-enrico la sera non torna mai a cena, -disse la madre. -mangia alla mensa
, 24-5: o sodalizio eletto alla gran cena / del benedetto agnello, il qual
l'altare, / che di gran cena al sacerdote è mensa. f. f
il calice che servono per la santa cena. b. davanzati, ii-402:
, per questo il luogo dove fate la cena ben lo chiamate mensa, ma non
/ desinar, colazion, merenda e cena. p. giustiniani, 580: erano
mensa era imbandita - / mi trattenevi a cena. -introdurre a mensa: scortare nella
buffone. sanudo, xix-437: da poi cena furono fati assà bali e momarie e
non sapeva come fare a darle da cena. -acer. monacóne. bonichi
: stava mondando le lenticchie per la cena sul davanzale della finestra. cassola,
gittavano ogni immundizia coloro che venivano a cena. questa pelve fece lui fondere e
a casa con le erbe monde per la cena. -liberato dall'involucro (un seme
tarchetti, 6-ii-399: -chi avremo a cena con noi? — chiese il dottore.
-sf. aretino, 20-242: la cena andò a piè pari: capretti,
troia, / abbi am da darti a cena, o vuoi a pranza; /
addome. nievo, 196: una discreta cena improvvisata con ova e bragiuole avea calmato
apparecchiata / fu la solenne e sontuosa cena, / che di tutto quel lusso
avevano preparato nulla; gli improvvisarono una cena, ch'egli inghiottì avidamente, con
.. imbandiva sulle sue ginocchia la cena a tre moracchiotti vispi e sani come lasche
accolti, 1-38: taglinsi in tal cena / lauri, abeti, faggi e gelsi
imponeva di andare da lei per la cena, all'ora dodicesima; assai tardi per
con i ruspanti, e gli faceva una cena e veglia meravigliosa, e siccome ei
10-319: spara orsi vedeva di scorcio la cena degli apostoli mosaicata. savinio, 197
sempre, a quella orribil cena /... ebro d'orgoglio,
, 10-i-10: una sera trovatosi a cena in casa del signor di paris, maresciallo
lionida, la quale egli motteggiò a cena. caro, i-281: quelli che pigiavano
una notte de la settimana che va a cena e a giacersi con lei. il
[di aquileia], quale ante la cena gli mostrò la camera de la munizione
govoni, 2-29: erano la mia cena alcune fette / di musivo salame /
muta di vivande era per poco una splendida cena. -marin. muta di vele,
. calvino, 11-5: terminata la cena in un mutismo che i rumori della
cosa fai conto di fare? -una cena nabuccodonosoresca, in cui dovranno uscir più
ariosto, 42-98: ora essendo la cena terminata, / ecco un donzello a chi
, / il nappo in guisa medicargli a cena / che l'importuno in sempiterno taccia
, 1013: ascrivesi anche a gherardo la cena di n. s. in emmaus
giamboni, 10-41: non dee esser questa cena nascosa, né a ricchi, ma
natalizio. sbarbaro, 1-55: a fine cena restiamo in tre a guardarci; un
sua nativitade, erode faceva una grande cena a'prìncipi e a'tribuni suoi e
cancellato. marinetti, 2-iii-118: la cena di leonardo è una gesticolante agonia di
traghetto. tommaseo, 1-131: si cena al navalestro. = dal lat.
presenteranno. marinetti, 2-iii-118: la cena di leonardo è una gesticolante agonia di
giamboni, 10-40: buona è detta quella cena che per necessità del corpo si piglia
davano a'fanciulli poca cosa per la cena, afinché, sforzati dalla necessità, se
. adriani, v-35: chiamati a cena alcuni forestieri, avea messo loro innanzi
: il nonno scese assai tardi per la cena, nerissimo di umore. cassola,
da desinare o da merenda o da cena, ti lava le mani e la bocca
a casa e cuocinelo tosto / ch'una cena farem come un banchetto.
. savinio, 12-237: ero a cena in casa di un generale medico. si
fatto fare un bagno e nobilmente da cena. sacchetti, 213-8: ciò fatto,
e eccessivamente e dopo disinare e dopo cena che è molto nocevole al corpo.
dargli moglie il modo, / la cena gli ha a far nodo. crusca,
che venga l'ora del far la cena? lippi, 1-16: il nostro mestiere
si volse fare colli discepuli una notabile cena, anzi che si partisse da loro per
del mese di novembre, che si cena di notte. vasari, ii-731:
. -chi va a letto senza cena tutta notte si dimena: v.
tutta notte si dimena: v. cena, n. 6. -di notte
nono giorno. - in partic. cena novendiale: nelle consuetudini funebri dell'antica
e in cui viene preparata una speciale cena con le interiora variamente cucinate.
del porco ': la baldoria e la cena che fanno alla sua morte. bacchelli
. sercambi, 1-i-65: doppo la cena spogliati nudi in uno tinello li misse [
sia stato dalle muse a pranzo o a cena? pavese, 8-192: difetti ed
e con li coqui ordina la nuptiale cena. morando, 273: quelli nuzziali
negùs, dove si trovò imbandita la sontuosa cena nuziale. -scritto, composto per
essere cacciati con vergogna dalle nozze della cena di vita eterna, alla quale noi
lucini, 11-280: amo l'atavica cena, / soffusa di tenera gioia, /
loco / che per mirarle oblian la cena quasi, / ancor che ai corpi
/ su in casa a far da cena ch'io ho bisogno / di parlarvi a
questa forza gli fosse stata data dalla cena e aal vino: un vino che celeste
occhiolino: / aresti tu appostata la cena? lorenzo de'medici, ii-165: chi
nostro voleva in ogni modo tenerci a cena e a dormire ancora una volta in
il giordano, / siedi odorato a delicata cena. -figur. ingentilito, arricchito dalla
oggigiorno mangian razionalismo a desinare e a cena. = voce dotta, lat
compagni (sotto pretesto di menarli a cena seco), passò davanti al cimitero,
: festeggiare tale ricorrenza con la tradizionale cena. sacchetti, 186-7: in firenze
cercando per tutta jerusalem chi gli desse cena, non trovò chi lo ricevesse.
/ il gran mistero de la sacra cena: / ecco l'almo olocausto a le
. brusoni, 7-41: sbrigatasi dalla cena anche la servitù; perché già s'avvanzava
adosso. baretti, 6-55: la cena non mi prende tempo, ché un'oncia
nascita legittima. finiron la giocondissima cena. o. vecchi, lxv-185: il
bon pover ke invita / a la cena infinita, / qualunqua vole sia.
paternostri, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri convenevol
, egli non possa onorar la sua cena con buoni vini. chiabrera, 1-iv-55
e de'cavagli, onoratamente furono a cena. machiavelli, 19: pregavalo fussi
. tarchetti, 6-ii-399: chi avremo a cena con noi? -chiese il dottore.
. redi, 16-i-269: in una cena che fece in parigi carlo v.
16-528: faceano alropre le donne da cena / e molta rimescean bianca farina. paoletti
dava di zona pria d'andare a cena, / poi buricchiava in letto a
. brusoni, 1-15: terminata la cena e trovato il tempo opportuno, introdussi
. v-565: il giorno dopo la cena in casa di simone il lebbroso,
forteguerri, 27-49: fatta l'ora di cena e dato fondo / in men d'
v.]: 'far ora di cena, di pranzo, di messa 'e
il tempo, infino all'ora di cena, di pranzo, ecc. p.
mangi poco e ceni presto e chi cena a buon'ora, non cena in
chi cena a buon'ora, non cena in malora! p. petrocchi [s
ceneremo, e le fanciulle ordineranno la cena. foscolo, iv-389: tornatosi a casa
misasi, 7-ii-34: ha ordinato una cena succolenta. pascoli, 1-198: con la
in una stanza vicina e ordinò la cena. chiari, 1-i-93: ordinai la
trattateci bene. buon pranzo, buona cena. c. bini, 1-32:
e sonanti doppo il desnare e la cena contentassero la brigata di suoni di diletto
noi lamentare de l'ordinatore de la cena, essendo tutta stata insipida e senza sale
lucia, dato l'ordine per la cena di lei,... il signore
: soltanto accettò di trovarsi la sera a cena all'osteria di giannaccio per bere il
organista della badia a casa mia a cena con suoi strumenti. agazzari, 12
oggigiorno mangiali razionalismo a desinare e a cena. 22. prov. -il
col prendere infra il pranzo e la cena, in una tazza di brodo buono
ornar l'altare, / che di gran cena al sacerdote è mensa. loredano,
dentro il stomaco ha toccata l'ora di cena. -con l'orologio alla mano
, 97: un dì bevendo a cena, / ebro il duca, ebri i
dello scrivere, il qual è dopo cena, in tavola, fra molte persone che
198: nel salotto, dove dopo la cena gli uomini si ritiravano per fumare
., il quale, avendo invitato a cena alcuni amici, parve che avesse ammazzato
schiavi, / ch'io vi darò per cena orzuola intrisa / con la crusca e
chiamano osarotèo, perché i rimasugli della cena, e quelle cose le quali come gettate
di ponente a fumare una sigaretta dopo cena,... mi pare d'essere
sera [il cavaliere] aveva a cena alcuni influenti del suo collegio che assaporavano
dimestici... tutto sollecitante la cena. seriman, i-407: era la notte
compagnia. / speditamente servì lor la cena / il cuoco, che già fu
lo scotto, mi diede una buona cena. b. davanzati, ii-354:
ragazze medesime ch'avevano assistito alla cena. imbriani, 5-239: l'ostessa aveva
, 37: un dargli desinar albergo e cena, / come se l'uom facesse
vi fo l'osteria, do ben da cena. -dare ospitalità a gente indegna
fiori di medicina, 29: la cena, spezialmente di verno, genera molta
notte di natale preparava così una piccola cena per i morti che ritornano nella casa
da gesù agli apostoli prima dell'ultima cena, riportata da giovanni 14, 27.
