non sparger lacrime / s'abbioscia e cede -è vile. giocosa, 42:
alterno e ondulato, che appoggia e cede..., con l'abbrivo e
e muffata. alfieri, 83: cede ei talor, ma ai tempi rei non
atto in virtù del quale il governo cede l'esercizio di certi diritti, o il
manzini, 11-63: [il bruco] cede, come ad una persuasione, s'
agg. accondiscendente, conciliante, che cede facilmente alle circostanze o alle idee altrui
nuvola, la quale in niuno modo cede a chi oltre vuole passare se non
per verità... quella che cede per non soggiacere ad aggravi di soldatesche,
ma che presto, quasi sempre, cede alla risorgente apatia degli adattamenti secolari.
/ stancava li carnefice de fame tanta cede: / martirizata fede vicque per adurato
agg. che si fa adescare, che cede all'allettamento. tommaseo [
col quale il proprie tario cede ad altri l'uso di cosa propria (
trattato con infinita dolcezza, che non cede a'leggieri rimedi, ed a'gagliardi
: era ne la stagion ch'anco non cede / libero ogni confin la notte al
alterno e ondulato, che appoggia e cede. montale, 1-128: il cammino finisce
che 'l mondo vinse, al tempo cede / che i piani inalza, e che
le quali partecipano del rossigno, che cede alquanto verso il paonazzo. targioni tozzetti,
si frena, e volge, e poi cede pur anco. idem, 4-89: ma
sguardo a chi di fuorivia / non cede alle impietose loro mani / il suo male
-appiccato alle dita: di cosa che si cede malvolentieri; a malincuore. varchi
, ma egli mi sostiene e non cede. paolieri, 2-78: le mani enormi
. -ci). fis. che non cede né acquista protoni. = voce
: lo scherno, è arma a cui cede per un istante anche il grande.
tommaseo-rigatini, 3555: il buono perseguitato cede alla forza malvagia, non s'arrende
vincitori. 2. figur. che cede, che rinuncia alla lotta. pratolini
de'fior la monarchia, clizia a te cede; / s'ella fede a serbar
ferma il suo gioco, / e cede al quarto atteggiatóre il loco. chiabrera,
e d'alcun anno attempato, non la cede a capri o altro illustre.
che 'l mondo vinse, al tempo cede / che i piani inalza, e che
intorno, or cresce manzi, or cede. nievo, 194: io solo basterò
passa ov'era pria spavento: / cede chi rincalzò; chi cesse, or preme
la virtù prevale, / o se cede l'audacia a l'ardimento. o.
la parte mia già si ritira e cede. soderini, ii-311: si può ancora
ancor del giovenetto, / la pietà cede, e tira avampa e bolle, /
avvinchia [l'ulivo], e non cede, / se i massi non cedono,
mentre bagna più l'arena, o cede, / parea dir, mormorando, in
di sella, e 'l suo cavai gli cede. idem, 9-36: balzar ne
il villano, e il basto al figlio cede. idem, v-80: il dolente
acqua bevibile, che in bontà non cede ad alcuna del mondo. targioni tozzetti,
grecia, di tanta sottigliezza che non cede al bisso di giudea. sassetti, 228
. 7. ant. che cede alle lusinghe, arrendevole, debole.
ancor del giovinetto, / la pietà cede, e l'ira avvampa e bolle
fiato. slataper, 1-131: cede la primavera benignamente,... mentre
e sua minaccia, / a cui cede talor l'uom ch'è sensibile, /
lor sempre boccone amaro, / qui cede l'ira e bramosìa d'avere. giusti
mette alla prima stanza; l'uscio cede, si fa spiraglio: vi mette l'
che mette alla prima stanza; l'uscio cede, si fa spiraglio: vi mette
sì raro, / c'al vulgo errante cede / in vista, allor che dentro
(o taberna instructa) quando si cede un'azienda. compenso ad impiegati licenziati
nudrizione, cosa che suc cede quando le digestioni sono cattive e il corpo
lineamenti del cartone, al cui calcaménto cede la calcina per essere fresca, e riceve
: è ver ch'in falsitade / non cede a chi ne sia? che caritade
gli minaccia una pena eterna, se cede: e si dichiara in tal caso
pregio, che presa nella sua totalità cede di poco all'antiche, può per molti
e d'alcun anno attempato, non la cede a capri o altro illustre.
bizzarro, incostante, irriflessivo (e cede alle voglie improvvise, agli impulsi irragionevoli
punta, di scorza piuttosto liscia, che cede sotto a'denti, più grossi dell'
stabile, la carbossiemoglobina, che non cede più ossigeno ai tessuti, per cui
per l'erto carmelo dei santi / chi cede con fede concede.
: stancava li carnifice de fame tanta cede: / martirizata fede vicque per adurato.
su una faccia uno strato colorato che cede il colore a un foglio bianco che le
gente nella terra. marino, 20-503: cede ogni forte, ogni castel si rende
: stancava li carnifice de farne tanta cede: / martirizata fede vicque per adurato.
. di cedere), agg. che cede, che non oppone più resistenza
si piegano da quella parte dove egli cede. a. cocchi, 8-114: rendono
girarsi intorno; e donde l'uno cede, / l'altro aver posto immantinente il
non con me: / suole a chi cede / al suo valore / un vincitore
al suo brando già tebe ondeggia, e cede, / e fugge; e spera
mentre bagna più l'arena, o cede, / parea dir, mormorando,
e dove il piede imperioso ferma, / cede ogni forza, ogni poter dà loco
il dolor non ha più schermo, / cede alla rabbia, e a bestemmiar si
alta cagione, / t'inchina e cede. tasso, 7-69: ma cedi or
e si spende. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare? per
'l parlar nostro, ch'a tal vista cede, / e cede la memoria a
a tal vista cede, / e cede la memoria a tanto oltraggio. ariosto,
/ e pur l'arbitrio all'appetito cede. michelangelo, 194-5: la causa all'
: la causa all'effetto inclina e cede. / onde dall'arte è vinta la
e ciò che fu creato / primieramente, cede a l'ultima opra. poliziano,
e d'edere. ariosto, 43-32: cede d'antiquità [la città],
! / se ben alquanto di statura cede. idem, 2-1-139: è ragionevole
a parte e l'auttorità loro non cede punto a quella de'lor padroni.
