quei cani che s'abbiosciano sotto il castigo. linati, 30-23: il paesaggio
avventurare nelle intricate foreste vergini: il castigo dei rami, degli abbracciasele e dei
a un orrore quasi animale che sembra il castigo inflitto al laceratore dell'illusione, all'
): le donne sono di grave castigo degne, macchiando i consorti di macchia
gioberti, i-29: l'autor del castigo, trapassando i limiti della moderazione e
ad operar tutto questo è necessario un castigo. quale e quanto, ve lo
arborata il poggio s'accovaccia sotto un castigo di nuvoli. palazzeschi, i-302: verso
confortevole e buona, di quel primo castigo cosi valorosamente sfidato per mantenere un segreto
.. le faceva paventare fanciullescamente il castigo divino. e. cecchi, 5-58:
diventata mia moglie è diventata il mio castigo. idem, ii-490: è stata mia
compensazione, risarcimento di un danno; castigo, penitenza. malispini, 1-451
, il moderato dolore che vengono dal castigo, ammolliscono il suo cuore. d'
esser loro ad avvertirli d'un ignoto castigo, d'un termine prossimo. idem
confortevole e buona, di quel primo castigo. verga, i-75: voi mi eravate
, 1-168: il padre gli applicò un castigo più severo del primo; fu inutile
viso arcigno e pronto a scoccare il castigo. nievo, 8: là sedente
, e con tale nova manera de castigo vendicare non sulo sé, ma quanti da
stati scoperti, o di non averne avuto castigo. marino, 278: hawi
intera / ov'uom perdono e non castigo aspetti. / cade ogni regno, e
esopo volgar., 3-157: io castigo la grossezza di ciascun ferro, appianando
deriva da motivi imperfetti (timore del castigo, disgusto del peccato, mentre la
castigo che, come instaurazione della disciplina, è
condannato a una pena, a un castigo di una certa durata. cassola,
nasopia brignoccoluta a peperone che pareva il castigo di dio. cicognani, 1-205:
beffizzandolo, fare dare da lui alcuno castigo ad uno novo gonello pur salernitano,
suo sconforto. faldella, iii-62: il castigo meritato, per chi sente, è
voltolarsi ciechi nella propria bassezza tira il castigo, forse anche più che delinquere.
, rigore, offesa, repressione, castigo. boccaccio, dee., 1-7
ne avevo l'idea. ma un castigo, quand'è giusto e sbrigativo, lo
, danno; sventura, afflizione, castigo (della sorte, di dio).
zandolo, fare dare da lui alcuno castigo ad uno novo gonello, pur salernitano
furono innumerevoli; e non sarebbe senza castigo dei colpevoli, né senza beneficio della
1-i-215: era il presentimento d'un castigo del peccato sacrilego; d'aver fatto
bestione avrebbe capito il perché d'un castigo. tombari, 2-211: veniva l'aprile
una nasopia brignoccoluta a peperone che pareva il castigo di dio. = deriv
tuo sangue, ma tu averai quel castigo che meriti. caro, 12-996: latino
capelli, per cui andava sempre in castigo. di giacomo, i-557: -parla mo
, com'era a rousseau quel del castigo di mademoiselle lambercier, bisognerà ricercarla e
-severo, esemplare (una sgridata, un castigo). manzoni, pr. sp
cader sul capo un ben più grosso castigo. e. cecchi, 6-358: la
creincorrere (in una condanna, un castigo), venirsi dere? che tu sia
ufficio), essere inflitto (un castigo), toccare in sorte. marco
effetto straordinario in me cagionato da quel castigo, avea riempito di gioia
publico, perché questi par che meritino maggior castigo
del male acquisto, conduce i malvagi al castigo, che, sventuratamente, non è
rideva delle sgridate, si rideva del castigo, andava in un angolo, ballava
conoscendo di non potersi sottrarre al meritato castigo, prolungano per quanto possono la loro
color, ti mette alla carretta / il castigo, che premio il mondo noma.
è egli vero tuttavia che un fiero castigo cadrebbe sul povero tre- merello? questa
pace!... sapete che castigo di dio, vostra sorella! fucini,
se non tien conto delle spese, il castigo è facile: gli si eleggerà da
si rideva delle sgridate, si rideva del castigo, andava in un angolo, ballava
essere castigato, punibile; che merita castigo. = lat. castigabilis.
non vede il bastone per aria e il castigo vicino. panzini, i-811: troppi
disus. il castigare; punizione, castigo. giamboni, xxviii-234: non avere
castigate (gastigare), tr. (castigo, castighi). infliggere una
: col mio forte dente... castigo la grossezza di ciascun ferro. anguillara
quello che batte l'aere. e castigo il corpo mio, e recolo a servitudine
castigatissimo). che ha ricevuto castigo, punito. anguillara, 11-54
. scherz. ant. punizione, castigo esemplare. boccaccio, dee.,
(gastigatura), sf. disus. castigo, punizione; riprensione, ammonimento.
castigazióne (gastigazióne), sf. castigo, punizione; emendazione, correzione (
è viva in alcuni toponimi. castigo (gastigo), sm. (plur
la condizione della persona castigata. -avere castigo di qualche cosa: esserne punito. -dare
qualche cosa: esserne punito. -dare castigo a qualcuno: castigarlo. fra
, - tutti dui devete aver doppio castigo: esso del suo fallo e dello
caro, 12-i-105: ne gli dia quel castigo che le parrà conveniente. idem,
e da gli scogli / n'avrai degno castigo. b. davanzali, i-36:
e ne riporta / in vece di castigo onore e laude. idem, n-ii-363
: mi pare che tutta questa parte del castigo si debba lasciare a dietro come poco
,... e in vece del castigo debba dal padrone essere usata tammonizione.
la sua suprema autorità potrà dar maggior castigo e provveder alla chiesa di pastor più
esclama, / schiava sfacciata, ove il castigo è certo! marini, xxiv-788:
: se sia giusto rigore il tuo in castigo de'miei falli o pure affettuosa pietà
non è sotto un tal cielo sufficiente castigo a contenere un popolo che ignora sino
, 1-284: quantunque faccia impressione il castigo d'un delitto, la fa meno
un delitto, la fa meno come castigo, che come spettacolo, e non
soldati e masse armate, troverebbe debito castigo alla temerità. lambruschini, 1-188:
si accostuma alla leggiera sofferenza d'un castigo adattato alla sua età, e ad
, 1-82: subito fu spedito al castigo giuseppe de liguoro, che allora era
a gruppi, così saldamente che nessun castigo poteva disunirle. d'annunzio, iv-1-89:
esser loro ad avvertirli d'un ignoto castigo, d'un termine prossimo. pirandello,
cader sul capo un ben più grosso castigo. jahier, 14: e siam
14: e siam venuti -come per castigo -nella piccola città alpina che sa di
del genere umano, ma solo del castigo. marino, 17-173: no, no
puoi, malvagia setta, / il castigo del ciel ben giusto e degno /
ma bisogna sopportarle; bisogna, come castigo ed espiazione. oriani, x-21-148:
misericordia per evitarci forse un più tremendo castigo, ma la pazzia...
la moda d'oggi porta con sé un castigo atroce e, per noi uomini,
, i-96: eh! quand'è il castigo di dio, che ci si fa
750: -alla fine sarò libero da questo castigo d'iddio! -esclamò jacopo,
ancora sul capo di tutti un tremendo castigo di dio. verga, 4-73: vostra
dà pace!... sapete che castigo di dio, vostra sorella! d'
quelle fantasie incolte mille imagini terribili di castigo divino si levavano. borgese, 1-278:
che tutti aspettavamo, è venuto questo castigo di dio che si chiama dopoguerra,
per quelli che dovevano venire. un castigo di dio, eccellenza, un castigo di
un castigo di dio, eccellenza, un castigo di dio. brancoli, 4-14:
da quello materno che tutte giudicavano un castigo del signore, una prova orrenda e
lui. 4. essere in castigo, mettere in castigo: dovere scontare
4. essere in castigo, mettere in castigo: dovere scontare una punizione, infliggerla
. aldo e la titti sono in castigo ». « poveri piccini! » sospirò
le persone di cattivo costume sempre riportassero castigo, paride l'avrebbe riportato; e
pervie. 16. ant. castigo corporale che si infliggeva nelle scuole agli
o un cavallo): infliggere il castigo del cavallo. -al fìgur.: rimproverare
galoppo: -toccare un cavallo: subire il castigo del fargli assumere, con appropriati comandi
sangue. 5. ant. castigo corporale molto severo (v. cavallo,
-una ne paga cento: con il castigo per una cattiva azione commessa si scontano
addosso, meritarsi (una pena, un castigo, un danno: per conseguenza immediata
avrebbe fatto meglio a riconoscere che quel castigo se l'era chiamato addosso unicamente per
ch'io ci fui [a un tale castigo] condannato (né mi ricordo più
i-96: eh! quand'è il castigo di dio, che ci si fa?
