. tint. pulire con un cencio, cancellando le tracce della tintura precedente
. rifl. dial. afflosciarsi come un cencio. viani, 19-488: « che
. = » deriv. da cencio (v.). accenciato (
agg. afflosciato, abbandonato come un cencio. viani, 14-12: [stava
crepuscolare. pea, 3-59: il cencio penzolava di fuori, si agitava per
conoscerrete la forma dell'alchimici barrarie in cencio. linati, 8-86: quell'aerea fucina
ho mandato ad dire, che talchimista cencio non me ne die'più. chiabrera,
sono, al passo, con zoccoli di cencio. 2. cavo per tonneggio
pareva un pulcino che annaspasse sotto un cencio. idem, 19-293: un diavolo che
mal invol tati in qualche cencio, ammonticchiati, intrecciati insieme,
parte ignudi, alcuni mal involtati in qualche cencio, ammonticchiati, intrecciati insieme, come
prima d'aprirlo dovevo strofinarlo con un cencio tutt'intomo. 19. aprire
scarpe coi chiodi e il cappello a cencio, si vestì per la santa messa.
un mese fa, venne questo vostro cencio, e mi dimandò s'io avevo
: un mese fa, venne questo vostro cencio, e mi dimandò s'io avevo
219): teneva con una mano un cencio di fazzoletto su'capelli arruffati e insanguinati
6-247: coi capelli bianchi, un cencio d'asciugatoio in torno al
solo, sbalordito, bianco come un cencio lavato. pirandello, 6- 150:
dieci e simili novelle, disse il cencio: come diavolo giuocate voi allo scuro
seggiola lo caccia, / gli avvolge un cencio più nero d'iarba, / l'
rotolo alla meglio, lo mise in un cencio, ne fece un involto,
bavàglio, sm. pezzuola, fazzoletto, cencio che si applica alla bocca per impedire
non si chetava. era bianco come un cencio e andava asciugandosi il sudore. pascoli
andò. corrada si fece bianca come un cencio lavato, aprendo la busta. moretti
umile e di femminile è in questo cencio liso e schiacciato, nelle mille croci dell'
lenza invece dell'amo un pezzo di cencio rosso che esse addentano: bisogna avere un
suo altare il sacramento coperto d'un cencio immondo? che proverebbe se non potesse baciare
un istante bianco e floscio, come un cencio che esca del bucato. tommaseo,
: ognuno vuol mettere il suo cencio in bucato. verga, 3-29: sa
bucato; cioè, qualunque pezzo di cencio che paia inservibile, pure viene adoperato
di qui burattini, figurine fatte di cencio da maneggiarsi in palco o in piazza
miseranda meccanica dello sculet- tamento: il cencio caccoso d'una negra avrebbe avuto più
, la corteccia stinta e lacera come un cencio, le foglie penzoloni, cachettici e
il barone diventò a un tratto come un cencio lavato. si soffiò il naso;
ora così bestialmente picchiava. inmentre che cencio andava, io acceso un altro lume,
, i-376: triturato che è il cencio e ridotto a una pasta liquida come un
: il canapè non aveva che un cencio di coperta turchina, usata forse come
le mani, come strofinaccio o cencio, come grembiule da cucina).
la velia era diventata bianca come un cencio. l'avvocato, impaurito anche lui
e di varia foggia { cappello a cencio: floscio, di feltro leggero; a
basso, arrovesciato, e il cappello a cencio bigio un po'su l'orecchio,
brinate del capricorno, senza avere mai cencio di ferro in piè. guarini,
insinui sul mio nero cappello a cencio la carnevalesca rama bilancia giunta di preso sot
proverbi toscani, 364: cascò come un cencio. sbarbaro, 1-15: sono femmine
, lascian cascare la faccia come un cencio. -declinare di salute.
