uom aspro non mutare / per alcun castigare. dante, 56-1: così nel mio
gustano, e, peggio ancora, castigare con la ferula della dialettica nostra e
il bisogno, raffrenare i tumulti e castigare i sediziosi. idem, 7-iv-346: ma
nelle frasi: punire, vendicarsi, castigare a misura di carbone.
(dio me lo perdoni) / castigare a misura di carboni. note al malmantile
o commiato sono esortati gli spettatori a castigare la carne e a pensare alla vita eterna
= comp. dall'imp. di castigare e da matto (v.).
), sm. disus. il castigare; punizione, castigo. giamboni,
), (part. pres. di castigare), agg. e sm.
volendo riformare il troppo libertinaggio, e castigare la viziosa novità della lingua, cadde
grande di bordeaux eran venuti apposta per castigare ridendo i costumi del paese, recitare
l'aspettasse una reprimenda, è impegnata a castigare sulle ginocchia la scarsità della gonna.
da siena, i-177: anco ci conviene castigare il corpo nostro, e mortificarlo colla
, 3-480: ed era soprattutto da castigare quella pazza di casa, come la chiamò
o commiato sono esortati gli spettatori a castigare la carne e a pensare alla vita eterna
mi gastigo. = dal lat. castigare * riprendere, punire '(dapprima
castigato (part. pass, di castigare), agg. { ga
. = deverb. da castigare. castimònia, sf. letter.
molto perde sua fatica quello che vuole castigare il folle (che a niuno bene vuole
2. iron. dial. castigare, punire, regolare. soffici,
o commiato sono esortati gli spettatori a castigare la carne e a pensare alla vita eterna
un dì noia, per vederveli / castigare. io non credo che ne siano
tirrena. 9. ant. castigare, punire. sacchetti, 2-67:
8-ii-13: quando [dio] voleva castigare quel popolo ebreo, diceva a ieremia:
papale, in ferrara, manifestarsi nel castigare un abuso e un pervertimento, rivelando
, imperiosi nel proibire, insolenti nel castigare. fontanella, iii-367: china a
siamo padroni in casa nostra, vogliamo castigare i nostri ribelli come ci pare, e
che così vi aggrada per tal maniera castigare il fallo mio..., io
. sagredo, 1-25: moisé per castigare la temerità di cassan, che discreditava
-sostant. guicciardini, vii-56: a castigare uno gli uomini erano più animosi,
inviluppati in quelli vizii che si hanno a castigare. campanella, i-32: se l'
molto perde sua fatica quello che vuole castigare il folle. macinghi strozzi, 1-411:
facile al prencipe con la parte fedele castigare la rebelle. delfino, 1-238: o
a nostro senno, voler... castigare con la ferula della
disciplinatori de le filosofiche scuole? -lasciatelo castigare a me, al sangue, al
. 4. punire duramente, castigare con severità (con partic. riferimento
-severamente (rimproverare, condannare, castigare); aspramente (minacciare);
contra di loro: lasciami fare, lasciameli castigare. moravia, viii-150: mi sentivo
, energicamente (comandare, rimproverare, castigare); aspramente (minacciare).
sia moralmente). - anche: castigare, punire. dante, inf.
gastigare e deriv., v. castigare e deriv. gastóne1, sm.
pisa, 1-3: come puote il padre castigare ed ammonire il figliuolo del giuoco,
, 1-76: quando alcuno di lor vuol castigare qualche schiavo, per qualche maleficio che
12. duramente, aspramente (adirarsi, castigare, vendicare); severamente (rimproverare
-appiopparne una grossa: rimproverare o castigare con estrema eccitazione e severità. linati
2. per antifrasi: punire, castigare. dante, vita nuova, 39-5
. dossi, i-51: succedeva di castigare un ragazzo?... egli,
ant. ricompensare secondo il merito; castigare, punire. - anche assol.
animo implacabile, ch'egli aveva nel castigare i delinquenti. f. f.