non è egli vero tuttavia che un fiero castigo cadrebbe sul povero tremerello? questa considerazione
nuova: di chi riceve un ulteriore castigo per una colpa commessa da molto tempo
. aldo e la titti sono in castigo ». « poveri piccini! » sospirò
. settembrini, 1-82: fu spedito al castigo giuseppe de liguoro, che allora era
dubita che questo sia delitto degno di castigo, come complicativo di tre delitti;
, 1-132: né pria / ritrarrà dal castigo la man grave, / che si
e i suoi buoni colleghi per tutto castigo l'ammoniscono dolcemente di non lasciarsi più
che quegl'ingegni meritavano ogni più severo castigo, che, essendo nati nella calamità
cuore del cuore della famiglia e il castigo si concentra in lui come la luce
del genere umano, ma solo del castigo; concetto tanto maggiormente empio, quanto di
una persona (una pena, un castigo, un premio, una retribuzione,
(un fallo); rimesso (un castigo, una pena).
confortevole e buona, di quel primo castigo cosi valorosamente sfidato per mantenere un segreto
commessa, avrebbe dato loro condegno castigo. davila, 35: mostrare piuttosto
boccalini, iii-90: con un precipitoso castigo aveva prevenuta la consumazione di bruttissimi tradimenti
da quello materno che tutte giudicavano un castigo del signore, una prova orrenda e quasi
quelle fantasie incolte mille imagini terribili di castigo divino si levavano, i commenti,
16-2-159: sottrattosi con la fuga dal castigo dovutogli per sentenza, era rimaso in contumacia
la sua suprema autorità potrà dar maggior castigo e provveder alla chiesa di pastor più
caro, 12-i-105: gli dia quel castigo che le parrà conveniente. tasso, 8-31
a gruppi, così saldamente che nessun castigo poteva disunirle. pirandello, 5-100:
al corpo (un'offesa, un castigo, una pena, distinti da castigo
castigo, una pena, distinti da castigo o pena pecuniari). pier
dedicarle totalmente ho disposto. 2. castigo. guittone, 1-92: esso benignissimo
, rimprovero, riprensione; pena, castigo, penitenza. guittone, 3-91:
cortesissimam'è cresciuta, accorgendomi del cortese castigo che me ménte). come si conviene
annunzio, iv-2-105: l'idea del castigo e della pena eterna ancóra una volta
grandissime et innumerabile quantità di mori che poi castigo e per vendetta mia. fagiuoli, 3-1-159
: l'invidia è il peccato o il castigo delle anime grette; e io temo
ancora sul capo di tutti un tremendo castigo di dio. orioni, x-21-104: da
, 1-82: subito fu spedito al castigo giuseppe de liguoro, che allora era intendente
feroce, là lo spauracchio d'un castigo segreto, terribile, immanchevole. fogazzaro,
d'annunzio, iv-2-105: l'idea del castigo e della pena eterna ancóra una volta
accioché gli altri s'impaurissero per tal castigo. l. bellini, 5-173: il
voce e furore repressi per non incorrere nel castigo di chi non stesse nel suo cubicolo
cuore del cuore della famiglia e il castigo si concentra in lui. 20
soldati e masse armate, troverebbe debito castigo alla temerità. manzoni, 1072: entrata
non tien conto delle spese, il castigo è facile: gli si eleggerà da prima
barbari, la cui impietà ha eterno castigo, per aventura non si conviene il
di prima. daranno titolo d'oppressione al castigo, di tirannide alla severità, di
oppure la colpa, la pena, il castigo, ecc.); giusto,
: mi figuravo... che il castigo della pioggia a diluvio che l'ordine
premio, anche di biasimo, pena, castigo, disprezzo, aiuto, perdono,
finisca, per dimostrare alle genti il castigo del popolo deicida. savinio, 2-168
il gobbo ingigantito preso dal timore del castigo. 9. tr. letter
stessa debolezza, una espiazione e un castigo per l'uomo, in ima forma di
, comportamento che merita biasimo, castigo o non è degno di lode; misfatto
8. ant. infliggere (un castigo); intimare (una condanna)
dalle leggi di dio e degli uomini maggior castigo meritava il ruffiano, che per la
. ant. infliggere come pena, come castigo. 5. agostino volgar.,
invece di esporlo unicamente alla derisione, castigo che nulla giova quando è perduta l'erubescenza
7. per antifrasi. ant. castigo, punizione; prova, tribolazione,
, 1-36: giunse a minacciare un castigo agli avvocati da lui stesso destinati,
te fida, a te devolve / il castigo d'europa e la salvezza. manzoni
-un diavolo paga v altro: il castigo è sempre proporzionato alla colpa.
: e ispavento de'vivi più che castigo de'morti. tozzi, i-137:
le appariva che nella terribilità di un castigo imposto da dio ai popoli ed ai
blico, perché questi par che meritino maggior castigo che tesser burlati. firenzuola, 124
: anche il diluvio greco fu il castigo di un genere umano che aveva perso
quei che dalla divina giustizia col severo castigo della diminuzione della mente de'misfatti loro
21. ant. pena, castigo, punizione esemplare; severa repressione.
ricordo mai di aver ricevuto da lui alcun castigo. -menato da destra e sinistra
spetta, è dovuto (come premio o castigo, come compenso di una prestazione,
morte abbia interrotta, freddata quasi a castigo d'orgoglio. bocchelli, 9-101:
11. correzione; punizione, castigo (in quanto strumento di correzione e
disciplino, sm. ant. castigo inflitto a colpi di disciplina.
(ii-395): ancor che così fatto castigo fosse nel vero troppo barbaro e crudele
crudo come quegli che ha certo meditato castigo in suo potere. -per simil
il delitto fosse degno d'un notabilissimo castigo. -fare assegnamento. machiavelli
un premio, un incarico, un castigo, ecc.). leggenda
di rompere un oggetto, né un castigo / pur ne ricevo; è molto se
-proteso in segno di minaccia, di castigo, di adorazione, di supplica (
difficoltà ', in cassiodoro 'castigo '(ed è termine dell'amministra
noi; che sia distrutta / dal castigo la colpa. nxccolini, 1-1-6: come
a gruppi, così saldamente che nessun castigo poteva disunirle. montale, 1-14:
la potenza divina. -anche: il castigo di dio. dante, par.
quei che dalla divina giustizia col severo castigo della diminuzione della mente de'misfatti loro
un bene, un premio o un castigo, una lode o un rimprovero).
-in senso ironico: infliggere il castigo meritato, dare una lezione.
sua dignità (un premio o un castigo, la lode o il biasimo, la
. -ant. assegnato come giusto castigo. tasso, 1-10-66: itene maledetti
del male acquisto, conduce i malvagi al castigo, che, sventuratamente, non è
ora l'ordinanza de'quattro elefanti da castigo era formata del calònaco, dell'arcicap-
sobis- sare la patria, trovò degno castigo della sua empietà. manzoni, pr
, severo (un provvedimento, un castigo, una pena). manzoni,
. -eccessivamente duro e severo (un castigo, una pena). m
ma se per un errore giudiziario il castigo fosse caduto sopra un innocente, avrebbe
invece di esporlo unicamente alla derisione, castigo che nulla giova quando è perduta l'erubescenza
una passione, anche una contesa, un castigo, ecc.). sarpi
impunite le colpe, sia di pochi il castigo per esempio di tutti, e voltisi
: voi m'essagerate la fierezza del corrente castigo [la peste]; e veramente
un'esaltazione del vizio, quanto un castigo della credulità. botta, 4-499:
giudizio universale, la pena o il castigo ultramondani e la fine del mondo)
bocciato; sospeso dalla scuola (per castigo). -anche sostant. tommaseo
: nell'educazione domestica è escluso il castigo, al pari del premio, stimolo di
a monito per il premio o il castigo ricevuto; testimonianza vivente di una qualità
un monito, una minaccia, un castigo esemplare. g. villani, 12-44
ricorrere per la seconda volta a un castigo esemplare.. beccuti, 4:
o al bene (come può essere un castigo, una punizione, una vendetta,
delitto alcuno grave, con l'esemplar castigo del quale cosi fatto spavento si dava
assistenza al buon diritto e l'esemplar castigo alla mala fede. tommaseo, 3-i-302
esemplare di una pena, di un castigo (onde distogliere altri dal commettere colpa
primo la pestilenza, ch'è il castigo più severo di dio, poi che non
desse opera allo studio morale, da grave castigo non sarebb'ito esente. alfieri,
non v'è dignità che esentui dal castigo. = deriv. da esente
legge degli ammoniti. -esercitare un castigo: infliggerlo, imporlo, renderlo efficace
a proporzion delle colpe dovrà esercitarsi il castigo. 4. mettere a dura prova
, vanità, esibizione, voluttà di castigo e di mortificazione e di vergogna; e
de'corpi, e da loro quel castigo e flagello che la lor pertinacia et
, ma, come aristotele dice, o castigo o prova esperimentale. redi, 16-iii-262
stessa debolezza, una espiazione e un castigo per l'uomo, in una forma
moltitudine, alla pubblica esecrazione, per castigo, per monito, per emendamento.
