tornavo] iersera un poco tardetto da cenar fuor di casa,... assai
al fin duo prende, / che vuol cenar de le lor carni crude. a
i trecento con pluto a cenar spinti. prati, ii-51: « fratelli
, e mille / ghiottomie di che cenar. nievo, 61: il cavallante
diuretica bevanda. pindemonte, 7-280: or cenar mi lasciate, ancor che afflitto;
pavese, 4-137: a me piaceva cenar solo, nella stanza oscurata, solo e
chi è stato l'inventore di non cenar la sera. -gli avari, rispose
perocché, trasportato di venir a cenar con noi questa sera. pananti, i-267
mi accorderanno il favore di venir a cenar con noi questa sera. -a
fin duo prende; / che vuol cenar de le lor carni crude. bandello,
razzi, 132: essendosi quasi fornito di cenar, cosimo, caddutogli nell'animo poter
capponi e mille / ghiottomie di che cenar. carducci, ii-18-284: deve essere
dal giacitoio giuliva e svelta, per cenar con lautezza crapulona in compagnia de'suoi
dal giacitoio giuliva e svelta, per cenar con lautezza crapulona in compagnia de'suoi
s'io non mi pento) / cenar con menedemo mio sodale, / che ad
per far l'insalata, / pria del cenar bramata, / che meglio che lattuca
so ben io, ch'io non potrò cenar niente stasera; ch'io ho tutte
istoria di cristo troverete... cenar co * discepoli, laver loro i piedi
: papino, tu 'l meni a cenar teco e sai che ogni sera t'addormenti
amici i più grandi signori romani, cenar cene sontuose e a macco, abitare
del bambino di mattson, del bambino cenar seco,... sapendo che al
squinterna mille sacramenti / che non puote cenar con teco allora. aleandro, 1-314
platan ministrante ombrosa loggia / a chi cenar sott'esso ha per costume. tasso,
pavese, 4-137: a me piaceva cenar solo, nella stanza oscurata.
passerebbe l'ora, / è meglio cenar. de luca, 1-298: la
per umiltà nell'invitar uno a desinare o cenar con noi, quasi dicessimo: «
viene qualche caro amico a casa per cenar seco..., sapendo che
pigliar qualche confezzion a merenda e poi cenar a buon'ora. erizzo, 3-43
di visitarlo,... ma di cenar presso di lui? -compiuto con
alcuni gentiluomini bresciani amici miei condotto a cenar a montepiano, ove tanti rampolli sorgono
, xxx-7-63: né vo'che sol per cenar meco resti, / ché tu averai
insegnava fervidamente amare, mandò invitandomi a cenar seco. -intr. per lo
non mi potendo ritrovar doman da sera a cenar con la caterva di cotante persone magnifiche
coi vecchi (come farai nel tuo cenar coi giovani). soderini, iii-
perché potea / senza tai cose ognun cenar. = dal lat. saraous,
: fui invitato la stessa sera a cenar da un cantante, dove frequentemente trovavasi
circa i costumi dell'oste, a cenar meco da picciolo. = deriv
martello, 6-1-249: acciocché siate a ben cenar libere, / ame tiro la porta e
dallo spagn. cerrazón, deriv. da cenar (v. serrare1).
(s'io non mi pento) / cenar con menedemo mio sodale. muratori,
gentiluomini bresciani amici miei condotto a cenar a monte piano, ove
in altri stati alquanto, fu di cenar tempo: per che a loro l'
squinterna mille sacramenti / che non puote cenar con teco allora. = comp.
6-ii-224: che vuoi tu continuare a cenar le scalogne e le bietole tallite?
245: tornando iersera un poco tardetto da cenar fuori di casa,...
ma non è tempo or che il cenar mi chiama. -corredo di notizie che
fu ad una vigna e mi fece cenar seco. boccamazza, i-1-412: da porta