pregio, che presa nella sua totalità cede di poco all'antiche, può per
in ardir, non in fallir, ti cede. / -taci, o donna, a
a una fertilità che di poco ornai cede allo stesso agro lodigiano. nievo,
, o grande, a te non cede: / l'anima mia rugge ne'flutti
d'alcun anno attempato, non la cede a capri o altro illustre. 6
inf., 26-28: come la mosca cede alla zanzara. marino, 220:
parte il verno e la stagion senile / cede al nov'anno. leopardi, 11-27
leopardi, 11-27: questo giorno ch'ornai cede alla sera, / festeggiar si costuma
il fumo sanguinoso / di vatican, cede il clamor bugiardo / al silenzio che
notte; e già la notte / cede al sol che ritorna, e via ne
nuvola, la quale in niuno modo cede a chi oltre vuole passare se non come
/ di ben fondata torre a borea cede. galileo, 4-3-111: quella resistenza
i corpi spessi, / ogni cosa lor cede, ancorché dura. d. bartoli
che mette alla prima stanza; l'uscio cede, si fa spiraglio. tommaseo,
d'implacato acciaro / grave armatura cede a poco a poco. nievo, 64
ugual luce e si stende, / e cede e stride sotto il piè. pascoli
awinchia [l'ulivo], e non cede, / se i massi non cedono
giorno nasce, o se alla notte cede / metà dell'orbe, i dì passati
/ il pregio di fortezza ogn'altro cede. marino, 1-163: né mai
soldati e soldati, ma la donna cede il suo sguardo soltanto all'alpino.
letargo d'acque: / la neve cede chiari azzurri. / sono memoria / d'
sanctis, i-128: qui il critico francese cede il luogo e domanda la parola il
mio ben fare in util d'altri cede? bandello, 1-45 (i-538):
*. cedévole, agg. che cede facilmente; poco compatto; morbido,
. (femm. -trice). chi cede, chi opera una cessione.
e al salto e al corso, / cede a noi, vaglia il vero,
: è ver ch'in falsitade / non cede a chi ne sia? marino,
lo sguardo a chi di fuorivia / non cede alle impietose loro mani / il suo
: già la cicada / al grillo cede, e fugge la rugiada. mattioli,
chia [l'ulivo], e non cede, / se i massi non cedono,
provenza circio è famosissimo vento, né cede a veruno altro di violenza, e a
teme. marino, 8-149: già cede al grillo la cicala e cede / il
già cede al grillo la cicala e cede / il rosignuolo a la civetta il
ove s'annidano gli amori, ove cede a venere lo stesso marte.
anch'essa, un certo momento, cede lo scettro -vuoto sgomento, collasso estivo
,... / come la mosca cede alla zanzara, / vede lucciole giù
comica chiusa: 4 tanto coralbo re cede a coralbo, / quanto a lo sturione
si spende. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare? per quattro
oscuri. 2. che cede facilmente, debole. p. verri
più o meno sincero) in cui ciascuno cede qualche cosa: 'si fece un nuovo
danno e scorno, e quando manco cede / tanto più perde, e 'l
l'erto carmelo dei santi i chi cede con fede concede. 10.
a una fertilità che di poco ornai cede allo stesso agro lo- digiano. tommaseo
.. al torto ragion soggiace e cede, / il doppio cor conculca il cor
sogliono essere quelle che fa colui che cede, e che dà el vincitore. ariosto
è più forti e più sani e si cede al sonno. -militare addetto al
porta, / sì che al vento non cede. soffici, ii-299: le trenta
a quel possente strumento della comun consunzione cede la resistenza di ogni anco inimmaginabile gagliarda
a contemplarti, e quando il corpo cede / al coniugai congresso, a te mi
l'* assenso 'inchina, o cede all'altrui volontà; approva più o
di danno e scorno, e quando manco cede / tanto più perde, e '1
a quel possente strumento della comun consunzione cede la resistenza di ogni anco inimmaginab lmente
giorno nasce, o se alla notte cede / metà dell'orbe, i dì passati
può né vuole, al fin sforzato cede. della casa, i-195: alcuni che
gramm. sillaba che pre cede immediatamente quella su cui cade l'ac
può né vuole, al fin sforzato cede. guicciardini, i-20: lasciò [alfonso
al salto e al corso, / cede a noi, vaglia il vero, ogni
luce e si stende, / e cede e stride sotto il piè. pascoli,
, 11-28: questo giorno ch'ornai cede alla sera, / festeggiar si costuma al
e ciò che fu creato / primieramente, cede a l'ultima opra. leonardo,
girarsi intorno; e donde l'uno cede, / l'altro aver posto immantinente il
intorno, or cresce inanzi, or cede. -per simil. anguillara
, più non vede, / vinto cede, / chiusi affatto gli occhiolin.
sia pur crocifero, / il commissario cede a lui la destra, / privilegio
alle tentazioni della carne; colui che cede alle tentazioni della carne, cade nell'ozio
leopardi, i-62z: quell'individuo che cede in qualunque maniera, o per
aggiorna; / e lo infido israel cede al tiranno, / poi rompe al crudo
mutar natura; pur all'uom deliberato cede ogni cosa. tasso, 6-6:
ho ben pena, / quanto cede a pavon pica o fagiano.
intorno, or cresce inanzi, or cede, / or qui ferire accenna e poscia
del meglio si appiglia al peggio, e cede alla fantasia, sua dilettatrice, come
alla fantasia, sua dilettatrice, come cede anche il principe a quei ministri 1
dalle lotte per la elezione sessuale, cede luogo all'amore per elezione d'affinità.
accelera il descenso, e il loco cede. 2. discendenza. buti
intorno, or cresce inanzi, or cede, / or qui ferire accenna e poscia
, indifferente all'amore; che non cede, che non si abbandona al sentimento
si divida per metà, e lo cede più tosto intero alla sua emola. g
. 3. sport. che cede all'avversario (in una gara di
la sua violenta ribellione, ma poi cede, si abbandona, è come una
'l bacio, e tre s'arresta e cede. / e sprone insieme e fren
, iii-44: i suoi dritti il merto cede / a la tua divinitade, /
alle voglie d'un'uomo, egli cede e si dona per vinto. arici,
accanimento, che resiste, che non cede. intelligenza, 125: iera prò'
è resistente al tatto, che non cede (ed è opposto a molle,
tumore livido o nero, molle, che cede a fizio / del naso faccia qualche
l'edema molle e freddo / che cede al dito e resta là col cavo.
, n-iii-1014: il molle e l'effeminato cede al dolore, sì come l'incontinente
onor se stessa priva, / e cede il soglio allo sconcerto, e il
: lo scherno è arma a cui cede per un istante anche il grande:
marina e desertica, non chiede nulla e cede tutto. c. e.
pelle, ora alquanto trasparente; esso cede e s'abbassa al tatto, ma,
acque enorme / sopra di lui riverso / cede al gran peso, e alfin piomba
fiutano presto il nemico nel compagno che cede, in cui la fede si estingue.
annose quercie dell'ercinia selva, / cede a lui nella furia. marnioni,
/ il pregio di fortezza ogn'altro cede. 3. biol. che
un ergastolo, che non in altro cede all'inferno di pena, fuorché nell'eternità
sì raro / c'al vulgo errante cede / in vista, allor che dentro
poliziano, st., 1-54: già cede al grillo la stanca cicala, /
mi fu malagevole di conoscere che esso non cede di molto nel numero e nella
alcune cose, come ne le particolari, cede l'artifìce a l'esperto. muratori
: dalla mente adunque pro cede l'intelletto, dall'uno e dall'altra
obbligato, e ciò pro cede anche nel caso, che il contraente col
: è ver ch'in falsitade / non cede a chi che sia? che caritade
, ella [la coscia] subito cede e si piega, e fa piegare il
che non vien meno, che non cede, che non si indebolisce.