, siete padrone del ballo e della cena. alfieri, iii- 1-42: i
udito di notte o di sera dopo la cena stando in letto. d'annunzio,
giovio, i-236: degnatevene un sabbato doppo cena scrivermi un verso se don pedro paceco
qualche piatello / di mosche, a cena un pan nel ranno messo. =
me, chiamami a pranzo, a cena, / che amando a pancia piena /
: mentre ei rape a desinare e a cena / mangia, lecito è a voi
entusiasmo era pane che si spezza alla cena. alvaro, 7-93: la sofferenza è
male. -dare pane per cena alle volpi: essere astutissimo. tommaseo
v.]: 'dare pan per cena alle volpi essere più furbo di loro
di loro. -dare pane per cena a qualcuno: valere di più,
. v.]: 'dar pan per cena a uno esser più valente di quello
; ma egli ci dà pan per cena a tutti. p. petrocchi [s
v.]: 'dar pan per cena 'o 'pappa a cena a uno
per cena 'o 'pappa a cena a uno ': esser da più.
furbo, quell'altro gli dà pan per cena '. giorgini-broglio [s.
giorgini-broglio [s. v. cena \: 'dare pan per cena a qualcuno
v. cena \: 'dare pan per cena a qualcuno essergli molto superiore in una
è un professore che dà pan per cena a tutti '. anco in senso
la sa lunga; dà pan per cena a tutti -dare sassi per pane:
mariani, xx-xi-15: io vo a cena, i'vo a panebero / e fra
careri, 1-i-83: ebbero una miserabile cena d'un panellino ed acqua schietta per rinfrescarsi
idem, 156-120: dappoi andarono a cena con gran letizia, e fu tenuto alla
16-vii-317: se il più delle volte la cena fosse una buona pappa bollita, brodosa
, prima. -dare pappa e cena a qualcuno: potergli fare da maestro
che mi 'darebbero papp'e cena '. -essere pappa e ciccia
tempo del mio nonno si cominciava la cena con una buona pappettina. -pappina
. f. frugoni, v-580: la cena della medicina fu straordinaria, essendo che
ordinate guardie / portando seco la parata cena. 8. locuz. essere
solerte madre / a preparar la parca cena intende. leopardi, 25-28: riede
che non doveva, facendo apprestare la cena et il letto in quel meglior modo
tempi. pratesi, 5-80: la cena dipinta nella parete era sempre viva e
e in parola scappata di bocca dopo cena. a. f. bertini, 1-108
croce, 282: finita che fu la cena, una parpaglia cantò nel chitarrone alcune
altra cosa sì fatta da finir la cena, che mene voglia far parte. beltramelli
155: ricordando come famigliarmente intervenisse alla cena del centurione che nelle battaglie partiche s'
delle sue partite di passeggio, di cena, di giuoco, di teatro. a
tamburello e alle sieste di dopo cena estive. tecchi, 15-26: meglio ancora
donne. gozzano, i-130: era una cena / d'altri tempi, col gatto
, per non restare a quella virtuosa cena svergogniate. lomazzi, 4-ii-304: ruffiani
, / se non, pigliar da cena a ogni partito. della casa, iv-360
b. martini, 2-1-351: nell'ultima cena, dopo d'aver il redentor nostro
s'è pasciuto a desinare, a cena, a colazione e a merenda.
solennizzata. -per estens. la cena pasquale che viene consumata dagli ebrei.
viene preparato e consumato in occasione della cena pasquale. bibbia volgar., iv-443
di arimatea sul quale cristo nell'ultima cena mangiò l'agnello pasquale co'dodici apostoli
. -cena pasquale: l'ultima cena di gesù cristo. pascoli, il-641
dell'apostata, il qual tradì nella cena pasquale, e mangiò, in disgrazia
cantare, e così infino all'ora della cena passarono. 58. far trascorrere
. gailini, 44: doppo cena dar quattro passeggiate / per un vario
: questa sera, signori miei, a cena... averemo varie insalatuccie d'
quali, oltre al pranzo e alla cena, consumano numerose colazioni durante il giorno
durante la colazione, il pranzo, la cena, ecc. -in senso generico:
non poter smaltire a tempo per la cena il grave pasto che ha in corpo,
paternostri, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri con-
patimenti: / se desina, non cena; se fa 'l letto, non
, io-107: per fargli padire la cena, dopo il porgli in mano l'arpa
sipontino, intendendo che '1 gambara diede cena al papa a santa agata a colpi
che fino a carnasciale duriamo a darci una cena per uno, e cominciaremo da me
volpe poi sei menò una volta a cena, e non gli diè testicciuole né occhi
laudabile ne la fine de la mia cena. idem, par., 2-5:
e pelare, per dare ordine alla cena. trattato di falconeria volgar.,
sostant. fazio, i-3-5: la cena nostra fu solo acqua e pane / e
immun- dizia coloro che seco venivano a cena. anonimo [agricola], 344
farmi il letto e chi pensa alla cena. goldoni, vii-1255: a
ora in cui si pranza o si cena. giusti, ii-382: l'ora
, ii-159: giunta l'ora di cena mi presentarono due pietanze di carne condita
quivi ordita, / in vece della cena, / ad anseimo e fernando / una
questo megio hai bisogno de messe doppo cena e de incenso sparso sopra l'altaro
fora. romoli, 73: cena. primo servizio posto in tavola.
certamente ad apparecchiar la tavola per la cena. de sanctis, ii-15-236: mai
gisberto,... diegli bene da cena e di perfetti vini. cammelli,
10-40: perfetta è detta quella cena quando si pasce l'anima della letizia spirituale
essere una imitazione d'un ragionamento dopo cena non meditato..., che
essere una imitazione d'un ragionamento dopo cena, non meditato, figliuolo di schietta
. monetti, 2-340: stasera a cena farò servire in tavola da fanciulle vestite
non hanno rivali per chi, dopo cena, desidera continuare « all'infinito »
d'apprestarle alquanto strame ed imbandirle da cena, la sfrattavano di casa a calci nel
questa sera, signori miei, a cena senza molte cerimonie averemo varie insalatuccie d'
lodi, perché mi fece negar da cena all'osteria.
avvertire che le portassero di sopra la cena. -per anton.: l'
: e'si può bene, mentre si cena, parlare di qualcosa attenente ad altri
a pranzo, a merenda, a cena, di giorno di pesce, di giorno
dare negli spropositi, invitandolo seco a cena a pusiuipo. colletta, i-165: più
e fa le boccacce, per la pessima cena di ieri. 11. che
, / deh va dormi e poi cena domattina. lorenzo de'medici, ii-256:
, trovò [la cicogna] apparecchiato da cena in sun una larga pietra un liquido
: presso il rudere un pezzente / cena tra le due fontane: / pane alterna
subito scappa, dice, a comprarsi la cena dal friggitore lì di rimpetto. si
foscolo, v-m: mentr'ei servivami a cena, io più piacevolmente del solito chiacchierava
quando m'inviti, o polinesto, a cena, / bella cosa a veder,
fuoco, una piatteria vistosa, una cena passabile, un vino rude, e un
ella aveva provveduto / circa a la cena, e per tal modo ha fatto /
/ un duro prandio, una terribil cena, / e 'n poca piazza fé
troia, / abbiàn da darti a cena o vuoi a pranza. ariosto, 1-iv-302
ai pesci piacciono molto i francesi per cena. arlia, 414: spesso avrai
misurato. giamboni, 10-40: queste cena... dee esser piccola e
. aretino, 20-73: si pose a cena... facendo sedere a piè
de'furti e delle reliquie della grassa cena. è. davanzati, ii-121:
sua brigata si confortava a una pienissima cena, condita delle più saporite risa che
/ desinar, colazion, merenda e cena. papi, 4-57: 0 voi
. fra giordano, 1-108: questa beata cena di vita eterna... è
bizoni, 125: si pigliò la cena da un cuciniero e si cenò al
ogni sera la famiglia lanucci usciva dopo cena per pigliare, dicevano, un po'd'
un solenne desinare ed una lauta cena, montati la marina a cavallo, con
che accusa / vicini l'ora della cena, il bacio / della mamma nel
cosse la bestia e pongonsi poi a cena: / morgante quasi intera la pilucca,
dati, 3-114: una sera a cena comparve un pinocchiate diviso in quante parti
luogo a nova gente, / e dopo cena ha già mangiato un pollo. nomi
de'furti e delle reliquie della grassa cena. c. gozzi, ii-94: l'
insultant'. idem, 417: la cena di salvino: piscia e va a letto
'poccena': pusigno. mangiata dopo la cena. = var., di area
fa di là il solito pisolino dopo cena. jahier, 3-77: forse sarebbe anche
contadini la mangiano a desinare e a cena. serao, i-106: sulla soglia di
questa dea della plastica / rigurgitar la cena, / ubbriaca di mastika. palazzeschi,
mazzei, ii-71: già il menai a cena con voi, per una cagione d'
in questa notte / non è tornato dalla cena ancora / né eschino, né alcun
, 1-103: può essere altresì detta cena perché anticamente il desinare si chiamava cena
cena perché anticamente il desinare si chiamava cena e la cena desinare, secondo il
il desinare si chiamava cena e la cena desinare, secondo il modo degli antichi
che essa averia da consumare in una cena cento sexterci. -squisitezza, prelibatezza
dal signor leonardo ci hanno dato una cena molto polita. c. gozzi,
tempi quella cerimonia scommunicata che chiaman sagra cena, senza imagini e senz'altare, co'
le galline da mettere a pollaio, la cena che non posso fare. -non sapere
del piacere che sono il pranzo e la cena, non avremmo sciolto con onore questa
questa sera, signori miei, a cena senza molte cerimonie averemo varie insalatuccie d'
le casse preparate, con parte della cena ancora in tavola, con 1'oriolo
... quando in quella nostra pomposa cena nella stanza dove si cenò fingesti un
, dopo la commemorazione di puccini, cena in casa di arturo toscanini in via durini
, 2-54 (ii-210): in una cena avvelenò suo marito nel bere, il
a cenare sovra seggiole e scanni: la cena era a scotto. erano preparati molti
, cinque canti, 4-87: poser la cena, come cotta fue. nannini lolao
fu sera ella diede a buon'ora cena al lavoratore e figliuoli, e sbrattatasi da
tre miglia e scaricar lo stomaco innanzi cena. f. badoer, lxxx-3
fu quando [cristo] pose la cena con li suoi discepoli, andò nell'orto
in trattoria; poi si andò a cena fuori porta. arbasino, 51: il
, / ché tosto vo'che la cena sia cotta. busca, 68: che
posate, che starebbero, come la cena della gru, in un pugno, con
. consumare ancora un pasto dopo la cena. citolini, 261: far
sguardando li cittadini, quasi vergognosamente chiedendo cena, e non trovò chi gliene desse né
né chi il ricevesse, né a cena né a dormire. niccolò del rosso,
son pose, / e l'ora della cena è prossi- mana. 2
, e volselo menare la sera a cena con lui. ed un altro il quale
. moravia, iv-54: finita la cena avrebbero insieme sgombrato la tavola, ridendo
vennero li servidori a dire che la cena era in ordine e le vivande già
rischio. fenoglio, 2-198: dopo cena sentii la padrona fare a sua figlia
straparola, ii-24: fatta una deliciosa cena con preciosi vini e potenti, élspettò il
/ onde ben spesso non trovo che cena, / s'io non descendo a guadagnarlo
fece in quattro per offrirmi una buona cena. pavese, 8-172: l'artista che
mostrò iersera, sì ne diede povera cena. dante, conv., iv-xm-12
sobrio prande / ne la mensa regai cena con cristo /, e gusta dolci angeliche
/ un nobil prandio, una solenne cena, / e per li sposi una leggiadra
ché sempre in ogni prandio, in ogni cena / a mensa in cavo e lucido
/ un duro prandio, una terribil cena, / e 'n poca piazza fé mi-
straordinarie..., per qualche piccola cena galante, aveva una camera ornata delle
il pasto di mezzogiorno in opposizione a cena o, nell'uso formale e ricercato degli
lancellotti, 141: si veniva alla cena su la detta ora o poco più oltre
qual tutto che fosse così comunemente chiamata cena, era però pranso e cena, cena
chiamata cena, era però pranso e cena, cena e pranso insieme.
