abbracciamenti del marito e della moglie alle cene degli uomini temperanti, i quali non
/ accademie di suon, rinfreschi e cene, / le aveano dato il titol
antica durante i giochi pubblici o le cene. = voce dotta, lat.
: « altro che cinque, altro che cene! » rimuginava. -senz'altro
caccie in contese in amorazzi e in cene senza termine. -di animali.
son quell'io che già d'amiche cene / destai la gioia tra'bicchier spumanti.
caccie in contese in amorazzi e in cene senza termine. d'annunzio, iv-2-101:
* suona cristo la croce infra le cene / fatta armonica cetra e poscia s'
antipasto. soffici, ii-169: quelle cene pigliavano assai spesso il carattere di veri
cera che vi s'arde a queste cene né quanti sieno i confetti che vi
vi entrassero apparati di sacrificio, di cene, di cieli in terra o d'altro
/ consumar colpe che d'atreo le cene / e le vendette vincerìan di tebe.
: suona cristo la croce infra le cene / fatta armonica cetra, e poscia s'
e con l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno in preda; / fin
iii-377: suona cristo la croce infra le cene / fatta armonica cetra, e poscia
co'gentiluomini di vinegia, cominciò a fare cene e desinari, cominciò a donare,
musiche, suoni e canti, desinari e cene; insomma è baldoria dalla mattina alla
è un nuovo modo di piacere: cene, banchetti, musiche o donne e
nel tempo di carnevale, dopo le cene solite farsi fra'parenti, si dà ne'
è un nuovo modo di piacere: cene, banchetti, musiche o donne e uomini
principeschi. soffici, ii-169: quelle cene pigliavano assai spesso il carattere di veri
barbuzza, muteratti vestimenti, e andren- cene a casa tua di compagnia. pananti,
porta, una briciola sola delle vostre cene, o epuloni dell'enciclopedia. verga,
: con l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno in preda. monti,
{ sylvia atricapilla): di colore bruno cene rognolo, con un ciuffo
comin- ciògli a dare le più belle cene e i più belli desinari del mondo
per la maggior parte nella fine delle cene: imperocché con pepe e sale per
ingenui e libertini che sedeva alle vostre cene. monti, 2-805: uscia con essa
mesi, avvedendomi che in quelle veglie e cene e festini io mi ci seccava purtroppo
giovanni, 24: messer giannetto fece cene e desinari, e donò cavalli e danari
che il comune era più governato alle cene e negli scrittoi che nel palagio. pulci
dove più volte era intervenuto a quelle cene tra lo schiumoso sciampagna, gli arguti
, e a te ministrino / contaminate cene. alfieri, i-40: e ciò,
/ consumar colpe che d'atreo le cene / e le vendette vin- cerian di
averlo per due anni avuto alle laute sue cene, gli contrastasse il comando d'una
negre ombre nemiche / apparec- chiam le cene. pascoli, 43: deh! gola
scene / celebrar liete danze e liete cene. colletta, i-266: in una cena
cacde in contese in amorazzi e in cene senza termine. carducci, 33:
non son quell'io che già d'amiche cene / destai la gioia tra'bicchier spumanti
a giocare e andare a caccia e offrir cene agli amici. 3. l'
matrimoni, dipoi s'è dato a mendicare cene e desinari. -non riuscire ad
(sm.): a indicare soprattutto cene allegre gioni, in via san
grazzini, 2-129: quante così fatte cene elle sarebbero: io vi so dire
di conviti: scroccone di pranzi, cene, ecc. parini, giorno,
son quell'io che già d'amiche cene / destai la gioia tra'bicchier spumanti.
re, chi prodiga / nelle superbe cene / nappi d'argento e d'or.
, / consumar colpe che d'atreo le cene / e le vendette vincerian di tebe
non solenni adunanze, ma refezioni e cene d'ogni buon cibo e d'ogni
colmaro i calici i delle lor cene! 2. per anal.
, / accademie di suon, rinfreschi e cene, / le avean dato il titol
, avvedendomi che in quelle veglie e cene e festini io mi ci seccava purtroppo,
, e a te ministrino / contaminate cene. pindemonte, 3-609: « miei figli
re, chi prodiga / nelle superbe cene / nappi d'argento e d'oro.