; / stancava li camifice de fame tanta cede: / martirizata fede vicque per adurato
alle voglie d'un uomo, egli cede e si dona per vinto; dove
/ tutta a lui la bugiarda africa cede. v. franco, 274: tosto
marini, iii-256: già ch'egli cede di grado all'im- perador mio zio
animo / già de'feminei riti / cede al potente imperio; / e l'
o misura, e l'arte / vinta cede al furor. manzoni, 73
chi ogn'altra virtù s'inchina e cede. cesarotti, ii-56: calmàr somiglia /
feroce, frenetica, sanguinaria, non cede alla necessità, alla fortuna, ma la
, 11-28: questo giorno ch'ornai cede alla sera, / festeggiar si costuma al
capo non sostenuto da tucti e membri cede e si fracassa. ariosto, 23-90:
. / a la neve colà la fiamma cede, / qui la grana col latte
troppo ti sento, / e fibra cede a fibra, / e il legame dei
peccato; umile, misero; che cede facilmente alle tentazioni, alle lusinghe;
se l'odiosità a poco per volta cede il passo e le sottentra il riso
si mostra, or cresce, or cede, / para e salta e fa finte
dentro il chiama, irresistibil voce, / cede il suo loco, e subito dispare
sm. e f. invar. chi cede in affitto camere mobiliate. alvaro
metto una flanella nuova, che mal cede e troppo mi stringe il torace e
forma semi-officiale. leopardi, 27-79: cede il corpo frale / ai terribili moti,
di tal peso, / che non la cede a quella, che d'argento /
alfine; e nel momento estremo / cede a'moti del sangue / la mia fortezza
dove 11 piede imperioso ferma, / cede ogni forza, ogni poter dà loco
ugual luce e si stende, / e cede e stride sotto il piè.
può forza mortale, /... cede il corpo frale / ai terribili moti
e frale. tasso, 13-i-244: ti cede, amor, natura; e non
frane. quando piove, la terra cede e scivola, e le case precipitano.
, i-43: milano... le cede nondimeno infinitamente, così di frequenza di
come la pasta frolla. -che cede, che frana sotto i piedi (un
sol che tu voglia, / golia cede alla fromba / d'inesperto pastor.
la bellezza gli resta ribelle; non cede al suo desiderio se non rara e
del sangue ancor del giovinetto / la pietà cede. m. c. bentivoglio
, st., i-54: già cede al grillo la stanca cicala, / già
lo sguardo a chi di fuorivia / non cede alle impietose loro mani il suo
tutta quella gente. -che cede facilmente all'ira; che ha carattere
o misura, e l'arte / vinta cede al furor. parini, xvi-175:
cerca di attirarne l'attenzione, che cede con facile compiacenza alle loro lusinghe;
e gli abeti. la sua carne non cede niente al fagiano pel sapore, ed
ché le sue genti il pio fratei gli cede / or eh'ei de'capitani è
i gesti valorosi e senza frode, / cede al gran peso e cade e 'n
, 8-213: il giacobinismo professorale non cede: per due mesi ha montato l'
girarsi intorno; e donde l'uno cede, / l'altro aver posto immantinente il
augei, che sbucan tosto, il campo cede. leopardi, i-653: il sistema
nel gran numer delle pianellate / le cede insino il gragnolar di state. carducci
fiume, che in grandezza poco la cede al po. -stazza, tonnellaggio (
lucch. sgualembo 'ciondolante; che cede o casca da una parte ': forse
, / il cui fedel amor non cede a prezzo. beccuti, 177: dolce
1-ii-475: la virtù comune... cede agli atti che sfuggono al guardo del
, / e 'l regno intero a berengario cede. sassetti, 189: sicché,
sì raro / c'al vulgo errante cede / in vista, allor che dentro di
mortale, / come nottola al sol cede e vien meno: / troppo è vasto
tinta arancione fulgente [del cielo] cede il luogo ad una larghissima striscia di
d'alcun anno attempato, non la cede a capri o altro illustre.
eccede per immoderanza d'audacia, né cede per sensibilità di pena. botta, 5-172
, dispera, / fugge il tiranno e cede / di tante ingiuste prede, /
, vii-75: -un'anima onorata non cede in tal cimento. / l'abbandono
sguardo a chi di fuorivia / non cede alle impietose loro mani / il suo
argilla],... se cede alle impressioni senza fendersi. alvaro, ix-141
inarrendévole, agg. ant. che non cede facilmente, resistente, duro.
. -in par tic.: che non cede alla seduzione (una donna).
si fabrica, di morbidezza poco o nulla cede e solamente in una qualità suol rimaner
fortificandoli contro sì gran nimico, né cede al lungo assedio di tanti flutti ostinati
una ritorta conca, / che nulla cede alle incerate avene. manzoni, pr.
più fa che lor si inchina e cede / ogn'altra gemma, è che,
c. i. frugoni, i-4-118: cede il flutto, e placato a lui
rustica, salvatica e male allevata, non cede ad altra che pascer possa la terra
, l'incerto. 8. che cede, che ripiega, che batte in ritirata
quella incontinenza dello stampare che negl'italiani cede soltanto alla incontinenza del parlare, articoli
: un animo forte e costante non cede a'colpi della fortuna. bocchelli, 1i-
che non si piega; che non cede. soldani, 1-189: non
suo coraggio,... non la cede né anche al libro scritto dal decano
sottomettersi; fiero, ribelle; che non cede di fronte agli ostacoli, che agisce
età,... / a forza cede a quella forza al fine. tornasi
6. figur. che non cede, che non si piega all'altrui
dollato. -al figur.: che facilmente cede alle brocardo, 20: di
corre, / che 'l mancante vigor fugace cede. ammirato, 237: mandò le
aumento quanti2. figur. che non cede a preghiere, a lutativo accompagnato da
villano, e il basto al figlio cede. - / or vedi padre che al
è una delicatissima vivanda, e non cede né poco né punto a quella del
d'alcun anno attempato, non la cede a capri o altro illustre.
un officio, che per la ingerenza non cede a quello di cancelliere universitario.
vinto e s'appiatta, o l'armi cede, / e s'inginocchia a domandar
a quel possente strumento della comun consunzione cede la resistenza di ogni anco inimmaginabilmente gagliarda
passioni una specie di difesa elastica che cede quanto basta per non esasperarle e le insabbia
. bùgnole sale, 2-355: cede l'arte al timor, perduto ha
quanto più vado innanzi, più mi cede / del bosco la spessura senza insulti,
soderini, i-143: [la muraglia cede] per essere murate le fabbriche interpolatamente
testi, ii-81: intimorita e discomposta cede / la falange de'turchi. gualdo
il foco, / ogn'intoppo gli cede e gli dà loco. g. landò
pastore. tasso, 7-89: qui cede, ed indi assale, e par che
/ tosto ch'ai primi albor la notte cede. imperiali, 2-10: tu quel
palla, l'acqua scacciata dall'aria cede, lasciando parte della palla scoperta e totalmente
ne'puntigli / se al capriccio non si cede. -rivolgersi, indirizzarsi.