cena, era però pranso e cena, cena e pranso insieme. f.
fermo e lucia, 121: la cena divenne somigliante ad un pranzo diplomatico. pellico
mattina, e poi questa sera a cena. foscolo, xiv-271: tomo da
per dare e da pranzo e da cena. la magistratura pranza, la finanza cena
cena. la magistratura pranza, la finanza cena. -essere di pranzo: essere sul
pranzare. -misurarsi il pranzo con la cena: v. misurare, n.
, 1-33 (90): a questa cena ci era il bachiacca già ditto,
vino, e con la meta della cena lo mandò alla santa... la
coi parenti, e precisamente nelle ore della cena, la quale si faceva due ore
in essa casa dimorava, dato la cena a due figlioimi, onde preso il lume
, 24-4: o sodalizio eletto alla gran cena / del benedetto agnello, il qual
prendermi all'uscita. si va insieme a cena, senza complimenti. fenoglio, 166
da parte di gesù nell'ultima cena e come formula rituale della consacrazione
s s amento della cena del signore secondo i riti della
intinsero il pane nel piatto dell'ultima cena, per rendere la vita e per accettare
: egli era dopo pranzo fino alla cena, e dopo la cena fino al dormire
fino alla cena, e dopo la cena fino al dormire, sempre preoccupato dal
c'è da preparare un boccon di cena. -in senso generico: quantitativo
24-6: o sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto agnello, il qual
. una sera, nell'allegrezza della cena, tra la libertà de'bicchieri fu presentato
ancora a presentare alcune cose della sua cena. bruni, 14: è così poco
accorti, / ad una fera beccaficni in cena: / chi vuol saziar
moderatamente caldo sull'ore vespertine avanti la cena. a. m. bandini, 156
presenza del corpo del nostro signore nella cena. tramater [s. v.]
marsilio ficino, 4-22: con la cena presta e poca fuggiamo diligentissimamente la indigestione
di verità. cassola, 2-128: dopo cena il fattore lo trattenne a lungo
d'apprestarle alquanto strame ed imbandirle da cena, la sfrattavano di casa a calci nel
volgare quel latino, / che la cena cominci dal vin schietto. monti,
con broccati, dovuti alla magnificenza della cena. goldoni, vii-1184: si è
, iv-1-189: ripetertelo intero intero dopo cena col libro alla mano al mio compagno
le sporte e con fazzoletti portavano la cena ai prigionieri. -di animali. -
e tutti i gentilomini condusse seco a cena. p. fortini, 1-18: non
amena / la reai sontuosa e lieta cena. giuliano de'medici, 114:
sepulcro... e così doppo la cena... se aviassemo verso dieta
di velletri, e avrai anche la cena! ferd. martini, 5-41: il
del tuffo, 489: fatta la cena indello convito del xanto e ben mangiato
quando sapeva d'aver imbandito una magra cena al suo pubblico, teneva pronto il biroccio
: 'cenino ': spuntino dopo la cena; procenino. = var.,
questa pensa infino a pranzo, a cena / e nulla poi le cal de'suoi
aspetto, si ritirava ora sùbito dopo cena nel suo studio a esaminare i processi,
una paura inspiritata che ci sovrasti una cena. = femm. di procuratore
). segneri, i-280: questa cena poi, se ben si guarda, è
non profanare questi pensieri collo strepito della cena. foscolo, xvti-123: tu!:
pasta asciutta a colazione, fl minestrone a cena, il cinema come svago.
avaramente. sbarbaro, 1-153: per cena mettono a profitto i cimoli delle zucche
disse a durillo che gli dasse da cena. vatlisneri, iii-586: diede un profondo
abbondanza di cibi e di beveraggi la cena, per grande spazio di notte la prolungò
meglio prometta. bacchetti, 1-iii-533: la cena fu sollecita, e luca uscì a
di mangiare. deledda, iv-613: la cena era pronta. tornò pancraziu e le
-stare per essere servito (la cena). nievo, 204: era
mezzanotte di qualche mezz'ora quando la cena fu in pronto. -essere predisposto
/ un duro prandio, una terribil cena. g. bargagli, 1-69: il
prendermi all'uscita. si va insieme a cena, senza complimenti. tecchi, 13-94
godenti / di serenate e feste dopo cena, / che nell'ebrietà fan la lor
dei sacramenti al battesimo e alla santa cena; una forma di ascetismo che impegna
a buon prezzo, / tenero aperitivo dalla cena al talamo, / alla lussuria permessa
i calici delle gozzoviglie baccanti, a cena invitato, libò appena il fiore d'
: gli apostoli, quando cristo alla cena disse loro: manicate questo tutti e bevete
tutte le formalità più convenienti perché quella cena fosse fornita d'ogni più scelta provianda
fa egli si era provveduto per la cena di una coppia di ova e di una
quando vuole starsi a desinare o a cena con lei, senza punto avvisamela,
gli rende agresto per prugnole da chi cena dove te: alcuno dice « la signora
208: arrivammo per l'ora della cena, impolverate e con le vesti piene
vecchiarella, tutto cuore, che dopo cena in compagnia del suo giacomino stava leggendo.
passeggio serale, quello che precede la cena. 5. intenso, acuto,
ella il dì mandato che egli a cena e a albergo con lei andasse, v'
che l'ora era tarda e la cena era in punto, data l'acqua alle
rabbia, corse al tavolino preparato per la cena, e rovesciatolo con un gran punzone
: opinavano che 'l redentore avesse nella cena sacrificato sì, ma sacrificio meramente eucaristico
diven- tan pria che sia l'ultima cena. cesari, il-n: ponete per
/ se non si purga davanti a la cena. corona ae'monaci, 14:
vuol dire quello spizzicare che si fa dopo cena di qualche cibo delicatissimo atto a piacere
mai in altro senso che di mangiar dopo cena. carena, 2- 258:
pasto di vivande stuzzicanti consumato dopo la cena o durante la notte. magazzini,
e a desinare, a merenda, a cena e a pusigno, se non fave
vuol dire quello spizzicare che si fa dopo cena di qualche cibo delicatissimo atto a piacere
'e da un deriv. di cena 'cena '; cfr. anche pisigno
da un deriv. di cena 'cena '; cfr. anche pisigno.
mtuti / diventan pria che sia l'ultima cena. de bonis, 6: uardar
9-21: egli, fatto ordinar benissimo da cena, volle im. presenza della moglie
, con 'quadri viventi 'dopo cena. panzini, iii-69: facevano i quadri
i ruspanti, e gli faceva una cena e veglia meravigliosa, e siccome ei odiava
assai, perché ogni dì invitava a cena i legati, tribuni, prefetti, centurioni
. giamboni, 10-41: v'ebbe da cena quanto fue bastevole a coloro che vi
; / scendiamo; è l'ora della cena! » betocchi, 7-128: qualcuno
gentiluomoni della casa era redursi subito doppo cena alla signora duchessa, dove tra l'altre
che le frutte restando a dar nella cena, vennero le due giovinette. andrea
caldo fa risvegliare il dolore ed una cena intiera lo ferma e lo quieta.
alquanto prima il desinare o innanzi la cena, [l'anice] dà buono appetito
versa per una festa o per una cena in comune. salvini, 39-iv-201:
8. locuz. non raccapezzare la cena col desinare: stumasi di fare..
milioni di suoi concittadini non raccapezzano la cena col desinare. = comp.
ebbe finito / di raccontar (la cena era già pronta), / si sedettero
un soggiorno, / truovomi raddoppiata mala cena; / e allor forte il dolor mi
: la lampada, forse, che a cena / raduna. 2. accumulare,
bersezio, 2-112: volevo mangiar la cena di fuori all'aria un po'raffrescata
scuola. pavese, 9-80: dopo cena guido ci raggiunse alla villa con una certa
foscolo, v-86: io m'alzava da cena quando la fleur capitò a ragguagliarmi del
). fra giordano, 1-103: cena può essere detta per più ragioni.