ballerina aggiustàndosi in capo le rose di cencio o castigando qualche velo sul seno che
ballerina aggiustàndosi in capo le rose di cencio o castigando qualche velo sul seno che
il ricopria fin sui ginocchi, / purpureo cencio; e, di pel crespo e
disgustosa. il bianco, già ridotto un cencio sanguinante, aveva le labbra lacere il
non avevo alzato la mano a salutare un cencio nero. = deriv. da
cenciata, sf. colpo dato con un cencio, rapida disse, « coroniam le
pulitura di un oggetto fatta. con un cencio. -per mani / alle mense
? ». = comp. da cencio e vecchio (v.).
che veste così appunto; solamente un cencio imbroglia le vergogne davanti. carletti,
poco di cuoio o altra pelle o cencio o foglie d'alberi, quella parte
indosso a un viaggiatore di napoli, cencio in un albergo di romagna, foglio in
prima d'aprirlo dovevo strofinarlo con un cencio tutt'intomo, sul taglio, e poi
ricopria fin sui ginocchi, / purpureo cencio; e, di pel crespo e rosso
22-123: quella mi mostra e dà cencio a coprire. pindemonte, 17-364: com'
parte ignudi, alcuni mal involtati in qualche cencio. pecchio, conc., i-277
10-146: appeso alle cordicelle, qualche cencio dondolava; le solite piantine di geranio illanguidivano
e a cose). -cadere come un cencio, come un sacco, un mucchio
: afflosciarsi. - bianco come un cencio, come un cencio lavato: pallidissimo
bianco come un cencio, come un cencio lavato: pallidissimo. -ridursi come un
lavato: pallidissimo. -ridursi come un cencio: in uno stato assai grave di
istante bianco e floscio, come un cencio che esca dal bucato. imbriani,
1-275: la radegonda, bianca come un cencio lavato, ma, sempre, padrona
del letto, pallida e disfatta come un cencio messo al bucato, che pareva la
. il bianco, già ridotto un cencio sanguinante, aveva le labbra lacere il
disgraziato? sei li che sembri un cencio ». « un cencio sono, sì
sembri un cencio ». « un cencio sono, sì. prendete ». cicognani
per lui là che è ridotto un cencio su un bastone di granata. tozzi,
i-310: si fece bianca come un cencio lavato, aprendo la busta. de pisis
cuore amaro, / così stanco, un cencio / è come un astro raro,
ormai inservibili. -trattare qualcuno come un cencio: assai male, senza la minima
la minima considerazione. - nemmeno un cencio di qualcosa: assenza, privazione completa
all'altro: ogni uomo ha per cencio. firenzuola, 125: il mio
: il mio colui non si truova cencio di camiscia. lippi, 7-29: cosa
219): teneva con una mano un cencio di fazzoletto su'capelli arruffati e insanguinati
, i-207: non troverò più un cencio di donna galante che accetti un invito
'l vostro lavoro, senza né anche un cencio di citazione pur ne'luoghi meno in
un domestico in anticamera, non un cencio di maggior pregio. verga, i-325:
... che non hanno nemmeno quel cencio di tabarro. palazzeschi, 15:
. palazzeschi, 15: l'ultimo cencio / di questa povera gloria. /
soldato rametta. -dare fuoco al cencio: accendere il fuoco ad altri
aiuto. -non dare fuoco al cencio: non aiutare chi ne avrebbe bisogno.
troverei chi mi desse fuoco a cencio. varchi, 23-157: chi chiamò mai
o l'aver dato fuoco al cencio? -dare in cenci: fallire
proprie disgrazie. -mettere il proprio cencio in bucato: dire il proprio parere
, come si suol dire, il mio cencio in bucato. -stare, starsene nei
, ne'tuoi cenci. -venir del cencio: sentire puzzo di bruciato; torcere
via, sì forte le veniva del cencio, che altro che torcere il muso
con 5. cappello a cencio: di feltro, floscio e cedevole.
