s. giovanni: è vero che'pisani ce ne ingannarono, che dove elle erono
quistione se [si] debba dire be ce de, ecc. o bi,
del giorno a causa che il sole ce si levava più tardi, avevamo smarrito
da la granne esmesuranza, / l'amor ce vola a desteso, va montanno en
stato o per capitanare un partito, ce ne vuole parimente per governare la propria
stanno sì abissato, / già non ce trova lato onde se possa uscire.
di questo luogo abitatori, se alcuno ce ne abita, perdonatemi la nuova ingiuria.
e abusati. manzini, 10-85: ce ne vorrà per vincere in me la mia
di ricerche e per la forma onde ce le presenta, dimostra d'essere meno accademico
stenti, si può dire oggimai che ce ne sia per poco. d'annunzio,
cor s'accende / impedimento alcun non ce 'l disdice. leopardi, iii-283:
il cotrione sano via dal paese non ce lo riporterebbe. romani, i-34:
un vero accesso di frenesia, che ce n'era abbastanza cagioni, si mise a
uomini], in fondo, non ce ne importa gran che,...
il nostro destino, sono questi che ce la fanno girare. -locuz.
13-8: l'accidia una freddura, / ce reca senza mesura, / posta 'n
: / poi non abbiàn pensier che ce l'accocchi. ariosto, 28-72:
avessero voluto accollarsi questo pensiero, non ce ne sarebbe voluto di più, per
adde- manno per dio, / acconcianno ce vo el ditto mio; / ma
, ii-1-123: altre [cagioni] ce ne sono oltr'a quella: sì come
richiesto; e forse altri trattati sì ce ne prestano in altri tempi l'acconcio più
a quell'oste: « a dormir ce n'andremo; / e domattina, com'
et salata, sì di lago (che ce ne sono de'grandissimi che paiono mari
? * frutto '. a ero ce fall a, sf. fisiol. anomalia
e netta all'orecchio, come se ce la portasse un tubo acustico. panzini
ci addemori onne stascione, / gaudio ce trovi en abundanza. dante, n-13
mille bandiere, le nostre bandiere. ce n'eran parecchie: molte addirittura.
suo obbligo, che per la persuasione che ce ne fosse bisogno, insistette con le
ni): in que'contorni, non ce n'era uno che potesse, a
hai più adornanza, / ià non ce parrai bella. la spagna, 36-1:
arrivò alla porta di quel luogo dove ce n'erano adunate forse più che non
n'erano adunate forse più che non ce ne fosse di sparse in tutto lo spazio
en terra / e su sì 'l ce fiero colcare; / l'uno de loro
suono del metallo prezioso... ce n'è qualcuno che suona un po'male
] umilmente e affettualmente ringraziamo, e ce li offeriamo e raccomandiamo di cuore.
, senza dubbio, la chimica. ce ne fornisce un esempio l'affinazione, ossia
le braccia fino al gomito, non ce ne lasciava né meno una. governi
fura, enganna, esforza, non ce guard'a mal parire: / con guai
da dioscoride. cornelio gemma ventisei distinte ce ne dipinge. il clusio ed il
dell'occhio di un castrone... ce ne mostrò la coroide, ch'era
ne merita la casa nespolesi, il restante ce lo aggiunterò io. tommaseo [s
si fu levato il farsetto (e ce ne volle), l'oste l'agguantò
d'annunzio, iv-2-43: di vele però ce n'era uno sciame lì su la
d'un'alba di finimondo che non ce la faccia più a vincere la tenebra
si tu non hai bel viso, non ce porrai albergare. idem, 60-16:
, 13-9: l'accidia una freddura, ce reca senza mesura, / posta 'n
, che onne studiante / si ce pò bene legere e proficere enante: /
notace l'alifante, l'aino ce pò pedovare. redi, 16-i-126: non
paese no remane fera, / che non ce corra. boccaccio, i-154: con
crusca]: e alcune [voci] ce ne sono, secondo il nostro credere
iacopone, 67-79: vedennote pentuta, sì ce voglio ar- tomare, / ancor me
addemori onne stascione, / gaudio ce trovi en abundanza; / cerchi la
..: « io il cinematografo ce l'ho in casa ». idem,
la croce appiso: / morto lo ce lassamo, tutto battuto e alliso: /
n'andò all'albergo, e noi ce ne tornammo a casa a riposarci sui nostri
lì per lì per morire? non ce lo tenere costì, mettilo su questo
lo melior c'unque sia nato, / ce da l'ora fue sagrato / tutt'
del vento argeste. moravia, v-195: ce n'erano di giovani, di men
e fiasche di vino, delle quali ce ne fu pure alzata una da uno di
consolanza: / lacreme d'amanza, ce for tante gettate, / veder la no-
voi n'abi ancore; / quanno ce penso, ho gran descionore, / ché
per tema che l'invidia altrui non ce l'amareggi. moravia, v-27: vedermi
amarognolo. carletti, 122: ancora ce ne sono d'una sorta [di tortore
1-5 (i-71): e quante ce ne sono che, dai loro mariti
in questa terra, e io non ce ne vego. = lat.
per le ambizioni e presto o tardi ce ne fa sborsare un caro e doloroso prezzo
molte volte più cattivi de'giovani, ché ce n'è oggi assai più ambiziosi,
e nei lattoni dei venditori ambulanti, ce n'è per tutti i gusti, specie
formice. idem, 24-79: non ce bastava niente el podire / a recoprire le
cosa che gli amici noi abbiamo quali ce li eleggiamo ed i amido, di
'l nemico sì venda, / mandar ce voi cavallarìa con guidator ben ammastrato. idem
e del cader ammaiestrato, / non ce volse volger capo. bartolomeo da s.
: quando le bambine s'ammalizziscono, ce ne vuole a guardarle. viani, 14-237
romanzacelo di avventure,... ma ce ne dilettiamo in momenti di stanchezza,
solanza: / lacreme d'amanza, ce for tante gettate, / veder la
espèce de camelot: nous avons eu ce mot avec la chose des anglais »)
mostra parte delle sue bellezze, mostrandole ce le fa amare, amandole ce le
mostrandole ce le fa amare, amandole ce le fa piacere, e piaccendoci ci fa
, né ammessa nel vocabolario; e ce la regalarono i francesi; pure è di
che in quel tempo nel mio paese ce n'era più di uno. viani,
da voi n'abi ancore; / quanno ce penso, ho gran discionore, /
; / ancora si fancello, cetto ce di venire. dante, inf.,
avveduto. idem, ii-32: poi ce n'andremo insieme a quelle grotte / e
di andarsene. penna, 182: ce ne andammo con il cuore in gola
chi gnene manda... oh! ce n'è drento un'altra; /
. gnoli, v-153: noi gente seria ce ne andiam vagando / dove il vento
, e la pelle pel servizio non ce la voglio lasciare; oh no di sicuro
nostra lingua, non la stimiamo, e ce ne andiamo col popolo senza regole osservare
, ci manca / occhio che tosto ce ne faccia accorti, / e braccio che
m. cecchi, 1-2-420: e così ce n'andiamo a maravalle / presto presto
cuore al disopra di tutte le altre? ce ne va della mia gloria. nievo
androidi mobili, veramente realizzati, ce n'è un numero assai ristretto, data
come la cera. tozzi, ii-322: ce ne erano di anemiche, ma anche
: noi patiamo tribolazione, ma non ce ne angustiamo, ma sostenghiamola.
di sé anche l'uomo, noi ce ne serviamo per speciale, intendendo solamente
parla a vanvera perché tanto un pensiero ce l'ha. 7. intr
ma non ve ne maravigliate, perché ce ne sono alcuni più dagli antichi,
venderemo il frumento o lo presteremo e ce lo faremo restituire doppio, e fabricheremo
di preminenza. idem, 965: né ce ne può esser altra [causa]
intre esto foco! / si se ce annida loco, nel porrai scarporire.
eternità. segneri, i-312: noi ce la dobbiam qui passare con rivolger per
. g. bassani, 1-223: ce ne erano voluti, di appostamenti,
mitragliere antiaeree. moravia, ix-188: ce n'erano non so quanti di cannoni
doni, i-54: noi altri musici ce n'andiamo più alla buona, senza tanti
. iacopone, 17-26: non ce iova far sofisme / a quilli forti
1-104: e sotto un alto robor ce n'andammo, / con una trabacchetta
iacopone, 5-19: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire. dante, vita
se tu facessi a mio senno, noi ce ne andremmo a desinare, avendo fatto
.. / vocce currendo e mo me ce appendo. dante, inf.,
la croce appiso; / morto lo ce lassamo, tutto battuto e alliso:
di bellezza. leonardo, 1-52: infiniti ce n'è per soddisfare a un suo
, che lo splendere del sole non ce le appiattasse, tuttavia le vedremo. ariosto
, chi più, chi meno, non ce ne fu uno che non gli se
lo appiccavano a una fune, e ce lo lasciavano finché non fosse quasi strozzato
fussi richiesto, potete dolcemente rispondere: ce ne darete notizia, senza dare appicco
. sassetti, 254: un'altra ce n'è, che è come ima mela
è bene appoggiata; di me non ce n'è più bisogno. -milit.