ragione e che egli aveva vinta la cena. g. f. bini, xxvi-1-314
] di tutte le relique della passata cena, dov'erano bicchieri ragionevoli mezzi di vino
, 148: finito il desinare o la cena, [il re] si
v-170: la commedia s'intitoli 'la cena ': /... /
/ ché tu averai da me povera cena, / ma perché a un raro
giusto acceso un bel fuoco per la cena e potrà rasciugarsi. svevo, 3-861:
a pranzo, a merenda, a cena. -piantare ravani: ordire raggiri.
da loro accolto / frutta per quella cena e caci fini / vie più che
son monto ben disnao / e aspecto bona cena, / de capon grosi con bone
che fino a carnasciale duriamo a darci una cena per uno. g. averani
e, sendo in punto la realissima cena, si pose a sedere con il messere
. calderoni, lxxxvin-i-340: menerò a cena un compagnone / e farollo godere alla reale
. luigi recare una piuttosto colezione che cena. ghislanzoni, 1-62: montono si
a. bonciani, lxxxviii-i-324: dopo cena reci, per cenare, / per gran
. giuliani, i-207: chiamati a cena, tutti in prima ti fermano a
... a desco con assai recipiente cena, et egli, tirato dalla solita
vedessi nello stato ecclesiastico è una 'cena di nostro signore 'nel refettorio de'conventuali
da quei padri fui reficiato con ottima cena. manni, 1-142: ebbevi una nobilissima
o che desinava o che aspettava la cena. goldoni, vii-329: grazie al cielo
regala un'eccezionale pietanza di tartufi a cena. 2. nel linguaggio quotidiano
onorarle / d'una garbata e regalata cena. belli, 141: il signor
mesi, l'imbandissimo in una sola cena apparecchiata al regalo di pochi ricchi?
2-3: ritrovandosi una domenica sera a cena insieme certa brigata e compagnia di più
le sere della sua vita chiamata dopo cena la sua famiglia a ricrearsi e a ballare
subito che i frati saranno levati da cena, segghino tutti in uno luogo e legghi
quella sera dovevo contentarmi di una piccola cena regolamentare. 5. che
credendosi in vacanza fino all'ora di cena, non aveva la giacca, stava
del pranzo, la passeggiata digestiva dopo cena, le camminate regolari da casa all'ufficio
perocché li purgamenti o reliquie che della cena in terra si getava, per la
in un canton della passata / superba cena in più canestri accolte. manzoni,
s giamboni, 10-41: la seconda cena si è detta cena rea; e
10-41: la seconda cena si è detta cena rea; e iesta è quando non
su cui cristo avea mangiato nell'ultima sua cena. de roberto, 8-126: tremò
lucini, 5-122: senza pranzo, senza cena o repleto sino alla gola. soffici
prima sera ha fatto replicare la 'cena delle beffe '. -eseguire una
. lacerba, ii-29: nella 'cena 'c'era ancora un'ultima traccia
aspetto, si ritirava ora subito dopo cena nel suo studio a esaminare i processi,
e in poco tempo vidi portarmi una cena esquisita, resa più dolce e piacevole
noi, prima che venga ora di cena, prender alquanto di respiro, un poco
'. cassola, 2-128: dopo cena il fattore lo trattenne a lungo con le
più vivo? potevi portar lui a cena, anche se non sapevi che c'era
1-134: missore, io me pusi a cena. lassai mea cappa de fora dello
. gozzi, 1-26: quando furono a cena, nel principio fu un bell'udire
/ si dà per frutte a desinare e cena. 5. alquanto incurvato nel
ornamenti. pellipari, 15: se la cena e 'l desinar con la merenda /
figlia e ricomporre / le ossa che a cena orrenda il padre tuo / teco imbandiva
. redi, 16-vii-382: dopo la cena se n'entra in letto e dorme
, per dargli piacere, condusse a cena... uno familiare del gonfaloniere.
, 5-369: riconfortato da quell'insolita cena, cantava e salterellava per quella lugubre
gemelli careri, 2-ii-5: quanto alla cena, sarebbe una gran scipitezza la mia
x sbarbaro, 4-23: a cena fuori quando fischia l'allarmi. non
le sere della sua vita chiamata dopo cena la sua famiglia a ricrearsi e a
smontati, mentre che l'ora della cena sopravenne, noi così a piè per
forse il cibo copioso e pruriginoso della cena, forse l'ultimo bicchiere di champagne
ilmente nel verbo, come nelle frutta la cena, camminino a terminare. delfico,
in tre posate che starebbero, come la cena della gru, in un pugno,
spero trovar ricoperta quella co- pietta della cena dei servi, che io già comperai per
pur per via del comprator de la cena; e ridormesi e rilevasi cinque notti e
in queste poche vivande sarà ristretta la nostra cena, perch'il bue si porta più
dir barzellette, finché giunse l'ora di cena, e cenarono allegramente.
fagiuoli, 4-243: imbandì una buonissima cena a certi nobili mangiatori, che tutto
voluto apparecchiare alcuna cosa di sostanza a cena. ghirardacci, 3-80: fatto porre
coperte e scialli, insieme con la cena. le meglio rifornite ne iacevan parte alle
appre- starle alquanto strame ed imbandirle da cena, la sfratta vano di
. della valle, 100: prima della cena il monaco mi fece bere una scodella
che così fredde posson servir per la cena. -resto, scarto della mensa
ho rilevato che questa sera fanno una cena. nievo, 402: ebbi campo
pur per via del comprator de la cena; e ridormesi e rilevasi cinque notti
, 10-33: awegna che fosse lieve la cena e di poche imbandigioni,..
o friggendo con butiro i rilievi della cena. note al malmantile [1788],
raimondi, 2-45: era l'ora di cena. e la notte era già sopra
partic.: fermarsi a pranzo o a cena. cavalca, 20-268: statti e
. g. bassani, 3-187: la cena si sarebbe trascinata così, chissà per
vuoi, e rimasugli d'una cena di ecate. verga, 8-149: i
no saveu che chi va a letto senza cena tutta la notte se remena?
evangelio odierno, cristo ha apparecchiato una bella cena alli suoi cristiani. e primo ha
pane. testi, 2-179: dopo cena costui cominciò a lodare con grandissime esaggerazioni
710: chi va a letto senza cena tutta la notte si dimena -sciamò peppina
. /... / una cena è per voi sì grave affronto / che
v-549: rimaser... esclusi dalla cena teologica
: a una fame di giorni / promette cena un casolare / col suo fumo sperso
cangiate le frondi in frutti, già più cena che scena, bastò per porgere rinfrescamenti
il marito due tordi in casa per la cena, ebbe a dire ch'erano merli
gemelli careri, 1-i-83: ebbero una miserabile cena d'un inanellino ed acqua schietta per
, 20-154: ne lo essere chiamata a cena, se bene sarai sempre la prima
, furono quasi il punto culminante della cena. -assol. stampa periodica
. f. frugoni, v-387: alla cena fioritissima dell'eloquenza sedettero i più rinomati
: quando tu fai desinare, ovvero cena, non volere chiamare l'amico tuo ovvero
, 1-113: quando fai desinare o cena non invitare ricchi parenti o altri amici
m. adriani, vi-217: trovandosi a cena con claudio cesare, imbolò un vaso
, ciò inteso, lo rinvitò a cena per la sera seguente e comandò a'
questo esercizio venne tappetato e torà di cena. landolfi, 8-73: ripasseggiavo per la
: terminata in un succinto ripasto la cena, più dalla cerimonia che dalla necessità imbandita
monte i camini delle capanne per la cena della sera. 4. orientamento
tua cena sia stata sì sobria che lo stomaco tuo
trova meglio che andarsene a letto senza cena. fagiuoli, 1-5-197: sarà ripienezza:
. (1-iv-663): la qual [cena] venuta e lungo al pelaghetto a
ferro elettrico, preparare il vassoio per la cena. -condotto con lentezza e senza impegno
si fermava da lei a colazione o a cena, con la malvina, e quando
conveniva al tempo brieve che fu avanti cena. g. m. cecchi,
. lancellotti, 159: nella detta cena di trimalcione fu posto in tavola un
magro e insipido / d'una povera cena riscaldata. -figur. ripresentato e
si fusse riscontrato nell'invenzione della sua cena con un'altra e fatto una cosa
che, acciò non dubitasse più di sua cena, voleva che cenasse seco.
gemelli careri, 2-ii-5: uanto alla cena, sarebbe una gran scipitezza la mia vo-
bene, eccitata dal pensiero allegro della cena di mezzanotte. 4. teatr
goldoni, ii-333: dopo una buona cena, ci vorrebbe a conversazione una bella
, 18-79: dopo il ballo, sontuosa cena privata nelle famiglie che si rispettano.
, e quasi insino all'ora della cena. g. rucellai il vecchio, 67
con broccati, dovuti alla magnificenza della cena. -assurgere all'onore del trionfo.
il vagone ristorante, con desinare o cena a prezzo fisso: cinquanta dracme. soldati
andato là con animo di ristorarsi a cena di quanto egli è mancato nel disinare
ben provveduto a tempo, furono a cena, ove con ristorative e calde vivande
1-229: di sua [del coniglio] cena a lui non niega / quella
/ poi diremo il rosario, e a cena, e a letto. b.
