno / sovra 'l cener che d'attila rimase, / avrebber
faresti quale / fu semelè quando di cener fèssi ». ceccoli, ix-346: amor
come in poco / tempo non arsi e cener non divenni. tasso, 13-1:
empia arridesse al traditor, sul solo / cener di tebe ei regnerà. monti,
. berchet, 74: più sul cener dell'arso abituro / la lombarda scorata non
., 133: come esser può in cener non sia tuto / il corpo mio
amorosa, / e ruppe fede al cener di sicheo. ottimo, i-78: il
di sicheo. ottimo, i-78: il cener del cui corpo ella tenea in un
colte a'verdi campi, / al cener muto dii con le tue rime. cellini
serva l'ombra, ed arda il cener mio. tasso, 7-22: se in
in morte almen felice, / e 'l cener freddo de le fiamme sue / goda
dolce lira, / e 'ntorno al cener muto, a tossa ignude / stuol
/ che gli fu patria e il cener suo non ebbe, / esule egregio si
, / più desteranno arguto / suono dal cener tuo per sempre muto. alfieri,
né dà chiaro lume, / color di cener sembra sua figura. i.
colte a'verdi campi, / al cener muto dii con le tue rime.
occhi avete / freddo ghiaccio divenga e cener vile. idem, 325: l'ore
colte a'verdi campi, / al cener muto dii con le tue rime. alamanni
empia arridesse al traditor, sul solo / cener di tebe ei regnerà. foscolo,
cose tali, / arse e congiunte al cener di baccelli, /...
., 133: come esser può in cener non sia tuto / il corpo mio
: s'accese ed arse, e cener tutto / convenne che cascando divenisse. marco
terra / che gli fu patria e il cener suo non ebbe, / esule egregio
e volgerò i miei detti a un cener muto indarno, / poi che a 'l
se avessi / arso e disperso il cener vostro al vento, / vendetta io mai
com'el s'accese e arse, e cener tutto / convenne che cascando divenisse.
... e si abbandonano cener suo. manzoni, pr. sp.
delo. leopardi, 2-25: ii cener freddo e tossa nude / giaccian esuli ancora
grave, e romper fede / al cener di sicheo. salvini, x-222: è
lì venezia è doma; / gienova in cener tutta si riserba, / bologna rotta
non fie di me, sì 'n cener mi converto. dolce, l-1-155: se
le membra sua, che or son cener sparte, / e il nome suo in
/ le membra sua, che or son cener sparte, / e il nome suo
/ non fie di me, si 'n cener mi converto. firenzuola, 349:
grave, e romper fede / al cener di sicheo. caporali, ii-51: scrivete
; già cade; / già in cener torna: è nulla già.
son compresi / dal giorno de la cener fino a pasca, / non ci
sotto a le sue rote ardenti / freddo cener ne lascia e poca polve. delfino
/ che un'urna stessa il freddo cener mio / di britannico in un col cener
cener mio / di britannico in un col cener serri. leopardi, 21-62: all'
non abbia il mio morir, né 'l cener mio / beva d'assiria i lagrimali
ognor pallida e smorta / per la cener che gitta e per lo fumé, /
/ ogni altro, ei sol raccolse il cener suo. leopardi, 27-56: spesso
spero e bramo, / in fino al cener del funereo rogo. pulci, 27-81
le toe vare è grise, sci è cener e sacchi. boterò, 441
com'el s'accese ed arse, e cener tutto / convenne che cascando divenisse.
: volgerò i miei detti a un cener muto indarno, / poi che a 'l
il mio morir, né 'l cener mio / beva d'assiria i lagrimati odori
muto sasso, / dove chiuso starassi il cener mio, / abbia il buon pellegrin
cittadin che poi la rifondarno / sovra 'l cener che d'attila rimase / avrebber fatto
purità. tasso, 7-22: il cener freddo de le fiamme sue / goda
ancise amorosa, / e ruppe fede al cener di sicheo; / poi è cleopatràs
veggio e le mura in fiamme e cener sparte, / e tra la fame
già chi bebbe... / il cener maritai pietosa e mesta, /.
/... / voi anco il cener mio bever devete; /..
, alle già bianche tempie / e al cener tuo consacri ombra e ghirlande.
non cognoscesti, / et anche il cener suo hai disprecato. domenico da prato,
alle già bianche tempie / e al cener tuo consacri ombra e ghirlande.
natura / ritemprar non potrà, col cener molle, / che ortiche e rovi
vergogna! udia / che non che il cener freddo e tossa nude / giaccian esuli
com'el s'accese e arse, e cener tutto / convenne che cascando divenisse.
suo candido vel gittò sdegnosa / sul cener freddo che l'altar coprìa / la bella
zaffir sè m'hanno acceso / che 'n cener s'è converso l'arso core.
son compresi / dal giorno de la cener fino a pasca, / non ci avria
viva e che sia al vento / la cener sparsa, inanzi che far questo »
de'medici, 119: surger dal cener mio / possa uno un giorno, il
/ ed arse 'l corpo e la cener adusse. 2. piccola quantità
a petrarca, xlvii-202: ben che cener già sian le polpe e tosse / e
muse ancor benigno e pio / officio al cener mio. sarpi, i-1-169: qui
i-xxxm-70: férmati, rispetta / il cener mio, non profanar l'albergo / del
piacevol prole, / che cener cova, dalle luci spesso / il lieve
ombra d'achille / in sacrificio al cener suo chiedeo, / e l'altra atroce
acqua. / questo, un pugnel di cener. ogni posto / dirà qualcosa a
]!... / sovra 'l cener che d'attila nmase, / avrebber
l'affrica ancor rimbomba, / ché 'l cener di cartagine / darle dovea la tomba
, / che gli fu patria e 'l cener suo non ebbe, / esule egregio
ibraimo, e vi riposa ancora / il cener suo. fantoni, i-102: là
là diguazzi / e se vi resta cener, lo rispazzi. = comp
ciro di pers, 3-165: sotto il cener del manto il foco ascoso / porta
io spero e bramo, / infino al cener del funereo rogo. boccaccio, viii-2-50
ancise amorosa / e ruppe fede al cener di sicheo. idem, inf, 13-74
tenea / e che 'n terra sei cener, mi ricorda. -interrompersi bruscamente
/ ed arse 'l corpo e la cener adusse. dominici, 4-144: quattro
], è grise, sci è cener e sacchi. bibbia volgar., viii-208
. torti, vii-56: quante al cener muto / sacrar memorie ed amorosi uffici
ceci. / un buon sacco di cener calda calda / le posi in sulle
/ com'el s'accese e arse e cener tutto / convenne che ca
3-196: non fia che un'urna il cener nostro / com norma disciplinare
la dolce lira, / e 'ntorno al cener muto, a tossa ignude / stuol
). scarpelli, 1-74: il cener de le sue pallide scorze / segno è
siano nello focu arsi / e nella cener sparsi. boccaccio, dee., 5-10
diguazzi: / se vi resta di cener certi sprazzi, / non ì'ha mai
tenti d'emular la forza / del cener caldo, il di cui sale involto /
, qualche sprazzo di verde. cener certi sprazzi, / non ì'ha mai
fia che un'urna il cener nostro / comprenda, o le stanche ossa
e nel partir sul letto / scosse il cener fumante, e del vesevo / le
stende / per arder sé, del cener sucitorsi. 15. figur.
ti faresti quale / fu semelè quando di cener fessi: / ché la bellezza mia
ettore lo spettro insanguinato, / che il cener freddo delle patrie mura / colle mani
nera ombra d'achille / in sacrificio al cener suo chiedeo. parini, 355:
le toe vare è grise, sci è cener e sacchi. cecco angiolieri, vi-i-410
vivida natura / ritemprar non potrà col cener molle, / che ortiche e rovi