vederla o udirla [questa commedia], cavisi gli occhi perché altrimenti non la corrà
più rifl. soderini, 138: cavisi una fossa et quivi per forza di
, perché da queste erbicciuole avvien che cavisi assai più grosso bottino, che da altre
piglisi la tartaruga e taglisele la testa e cavisi con destrezza la carne dalla scorza,
deriv. da imburreggiare. poi cavisi e pelisi il sodo, e imbollettatala di
quando sia ingrossato quanto un'asta, cavisi con ogni diligenza e traspiantisi a dove ha
. c. bartoli, 4-180: cavisi nel terreno una fossa quadrata, e mettasi
lapislazzuli. dalla croce, iii-23: cavisi... il sangue dalla vena
a che sia mezza cotta, poi cavisi e pelisi il sodo, e imbollettatala di
loro. soderini, ii-137: di poi cavisi [il grano dall'acqua] e
c. bartoli, 1-94: cavisi duoi piedi di terreno e mazze- ranghisi
comanda che si faccino in questo modo: cavisi duoi piedi di terreno e mazzeranghisi molto
, allungare. romoli, 128: cavisi l'uva passa e pestisi insieme con
e e romoli, 128: cavisi l'uva passa e pestisi insieme con
perlessare; e perlessata che sarà, cavisi e spoglisi di quella pelle che ha d'
sia ben cotta, e quando sarà cotta cavisi dal brodo e lascisi rifreddare.
insieme. romoli, 128: cavisi l'uva passa e pestisi insieme con le
o udirla [la commedia], cavisi gli occhi perché altrimenti non la corrà.
tristo odore; pestisi nel mortaro e cavisi la scaglia. f. negri, 1-17
uguale grandezza e grossezza del fico, cavisi fuori dall'altro capo della fossetta
sino a che sia mezza cotta, poi cavisi e pelisi il sodo e, imbollettatala