/ consumar colpe che d'atreo le cene / e le vendette vincerian di tebe.
ser giovanni, 24: messer giannetto fece cene e desinari, e donò cavalli e
ròcche dei camini che fumavano per le cene. alcune mettevano un fumo debole,
2-392: nulla dico delle eleganti nostre cene, alle quali trovarti singolarmente ti compiaci
, xviii-29: solenne offrir d'ambiziose cene, / onde frequente schiera / sazia
la cera che vi s'arde a queste cene, né quanti sieno i confetti che
, e a te ministrino / contaminate cene. pellico, ii-33: una stanzaccia,
averlo per due anni avuto alle laute sue cene, gli contrastasse il comando d'una
fare de'festini da ballo e delle cene colle femmine da piacere, ne'garbugli
convitare e tenerli in desinari e in cene. a. pucci, ix-884: giunti
convitati ad esser nel primo luogo delle cene, sì per il peccato della superbia,
. p. verri, i-m: le cene e i conviti che producono questi beni
. p. verri, i-m: le cene e i conviti che producono questi beni
conviti insieme, in desinari e in cene. la quale corte durò presso a due
caccie in contese in amorazzi e in cene senza termine; e lusingavano del loro
li stornelli? elle son bene delle cene vostre *. dice messer dolci- bene
giusti, v-101: sono stato a cene suntuosissime ove era tutta la * crema
per l'amor d'iddio, che tu cene dia alcuno buono intendimento. s.
molle. fagiuoli, 2-38: le cene, i deschi molli, i conviti,
? / di ma'desnar con le cene peggiori. fra giordano, 1-103: può
in conviti insieme, in desinari e in cene. boccaccio, dee., 1-5
soperchio mangiare e bere, e le cene giungono co'desinari? -essere sul desinare
, dipoi s'è dato a mendicare cene e desinari. -non attecchire,
l'illustrissimo signor don rodrigo vincono le cene d'elio- gabalo. de sanctis,
l'oro, ma per iscialacquarlo in cene mal digeste e in apparati goffi.
: guardatevi dal paragonare le più ricche cene delle cleopatre... colla devota parsimonia
dava piacere e diletto, e in cene e desinari con giovani sempre stava.
si dava piacere e diletto, e in cene e desinari con giovani sempre stava.
molti passi d'ateneo nel terzo delle cene de'dipnosofisti, parendomi, che le
disdegnoso, e rado / si vedeva alle cene. michelstaedter, 374: voler e
addio cigarro, addio bigliardo, addio cene!... la leopoldina gliene
, le crapule d'epicuro, le cene di cleopatra, l'ebrietà di sardanapalo,
se non in tutte, almeno nelle cene più doviziose, l'uova venissero in
con l'occaso / cadean dopo lor cene al sonno in preda. scalvini, vi-78
4-56: fu ordinato espressamente che nelle cene de'predetti non si ponessero selvatecine e
, 2-392: nulla dico delle eleganti nostre cene, alle quali trovarti singolarmente ti compiaci
epicureo e scrittore, che ognora dipinge cene e conviti, che satireggia epuloni e
/ ti risovvenga, che le tirie cene / di carmi inesauditi empia, gli errori
cattivi si danno al fango e alle cene e piaceri del mondo, e dicono
, che fecero quelle belle cicalate nelle cene dell'ateneo. moniglia, 1-iii-329: -isabella
la libbra. -imbandire pranzi, cene, banchetti (e anche parteciparvi)
sua reggia e la lautezza delle sue cene ci appruovano che già i greci ammiravano
/ ti risovvenga, che le tirie cene / di carmi inesauditi empia, gli
essi credevano ottimi, ed osservando nelle cene e nell'altro conversare, la loro adulazione
fare de'festini da ballo e delle cene colle femmine da piacere, ne'garbugli
defunti (in partic., alle cene funebri che vi si svolgevano).
questi era di potervi celebrar dentro le ferali cene, e onorare con corone di fiori
.. coi suoi banchi per le cene dei giorni parentali o ferali in febbraio
si riponevano spesse volte, particolarmente nelle cene più laute, sopra alcuni vasi o istromenti
lanzi, iii-158: vedesi in certe sue cene fatto qualche apostolo in guisa che par
, 1-86: in quelle veglie e cene e festini io mi ci seccava purtroppo,
censoria... fu interdetto nelle cene romane, per fare ostacolo all'avidità
/ chiamarono i sonni e celebrar le cene. filicaia, 2-1-151: ch'epimenide il
i-170: che giuoco e ballo e cene con decoro / vi s'hanno a fare
, addio cigarro, addio bigliardo, addio cene! fino allora le sue amorose lo
, xviii-22: solenne offrir d'ambiziose cene, / onde frequente schiera / sazia
magri desinari e colle sue magre cene, vestito di fustagnaccio verde.
va a tene. / or ecco belle cene / se io non gabbo! andrea
tedesca. alfieri, 9-54: le cene e i pranzi e il volto ospite umano
: io so che questi abusi nelle cene e ne'cerchi son biasimati e si vorrebbon
in conviti insieme, in desinari e in cene. campofregoso, 4-22: voi stati
sostant. marinella, 217: facevano cene e desinari magnifici...,
ricevette l'oro, ma per iscialacquarlo in cene mal digeste e in apparati goffi.