, 60: [di città] ce n'era più di mille tutte grandi,
dissi a mia moglie: « non ce la faccio più... sai che
per quel tempo che piace a chi ce le dà. michelangelo, 153-4: or
ne gì co 'l sole / che ognor ce apriva di belleze nove. idem,
nuovo capo banda è framassone e lui ce l'ha col nostro dio falegname, ché
su del nostro foco / tirato da dragon ce ne montiamo. /... /
dei pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento, / di
veli / di benda gli occhi, ora ce li apri e giri, / tu
le grandi grue dei piroscafi erano ferme. ce n'erano con i bracci alzati a
quale noi oggi spaziando andiamo, né ce n'è alcuno, che, non che
, 90-200: casa né terra già non ce volesti: / tal povertà te per
noi siamo di poco giudizio, se non ce ne cale. tasso, aminta,
, comprendere. lippi, 9-3: ce n'è un'altra ancor, ch'io
tue beffe e conoscialle; tu non ce ne potresti far più; e per ciò
arti non fruttano tesoro. noi italiani ce ne vantiamo, ma l'artista va nudo
: sappiate che le vene sopraddette sì ce n'hae una partita, che la fisica
. iaccrpone, 58-14: non ce bastò el leceto a la tua fame
vedendolo così enorme e massiccio: « ce la farà l'ascensore a reggerci tutti e
, se noi t'aprimmo, tu ce n'hai renduto buon merito. pulci,
grazzini, 2-131: il meno che ce ne intervenga, sarà stare in gogna
di questa guerra, che assai tosto ce ne converrà dire maggiori cose. m.
stato corriere di là, se già non ce n'è venuti segretamente.
per tema che l'invidia altrui non ce l'amareggi. serra, i-
per questo si truovano senza fiele: né ce n'è alcun altro migliore. g
le parole della scrittura, l'esperienza ce lo mostra chiaro. guiducci, i-270
n'è deietta / e pietate se ce assetta. dante, conv., i-1-12
politico che convenisse meglio all'italia, ce n'era uno che moltissimi chiamavano «
sempre emprescionato, si està pena non ce basta, / pòi ferire con altra asta
gara. iacopone, 24-77: non ce bastava niente el podire / a recoprire
, 250: l'astronomia poi ce lo propone [il sagittario] / tra
, 1-119: mi lascia capire che carbone ce n'è, ma che aveva paura
giovane, 10-914: ché, s'io ce 'l trovo [cecco] e'può
, chi più chi meno, non ce ne fu uno che non gli se n'
, dopo un ramo l'altro finché ce n'è. d'annunzio, iv-2-
madonna violante questa giarda, che giovanni ce l'attaccava. g. m. cecchi
in quel proprio moto atteggiata, che ce la dimostra il rovescio della medaglia.
luogo nostro? è dio; come noi ce ne partiamo attendendo al peccato, così
e del cader ammaiestrato, / non ce volse volger capo. = comp
. rucellai, 3-56: e sentendo che ce ne sia una intitolata il creso mi
2-139: un'altra [forza] ancora ce ne è sparsa per tutto l'universo
: l'ora del giorno che ad amar ce invita, / dentro dal petto el
, in virtù dell'automatismo, non ce ne rendiamo conto. 3.
se ne porriano scrivere infinite, ma brevità ce lo contende. g. villani,
: ma d'ora in avanti, ce ne dobbiamo dimenticare, intesi?
ma quel che dà noia: * ce n'ho uno e me ne avanza '
queste scarpe durerebbero, credo, e ce ne sarebbe d'avanzo: tanto son
, maggio, giugno... ce n'è d'avanzo ». sbarbaro,
vuol male o addirittura il mondo intero ce l'ha con me. pavese,
. calvino, 1-513: la madre adesso ce l'aveva soprattutto con la signora hofer
opere, e alla quale, se ce ne fosse stato bisogno, avrebbe aggiunto autorità
fonda e volve, / ch'un foco ce l'avvampa, un'acqua il fura
,... orsù, allo spendere ce n'awedrem. pananti, i-52:
molli italiani non ci sono avvezzi, ce li avvezzerò io. nieri, 212:
si può diventare brilli; a avvinazzarsi ce ne vuole: egli ha a essere vino
pane tomi bianco come una volta, ce ne vorrà del tempo. -avere avviso
vestì alla nobile e f *: ce comparire in buon lume il nostro petrarca.
uovo in bottega del bragana, che ce l'aveva colto e s'era messo a
e indolente. bartolini, 15-363: ce n'era, fra le raccoglitrici, di
vi si seminino le biade baccelline, essi ce le distruggono a segno, che il
fave, ed è ritondo, e ce n'è di più sorte, gialli e
monti la raccoglie dai trivii, e ce la imbandisce tre o quattro volte. cantoni
ho inchiodato in terra con la baionetta e ce l'ho lasciata perché non si muovesse
. iacopone, 43-208: si noi ce sonarim nostro stromento, / tutta la
animali presero parte alla festa; non ce ne fu uno, fino alle ranocchie,
un artista, se la fortuna baldracca non ce l'avesse avuta a morte con lui
balia qui presso a firenze: che iddio ce l'apparecchi buona. pulci, 14-60
reggendo starnazzanti marmocchi. baldini, 6-143: ce n'erano tanti [bambini] da
usano più, ma qualche famiglia all'antica ce n'à ancora perché durano quanto pesano
compra tavole e bancacci di noce quanti ce ne capivano; s'accorda col padrone di
la crusca nuova è di quelli che ce la vuole, e lei ce la tenga
che ce la vuole, e lei ce la tenga. de sanctis, iii-282:
fè?... il padre canata ce lo lesse nel colletta in iscuola;
seguono i maccheroni e altra roba, se ce n'è. il vino si beve
, 3-18: suor mariangela la santuzza ce ne aveva un altro [di ritratti]
altro giorno, quando averemo maggiore agio, ce n'an- deremo al banco, e
; e dalla banda della finlandia non ce ne è tanta che possa portar navi
. goldoni, vi-361: oh, quanti ce ne sono, in cento e cento
dell'oliver ci servono di piloto. ce ne avvertivano ancora alcune sventolanti bandiere,
e quello ch'avemo veduto noi, che ce ne rincresce, non lo bandiamo a
venditori). pirandello, iv-361: ce n'andiamo a venderle per la calata
voi, e che di tanti bastardi quanti ce ne sono, uno non vi faccia
. buonarroti il giovane, 9-607: ce l'ha barbata; / ma più
leggono e traducono e ammirano: noi ce ne vergogniamo o ne ridiamo: incivilita
anche fiocchetto. giacosa, 13: ce n'è un altro [cavallo] da
« l'usage fit que les pasteurs de ce peuple [vaudois cerri, lecci
frangois onde; et leur don- noient ce titre, pour ne descouvrir leur qualité,
. et lieux dangereux, et de ce nom est venu qu'en pied- (femm
barcarola, tu che ne sai tante e ce le strilli nell'orecchio dalla mattina alla
qui vicine? ». « sissignore; ce n'è una lì sotto subito,
la nostra botte della malvagia, salvoché ce ne lasciò due barlette, ch'erano
gli occhi al continuo vederli, non ce ne sentiam muovere... il
-dissi. -torino è piena di barocco. ce n'è dappertutto, ma nessuno è
vedo un'altra, e mi dissero che ce maiolica (i nomi assunti nel
sbarramento. gli uomini del risorgimento ce n'erano che si stimavano barricare
baser (littré, i-905: « ce mot est un néologisme fort employé présen-
celo al basso!) / che ce ha guidato per questo camino, / per
da gambe cortissime (acondroplasia): ce ne sono che l'hanno torte,
. basta!: non più altro, ce n'è di troppo (per imporre
la soddisfazione raggiunta, l'accontentarsi: ce n'è a sufficienza, non è
): e chi dubita che oggidì non ce ne fossero assai [donne] che
d'italia, un bastimento come non ce n'erano altri, colla corazza,
so che bocche da fuoco, delle quali ce ne ha meglio che un centinaio sulla
necessario tormentare il grano prima che noi ce ne possiamo servire in forma di pane
). chiesa, 5-28: finché ce n'è, ce n'è. poi
, 5-28: finché ce n'è, ce n'è. poi, quando non
n'è. poi, quando non ce n'è più, si viene a batter
mondo, onde viene, dove va, ce lo diranno i preti. verga,
tono di celia; ma nessuno direbbe ce la batteremo, sul serio e con vanto
, c'erano anche dei siciliani; ce n'erano di tutti i paesi.
bazzicavano nel palazzo di mio padre ce n'erano alcune che passavano per
le creature di un'intera tribù, ce n'era dunque una che soffriva e piangeva
vi cal di me, fate che noi ce ne meniamo una colà su di queste
, che per la passion di dio non ce ne beccherai mai più: -e non
scusa non trova! / se giuramento ce può dare aiuto, / alla barba
beffe e cono- scialle; tu non ce ne potresti far più. della casa,
tali bestie, che suona be be, ce ne serviamo anche per esprimere il pianto
suoi suggetti, tanto più amabili essere ce gli fa e più vaghi, et
651: i'ti so dire che vo'ce l'avete fatta beffa. collodi,
, a ottenerla (come dire: ce ne vuole). giusti, ii-344
credere che di tanto ben di dio ce ne fosse per tutte. bacchelli, 1-i-162
avarizia ne è deietta e vietate se ce assetta: / larga fa la benedetta la
ferma fidenza: / cristo, che lì ce sta occulto, dàte la sua benvoglienza
nulla ci accosta più ai fanciulli, nulla ce li fa meglio conoscere e più altamente
, le cui varietà limpide e trasparenti (ce ne sono incolori e vitrei allo stato
la mia biriviera? oh, io non ce la vego, e non la cognosco
da trattar di cose ridicole, ce la dèi mettere, e imitare in questo
. viani, 4-17: marinai non ce n'era nemmeno uno: loro sguazzano
vi voglio! stuparich, 5-84: ce l'ha con tutti, ma specialmente con
graspi. moretti, 17-203: tutti ce l'avevano con qualcuno o con qualche
, 3-18: suor mariangela la santuzza ce ne avevji un altro, [ritratto]
v. borghini, 4-184: assai ce ne sono ancora de'bigati e de'quadrigati
carletti, 44: del qual pane ce ne portavano fatto di farina del mais
trapassi; con tutto ciò, perché egli ce ne ha di quello che agli miei
può bisognare ad un paesello; e non ce n'erano altre. 3
noi pertinacemente ameremo sempre i fiori come ce li dona la natura. giusti,
vistosa e di due braccia gratuite in casa ce n'era bisogno. b. croce
che bocche da fuoco, delle quali ce ne ha meglio che un centinaio sulla
nell'argomento stesso, ed aristotile medesimo ce la mette in bocca, e non
, quello è una bella anticaglia, e ce n'è per qualche anno, e
capisce, in tutte le case di campagna ce ne sono. troverò io il modo
saltanseccia! buommattei, i-21: non ce n'è, rispostila con una certa boccuccia
bom bardamento accanito, come ce ne furono di meravigliose pure a
... che voglia di lavorare non ce n'è più e che le idee
, 174: è il nostro morto / ce lo riprendiamo / alla patria lo riportiamo
pareti, le stoffe, le bomboniere. ce n'era un po'troppe, ma
4-345: badate, don gesualdo! ce l'hanno con voi, perché siete
a bagnarci il volto, poi il sole ce li tramutava in salsedine. montale,
verbo qua su registrato; ma non ce n'è proprio bisogno, essendovi la
s'eran presi di parole; bòtte non ce n'eran corse, ma poco meno
, 1-110: era con lui che ce l'avevo.. gisella era niente.
