, tardi, i vicini che stavano cenando, udirono la voce chioccia di don ferdinando
dopo la sua cena, nel quale tempo cenando la sua famiglia, egli quasi restava
sera, tardi, i vicini che stavano cenando, udirono la voce chioccia di don
2. tr. ant. mangiare cenando. boccaccio, dee., 7-1
sera, tardi, i vicini che stavano cenando, udirono la voce chioccia di don
dopo la sua cena, nel quale tempo cenando la sua famiglia, egli quasi restava
sostanza untuosa. cammelli, 80: cenando, fedel mio, iersera in corte,
i cristiani potevano avere occasione di mangiare cenando insieme con pagani, o avendola
domenichi, 7-37: quantunque alcuna volta cenando, dormendo e ragionando siamo inciampati ne
circostanza. cavalca, 20-616: cenando gli undici in quel cenacolo, apparitte
la notte si passa in sullo spianato cenando i calamaietti e polpettelli fritti, aspettando
-per antifrasi. cammelli, 80: cenando, fedel mio, iersera in corte,
mumming. sanudo, xliii-703: cenando, sopragionse il re [d'inghilterra]
novella del grasso legnaiuolo, 38: così cenando, gli dierono el beveraggio che non
: io passavo la sera da zia, cenando e poi giocando con essa al pacìfico
[exeter] in casa d'amico cenando, e... gli fu miserabilmente
. del tufo, 68: altri cenando stare / su quei balcon contenti,
primi luoghi. sercambi, 2-i-78: cenando insieme, la sera venuta, mona gese
un tessuto. cammelli, 80: cenando, fedel mio, iersera in corte,
medesimo, sedendo elio al fuoco e cenando poverissimamente, i sanniti portarono grande quantità
diatessaron volgar., 335: cenando eglino, prese gesù il pane
, dicendo gli accusatori che pisone, cenando con germanico e standogli di sopra,
, avendo di nuovo menato moglie e cenando con essa tordi, traeva de'uarti
sera, la brigata del camesecchi e stavan cenando secolui a quel rezzo soave d'autunno
stanza / ove il nostro buon re venia cenando. / agnese ognor discreta e ritenuta
sì grande, che stando a tavola cenando ci rivoltò ogni cosa sotto sopra.
, 5-i-606: i due >reti stavano cenando a porri e pane, sotto una scarsa
: fu cosa da smascellare quando, cenando con essi, fingo una ambastia:
d'un piede in billico, desinando o cenando. baretti, 6-407: dico anch'
ennia ha telefonato a me, stavo cenando e le ho detto che non volevo vederla
un piede in billico, desinando o cenando. 3. dir. possibilità
perché dicendo gli accusatori che pisone, cenando con germanico e standogli di sopra,
, e sempre entrava seco a gridare cenando. monosini, 280: de amore illius
, 2-278: bene: ho ripreso tono cenando e mettendomi a studiare. e ora
medesimo, sedendo elio al fuoco e cenando poverissimamente, i sanniti portarono grande quantità