. il quale portava un cappelluccio a cencio sull'orecchio. cicognani, 2-39:
ometto à in testa un cappello nero di cencio con la tesa giù.
tesa giù. 6. cencio di nonna: sorta di tessuto, usato
rotella. 8. medie. cencio necrotico: la parte di tessuto che
e mezzo di governo la caccia del cencio rosso. -cencio nero: la
avevo alzato la mano a salutare un cencio nero. -cencio molle: individuo
allegri, 181: quel solenne fantoccion di cencio molle, non avendo figliuoli,.
di quelli. buonarroti il -ogni cencio vuole andare in bucato: molti si
: e pur tutti vorrebbono (come ogni cencio vuol entrare in bucato) fargli il
. = comp. da cencio e lana (v.).
lampante soldo. -deriv. da cencio. cenciume, sm. quantità di
frolla. = deriv. da cencio. cèncride, sm. zool
e sten dilo in un cencio, e fanne un cerottino. fagiuoli,
ia. 2. dial. cencio. panzini, iv-134: 'ciaffo'.
. voce dialettale (marche): cencio, cosa di poco valore.
basso, arrovesciato, e il cappello a cencio bigio un po'su l'orecchio,
= deriv. dal fr. chiffon * cencio ', col senso di chiffonnier 1
. e lucch. cimbràccola, cirimbràccolo 4 cencio, straccio'. cfr. tommaseo [
ciràcchio, sm. dial. cencio, straccio, brindello. =
detta foglia ancora, involta in qualche cencio, la quale dicono che così masticata dà
, vestito modestamente, con un cappello a cencio e una vecchia cravatta attortigliata al colletto
, il mio colui non si truova cencio di camiscia. idem, 529: quando
consapevole e complice della burla fattagli da cencio. l. bellini, i-1-600: sappiate
: [gli anarchici] avevano steso un cencio nero sulla tavola, dicevano che era
si semina, si metteranno insieme in un cencio bagnato, quanto piglisi con tre dita
la velia era diventata bianca come un cencio. l'avvocato, impaurito anche lui,
di maria. bisticci, 3-362: messer cencio fu romano, e contemporaneo di messer
di quaranta coperti'... 'è arrivato cencio, metti un altro coperto a tavola
a'corbi, / sotto quel cencio tien coperti gli occhi. f. f
alla meglio, lo mise in un cencio, ne fece un involto, un
altra che lo buttò in aria come un cencio. -figur. f.
così bestialmente picchiava... tornato cencio, disse: « oimè! padrone mio
dadi o all'armi che si giuocherà questo cencio di dote? bocchelli, 13-69:
uomo vale di esercito, e un cencio d'ariete per desolare ogni fortissima città
debolezza passeggierà. guerrazzi, 6-277: cencio, e se un bel giorno 10
vi-1112: cadesti sulla breccia / con un cencio sul volto / mentre a'tuoi lazzi
a quel vilupetto di foglio, di cencio, od altro, sul quale si avvolge
addosso, e'potrebbe darsi che un cencio di disperata la potessi trovare anch'io.
1-520: -ma non avete neppure un cencio di codice? -abbiamo l'eterna giustizia
dalla erezione protratta, e cascò come un cencio in terra. savinio, 1-153:
, molle come una cosa bianca di cencio / cinque lucenti opali all'estremo / delle
, 1-520: -ma non avete neppure un cencio di codice? - abbiamo l'eterna
om che ci cabba / la fantilla di cencio guidoni. bartolini, 1-273: le
è un carcere e la bandiera un cencio. pirandello, 7-596: diceva anzi che
al posto del berretto gallonato portava un cencio grigio chiaro, come fanno appunto i
roba! basta che si metta un cencio addosso, pare una principessa.
governo con quanta facilità si disfà un cencio che si voglia ridurre a filaccia.
cellini, 1-85 (200): cencio aveva auto assai maggiore male di me
d'addosso a un cadavere un laido cencio, l'annodò in fretta, e,
dei coscritti in libera uscita, veniva da cencio a bersi il suo « grondino »
fuoruscita prima del pus e successivamente del cencio; si cura internamente con antibiotici e
si furono abituati, quella larva di cencio, nella quale vagamente s'abbozzava un
; come a vedersi gettare addosso un cencio sporco e non potere liberarsene. -con
di roba bianca, una sorta di cencio funerario: era la camicia nera.