bottaccio [dei suoi peccati]: ce ne aveva di quelle che quattro pelano
di boa. algarotti, 3-28: ce ne avvertivano [della presenza degli scogli
guerra bottega. lippi, 3-12: ce n'è una mano [dei medici]
ogni cosa, ché di questi casi ce ne interviene ogni giorno. galileo,
. qui stava il busillis. parenti non ce n'erano, almeno prossimi; a
e i cocci che volavano dalle finestre, ce ne tornammo a casa. 4
mute. soffici, ii-340: ce ne sono alcune di quelle che tirano alla
esercizi militari... come soldati. ce n'erano che maneggiavano vecchi schioppi da
: manico. alvaro, 9-175: ce n'erano [anfore] che venivano sù
grandi grue dei piroscafi erano ferme. ce n'erano con i bracci alzati a mezz'
che tutte le torri di firenze (che ce n'avea grande quantità alte braccia centoventi
notte delle origini buddiche e bramine, ce le fa indifferenti [le città] l'
o di pecore o simili, tuttavia ce ne serviamo per esprimere ancora quantità d'
poteva soffrire era la ragazzaglia. a volte ce n'erano dei branchi, che ruzzavano
braverìe, io l'intendo che noi ce ne andremo in ragionamenti. g.
sassi della strada vecchia di trezza; ce n'erano persino ad ognina, e
l'aria d'una brava persona come ce ne sono tante, che scrive una
di fuori 10 venivano a vedere. ce li portava lui in processione, 11
e che facesse miracoli, come trogo tompeo ce n'accerta appresso il suo breviatóre giustino
? c. dati, 3-78: dio ce lo perdoni, e particolarmente a quel
nimistà. iacopone, 24-76: non ce bastava niente el podire / a recoprire
gazola, i-673: e di questo ce ne accorgiamo dallo scuoter che fa quell'
infruttiferi in atto e in potenza non ce ne ha; dacché servono al pascolo,
acqua ci sono le buche *. « ce n'è una grande come tutto il
paia inservibile, pure viene adoperato finché ce n'è biracchio fino all'ultimo straccio
lo più di colore rosso; ma ce n'era de'bianchi e de'neri;
incavemato non sarebbe da sé potuta arrivare ce la portava di suo, trionfalmente, la
che intenzioni hai? visto che non ce la fai con le cattive, cerchi di
delle origini bud- diche e bramine, ce le fa indifferenti l'abisso del tempo,
minaccia di andare in buffa chi non ce la potrà fare. -uomo di buffa
. baldini, i-636: mi pare che ce ne sia già abbastanza per dire di
cose trovare scuse bugiarde, che pur ce ne avrebbe, il maladetto scolare,
* disse « in pieno riposo; e ce la passeremo, o mio buon cinea
i sassi della strada vecchia di trezza; ce n'erano persino ad ognina, e
deciso di metterlo a san nicola. ce lo mettevano per educazione? voleva dire
e buona. idem, 291: ce scontramo inanzi al palazzo, come la tua
gran pasta. foscolo, xiv-289: dio ce la mandi lente; autentico, indiscutibile
che intenzioni hai? visto che non ce la fai con le cattive, cerchi di
quel che vorrà la provvidenza: il cielo ce la mandi buona. nievo, 362
ci troverà assopiti e sprovveduti. dio ce la mandi buona. verga, 3-115
tutte le poesie che si recitarono: ce ne furono bonine, e ce ne furono
recitarono: ce ne furono bonine, e ce ne furono da far spiritare anche il
che è egli tale che noi non ce ne penteremo. pulci, 15-81:
buonora, messer zenobio. se lurco non ce ne liberava, guai a noi.
con gli amanti loro, e non ce n'ha niuna che non n'abbia
cicognani, 1-254: sì, domattina ce n'andiamo. la signora bartoli ci à
qui stava il busillis. parenti non ce n'erano, almeno prossimi; a voler
d'italia, un bastimento come non ce n'erano altri, colla corazza, vuol
ragione, perché per gl'intendimenti non ce n'è bisogno, e per quelli
il massimo virgilio. cicognani, 2-60: ce n'è, ce n'è del
cicognani, 2-60: ce n'è, ce n'è del pesce nel buzzo della
pronunciata ci, ant. e region. ce), indica, davanti alle vocali
creato: / furbi e filosofi / ce l'han guastato, / e con le
virtù generica, oltre agli abracadabra, ce n'erano moltissimi e svariatissimi: segni
mangia da una settimana, perché dio ce ne scampi e liberi, in ogni
caccia era di ritorno. qualche cacciatore ce l'eravamo lasciato addietro per strada. ma
fuori! » « via! » « ce le avrà la signora, le caccole »
giusti, iii-212: ordine e libertà quanta ce ne cape, ecco la mia bandiera
parole vere / non romana rapporti che con ce gli stessi l'assoluto. ne
che, secondo il precetto oraziano, par ce detorti cadevano dal materno fonte latino,
non trovi luco ch'eo afflitto non ce sia. cecco d'ascoli, 3292:
e di ritornare a lui vago, che ce l'ha dato. castiglione, 161
tornate dunque quanto più tosto potete, che ce ne andarem là suso a fuggir non
sacchetti, 98-220: i nostri compagni ce l'hanno calata. b.
ponere en terra / e su 'l ce fiero calcare. 10. intr
a calci nel sedere, ché soldati non ce ne sarebbero stati più, e invece
queste campagne sarebbero dentro. sangue caldo ce n'è dappertutto. tra nomini.
nostre castella oppresse e serve, / non ce ne caglia, pur che 'l
cal di me, fate che noi ce ne meniamo una lassù di queste papere.
7, 65, -levò il caricatore, ce lo rimise, mise la pallottola in
già quasi allacciati vicendevolmente, senza che ce ne avvedessimo; la franchezza poi e
da asini e formiche, perché un'altra ce ne ha bestiale e feroce calunniatrice,
le presciune: / regi e conti ce so stati, / e donzelli più che
e quand'anco questo colore il tempo ce lo scrostasse d'addosso, tenercelo con
, che noi senta vecina: / quale ce trarai mina de morte angustiate! francesco
sola universale, per definizione. e non ce n'è un'altra, sulla faccia
nemico provvedercele, in verità di dio, ce le manderebbe migliori; il vino,
si sappia porre de campi al sole, ce ne sono mille, che si muoiono
e delle quali non ho fatta ricevuta ce ne ho un camposanto. carducci, iii-26-131
canaglia. aretino, iii-130: quanti ce ne sono, che a ogni aprire di
-disse sara senza sorridere -il deputato né ce la dà né ce la toglie. nemmeno
-il deputato né ce la dà né ce la toglie. nemmeno gli domandava se
-dio ne guardi i cani: dio ce ne scampi e liberi. aretino
. -uom dabben mio, / noi ce ne siamo avvezzi. -sì, sì;
uno che mostri avanzo del soldo, ce ne son mille che se ne ritornano in
cannellino che sta in cima alla canna, ce lo sapreste voi dire in greco?
vermiglia. sacchetti, 49-94: se ce l'avesse a punire, la lingua
e senz'alcun niego per li nostri denari ce n'era dato. machiavelli, i-35
anni feci le castagne. alcuna / ce n'è nei cardi. cerca. a
ora del giorno che ad amar ce invita, / dentro dal petto el cor
voce sola, del mazzaferrata. e ce n'era una per oggi, una
dei cattivi poeti, senza che la critica ce lo avesse dapprima in qualche modo ordinato
'l fantino, che 'l verbo divino / ce veio encar- nato. ristoro, iii-5
cattivi poeti, senza che la critica ce lo avesse dapprima in qualche modo ordinato
ferrata io porto l'olio santo: / ce n'è per tutti. d'annunzio
due bambine / - « forse non ce li darà! » / si tenevan
a ogni cantonata, e delle donne ce n'è dieci per uscio. che
, che solecismi solenni (né noi ce ne scandolezziamo) maggiori assài di quelli
, e con milli altri diabolici modi ce usurpano le facuità e l'onore.
un'altra volta, « se i fascisti ce l'hanno speciale coi rossi, ci
non se ne persuade, perché non ce ne vede mai dei signori, o
maestri muratori. pratolini, 9-69: ce l'ho ancora negli orecchi, la voce
colle prime lettere a'capiversi, chi ce gli mettesse, sarebbe da ringraziare.