: fo cavato per il pasto e cena de la resorezione coppe due de grano
aveva nel becco un insetto: / la cena de'suoi rondinini. quasimodo, 1-49
nel verbo, come nelle frutta la cena, camminino a terminare. 5
, e obbligato a passarvi, senza cena, la notte. = deriv.
bertoldo, / un pie nic, una cena a lira e soldo. = forma
sommi aggirato aggirato per torre qualcosa da cena; e in fine, ogni cosa
dichiarando che i ragionari non crescevano la cena, bensì la sete; per quella
la sera, dunque, postisi a cena, venne il forestario con una asse
ricevute le robbe, cominciò apparecchiare la cena. piccolomini, xxv-2-80: mi dimando
la creanza sforzò glisomiro ad invitarvi alla cena ancora laureta; che accettato di buona
fenoglio, 2-187: a mezzogiorno e a cena ci trovavamo davanti sempre più poca polenta
luoghi d'italia un pranzo o una cena per cui ognuno che vi prende parte paga
scarsissima romanità nel contegno di germanico alla cena di petra. 2. adozione
nel becco un insetto: / la cena de'suoi rondinini. ojetti, i-719:
centrale. svevo, 4-952: la cena si componeva di una rosetta con uno
son monto ben disnao / e aspecto bona cena, / de capon grosi con bone
tenuto a far rosto salvo a la cena. gaiucci [g. acosta],
scrit- tor per celia e forse per cena imitator dello stile fiorito e rotondo di
tutto rotto dal mare, senza altra cena se n'andò a dormire. forteguerri,
che esser dovrebbero, imperò che la cena fu fatta in luoco umile e non
, 3: mi ritrovo improvvisamente a cena con il rovinologo roberto vacca. =
fuoco, una piatteria vistosa, una cena passabile, un vino rude, e un
sonnolenti ruminavano gli ultimi crostini di una cena ritardata. idem, 12-39: raccolta la
in breve tempo da desinare et anche da cena. -rivoltare la ruota: mutare nel
, 31-51: la sera, essendo a cena e adoperandosi più il vetro che 'l
, agitava un tamburello. nella cena in emaus, oltre le forme rustiche delli
-ruttare in faccia a qualcuno la cena, la mal digerita orgia, vinfame
/ ruttare in faccia anco l'esterna cena / alle dotte persone ignude e frolle
fagiuoli, vti-65: questo pensiero dopo cena / mi venne: e su quell'
{ sabbatina), sf. disus. cena di grasso dopo la mezzanotte del venerdì
mensa se leva lo iovedì sancto nella cena de cristo e non se repone per fi'
alla fattoria la padrona aveva preparato una cena piuttosto speciale, quasi sabbatica.
andò in cocina, e ordinata la cena, la sua figliuola sacente, per l'
aretino, 20-23: sono chiamata a cena. io, che non da suora
solamente una virtù sacramentale in commemorazione della cena e passione di cristo. segneri,
e generalmente sono il battesimo e la cena, che corrisponde solo parzialmente all'eucaristia
ricevuto un mese avanti il sagramento della cena del signore secondo i riti della chiesa anglicana
. martini, 2-1-351: nell'ultima cena, dopo d'aver il redentor nostro istituito
che fece da sezzo nella sua sacratissima cena. idem, 132: sepulto messer
pelare, per dare ordine alla cena; e venendo al fuoco per arrostirle,
ogni genere, venne imbandita immediatamente la cena per festeggiare tarrivo di costoro.
ascoli, 4097: troppo ha sale la cena col pranzo / dell'altrui pane.
degli aromatari, 319: in una cena dove fossero insalate di fiori e di
, 145: si fece colazione poi a cena a orlians dieci leghe corte, strada
certamente ad apparecchiar la tavola per la cena. pascoli, 123: via via con
... avvertì che saltava la cena. si coricò col viso al muro e
, claudio veniva officiato a trattenersi a cena. « sì, sì, rimanga,
laudabile ne la fine de la mia cena. boccaccio, viii-1-10: giudico esser convenevole
xi-120: per buona fortuna mi dànno da cena merli al guanciale. nutriti di mirtilli
). castelnuovo, 1-37: a cena la norma ebbe per cavaliere il pittore
di troia, / abbiàn da darti a cena, o vuoi a pranza; /
nobilmente, / come conviensi a quella cena infame; 7 di quell'altra
raccolte da de roche, da sperimentare nella cena degli innamorati. sanza1, v
giamboni, 10-41: quando ne la cena ha molti mangiari di diversi sapori,
darà sapore a coloro che a questa cena sono convitati. muratori, 9-107:
2-2 (i-670): vi dico che cena né desinare sarà saporito già mai,
sua brigata si confortava a una pienissima cena, condita delle più saporite risa che
che in quei giorni era la nostra cena all'uso antico. -usato dagli
sardòo, di grata cena / amareggia il piacer: perché potea
. bar etti, 6-164: la cena che quell'oste o guardiano o portinaio
dimmi o sannio, se colui che a cena t'invita, dèe esser dannato,
e spesso quaresemeggia, il giocatore or cena da satrapo e or desina aa furbo
a pranzo, a merenda, a cena. -figur. soddisfatto (il
sazio / con povere vivande e breve cena / il naturai desio, facean corona /
ora che l'uomo tagliator-dilegna apparecchia la cena nelle valli del monte, posciaché saziò
nel secondo luogo si mostra di questa beata cena di vita eterna, come è piena
dire quello spizzicare che si fa dopo cena di qualche cibo delicatissimo atto a piacere
1-20 (i-239): galeazzo, dopo cena volendo andarsi a dormir con lucrezia,
. nievo, 1-53: prima di cena d'altro non si parlò che dei tempi
. ónufrio, 109: durante la cena rosa mostrò una felicità convulsa, parlando
cecchi, 7-73: finito di servire la cena, due ragazzotti, seduti su una
: la lampada, forse, che a cena / raduna; / che sboccia sul
andò in cocina, e ordinata la cena, la sua figliuola sacente, per l'
sanudo, lviii-244: il serenissimo andòe a cena a muran in ca'vendramin, dove
, 19-574: siamo andati a mangiare una cena di pesce, capretto e arselle,
: qual da povera mensa a ricca cena / uom stimolato dal digiun si move,
fu sera ella diede a buon'ora cena al lavoratore e figliuoli e, sbrattatasi da
tornasi di lampedusa, 29: la cena, a villa salina, era servita
, 1-147: venuta l'ora di cena, fu questa sbrigata tosto.
semestre. pasolini, 3-257: « la cena è fra un'ora », gli
ch'io gli darò le frutte a cena, / s'10 lo dovessi col fuoco
idem, 19-673: io stasera sono a cena col sor andrea che ha fatto una
il loco / che per mirarle oblian la cena quasi, / ancor che ai corpi
là che ti scalda un po'di cena ». pavese, 5-111: accendevo le
: erano in fra gli altri a quella cena parecchi giovani i quali facevano a uno
, v-547: restarono... dalla cena teologica esclusi, negli atri esteriori,
parola e in parola scappata di bocca dopo cena, quando veramente le parole non s'
dì 5 di settembre, poco innanzi cena, fu mozzo il capo a due in
per tutto il pomeriggio si scaricò dopo cena. -figur. sfogarsi (uno
ci mettemmo a mangiare la nostra scarsa cena. giuliani, ii-99: tutti e tre
la seconda [iscrizione] fho traappresso cena / la vide e le attaccò sopra la
, i-289: si messer fissi fissi dopo cena / a guardar lo zio prete,
fastigio. alvaro, 16-312: la cena s'era svolta in giardino, sotto una
, offertagli per ischerzo alla fine della cena, i suoi centoventi chilogrammi, e
. giamboni, 10-42: la seconda cena si è detta cena rea,.
10-42: la seconda cena si è detta cena rea,... perché quivi
, 128: bisogna tu preveda buona cena, / tortore, boccafichi, moscadelle,
v-540: rimaser... esclusi dalla cena teologica tutti quant'i teologhi del 'tibi
lo liecto. menechini, cvi-94: se cena fuor cum qualche forestiera / sento ch'
stava a prendere il fresco, dopo cena. fucini, 309: il brigadiere
pasquale, e in guisa tal la cena / sembra più saporita al suo palato
: questo fu un tale nominato cena, sciaptati languidi, viatori et emfermi.
piacere che sono il pranzo e la cena, non avremmo sciolto con onore questa questione
legare. gozzano, i-1336: a cena poi invierò il volume consigliando lostralcio di saggio
le castagne] mangio a desinare e cena, / a sciolver e a merenda.
gemelli careri, 2-ii-5: quanto alla cena, sarebbe una gran scipitezza la mia
. nievo, 1-53: prima di cena d'altro non si parlò che dei
aria. pirandello, 7-906: subito dopo cena, la corl'importanza e il significato
tempi quella cerimonia scommunicata che chiaman sagra cena, senza imagini e senz'altare,
compagni, iv-102: ritrovandosi insieme a cena una sera di calendi maggio..
. piovene, 13-109: fu una cena tesa, scontrosa e di pochissime parole
1-118: l'albergatore... cena all'aperto e intinge gli scopettoni liberati
. no la sera, dopo cena. silone, 5-19: « giuoca a
, trovatosi sola colfladre e colla madre dopo cena, parlò a loro. d'annunzio,
di mano allo spiedo in cui la cena sua si arrostiva, scorse per tutta la
le belle scritture cesarotti pasteggiava apranzo e a cena, ma noi, non abituati a questi
passo buona pezza con grande tranquillità la cena, benché i venti travagliando paria e
orfani; e però ordinòe questo sacramento nella cena, allato alla passione. mazzei,
strada. pratolini, 2-259: dopo cena ascolta le canzoni assieme ad aurora;
politi, 1-605: 'scotto': desinare o cena che si fa all'osteria. buonarroti
esplosione. sbarbaro, 4-23: a cena fuori quando fischia l'allarme...
sento scucchiarare le forcine, / segnoche a cena il cucinier ci invita. dossi, 3-130
marotta, 6-177: non dubito che dopo cena, scotendo la cenere della sigaretta nei
vo suo all'ora della cena a dire agl'invitati che venissero alla
a dire agl'invitati che venissero alla cena, perocché erano apparecchiate tutte le cose;
: io era già rassegnato a sdebitarmi della cena colla più paziente sofferenza in ascoltare le
tronconi, 9-30: solo dopo cena, verso le due, la figlia,
avranno essi fatta la descrizione di una cena con que'loro letti, dove le persone
e molti scorni / sbocconcellando la solitaria cena / sull'altana del suo attico.
a l'ultimo avea da fare una cena. -con riferimento a dio e
.. /... / una cena è per voi sì grave affronto /
più potemo e sapemo questa sua onorata cena e lui. -che insegue.