gale accademiche e anche più d'un cencio di servilità. fogazzaro, 5-16:
zucchero vanigliato; cenci (cfr. cencio, n. 7). panzini
, i-207: non troverò più un cencio di donna galante che accetti un invito
ebetudine della siesta, simile ad un cencio gettato sopra una corda tesa.
ve'il giovanotto armato di palle di cencio... forse... gli
il manico del calderotto fasciato da un cencio per non scottarsi, e nella destra
ma sotto questi panni tu diventerai un cencio. 3. giovinetto, giovincello
alla meglio, lo mise in un cencio, ne fece un involto, un batuffoletto
1-520: -ma non avete neppure un cencio di codice? -abbiamo l'eterna giustizia
che all'altro: ogni uomo ha per cencio. folengo, ii-130: non è
greco. foscolo, 1-284: cencio e l'altro senno, or grecizzanti
al posto del berretto gallonato portava un cencio grigio chiaro, come fanno appunto i
,... con le maniche a cencio e una guarnizione di filo di ferro
parte ignudi, alcuni mal involtati in qualche cencio, ammonticchiati, intrecciati insieme. massaia
le fittizie teste / di un rosso cencio, è ver, galli miei buoni,
, 6-240: tristano imbianchì come un cencio. -intr. (anche con
che veste così appunto; solamente un cencio imbroglia le vergogne davanti, e passa.
quest'omino, col cappello a cencio ed a sghimbescio, impastranato ed impantanato.
le guance, tu mi sciorinavi / un cencio su una spalla / ov'era il
cecchi, 2-161: a non restare un cencio vuoto, esso [il ritratto del
non avevo alzato la mano a salutare un cencio nero, e il mio vecchio sosteneva
mandare in benevento a far vendere un cencio di casa, ne saria stato adempito
ahimè! dunque noi siamo quel povero cencio, attualmente posto all'incanto fra i
e = denom. probabilmente da cencio (v.) incroc. con
casuale. landolfi, 7-223: un cencio rosso... con indolente panneggio
un angolo, esausto che pare un cencio, i tentacoli abbattuti, inerti,
infardano [i beccafichi] con un cencio attuffato in chiara d'uovo che sia stata
. con una malvissuta dalla faccia di cencio, molto truccata e ingioiata. papini
lasciarlo / sempre da parte come un cencio. or parvi / sian modi questi?
219): teneva con una mano un cencio di fazzoletto su'capelli arruffati e insanguinati
trionfo sulle pertiche i come soldati di cencio e segatura / che non hanno paura
carducci, ii-6-226: povero il nostro buon cencio,... il primo che
... si infardano con un cencio intuffato in chiara d'uovo che sia stata
crisalide. 3. strofinaccio, cencio. soderini, i-504: sempre nettare
alla meglio, lo mise in un cencio, ne fece un involto. beltramelli,
: doveva veramente vederla come un misero cencio che striscia sull'asfalto, confusa all'ombra
pecunia dolosa, / più vile del cencio e del fimo. gozzano, i-150
da dosso a un cadavere un laido cencio, l'annodò in fretta, e
istante bianco e floscio, come un cencio che esca dal bucato. e, pur
, se possibil fosse, non dico un cencio di nobiltà, ma di cittadinanza dopo
comp. dall'imp. di lavare e cencio (v.). lavacristallo
: la radegonda, bianca come un cencio lavato, ma, sempre, padrona di
'piglia il lembo; piglia il cencio ', ecc., e intendono:
duello. costo, 1-554: era cencio tanto losco che, mirando una cosa,
madonna flora. betussi, xliv-59: cencio dini, contadino del luogo di santa
compagni moribondi, per strappar loro qualche cencio insanguinato, stracciato e lutulento.
