loro foci cagionate da'flussi marini. cassola, 2-118: sotto il muricciuolo c'
la torrida. g. l. cassola, 72: la terra nel rotar più
bucine tortile. g. l. cassola, 159: di tortile spira, o
suo piacere. g. l. cassola, 51: a queste 'rifrazioni'e 'riflessioni'
e vedrai che tutto andrà bene. cassola, 2-145: alla moglie non si può
qua e là tortuosamente nell'ombra. cassola, 5-74: raggiungo il culmine della salita
, guarda torvo dinanzi a sé. cassola, 2-397: guardò torvo l'amico,
il velo dell'acqua come una torpedine. cassola, 2-161: dal velo d'acqua
larga e sottile. g. l. cassola, 78: nell'apogeo il di
son loro, ma d'altrui. cassola, 4-214: scoprì che aveva un neo
lungo silenzio, con il tuo. cassola, 2-207: non viveva che per il
può mai accascare. g. l. cassola, 27: vener lucente e la
giunge a napoli con mattia preti. cassola, 1-255: era chiaro per lui che
questo interessante e nobilissimo pittore nostro. cassola, 2-348: l'ospite con parole
giorno, seminascosta fra le pietre. cassola, 5-142: portava la gonnella cortissima
mio berretto verde, il mio numero. cassola, 5-14: a cento metri il
con berettino scuro che tira al negro. cassola, 4-261: ecco il dosso coperto
al suolo. g. l. cassola, 135: in due vasti emisperi il
, a cui l'italia era soggetta. cassola, 2-481: una donna grassa arrivò
vergognati! fantoccio! ignorante! buffone! cassola, 2-86: non ti vergogni a
in cui mi arrabattavo da due anni. cassola, 8-127: guardò la bimba e
femori e tibie da cassa da morto. cassola, 4-179: aveva l'attaccatura delle
verte su argomenti teorici e pratici. cassola, 5-41: 1 discorsi vertevano sulla
sopra l'orizonte. g. l. cassola, 26: né altronde puoi ridurre
alti sandali e guance lustre, incipriate. cassola, 4-154: la domenica mattina andarono
sorbito l'olio del quale era coperto. cassola, 2-441: si ricordò come l'
colla mente attorno a quelle parole. cassola, 2-363: già qualcuno si era
via che li riconduce all'albergo. cassola, 5-14: usciti nel parco presero
e il via vai della gente. cassola, 5-42: per la strada c'era
vicinissimo; cominciavo ad avere vergogna. cassola, 4-179: 1 suoi occhi tornarono
due giorni che non si muovono. cassola, 1-198: io ti dico che
in su con uno sforzo sovrumano. cassola, 2-68: il ragazzino remava vigorosamente.
esser premurosa, servizievole fors'anche. cassola, 4-11: non erano stati molti
di vino (un volto). cassola, 2-240: una faccia larga e vinosa
lontano / le colline son viola. cassola, 6-11: le colline...
sulle quali non è possibile transigere ». cassola, 2-319: era stata violata l'
orientale che arà un violetto occaso? cassola, 4-220: lei e bice s'erano
un punto da cui era visibilissima. cassola, 6-82: le luci di marina brillavano
visibilmente al cielo da se medesimo. cassola, 5-19: il vento piegava visibilmente
con una visiera di tela cerata. cassola, 5-193: il tedesco vide il berretto
ottima, con una bella vista. cassola, 2-33: sedetti su un macigno,
nelle viste migliori della proposta berchtold. cassola, 4-202: « ma cosa vuoi che
signorina susani, se non di vista. cassola, 1-34: anna lo precedè all'
e ampia fin all'orizzonte lontano. cassola, 2-68: quella visuale [dalla
un ponticello rivestito di vite americana. cassola, 6-44: anche la vite americana che
, la quale è di due spezie. cassola, 6-31: più scialba, la
che saltella / dinanzi a loro. cassola, 4-36: voglio vedere i vitellini;
. foca comune, vitello marino. cassola, 5-51: vide, nell'isola guam
alto, più di venti metri. cassola, 6-44: anche la vite americana che
sonore cadenze del loro dialetto cantante. cassola, 2-119: era un bel vecchio
viola si risentì vivacemente dell'atto scortese. cassola, 2-188: « è brutto per
e loro due discutevano con vivacità. cassola, 2-161: caterina allora era giovane
tuberose, l'umidore del grande vivaio. cassola, 4-29: il viale si convertì
davanti al suo carro di vivandiera. cassola, 5-80: rimasi del tutto deluso dalla
visse quella vita che non vissi. cassola, 2-40: io penso che, se
colori, ne'drappi colorati diletta. cassola, 5-38: l'ombra aveva raggiunto i
i freddi e vividi colori del neon. cassola, 6-28: sopra, la grossa
pesci, per indicarne la freschezza. cassola, 2-62: ipescatori ripresero a camminare e
, finitezza, armonia e connessione. cassola, 6-9: cominciava a pensare una
netrare nel vivo della creazione artistica. cassola, 5-149: il di
impiegati viziano l'aria di roma. cassola, 1-252: tutti nella stanza erano allegri
disse il dottore rivolto alla giovane. cassola, 6-72: scommetto che è sempre a
questo viziaccio, come tuo padre! cassola, 8-22: la zia brontolava qualcosa su
dia parca importuna. g. l. cassola, 1-71: di ma- ron rimbomba
e mettersi alla finestra e guardare. cassola, 1-30: « il basso e la
fessa, e una barbetta misera misera cassola, 2-119: aveva una vocina esile,
via della ressa e del vocio. cassola, 6-88: spinse la porta ed
monotono, netti profili di vie. cassola, 2-449: oggi te la leverai la
rileggersi il teatro completo di ibsen! cassola, 2-373: hai voglia prima che passi
-cadere dall'alto, precipitare. cassola, 2-27: qualche tegola era volata nella
i quali volavano al paro de'venti. cassola, 2-139: volavano gli asini,
. -subito, immediatamente. cassola, 2-507: il libia, vedi,
pesce aboador. g. l. cassola, 140: qui veggion balenar l'opposte
risolvere in qualche modo la vita. cassola, 2-112: io sono vecchia e
insulto da quel volgare dongiovanni d'oreste. cassola, 2-242: quel nenni gli pareva
bottàggio, sm. gastron. casoeula, cassola. panzini, iv-534: 'potage':
, propr. 'casseruola'; v. anche cassola, nel signif. gastronomico.
, che si riferisce allo scrittore carlo cassola (1917-1987), alla sua opera caratterizzata
, vecchiotti e dall'aspetto rispettabile. cassola, 9-102: all'imbocco del viale di
sf. terreno piantato a cipressi. cassola, 8-159: perché s'era fermata nella
trench-coat, è sparuta, è bruttina. cassola, 2-11: indossavo un trench che
continuazione. -disus. sf. cassola [« il mondo », 19-i-1952]