7-54: vo'scommetterete ch'e'non la cede in valore a quella radice, venuta
irresoluto immergesi / e alla nuov'onda cede. 2. per estens.
rustica, salvatica e male allevata non cede ad altra, che pascer possa la
contiene una forza narcotica, che non la cede all'oppio. = cfr
il franco, e che l'ispano cede, / e che ravenna saccheggiata resta.
altra consonante fuorché alla p non cede, [la l] vien chiamata
va spandendo nel mondo e l'intelligenza cede. i piccoli teatri, brillanti ed
bon- tade, ai figli audaci / cede i dritti del trono. tommaseo [
poca fermezza, / per lieve incontro cede alla lassezza. salvini, 39-iv-216:
suo tutto sangue e latte, non la cede all'amarilli di teocrito e di virgilio
troppo ti sento, / e fibra cede a fibra, / e il legame dei
/ e osserva pur che l'onda alquanto cede; / onde a tirar là dove
lusinghe d'un bel guardo altero / cede ogni legge alfin, cede ogn'impero
altero / cede ogni legge alfin, cede ogn'impero. brusoni, 4-i-17: piantate
. tanaglia, 1-630: ora el tempo cede / seminar lente, che lo star
, 4-46: ogni volta che l'uomo cede alquanto alla tentazione... di
modo, e ne fa mollezza, che cede al tatto meglio, avendo le parti
-lento all'ira: che non cede all'impulso dell'ira; paziente delle
che mette alla prima stanza; l'uscio cede, si fa spiraglio. gioberti,
sonno letargico, al quale se l'individuo cede, rimane colpito d'apoplessia e muore
mite letargo d'acque: / la neve cede chiari azzurri. / sono memoria /
assarino, 4-25: in vero tanto cede la bellezza alla liberalità presso le donne
. tommaseo, lxxix-11-514: ogni tradizione cede in altezza ed eleganza e lietitùdine alla
si spicca dalle piante del malabar non cede di molto a quella del zeilan,
pianta). altissimo, 15: cede el limoso giunco al verde lauro.
in modo che non regge più e cede il luogo alla plastica dei suoni
lo in van fuggevole petto a 'l fin cede: / astuto pargolo, mentre se
o avanza ogni altra del poeta o cede solo al tramonto. né all'ironia è
che tal cura il pio fratei gli cede: / ei con due squadre or va
geme natura nell'estreme lotte, / cede, e ci cuopre interminabil notte. aleardi
avverse fisiche o spirituali; che non cede alla violenza degli elementi naturali perturbati.
illuminato in modo che di lucidità non cede alla più candida aurora. tarchetti,
iii-266: né [pietro moroni] cede a veruno de'coetanei nel forte impasto
per suoi, così al contrario vi cede le propie pene, perché voi le facciate
girarsi intorno; e donde l'uno cede, / l'altro aver posto immantinente
ch'uom detto avria: / costui non cede, e pur ceder vorria.
parlar nostro, ch'a tal vista cede, / e cede la memoria a tanto
ch'a tal vista cede, / e cede la memoria a tanto oltraggio. leandreide
cade maggior l'ombra, / già cede al grillo la stanca cicala. canti carnascialeschi
: ne la stagioii che 'l ghiaccio cede al sole / e nostra madre il mondo
alimento, se l'impazienza d'apprendere cede alla rassegnazione di non comprendere).
: 'manevole ': di cosa che cede a chi la maneggia.
mano): lato destro che si cede in segno di rispetto a un personaggio
voglie ingiuste immorali irragionevoli illogiche non si cede, perdio: di così fatte tenerezze
fa razionale, non che sensitivo, ma cede la sua mollezza alla passione; però
.]: 'materialóne': uomo che cede agli impulsi delle cose esteriori ne'suoi atti
stesso movendosi sotto l'impulso della voluttà non cede ai figli se non le cure più
per l'eccessivo aumento della popolazione, cede una porzione del proprio territorio per l'
tien meno ascosa, / come la mosca cede a la zanzara, / vede lucciole
la donna, già prevista, non gli cede / in dir menzogne, e simula
al suo brando già tebe ondeggia e cede / e fugge, e spera obbrobiosa
si spende. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare? per quattro
vegno, / come uom ch'ai vero cede e vinto tace. -venire in
la fede, / a beatrice tanto laura cede. = alter, burlesca di
di ceccotto, la dappocaggine del quale non cede punto alla qualità delle mani del p
/ che d'età vince e non cede di merto. baldi, 296: non
/ il cuore che ai vaganti incubi cede, / messaggeri del vespero. quasimodo,
': quel vento la cui direzione cede perpendicolarmente alla chiglia ed a tutto l'
cesarotti, 1-xx-210: il tumore né cede né scema, l'idrope sopraggiunge alla
. de sanctis, 11-139: la pietà cede al disgusto se voi togliete a descrivere
più fa che lor si inchina e cede / ogn'altra gemma, è che,
descrizioni troppo minute,... non cede alla tentazione di filosofemi o di misticherie
misura, e l'arte / vinta cede al furor: dubbia è la guerra.
lei / e da lei, che le cede e le vien dietro, / prende
mondo e gran vigor di destra / cede or all'alme di giustizia ornate.
e ai capricci della moglie; che cede sempre alle sue pretese, che ne
agg. e sm. ant. che cede sempre alle pretese e ai capricci della
'mollame': parte carnosa che agevolmente cede al tatto. adesso questa voce può
'mollame': parte carnosa, che agevolmente cede al tatto; ed è propriamente quella
già vinta. c'è qualcuno che cede, che parla di mollare? per quattro
con tale appellativo quel corpo che non cede a sforzo e però al pari del
pietra, eh'ad altra unqua non cede / l'asprezza, in molle intaglio
, così detti perché il loro corpo cede facilmente al tatto. moravia, i-146:
sul pavimento. 12. che cede dolcemente al peso del corpo, onde
fondamento, un saldo appiglio; che cede sotto il peso di un corpo che
paese acquoso. 61. che cede facilmente alla volontà, alle imposizioni,
ancor del giovenetto, / la pietà cede, e tira avampa e bolle.