559: egli non basta loro nelle cene empiersi a gola e tuffarsi nelle vivande
ch'ai bei pranzi, a liete cene, / alla barba di genti afflitte
crisostomo volgar., 1-2-41: le cene giungono co'desinari... e per
, /... / tuffato in cene e in balli, / martire in
1-493: qual diletto potrebbon darti tutte le cene di lucullo, che vaglia la
. pananti, i-435: in fantastiche cene, in auree volte / [le fate
sempre co'piedi, e paghinsi le cene, quando si avveggono che tu sia
, 1-182: si scelse una di quelle cene incongrue e inconsistenti che prediligono le signore
borgese, 1-182: una di quelle cene incongrue e inconsistenti che prediligono le signore
abbracciamenti del marito e della moglie alle cene degli uomini temperanti, i quali non men
alfieri, 9-18: alle laute sue cene ei disonora / que'begli ingegni,
furono anticamente le chiocciole tanto desiderate nelle cene... che furono di quelli
gadda, 12-117: ammobiliava le sue cene di caccia con una mezza dozzina o
trattenimenti, in oziose facezie, in cene intemperanti. scalvini, 1-350: povertate
, / l'angliche terre e le lascive cene? -irriducibile, irrefrenabile, prorompente (
leopardi, 19-67: lui giochi, e cene, e invidiate danze / tengon la
dove più volte era intervenuto a quelle cene tra lo schiumoso sciampagna. passerotti,
abbondanza? / di ma'desnar con le cene peggiori; / e male letta,
: quelli che chiamamo leudi, capi, cene, fo- gaggi, maridaggi, coronaggi
ii-234: ne'lieti pranzi e nelle allegre cene / vi sovvenga di me tra quei
amore erano il miglior condimento di quelle cene. -nel linguaggio dantesco: spirito beato
, ubriaco e sozzo / per le adultere cene, le rivocò dal gozzo / indigeste
e là i fuochi accesi per le povere cene. carducci, iii-3-101: entro i
li diceano, faccendo loro ogni dì cene e desnari, e talora dava loro alcune
passavano allegre serate, ravvivati da cene lucullesche. = = > v
rotti, / né molestate son le cene liete, / anzi egualmente i dì lunghi
... studiosamente raccolse nelle sue cene tutti i lussi, i motti e le
faro / d'antonio già lussureggiar le cene, / tali del mella in su le
i più grandi signori romani, cenar cene sontuose e a macco, abitare bei
e rapisce dalle meste / voci delle cene, qualche palpito / più puro. idem
, iii-158: vedesi, in certe sue cene, fatto qualche apostolo in guisa che
, 1-182: si scelse una di quelle cene incongrue e inconsistenti che prediligono le signore
quelli che chiamiamo leudi, capi, cene, fogaggi, maritaggi, coronaggi e
dì delle nozze, a masticarsi pranzi e cene sardanapalesche. 2. tenere
sm. geol. suddivisione dei mioplio- cene, che comprende, in italia, il
atene, corinto, argo e mi- cene / nobili maraviglie, il fiero scita /
l'acre reno / chi ne le cene pallide / cambia le genti e merca /
i-371: la sera, quali * cene degli dei '! un piatto di fave
algarotti, 1-ix-288: all'erudite / cene seder m'è dato di parigi, /
tendo del suo in dare mangiare e belle cene e belli desinari et altri piaceri.
