, che si attestassino insieme, chiamavano cavea. soderini, i-252: facendo un gran
lat. tardo caveóla, dimin. di cavea * ca vità, gabbia
, che si attestassino insieme, chiamavano cavea, lo edificio tutto in sé chiamavano
anfiteatro. baldelli, 5-168: nella cavea, poich'era la parte di mezzo
. maffei, 5-5-207: la voce cavea, usata... per * teatro
convincente che non possano altri teatri con la cavea e l'altre parti molto più in
. = voce dotta, lat. cavea 4 la parte del teatro o dell'anfiteatro
. 4. stor. porta della cavea. milizia, ii-279: 'coclea'.
antichi alla porta della grotta, o cavea, d'onde si facevano uscire le
compresi fra le scale di passaggio della cavea, stretti verso il basso e allargatisi
corridoio che divideva i vari settori della cavea nel teatro antico. tramater [s
, se non quello / ch'io cavea dato con lagrime tante / in rimembranza
/ di stranieri e crudi amanti / cavea posta in servitù. foscolo, xiv-314
teatri che si attestassino insieme, chiamavano cavea. palladio, 4-5: ne i tempii
e signorile. = lat. cavea * gabbia per uccelli o fiere ',
, assai probabil. dal lat. cavea 'gabbia'; cfr. fr. jaiole 'gabbia'
cicerone improvvisato - la perfetta sonorità della cavea. improvvisatóre (ant. improvisatóre
sedevano gli spettatori (e corrisponde alla cavea dei romani). = trascrizione
maffei, 5-5-208: tal era la * cavea ', in cui dice plinio che
dei ripiani anulari che suddividevano orizzontalmente la cavea dei teatri romani. ojetti, i-441
spazio dilla mediana aerea dii consepto dilla cavea dii teatro silicato il vidi di una
, 1-32: io ho voluto redimerti, cavea data la mia stima come tavola che
proprio / improvviso ammutolimento / la vociante cavea, gli pianta / addosso un'unica
-da cicerone improvvisato -la perfetta sonorità della cavea. 2. per estens.
riservato alle danze del coro, la cavea, la sezione semicircolare di gradinate,
l'innovazione più significativa è costituita dalla cavea, che poggiando interamente su costruzioni in
de balestra, è uno luoco chiamato cavea leonis. z. contarmi, lii-
; / vedova reman de cristo / che cavea cotanto con fiori azzurri, simile al
romani, ciascuno degli ingressi aperti sulla cavea che permettevano l'accesso e l'uscita