, all'eternità del premio e del castigo d'oltretomba. berni, 9:
. -durissimo, severissimo (un castigo, una pena). -estremo supplizio
, 1-177: provoca tutti gli estremi del castigo chi non ha avuto giustizia nel distribuire
che la scommunica fosse un'arma per castigo spirituale, ma si commutò in castigo
castigo spirituale, ma si commutò in castigo di pena temporale ancora. tesauro,
del sacco, passarono più atrocemente al castigo del fuoco, e l'accesero in tante
queste son colpe che in ogni governo trovan castigo. 2. guastare, rovinare,
che perciò sentono la riforma come un castigo immeritato. -sostant. milizia,
/ [il dio] ritrarrà del castigo la man grave, / che si rimandi
finisca con quel rossore e con quel castigo che merita, poiché gli acciecati padroni
. dal medio oland. veme 4 castigo '. femèlla (femmèlla),
2-372: cuori impietriti alla minaccia e al castigo si fendono si ammolliscono ai segni di
severità, rigore, durezza; pena, castigo, repressione. giamboni, 7-86
-figur. dolore, tormento; castigo, punizione. -anche: stimolo,
voi m'essagerate la fierezza del corrente castigo. f. f. frugoni, 3-i-233
fiero ma buono, / ei giusto nel castigo, ma giusto nel perdono, /
la legge, la pena, il castigo, la censura). livio volgar
finimondi. albertazzi, 708: è il castigo di dio! dio è stanco.
4. figur. pena, castigo, punizione. ariosto, 27-119:
espiare la propria colpa; sopportare il castigo o le conseguenze di una colpa,
morali e fisiche diventa una specie di castigo, nella conscienza dei lavoratori. cicognani,
, e ch'al- lora cessa il castigo quando dio leva mano dal flagellarci.
6. figur. letter. tribolazione, castigo, punizione, penitenza (con partic
iv secolo, assunse il significato di 'castigo di dio '. cfr. isidoro
: fluttuò buona pezza a pensare un castigo adeguato alla sua temerità. giannone,
di una sanzione); disastro; castigo divino. marsilio da padova volgar.
-reso più severo, inasprito (un castigo, una pena). velluti
de gli errori, che ne ubligano al castigo eterno. pirandello, 6-368: all'
che uno fregio, non sia il castigo della sua prosonzione. -per simil
si può consigliare agli scolari, per castigo della forma del dire. c
nel furto. carletti, 164: il castigo che se li dà trovandolo in frodo
i frutti. -per antifrasi: castigo. campofregoso, 1-22: vedo ch'
; inflitto (una pena, un castigo). sarpi, vi-1-39: la
appagati gl'intendenti. 4. castigo (in par tic., castigo divino
. castigo (in par tic., castigo divino); severa punizione, dura
quella che seguirà, come premio o castigo, la vita presente; l'oltretomba.
5. figur. pena o castigo che non si può evitare, impegno
); grave, esemplare (pena, castigo, minaccia). niccolò da
galere. carlctti, 164: il castigo che se li dà trovandolo in frodo
pena infamante, luogo d'infamia; castigo che comporta vergogna, disonore; gogna
: ti piacerebbe di rileggere delitto e castigo? -sviare (il discorso,
dio; sentenza della giustizia divina; castigo, punizione. libro di sydrac,
brancoli, 4-14: tutte giudicavano un castigo del signore, una prova orrenda e
controversia); irrogato giuridicamente (un castigo, una condanna, una pena)
ma se per un errore giudiziario il castigo fosse caduto sopra un innocente, avrebbe avuto
per assegnargli il premio 0 il castigo da lui meritato. bartolomeo da
riconfermato l'invito al premio o al castigo eterno. giamboni, 111: poscia
giustizia divina. -in partic.: castigo, pena, punizione; calamità, sventura
.. significa... ogni castigo che iddio dia al genere umano in universale
malizia. nievo, 1-362: è comune castigo inflitto da giustizia divina alla gente più
, oppure mediante un premio o un castigo). guittone, i-14-32: leggie
5-36: non dee chi regna / nel castigo con tutti esser eguale: / vario
alla colpa (un premio o un castigo). chiaro davanzali, xi-29:
, assai di loro / è minore il castigo. 21. che risulta quale
-avere il proprio giusto: ricevere un castigo ben meritato. tommaseo [s
. martini, i-528: il castigo... non portava a lui beneficio
-severo, duro, esemplare (un castigo, una pena); acerbo,
montano, 32: i bambini in castigo al buio / spiano da una fessura /
3. disus. condonato (un castigo, una pena); ridotto,
l'invidia è il peccato o il castigo delle anime grette. pea, 7-474:
27. aspro, duro (un castigo, una punizione). pietro de'
. stava precipitando nella faziosità inerte, castigo di quel suo rinnegare e diffamare la
-conseguenza, risultato; premio (e anche castigo); vittoria. dante,
: interrompere una contesa, sospendere un castigo, riconciliarsi, perdonare. bibbia volgar
estensione. nievo, 33: quel castigo peraltro non mi guarì punto della mia
. 2. per antifrasi: castigo, punizione, pena. guido da
. ant. positivo, afflittivo (un castigo, una pena; in contrapposizione a
un oggetto di compassione piuttosto che di castigo. foscolo, v-389: se l'anima
4-164: la colpa porta con sé il castigo immancabile. borgese, 1-237: la
quest'antifascismo europeo di croce. sia il castigo dei loro nervi, dei loro isterismi
: chi è potente non rischia alcun castigo pur commettendo gravi colpe. proverbi
impicca lui: chi risparmia il giusto castigo alle persone che lo meritano corre il
e di demerito, di ricompensa e di castigo, accerta apoditticamente quell'avvenire che ci
7. prescritto, inflitto (un castigo, una pena). cavalca,
358: non isfuggiranno gli potenti il castigo dell'ingiuria fatta a gl'impotenti.
d'impunità colla certezza e prontezza del castigo. foscolo, v-336: non dissimulerò
colpito dalla giusta pena, dal meritato castigo (con riferimento sia a persona colpevole
partic.: che non è colpito dal castigo divino (un peccato).
quarto periodo, come un bimbo in castigo nel cantone. 2. intr.
vizio, nell'eresia o in un castigo, in una condanna). aretino
loro, perché io ti farò dare condegno castigo. g. gozzi, i-6-83:
: era costume in firenze, al castigo del delitto del pigliar più d'una moglie
istesso / la preda istessa al predator castigo, / quelle d'oro infetto ricchezze
.: meritare (una pena, un castigo). cavalca, 6-1-167: poco
-che non ha subito il giusto castigo; impunito. porzio, 3-113:
2. meritato, subito (un castigo, una punizione). guicciardini,
non temono la censura, né il castigo della loro incostanza. goldoni, x-878
, ognuna scaglia anatemi e invoca il castigo umano e divino sulla svergognata marchesa.
sofferto senza colpa, immeritato (un castigo, la morte, una sventura);
-per estens. che sfugge al meritato castigo, impunito. botta, 5-154
, di messa al bando, di castigo (una persona). giusti,
regio imperiale consiglio, e del corrispondente castigo. botta, 4-769: mentre il
cicalecci sopragionge, portarà nel tuo petto quel castigo che ben merita la tua petulanza.