di sonno e il giorno dopo sono un cencio. baldini, copiose e di
dicendo che la sua anima era un cencio e degna d'essere buttata al macero
, finché il tempo non la getti, cencio sfilato, ai robivecchi della memoria.
dossi, 1-ii-803: perché appendervi il cencio e il me tallo malsagomato
tavolino con una malvissuta dalla faccia di cencio. = comp. da malie
, fu stampato un « lamento di cencio dell'antella di vincenzio alamanni », in
: posò sui ginocchi il cappello a cencio per aver qualcosa tra le mani con cui
mappina, sf. region. strofinaccio, cencio. cassieri, 1-185: lo scaccino
: egli ebbe cura di raccogliere un cencio, dove io aveva cominciato a ricamare un
venduto l'ultima masserizia o l'ultimo cencio. moravia, xiii-25: dietro il
sinistra il manico del calderotto fasciato da un cencio per non scottarsi, e nella destra
', simile a quell'altro 'ogni cencio vuole entrare in bucato'; e s'
'melachini 'che valevano otto grossi. cencio camerario nel suo cerimoniale romano li chiama
posto di osservazione e di rifugio per cencio ». bocchelli, 2- xxiv-837:
come accade di certe sartorelle che un cencio d'abito od un brano di scialletto
scarpe coi chiodi e il cappello a cencio, si vestì per la santa messa e
. fanfani, 1-66: 'mestolinàio': cencio bucato, che si appicca alla parete
cespo semovente / di fiori finti, un cencio verde, azzurro, / si libra
: dante da castiglione... e cencio suo fratello... si fuggirono
sindaco. per la misura mando uno a cencio. = comp. da mèzzo1
ministravano intorno, mi tolsero soavemente quel cencio di quella camicia ch'avevo indosso.
sempre fabbricati da me, con qualche cencio, qualche foglio, un po'di
rigido, ma floscio e ricadente a cencio (un cappello, la tesa).
del cagnolo che morsicchia e sciupa il cencio della propria cesta. -mordicchiare voluttuosamente (
brinate del capricorno, senza avere mai cencio di ferro in piè, mi faceva mestiero
verga, 5-234: il cane avea un cencio fra i denti. francesco l'esaminò
turchino mostrato di rosso, sembrava qualche cencio d'uniforme strappato dai denti di * turco
andava per via sì forte le veniva del cencio, che altro che torcere il muso
aspirata). foscolo, 1-284: cencio e l'altro senno, or grecizzanti /
ho nemmeno uno straccio, nemmanco un cencio, per vestire le mie ideghe.
: fu [elena] di postriboli cencio, / nettò dai vòmiti i letti.
altro per terra. 8. cencio di nonna', v. cencio, n
8. cencio di nonna', v. cencio, n. 6. 9.
di noi tenne obliato o nascosto un cencio tricolore, un frammento di pistola,
l'esteriorità de'quali consiste in un cencio rosso che espongono in alcune poche occasioni
che chiudesi con tappo di legno ravvolto in cencio; aprono questo foro quando voglion dare
strappato da dosso a un cadavere un laido cencio, rannodò in fretta, e,
paiolino ':... cappello a cencio da uomo, o di feltro;
dovevi la paletta / portar teco o un cencio almeno: / vuoi portare il fuoco
, sf. sorta di stoppaccio o di cencio che, imbevuto di olio, era
ant. panel 'pezzo di tessuto, cencio ', dimin. di pan '
di panno assai logoro e consunto; cencio, straccio. boccaccio, dee
di tessuto ordinario. -in partic.: cencio, strofinaccio. lorenzo de'
, 1-313: 'pannuccio ': involtino di cencio fine, legato in forma di bottone
. jahier, 143: le papusse di cencio vecchio,... buone a
corsini, 19-107: al ventilar d'un cencio bigio, / o pur d'
parma), deriv. da pata 'cencio '(v. patta3);
regolar il cilindro) badano che il cencio diventi pesto, che possa prendere il
facce diventarono, nel loro pallore di cencio, più livide e pezzate di giallo.