che fare quanto pilato nel credo, ce lo lascio. 18. dial
di savore, e di porco, benché ce ne sono degli attillati ancora, e
ho gustati, non l'ho fatto perché ce ne sia carestia, ma perch'io
è una sola farmacia e per legge ce ne vogliono due. io sono amico del
,... levò il caricatore, ce lo rimise, mise la pallottola in
chiudendo la cavità aperta nel dente con ce pastorelli del watteau? piccini
quelli degli se ci vieni, le pesche ce le trovi. idem, ii-715: adesso
foglie ornitologiche. fracchia, 230: non ce n'erano due [orologi] le
casa del fidanzato della pellegrina; e ce lo tengono proprio per carità. ma
tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata? dante,
che mentre in carne di mortai figura / ce 'l rappresenti con pietosa cura, /
vergene maria: / ma non me ce vai cortesia, / tanta è la
garbo. panzini, ii-67: pesche non ce ne erano se non piccole e brutte
, noi qua dal porto... ce la possiamo guardare e godere tutta,
par chiaro abbastanza che di rendita non ce n'ebbi un bruscolo? o
: io per me del gran male non ce ne so vedere né in quanto alla
casata, casata di signoroni, come ce n'eran pochi. d'annunzio,
uomo color grigio-ferro, tutta la vita ce l'aveva nei baffi, di corpo
agg. (plur. femm. • ce). di casa, casalingo,
, pacifica, anche perché qui di denaro ce ne hanno tutti, e ad attutire
fratello che sta a bologna di te ce ne ha fatto sempre caso e ti
ma che crede che [di sonetti] ce n'abbia uno? ce n'ha
sonetti] ce n'abbia uno? ce n'ha una cassettata tutta piena.
il cassetto, quello in alto, dove ce stava la chiave... e
. caterina da siena, i-132: dove ce l'ha insegnata questa dottrina questo dolce
del vin che costa un occhio, e ce n'è stato; / del governo
per uno che mostri avanzo del soldo, ce ne son mille che se ne ritornano
napoli, e per un'altra strada ce ne scendemmo a una bellissima villa, detta
medaglie] per le vigne, non ce ne sono però le cave come de la
qualche nota di libri, perché qua ce n'è la cava. pananti, i-53
tra i cavalieri giovini di barcellona pochi ce n'erano suoi pari. tasso, n-ii-12
che 'l nemico sì venda, / mandar ce voi caval- larìa con guidator ben ammastrato
idem, 734: oh quanti ce ne sono di questi perdigiorni,..
prefato suo figliuolo: risposeci, non ce la potea largire, se prima non
0 quanto i cavoli a merenda, ce lo lascio. cardarelli, 6-36:
ma non ve ne maravigliate, perché ce ne sono alcuni più dagli antichi che
: dopo la lezione tutti e due ce n'andavamo nel bosco reale, luogo di
di bellezza o d'amore il godimento ce ne resti nell'anima, e di
color vellutato cremisi. panzini, iv-124: ce fr. cellulose (nel
cementatóre, sm. operaio addetto alla ce mentazione. -anche, nell'
testa e della coda. però una testa ce l'ha. = comp. da
abbatterà su una barca..., ce ne sarà anche sul ceppo dell'àncora
così, l'anima, e ce ne hanno pedanteggiate le facoltà. cesarotti,
mostra parte delle sue bellezze, mostrandole ce le fa amare, amandole ce le fa
, mostrandole ce le fa amare, amandole ce le fa piacere, e piaccendoci ci
davanzali, i-144: legge di popolo non ce n'ha; in cirimoniale non si
ti dicono: hai quarant'anni e ce l'hai fatta, sei il migliore della
terre rare (trivalente, ha simbolo ce, peso atomico 140, 13, numero
, i-105: la benedizione [era] ce lebrata nella chiesa del collegio
libro, rilevando da esso che i loro ce rotti, i loro empiastri
ceste il mio caro felice ed io ce ne andammo alla volta di firenze. vasari
binati / -disse morgante: « iddio ce gli ha mandati ». / e fece
le più belle erano le verdi, poi ce n'erano di rossiccie e di
dire di assenzio, di capelvenere, di ce tracca, di cicoria,
aveva preso [come marito] perché non ce n'era altri. = dal lat
in coppaio a pigliare certi suoi arnesi che ce li lasciava apposta. e. cecchi
e che non è, una mattina / ce ne farà a tutti una schiavina.
ché, in que'contorni, non ce n'era uno che potesse, a mille
berenice, questi dì, e che ce ne sapete dire? 5.
per altro che nella chiacchierata poesia italiana ce n'è di peggio. chiacchieratóio,
senz'alcun niego per li nostri denari ce n'era dato. firenzuola, 762:
tanto t'ho gito chedenno, che me ce manda 'l mio paté: /
lo mellior c'umque sia nato, / ce da l'ora fue sagrato / tutt'
mantova, il signor duca di nivers non ce le metterà. collodi, 358:
. verga, 3-76: chissà quante ce ne avete in testa, delle belle
, li, ne assume la forma ce). di luogo: qui, in
estanno en ventre chiusa, puoi l'alma ce fo enfusa, / potenza vertuusa sì
a'nostri luoghi in contado... ce ne andassimo a stare. idem,
opere non ho notizia, per questo non ce le metto. pulci, 1-23:
al lino, io starò avvertito quando ce ne capiti, e vedrò di far servire
(perdonatemi) quel seccatore di gervasoni; ce l'ho mandato io con un biglietto
non se ne persuade, perché non ce ne vede mai dei signori, o così
signori di fuori lo venivano a vedere. ce li portava lui in processione, il
-intr. (56): pure alcuni ce ne sono. boiardo, 1-2-67:
uno che mostri avanzo del soldo, ce ne son mille che se ne ritornano in
pregiare sono le sue osservazioni particolari. ce ne ha di comuni o di vaghe
di comuni o di vaghe, ma ce ne ha di quelle che si possono
vin che costa un occhio, e ce n'è stato; / del governo;
? / chi sa / se nemmeno ce l'ha / una grande città. betocchi
, le donne. sono tutte ambiziose. ce n'è che vogliono l'amico del
che vogliono l'amico del cuore. ce n'è di matte. l'hai mai
hai mai vista una donna ubriaca? ce n'è che cambiano amico soltanto per
guardi così? sembri scontento ». « ce l'ho sempre per come ti pettini
vergene maria: / ma non me ce vai cortesia, / tanta è la sconoscenza
. hacci fatto cosa che mai non ce la direi. trattato d'amore, 27-5
io per me del gran male non ce ne so vedere né in quanto alla casata
. « numero? ». « non ce lo dico ». 4. pronome
dritto lume. boiardo, 1-6-24: tutti ce legò senza contesa. / a
senza contesa. / a una spelonca dentro ce fe'en trare, /
1-17: dopo la lezione tutti e due ce n'andavamo nel bosco reale.
lo sappiamo, e il vento ce lo disse / che rapisce de gli uomini
sono spariti. è grazia di dio se ce ne rimangono ancora tre, o,
ma pericoli credo anch'io che non ce ne dovrebbero essere, altrimenti...
...; a torino non ce n'è che quattro. panzini, iv-135
. pratolini, 9-309: chi ce lo toglie il primo premio per il
busse nonché alienarci gli animi femminili, ce li ribadiscono... si vede e
francobollo della martinica non esiste. se ce l'hai, devi mostrarcelo ».
cineraria maritima. quest'ultima, detta volgarmente ce nerario cenerina, ha i
platani era tutto pieno di uccelletti: ce ne stavano a migliaia e migliaia sui rami
lumi, ci toglievamo i cinturini e ce ne servivamo come flagelli per flagellare le
signore; so che nella cioccolatiera non ce n'è più. c. e.
quando il povero ciuco alle salite non ce la poteva sfangare, dava in bestia.
pirandello, 7-114: « lo ziro, ce l'hai? il companatico? tieni
ha voluto sottrarre, le nostre diligenze ce l'hanno fatto trovare in un'altra
erano allevati in casa sua, non ce n'era ignuno se non questo solo.
ne so ora, quanto prima che voi ce le mostraste; benché mi ricordi ancor
, / perché a voce con lor non ce la posso. manzoni, pr.