indusse a rompere la pattuita fede per castigare la sollevazione del popolo. baldinucci,
alcuno ch'io potessi ritenere, rinfrenare, castigare questo mio indurato, nervoso, indiavolato
esattissima puntualità nel premiare i buoni e castigare i rei. = voce dotta
sarpi, vi-2-132: veramente questa potestà di castigare qualonque falla nel suo stato è inseparabile
buone pugna e calci lo cominciò a castigare de la sua incorretta e presuntuosa lingua
eh'essa il ricercasse per farlo poscia castigare del suo non volontario errore. brusoni,
istrioni delle corti d'assise hanno dovuto castigare delitti di gente ubriaca o fuori di
. -condannare, mandare al laccio; castigare, punire con il laccio: pronunciare
in g, come 'gastigare 'e castigare ', 'sacro 'e '
ogni sua trovata laida sul modo di castigare cecco beppe. -provocante, sfacciato
/ e'si vorrebbe... / castigare a misura di carboni. bandi,
terra di roma per confondere e castigare renzo da cerro con li altri inimici
, poiché pensando in quella maniera di castigare le mosche, veniva a battere il lardo
a vostra signoria pigliare qualche ordine di castigare quello cogiero del conte gasparo il quale
, si immagini che io lo voglio castigare. -fare una levata di cappello a
il medesimo cardinale, quasi che avesse voluto castigare in quel giovine cavalliere un trascorso di
libra. -ant. punire, castigare. ugurgieri, lxxviii-ii-91: bestiali luxuriosi
questo mi ricorda quel maestro, che volendo castigare un marchesino, e non osando toccare
: questi si potrebbono dir peccati da castigare... ragionando del circolo latteo,
zione de'suoi nemici, ma anco a castigare e opprimere quei grandi e la provincia
luoghi,... deliberarono di castigare li autori di tanti mali. salvini
meno crudele che barbara, usando di castigare per li malfatti d'uno tutta la
quel maestro,... volendo castigare un marchesino e non osando toccare i
inquisitori di stato e con autorità di castigare i colpevoli per materie appunto di stato
1-vi-169: e1 papa ci dovea adiutare castigare quello mecciante. caro, 5-219:
meno. 9. punire, castigare, condannare. iacopone, 20-26:
-rendere mal merito: punire, castigare (anchecon una vendetta). giamboni
. -per antifrasi: punire, castigare. dante, liii-30: l'angoscia
, il meticoloso ragionamento a ripolire, a castigare, a correggere? ojetti, ii-479
donna. oddi, 1-42: lasciami castigare quel tristo di beccafico, che sarà
. loredano, 3-101: dio, per castigare maggiormente il demonio, nel maledirlo gli
con parole l'uomo che offende, castigare lo perverso, consolare i tribolati,
considerato come un puro monopolio che si deve castigare secondo le leggi del paese. romagnosi
modo mi mostrerà qualche via di potere castigare li malfattori, meglio di'io non
di far scopare il bastimento e di castigare i delinquenti. 3. per
= voce dotta, lat. multare 'castigare, punire (in partic. con
ch'io potessi ritenere, rifrenare, castigare questo mio indurato, nervoso, indiavolato
punizione, ma per correzione, per castigare il figliuolo quando egli offende. gherardi,
d'ersilia al governatore, per farvi castigare e punire come omicidiari delle povere femine
orrendi misfatti, uniti insieme deliberarono di castigare li autori di tanti mali. brusoni
parte riprendere, parte avisare, parte castigare, parte oviare e la più parte
vorrei che tu provassi come io so castigare la temerità di coloro che si partono dal
loredano, 3-82: dio, quando vuole castigare i peccati, non corre, ma
indusse a rompere la pattuita fede per castigare la sollevazione del popolo. idem, 9-191
gli eroici ed umani gesti, e castigare gli delitti e scelera- gini? segneri
7. disus. punire, castigare. -in partic.: sottoporre a
riparato- rio o alla mortificazione ascetica; castigare con provvedimenti disciplinari i peccatori o persone
vorrebbe (dio me lo perdoni) / castigare a misura di carboni. note al
. mazzei, i-248: tempo è da castigare, tempo da perdonare. jjlloa [
le ree e scelerate operazioni, osò castigare i perpetratori di così brutto omicidio.