un tremito di febbre, rimase come un cencio; gli s'attaccò tanto quel male
raccattate per ogni dove. y cencio di lino imbevuto di colore e usato
comp. dall'imp. di picchiare1 e cencio, n. 2 (v.)
il libro scritto sopra questa materia da cencio camerario. algarotti, 1-viii-209: gli
a cilindro e a molla, altri a cencio e alla calabrese schierati alla rinfusa narravano
altèri e svogliati, un cappellaccio a cencio con una piuma nera e la tesa
'se posait en empereur', sotto questo cencio di porpora dozzinale: 'si porgeva
carena, 1-313: 'pannuccio': involtino di cencio fine, legato in forma di bottone
d annunzio, 11-68: fu di postriboli cencio, / nettò dai vòmiti i letti
fondo, un seggio coperto d'un cencio rosso, porta a destra, porta
era radunato davanti all'appalto, dove cencio s'era preso col nardini, il quale
si distribuiva dentro il presbiterio se bene cencio camerario nel suo 'cerimoniale 'fa menzione
mentre le mani del padre raccoglievano il cencio nel quale la gatta aveva procreato.
sulle persone tutt'intomo una palla di cencio legata all'estremità di un lungo spago
umanità, nelle brevi soste, come un cencio con dentro la molla per rialzarlo,
splendido prototipo dell'arte fatta per il cencio stoffato e per il colpo di gran
viani, 4-107: aveva dato il cencio alle scale, passata la segatura sulle
anche a tutti i venti (da cencio), ma già non fanno per un
stretto: bambola, fantoc- cino di cencio che fanno la fanciullette per passatempo.
a regolar il cilindro) badano che il cencio diventi pesto, che possa prendere il
un bicchier d'acqua, per un cencio. imbriani, 7-77: quel misto di
gli dissi: « tu lo sai, cencio, se io ho peccato teco »
... si lega in un cencio bianco. campanella, i-133: se 'l
non fa covrile. baretti, ii-43: cencio mio, raccapezzo dall'amorosissima vostra de'
valore intens., e da cencio (v.). raccenciato
da confrontare col gr. pàxo; 'cencio, brandello ', di origine indeuropea
s'io spruzzolo / mi ragnizzolo / sul cencio. b. giambullari, i-334:
io ricavai dal codice ms. di cencio camerlengo, scritto nel 1295. temanza,
rammorbida il sagapeno e stendilo in un cencio. -far rinvenire con l'acqua
nettare le stoviglie in vece del cencio. cantù, 1-108: così, brusco
caldo della mano si riducono talmente a cencio che si rende penoso il tenergli e
a regolar il cilindro) badano che il cencio diventi pesto. -rimettere un orologio
vale 'nettargli bene, strofinandovi un cencio, bagnato e poi strofinato sulla rena'.
finché il tempo non la getti, cencio sfilato, ai robivecchi della memona.
deprimenti a bizzeffe mi ridussero un vero cencio. 2. figur. che
476: egli ebbe cura di raccogliere un cencio, dove io aveva cominciato a ricamare
, n. 7. -ricamare un cencio: impegnarsi in un'attività inutile,
candire un petonciano, / o ricamare un cencio unto e bisunto. = var
carte, rese dal codice manoscritto di cencio camerario, che io {
fierucolone]: 'fierucolone': fantocci di cencio o di carta, adattati in cima a
d'annunzio, 11-68: fu di postriboli cencio, / nettò dai vomiti i letti
, / che hai in mano il cencio da rigovernare! deledda, v-712:
a rimare. foscolo, 1-284: cencio e l'altro senno, or grecizzanti
angoli delle regie sale per pizzicarvi un cencio di ricamo o un rimasuglio di croce!
materiale di scarto, in partic.: cencio, straccio. caro,
illativo e da un denom. di cencio (v.), col suff.