ariosto, 1-52: e fuor di quel ce spuglio oscuro e cieco /
erta la coda, come se il culo ce l'avesse solo lui! = dalla
, 15-35: -e, dietro, che ce li teniamo a fare questi ciuffacci
spariti. è grazia di dio se ce ne rimangono ancora tre, o, tutto
lu patriziu / et altru consiliu ce trova ciziu. = voce dotta
incavemato non sarebbe da sé potuta arrivare ce la portava di suo, trionfalmente,
, che solecismi solenni (né noi ce ne scandolezziamo) maggiori assai di quelli
la necessità del patimento... ce la presentavano dolcemente, in periodi
quanno tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata? ristoro
96: * coalizione ': ce la siam presa dai francesi, coalition;
[tommaseo]: della salute mai non ce ne avanza, / e siamo sempre
diversa forma, colore e grandezza; ché ce ne ha delle lunghe, delle men
celavano in parte. barilli, 2-27: ce ne usciamo... curvi dalla
iv-144: 'codificare'può stare regolarmente: ce ne sono tante di parole di questo genere
cassetto, quello in alto, dove ce stava la chiave... e aveva
sole, che coito s'addomanda, chiaramente ce lo fa palese. garzoni,
altra volta del nostro popolo: ora ce ne ha solo di piccoli, che serve
: il quale,... quando ce vide, ce accolse graziosamente e fecene
,... quando ce vide, ce accolse graziosamente e fecene fare una polli
, dextramente or uno or l'altro ce partimo de la camera e lassiamo la giovene
di virgilio... non soltanto ce l'hanno detto sine fine due
ntoni andasse soldato, come se don franco ce l'avesse in tasca; tanto che
: quelli nomi che ci sono incogniti ce li fa intendere il verbo, quale infra
non è null'affatto curiale, e ce ne sbrigheremo tra noi. carducci,
bellezza o d'amore il godimento ce ne resti nell'anima, e di sé
i colpi irresistibili del destino, che ce la foggiano, che ce la trasformano
, che ce la foggiano, che ce la trasformano. barilli, 1-210: senza
): il mio caro filice et io ce ne andammo alla volta di firenze;
, sf. medie. sorta di taglio ce sareo in forza del quale
per dire che è coltivata fin dove ce n'è un pugno. -figur
un assoluto). pratolini, 9-69: ce l'ho ancora negli orecchi, la
perres, seguendo il suo consiglio, ce lo mette. ma dovreste anche aver voi
ben lo sappiamo, e il vento ce lo disse / che rapisce de gli uomini
): « del grano nascosto, non ce n'è solamente in milano, »
mostra parte delle sue bellezze, mostrandole ce le fa amare, amandole ce le fa
mostrandole ce le fa amare, amandole ce le fa piacere, e piaccendoci ci
l'arrate a deverme morire: / corno ce stetti en quelle contrate / chiuse,
mio pagolino, e soli lui et io ce ne andavamo alle ditte anticaglie. marino
guigliardone addemanno per dio, / acconcianno ce vo el ditto mio; / ma molto
io son molle, / un non ce n'ha di riso, / bacco,
la pistola di tasca o di dove ce l'aveva, sì, proprio lì,
bisogno... -sì, signora, ce n'è bisogno per quella massima di
e bello. guarini, 325: ce n'andremo a vinegia, dove non mi
tante altre robette che il padre non ce le aveva. 3. con
de sanctis, iii-93: coraggio fìsico ce n'era, come si mostrò poi;
sei a posto. palazzeschi, 3-262: ce n'erano una diecina, o poco
28 (480): tra questi ce n'era di quelli che, per far
, oltre il temperamento brutale, che ce gl'inclina, hanno una certa costituzione
affezionate. cassola, 2-207: non ce la faceva ad andare avanti. in compenso
quali non passerà la diagonale, cioè ce, eb: questi due ultimi si
vanda, e le diceva: « chi ce lo toglie il primo premio per il
e da cicerone sono stati ritrovati, ce ne son per aventura de gli altri
par preso alle paniuzze? / rispose, ce lo ha dato mar- docai. /
questo vocabolo, come se sottomano non ce ne avessimo non so quanti? eccoli qua
venchieredo lasciava correre la cosa, perché ce ne avea veduti tanti dei mosconi intorno
al lino, io starò avvertito quando ce ne capiti, e vedrò di far servire
dov'è il passo, e poi ce n'anderemo insieme *. storia di fra
comunione solo cinquantamila lire, mentre tu ce ne poni duecentocin- quanta, ciò darebbe
anno a visitare un convento, e ce n'erano tre o quattro in quel
ogni disciplina, da qualunque lato egli ce la concede. andrea da barberino,
concetto degli uomini: non credete che ce ne possa essere degli onesti? carducci
conchilifero. targioni tozzetti, 12-1-56: ce ne danno la descrizione il bruckmanno.
la sabbia è cosparsa di conchiglie. ce n'è rosa, ce n'è malva
di conchiglie. ce n'è rosa, ce n'è malva, altre bianche e
fiorenza conciaremo noi sì che giamai no ce ne miraremo drieto. compagni, 1-15
amore non è tutta la morale: sì ce n'è la base, su cui
come regola e via nostra, egli ce l'insegna, fatto osservatore della legge e
a cavilli vogliono fare? e noi ce li mangeremo vivi. conclusióne
che dio non contradire, ma concordare ce debiamo. machiavelli, 6-7-418: dimandare
quel traditor, lupo rapace, / qual ce ha vetato insieme a ritornare / alla
altra volta, « se i fascisti ce l'hanno speciale coi rossi, ci sarà
i-476: e il contrappeso alla credulità, ce l'avevo in casa nostra: una
a napoli, e per un'altra strada ce ne scen demmo a una
celia alquanto seria chiamerebbesi 4 condominio '; ce n'è che spadroneggiano parecchi insieme in
vi parlo con tanta una cosa, domani ce la tolgono, e di poi ce ne
domani ce la tolgono, e di poi ce ne danno 2-2-21: questi deputati al generale
sappia porre de campi al sole, ce ne sono mille, che si muoiono ne
. verga, 4-49: dunque, ce li mangeremo presto questi confetti pel matrimonio
busse nonché alienarci gli animi femminili, ce li ribadiscono, quasi che ogni mazzata
iacopone, 64-35: canto d'amore ce trova a dottore / a chi ce
ce trova a dottore / a chi ce sa entrare; / con deo se conforma
, conforme altre volte credevasi, non ce n'è. manzoni, pr. sp
dell'attestazione, se non quando ce n'è una speciale cagione di diffidare.
affine. non ogni consolazione conforta: ce n'è che fiaccano o irritano,
. boiardo, 2-8-56: bona speranza ce conforta / che avrai di questa impresa ancor
farla. bonagiunta, ii-319: ben ce dovemo de lo mal dolire, /
stuparich, 5-148: di tali amici ce ne coltivavamo un gran numero; formavamo
pesci / a lavarci lo sguardo: ce n'era d'argento, / di vermigli
danno confusione, udendole ricordare, si ce ne conviene avere paura.
povera sua figliuola? -i medici / ce la metton confusa. tasso, 1-82:
seconda gerusalemme. pascoli, i-925: ce n'era, di versi mal congegnati,
dopo la sua cena, nel quale tempo ce nando la sua famiglia,
che è formata; / e radice dodece ce vide, i l'articuli c'ò
al figur. galileo, 1088: ce ne rende sicuri [della mancanza della
costato: / tutto so conquassato, non ce posso pusare. s. bernardo
. ti dicono: hai quarant'anni e ce l'hai fatta, sei il migliore
particolare obiezione abbia fallenza; di che ce ne sono due segni considerabili. peregrini
in un'opera tale, donna prassede ce ne vedeva, e se ne proponeva
vogliono; hanno a portar esempii quanti ce ne sono, ma * considerazione '
rinnovare il consiglio; padron 'ntoni non ce lo volevano, perché egli aveva
e di ritornare a lui vago, che ce l'ha dato. bruno, 3-1024
la conta, e senti dire: « ce n'è uno soverchio ». «
gentilmente il tenente di stare attento perchè ce n'erano dei pericolosissimi.
sempre del giorno a causa che il sole ce si levava più tardi, avevamo smarrito
iacopom, 24-50: con quanta paura loco ce stetti, / sirìan longi detti a
massaia d'oro, poi, conteggia tri ce avveduta. = deriv. da conteggiare
): in que'contorni, non ce n'era uno che potesse, a mille
di cotali sciagurati nel cesso, e quanti ce ne sono. tommaseo [s.
fu tolto quel luogo di passeggio e ce ne venne assegnato uno piccolissimo, situato contiguamente
dispiaceri, abbreviandoci l'ore ad un tempo ce le moltiplica. foscolo, v-93:
iii-582: questi sono i primi dubbi. ce ne son molti de la natura,
anche lanzone, sulle rese dei conti. ce aeravamo accorti tutti. -conto acceso
natura] ci dà l'essere e ce lo contorna per diciotto o venti anni di
li persuaderemo che qui di contrabbandi non ce n'è mai stata orma, essi torneranno
: e il contrappeso alla credulità, ce l'avevo in casa nostra: una vecchia
ci fosse ombra di pericolo, egli ce lo avrebbe detto, dal momento che invoca
, 3-283: ormai il controllo del forlanini ce l'avevano il prefetto, il questore
alla ruffiana cortesia della / balia, ce ne ritorneremo a casa. sassetti,
506: 0 maistro, èri a nui ce dicisti la mensogna, ché quillo che
ché quillo che guardava la porta, ce have chiamate cane per contumelia. savonarola
. iacopone, 42-18: non te ce lassamo entrare: iurato l'avem presente
iurato l'avem presente / che nullo ce pò transire che aia veste spiacente;
non giova a nulla, creda pure. ce la dànno a bere, in tutti
cose ordenate, / la scola se ce ten de cari tate: / tutte le
coppaio a pigliare certi suoi arnesi che ce li lasdava apposta, e se ne
de sanctis, iii-93: coraggio fìsico ce n'era, come si mostrò poi;
. firenzuola, 734: o quanti ce ne sono di questi perdi- giomi,
d'italia 'un bastimento come non ce n'erano altri, colla corazza vuol dire
più belle erano le verdi, poi ce n'erano di rossiccie e di nere
, cioè quello maladetto corbacchione, se ce lo potrò avere, punirò lui.
tutto, e mostratole il libretto, ce ne demmo insieme uno spasso.
il povero ciuco alle salite non ce la poteva sfangare, dava in bestia e
e misera cosa quella stanzuccia, che ce ne capivano pochine di quelle marsine crociate
croce fecero porre en terra / su 'l ce fecero corcare; / un de lor
, dando tanta fede ai pronostichi quanta ce ne dà il gaurico, ora che
dell'occhio di un castrone... ce ne mostrò la coroide, ch'era
caffè gran soggetto di ridere, e ce lo somministrò un magro poetuzzo, il quale
/ non fo celato al monno quello che ce scuntròne. g. villani, 6-2
dal loro seno il fluido elettrico; ce ne ha, che, parimente fregati,
riti; e si vede assai bene come ce ne possa essere più d'una.
