391: panni che conveniente cosa sia castigar ancor acerbamente quelli che con bugie dànno
stralunato, / ch'io te vo'castigar, non so se il credi? -
oro avria caro un bastone / per castigar quel figlio de putana. sannazaro,
e fra color si caccia / per castigar quel boia de l'alfrera. ricchi,
, / scalda le mani, a castigar la bruma, / sul grande ilio che
castiga, e a cui si corruccia, castigar lascia, perché propio è d'amore
fosse venuto a napoli per me, per castigar me del peccato mortale. moretti,
subito il groppo per ricader sottilissima a castigar le natiche ai tardi cavalli.
in pochi giorni, con intenzione di castigar col tempo quegli errori, che dal
di senna per l'amene valli / castigar l'ozio e seguitar le fere.
sarei dati nel viso, / per castigar la troppa mia tardanza: /..
castiga, e a cui si corruccia, castigar lascia; perché propio è d'amore
venuto a napoli per me, per castigar me del peccato mortale, e che
ch'egli [dio] non voglia castigar un peccatore nell'altra vita, ma in
che avevo allora, pensavo più a castigar degl'ipocriti che a premiar la virtù
ch'io non sia bastante / a castigar questi due gavinelli? bandello, 2-44 (
ghiottonerie? che non s'abbia da castigar tanti furfanti? -astuzia, malizia
giudicature. priuli, li-1-428: quando vogliono castigar nella roba un prete, gli levano
mestiere accattano. batacchi, i-41: castigar quest'indegna ornai bisogna. / apollo
o calle / da giust'astrea per castigar su'eccessi, / avvinto a tronco immobilito
far eseguir le leggi e riconoscer e castigar gli inchiettatori. = variante di
far prendere informazioni, per desiderio di castigar chi avea disgustati i terrazzani. cesari
. loredano, lx-3-4: ho voluto castigar da me stessa l'intemperanza de'miei
... inventar che sia peccato castigar chi fa male, conforme alla legge di
decreto. priuli, li-1-428: quando vogliono castigar nella roba un prete, gli levano
loredano, 3-101: dio, per castigar maggiormente il demonio, nel maledirlo gli
, che, quando l'ha, castigar non la sa; chi non ha moglie
l'ha che quando l'ha, castigar non la sa. (savio fuori del
parve che volesse iddio per altra via castigar quei popoli, sollevandosi tempestosamente quivi tacque
solo nel più oscuro della notte per castigar quel prometeo che ardiva di rubbar il suo
xxxv-i-611: pur al patrenostro ve podhé castigar: / qi fai 50 q'el comanda
varsi e gridar che si dovesse castigar acomat come traditor e parricido. porcacchi
figlio suo: ché pascere fa lascivo, castigar recto. -favorire lo sviluppo di
in confusione, inventar che sia peccato castigar chi fa male, conforme alla legge
doveste andare al principato di orvieto a castigar nei beni e nella persona giovan perez
solo nel più oscuro della notte per castigar quel prometeo che ardiva di rubbar il
i. neri, 7-49: a voler castigar questi taglioni, / il doppio più
che il trentun vien via, / per castigar la sua poltronaria. lanci, 3-43
potenti che non si possano con la giustizia castigar quando bisogna, né meno perdonando si
voi predicar, en- prima de'si castigar, / sì que le soi bone parole
a far prendere informazioni per desiderio di castigar chi avea disgustati i terrazzani. cesari
monti, vi-117: ti scongiuro di castigar a tuo senno le quattro righe di dedica
ch'io non sia bastante / a castigar questi due gavinelli? / ché se quivi
sentenziava le lite, egli medemo fea castigar i delitti. bernardo, lii-13-362: ivi
struma. sarpi, vi-2-54: regolarmente tocca castigar li delinquenti contro una legge a quello
'l trent'un vien via / per castigar la sua ribalderia. a. f.
dei propri, in ripulsar ringhine e castigar i ribelli. bon, li-1-246: adopera
xxxv-i-611: pur al patrenostro ve podhé castigar: / qi fai qo q'el comanda
lisentenze. te, egli medemo fea castigar i delitti. tommaseo [s
ecc. l'inquirire e castigar severamente... chi ne fu cagion
: pur al patrenostro ve po- dhé castigar. / qi fai go q'el comanda
, 256: cominciò altresì a macchinare come castigar potesse la temerità d'uno sprezzator de'
stralunato, / ch'io te vò castigar, non so se il credi? f
1. neri, 7-49: a voler castigar questi taglioni / il doppio più di
parve che volesse iddio per altra via castigar quei popoli, sollevandosi tempestosamente quivi tacque
. sarpi, vi-2-54: regolarmente tocca castigar li delinquenti contro una legge a quello
se dè -vengar de vilania, / mai castigar tal mati - seraf gran cortesia.
la battaglia con le violentava a non castigar suo marito. fenoglio, 1-198: avrebbe
col mestier del bravo, si devon castigar col discolato, da farsi per li due