hanno pinte per tutto le tibie sarde alle cene funerali, alle danze, alle nozze
e rotti, / né molestate son le cene liete. passeroni, 1-76: pur
, / fra le tazze, in laute cene, / la corona non s'ottiene
3-85: questa... fu di cene e di tripudi / risonante a lucullo
molli triclini, e le prodotte / cene e i mimi atteggiati all'ebre danze
in bocca. lubrano, 2-398: nelle cene de'monarchi persiani... si
sm. chim. isomero del naftantra- cene ottenuto per distillazione con polvere di zinco
. da nafta e \ antrd \ cene (v.). naftalano
sm. chim. isomero del natta- cene ottenuto riscaldando il naftantrachinone con polvere di
vii quiete, / lieti prandi e cene liete. foscolo, 1-170: io,
greco ancor fiero fu certamente delle nefarie cene di tieste e deltempie straggi fatte da
a sua volta in mio cene (detto anche neogene inferiore) e pliocene
se non in tutte, almeno nelle cene più doviziose l'uova venissero in tavola
di un faggio ogni bel diporto, di cene, di balletti, di giuochi,
gioia tranquilla e le danze e le cene e le canzonette e il novellar della
alle radici medianervi encefalici (deputati alla trasmissione cene vestibolare del nervo acustico. - nucleo
materni. forteguerri, iv-319: fa cene e si tracanna ottimi vini / e olezza
in frotta / sott'ombra di far cene? / so quel che ne perviene.
: chi con presenti, chi con cene e con molte onoranze, chi ti conduce
, 5-40: erano ben tristi quelle cene in silenzio, interrotte dall'invio del cibo
in frotta / sott'ombra di far cene? / so quel che ne perviene;
: d'argo obliò le infami orride cene. cattaneo, v-3-31: appena [il
de'buoni... ne fanno le cene e conviti, per saziare e empiere
prenotavo, a mesi di distanza, cene e ospitalità. ricevute le notizie,
osservantino / e far tutti digiuni senza cene, / tutto farei, per fare al
a sua volta in paleo cene, eocene e oligocene; è caratterizzato da
basta che spendano al possibile, fanno cene papali e feste con altro garbo, che
la pappatoria: / tutto finiva in cene e in desinari. serao, i-473:
, gl'imbandisce quelle sanguinolenti e barbare cene, nominate del boia, per esser tutte
, i quali si davon buon tempo in cene, spassi, banchetti, femine e
del suo in dare mangiare e belle cene e belli desinari et altri piaceri, che
, e portollo via, e fe- cene uno idolo. s. bernardino da siena
15-258: la città morta è mi- cene 'ricca d'oro ', nell'argolide 'sitibonda
/ d'umane carni s'imbandian le cene. arici, iii-396: che dirò de'
, e 'l pensier più m'in- cene, / e quando io mi soggiorno di
: anche i pranzi e le cene / devono essere numeri del programma
aretino, 20-159: -a così fatte cene puoi tu manicare quasi senza cerimonie.
. svevo, 3-671: di quelle cene ricordo principalmente la mia perenne indigestione.
don rodri go vincono le cene d'eliogabalo; e che la carestia è
si scelse [celestina] una di quelle cene incongrue e inconsistenti che prediligono le signore
. da petrolio] e [antra \ cene (v.); è registr
del suo in dare mangiare e belle cene e belli desinari et altri piaceri. guittone
, a gara per obbligarmi. pranzi, cene, partite di piacere. romagnosi,
nilo i coccodrilli / dopo le laute cene, / ma qui piangon le iene /
; noi proteggevamo colle piastre e colle cene. 2. unità monetaria dell'
menechini, cvi-92: tanto fa le sue cene grasse e belle / tanta vergogna il prese
versata da una destra mano alle dilicate cene di parigi è opaca, benché più porosa
410: si parla tuttavia delle magre cene di quel curio mal pettinato, come lo
pigione, facendo ogni dì deznari e cene a prelati e a baroni e alcuna
chi finge amicizia per scroccare pranzi e cene. pauli, 206-300: alle volte
pleistocene, per incr. con plio \ cene \. pliotróne (plìotron),
disdegnoso, e rado / si vedeva alle cene. bocchelli, 2-103: restava solo
cioppa di bada per quattro o sei cene che e'potesse pagare, aggiugnendo:
: là, dopo ricche e sontuose cene, / entro pomposi e spiumacciati letti /
degli abiti, il signoril de le cene, il piacevole dei ragionamenti e il giocondo
versata da una destra mano alle dilicate cene di parigi, è opaca, benché
ricchi uomini, che con le lor splendide cene e sontuosi conviti, per la diversità
là i fuochi accesi per le povere cene. scalvini, 1-27: mi tengo raccolto
e rotti, / ne molestate son le cene liete, / anzi egualmente i dì
e corti e piazze e pransi e cene / par ch'ognor partoriscano qualch'atto /
fornita di suppellettili e vi faceva sovente cene lautissime e ricchi pranzi di rare e
dell'illustrissimo signor don rodrigo vincono le cene d'eliogabalo. praga, 3-72: o
né pigione, facendo ogni dì deznari e cene a prelati e a baroni e alcuna
vtii-2-190: in queste medesime così laudevoli cene s'ordina e solida lo stato della repubblica
veggo i molli triclini e le prodotte / cene e i mimi atteggiati all'ebre danze
in sé aveva; e i proemi delle cene nostre erano radici amarissime.