, le più importanti, le più urgenti ce le teniamo in corpo, le porteremo
le più importanti, le più urgenti ce le teniamo in corpo, le porteremo
al corrente il cavaliere, perché lui ce l'aveva col parroco che gli aveva
, tra me e le donne, ce ne correva. 39. accadere (
chieredo lasciava correre la cosa, perché ce ne avea veduti tanti dei mosconi intorno
; ché, in que'contorni, non ce n'era uno che potesse, a
fa testimonianza della nostra condizione, e ce l'ha concesso il mondo con la
forteguerri, 30-83: se in cantina ce n'hai, deh davvi un corso
e 'l figluolo [di dio] ce l'ha mostrato col sangue suo sparto con
t'ho gito chedenno, che me ce manda 'l mio paté: / retòmate en
vergene maria: / ma non me ce vai cortesia, / tanta è la sconoscenza
, le stoffe, le bomboniere. ce n'era un po'troppe, ma tutta
-lascia le cose come sono. io ce l'ho fatta, anche senza nome.
prudenzani, ix-533: puoi saper se ce fur risa / quando vidder doi cosciale
diomira, -raccomandò la madre, -che se ce lo prepara [il coniglio] può
, 15: il ricorrere agli scrittori ce le farà aver [le cognizioni] come
concia- remo noi sì che giamai no ce ne miraremo drieto. balducei pegolotti,
del vin che costa un occhio, e ce n'è stato; / del governo
passati a venirci, e per tornarsene ce ne bisognerà altrettanti o più. marini
s'impegnorono di sorte, che a pena ce ne restò un contanto di straccio indosso
dispiaceri, abbreviandoci tore ad un tempo ce le moltiplica. pellico, ii-23: io
: quando il povero ciuco alle salite non ce la poteva sfangare, dava in bestia
la vendiamo ai rigattieri? ». « ce ne daranno quattro crazie ».
madame 'a quella di francia quando ce n'era. cortigiani delle gazzette, imparate
modo. boccaccio, i-132: non ce n'ha egli alcuno che tei venisse
amico nato e cresciuto sull'altro mare, ce lo stavamo guardando la prima sera dall'
cosa a quella sua cristiana, no'ce ne avvedremo. buonarroti il giovane, 10-899
un qualche lavoruccio nottetempo, caso mai ce ne fosse di bisogno, e nonostante
inflessibile). pratolini, 9-69: ce l'ho ancora negli orecchi, la voce
o acuti. algarotti, 3-28: ce ne avvertivano ancora alcune sventolanti bandiere,
e misera cosa quella stanzuccia, che ce ne capivano pochine di quelle marsine crociate
. pascoli, i-14: forse quei ritmi ce le fanno meglio seguire, quelle filze
seguire, quelle filze, e quel linguaggio ce lo fa meglio capire, quel ragionamento
la coda, come se il culo ce l'avesse solo lui! -la parte
si doleva dunque il pino: -non ce l'ho tanto con l'accetta che
egli abbia voluto dire, ch'e'ce ne son dell'altre delle cialdine; e
le donne. sono tutte ambiziose. ce n'è che vogliono l'amico del cuore
sarà una gran bona cosa, ma ce l'ho; se voglion de'biscotti,
è nul- l'affatto curiale, e ce ne sbrigheremo tra noi. bocchelli,
ben c'hai oprato: / ché non ce iova far sofisme / a quilli
sferiche e pochissimo colme alla detta curvità ce ne dariano pur qualche segno.
, pacifica, anche perché qui di denaro ce ne hanno tutti, e ad attutire
provveder cosa nessuna, / perch'io ce li aspettava insino iersera. baldinucci,
l'ora del giorno che ad amar ce invita, / dentro dal petto el cor
. pirandello, 8-11: ogni dadolino -e ce ne son tanti - è una casa
i numeri, il suo da fare ce l'aveva. de roberto, 18:
l'uccel non fa danno (non ce n'è né per lui né per il
nel mio gire: / nova danza ce pò odire chi sta appresso a mia
6j6 (118): se egli ce n'è niuno che voglia metter su una
tante [dame di corte], ce ne fu una che gli détte per sicuro
. popini, 20-464: di presenti ce n'era davanzo. 2. rafforz
l'intelligenza paga il dazio, qui ce n'è a quintali ».
fe'sì che 'l valore de'suoi ce ne accrescesse l'acquisto. 5.
obbligo, che per la persuasione che ce ne fosse bisogno, insistette con le domande
omo pace sì metteraio, / sì la ce fermeraio, non se deia guastare.
pure avere il debito nostro, chi che ce lo dia. 5. caterina
e non le vuol dare a ufo, ce le metta a debito, e se
, de'quali poco curiamo, e poco ce ne guardiamo, dobbiamo essere tratti e
viver tanto suntuosamente come e'fanno, ce le tengono ascose e ce le vendono a
fanno, ce le tengono ascose e ce le vendono a poco a poco, come
en gran fetore, / né maria ce fo né marta che pregasse el mio
potevano star tranquilli, ché lui non ce l'aveva con loro. levi, 1-88
, 318: se de questa rigida fortuna ce camparai, a la tua deità,
quei pregiudizi con cui nelle nostre educazioni ce lo definiscono senza mostrarcelo. foscolo,
burocrazie per deflagrare adesso, quando meno ce la si aspettava. = voce dotta
si levavano le nuvolette innocenti. - ce n'è sì, - disse. -
1 cavalieri, / ora, non ce le vogliono / nemmanco i caffettieri.
nella loro esagerazione la loro condanna: ce ne appelliamo al vico, da voi
sassetti, 125: del verzino non ce ne conducono [di schiavi] perché
sono apparecchi di fabbricazione delicata, e ce ne sono pochi. -che richiede
1-17: dopo la lezione tutti e due ce n'andavamo nel bosco reale, luogo
: e siccome uomini senza debolezze non ce ne sono in nessuna parte del mondo,
, e processi, alla mirandola ce ne furono; quella celebre operetta
non lo crediate; imperò che elli ce n'è a divizia. provateli se
l'ora del giorno che ad amar ce invita, / dentro dal petto el
in luogo di pagamento; e alla fine ce lo conviene render per forza nelle mani
g. raffini, ii-297: noi ce ne tornammo a casa col cuore gonfio
istitu- zioni transitorie...; ce ne sono dell'altre, che la chiesa
crudele. anonimo, ix-1055: ancora ce odi'strillare / una setta de anime
e tutti insieme preghiamo gli dei perché ce lo rendano. alvaro, 8-114:
la battaglia: / saccio ch'eo ce morrò 'n questa dura sem- biaglia;
, 24-50: con quanta paura loco ce stetti, / sirìan longi detti a fame
e il padre spirituale; noi altri ce ne stiamo a detto e nicco- demo
di loro ', ecc. pure ce n'ha esempii, ma non da imitarsi
frutta, non vedeste mai / quante ce n'è: sopra tutto il padrone /
. moravia, ix-46: di fermate ce ne furono parecchie, sempre in aperta
: tra questa marmaglia di piante ce n'era alcune di più rilevate e
, giugno e settembre; di ventotto ce n'è uno; tutti gli altri
i dialogisti del secolo decimosesto, non ce ne lascia desiderare l'eleganza.
i-381: tra i diaristi di viaggio ce n'è di quelli che descrivendo un
dove andasse un tale eroe, non ce lo diceva l'autore, ma andava
dice, l'acqua nel mortaio, / ce lo rificco su e vo tastandolo /
era lui, io in sicilia non ce l'ho mai veduto, senza parlare della
amato, / responder noi non te ce saperimo ». dante, purg.,
no comincio con un dichiaratorio, e poi ce la vedremo in tribunale!
fiorenza conciaremo noi sì che giamai no ce ne miraremo drieto. cicerone volgar.,
difesa, benché in paese zanzare non ce ne fossero. alvaro, 11-218:
difetto da carlo malatesti e da lui ce ne tenemmo gravati. anguillara, 6-327:
più volumi di poesie, differentissime. ce ne ha di tutte sorti: sermoni,
del giorno a causa che il sole ce si levava più tardi, avevamo smarrito altre
. d. bartoli, 14-2-132: ce ne ritornammo nella nostra casa di napoli
da napoleone iii. pavese, 7-102: ce l'aveva con quelli che mangiano i
allontanamento angolare delle stelle circumpolari dal polo ce leste. galileo
dilatate. tasso, 1-11-78: noi ce n'andammo al loco in cui già scese
porti de noi e in nostra presenzia ce delezi e smatti. menzini, ii-323:
soi pensieri me sonno vestita; / non ce trovai ancora ferita, / 'nante m'
dilettazione. iacopone, 8-53: non ce pense, misera, che per van
al monte, diminuiscono la somma e ce ne restano pochi per tutti. viani
se li accendono, -dico. -sicuro, ce l'abbiamo la luce, -dice il
esempio, una testa dipinta, non ce la immaginiamo sola e staccata, se non
brama, né bramar più l) ce. frezzi, ii-14-113: ben so che
e liberi, dio ci aiuti, dio ce la velli, 633: -io veggo
a favor de'vostri nemici? dio ce ne liberi. magalotti, ii-159:
studio c'ebbe una parte, ma ce n'ebbe tanta, che per un letterato
non te deie durare, / non ce poner toa speranza; / fa quii ben
? » le chiese. « un lavoro ce l'ho. mi faccio dipingere »
certamente ha forma di palla; così ce lo dipigne la spera; e così
lo dipigne la spera; e così ce lo dimostrano gli eclissi della luna.
modo,... che non ce lo insegni tu oramai. marino, 15-81
4-93: -è che... ce la diciamo poco con loro. -appunto:
ci terrebbono per migliori francesi se noi ce ne volessimo astenere [dal re cattolico]
ch'eran solo discorsi, eppure il gusto ce lo siamo cavato. -per
16-45: fatto è che a milano ce n'è [di gridatori di piazza]
ha possuto fuggire li disagi, volentiera ce l'ha fatto; ed è ben vivuto
, de'quali poco curiamo, e poco ce ne guardiamo, dobbiamo essere tratti e
. levi, 2-278: treni non ce n'erano: quei pochi che partivano mettevano
che facciamo per discendere sino a lei, ce ne sa buon grado, e non
, toccò a pentilio re loro, e ce n'erano memorie in marmi e bronzi
noi veggiamo nondimeno che la natura istessa ce ne castiga con aspra disciplina. a.