mette alla prima stanza; l'uscio cede, si fa spiraglio. c. bini
suo modo e ne fa mollezza, che cede al tatto meglio, avendo le parti
come le fragole; il lavato e molliccio cede. g. gozzi, i-14-167:
questi l'animo, quasi un ferro, cede e si mollifica a poco a poco
/ il cuore che ai vaganti incubi cede, / messaggeri del vespero: e non
costante più tipica della letteratura italiana, cede in parte alle pressioni di quel bilinguismo
/ ed ella tosto si ritira e cede, / e quinci e quindi di montagna
un letto o di un materasso che cede dolcemente al peso del corpo, onde
più eleganti. 2. che cede dolcemente al peso del corpo, onde
. cesarotti, 1-xx-210: il tumore né cede né scema, l'idrope sopraggiunge alla
t aspro. 2. che cede dolcemente al peso del corpo, onde
... / come la mosca cede a la zanzara, / vede lucciole giù
se non resiste al proprio sforzo, cede, e mobile, e mosso, non
al fine; e nel momento estremo / cede a'moti del sangue / la mia
se non resiste al proprio sforzo, cede, è mobile, è mosso, non
troppa scorrevolezza di sangue pro cede... principalmente sovvengono le gelatine,
1-850: in materia d'ostinazione non la cede ad un mulo. foscolo, ii-420
a sé, nei 'vespri ', cede talvolta a un disperato narcisismo, indugia a
vuoi andare? idem, ii-10-83: egli cede alla necessità naturale; fra poco avrà
: la rabbia contro il codice linguistico cede di fronte alla rabbia del codice sociale.
, labilità, oppure l'indifferenza che cede alla passione o, più genericamente,
della riviera di salò, che non cede di un punto né a quella di genova
te fidarsi: ma fra noi chi cede / a chi più sa? nessun vuol
fabrica, di morbidezza poco o nulla cede. serao, i-972: signorina vetromile
e d'alcun anno attempato, non la cede a capri o altro illustre.
suo re, a cui per riverenzia cede, / e da la donna sua,
che in gentilezza londra / non la cede in quest'anno al bel parigi,
altra fiamma alla prima è nulla e cede. castelvetro, 10-xi-271: dico che
il nuovo edificio resistendo al primo, cede al peso; e quello che prima è
al suo brando già tebe ondeggia, e cede, / e fugge; e spera
così fu fatto e '1 misero gliel cede / per non sentirne odor né più vedello
: la donna olimpica o paradisiaca qui cede il posto alla donna terrena come l'ha
'l parlar mostra, ch'a tal vista cede, / e cede la memoria a
a tal vista cede, / e cede la memoria a tanto oltraggio. daniello,
leopardi, 11-27: questo giorno ch'ornai cede alla sera, / festeggiar si costuma
del guinicelli la fredda affettazione dei siculi cede luogo all'immaginoso sentimento lirico, la
al suo brando già tebe ondeggia e cede. colletta, i-80: dopo breve ondeggiare
, che gli saluta, chi gli cede il luogo più onorato. muse padovane
l'arno ritornar di palme onusta, / cede le palme alla città togata. menzini
lvi-115: al lume del ciel ogn'altro cede / e resta oppresso dal maggior splendore
che oppugni al ciel che ad essa cede? carducci, iii-5-51: quella società
se il giorno nasce o se alla notte cede / metà dell'orbe, i dì
: la donna olimpica o paradisiaca qui cede il posto alla donna terrena come l'ha
estende; pel nuovo ordinamento l'intelligenza non cede alla rettificazione se non formando un nuovo
: un uccello che di bellezza a pochi cede, da noi chiamasi regabio o vero
/ il candore degli altri il vanto cede. 11. paesaggio dirupato e
e delle singole specie pro cede secondo linee evolutive rettilinee prestabilite e con
una mascella. caro, 10-1257: mentre cede, / mentre che de lo scudo
saldamente una postazione militare, che non cede agli attacchi, che oppone una valida
pace. carducci, ii-10-83: egli cede alla necessità naturale; fra poco avrà
grande che dio stesso... le cede. bandini, 2-1-152: che se
paesi, ei [dughet] non cede il posto ad alcuno. algarotti,
e sento che il granito palpita e cede: è uno degli elefanti sacri,
pindemonte, 1-66: la carta papiracea cede il suo luogo alla bambagina prima del
firma un papiro in tutta regola con cui cede a zia adalgisa l'appartamento in subaffitto
: la donna olimpica o paradisiaca qui cede il posto alla donna terrena come l'ha
tolta questa persuasione, l'individuo maturo cede presto all'esperienza buona parte delle sue
landolf, 8-32: questa poco precisa impressione cede a un esame più attento e partito
e ogni cosa col tempo al tempo cede. g. gozzi, i-4-8: le
. espressione di cortesia con cui si cede il passo a un'altra persona.
grossolano e a capo scarico, che cede il luogo a un subito elevarsi, da
piede contro la chiesa; e quella cede di passo in passo il terreno alla
buone carte fa passo al giuoco (cede la mano ad altri).
/ né per incontro a la fortuna cede, / né per la felicità se
dolor non ha più schermo, / cede alla rabbia e a bestemmiar si volta.
fianco di una fanciulla che progressivamente cede agli allettamenti amorosi. d'annunzio
augei, che sbucan tosto, il campo cede. graf, 5-929: tu sei
pesante (o viceversa) al quale cede o dal quale asporta, per azione
sì come malagevoli spiacciono questi concorsi, cede ad altri rispetti, i quali spesse
grandezza d'animo e di splendore non cede punto a'più nobili e a'più
: a queste colpe ogn'altra colpa cede; / più si perdona all'omicidio
di tutte quelle che diconsi gemme; cede al quarzo ed alla lima, è d'
manzini, 8-13: dove il borgo cede alla campagna e la terra diventa perplessa
; che non viene meno, non cede né si modifica nel tempo; assiduo e
personificazione. bruno, 3-565: ove cede andromeda con l'ostinazione, perversitade e
, 60: alma luce, a cui cede l'oscura notte, / perché non
allunga di maniera li passi che non la cede al trotto di qualunque cavallo.
che si sfenda, e perché non cede in se medesimo alla botta del martello,
, come intoppa in una difficultà, o cede o si ferma. bemi, 66-51
antica e piana / ch'ogni virtute cede alla galana. de luca, 1-14-1-74:
dito, / ché a lui non cede ponto di valore, / perché ogni piccoletto
picchio. boterò, 11-113: cede l'arbor, ch'è sì pesante e
si piegano da quella parte dove egli cede. gnoli, 1-249: o giovinetti,
farsi sgabello a lui? -che cede, remissivo; che non sa imporsi.
