due uova, da uno dei quali uscirono castore e polluce, dall'altro elena e
volgar., 1-51: ma lo re castore, affiggendo fortemente la lancia nel suo
me fatte... a bordo del castore, che ci portava al settimo congresso
temenza confonde i propri vestigi? che del castore, che si sterpa i genitali?
, v. castrocchia. castore, sf. miner. petalite, castorite
. bestiario moralizzato, v-363-1: de lo castore audito aggio contare / una miraculosa maravellia
27-57: e dicea ch'imitato avea il castore, / il qual si strappa i
confonde i propri vestigi? che del castore, che si sterpa i genitali? marino
., i-275: alfonsino assesta il castore sui ricci, piglia il giunchetto dal
': con allusione al mito di castore e polluce, nati dall'uovo di leda
i-187: voi avete inteso dire di quel castore e di quel polluce..
parto dell'uova, di che nacquero castore e polluce. campanella, i-429:
dante, purg., 4-63: se castore e polluce / fossero in compagnia di
configurazione loro, come sacrare il tempio di castore e polluce a s. cosimo e
furioso per vendicarlo si lasciò correre a castore colla spada ignuda. pulci, 2-3:
fazio, v-1-78: dove i due frati castore e polluce / deificati ciascun si disegna
sm. plur. mitol. i gemelli castore e polluce, figli di zeus e
e con grande virtude di combattere liberò castore. = voce formata su sbarattare (
cicerone volgar., 1-400: crudele dico castore, tacendo come egli è disumano ed
rimaste sepolte sotto le ruine del tempio di castore e di polluce, furono in parte
loro, come sacrare il tempio di castore e polluce a s. cosimo
persona per le scale del tempio di castore, coperse di sangue e di ferite quelli
li figliuoli di leda, cioè furono castore e polluce)... salì nella
lui, che abbraccia il cigno, e castore e polluce che uscivano dell'uovo in
zodiacale caratterizzato da due stelle brillanti, castore e polluce (il sole vi entra
dei poeti, che diceno che polluce e castore fumo fratelli figliuoli di love e di
, 27-57: dicea ch'imitato avea il castore, / il qual si strappa i
andar solean le gente / al tempio di castore e di polluce. boccaccio, dee
conc., i-275: alfonsino assesta il castore sui ricci, piglia il giunchétto dal
] regnavano, dei quali l'uno castore e l'altro polluce per propri nomi
/ cacia l'omo, enveice de castore, / per prendarlo stando nel peccato
questi capitani: nestore, pilo, castore e polluce. laude cortonesi, xxxv-n-16
: in tavole dipinte... / castore dal bel l'elmo,
re di sparta, e madre di castore, polluce, elena e clitemnestra.
onore. latini, 3-62: [castore] ha voluto trarre lode della sua
due forme che si dimostran nude / di castore e polluce, in ciel formate /
a diece a diece, come quelle di castore o di martore o di volpi
bestiario moralizzato, xxxv-11-316: de lo castore audito aggio contare / una miraculosa mara-
penna e calamaio dimostrar la povertà di castore e di cinna, con due monostichi poverissimi
sono mordaci, coni'anco è il castore. soderini, iv-192: per fargli [
li poeti essere fatto di polluce e castore figliuoli di love e di leda, co
2-10: con questa medesima gloriosa fama sono castore e polluce frategli, e'quali non
boccaccio, iii-8-18: appetto a castore / anchelado s'oppose con valore
giuseppe flavio volgar., ii-160: allora castore dicendo di volersi accordare e pattovirsi con
fiorio, 519: il elame del castore è disuguale e bianco mescolato di igio
.]: 'fratelli pdeati': così appellavansi castore e polluce perché rappresentati col pdeo.
fatto. antonio di meglio, lxxxvtii-ii-75: castore e poluce / non son nel ciel
genti di un piccolo fragmento di carne di castore, il qual, gettato in acqua
combattimento pitiade v'intervennero gli dei e castore fu vincitore dello stadio, polluce del
dall'ermellino. giamboni, 8-i-247: castore è una bestia che conversa nel mare
sua luce, / rideva in fronte a castore e polluce. >el carretto, 2-195
caciatore: / cacia l'orno envecie de castore / per pren- darlo stando nel peccato
e nelle due estremità li due fratelli castore e polluce che con una mano frenano i
flavio volgar., ii-160: allora castore dicendo di volersi accordare e pattovirsi con
cicerone volgar., 1-421: tu, castore, della tua prosperosa avventura non puoi
teseo in atene, ren- duta a castore e a polluce, suoi fratelli, radomandantila
genti di un piccolo fragmento di carne di castore, il qual gettato in acqua in
'mousseline ', alfonsino assesta il castore sui ricci ». psiche4, sf
afferrato. serpetro, 294: il castore ha tanta forza nella bocca che,
foscolo, 1-409: io miro invan per castore divino / ram- mansator di palafreni:
fatto a rampicóne di certo uomo chiamato castore. 2. marra dell'ancora
spedizione di ponto, dove pur convengono castore e polluce, fratelli d'elena,
, iii-377: elena, sirocchia di castore e polluce, fu prima rapita da
sirocchia,... così rispuose castore. segneri, iii-1-165: per isconto del
fili del bozzolo, la lanugine del castore od altro. -far rifiuto: resistere
che v'andrebbe lui, accadde che castore lo invitò che ricevessi un poco d'a-
tore: / cacia tomo enveice de castore / per prendarlo stando nel peccato.
ritorna / col fiero tauro dietro al bel castore, / rinforzando il valore / nello
di molti che elena era sirochia del re castore e polluce e era d'incredibile bellezza
dante, purg., 4-65: se castore e polluce / fossero in compagnia di
dante, purg., 4-64: se castore e poluce / fossero in compagnia di
di molti dìe elena era sirochia del re castore e polluce e era d'incredibile bellezza
fili del bozzolo, la lanugine del castore, od altro. n. ginzburg,
volgar., 1-423: tu, castore, hai soddutto il suo servo disleale dal
dante, purg., 4-62: se castore e poluce / fossero in compagnia di
dante, purg., 4-63: se castore e poluce / fossero in compagnia di
di roma, presso il tempio di castore e polluce. 2. dimin
guerra. erbolario volgare, 7-82: lo castore è animale el quale iace con li
. carena, 1-344: 'testicciuola', dimanda castore per castrare, perché li suoi testicoli sono
, mitico figlio di ebalo e padre di castore e poi- luce. marchetti
latino ». -sm. plur. castore e polluce, figli di tìndaro.
avventurosamente pervenne ad acaia ove lo re castore e polluce, de'quali di sopra
genti di un piccolo fragmento di carne di castore, il qual gettato in acqua in
, battaglia il dittatore si votò a castore. g. gozzi, l-i 1-253: