, i-1-159: meglio dell'omo, a ccui ragione è data in connosciere e amare
et a le sue redi et a ccui elli la desse da ondomo legitimamente difendare.
e credo tali e tanti, a ccui avene, che, s'elli vollesser bene
voi tucti nel mondo magni, a ccui s'affaitan tutti ei minor vostri e
a le sue redi et a. ccui elli la desse da ondomo legitimamente difendare
il reo, cioè colui a. ccui è addomandato, non comparirà al termine
il già trito proverbio « a. ccui dio la concieae, san piero la benedica
oscure cose future divinamente, a. ccui ancora le mie santissime muse pienissimamente conceduto
simiglio. / figlio, e a. ccui m'apiglio? / figlio, pur
, i-xv-11: e. ccolui a. ccui l'ingiuria sarà stata fatta, sarà
fra giordano, 7-5: a. ccui uopo raguna l'avaro? non a suo
covita le principazioni, che quelli a. ccui elli parla quelli è di pigior insengnia
sentenziamo che a. ccoloro a. ccui sono concedute le possessioni che sono censuarie
di san gilio, 221: a. ccui m'a- piglio, lassa, taupinella
, avrai ». a. ccui per beffamento fu detto, « 0
alle vedove e a'pupilli, a. ccui succedea- no. m. villani,
e della reina giovanna, a. ccui succedea i. reame. tavola ritonda,
questa con voi siede, / da. ccui sento tuttore / la chiara luce del
sabaot dà vinto e perduto a. ccui gli piace, secondo i meriti e i