, perché in queste cose l'oro cede al piombo. 2. agilità
egli è solo ed inerme, e cede appena. manzoni, pr. sp.
gridi efeso è piena: / chi cede al vincitor, chi cade esangue. ciro
luogo nella stessa guisa che l'acqua cede a'pesci. a. casotti, 1-5-23
3-151: 'pisigno': duro, che non cede, dispettoso, di natura aspra e
pisignan sempre! »: dispettoso che non cede e di nulla nulla si pitizza o
presa da sé, questa declamazione sentimentale cede a pena alla invettiva pitagorica del parini
della grandezza d'un fagiano ed a quello cede poco in bontà, anzi viene chiamato
mangiato. agostini, 19: a lor cede il mare, il sol ubedisce,
c. i. frugoni, i-4-118: cede il flutto e placato a lui s'
fitta rete di capillari dei polmoni dove cede l'anidride carbonica acquistando ossigeno; divenuto
scambio gassoso fra l'aria (che cede ossigeno) e il sangue (che
ossigeno) e il sangue (che cede anidride carbonica e vapore acqueo).
maggio, / arde, e languida cede / a 'l pomifero autunno spargente da
: gioventute a poco a poco / cede 'l loco / alla misera vecchiezza,
: a chi si ritira e fi campo cede / è dover che si formi d'
dodici diamanti. scarpelli, 1-14: cede a la luce sua con grave scorno,
lei / e da lei, che le cede e le vien dietro, / prende le
il perseguita. monti, x-2-43: cede il giusto la vita e non l'onore
bene a colui che giuridicamente lo cede). romagnosi, 4-949:
, aver valore / a qualunque non cede allo alto regno / di vener bella
/ ed a cui tutto il coro aonio cede. -avere la meglio (in una
e dopo dieci anni di cupa malinconia cede al suo invincibil dolore e si precipita
percentuale di calce; pre cede il processo di defecazione. = voce
perché al premere del torchio lo stagno cede e le fossette in esse scavate si chiudono
a. cattaneo, ii-10: ognuno cede all'anzianità, perché il privilegio dell'età
fresa da sé, questa declamazione sentimentale cede a pena alla invettiva pitagorica del parini.
. che può essere compresso, che cede alla pressione (un corpo, un materiale
, non si schianta, ma presta e cede. gherardini [s. v
natura primiticcia e semplice, in questa si cede alla vanità ed alle passioni.
fiducia nella scienza e nel progresso tecnologico cede a un atteggiamento critico che conduce alcuni
il poeta che, quando la ragione cede alle tenebre del senso, perde il
facelle. » tasso, 13-i-244: ti cede, amor, natura; e non
questi concorsi [di vocali], cede ad altri rispetti, i quali spesse
che in gentilezza londra / non la cede in quest'anno al bel parigi, /
. letter. che pre cede la lavorazione dì un film ed è funzionale
sodo e sostenente, o pure se cede e profonda. guglielmini, no: sin
profondi sulla rena. -che cede al peso del corpo offrendo un comodo
noi può forza mortale, / o cede il corpo frale / ai terribili mota
fiducia nella scienza e nel progresso tecnologico cede a un atteggiamento critico che conduce alcuni
dove il ventre si raccoglie, non cede: si prosciuga ratto come un cratere
che 4 anni d'inferiorità, e non cede all'infhilterra se non a causa della
di giove al sacro aspetto ivi non cede; / nell'altro membra a marte prossimano
, vi-4-101: qui belisario alla fortuna or cede, / e pur ceder non seppe
macigni orrendi il crudel peno, e cede / vinta natura a una virtù proterva.
: / ultimo parte, e sì cede al periglio / ch'audace appare in
11: nella città civile l'uomo cede ad una parte de'diritti in favore
resistere è moto, perché quello che cede alla divisione o alla pulsazione si muove;
o avanza ogni altra del poeta o cede solo al tramonto. né
). arici, iii-25: ti cede aminta, quanto il salcio umile /
aminta, quanto il salcio umile / cede al pallido ulivo e tenue spigo / a'
le cose le piglia di punta e non cede. volponi, 185: non avevo
si ostina ad affermare le gerarchie, cede verso sera, quando la gente toma
della riviera di salò, che non cede di un punto né a quella di genova
molto amena di sito... non cede a verun'altra. algarotti, 1-vi-179
rigoroso, severo. -anche: che non cede a nuove idee o posizioni (e
e pelle, diventano come una cera che cede e si lascia maneggiare alle dita e
alle tentazioni della carne; colui che cede alle tentazioni della carne cade nell'ozio
] movi, / quale affetto non cede? / assai qual altro affetto / se
, ii-3-18: la... triade cede il posto a una qua- triade di
leopardi, 11-27: questo giorno ch'ornai cede alla sera, / festeggiar si costuma
inchina, chi gli saluta, chi gli cede il luogo più onorato. marino,
si è compreso ma che non si cede alle provocazioni. pea, 11-23:
tosto la preda al predator ritoglie; / cede lo stuol de'franchi a poco a
frugoni, i-3-127: poetico foco / cede al gelo degli anni: / sto basso
i quali circola un fluido caldo che cede calore all'ambiente. s s
annunzio, ii-680: tenera [dafne] cede il seno; ma dal ventre /
/ la ria febbre o pur se cede. d'este, 14: per tali
se l'occhio al lampo di prestezza cede, / e pur e l'uno e
peregrini, 3-50: al timore si cede rampognando e con ramarico; alla lusinga
peregrini, 3-30: al timore si cede rampognando e con ramarico; alla lusinga ci
avviluppata. -che poco di frequente cede a un sentimento. equicola, 58
giacomo, i-782: quando il parco cede ai rigori del verno e di tutto il
si rassomiglia alla tenerezza della cera che cede ad ogni impressione. filandieri,
: un uccello, che dibellezza a pochi cede, da noi chiamasi regabio o vero
. borgese, 1-288: già adalgisa cede al cugino il suo posto nel cimitero
un papiro in tutta regola con cui cede a zia adalgisa l'appartamento in subaffitto
. gli offre la stecca, gli cede remissivamente la mano. = comp.
riputazione e star sul grave, non cede ad alcuno. -stare su, sulla
. e f. ant. chi cede ad altri una carica, un beneficio,
capace di sopportare la fatica, che non cede allo sforzo fisico. -anche: gagliardo
secco che sta in quella e non cede ad altra cosa. bruno, 3-397:
. f. negri, 1-261: cede... questa scandinavia a molt'altre
il preliminare di pace. l'austria cede lombardia sino al mincio e il veneto
ed egli ribadisce: / ella non cede, ed ei risponde a tuono.
che la sola seconda metà di essa cede al peso del topo che vi passa
/ né la greca / mia ribeca / cede un iota al suon di pindaro.
xiii-38: al ricader dello stillante umore / cede la pietra. -rprendere a
segno / ben si conosce che fra poco cede. botta, 6-i-129: il governatore
dominio. bontempelli, ii-648: la cede a un prezzo ridicolo. borsi,
[uando un di lor detto echinon già cede. sansovino, 2-124: n questo
, abbandonato / da'seguaci pensier, cede al disegno, / e la ragion rientra
della realtà del se stessa priva / e cede il soglio allo sconcerto e il campo
consumatissima di questo artefice che non la cede al più rigirato degli alessandrini.
caterina. salpi, i-1-231: il papa cede alla repubblica in tutto quello dove riconosce
: gli offre la stecca, gli cede remissivamente la mano... in quel
-assol. tasso, 20-88: cede chi rincalzò; chi cesse, or preme
che rinfieriscono. passione che più le si cede e più rinfie- risce.
cresca / ch'ai soverchio digiun sovente cede. campanella, 1080: quattro vecchi.
: se già stanco il coipo al dolor cede, / non cedendo non stanco almen
del capitan si parte / e cede il campo la fortuna franca. / cresce
d'alimento, se l'impazienza d'apprendere cede alla rassegnazione di non comprendere).
piede contro la chiesa; e quella cede di passo in passo il terreno alla
ossee derma scerchiato che turbina ma non cede, rinterzato, intorno alle giunture.
: ciascuno fugge loro dinanzi, ognuno cede allo impeto loro, sanza potervi in alcuna
bel maggio, / arde, e languida cede / a 'l pomifero autunno spargente da
: elastico è quel che, piegato, cede senza fendersi; poi, lasciato a
sdegnarsi, e rustica, / ancor se cede altrui, nega e repugna.
sello, che in fierezza ad uom non cede, / riesce adesso qui tutto garbato
. -tricé). che infonde o cede calore a una sostanza; che vi provoca
cassieri, 11-110: nell'intervallo jessie cede il pacchetto degli annunci pubblicitari a un
fr. della valle, i-44: già cede il tempo e coronata sporge / d'
resparagna! idem, 5-78: cresce la cede e strage ognor crudele, / né
. -s. r. l. cede totalmente amburgheria - ristorazione veloce.
un 'chiù'di ringraziamento a chi gli cede il passo, soffia un secondo 'chiù'al
rivende in ritaglio il servigio o li cede in massa ad un altro. -mettersi
lxxx- ^ -992: alla francia si cede... la ritencione dell'al-
la preda al predator ritoglie; / cede lo stuol de'franchi a poco a
. niccolini, ii-457: riverente al sol cede ogni stella. p p
lavoratore che ha compito il suo turno lo cede ad un altro lavoratore più fresco!
è una città peninsula la quale non cede a paese alcuno di nobiltà, fra
, piegare, spezzare; che non cede agli urti; che ha notevole durata
se non si può! l'edera cede e si rompe! » « ma come
panigarola, 1-114: molte volte chi non cede si rompe. b. barezzi,
volta / si ferma e volge e poi cede pur anco. / al fin così
scontento o schifo, perch'ella non cede in sapore alla consueta sua trattazione.
maggior l'ombra, / già cede al grillo la stanca cicala, / già
lavoratore che ha compito il suo turno lo cede ad un altro lavoratore più fresco!
a rinomata sua, / roza rusticità cede in bellezza / ogni più adoma e più
e dopo dieci anni di cupa malinconia cede al suo invinci- bil dolore e si
di chi, dopo poca resistenza, cede e muore. -fare quattro salti:
avviene un prodigio e il vecchio finalmente cede, dopo aver avuta di quel prodigio
cesarotti, 1-xviii-210: il tumore né cede, né scema, l'idrope sopraggiunge
sasso dolce, gentile, che cede al fuoco; la fiamma l'investe tutto
, tutto che soltanto parenetica, non cede né scade innanzi al grande effetto della
e maneggi, / in ciò non cede polidoro i seggi, / né a lui
tuttavia anche roma a un certo momento cede lo scettro e sonnecchia: quando ogni cosa
vi-3-125: all'oste nimica ei tosto cede, / né medita più schermo alle
. / la selva trema e gli cede ogni pianta, / gli arbori abbatte 0
tien meno ascosa, / come la mosca cede a la zanzara, / vede lucciole
-lesto, tenero di schiena: che cede troppo facilmente ai desideri altrui; sottomesso
tasso, 13-i-467: pur l'arte cede a la natura, e perde / dal
seno della titolata, ella perloppiù nulla cede a costei nel buon garbo, nella
. buonarroti il giovane, i-92: cede al latte 'l color, ma d'
, vi-48: il fulmine, a cui cede ogni eminenza, / che le più
settembre, quando / il crepuscolo già cede alla notte / e le farfalle della
è scontento e schifo, perch'ella non cede in sapore alla consueta sua trattazione.
un creditore (scontatore o scontante) cede il suo credito a un'altra parte (
annunzio, iv-2-1335: il cammino si faceva cede (non avendo potuto leggere
basciò. lauro, 2-127: quest'umido cede, non abbandonando la parte propinqua,
tuo vago pallore / la rosa il pregio cede, / che per lo scorno or
. aretino, 10-38: tutto vi si cede, ed i prefati personaggi sono vasi
o alle lusinghe amorose, che non cede all'amore o, anche, finge
sia una improvvisa, che subito cede. butti, 43: la naturai sua
/ che sembra il cielo o cede al ciel di poco. deledda, i-290
ripone: / ed il senso allaragione / cede libero l'impero. -istintività
si dichiara disposti ad ascoltare e si cede la parola all'interlocutore. ghislanzoni,
parte sente contro di lei, essa cede. sarpi, vi-2-184: il medesimo
imperiali, 4-252: amore ancor le cede, / qual freddasalamandra, illeso il
dalle lotte per la elezione sessuale, cede luogo all'amore per elezione d'affinità.
d'iniquità. moneti, 215: cede la temperanza agli appetiti, / il servitor
suo modo, e ne fa mollezza che cede al tatto meglio. g.
e nel sembiante / che non la cede al duca di lorena. -apparenza ostentata
/ e ogni cosa col tempo al tempo cede. 2. figur. perdere
gior l'ombra, / già cede al grillo la stanca cicala, / già
sgomenti, a passo / passo non cede, o fronte a fronte. cavour,
. monelli, i-220: il nemico cede e si accontenta di sgranare su di
che in gentilezza londra / non la cede in quest'anno al bel parigi,
alvise contarmi, lxxx-3-992: alla francia si cede... la ritencione dell'alsacia
la donna, già prevista, non gli cede / in dir menzogne, e simula
sinistra su qualcuno o su qualcosa: cede da destra verso sinistra; che si muove
cavalieri, lxxx-3-992: alla francia si cede... la ritenzione deli'alsazia,
, ed il memore ponte dilungasi: / cede l'aereo degli archi slancio, /
utopia de- con degli enormi picconi e cede. mitiana dello smantellamento delle correnti
. 2. figur. che cede al peccato, alle tentazioni. -anche
compatto). -in partic.: che cede dolcemente al peso del corpo, onde
7-iii-362: soffice...: che cede al toccar della mano. è parola
, a guisa delle robe feltrate, cede morbidamente e sofficemente ai corpi. 2
sguardo a chi di fuorivia / non cede alle impietose loro mani / il suo male
onor se stessa priva, / e cede il soglio allo sconcerto, e il campo
e stracco! 3. che cede o sprofonda facilmente; che non offre
passano soldati e soldati, ma la donna cede il suo sguardo soltanto all'alpino.
del proprio pensiero all'opinione generale, cede agli impulsi del cuore. -darsi in
, / studia placarla, ed ella vinta cede. rosmini, xxvii-53: gli impulsi
si percuote insieme cosa tenera e l'umido cede in se stesso, sì che non
corpo, che di mole ad altro cede, / di corpo, ch'è più
migliori. poerio, 3-333: tosto cede, e nella verde stanza / sotto la
sodo e sostenente, o pure se cede e profonda. 4. che
sto, uno dei componenti uscendo, cede il luogo ad un altro che si
riputazione e star sul grave, non cede ad alcuno. cannoniero, 226: un
1-68: la spada d'astrea allo spesso cede il campo a quella di marte.