, ch'io aveva gran voglia di castigare. g. ferrari, 452: assai
occhi è raccolto. 3. castigare duramente, perseguitare, tormentare; ridurre
. 6. figur. castigare, punire il peccatore (con riferimento
di ciò rimedio e che si dovesse castigare tanta insolenza e smemoratezza degli uomini con
ancora che taciesse, incuminciò lui a castigare, e quelli sempre piuo gridava,
letter. facile a percuotere, a castigare con la sferza gli allievi (un maestro
non si possono, sono da riprendere e castigare più duramente, ma quelli che sono
sua volontà e il suo premiare e castigare e altresì il suo intervenire miracoloso persistono
f. doni, 6-62: il castigare un prosuntuosetto come era questo tuo figliuolo
3-79: succedeva [al maestro] di castigare un ragazzo? un monello, il
d'inquisitori di stato e con autorità di castigare i colpevoli per materie appunto di stato
aspettava fuori della bottega, ironta a castigare con un colpo d'ariete il cagnetto che
di far scopare il vascello e di castigare i delinquenti. 2. dir
di sfortuniano e di casira ed a castigare i tiranni. gualdo priorato, 3-iii-8:
l'indusse a rompere la pattuita fede per castigare la sollevazione del popolo. botta,
e può avere valore attenuato); castigare. latini, rettor.,
esattissima puntualità nel premiare i buoni e castigare i rei, qual timore dèe ritenere
i papi... si restrinsero a castigare, con l'indice dei libri proibiti
offerendo sodisfazione. 15. castigare, punire. iacopone, 51-61:
, ii- 715: sembrerebbe opportuno di castigare il puttanésimo quando questo sia accompagnato da
suoi sudditi raffrenare, ne cominciò a castigare severamente alcuni. buonarroti il giovane,
questi cotali peccatori riprendere et amonire e castigare del peccato e del fallo commesso
era uomo da tanto, ma di farla castigare da'suoi parenti. magalotti, 9-2-89
aspettasse una reprimenda, è impegnata a castigare sulle ginocchia la scarsità della gonna. bonsanti
qual era giulio ii, l'avesse voluto castigare, come stava in suo potere,
. bisticci, 3-109: attese a fare castigare infiniti ribaldi ch'erano per quello regno
terra e a difenderci dalle oppressioni, a castigare gl'insolenti, a ributtare i buffoni
esattissima puntualità nel premiare i buoni e castigare i rei, qual timore dèe ritenere che
bisaccioni, 1-6: sono termini differenti il castigare un inimico scoperto e farsen uno che
nelfinfliggere pene; che è solito castigare inflessibilmente le mancanze altrui; che si
2-ix-43: la scelta, oltre a castigare micol dandola a uno che doveva apparire al
a bon fine, cioè a riprendere e castigare, ma alcuni scolari, che v'
re vostro; io l'ho fatto castigare; lasciatelo andare, ch'io non truovo
re: non sarà tanto ingiusto aa castigare in me la riottosa insofferenza degli armenti
non è niuno uomo il quale possa castigare colui il quale iddio non aiuta, anzi
il meticoloso ragionamento a ripolire, a castigare, a correggere? -rifl.
bastare l'animo, ancora senza melano, castigare i veneziani, e, come al
obedienza. campiglia, 1-480: voleva enrico castigare la città, domare gorgoglio non da
bastare l'animo, ancora senza melano, castigare i veneziani e, come al tempo
che la ragione ha il torto a castigare altrui con le prigioni, con la corda
impunità. non si vergognerà il prencipe di castigare nel cittadino quel misfatto che permette nel
. loredano, 28: godo di castigare con l'onore e col sangue la vostra
partì di qua con animo i farlo castigare in napoli. = deriv.
aspettasse una reprimenda, è impegnata a castigare sulle ginocchia la scarsità della gonna.
, 2-xxiii-793: socrate vuol... castigare in sé... anche il
. campiglia, 1-480: voleva enrico castigare la città, domare l'orgoglio non
serbato lo sdegno di dio / a castigare i tristi scellerati. bacchetti, 1-iii-30
sono che ilsappiano [il corpo] ben castigare e recarlo in servitude. beicari,
e sfamato non teme desenore / e 'l castigare tien per vilania. boccaccio, dee
-persona che ha il compito di castigare severamente il comportamento altrui. buonarroti
quello che veggono, che rispondere e castigare quello che sentono. 36.
sopra di ciò rimedio e che si dovesse castigare tanta insolenza e smemoratezza degli uomini con
spedizione di soldatesche in quelle parti per castigare i principali architetti del sollevamento. botta,
. panigarola, 1-40: non basta castigare le città nemiche, ma ancora chi le
-girare la spada a tondo: castigare colpendo indiscriminatamente. b. davanzati,
, non perdifendermi, ma per ismascherare e castigare. ella deve dunque...
solo anno 1824. -punire, castigare in modo terribile; dannare. berchet
abbate, se non spogliarli della potestà di castigare le scelleratezze, quale la repubblica ha
austerità e animo implacabile ch'egli aveva nel castigare i delinquenti, parte dei quali ne
5. persona che ha il compito di castigare severamente il comportamento altrui (con partic
scriveva nel palimpsesto, per farle castigare a sua stagione. nievo, 460
servite scambievolmente delle mani degli sventurati a castigare gli altri. foscolo, 1-282:
te che la ragione ha il torto a castigare altrui con le prigioni, con
autorità governativa papale, inferrara, manifestarsi nel castigare un abuso e un pervertimento, rivelando
privati, alcun delitto, si possono castigare. bisaccioni, iii-12: a me,
sin che tu gli assetti / per castigare i matti pur un tratto. ariosto,
vastar i legni. 3. castigare con l'annientamento (dio).
speranza. -inflitto da dio per castigare gli uomini delle loro colpe (un
temporalibus o spi- ritualibus di punire e castigare chi erra. landino, 101: e
4. figur. criticare aspramente; castigare duramente. giovan matteo di meglio,
veneti di perseguitare in ogni luogo, e castigare i corsari, viet- tando a'comandanti
= comp. dall'imp. di castigare e bravo2. casting editor / 'kasting
incula la sua. 3. castigare, punire aspramente. c. lucarelli