tornò all'albergo, e poi che cenato ebbe insieme col fante suo, quasi
., 7-7 (192): come cenato ebbe, essendo stanco, s'andò
mellone, ora ser mestola e talora cenato chiamando,... si dimandavano
, 8-6 (264): e come cenato ebbero, presi loro argomenti per entrare
, 3-25: si partiva alle otto dopo cenato in fretta, febbrilmente, e assicurata
stelle. cellini, 1- 77-181: cenato che noi avemmo, comparse su un bar-
tovaglie nella sala da pranzo, dove ho cenato. papini, 25-49: nel biancore
.. ah birbonacci! non hanno neppur cenato!... = acer
legno. allegri, 214: cenato, venne in campo la ribeca / e
(145): avendo l'abate cenato e già essendo buona pezza di notte e
cosa a campo. firenzuola, 46: cenato che noi averemo, metteremo in campo
il grasso cenò con loro; e cenato ch'egli ebbono, uno di loro gli
f. f. frugoni, xxiv-984: cenato ch'ebbero, s'alzarono gongolando col
f. f. frugoni, xxiv-984: cenato ch'ebbero, s'alzarono gongolando col
moglie che avea goni, xxiv-984: cenato ch'ebbero, s'alzarono gongo
tè, ma bensì dal non aver cenato, perché in molte complessioni si verifica
che rimagnendo, da poi che ebbono cenato, gli missero a parlare di dio
sera, poscia che festeggiato si fu e cenato e confettato, né altro attendendosi che
lietamente disse. firenzuola, 46: cenato che noi averemo, metteremo in campo
. ah birbonacoi! non hanno neppur cenato!... per andarsene a curiosare
poiché la sera avea la buona donna / cenato fuora, e preso un po'di
cenare), agg. che ha cenato; che è stato mangiato a cena.
il ballo! -bene o mal cenato: che ha cenato bene o male
-bene o mal cenato: che ha cenato bene o male. burchiello,
/ così me ne vo a letto mal cenato. -dopo cenato: dopo cena
a letto mal cenato. -dopo cenato: dopo cena. alfieri, i-118
3-25: si partiva alle otto dopo cenato in fretta, febbrilmente. cenato2
or mellone, ora serméstola, e talora cenato chiamando, se quasi ad ogni parola
. carducci, i-1032: abbiamo cenato bene e ora pigliamo il cognac.
ricchi, xxv-1-229: pilastrino, avendo cenato col vecchio, esce ebbro di casa:
a costo di messer simplicio, avendo ben cenato, se ne andò a riposare.
che fa de le vivande un che ha cenato a crepa stomaco, allotta allotta.
. ah birbonacci! non hanno neppur cenato!... per andarsene a curiosare
questa intenzione, / ch'avevon tutti cenato davante. boiardo, 2-8-3: pur
rissimo, che, desinato ch'aveva o cenato, gli proponeva in latino le cause
, che, desinato ch'aveva o cenato, gli proponeva in latino le cause che
, 2-6: i deputati assieme avean cenato; /... sull'alba un
pacifici su la paglia, e ho cenato allegramente sul desco della povertà.
xv-956: bene voi priego che, cenato voi avete, vi piaccia venire a
montetopoli. pataffio, 1: egli è cenato, e par pur un piovuto;
pedante che la sera oltre a modo aveva cenato e molto bene beuto, et essendo
osteria, tutto si disarmò, e cenato che egli ebbe, se n'andò a
: una sera che questo oriuolaio avea cenato meco, e che ancora si stava
una sera fra l'altre tutti lietamente cenato, cominciarono di diverse cose a ragionare
pacifici su la paglia, e ho cenato allegramente sul desco della povertà. oriani
borsa, e la brachetta, cenato ch'egli ebbe, se n'andò a
tornato. pulci, 6-12: poi che cenato fu, re caradoro / in questo
): essa, che la sera davanti cenato non avea, da fame costretta,
fancel bollato, / e non è già cenato, / e vien da stibbio /
, 52: bertoldo, dopo aver cenato, andò a dormire alla stalla per quella
2 in circa, il prefato boscolo avendo cenato, fu condotto co'ferri in gamba
lenzuola). nievo, 1-305: cenato ch'ebbe... ficcossi nel letto
una sera fra l'altre tutti lietamente cenato, cominciarono di diverse cose a ragionare
: quando si dice che gallonio abbia cenato bene, dee intendersi, quel bene,
giov. cavalcanti, 279: cenato a una tavola..., quando
. f. frugoni, iv-235: cenato ch'ebbero, s'alzerono gongolando col capo
: la sera avea la buona donna / cenato fuora. moniglia, 1-iii-218: questa
del pidinzuolo, xxii-n-929: i'ho cenato ed ho governo e'buoi. c
poiché la sera avea la buona donna / cenato fuora, e preso un po'di
451: la sera, come ebbero cenato, ella colto il tempo, disse
dal pref. in-con valore negativo e da cenato (v.). incènde
costo, 1-266: lo infingardo servidore, cenato c'aveva, la sera subito s'
altra e diversa languidezza e, appena cenato, si precipitò di sopra.