: quanto più vado innanzi, più mi cede / del bosco la spessura senza insulti
ai colpi di vulcan [la pietra] cede e si spetra. e. cecchi
iv-1-4: perfino lo spettacolo dell'aurora cede a quella meraviglia. pirandello, 8-252:
nuovo anno pur comincierà la stampa di cede mie 'spigolature'filologiche ed erudite per zanichelli
/ come più il fero vento o cede o spinge. 27. pedalare
menso / di fier destin non cede, / ovunque splende il giorno /
, nel toccarlo qualche poco, 'cede e, nel rimuovere il dito, toma
. della valle, i-44: già cede il tempo e coronata sporge / d'aurei
'l falerno. casti, 233: non cede agli esteri / liquor squisiti / il
più squisita. casti, 233: non cede agli esteri / liquor squisiti / il
18-12: era nella stagion ch'anco non cede / libero ogni confin la notte al
transazioni di circolazioni dalla mano di chi cede le materie di ricchezza alla mano di
ancor del giovenetto, / la pietà cede, e l'ira avampa e bolle,
/ stancava li camifice -de fame tanta cede. a. pucci, 3-5-18: in
di settembre, quando / il crepuscolo già cede alla notte. -in un'
.. il rigido si stempera, cede; il sole effonde una caldura languida.
sm. sgocciolamento, stillicidio. umore / cede la pietra. moretti, i-162: via
allorché dai poemi omerici estrae santo, cede qui a un rigore di semplici contorni.
metastasio, 597: alle stridule cicale / cede il faggio / l'usignol.
stupida bontade, ai figli audaci / cede i dritti del trono. foscolo, iv-321
italia (1811), 965: egli cede al comune i beni e fondi inutilmente
l'uccel di giove al gallo adesso cede, / italia che già vinse, ora
valori morali o spirituali; che non cede a un impulso; paziente (una
, xxi-39: il ciel sa che non cede / temprato alle sventure eroico petto.
voglie ingiuste immorali irragionevoli illogiche non si cede, perdio: di così fatte tenerezze
uscio e lo spinge, e quel gli cede: / entra pian piano, e
le sensazioni. arici, iii-25: ti cede aminta, quanto il salcio umile /
aminta, quanto il salcio umile / cede al pallido ulivo, e tenue spigo /
. sarpi, vii-8: un corpo cede all'altro in tre modi: o condensandosi
di affitto, nel quale il proprietario cede per un anno al coltivatore, chiamato terraticante
di affitto, nel quale il proprietario cede per un anno al coltivatore, chiamato terratican-
4. figur. che non cede alle difficoltà, ma si conserva saldo
. bellini, ii-102: la 'corsa'la cede alla 'regina', 7 e la ref
, 7 e la ref na la cede alla 'corsa': / e poiché 'n sì
, o grande, a te non cede: / l'anima mia rugge ne'flutti
/ vaga sì, che non la cede / in bellezza a ganimede. manzoni,
forestiere / che in toscanese non la cede a dante. = deriv. da
per triangolo, e però non la cede l'occhio. baluda, xcii-i-85: potrebbe
subito le concezioni tridentine. il tridentinismo cede il passo all'impostazione scaturita dal vaticano
convenne al grave incarco, / qual cede ad aquilon canna palustre. leopardi, iii-11
, e messala in bocca, 10 cede tosto al compagno, il quale insino a
il villano, e il basto al figlio cede. manzoni, iv-435: la turba
). carducci, ii-10-83: egli cede alla necessità naturale; fra poco avrà
che ha compito il suo turno lo cede ad un altro lavoratore più fresco! c
. lauro, 2-127: quest'umido cede, non abbandonando la parte propinqua:
il più famoso / martinazza in rubar non cede un grano, / ché guerrazzi, 1-600
alla palla, l'acqua scacciata dall'aria cede, lasciando parte della palla scoperta e
america meridionale un latte che non la cede al vaccino. de amicis, i-466:
vago pallore / la rosa il pregio cede, / che per lo scorno or più
di stupida bontade, ai figli audaci / cede i diritti del trono, ai mali
/ il candore degli altri il vanto cede. -dare il vanto a qualcuno o
'l parlar mostra, ch'a tal vista cede, / e cede la memoria a
a tal vista cede, / e cede la memoria a tanto oltraggio. l.
s'arresta d'improvviso, getta carte, cede la biblioteca al miglior
. che si lascia corrompere facilmente, che cede facilmente di fronte a offerte di denaro
. che si lascia facilmente corrompere; che cede facilmente a offerte di denaro, che
maggio. benivieni, xxx-7-10: cede agli eccelsi pin l'umil viburno.
mazza, iv-149: quale il viburno / cede al cipresso, a l'usignuol la
cade maggior l'ombra, / già cede al grillo la stanca cicala, / già
me troppo ti sento, / e fibra cede a fibra, / e il legame
tutto sangue e latte, non la cede all'amarilli di teocrito. parini,
si sottomette a qualcuno, che non cede alle sue lusinghe. g. gozzi
, / o come sasso, che cede dal monte, / o come volan li
segue l'onda del giorno, a chi cede a tutti i venti, a chi
meno ascosa, / come la mosca cede a la zanzara, / vede lucciole
sé, ma a'tiranneschi artigli / cede il capo de'figli, / e a
mutare luogo nella stessa guisa che l'acqua cede a'pesci e si arretra. pascoli
zoppo, / di passo in passo sospirando cede. p. segni, 1-5: le
finale apoteosico, la deformazione caricaturale cede il passo a una distensione cordiale, e
banc. contratto con cui un'impresa cede una parte o la globalità dei propri
di calore nella zona abitata e lo cede attraverso degli scambiatori, al circuito esterno
e delle utopie futurologiche suc cede l'impegno di rivelare i significati del contesto
- al figur.: che non cede a lusinghe o minacce, costante nelle
e seghediglie su questo teatro, che non cede in nulla a cotesti, e ove
nei rari momenti in cui questa cromatica cede a delle frasi più umane, ci sentiamo
[21-vi-2000], 14: la tuborg cede alla rivale heineken il suo ruolo di
strategica in tutti i settori di crescita, cede di pari misura anche sul piano delle
o, se pur vi si trova, cede le parti agli uccisori de'rappresentati tiranni,