, dal defunto mondo preellenico di mi- cene ed argo e creta, nulla sarebbe di
e specialmente di carnevale per le lunghe cene e i balli smodati, che si protraevano
la provisione dei cibi necessari a le cene et ai desinari del camin loro, donategli
agli amori, ai giuochi, alle cene, che alle parole dello sfiatato e declamante
cera che vi s'arde a queste cene ne quanti sieno i confetti che vi si
molti trattati e scrisse e fe- cene uno, il quale è dannato per la
g. averani, iii-3: nelle cene de'savi descritte da ateneo si contiene un'
disdegnoso, e rado / si vedeva alle cene. boine, cxxi-iii- 1077: sono
. monelli, 2-66: le sue cene erano celebrate per la raffinatezza dei servizi
usanza di fare nozze, conviti o cene ed ogni altra spezie di ragunate fuori de
ed aulici e nei bagni e nelle cene e nei viaggi tolse e quasi rapì
attenzione. papini, x-1-966: nelle cene notturne avevo l'ob bligo
filo / né s'invaghì dell'oziose cene, / né mai fra le donzelle avida
ojetti, iii-289: del carducci e delle cene e del bere e del gioco nel
ribotta. fucini, 743: da molte cene e ribotte dispendiose mi astenevo perché non
. abbastanza satollo di balli, di cene, di cavalli e di ballerine, di
: nell'affaticata alma riandi / de le cene il tumulto e i suoni e i
usanza di fare nozze, conviti o cene ed ogni altra spezie di ragunate fuori
ella si getta su i rimasugli delle cene della letteratura di luigi filippo e del
: qual diletto potrebbon darti tutte le cene di lucullo che vaglia la susseguente angoscia
l'elena famosa / che tien le cene e i nobil pransi in lite: /
primi luoghi, ne'primi riposi nelle cene, voleano sedere pur nelle cattedre.
uomini, che con le lor splendide cene e sontuosi conviti, per la diversità
dì delle nozze, a masticarsi pranzi e cene sardanapalesche. 4. persona
ròcche dei camini che fumavano per le cene. baldini, i-602: secca allegria
le venete, io riarò ciò che le cene e i desinari, roffiani de le
e gli orti, / lui giochi e cene e invidiate danze / tengon la notte
foglietta, 228: in questi desinari e cene d'ogni giorno si trova poca ruspa
anzi bisogno. giusti, 4-i-33: alle cene, ai desinari, /..
. e le delizie ciprie e le saliare cene. caro, 12-i-280: perché il
l'accende sortille. guido delle cene di quel curio mal pettinato, come lo
m'invitava talvolta a delle specie di atroci cene composte di salsicciotti, mortadelle, pane
fregi e amano i primi sedere nelle cene e le prime sedie nelle sinagoghe e
dì delle nozze, a masticarsi pranzi e cene sardana> alesche. rajberti, 2-208:
precipitava, si combinarono in quel tomo cene sardanapalesche. a. benedetti [«
. abbastanza satollo di balli, di cene, di corse, di cavalli e di
ascoltatori. papini, 27-1084: nelle cene notturne avevo l'obbligo di ravviare coi
dava piacere e diletto, e in cene e desinari con giovani sempre stava; e
: più volte era intervenuto a quelle cene tra lo schiumoso sciampagna, gli arguti motti
mettevano in versi e gli cantavano per le cene e gli scolpivano in capo alle vie
208: era loro principale istituto di comparirealle cene in qual abito più loro piaceva, con
in partic., sbafare pranzi e cene); ottenere come dono o omaggio
di destrieri e cocchi / e di cene e di balli e di tripudi / fare
il piacere seducente. / di tai cene il cielo amico / non vi mandisì sovente
invitava talvolta a delle specie di atroci cene composte di salsicciotti, mortadelle, pane
i bicchieri degli ospiti di rinfreschi o cene in piedi. = comp. dall'
rani, iii-31: cleopatra, sfatando le cene d'antonio, tutto l.