perché se non gl'intendiamo bene, ce ne proverrà scarso il giovamento. de sanctis
, e il suol di dite, / ce ne stavam disconsolati: ed ecco
a quelle discorse caracollanti sulle nuvole, ce la mise, una sera, nel
ch'eran solo discorsi, eppure il gusto ce lo siamo cavato. 8.
l'abbrucia ebbe s'altri ce le ficcasse dentro. d. battoli,
.. / un po'di discrezione se ce n'è. manzoni, pr.
buon'opre di tanti anni non ce ne ricordiamo. = deverb.
cor s'accende / impedimento alcun non ce 'l disdice. pindemonte, 17-368: com'
perché parlò altamente di sua divinità, non ce lo poteva dare ad intendere il modo
dall'autore; tra le quali non ce n'è pur una, che non gli
e presso che io non lo dissi, ce ne disgraziano, anzi più, ci
forse marta conosceva qualche anima buona: ce ne potevano essere, ce n'erano di
buona: ce ne potevano essere, ce n'erano di certo anche fra quelle
: « les espagnols appellent cela desembuelto; ce mot me plait ».
cavalca, 6-1-356: per la carità ce la viene amare [la divina
o disonesto il darci piacere novellando? chi ce ne dirà male con verità? chi
ne dirà male con verità? chi ce ne potrà con ragione riprendere? carducci
santa grondò nella piletta dalle sue dita che ce l'avevano attinta. carducci, iii-6-472
sua disparizione, se qualche saggio non ce ne restasse nei pavoncelli spennacchiati di milano
l'hanno desperato, / ché non ce iova encanto né dottrina. cavalca,
quando nel giurarmi che nel mondo non ce n'è una bella come sono io,
e materiali; siccome a parole non ce la facevano a mostrarsi più dritti delle
favole »; a ciò rispondo che ce ne saranno forse alcune, ma nella
bolognesi, v- 338-24: eo non ce volsi erore / o desplacemento o danno.
portamolo a lecto a spossare, ché ce rendemo certi ne debba avere grandissimo bisogno
che 'l donator dispose, / temo ce 'n privi, e favola a le genti
soggetti, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi, freschi
bandello, 3-2 (ii-260): ce n'erano... di quelli a
loro dissidi. verga, 4-160: dissidi ce n'è sempre, dico io,
dal paese nativo, da quelle montagne; ce ne fu sicuro: ché del dolore
fu sicuro: ché del dolore, ce n'è, sto per dire, un
la granne esmesuranza, / l'amor ce vola a desteso, / va montanno
è 'l comenzamento; / tre rami ce trovi en unitate: / destenguese per bello
poca virtù ci salvammo. di poi ce ne andammo insino a parigi sanza un
frate sbarbato? bocchelli, i-85: io ce l'ho coi disutili che oziano e
/ e lo dilettar che n'aio ce passò co sonniare. m. villani,
ciascuno dì vi s'appressa. ella non ce ne porta subitamente, ma divelleci a
. levi, 2-278: treni non ce n'erano: quei pochi che partivano mettevano
'1 fantino, che '1 verbo divino / ce veio encarnato. cavalca, iii-69:
addirittura la guerra alle due potenze che ce lo divietano? e credereste di poterle
fece del bello, ora che un deputato ce la ricanta in versi, avviene quel
adittaste l'eguaglianza dei diritti? -dio ce ne liberi! abbiamo la dogmatica disuguaglianza
dolci, che, credendole la moda, ce n'innamorammo subito. carducci, 531
da voce domestica gl'impara, / ce li ripete i giorni del dolore.
moderazione. bibbiena, 14: noi ce ingegneremo, si possibile erit, che
ma si sente benissimo che la stagione oramai ce l'ha fatta a superare il punto
prossimana. bonagiunta, ii-319: ben ce dovemo de lo mal dolire, /
paese nativo, da quelle montagne; ce ne fu sicuro; ché del dolore
fu sicuro; ché del dolore, ce n'è, sto per dire, un
di quelli che abbiam raccontato; non ce ne furono più per la nostra buona
del giorno a causa che il sole ce si levava più tardi, avevamo smarrito altre
eh? rispondete: gli vendete? / ce ne doneresti un, belle fanciulle?
6-291: la buttò bocconi sul letto e ce la tenne con ferma mano, mentre
, cavaliere dormiglione! è meglio che ce n'andiamo mentre tutti dormono.
e massime della vainiglia, e quanta ce n'ha posta per libbra. d'annunzio
la gnà lola, ma la mia dote ce l'ho anch'io, quando il
a terza vorranno dormire. / poi ce n'andremo insieme a quelle grotte / e
è attaccato inevitabilmente al nostro essere; ce n'avverte la coscienza fin da quando
appena ad avere uso di ragione; ce n'avverte più forte al crescere della
il giorno seguente. foluogo; ma ce l'ha ancora augumentato l'avere occasione
i-381: tra i diaristi di viaggio ce n'è di quelli che de
tua poco savia,... come ce n'ha assai, « c'
i-200: di frutti, questo sì ce n'è più dovizia che di creanza in
16-viii-394: se qualche perverso temporale non ce la guasta, possiamo sperare una ricolta doviziosissima
drago, e ha il fuoco dentro che ce l'ha messo il demonio. soffici
. tu hai formato acciò che noi ce ne facciamo beffe. folengo, ii-12:
stor. violenta repressione dei calvinisti delle ce venne iniziata nel 1680 dai dragoni francesi
idio, l'hai formato perché noi ce ne facciamo beffe. ariosto, 41-43
le maréchal de brissac, qui institua ce corps dans les guerres du piémont '»
e massime della vainiglia, e quanta ce n'ha posta per libbra. giusti
della ingratitudine, poi che voi mossa ce ne avete parola, mi son nati nell'
ii-4-132: fra le poesie de'dugentisti ce ne sono altre che escono dall'ordine
toscani fusse grande, al presente non ce n'è quasi memoria. ariosto,
i suoni in se stessi, quanti ce n'è invece diuri aspri spezzati difficili 1
bada agli « e » accentati male: ce n'è un mare. -come personificazione
3-29: -avete occhiali buoni? / -se ce n'ho! e di quei fini
ragazza a modo... come ce ne son tante che non hanno molta
, 3-180: quel brav'uomo del marito ce l'aveva portata felicissimo, e
motivo ». « no, non ce ne sono altri. l'invidia, eccolo
della sua amabile vanità, poco male: ce ne furono, ce ne sono e
poco male: ce ne furono, ce ne sono e ce ne saranno tante così
ne furono, ce ne sono e ce ne saranno tante così. verga,
effondono corpi, la cui stessa misura ce ne dà a riconoscere l'efficacia? una
il mon- tecuccoli, e che noi ce ne ridevamo, i goffi eramo noi e
miei figli! come i miei figli non ce ne sono altri a nuoro. -eh
a farla a un frate ehehéi! ce ne vuole! = yoce onomatopeica.
gnols ont eu une connaissance confuse de ce pays, ils l'ont appelé eldorado
. iacopone, 62-16: san francesco ce fo elesso, per con- falonnier è
dipoi primitivi ed elementari, la natura ce gli ha nascosti, quasi direi, con
un bicchierino d'elisir di china, se ce l'hai. te lo pago,
tommaseo che di queste 'emozioni 'ce n'è da fare un terremoto..
violento conquistatore nella sua corsa distruggi tri ce, lo hanno paragonato all'ala cocente
ra e enne, / po'la seconda ce e esse. buommaltei, 29:
diresse verso il recinto degli elefanti. ce n'era uno, enorme, con
: non ci entro. -quanto ce n'entra: quanto basta, quanto è
: ed io so'stufo / quanto e'ce n'entra, ornai. carducci,
e mi professo cattolico apostolico romano quanto ce n'entra. 5. figur
un immenso sciame di farfalle bianche. ce n'erano di gente d'ogni paese.
. pavese, 8-143: a volte ce la prendiamo con noi stessi quando, sdoppiandoci
all'alunnato nelle sue biblioteche centrali, ce ne saranno tra breve... non
peso, disse: « beh, noi ce ne andiamo al cinema ».
vizioso / lo renno glorioso, ca ce seria spiacente: / ergo, chi non
occhi son tanto ciechi a conoscerle, che ce ne rendon ragioni sì svariate e sì
: oltre ai due figlioli grandi, ce n'era uno che aveva appena dieci anni
la nobile casata, casata di signoroni come ce n'eran pochi. gentile, 3-143
e incarcerò in questo mondo: la morte ce ne trae, e mena all'esamina
nel caffè gran soggetto di ridere, e ce lo somministrò un magro poetuzzo, il
parve calmarsi, farsi esatta: - ce ne prenderò seimila. 8.
stretti. ma se un giorno non ce la faccio a riprendermi? -perdita
. dessi, 10-20: noi uomini non ce la facciamo, a piangere. non
, che ci auguravano ogni male e ce lo avrebber fatto, dandosene il destro
nei cento che tradiscono e rubbano, ce se ne scorgon molti che dispensano e santificano
per questa porta della disobedienzia, non ce ne avvedremo, che ci trarrebbe fuore
soggetti, che, figliuoli miei, non ce ne liberavamo più: verdi freschi,
vizioso / lo renno glorioso, ca ce seria spiacente: / ergo, chi
, enganna, esforza, / non ce guard'a mai parire. = deriv
medesimi. cantini, 1-15-10: non ce ne è più quell'esito [dei rasi
che c'è la guerra? uomini ce ne son come prima, forti e giovani
un vero accesso di frenesia, che ce n'era abbastanza cagioni, si mise
busse nonché alienarci gli animi femminili, ce li ribadiscono. d'annunzio, iv-2-296:
espettative, se qualche perverso temporale non ce la guasta, possiamo sperare una ricolta
'espio *. caspiterina, questo poi non ce l'aspettavamo davvero! troncar mezza
esplicazione o significazione di concetti, io non ce lo scorgo. de sanctis, ii-23
inanzi agli occhi, platone meglio di ciascuno ce le fa quasi vedere. sarpi,
autore ha del buono, che pur ce ne sono alcuni. pallavicino, 9-57
fui anche a vedere i bastimenti, e ce ne vidi di tanto grandi che vi
, dove sarete come deità adorato e ce la passaressimo con quella libertà propria d'una
, giugno e settembre, / di ventotto ce n'è uno; / tutti gli
salviati, 19-135: spettatori, noi / ce ne tomerem vada a casa a torre
0. rucellai, 3-56: sentendo che ce ne sia una [delle tragedie]
-ogni cosa? -ogni cosa, e ce ne fusse pure stata. marino, 10-36
., 18 (310): ce n'era più del bisogno, per non
mi fa marcire. per essere, ce ne sono de'più cattivi assai.
e mota: le parti dove non ce ne fosse, si sarebbero potute chiamare esse
donne sia attiva oggi come sempre, ce lo scopre la letteratura estemporanea di cui
delle chiese. manzoni, 1079: ce n'erano invece [di forze]
fine se diventiamo ciechi, non ce ne turbiamo, perocché avemo perduti
turbe estranie o serve, / non ce ne caglia. fed. della valle,
i numeri, il suo da fare ce l'aveva. serao, i-119:
che ne l'estrinseco de loro apparenze ce demostrano continuamente quello che è già dentro
vomitando di molte materie flemmatice e coleri ce, ella mirabilmente si purgò lo stomaco.