6. prov. -indugio non leva castigo: una pena differita non è necessariamente
nell'orgia che rende più furioso il castigo. 2. azione, fatto,
, 1-12: infelice ministro e degno di castigo chi nel servire al pubblico ha risguardo
, si patisce nell'inferno (un castigo, una pena). fra giordano
assegnare, irrogare una punizione, un castigo, pronunciare una condanna. boccaccio
5-29: mia figlia non merita il castigo che le si vuole infliggere.
assegnato, irrogato (una pena, un castigo); promulgato (un atto di
a una voluttà sanguinaria, a un castigo inflitto con la mia mano,..
promulgazione di una condanna. -anche: castigo, punizione; sofferenza, espiazione.
canna. nomi, 11-59: suo castigo... / è d'adoprarsi con
piomba senza riparo il flagello d'un esemplare castigo. infortare, intr. (infòrto
a prendere la tua parte del meritato castigo? g. gozzi, 1-452: le
6. severo, inesorabile (un castigo, una pena). prose e
della misericordia di dio, meriterebbero questo castigo. arici, i-288: ben altri
-superiore alla colpa, immeritato (un castigo); inferiore al merito, insufficiente
partic. riferimento ai peccatori condannati al castigo eterno. cavalca, 19-310: se
e più s'ingolfa e scimunisce a castigo di sua superbia. = denom.
ignobil preda, esso commandò che per castigo gli fosse tagliato uno orecchio. b.
, il pianto); ingiusto (un castigo, una condanna). felice
di non offenderla ingiustamente, più tosto senza castigo si lasci passare qualche colpa più sconosciuta
naso carnuto e rosso, peso enorme e castigo della sua intemperanza. montano, 1-206
febbraio. ungaretti, xi-109: il castigo divino benedivano -dopo gl'interventi terribili -come
uditi sdegni del suo signore, qualche castigo, forse smarrito, al letto di
? ramusio, iii-114: di maggior castigo è degno tinventor di qualche peccato che
altro operò che la investigazione e il castigo de'machinatori. -investigazione privata:
invidia è il peccato o il castigo delle anime grette. imbriani, 2-248:
4. giustizia punitiva di dio, castigo divino (per lo più nell'espressione
furori. 2. collera o castigo divino. bibbia volgar., vii-306
i-i7: sì fattamente mi afflisse codesto castigo che per più di tre mesi poi rimasi
che sarà premio per i giusti e castigo per gli empi, nella resurrezione dei
antifascismo europeo di croce. sia il castigo dei loro nervi, dei loro isterismi
assassinato. -condanna, pena, castigo. giannotti, 2-1-34: soleva la
alla colpa (un premio, un castigo, una condanna). passavanti,
dissimularne il debito sarebbe un meritarne il castigo. pallavicino, 6-1- 227:
un orrore quasi animale che sembra il castigo inflitto al laceratore dell'illusione, all'
quelle fantasie incolte mille immagini terribili di castigo divino si levavano; i commenti,
assai di loro / è minore il castigo. giusti, 2-148: solingo e senza
della natura, e sono degni di quel castigo che non solo dalle leggi canoniche e
una ricompensa); meritato (un castigo). paoletti, 2-158: voi
se tardi rincasa, legnate, / suo castigo di quando era piccina. bocchelli,
ira: non pur non viene al castigo, non pure aspetta; ma in
che era professore di seminario, per castigo. si permetteva certe libertà con gli
napoleonica, da lui salutato come il castigo dell'orgoglio liberticida, aveva trascinato con
in cui acutamente disamina se giusto fosse il castigo dato ad un libitinàrio da demade
e a tutte vibri / il suo castigo. papi, i-69: tutti / si
illegale, abusivo: meritare riprovazione o castigo. beicari, 5-26: per ubbidire
che vi fosse un premio, un castigo, inferni, paradisi, purgatori o limbi
su di sé un danno, un castigo, una sventura. iacopone, xlviii-27
altrui del bene o di risparmiare qualche castigo a chi la serviva. cesarotti, 1-xx-415
col viso lungo, e rassegnati al castigo previsto. baldini, 9-124: passata
inverno. 5. ant. castigo, pena infernale. dante, inf
-più severo e duro (un castigo, una pena); più aspro
: è la privazione della terra, il castigo maggiore per l'uomo; è carità
quale ne sia il frutto, e del castigo, che presto o tardi sarebbe venuto
pena o dolore; giusta punizione, castigo esemplare. boccaccio, dee.,
ira: non pur non viene al castigo, non pure aspetta; ma in tanti
intenti e assorti negli uffici loro in castigo dei dannati, e radi pure,
cui si maledice ovvero si invoca il castigo divino sopra qualcuno. fra
ultimo. 2. punizione, castigo inflitto da dio (o dalle divinità
in cui si concreta tale punizione o castigo. fra giordano, 1-198: al
. -condizione del peccatore colpito dal castigo divino. bellori, ii-92:
perché le pene ecclesiastiche non sono sufficiente castigo di così gran scelleratezza. d'annunzio,
lui troppo malinconiosa e scontento per qualche castigo, volle partire, s. ignazio
un fare da malmostosa che pare qui per castigo. = deriv. dal milan.
di morte, rovina, distruzione, castigo (con riferimento all'episodio biblico, narrato
-ripescare il manico: sopportare il castigo di una colpa, di un errore
chi di noi due1 merita biasimo e castigo. b. segni, 5-18: la
achillini, ii-209: allora cessa il castigo quando dio leva mano dal flagellarci.
-veemente, duro (un rimprovero, un castigo). 5. caterina de'ricci
, ado- prano quest'altra specie di castigo. 3. arte del navigare
di questo mondo. -sottoporre al castigo eterno, punire (i dannati:
bellegambi, xxxiv-1308: il più gran castigo che dio abbia dato all'umanità siete
, 3-57 (ii-538): maggior castigo crederei io che meritassero i parenti che
.. avete scelto davvero un castigo di buon gusto. mattacchione, mattacchione
: accingersi a percuotere, minacciare un castigo. b. davanzali, i-218:
non ruoti la mazza / percotendo a castigo e a medicina, / servi saremo e
canti. 4. figur. castigo divino. fra giordano [crusca]
capaccio cornuto. -figur. duro castigo, severa punizione. savonarola, 7-ii-251
esser loro ad avvertirli d'un ignoto castigo, d'un termine prossimo. dalla
s. maffei, 7-262: il castigo... da siila fu ampliato ed
!: per minacciare un imminente severo castigo. tommaseo [s. v.
come quegli che ha certo il meditato castigo in suo potere. 4.
aspro e severo (un monito, un castigo) o perchè gravemente offensivo (un
quei cani che s'abbiosciano sotto il castigo e nel pugno del padrone diventano tutta
6. ridotto, mitigato (un castigo, una pena). tasso,
, e le donne sono di grave castigo degne macchiando i consorti di macchia tanto
prigione, per potergli poi dare il castigo che si merita. redi, 16-v-353:
signora monti... un giusto castigo... federico pure pensava che salandra
meriti. -rimunerare di premio o di castigo, conforme ai meriti di ciascuno.
2. dovuto a qualcuno come castigo per un comportamento biasimevole o per azioni
6. che merita condanna, castigo, rifiuto (un atto, un
già di compassione, ma solamente di castigo. saba, 1-190: beethoven parla
della colpa (un premio o un castigo); giustamente meritato. maestro
a soddisfare dell'altra richiesta, per castigo e consegna di coloro che han commesso uccisione
-per antifrasi: punizione, pena, castigo inflitto per una colpa, per un
, agli errori (una pena, un castigo). serdini, 1-42: non
alla colpa (una pena, un castigo). maestro alberto, 34:
persona a una pena, a un castigo, alla tortura, alla morte; destinarla
lui, che sopra lui caderà il castigo per le miche che averà civan- zato
i suoi errori, / dato è il castigo e la dovuta pena. / ai
concreto: la pena prevista, il castigo comminato. guittone, 95-9: tal
ha discacciato e con aspre minaccie di severo castigo, s'io non isgombrava in quel
senso concreto: la pena, il castigo. cavalca, vii-101: non reputa
. -in partic.: promessa di castigo da parte di dio. bibbia
fisici; fare incombere su qualcuno un castigo corporale, allo scopo di ottenere sotto-
autorità; preannunciare, fare incombere un castigo. -anche in relazione con una prop.