agli amori, ai giuochi, alle cene, che alle parole dello sfiatato e
cere ardenti, / onde rifulgan nuziali cene. gadda conti, 1-51: avevo collocata
secondo singolarmente, che sciupò nelle stemperate cene l'immenso suo patrimonio. stuparich,
si piglia spasso di questi scrivacchiatori, e cene presenta uno, il quale gli legge un
camera. pa-pini, x-1-966: nelle cene notturne avevo l'obbligo di ravviare con
). battista, vi-4-246: sibaritiche cene io qui non bramo. buonafede,
presso gli antichi medesimi, si chiamavano cene sibaritiche i conviti splendidi e sontuosi.
viii-2-189: in queste medesime così laudevoli cene s'ordina e solida lo stato della
e specialmente di carnevale per le lunghe cene e i balli smodati, che si
, viii-2-189: in queste medesime così laudevoli cene s'ordina e solida lo stato della
. papini, iv-1322: le nostre cene... non erano le mangiate in
: 1 lauti pranzi e le sontuose cene sono il suo forte. pirandello,
la sottigliezza e parcità del vitto e delle cene fu tra loro non solo per domestica
grandissimi e sottilissimi maestri nell'arte delle cene. 19. raffinato nelle scelte
caccie in contese in amorazzi e in cene senza termine. 7. locuz
2-244: là, dopo ricche e sontuose cene, / entro pomposi e spiumacciati letti
dell'illustrissimo signor don rodrigo vincono le cene d ^ eliogabalo; e che la carestia
: presso gli antichi medesimi si chiamavano cene sibaritiche i conviti splendidi e sontuosi.
stomacati (ed è impossibile non istomacar- cene presto) deh'orribile monumento al tasso.
... facendo ogni dì denari e cene a prelati e a baroni e alcuna
secondo singolarmente, che sciupò nelle stemperate cene l'immenso suo patrimonio. -diminuzione di
inutil condimento), e trionfar traile studiate cene, / mi sento accender d'emulo
alfieri, 9-18: alle laute sue cene ei disonora / que'begli ingegni, il
del suo in dare mangiare e belle cene e belli desinari et altri piaceri. novellino
ecc.) e usato per organizzare cene o feste di carattere informale. arpino
aulici, e nei bagni e nelle cene e nei viaggi tolse e quasi rapì
non son quell'io che già d'amiche cene / destai la gioia tra i bicchier
sacchetti, 156: or ecco belle cene / se io non gabbo! / egli
d'una di quelle sobrie e misteriose cene de'nostre fondatori. gigli, 34
convitare e tenerli in desinari e in cene, e tranquillalli d'oggi i. domane
compagno: chi con presenti, chi con cene e con molte onoranze, chi ti
quale voi regolate i pranzi e le cene di mio fratello. 5.
le venete, io riarò ciò che le cene e i desinari, roffiani de le carte
; ma egli non basta loro nelle cene empiersi a gola e tuffarsi nelle vivande.
giovane cavandone alcune nottate e alcune buone cene, se ne giva vantando, mostrando a
il popolo del fanciullo non usato a cene oneste, non che ubbria- chesche.
.. abbastanza satollo di balli, di cene, di cavalli e di ballerine,
belli, 22: alle veglie, alle cene ed ai notturni vagamenti, io consacrava
dire il mondo dei vagoniletto e delle cene da mille franchi, delle collane di
2-244: là, dopo ricche e sontuose cene, / entro pomposi e spiumacciati letti
le buone fate. / in fantastiche cene, in auree volte / formavan cerchi con
deh'illustrissimo signor don rodrigo vincono le cene d'elio- gabalo. lucini, 6-197
/ d'umane carni s'imbandian le cene. d'annunzio, ii-223: sorse
tripudi / impuri sorse e le vinose cene. marinetti, 2-i-482: liberate i lavoratori
furono anticamente le chiocciole tanto desiderate nelle cene... che furono di quelli,
a un solo pezzo, adatto per cene o altre occasioni mondane; abito da mezza
donna che partecipa, a pagamento, a cene, a serate in locali notturni ecc
: urbanisti e designer prediligono le ricercate cene dell'architetto marco romano, che può
romano, che può sorprendere anche con cene di 18 portate con annessa e sapiente girandola
ceviche, riceve una tessera: ogni dieci cene una è gratuita. = voce spagn
dar il carneval d'italia. desinari, cene, opere, commedie, maschere
che partecipa, a pagamento, a cene, a serate in locali notturni, ecc
; ero un poco annoiata dalle solite cene e mercatini dell'usato organizzati per la