, 2-213: qui le barbe incolte non ce l'hanno che i morti e
, i-197: ditemi, fabbióne, quanti ce n'avete veduti entrare. =
prego di far così: barattare quello che ce n'è contro altra che mi
un figliolo, vedrai che il permesso ce lo dànno per forza. -allevare
: la maggior parte dei nostri dolori ce li fabbrichiamo da per noi: avveleniamo la
si voglia cambiar più: e non ce ne sarebbe neanche tempo, forse.
sono apparecchi di fabbricazione delicata, e ce ne sono pochi. -imposta di
diede anche una spazzata, benché non ce ne fosse bisogno. -prendersi,
si sente benissimo che la stagione oramai ce l'ha fatta a superare il punto più
): di tanti visi, non ce n'era uno che sembrasse dire: fratello
particolare obiezione abbia fallènza; di che ce ne sono due segni considerabili.
scritti e tassando gli scrittori, non ce ne dobbiamo dolere. baretti, 2-147:
: l'esempio di tirare innanzi falliti ce lo avevano dato i gentiluomini romani e i
, in guisa che riuscendo male non ce ne venga nocumento. manzoni [colonna infame
ma'più che si giochi! / noi ce n'andremo oggi in ragionamenti. /
più di 154 sillabe; nel vostro ce ne sono 156. quelle due di più
. l. martelli, 1-71: noi ce n'andremo ragionando insieme / dell'amorose
che ci lavora dentro senza che noi ce n'accorgiamo. -con significato attenuato
l'uso e la frequenza ci famigliarizza e ce ne diminuisce il terrore. de giuliani
le viniziane per famosissime, se molte ce ne fussero simili a voi. tasso,
; / ancora si fancello, cetto ce di venire. testi fiorentini, 6
noi siam tutte femine, e non ce n'ha niuna sì fanciulla, che non
è vizio di tutti i neri; e ce n'è il proverbio: egli ha
'l fantino, che 'l verbo divino / ce veio encamato. bianco da siena,
pascoli, 522: vero che a volte ce li nascondi, / quei chicchi;
ogni minuto centomila spole. / e ce n'ha mille ogni città, che fanno
, attesoché mi ruppe la testa che ce la facessi. pananti, i-13:
loro. moravia, ix-12: che ce ne importa a noi della loro guerra?
eran solo discorsi, eppure il gusto ce lo siamo cavato. -intavolare una
si farà bello e robusto più di quanti ce ne siano nei dintorni,..
di queste ambasciate e foresterie, che ce n'era gran quantità, si giostrò e
rammentava. cinelli, 1-130: non ce la fo più a nulla, da
dai cani fradici. gli ombrelli non ce la facevano. tecchi, n-131:
nella sala, lei mi disse: « ce l'abbiamo fatta ». -compiere
e del gran mogollo, e poi ce la farem sotto. -che sotto, che
, anzi pure noi medesimi spesse volte ce raccendiamo. rosa, 11: di
osteria. grazzini, 4-248: -poi ce ne andremo a bere. -e dove?
ci capisse tutta. tecchi, 9-87: ce n'è una, minuscola,
alberto a superga!... chi ce l'avesse detto a tutti e due
sé. idem, 1-iii-158: mezzani non ce n'era? sì, ma buona
con certi fattoruzzi, infra i quali ce ne era uno molto bello.
porta che né tu né io aveduti ce ne siano. m. adriani, i-89
senno... con bellissimo avvertimento ce la mostrarono [la natura di amore]
cattivo come i predecessori, né come ce lo presentano gli storici dediti a'nemici di
richiesta, maliziosi e maligni, e ce n'è sempre moltitudine, diranno che l'
l'un'omo a l'altro e no ce lassa 'n pace. b. davanzali
calpestio di noi, che timide / ce ne andavamo, accorse il tuo fedele
somaro], colla felice notte, e ce n'andammo nella camera vicina a dormire
voce di giulio cesare, e noi ce ne felicitiamo con lui. = voce
noi siam tutte femine, e non ce n'ha niuna sì fanciulla, che non
, padrone mio, i'vo'che noi ce ne rimagnamo di questa arte dell'andare
. bontempelli, 19-51: di siffatte ce n'erano e non erano eccezioni;
, xi-353: la bocca, poi, ce l'ha grandissima, da un orecchio
2-179: fra tante leggiadrissime, non ce n'è stata alcuna che ti abbia
: l'istesse montagne appunto della luna ce ne fanno testimonianza, le quali ferite da
, e piero e matteo, non ce ne vollono mai dare un ferlino,
omo pace sì metteraio, / sì la ce fermeraio, non se deia guastare.
, 2-17: rivoluzione in sicilia non ce n'era mai stata, qualche fermento
si sente benissimo che la stagione oramai ce l'ha fatta a superare il punto
ferrata io porto l'olio santo: / ce n'è per tutti. verga,
l'orazione spessa e fervente, come ce ne esorta san pietro. d'annunzio,
iacopone, 5-22: lo tatto lussurioso ce vergogna d'apparire, / lo deletto
, ma la sua fetta di pazzia ce l'aveva anche lui nella sua testa
altrove da quella parte, si infiammano. ce n'è di varie specie e nomi
dico: « ahò, il fiato ce l'hai? » pure, siccome ci
, cocciutoni, / e rei, quanto ce n'entra; ei s'è ficcato
giovanni di bùrico; e loro non ce l'avrebbero voluto, perché era uno
/ non signore, a quel mo'non ce lo piglio. - / -eh!
di fico su le sue vergogne. oh ce ne vorrebbe di molte per quest'adamo
sebbene non rappresentino fedelmente le cose che ce le hanno cagionate, pure possono alla
. anzi rimarreste offeso a dirvisi che ce la fate. 23. locuz
serra, iii-201: camere libere non ce n'è. pare che non sia ancor
, che sono 24 persone, e non ce ne starebbero 25; ma quelle ci
immortali e gloriosi. pallavicino, 7-53: ce 'l raffermò la chiesa, la quale
società filotecniche; e gioverebbe che più ce ne fosse, e più caritatevolmente operose
dia o in qualche sucida / che ce lo storpi, o in qualche sgherro che
lo storpi, o in qualche sgherro che ce lo / svii? tirate innanzi,
: nel vasto tesoro dell'induzioni erudite, ce ne potrà ben essere delle più fine
di un'alba di finimondo che non ce la faccia più a vincere la tenebra.
6-104: finì il suo bicchiere e ce ne andammo. vittorini, 3-71: «
propria teoria. alvaro, 12-22: ce n'erano anche altre di brutte frasi;
catulliano, e il francesismo volteriano: ce n'era troppa necessità). =
presto a metter mano sui cantanti. ce n'era sempre che mancavano di tutta
l'isola vacante, / caro governo, ce ne andiamo in fumo. -da
iii-382: cause d'inimicizia tra voi non ce ne avrebbero ad essere; forse un
una novella più gradevole di questa ella non ce la poteva dare, se foss'anco
morte, invidiando al mondo tanto bene, ce lo tolsero d'anni trentacinque. lanzi
proporzioni; della qual notizia egli medesimo ce ne rende certi nella sua seguente figura,
manzoni, 394: ciò che ce lo fa credere è la differenza delle
varthema, 195: infra li altri coralli ce erano doe grampe che mai ne andorono
giunio rustico grancancelliere del senato fatto da ce sare,...
: oltre ai due figlioli grandi, ce n'era uno che aveva appena dieci
la granne esmesuranza, / l'amor ce vola a desteso, va mon- tanno
a lecto a repos- sare, che ce rendemo certi ne debba avere grandissimo bisogno
a raccattarle sotto gli alberi, dove ce n'era come se fosse grandinato.
impeto del nemico. fracchia, 726: ce ne stavamo accampati sotto l'argine destro
quel peruginaro, quel maialone (e ce ne schiacciò un altro anco più granito)
che il porfido; e di questo granito ce n'è di dua sorte; uno
/ ed or che di tal gente ce n'è tanta, / è grassa se
promesse, con sue melate parole diciam che ce la fa troppo grassa.
. pontano, 1-29: bona còlerà ce vole, che accenta foco e rescalde
li sacerdoti ci dovevano dare gratis, ce l'hanno venduto, e insino alli sacramenti
che ho fatto a tirarlo su come ce l'ho tirato! ecco la gratitudine
nella stanza non indugiava alcun odore sgradevole, ce n'era anzi uno leggero e grato
i soldi si diverte e chi non ce li ha, si gratta.