nella medesima stanza, nella quale s'è cenato, che i commensali si rizzano,
più il vetro che 'l legname, cenato che ebbono, appena intendea l'uno
lenzuola maraviglioso piacere. sacchetti, 19-10: cenato che ebbono, dissono: basso,
cellini, 1-77 (181): cenato che noi avemmo, comparse su un
buono che mai. pavese, 9-36: cenato in paese alla meglio, avevano dovuto
]: 'malcenato ': che ha cenato malamente. = voce dotta, lat
, lat. mdle cenàtus 'che ha cenato in modo non soddisfacente '; cfr
in circa il prefato boscolo, avendo cenato, fu condotto co'ferri in gamba
. manticétto. sacchetti, 225-21: cenato che ebbono, fu dato la camera
amante. guiniforto, 561: poiché ebbero cenato, si mossero ad andare per la
di studio. pavese, 9-36: cenato in paese alla meglio, avevano dovuto
or mellone ora ser mestola e talora cenato chiamando [ecc.]. s
i-298: a tavola el vide, cenato, maneggiare que'minuzzoli rimasi del pane,
(83): di poi che avemmo cenato, venne un poco di mirabil mùsica
. bacchetti, 1-i-365: basta, cenato che ebbero, se n'andarono nella camera
cassola, 5-32: avevano già tutti cenato e stavano fuori dell'uscio a godersi
: la sera avea la buona donna / cenato fuora e preso un po'di monna
20: avendo... i congiurati cenato in casa di vitelli e quivi trattato
alfieri, 6-353: gli han ben cenato, il veggio, 'sti pacioni.
: digiuni da ventiquattro ore, avevano cenato con la panzanella. = voce
vivo. pataffio, 1: egli è cenato e par pur un piovuto; /
. massini, iii-279: poi che cenato avrai, vien con le suore /
: essa, che la sera davanti cenato non avea, da fame constretta, a
di villa in sulla sera, aveva cenato meco, e, pasciuto a dovere,
a messina. slataper, 2-339: cenato, ho cominciato a tradurre hebt>el.
, alquanto. aretino, 1-32: cenato che aveva, accostatosi al fuoco,
nel rivellino, mi dimandò se io avea cenato. casti, i-2-337: vide lui
cor cantando alibera. aretino, 1-32: cenato che aveva, accostatosi al fuoco,
pataffio, 1: egli è cenato, e par pur un piovuto.
: d tedesco, poscia che ebbe cenato, prese il vaso con tutte le
macinata. allegri, 214: cenato, venne in campo la ribeca / e
fratelli di 'bevuto ', 'cenato ', 'pranzato 'e perfino il
al dì dicianove di giugno, dopo aver cenato alla presenza di molti, andò a
m'uscirà mai dalla mente d'aver cenato con lei, dopo il cinematografo,
alcuni cibi ghiotti e appetitosi dopo aver cenato; consumare un pusigno. -anche in
sul teatro delle corti padane, cvi-73q: cenato che ebbemo se ste un pezo in
costo, 1-266: lo infingardo servitore, cenato ch'aveva, la sera subito s'
mario, se avesse ancora una volta cenato con la sua moglie rancorosa, si sarebbe
aver mangiato delle castagne o per aver cenato ravanelli il compagno si lasciasse scampar alcuna
un bicchier d'acqua tepida ho io finora cenato. pananti, i-139: io mi
: la madre, che non aveva ancora cenato e che si levava allora appunto dal
: arrivando in casa alcuno che abbia cenato, pregheremmolo a ricenar di nuovo per amor
, 1-298: a tavola el vide, cenato, maneggiare que'minuzzoli rimasi del pane
con l'acqua pura, tosto che arai cenato coi vecchi (come farai nel tuo
, 2-6: i deputati insieme avean cenato / per concertar quel ch'hanno a
grazia ispirava afflatti così vitali, dove il cenato mettea radici così profonde.
rivellino, mi dimandò se io avea cenato. = etimo incerto: forse
più il vetro che 'l legname, cenato che ebbono, appena intendea l'uno
da parte. sermini, 401: cenato che ebbero, fatto scansare la fanciulla
come mi trovo la sera o non aver cenato o almeno sobriamente mangiato, mi lievo
per lui aveva perduta la mia cappa e cenato schifo. -con riferimento a una malattia
. montanini, 55: come aremo tutti cenato, chiamerò il volpe e farò che
la mattina a buon'ora, avendo cenato poco. lippi, 3-20: diceva (
or gocciolone or mellone ora sermestola e talora cenato chiamando. ariosto, 1-iv-289: anch'io
una sera a marito e, avendo cenato ed essendo l'ora d'andarsene al
che aspetti tu ormai qui, poi hai cenato? bembo, sikh (séco, seìk
ai balli più del solito, ed ho cenato violando la mia sobrietà del giudice,
luce soffusa, la sera: appena cenato ci trattenevamo sul divano, io e
la sua spada in mano, et aveva cenato. -figur. sonare il vespro
sontuosamente. masuccio, 77: suntuosamente cenato e fatta ogn'altra nuzial cerimonia,.
; io penso che tu non abbi cenato, laviamoci le mani, e cenerai così
. cavalca, 20-357: quando ebbono cenato e parlato così di- mesticamente, stante
rivellino, mi dimandò se io avea cenato. c. i. frugoni, i-5-45
n. ginzburg, ii-364: non aveva cenato. gli ho messo lì tutti questi
alla persona. pontormo, 1-61: ho cenato in sancto lorenzo e beuto un poco
ora era tarda e il re avendo cenato si era ritirato. goldoni, x-87:
, 431: la sera, come ebbero cenato, ella colto il tem
di eugenio montale. ieri sera ho cenato in una villa del forte 'd'un tempo'
, v-2-140: la sera, dopo cenato, entravamo insieme, tanto per far tardi
zoccolante. bacchetti, 9-24: quand'ebbi cenato, segui la gente che andava a
maccari, 193: ieri sera, ho cenato colla café society locale, bal- zacchiana
han fatto colazione, han pranzato e cenato, per disannoiarsi tirano quattro colpetti di
chi, magari soloper una volta, ha cenato a un ristorante vegan. r