-comminare, stabilire; rendere noto (un castigo, una sanzione). nardi
-indicare come peccaminoso e degno del castigo divino. giamboni, 10-42: quando
. prospettare una misura punitiva o un castigo, l'attuazione del quale non dipende dalla
, una sofferenza, un'offesa, un castigo); non grave, non preoccupante
e ucciselo, senza averne un minimo castigo dalla giustizia. 0. rucellai, 3-61
essa [ribellione] per mettere col castigo di pochi il terrore in tutti gli altri
. -meno severo e duro (un castigo). guittone, ix-15: morte
meno severo, meno duro (un castigo, una pena). r.
natura quali erano, procuravano il'loro stesso castigo, e perciò non eran tanto pericolosi
chimica soverchiava il lavoro spirituale, supremo castigo dell'orgoglio pigmeo! 2.
dolore o sofferenza, blando (un castigo, una pena). delfico,
unite / pare chiamino il mite / castigo della fanciullezza. 11. che
merito della sua sincerità, il castigo era sempre mitigato. -intr.
attenuazione di una punizione, di un castigo, di un provvedimento; riduzione di
questo modo vario nasce dalla mistura e castigo che l'un contrario riceve dall'altro
più sopportabile (una pena, un castigo). tasso, n-iii-793: la
. v.]: moderare un castigo, una pena. 4. rendere
; che allevia una pena o un castigo. ammirato, ii-314: era stato
., 9 (163): il castigo intimato subito non fu che d'esser
ediz. 1827 (160): il castigo intimato al momento non fu che un
vita terrena (una pena, un castigo). s. bonaventura volgar
le scritture è... il maggior castigo che dio imponga in pena a chi
sono assegnate alle anime dei defunti come castigo, come espiazione temporanea o come premio
cima della poesia. sa bene catullo il castigo che quello sciagurato merita e lo dipinge
anima. -per antifrasi: punizione, castigo. dante, purg., 11-125
selva pisana, simili ai monimenti del castigo 'più o men caldi '.
morditura: la colpa esige un adeguato castigo. proverbi toscani, 164: con
: ingiuria mortale. -che merita un castigo gravissimo, che non può avere perdono
bellezza amata. -punizione, castigo corporale durissimo. iacopone, 1-45-66:
4. pena, punizione, castigo. siri, vi-295: fu condannato
mosche addosso a qualcuno: evitare un castigo meritato. g. m. cecchi
cui acutamente disamina se giusto fosse il castigo dato ad un libitinario da demade ateniese
2. figur. pena, punizione, castigo. ariosto, 23-3: credette pinabel
cavallo] da una parte il rigore del castigo, trova il modo di far il
nasopia brignoccoluta a peperone che pareva il castigo di dio. = formazione scherz
né il ferro né il fuoco stromenti di castigo; diede ad un uomo di alte
della sola pratica, sapeva che 'l castigo di que'due fantaccini l'aveva liberato
, / schiava sfacciata, ove il castigo è certo. achillini, ii-207: stanno
e come niun premio, così niun castigo dispensa, se non quanto le necessarie leggi
: con voce sicura / negavi che fosse castigo la sventura. montano, 1-249:
del sacco, passarono più atrocemente al castigo del fuoco. d. dolfin,
. martello, 3-1-167: dopo lieve castigo, onde i tuoi nevi / purghi
è la noia, se non il castigo di chi rinunzia alla creazione? carducci
. benzoni, i-22: questo castigo fu causa che gli spagnuoli comin
stanno forte adirati e preparano alcun grave castigo di sterilità, di pestilenza, di
sull'italia e la pronuncia di un castigo che essa deve espiare per redimersi.
lingua gli s'ammortì alla parola: castigo sì notorio alla corte che, ammirandone
appena il sovrano motore aveva pronunciato il castigo al peccato d'adamo che, fatte
nelle cerimonie numerosissime e vengono letti per castigo, per imposizione o per disperazione.
cielo. 8. ammenda, castigo. pasolini, 7-164: mi lascia
voi altri signori mi giudicherete degna di castigo per quel ch'io ho fatto, conciò
tardi rincasa, legnate, / suo castigo di quando era piccina. / e quando
e dei peccatori; la condanna, il castigo che ne può conseguire. giamboni
offese si cangino loro in istrumenti di castigo. manzoni, ii-628: te dalla
-1 ^ 05 'frusta, flagello, castigo '. omeroradiale, agg.
il motivo religioso del premio e del castigo della vita futura è universale ed operativo
[al santo] non poteva restare senza castigo. -in relazione con un compì
ella è una rea, ma il suo castigo opprime e aggrava me innocente.
: badi, me lo merito questo castigo; mi ripento a tutte l'ore.
come espressione o esclamazione che minaccia un castigo o una vendetta a breve scadenza.
della natura e sono degni di quel castigo che non solo dalle leggi canoniche e
con molta facilità e frequenza (un castigo, una pena). b.
a crudeltà (una legge, un castigo, ecc.). livio volgar
il quale la società ospitante si merita un castigo. ospitanza, sf. disus.
risolversi ed a punire con giusto ed esemplar castigo gli autori di un delitto commesso nel
otturarmi la bocca, onde meritate maggior castigo ché, per volermi acquetare, aggregate passione
8. con valore antifrastico: punizione, castigo. monte, 1-75-n: lo pagamento
un senso negativo (indicando vendetta, castigo, punizione o, anche, ingratitudine,
felicissimo pago. -con valore antifrastico: castigo, punizione. giorgio dati, 2-858
sono troppo palpabili gli utili che dal castigo d'un solo malfattore riceve tutto uno
ma appena alla terza. -il castigo per il mal fare può giungere tardi
i propri denti: incontrare il meritato castigo o, anche, un'opposizione decisa,
, per ricevervi la ricompensa o il castigo che avranno meritato... gl'
, i-3-147: legge rimessamente, quasi per castigo, dietro la paratoia dell'occhialino,
il peccato superò il tormento o se il castigo pareggiò il delitto. bacchelli, 1-i-207
mio giudizio, e renda / pari il castigo a l'o- pre. pallavicino,
5-36: non dèe chi regna / nel castigo con tutti esser eguale: / vario
quanto spetta (una pena, un castigo, un premio). - anche assol
di piles, per non aspettare il castigo, si partirono dall'es- sercito.
più giorni fui rinchiuso in camera per castigo; e quindi nuovo pascolo e fomento
specie di pomici. -passare senza castigo, senza pena: rimanere impunito.
molti popoli. -scontare il castigo previsto dalla legge per un delitto;
adempimento di una sentenza punitiva (un castigo, un supplizio, la morte).
de'due rappresentanti, non soggiacesse a castigo alcuno, toglie vano affatto
de'pazienti? -chi subisce un castigo, una punizione. muratori, 6-67
di oltraggio, di ingiuria o di castigo (anche come minaccia). cavalca
provvisione di ordinar, con pena di severo castigo, a'saccomanni ed a'soldati di
: il rigor de la pena e del castigo / con maggior forza e con
anche pèni). punizione, castigo inflitto a chi ha com
si passa pena. -supplizio, castigo, punizione inflitta da dio (o
4. ant. punizione, castigo. buti, 3-789: l'anima
travagliato; che è afflitto da un castigo (con partic. riferimento a cristo
, penosa; essere afflitto da un castigo; subire, sopportare le conseguenze negative
, af flitto da un castigo, da torture, da tormenti
penato. 5. punizione, castigo inflitto dal destino. tommaseo, 2-ii-37
24. assol. sopportare il castigo o le conseguenze di una colpa;
. un ginocchio. 9. castigo, anche corporale, inflitto a ragazzi
nel linguaggio ascetico, essere condannato al castigo eterno dell'inferno. latini, i-2862
la privazione della terra, il castigo maggiore per l'uomo; è carità permettergli
1-91: il premio o il castigo del bene o del mal operare non in
4. sottoporre alla sanzione, al castigo che sono ritenuti giusti o che sono
pena la persona, per indicare il castigo capitale con cui viene punito un determinato
da chi voleva ormai permettere il suo castigo che se ne restava in campagna in una
di dio, e ch'allora cessa il castigo, quando dio leva mano dal flagellarci
va', peste d'inferno, / castigo de'mortali: io pur ti deggio /
quando la moltitudine delle loro sceleratezze merita castigo, bisogna usar ogni arte et ogni astuzia
sopragionge, portarà nel tuo petto quel castigo che ben merita la tua petulanza. lupis
... non ne prende severo castigo, ma usando piacevolezza vie più gli
biblico, tribolazione, flagello, grave castigo inviato da dio a empi, malvagi
dall'alto con l'autorità di un castigo supremo. -basso e largo (
lodabilmente la piazza della violenza e del castigo. 14. posto per una persona
di persuadere ai vostri cittadini che 'l castigo che ve ne viene risulta in biasimo ed
fin di bene (con riferimento a un castigo severo o a un rimedio drastico)
della pietosa sua lettera e poscia del castigo di già sofferto ella fosse, se
deprimendole, piglia di te qualche solenne castigo. -assol. parlare.