, essendoli advicinato, lo chiamò ad cena. -perseguitare. boccaccio,
e cortesia, attesimo a seguitare la nostra cena. assarino, 72: volle con
. costo, 2-672: fu la cena splendidissima, perché e di pollami e di
il non la chiamare una sera a cena dimonstrava salvati- chezza. berni, 24-19
gradi... dice che dopo cena e, particolarmente, dopo un semifreddo al
. gozzano, ii-171: era una cena / d'altri tempi, col gatto
p del rosso, 96: tra la cena abbiamo giuocato così da vecchi e ieri
mai in altro senso che di mangiar dopo cena. filicaia, 2-123: qui d'
guido aatt'uliviera, 262: facta la cena cristo n'andò all'orto, /
della porta, 1-ii-125: padrona, la cena è in ordine mente mistica di decadenza
, 362: chi va a letto senza cena, / tutta notte si dimena.
al modo di trascorrerla, soprattutto dopo cena, o alle condizioni atmosferiche). -in
/ mi giungeva, e l'odore della cena. -che ha una disposizione
luogo sì è dove cristo fece la cena co'suoi discepoli e dove lavò loro
paese, di far loro una buona cena, insieme con li sette advocati che mi
v-140: la fleur nel servirmi a cena mi riferì che l'albergatore era tutto
fratta, 278: yeshu fece la cena / cum li discipol'suoie; / tucti
che così fredde posson servir per la cena. b. davanzali, ii-494: l'
g. bargagli, 1-138: quella cena, che nel giardino delsodo io ragionava esser
: fu consuetudine che il dì della santa cena del signore tutti i poveri e i
commosso ringraziamento. cassola, 2-393: dopo cena era sempre presente in sezione. pasolini
. averani, iii-31: finita la cena, quando antonio sogghignando chiese il conto
questa sera, signori miei, a cena senza molte cerimonie averemo varie in- salatuccie
a prova; / oh come sfilinguellan dopo cena! giuliani, ii-375: con quella
di luna erano da poco seduti a cena che una voce da un campanile..
/ con voi a rimaner insieme a cena ». aretino, v-1-444: sete sì
davano a'fanciulli poca cosa per la cena, afinché, sforzati dalla necessità, se
saveu che chi va a letto senza cena, tutta la notte se remena? e
. moravia, iv-54: finita la cena avrebbero insieme sgombrato la tavola, ridendo
rassegnarsi a vederlo arrivare alla fine della cena, anche se ogni volta si sgomentava
goldoni, v-338: in pubblico si cena? che novità sguaiata? p.
. costo, 2-672: fu la cena spendidissima, perché e di pollami e
motteggiava... costei fu invitata a cena a la vigna e a mangiar la
stufato di carne imbandito ai marinai per cena. -con riferimento scherz. al mito
. giamboni, 10-41: quando ne la cena ha molti mangiari di diversi sapori,
di lampedusa, 201: a cena mangiò bene per la prima volta da quando
giuliano. gozzano, i-130: era una cena / d'altri tempi, col gatto
n'andò a comandare i preparamenti per la cena. gozzano, ii-145: ella m'
, d'un desinare, d'una cena, d'un galdeamus. ammirato, i-198
danzanti / sen vanno allegramente o a cena o a letto, / una legione di
funerale, e consisteva ordinanamente in una cena che davasi ai parenti ed amici del
commensali sedevano giornalmente a pranzo e a cena alla mensa dei wagner. = voce
accademia della crusca... fu la cena ricca di vivande e componimenti.
v.]: 'sintesi': veste da cena e da casa, in uso presso
bella sintesi, fra un'ora andiamo a cena, saremo noi due soli.
ne'giorni del digiuno che ormai è una cena formata 6. figur. rafforzare
nell'acqua. bacchelli, 2-v-376: a cena aveva voluto far trovare slavinare,
qui con me, avrà smaltita la cena. -con riferimento allo stomaco o
al mattutino, fa'che la tua cena sia stata sì sobria che lo stomaco
, e va in cucina a prepararci la cena. 2. rifl. rimboccarsi
, cv-593: 0 bene mio, a cena? bello smorsire che boglio fare a
cucina mansueta attendeva alle tranquille faccende della cena e faceva ripetere le orazioni ai bimbi
alla pesca leoni, 454: diedero una cena, vi chiamarono alcune donnacce ed ubriachi
. lanzi, iii-96: tal è la cena di cristo a santa maria 'mater
r. borghini, 3-17: mangiando a cena sobriamente, potrò domattina a desinare con
: al fin di quella sobria e sancta cena / eubul, con quello amor che
24-1: o sodalizio eletto a la gran cena / del benedetto agnello, il qual
consentiva che fusse nel sodalizio eletto alla cena sua. de sanctis, 11-432:
cui è appena passata l'ora di cena, / e per te non è mutato
deledda, iv-640: zia marianna preparava la cena, il servo dava il grasso a
spellani, 1-1-108: per fare la cena alli muratori e facchini che hanno fatta la
andare in casa e fare fare da cena accioché aurelio esca presto di casa e dia
babbo gli dovè dire: « vieni a cena anche te, statuti dell'università di
aspre critiche. il desnare e. lla cena contentassero la brigata di suoni di diletto
bollente. con sei bignè. così faccio cena e buonanotte ai suonatori.
quando l'ingegnere, alla fine della cena, s'era arrischiato a sondare risolutamente
di venezia non mi farebbono dormir senza cena. martello, 6-ii-561: il buon medico
soprano. monti, i-5-4: terminata la cena, a uno spartito / di musica
la faccia presentare sopra il stecco della cena dal signor ruffino: mi pare non abia
: s'egli è invitato a desinare o cena, / quel che l'invita non
questioni, / la sera, dopo cena, tricche tracchi. 2.
mia madre me l'ha fatta trovare a cena sotto il piatto. la sorpresina.
a petrolio di vetro celeste, una tipica cena ottocentesca. -anat. sospensione della
sospetta. pindemonte, iii-502: con ardir cena, e con ardir le membra /
voluto apparecchiare alcuna cosa di sostanza a cena. p tiepolo, lii-5-62: mangia
corta sottanèlla / per rapire gli avanzi della cena / furtivo entrare in questa casa e
mangiare. pratolini, 3-19: durante la cena mio padre disse: « ora,
, chiese, prima di mettersi a cena, che se gli portasse da bere.
più leggero che viene consumato dopo la cena. c. pigorini beri [
delle nozze coi maccheroni a mezzodì, la cena di rito, la sottocena di arrosto
. = comp. da sotto1 e cena (v.). sottocennare
e molti scorni / sbocconcellando la solitaria cena / sull'altana del suo attico / e
una paura inspiritata che ci sovrasti una cena. -con riferimento al rischio di
spacchettando 7 le cose portate per la cena = nome d'azione da spacciare1
pasto. baretti, 6-206: la cena è spacciata; e veggendo pe'sopraddetti
2-i-9: ordinò coloro che colli omini alla cena et al desnare doveano con diletto e
i-249: trovandolo in quella contentezza della cena, gli dissi a mezza spada la
aretino, 10-107: per fargli padire la cena, dopo il porgli in mano l'
ora al suo tavolino, aspettando la cena. 2. intr. con
. giovio, ii-142: volse a cena, sopra beccafichi, tortore ed altre
portato. settembrini, 1-48: dopo la cena, che fu spanta, profusa e
arme, e fece apparecchiare bene da cena, e chiese loro fatica. perdonanza
sera, per aspettare la madre con la cena da cuocere. = voce dotta
: dolce il ritorno! dolce essere a cena / spartendo ai bimbi irrequieti il pane
unni. cesarotti, 1-xv-296: ora prendete cena nel campo spartiti ne'vostri drappelli e
. monti, 5-4: terminata la cena, a uno spartito a di musica italiana
il pane fosse cotto all'ora di cena, egli entrò nel forno così caldo come
: la critica così conchiudendo terminò la cena. ma per dare qualche spazzo ad
, ii-1-57: speditamente servì lor la cena / il cuoco, che già fu guattero
mentre saranno infa- cendati nel preparare la cena, libbare con mio commodo le piastre
colezione dicendo messa e si guadagnava la cena facendo l'attore. 2.
ipparco, ci lavammo, e poi a cena: i bicchieri spesseggiano nel discorso.
/ onde ben spesso non trovo che cena, / s'io non descendo a guadagnarlo
parise, 5-185: a metà della cena i bambini hanno voluto aprire il televisore
. vi stetti a desinare e a cena. 7. livellamento di una
, ne spicca un desinare e una cena. buonaparte, 2-5-29: io voglio dargli
(i-670): vi dico che cena né desinare sarà saporito già mai, e
lei. cicognani, 1-238: a cena, spelluzzicò appena, distratto dal nuovo personaggio
la faccia presentare sopra il stesso della cena dal signor ruffino: mi pare non
nel becco un insetto: / la cena de'suoi rondinini. jahier, 2-34:
giorni certte reliquie de'compagnacci ordinorono una cena et uno palio e girandole e spiritelli
. giamboni, 10-43: la terza cena sì è detta cena perfetta; e
10-43: la terza cena sì è detta cena perfetta; e questa è quando si
zicare che si fa dopo cena di qualche cibo delicatissimo atto a piacere
magnesia. svevo, 4-952: la cena si componeva di una rosetta con uno spizzico
1-iv-767): fatto splendidamente far da cena, aspettò salabaetto. chiari, ii-21:
non si lasciò mai vedere nemmeno alla cena che fu splendidamente imbandita. cesarotti,
prodigalità. bacchetti, 1-ii-277: la cena era stata degna veramente aella splendidezza padronale
e contentamento di ciascuno finiron la giocondissima cena. piovano arlotto, 11: avea parato
. sercambi, 2-i-87: doppo la cena spogliati nudi in uno tinello li misse
viddi lolia paulina... in cena de mediocre sposaglie, coverta de smiraldi e
, / voglio berne a pranzo e a cena, / 'quantum non trovarono
alla vecchia che stava sprofondando i piatti della cena in una conca d'acqua fredda.
ordinò ai figli illustri / armar da cena, e quei l'udir spronante. /
alla tavola commise, e quivi, secondo cena sprove- duta, furono assai bene e
impronta. sermini, 16: la cena è pure qui; io penso che tu
neofiti /... a desinare a cena ed all'asciolvere / oggidì tanta ragion
degli aromatari, 319: in una cena dove fossero insalate di fiori e di
: scium mussa è venuto mentre ero a cena ad offrirmi due bottiglie di spumante d'
bottiglie degli spumantacci e ad imbandire la cena. spumantièro, agg. enol
. brusoni, 591: il cara- cena... al sito squadronò la sua
treno che mi consenta di ritardar la cena di mezz'ora, o poco più,
. montecuccoli, 9: durante la cena tocca la viola da gamba inisquisitezza un certo
gioca, / si discorre, si cena, / senza curar ciò che succede in
i signori della missione svedese di darci da cena e ma staffeggiare, intr
ove, essendo passata l'ora della cena, scoperchiarono lo stagno che seco nella
. marzocchi, i-191: venite a cena e non fate tante stampite; se no
papini, v-565: il giorno dopo la cena in casa di simone il lebbroso,
tutto rotto, dal mare senza altra cena se n'andò a dormire. goldoni,
che non accozza il desinar con la cena. carducci, ii-2-182: non franco la
moniglia, 1-iii-203: lui v'inviterà a cena; voi starete. -starci: accettare
ho quivi ordita, 7 in vece della cena, / ad anseimo e fernando /
la faccia presentare sopra il stecco della cena dal signor ruffino. mattio franzesi,
di settembre passata in campidoglio dopo la cena infida, voleva pagar di contanti la
alle altrui tavole, ne passava la cena con un paio d'uova ed un
no, grazie... prima di cena non mi va. sciacqua lo stomaco
stoviglie. gozzano, i-130: era una cena / d'altri tempi, col tità
, a forza di aspettare che a una cena così elegante servissero il formaggio, ero
abbiate per un cacaloro / nel darmi cena, ch'ancor io m'aveggio / quando
d'apprestarle alquanto strame ed imbandirle da cena, la sfrattavano di casa a calci
bisogna. gozzano, i-1336: a cena poi invierò il volume consigliando lo stralcio di
semplice-aretino, iv-4-128: dopo pasto e innanzi cena, a straora e a e..
guerrazzi, 9-ii-62: n breve la cena diventò stravizzo, correva vino la mensa.
prossimo settembre io facessi la cicalata dopo cena nello stravizzo dell'accademia della crusca.
non profanare questi pensieri collo strepito della cena. verga, 8-442: degli strepiti.
: collatino disse che era tempo di cena, la qual lucrezia senza strepito in poco
credito, per consumare la sua stretta cena. -contraddistinto da miseria generalizzata,
. giamboni, 10-43: o dilettevole cena, quando idio, cui tu ami
pelle. gargiolli, 230: a cotesta cena si mangia a strippapelle e beviamo come
: quando l'ingegnere, alla fine della cena, s'era arrischiato a sondare risolutamente
lasciò due volte strug- ersi la cena sul fuoco. p. levi, i-24
giamboni, 195: dalla lunga e grande cena s'ingenera allo stomaco gravissima pena.
essere lieve, fa'che la tua cena sia brieve. anche è rea, perché
santo giorno. pavese, 1-65: a cena li lascio parlare di ernesto e mi
). tarchetti, 6-i-346: una cena suntuosa, dei pasticci stuzzicanti. moravia
. ariosto, 1-iv-783: s'a cena noi non v'invittiàn, scusateci, /
gioca, / si discorre, si cena, / senza curar ciò che succede in
malespini, i-24-69: le preparò nuova cena, nella quale non fero altro che ridere
, s'io mi vi fossi ntrovato a cena! cesari, iii-60: io ne vo'
s. v.]: pranzo, cena succulenta. faldella, i-5-258: il
altro soldato che le aveva offerto una cena succulenta. montale, 3-202: poiché tutti
fin dalla notte precedente per preparare questa cena. - con riferimento a
fratta, 278: yeshu fece la cena / cum li discipop suoie. m.
; e non sopplirete a un po'di cena? c. campana, i-g:
ricevuto un mese avanti il sagramento della cena del signore secondo i riti della chiesa
.. senza questa sussecutiva solennità della cena. santi, i-41: il gas idrogeno
provvedere, per non restare a quella virtuosa cena svergogniate. s. fiorillo, cv-658
che fatto al campo aveano / una gioconda cena. pascoli, 554: echeggia nell'
e taciturni omei / fur le vivande in cena a me condotte. r. landò
. giusti, 4-i-96: volendo a cena / una combriccola / di gente amena,
straordinarie,... per qualche piccola cena galante, aveva una camera ornata delle
a forza condurci a casa sua a cena. carducci, iii-30-4: una sera tardùccio
di nuovo lì tutti, e dopo cena ancora a tirar ore tardissime. amelia rosselli
certi buon compagni disegnarono di far una cena, e si tassarono chi in quattro
la spesa, che far si dovesse nella cena, quando quivi s'apparecchiasse. codice
tumoli o tomboli, e dei cena una focaccia. buonarroti il giovane, 9-182
tavolo imbandito per il pranzo o per la cena e il fatto stesso di desinare)
. gherardi, iii-8: fu la cena tanto gioconda e piena di festa che mai
buono fuoco e una tavoletta tonda apparecchiata da cena delicatamente. firenzuola, 218: ancor
. petrocchi, 1-39: la sera a cena s'era nella cucina, a un
. pratesi, 5-202: vieni a cena anche te, e smetti di contar così
tronconi, 2-127: la brigida dopo cena era quel che si dice 'un
, i-271: venuta l'ora della cena, mangiamo tutti insieme senza farsi né balli
. tabacchi, ii-141: tediosi dopo cena della cucina, mentre lui sonnecchiava sulla tavola
di non poter smaltire a tempo per la cena il grave pasto che hanno in corpo
mena; / e chi lo 'nvita a cena, / terrebe ben lo 'nvito.
malati. redi, 8-1-459: nella qual cena la consiglierei... a non
. monti, i-5-4: terminata la cena, a uno spartito / di musica italiana
il pranzo fa mal, fa prò la cena. -il procedere incerto ed esitante
, orribili / guerre; e a la cena immonda / convitò i lupi e l'
automobile e girare la provincia, andare a cena nelle ville, nelle case dei signori
vii-5-69: chiede ulivier, terminata la cena, / al guardiano in che modo
gemelli careri, 1-iii-52: terminata la cena, mi trattenne il padre eduardo fino a
sotto zero. stuparich, i-441: dopo cena usciva: il termometro segnava solo
e perfino i cibi al fuoco per la cena. nievo, 209: si
è forse la più meditata composizione della cena, con una terribilità di rito mitriaco entro
19-163: davanti al frigorifero aperto soppesò la cena possibile, tra un mezzo pollastro e
ed i terzini / de'quali a cena avea veduto il fondo, / più che
ultimi tocchi per il pranzo o la cena. pavese, 5-87: mi bastò quel
, i-2: il servitore portò loro la cena dentro teste -marin. armatura di legno o
veglia meco, e di piu a cena, e cenammo testa testa, e bevemmo
, 107-8: essendo venuta l'ora della cena, e postosi a tavola, vennono
collo. emanuelli, i-196: dopo cena passarono in un salotto piccolo e tiepido.
. -con meton.: pranzo, cena (in partic. quello dei domestici
, mandò un'altra sera qua et a cena et a dormire il rin.
quel di santo, ma dopo la cena legale, nella quale dal mistico agnello
giornata. la prima cosa, una buona cena a tirapellenon mi può mancare. =
, 23-74: nel più bel della cena, ecco che giunge / con l'arpa
ultimi tocchi per il pranzo o la cena. g. bassani, 5-39: leggiere
. belli, io: fornita la cena venne un gentilissimo padre, e prima
, 17-104: la sera prima, a cena, aveva bevuto veleno topicida mescolato al
co'dadi in man fan desinare, e cena. burchiello, 2-17: io me
le faceva la mamma, mattina pranzo e cena, tre torte al giorno, ho
: la sera, dunque, postisi a cena, venne il forestario con una asse
. quelli adunque i quali si convertirono alla cena del signore da quello uso. crescenzi
e noddo con molte risa si mangiò la cena sua e la mia, non curando
, apena / ch'è terminata la cena! moravia, ix-240: la madre dei-
d'annunzio, v-1-402: quando nella cena dell'ultima pasqua gesù disse, mentre
con rischio di non ritornare vivo a cena, o improvisamente suffocato da goccia, e
comp. dall'imp. di trafugare e cena (v.). trafugaménto
tosto l'avete voi trangugiata, questa cena ». pietro rispose: « non l'
imperatore di dare a tutti pranzo e cena, si era messo le mani ai capelli
'l mangiare alcuna parola, la lieta cena quasi al suo fine conducemmo.
racconciare di molte masserizie in iscambio della cena. bacchelli, 9-341: sono partito
alza / tra forse il brusìo della cena. pirandello, 8-793: traspare appena in
assai, e comparatine alquanti per la cena ritornammo all'albergo nostro. d.