calava sotto gli orecchi e un cappello a cencio che copriva gli estremi lembi della parrucca
cilindro e a molla, altri a cencio e alla calabrese schierati alla rinfusa narravano
un sasso tondo e rinvoltolato in un cencio bianco. pratolini, 9-677: un vecchio
vetri o cristalli, fregandoli con un cencio umido o con cenere stacciata. verga,
nell'ebetudine della siesta, simile ad un cencio gettato sopra una corda tesa.
ritrattino. baretti, ii-16: amico cencio, se non è ancora giunto,
: ero un'atmosfera chiusa in poco cencio d'automa, / una divinità capricciosa riumanata
, bettoccio di gui- doccio malavolti e cencio tinducci e ser tomè di francesco,
, 19-107: al ventilar d'un cencio bigio / o pur d'altro color,
, assillante per mio zio come quel cencio nero che rompeva l'azzurro e ricadeva
, con in testa un cappellaccio a cencio, nero e sulle spalle un mantello
che ci abba / la antilla di cencio guidoni, / donno meo, ca me
occhiali, chioma prolissa, cappello a cencio, gran mantello nero di quelli che
dal vigo fu stampato un lamento di cencio dell'antella di vincenzio alamanni, in
come un sacco di cenci: v. cencio, n. 3. -cogliere,
rita come una salacca, con un cencio di sottana inverosimile, una gran valigia
scintillava sul fiume lento di cappelli a cencio e a tegolo, che ogni sera
finito in una casa di salute, un cencio. piccola enciclopedia hoepli, 1-iii-3921:
479: tu mi sciorinavi / un cencio su una spalla / ov'era il pel
il libro] dovevo strofinarlo con un cencio tutt'intomo, sul taglio, e poi
. / la povera ragion diventa un cencio / quando d'amore è grande lo sbilancio
vezzo mio. fucini, 49: cencio tabaccaio, che era sull'uscio a sbirciare
sm. frammento strappato di tessuto; cencio. pratesi, 5-329: non ha
d'annunzio, ii-69: fu di postriboli cencio, / nettò dai vomiti i letti
passò un biondo giovanetto dal cappello a cencio, dalle scarpe scalcagnate. bartolini, 18-265
gonnelle corte e stracciarine, / cor un cencio di scarpe senza fibbie. =
io sdruzzolo / mi ragruzzolo / sul cencio. giov. cavalcanti, 289: gli
in tutti gli altri suoi affari, [cencio] si levò datomo quei tanti scrocconi
detta, alla men peggio schiarata da un cencio di luna calante. -divenuto
le guance, tu mi sciorinavi / un cencio su una spalla / ov'era il
capo; agitano un'ultima volta un cencio bianco. -archit. nella decorazione di
: la lapide è lì, sotto un cencio ormai color di cenere, e nessuno
sdruzzolo / mi ra- gruzzolo / sul cencio. nardi, 174: i galli,
. belli, 187: un certo signor cencio di cocòla da amelia, illibatissimo vetturino
fondo, un seggio coperto d'un cencio rosso, porta a destra, porta a
d'un certo suo fidato strumento chiamato cencio guercio, persona accorta. celimi,
193): la facievan contare a quel cencio mio servitorino, il quale era oltramodo
di peli e seviglie in vece del cencio. tramater [s. v.]
no, 16-75: prese il cencio dal ripiano, lo scosse un poco per
gianna le infilò sotto le spalle un cencio bagnato. a quella sferzata improvvisa ai
, è moscio, sfiaccolato, un cencio. -infiacchito, indebolito, corrotto nello
, finché il tempo non la getti, cencio sfilato, ai robivecchi della memoria.
. berretti senza visiera; cappelli a cencio, sfondati, messi di traverso. pascarella
di palla a mano: certe pallette di cencio fasciate di cuoio che fin a quando
bandiere: / ogni finestra ha un cencio a colore che sgargia. bacchetti, 2-272
forse quel giovanotto insignificante col cappello a cencio dalla tesa tutta a sgrondo e coi
in fondo, un seggio coperto d'un cencio rosso, porta a destra, porta
, ricami e smerlature di carta e cencio color carnicino. alvaro, 5-167: ella
, è moscio, smidollato, un cencio. bacchelli, 1-iii-602: con questa razza
corollo, come pur chiamano il cencio sottoposto alla brocca), che parea
costì nella cenere, babbo? » domandò cencio che nel voltarsi aveva visto il vecchio
2-449: da ultimo, ti prendono questo cencio tutto lordo, lo mettono in cima
5-i-1353: quando la carne riapparve, un cencio di suola sospeso in un brodo troppo
carena, i-215: 'spolveraccio': panno o cencio con che si leva la polvere depostasi
v.]: spolverezzo': bottone di cencio, entro cui è legata polvere di
carbone o di gesso legata in un cencio, che si chiama lo spolverizzo.
una camiciola di lana, usata come cencio da spolvero. guerrazzi, 1-471
. svevo, 3-748: un cappello a cencio dalle falde spropositate. palazzeschi, 1-619
avrebbero mai potuto mettere insieme il piccolo cencio di carta che le fiamme del caminetto
si trova da cima a fondo un cencio d'articoletto o di notizia. pascoli,
guance, tu mi sciorinavi / un cencio su una spalla / ov'era il pel
2. per estens. abito dismesso, cencio; masserizia fuodi stracare i fediti.
boerio, 713: 'strazzétta': piccolo cencio. 2. donna che ha
o straccia. straccétto, sm. cencio di piccole dimensioni, usato per la
ant. e region. straccio, cencio. -straccia da cucina: strofinaccio da
tessuto rifinito da orli o cimose); cencio. -nell'industria della rigenerazione dei tessuti
. v.]: 'strisciatolo': quel cencio lano pel quale fanno passare il filo
(strefinàccìolo), sm. tose. cencio, stro finaccio.
strofino, sm. ant. strofinaccio, cencio. giulio strozzi, 18-49: le
altri, strofina con pomice polverizzata e cencio molle, e in fine con istrufoni o
754: dette al marmo una strusciata col cencio. -ripetuta lavatura di un indumento
ha da tacere che i camerlenghi successori di cencio aggiunsero dipoi al libro suo alcune cose
, 5-i-1462: la carne riapparve, un cencio di suola sospeso in un brodo troppo
di cuore. soffici, i-165: cencio del cardini non era brutto, e solo
scintillava sul fiume lento di cappelli a cencio e a tegolo, che ogni sera scendeva
spoglia. 3. strofinaccio, cencio, salvietta di tale tessuto. vivono
togo addosso / questa commedia / del cencio rosso? p. petrocchi [s.
data della presente che l'illibatissimo signor cencio di cocola da amelia me l'ha
andava per via sì forte le veniva del cencio, che altro che torcere il muso
sem. 3. strofinaccio, cencio per pulire o lucidare. carena,
'pezza d'agiamento', è una tovagliuola o cencio che tiensi nello stanzino per pulizia.
trofinàccio, sm. disus. straccio, cencio, pezza. il divulgatore,
. n. ginzburg, ii-325: cencio ha fatto stamattina presto il suo intervento
garibaldi in piedi con un gran cappello a cencio. saba, 5-157: annotta.
tronco, come una luce soffocata da un cencio. 16. prov.
irritarsi e la scosse tutta come un cencio, la respinse, parve buttarla lontano
un solino rigido, un cappello a cencio o a staio. soldati, v-181:
annunzio, 11-68: e fu di postriboli cencio, / nettò dai vomiti i letti
, e il vapore cadde, come un cencio floscio nell'acqua colorata.
dell'alpino italiano dovrebbero essere le papusse di cencio vecchio. -pubblicato nei giorni
solo, sbalordito, bianco come un cencio lavato. volaron de'torsoli: uno lo
, 11-68: e fu di postriboli cencio, / nettò dai vomiti i letti,
, cencivendoli. = comp. da cencio e un deriv. da vendere, sul