chimica soverchiava u lavoro spirituale, supremo castigo dell'orgoglio pigmeo! 8
e conoscerà liberamente che quelle furono per castigo della sua pigrizia. oliva, 827:
sei stato buono a rubare. adesso ti castigo io ». e mi dà un
una punizione, una sanzione, un castigo); farsi sentire (la giustizia,
piomba senza riparo il flagello d'un esemplare castigo. goldoni, ix-44: ella è
et immediatamente dopo spregiandolo, provocarlo a castigo? loredano, 3-175: figliuoli,
e pure meritava un rigoroso e esemplare castigo a vista di tutti. 6
ii 271: -rosaura per castigo or ora sarà maritata col signor fiorindo
di strada, / ché per donar castigo a un poltroniero / uopo non è di
una pena, una penitenza, un castigo). formula di confessione umbra,
una condizione differenziata di premio o di castigo (e la tradizione popolare e la fantasia
[cam] sulla sua posterità il castigo d'esser soggetta ai servi dei servi di
. papini, i-225: non c'è castigo più atroce dello sguardo puntato del povero
pravo / non se n'andrà senza mortai castigo, / in fummo rissolvendo i suoi
pietà e compassione che di biasimo o di castigo. firenzuola, 280: o il
panigarola, 2-409: ecco che il castigo, che mi ha dato iddio, non
a prefiggersi. -comminare, infliggere un castigo. marino, 1-13-122: precipizi maggior
il ragazzo] e gli spiegavi il castigo, ricoverato nelle tue grandi mani, e
ha una funzione analoga a quella del castigo, come azione sussidiaria alla costituzione dell'autocoscienza
. frachetta, 580: volendosi prender castigo di soldati che hanno fatto alcun mancamento
di seguirlo. pirandello, 8-501: il castigo, se mai, doveva essere per
-inflitto a un colpevole, comminato (un castigo, una pena). giuglaris
possa o non voglia farci provare questo castigo, se non conserveremo l'ordine che lo
drammatico parallelismo rappresentare il rimorso presenziente il castigo che intanto maturasi. d'annunzio, iv-i-
nasopia brignoccoluta a peperone che pareva il castigo di dio. cassieri, 11-45: «
e vana di dar premio ai buoni e castigo ai malvagi. pretendènza, sf
due riflessioni che non sono da pretermettersi senza castigo. spallanzani, 4-ii-95: in questa
la condennavano, rimesse l'assoluzione e 'l castigo agli areopagiti. -di eserciti
gettato nello stromboli dal nero cavallo del castigo di dio. -sostant.
abbiamo abbandonate, quanto si merita di castigo per quelle poche che possediamo. c
ed esilio. -con valore antifrastico: castigo, punizione. lorenzo de'medici,
: cosa in vero degna d'acerbissimo castigo. il perché egli del fatto non
1-12: infelice ministro e degno di castigo chi nel servire al pubblico ha risguardo
dalla severità e non solo aborrente dal castigo, massime dove intervenga sangue e privazione
molta considerazione. tortora, i-137: al castigo di questi orrendi misfatti non si procedeva
, / sia tormentosa, pur lieve castigo / fora a chi tante atrocità procura.
. -in senso negativo: vendetta, castigo. a. pucci, cent.
e non potendo far altro profetizzava il castigo di dio. piovene, 8-30:
gaudio come in un delitto che non tema castigo. 7. piegato in avanti
lavoro si concepisca come esecuzione dell'antico castigo biblico, o sia come missione dell'
cesare è che a niuna dimostrazione di castigo o di rissen- timento ei sia mai
tardi rincasa, legnate, / suo castigo di quando era piccina. / e quando
qualcosa; minacciare una pena, un castigo, infliggerli. nardi, 07:
: sono troppo palpabili gli utili che dal castigo d'un solo malfattore riceve tutt'uno
la propria per indicare l'inevitabilità del castigo). monte, i-x-56: di
proprio comportamento peccaminoso, a infliggere un castigo. s. carlo borromeo,
immediatamente dopo, spregiandolo, provocarlo a castigo! camfiailla, 1-5-66: quando l'
, piuttosto che una finezza, un castigo. g. gozzi, 1-11: chi
una regione (un danno, un castigo, una situazione negativa, una calamità
1-12: infelice ministro e degno di castigo chi nel servire al pubblico ha risguardo al
chi di noi due merita biasimo e castigo. d. bartoli, 9-29-1-3: l'
-applicato, inflitto ai fanciulli (un castigo, una punizione). paolo
pulizióne, sf. ant. punizione, castigo (anche con riferimento a dio)
punibili, onde n'è sempre mite il castigo. einaudi, 2-128: la reazione
allo strumento con cui si infligge un castigo corporale. boccaccio, dee.,
offese si cangino loro in istrumenti di castigo. giannone, 1-2457 l'economia di
.. rimangono per mala usanza senza castigo. g. micheli, lii-13-268: punì
condennavano, rimesse l'assoluzione e 'l castigo agli aeropagiti. varano, 1-365: or
ant. anche punizióne), sf. castigo psicologico, fisico o materiale inflitto a
l'atto con cui si infligge un castigo. boccaccio, vii-233: tu
papini, i-225: non c'è castigo più atroce dello sguardo puntato del povero
en memoria de poterlo narrare [il castigo]: / si ententa fosse el mare
cattolico avrebbe detto, che rinvenivano il castigo nella colpa loro stessa; e che la
alimento. papini, 27-426: ogni castigo che dio manda ai suoi servi e giusto
e che tolse quasi al meritato castigo quell'altro scellerato del nogarola,
flaiano, 4-39: « è il castigo di dio per tutte le vostre puttanizie
carità, per liberar un colpevole dal castigo, un reo dalla prigione, una
difesa della piazza raccomandatagli, un ignominioso castigo della sua codardia, lasciando per mano
napoli quelle colpe, ma ritardava il castigo per aspettar la partenza dell'ospite importuno;
varrà la salvezza o un raddoppiamento di castigo? -grande incremento della fatica fisica
battiture, non per tormento, ma per castigo... se li raddoppiavano.
e dal pensare che al fine il castigo era meritato, il pentimento di geltrude
di deportate, perché non sapevano con qual castigo raffrenarle. amari, 1-iii-300: non
in gran parte, la severità del castigo ne'figli delinquenti. campanella, i-150
, 186: pierina era un castigo di dio neh'infuriare della ramazza sul
e d'inferno, un cielo di castigo. poi, smorzata la ramerìa d'occidente
. 2. per estens. castigo che segue una colpa commessa.
, ma s'esaltavano, godevano del castigo e andavano in quella sorta di
/... / e per dar castigo e morte, / una doppia rastrelliera
al vantaggio universale, sarebbe degno di castigo. giraud, 1-247: son pregiudizii /
, perché disciplinati li reggano e con severo castigo gli scelerati correggano. g. bentivoglio
dì; né soffre / compagni il mio castigo. panzini, ii-505: donna barberina
, senza pensar a premio né a castigo. casti, 1-3-20: tutto questo,
regolato dalla divina previdenza per correzione e castigo di molti, che questo sciocco fraticello
non poteva essere redintegrata se non col castigo dei perturbatori della pace e quiete.
dell'anima, certezza di premio o castigo dopo la morte); come prodotto
e letter. sacro: inesorabile (il castigo, la vendetta); inviolabile o
il mio sdegno sospende e il tuo castigo. 11. azione conclusiva di
, portando de'rob- bamenti loro convenevole castigo e giustissima mercede. 2. discorso
. 4. drastico (un castigo). compagni, iv-311: quanto
persona; punizione rigorosa di una colpa; castigo. savonarola, i-282: io sono
a dio o è degno del castigo divino per la vita scel
malvagi. bibbia volgar., x-116: castigo il corpo mio e recolo a servitudine
prima, la vergogna, poi il castigo. cadrà inesorabile e meritato sul capo
dissimularne il debito sarebbe un meritarne il castigo. panzini, i-m: allora la
, per essere stato già eseguito il castigo. g. a. angelini, 114
iniquità. benzoni, 1-22: questo castigo fu causa che gli spagnuoli cominciarono ad
pria, / restò cruccio e castigo all'uomo ingrato. sestini, 83:
-avere una punizione, un castigo. boccaccio, dee., 2-8
, piangendo morirò. -punizione, castigo. fagiuoli, iii-107: io ne
chi volesse difendergli. -punizione, castigo. prose e rime spirituali antiche,
i pianeti et i fati a uno solennissimo castigo, perciò che non volsero che tanta
di non poter aspettare se non rigorosissimo castigo, si risolse di voler, più tosto
sia de'cittadini abbi grandissimo timore del castigo di quello e gli uffici impostigli con
o di una colpa e del conseguente castigo. siri, vii-99: la colpa
bene rifondere in esso molto più calcato il castigo quando per colpa sua aveste lasciata scorrere
3. censura o punizione severa, castigo. 3. profondamente alieno da un determinato
strisciano intorno son degni di più generoso castigo? manzoni, pr. sp.,
-durezza di una pena, di un castigo. tasso, n-iii-780: sarebbe la
. durezza di una pena, di un castigo. zanobi da strata [s.