quando si preannunciavano quelle serate, a cena, chiedeva a mia madre: « hai
far rimanere qualcuno a pranzo o a cena presso di sé. gozzano, ii-171
era imbandita - / mi trattenevi a cena. cassola, 2-197: erano ragazzi di
del giorno che precede l'ora della cena. -periodo di tempo fatto oggetto di
ti dà le traveggole: andiamo a cena. -illusione, vaneggiamento. milizia
traverso. pavese, i-375: la cena ci andò a tutti per traverso, perché
erano le sedici e trenta, ora di cena. 11. sm. plur
g. giudici, 15-13: a cena sul lungolago / a un trentesimo piano
che tutti ceniamo insieme e allegramente e dopo cena treschiamo un poco. aretino, 27-i-1-209
più l'abbeverarmi a pranzo e a cena di questi vini vicentini, padovani e veronesi
corti, calze non illibate, che cena su un angolo d'un trespolo. c
io ho a noia, avendo ben da cena, se la tavola o 'l trespol
sm. letter. chi offre una cena, ospite di un banchetto. calzabigi
d'un gran convito, d'una splendida cena data ad orazio e ad altri amici
per sette ore al molino veniva a cena con una fame da giovinastro.
macellato. bresciani, 1-ii-491: a cena... zuppa, un trincio di
riottosa per domandarle cosa c'è da cena. 2. ant. urto
niente montarono. calandrino gl'invitò a cena cotale alla trista, sì che costor
suo pensiero) / e alla mia cena la carne. pavese, i-133: la
collina, mentre toste ci imbandiva la cena d'una piccola trota e di poche
cioè quattro di notte, e andammo a cena, / e verso i letti poi si
trova meglio che andarsene a letto senza cena. -individuare un modo, una maniera
: per le quali cose la nostra cena turbata, io non solamente non l'ho
. baiatri, 1-66: la cena è tutta pronta; la cuciniere, bestemmia
e'padri della famiglia paravano a'servi la cena ben copiosa con molto vino, e
non altro, io darò pur una buona cena a parecchi uccellacci. g. g
aveva nel becco un insetto: / la cena de'suoi rondinini. -di
alquanto prima il desinare o inanzi la cena... placa il dolor del capo
lippi, 7-5: e difilato a cena se la batte / a casa, o
prima e l'ultima. -ultima cena: v. cena, n. 4
. -ultima cena: v. cena, n. 4. -ultimo addio
laggiù, nella seconda camera, abbiamo una cena suntuosa, dei pasticci stuzzicanti, delle
care fonti dell'uve, / dopo cena sdraiato, / amic'uom tenendo in
giorni di villeggiatura; ed era avanzata la cena con un'allegria universale, quando s'
ruote. tozzi, ii-872: prima di cena, staccò dalle travi della stalla la
ex sindaco piero borghini: « una cena in piedi. urea, le odio »
del natale... mi ricorda la cena fra 'miei parenti, e le
; chiedette bere, e seguitò la cena all'usato. ammirato, 530: nuove
chiaro davanzati, 2460: ma buona cena e largo rasgionare / sempre d'avere
il manto, / rammentando l'augusta estrema cena! 5. apertura escretoria del
menato a dormire, avendo prima fatta una cena di cibi vacuativi. =
nella gran sala vacua i piatti della cena. 5. privo di un
il vagone ristorante; con desinare, o cena, a prezzo fisso: cinquanta dracme
manetti, 36: si puosono a cena col grasso, che erano già valiche le
saluti, congratulazioni, appuntamenti per la cena e pel ritorno, tutti i minuscoli
donne e uomini per ispasso e ricreazione dopo cena. brusoni, 8-216: le dame
guadagni il vitto se si pranza o cena. monti, xii-5-197: l'altro
4-109: io resto a far condir la cena / con la ventrosa mia grave scienza
aveva nel becco un insetto: / la cena de'suoi rondinini. / ora è
a mercato, in vista non solo della cena, quanto anzitutto del pranzo alle cure
. doni, 2-9: fu finita la cena, e i gobbi, facendosi innanzi -che
el die, cioè de pranzo e de cena, sciaptati languidi, viatori ed enfermi
e largì doni il menarono a quella cena, con animo che per lo avenire egli
futura e grande, quasi certamente una cena; e pare fosser tracciati di mano di
, / che fero stanza di vinosa cena / cadaverosa scena. berchet,
di non poter smaltire a tempo per la cena il grave pasto che hanno in corpo
perché non si rendesse conto di quanto una cena con un vecchio zio gli sarebbe
apparata, / dove posarno con piacere a cena, / ché vi era ogni vivanda
, malvagio. - anche: dopo cena, le camminate regolari da casa all'umcio
mio oriani, x-1-52: la cena volgeva intanto al termine. buon
quivi fece intendare che non lo aspettasseno a cena né albergo. tasso, 20-69:
poco, sin che verrà l'ora della cena. imperiali, 3-116: 'l rimanente
vie cittadine fatte deserte dall'imminenza della cena. cassola, 2-112: rimase immobile,
altrettanti saluti, congratulazioni, appuntamenti per la cena e pel ritorno, tutti i minuscoli
2-70: la precauzione presa prima di cena di infilare degli zeppetti di legno nel
altare. baretti, 6-55: la cena non mi prende tempo, che un'oncia
dava di zona pria d'andare a cena, / poi buricchiava in letto a pancia
andrà, stasera, a letto senza cena. bolezze. quand'
severità. -scherz. pranzo, cena. carducci, ii-17-151: vi aspetto
sonno. deledda, i-413: la loro cena era stata frugale: una zuppa di
. goldoni, xiii-344: tutti la cena invita al splendido ambigù. = dal
1-33: una suora ha distribuito un'immonda cena che olezzava di mom e mitigan antimicotici
, specie per la notte. a cena si va al borchardt al 47 di franzòsischestrasse
rivolgendosi a leo. all'inizio della cena leo ha interpretato il fatto come una carineria
la sera dopo, tosca fu invitata a cena gigi voleva farle assaggiare il sostituto estivo
, 1-451: mi piacerebbe portarlo a cena nel ristorante più chic, ostentare quello splendore
fossi venuto me ne sarei andato a cena da solo), anche se entrambi riguardano
* * e stasera ha un invito a cena in casa br * *. noi signorilmente
salse. arbasino, 3-373: per cena siamo in un delizioso posto a lucerna,
gourmet. benni, 10-213: la cena era stata ottima perché mussolardi, anche
la leggenda, calice usato nell'ultima cena, nel quale giuseppe d'arimatea raccolse il
scodella adoperata da gesù cristo nell'ultima cena, e nella quale poi giuseppe d'arimatea
mai incertezze quando ricevo l'invito a cena di un'amica vegetariana integralista, quasi khomeinista
prima del lunedì e la colazione dopo la cena. idem, 8-47: diseducativo:
già scese in lamé d'oro per la cena, qualche astrakhan, qualche breitschwanz,
nipoti, da spastasciuttare a pranzo e a cena tutti i giorni. = denom
si serve generalmente dopo pranzo o dopo cena. il cucchiaio d'argento,
cose da fare fino all'ora di cena, senza discussioni. – in un convegno
sempre al circolo arci di melzo, con cena al prezzo fisso... e
assortimento di stuzzichini, può fungere da cena. la repubblica-firenze [21-xi-2002],
= incrocio di aper [itivo] con cena. na apérto (part. pass
istituzionali sono il piatto forte di una cena segreta, che romano prodi ha convocato
. d'annunzio, vii-361: la cena presso gli 'autoblindi'. autocabinato, sm
22-69: ha divorato in uno stranguglione la cena per essere presto a scopacciar bagatto.
31-v-2005], 31: un libro a cena, è l'ora del book bar.
. una partita di burraco, una cena, il teatro e così via. idem
le scopavi di nascosto mentre loro erano a cena fuori coi lions, tutto bene,
di formaggi organizza per sabato sera una cena sull'aia con piatti tipici locali come
meno cataclismica della pittura si preannunciava la cena cui ero stato convitato. cataclìstico,
cenazione, sf. letter. cena, banchetto. calzabigi, 306:
osteria, dove potremo concederci una piacevole cena ai tavolini della saletta o nella minuscola corte
1-233: « quanto sarà venuta, 'sta cena? solo di vino, qua avete
, le ho detto, lì a cena con fiorenza e company l'hai sparata troppo
a spendere, fui contento non facessi cena di spesa né invitai alcun mio consorte.
morchio, 1-41: dovevo smaltire la robusta cena che angelica loiciavevaservitola sera prima. iculurgionis
. bruno, 3-197: questa [cena] dialogalehalesueparti. idem, 3-941: un
negli stati uniti per gli avanzi della cena da portare poi al cane (doggy bag
: « quanto sarà venuta, 'sta cena? solo di vino, qua avete speso
presidente hanno organizzato un 'fund-raising', una cena elettorale a base di filet-mignon e torta
: nello scritto 'che fare? 'il cena voleva fondere i nazionalisti coi filosocialisti come
[15-iii-1987], 45: anche la cena sarebbe piaciuta a rocco. capocollo,
repubblica [28-ix-1984], 16: la cena è un altro spettacolo di sfarzo e
e. ferrante, 1-111: la cena di caserta e amalia era stata lauta:
di cosa parlare: si invitano a cena una sera sì e una no e dopo
: ela sua ` ultima cena: che cosa ordina? i pomodori farciti
24-vi-2001]: nel corso di un'ottima cena, offerta con impeccabile cortesia, zigankov
, 1-41: dovevo smaltire la robusta cena che angelica loi ci aveva servito la sera
. gozzano, 2-60: accetta [cena] di buon grado le tre poesie inviate
scomode via via si perdono gli inviti a cena e a teatro ». r
repubblica [31-v-2005], 31: a cena con anna karenina, libri in tavola
la cena. stava per strada e riprendeva i soldati
pantaloni spaccachiappe e si ritrovano per la cena di nozze come a un concerto rock
. slowfoodmessina. it [2003]: cena di presentazione della condotta...
giovani spideristi di provincia avrebbero invitato a cena ragazzine bionde. r spidocchiaménto, sm
groddeck], 121: sembra che la cena salti e io muoio di sete,
enunciarono a tutti quei maschi di poca cena il nome d'una felicità tuttavia possibile;
della mia splendida riuscita da offrirmi una cena al sushi bar koma, poco distante da
pedalando su via saragozza verso l'ora di cena... e ugolando 'friday i'