manifesta severità inflessibile; punizione spietata, castigo eccessivo. machiavelli, 1-i-37: perché
di non poter aspettare se non rigorosissimo castigo, si risolse di voler, più
tutte pertinenti alla quiete publica et al castigo delli insolenti, specialmente di quelli che
); condonare una pena, un castigo. parafrasi del paternoster, xcv-4:
si dia prontamente a'colpevoli il dovuto castigo e agl'innocenti il meritato rilasso.
le quali non si può dare egual castigo e a cui ogni sorte di supplizio
queste sono rimediabili, essendo che 'l castigo e la pena contro l'ingiuriatore sia la
guerra nello stato della republica di venezia in castigo delle sue male arti. parini,
il quale legge rimessamente, quasi per castigo, dietro la paratoia dell'occhialino,
comune madre a ricevere rimessamente un iniquo castigo. campana, 50: una ragazza
dennavano, rimesse l'assoluzione e 'l castigo agli areopa- giti. anonimo [in
eternamente rincresciuta, come se fosse sempre in castigo. rincrespaménto, sm
sì che non si abbatta su qualcuno un castigo, che non si attui un proposito
della misericordia di dio, meriterebbero questo castigo. -dannato. dante,
occasione ad un giudicio, a un castigo; darebbe occasione da stato a stato di
: badi, me lo merito questo castigo; mi ripento a tutte bore.
3-194: anche il diluvio greco fu il castigo di un genere umano che aveva perso
provvedimento punitivo; punizione, repressione, castigo. guazzo, 1-131: se i
1-12: infelice ministro e degno di castigo chi, nel servire al pubblico, ha
degna di riso, ma di severissimo castigo, e per conseguente non atta alla commedia
altrui del bene 0 di risparmiare qualche castigo a chi la serviva. -con
: anche il diluvio greco fu il castigo di un genere umano che aveva perso
non offenderla ingiustamente, più tosto senza castigo si lascia assare qualche colpa più sconosciuta
tentate di persuadere ai vostri cittadini che 'l castigo che ve ne viene risulta in biasimo
come articolo mio della beatitudine o al castigo eterno (anche nelle espressioni risurrezione della
che 'l re gli avesse a minacciar di castigo. garopoli, 14- 113:
ad argomentare, e a ribellarmi al castigo. ritmavo la mia discolpa sulle fitte
. cercano compagnia con fare ch'il castigo particolare sia stimato ingiuria commune.
, come anco per tema del severissimo castigo che lor dai superiori vien dato. porzio
sotto le macerie chi lo volle rizzato in castigo del suo semplicissimo metafisico.
2. figur. sgridata, castigo, punizione anche corporale. tommaseo [
a me davitte in capo rovesci il suo castigo. algarotti, i-x- 45:
da questo perfido e ingrato col darli quel castigo che meritato hanno i rozi suoi portamenti
.. non volle che avessero altro castigo. 6. figur. azione
: quanto a perina, le darò quel castigo che merita il suo ruffianéccio.
ribellione, si procedesse ad un severo castigo contro quei sacrileghi omicidi, perturbatori della
è un nemico a cui bisogna infliggere un castigo; egli si butta a capofitto,
-utile a punire vizi o colpe (un castigo). fiamma, 389: la
avvertimento, ma non senza qualche pena o castigo salutare: a fin che la persona
con voce sicura / negavi che fosse castigo la sventura. -in relazione con
alienissimo dalla severità e non solo aborrente dal castigo, massime dove intervenga sangue e privazione
. goldoni, ii-271: -rosaura per castigo or ora sarà maritata cbl signor fiorindo
ragione e al momento opportuno (un castigo, una punizione corporale). -anche
suo ambiente naturale. -letter. il castigo divino dell'inferno. pascoli, ii-1682
all'ufficio del male, al duro castigo delle guerre e simili). 2
si fece pur un minimo motto nel castigo di tanto grand'uomo, che fu menato
dell'uscio, e la lezione, per castigo, cominciava qualche minuto prima del campanello
spalle? nomi, 11-59: suo castigo nell'infernal chiostra, / per conformarsi
vario sermone ragionato fra lor del gran castigo. gemelli careri, 1-v-362: postosi un
riposo; e questa sarebbe il gran castigo imposto dal creatore all'uomo scaduto.
fascismo doveva essere la liquidazione e il castigo della scapigliatura e frivolezza degli anziani.
). guerrazzi, 2-120: il castigo non si fece aspettare, imperciocché scappasse
scarabattolo è quello che si conviene a castigo di un reo politico qual io mi
forma del pari, tro essi il castigo, ma instillando sospetti ed ombre sinipass.
ecclesiastiche non sono suffi ciente castigo di così gran scelleratezza. 3
secondo la fede cristiana, costituirà il castigo dei reprobi dopo la morte. leopardi
continuava a gr figliuoli, come un castigo di dio, invecchiata e ischeletrita quasi
schermito recisamente. -sfuggire al giusto castigo o a un rimprovero. lomazzi,
sotto contrari manti per schermirsi dal meritato castigo delle forche. caimo, 31:
. mortificare qualcuno, umiliandolo con un castigo, suscitandogli un profondo scoramento o un
,... avrei meritato il castigo con cui mi schiacciarono? svevo, 2-420
schifiltosissima, e non essendo forse codesto castigo sufficiente a purgare l'anima sua,
tante la sciagurézza abbia trovato assai degno castigo, per che ogn'uno gli odia
e più s'ingoffa e scimunisce a castigo di sua superbia. 2.
bocca / onde il comando ed il castigo scocca. albertazzi, 797:
s. maffei, 5-3-56: il suo castigo con la relegazione prima in candia,
. figur. condizione negativa o pena, castigo, punizione che si deve sopportare per
si aia prontamente a'colpevoli il dovuto castigo e agli innocenti il meritato rilasso.
; molto severo e crudele (un castigo). neri di donato, 241
. graf, 5-583: bene e il castigo tuo scuro e crudele; / ma
queu'empio / per vie facete, onde castigo egliabbia. manzoni, pr. sp.
dio, signore del premio e del castigo, siede nella coscienza. lucini,
allegrezza negli altri fanciulli, è un castigo doloroso? pirandello, 8-202: chi
50. colui su cui cade il castigo divino; vittima della sorte avversa,
. -teol. pena del senso-, castigo ultraterreno consistente nella privazione delle facoltà sensitive
. -per simil. punizione, castigo. boccaccio, dee., 5-7
. -per simil. preannunciare un castigo futuro (una profezia).
implicita o esplicita, che indica il castigo comminato. laude, v-511-33: devant
6-ii-297: né in lui solo terminò il castigo, restando molti complici sentenziati con forca
di pancia. -ricevere un castigo, una punizione corporale. a.
quanto è più acerbo dei peccati nostri il castigo che ne dài! » angiolini,
nella moltitudine, è necessario il solo castigo severo della misericordia divina, imperocché allora
. -mala sera: punizione, castigo. 6. prov. libri criminali
alle quali se con subita provvisione e castigo non era rimediato, cadauno giudica che la
: quello che nasce dalla paura del castigo divino. cavalca, 18-93: lo
della sola pratica, sapeva che 'l castigo di que'due fantaccini l'aveva liberato
un potere); duramente punitivo (un castigo, una pena). to
. severa punizione. -in partic.: castigo divino. bandella, ii-853: questo
salutare resipiscenza. - anche: il castigo o la pena stessa. cieco,
la professoressa mi condonava il resto del castigo e mi chiamava a ripetere la lezione,
vocazione, la mia, non sforzamento o castigo. -impulso, stimolo che deriva da
tal lettera mandata, per darli quel castigo che meritava. lomazzi, 224:
.. non la facesse inginocchiare per castigo sulla meliga sgranata. -separato a
o a rischi (anche di un castigo o di una sanzione) e non deve
con voce sicura / negavi che fosse castigo la sventura. bran cata
. -certo, inesorabile (il castigo). angiolini, 223: nel
nell'altro alla sicura ne avevano il debito castigo. 366: dancmaro, sentendo
5-81: si può dire dirittamente del castigo eterno ciò che si dice quaggiù della
non lo farà, ma è mio sufficiente castigo che quest'associazione sinistra possa aver lampeggiato
che facesse lo slancio, fatteli sentire il castigo. 2. per estens. scioltezza
che alloggiano di sopra, che diano quel castigo a costui che merita. campanella,
: io di certo non mi condannerò al castigo di riportare la parlantina smollata nel sangue
78: né giovarà forse meno [questo castigo] ai salti di serramento de'
soddisfatto, rimettendo la causa e 'l castigo di que'cristiani alla sinagoga di damasco.
occasione ad un giudicio, a un castigo; darebbe occasione da stato a stato
prelievi fiscali vessatori, o anche un castigo. marsilio da padova volgar.,
odio e condotto dalle sue scelleratezze al castigo, mosso più veloce che gli altri a'
. -scontare una condanna, un castigo. buonarroti il giovane, i-561:
1-50: narrano che i dei prendeva castigo col foco, col solfo e col
che dall'altra mano, che il castigo di sprone si faccia dal lato contrario,
santi, il paradiso, l'eterno castigo e r eterna felicità 4.
dissimularne il debito sarebbe un meritarne il castigo. genovesi, 26: aveva dato ad
. -oltremondano (il premio, il castigo). musso, ii-200: questo
corte, 78: giova parimente questo castigo nel dar indietro il cavallo ed in tenerlo
sospensione dall'esercizio del commercio è un castigo affatto nuovo e quasi inapplicabile ad un
sostrato della sua conscienza l'idea del castigo risorgeva. r. paoli [in ii
lo stato. -dietro minaccia di un castigo, della scomunica ecclesiastica, di pene
, calze alla divisa bentivolesca, sotto grave castigo. davila, 669: il re
costringere a subire una pena, un castigo. -co ia aurea volgar.,
parte di quella regula, fusse sottoposto al castigo. v. gradenigo, lii-5-392:
ad osservare una legge con sottoporlo al castigo nella persona e beni in caso d'
sia indotta dalla suddetta legge nuova per castigo di quello il quale non si vaglia di
le attuali critiche circostanze sieno veramente un castigo di dio, a chi è diretto
, a chi è diretto specialmente questo castigo? colletta, iv-126: un popolo
bacchetti, 17-10: fra poco, ti castigo io, ghiottone mezzo morto, e
piante della fami da un castigo. glia tigliacee, originario dell'
-con riferimento alle ali di cupido (come castigo per la sua protervia o per renderlo
una parte di loro ho dato il meritato castigo, ed a spese loro farò conoscere
spinoso, il bastone dei guardiani e il castigo delle catene. e. cavacchioli,
quello sporco paesello un po'come un castigo. -luogo sporco: l'inferno
26: ierone siracusano fé dare un buon castigo ad epicarmo tenuta con l'aiuto
, elargizione. -con valore antifrastico: castigo, punizione. g. g.
tali istituzioni. carducci, iii-17-5: a castigo di certi orgogli e di certi spregi
e quale / esser deve il castigo, / consigliatemi voi, ch'ira soverchia
simil. far uscire chi è tenuto in castigo. nievo, 58: quando gregorio
8. troppo grave o severo (un castigo); troppo generoso (un premio
, 80: se pur ad alcuno parrà castigo sproporzionato alla colpa, intenda che all'
come spuria, adulterina e falsa, castigo grande. salvini, 41-98: spuria.
], ii-33: quanto poco stimiamo il castigo,... si vede chiaramente
tortora, i-83: avrebbon dato il castigo colla sferza, come meritava, a
una parola storta, subito ci è il castigo. nieri, 252: una parola
non oso quasi confessarlo per tema del celeste castigo, di queste dovizie, di queste
a prendere la tua parte del meritato castigo? » pratesi, 5-116: donna
strisciano intorno son degni di più generoso castigo? fogazzaro, 11-37: io considero una
. passeroni, 5-111: per dar castigo e morte, / una doppia rastrelliera /
gli strumenti / della colpa e del castigo. deledda, iii-766: erano entrambi tagliapietre
indiani. deledda, i-404: era il castigo di dio su lui: il castigo
castigo di dio su lui: il castigo che gravava su tutta la casa.
malattia cronica! -scontare un castigo o una pena detentiva. f.
guardi che subisso! » -come castigo divino. bacchetti, 1-li-149: il
lo verace che non sono sufficiente castigo di così gran scelleratezza. orsi,
23. sf. punizione rigorosa, aspro castigo. boccaccio, dee., 5-5
. a. busi, 16-176: un castigo di dio non era più sufficiente,
era più sufficiente, ci voleva il castigo di un uomo. un uomo giusto
per condurlo al supplizio. 3. castigo per lo più fisico o materiale inflitto a
10. costringere qualcuno a un castigo, a una punizione, a una
-improntato alla massima severità (un castigo). carducci, iii-25-186: mi
dall'alto con l'autorità di un castigo supremo. -assai prelibato, squisito
ove cotesti sviatelli sien colti, col castigo si cerca di migliorarli. -sviatétto
parole, di parlare (anche come castigo divino). boccaccio, viii-2-194:
. -figur. ant. punizione, castigo. tassoni, 12-36: or ha
di tagliare -figur. punizione, castigo divino. l'istmo ovvero stretto della morea
oscurantismo. -con riferimento al castigo divino. casalicchio, 388: dio
soldati a piedi ed a cavallo mandati per castigo o come si diceva allora,
si rideva delle sgridate, si rideva del castigo, andava in un angolo, ballava
ira: non pur non viene al castigo, non pure aspetta; ma in tanti
3. rifl. sottrarsi a un castigo. iacopone, 1-3-85: mesere,
: giurò di aver fatto per il castigo di quei scelerati quel più, che
, quel terrore di un flagello e castigo divino, che alitava tetramente non che dalle
-in partic.: paura del castigo, della pena, del giudizio,
a dio esclusivamente perché ne teme il castigo. 2anobi da sfrata [s.
donna che ragiona con l'utero. per castigo, perché castigata va castigata,
, perché e'non le desse degno castigo. p. tiepolo, lii-5-26: il
si facesse decreto che si sospendesse ogni castigo sin alla determinazione di un concilio,
interviene col licenziamento, o con altro castigo, sulle stupidaggini che rafforzano -tutti lo sanno
-pena inflitta nell'aldilà alle anime come castigo per i peccati commessi in vita.
male, dove non può fuggirne il castigo. 14. prov.
pittore lupaccioli, doveva sembrargli un giusto castigo inflitto ai due ipocriti. bertolucci, 1-131
rompersi, spezzar2. figur. duro castigo inflitto a qualcuno perché si si;
come avete voi potuto sottrarvi al terribile castigo, la di cui possibilità fa tremolar la
2. figur. punizione, castigo. s. bernardino da siena,
truffaldella, che uno fregio non sia il castigo delta sua prosonzione. = deriv
, sarà un tormento, / un castigo sarà che vai per cento. algarotti,
vapulazióne, sf. ant. castigo, punizione. b. davanzati
, xvi-389: né posso adesso sostenere il castigo della noia e della rabbia con che
t'ho fatte. 7. castigo fisico inflitto a chi ha commesso una colpa
ecc. infliggendo al colpevole un equo castigo (in partic. con riferimento all'
, per estens., che infligge un castigo, una punizione a chi ha commesso
della fine, della morte, del castigo. bibbia volgar., vii-464:
-nel linguaggio biblico, come metafora del castigo divino. bibbia volgar. [
e nel linguaggio biblico è metafora del castigo divino). bibbia volgar.
2. ant. esecutore del castigo divino. bibbia volgar. [tommaseo
vu si'amaistrata. -giustizia o castigo divino. zanobi da strata [s
, ii-337: fuggir vergognosamente riceve maggior castigo de la scelerag ne,
. -inflitto da dio (un castigo). cesari, 1-2-22: c'
. 4. grave punizione, castigo. a. pucci, cent.
compiere una vendetta, di infliggere un castigo, di riscattare una condizione di oppressione
sono atti vituperosi e meritevoli più di castigo che di biasimo. fagiuoli, 1-7-62:
da punitivo. autopunizióne, sf. castigo, pena, sofferenza, fisica o psichica
michelstaedter, 2-82: è un vero castigo di dio..., ricco,
letter. censura o punizione severa, castigo. cieco, 5-19: il boia
, il signore dovrebbe darci un bel castigo, che m'intendi mi'diceva tognetta
inoltrel'istintoautopunitivo proveniente dal super-io; il castigo desiderato viene sessualizzato. sessuazione [u