tommaseo, ii-396: quanto al signor luigi carrer, io non so se le sue
, ma solo i frutti di essa. carrer, vi-215: fin dove fingere /
civiltà decrepita, non che matura. carrer, vi-213: la ciera epatica, /
che siete il mio desire. carrer, vi-197: al fredd'aer che la
sopra di ciò somministra l'osservazione. carrer, vi-213: la ciera epatica, /
orrenda, più sucida e squarquia. carrer, vi-213: amici discoli, / sfacciate
/ sei giovan de giovanni diventato. carrer, 3-239: lasciamo al doni la
-violenza, prepotenza, soperchieria. carrer, vi-191: il perdon, la cortesia
, di un artista). carrer, 3-174: tutta serenità, gaiezza,
cenila / stende l'estremo vel. carrer, vi-198: gelido torpe il sangue,
più italiana, né più gentile. carrer, vi-206: vanne di quell'afflitta alla
chi diffama? / i giornalisti. carrer, 3-334: questo preambolo non faccia supporre
vento abbandonate / svolazzano le giubbe. carrer, vi-214: la giubba all'agile /
e dietro quelle una monaca ritta. carrer, vi-203: giovine appena / fui monacata
da parole maligne, imboccategli dal vile carrer. 3. che si è
tutto lo ignudo senza asconderne punto. carrer, 2-495: veduto ch'ebbe romualdo
prima che abbiano incominciata la fermentazione. carrer, 2-233: aveva il corpo trapassato
concluse: « m'avete inteso ». carrer, 2-599: chi vuol farsi ubbidire
che non può essere avvicinato. carrer, 2-382: il limitare inappressabile dell'antiquario
è vicino (alla vecchiaia). carrer, 2-284: io sono inclinata verso la
. mazzini, 28-330: rimandando al carrer, e correggendo alcuni errori importanti,
arme celesti / cupido stringe. luigi carrer, viii-419: già una palla /.
gli miei pensieri e le mie onde. carrer, vi-199: col novo maggio
acqua il nero dell'inchiostro muore. carrer, vi-208: vidi le secche aiuole,
pronom. reggersi in equilibrio. carrer, 2-217: su perno d'adamante infaticato
un lunghissimo inno alle grazie; il carrer fece un inno alla terra. idem [
-stare intorno, cingere. carrer, vi-214: dee bruno o candido /
... intorpidir la lingua. carrer, 2-21: la lingua mi s'intorpidì
già la stridente chiave s'intromette. carrer, viii-416: pria che il lume s'
-congiungersi, fondersi, armonizzarsi perfettamente. carrer, 2-357: queste leggi secondarie, e
inviscerata in sé portar la morte. carrer, 2-31: far all'amore per sonetti
vivo desiderio o fermo proposito. carrer, 2-575: mi sento in lena di
-lasciar cadere, flettere, piegare. carrer, vi-197: quivi pianse il caro sposo
i pilastri ed ogni altra parte. carrer, 2-275: portava i capelli lisciati,
e si va in infinite lungaggini. carrer, 2-396: io non sono uomo
debbo farle due righe di raccomandazione. carrer, 2-399: qualche lungheria nel racconto vi
dopo il pranzo visite di congratulazione. carrer, vi-216: purché gli arrechino /
uomini fatti, li malmenereste tutti. carrer, 2-595: tu mi hai del gabelliere
dal rapè manipolato da'vostri francesi. carrer, 2-262: la duchessa...
gualchiera noi fanno, né due tuoni. carrer, 2-245: furono [gli uomini
morale, depravazione; malcostume. carrer, 2-473: la buona zucca intravedeva il
implorano ad aiuto anche i passeggieri. carrer, 2-375: un poco di maretta
intendere ad ammirare le satire civili di carrer e lo stupendo sacrifizio dei bandiera e
voi che cosa è mai difficile? carrer, 2-116: ho parimenti bisogno di scriverti
i deboli siano creati a obbedire. carrer, 2-243: le parole del nipote roberto
nel lago stigio da giust'ira accenso. carrer, 2-24: meschinella, che non
che sia fatto supplente alla cattedra del carrer, e gli sia risparmiato un anno
/ di madama passar nel mezzanino. carrer, 2-269: per poco non risalii a
bene che sia concesso ai mortali. carrer, 2-30: la gioia presente è pregna
battuta e misura è la ternaria. carrer, 2-375: la misura è sbagliata,
, quella compassione tranquilla e misurata. carrer, 2-79: la mia anima non è
10 gli sarò molto obligato del favore. carrer, 2-383: andavano sossopra cuscini,
o moccicone o altra parola simile. carrer, 2-211: le era così bella a
navi, domati da molle sonno. carrer, 2-557: possano essere molli i
di assegnamenti non perdessero la onestà. carrer, vi-203: giovine appena / fui monacata
la bella bocca e il bel sorriso. carrer, 2-470: matilde,..
25. dimin. morbidino. carrer, 2-307: questa bella ciocchetta di foglie
qualche morselletto che mi pareva arsenico. carrer, 2-92: spero che anche baldassarre potrà
un cibo con piccoli morsi ripetuti. carrer, 2-250: vorreste saggiare alcun che?
/ con quel mugolamento ne ponziamo? carrer, 2-380: un lungo mugolamento proluse
con il muso; dare musate. carrer, 2-76: era un cavallo sauro de'
; oppressivo, angoscioso. carrer, 2-302: non vi terrò lungamente occupato
- anche con metonimia. carrer, vi-216: né qui la cronaca /
inesperto e novizio; perché s'ingannerebbe. carrer, 2-595: tu mi hai del
-posto in relazione, rapportato. carrer, 2-561: gli anni del mio rimorso
, per lo più negativo. carrer, 2-226: voglio io marcire nella miseria
a qualcuno: attirarne l'attenzione. carrer, 2-470: matilde, coll'aspetto d'
svolgimento (la vita). carrer, vi-199: veder credei / spuntar la
': poca ombra e l'odore. carrer, vi-209: accoglili, ben mio
al ricco, l'oscuro all'onorato. carrer, viii-409: un oscuro di biscaglia
al paffuto: tendere alla pinguedine. carrer, 2-466: oltre all'avere ventidue anni
tristezza non si è potuta palliare. carrer, 2-525: parlava davvero la povera madre
ogni paroluzza che ti dice. carrer, 2-241: se non era che in-
e parlar non veduto per la cavità. carrer, 2-562: l'architettura tirava al
: non riuscire a connettere. carrer, 2-220: dove avete lasciato il senno
soffermando e rivolgendosi guardandomi passionatissi- mamente. carrer, 2-137: se la da camino amava
siate una buona pasta di giornalista. carrer, 2-205: oh! tu hai un
chiuso a chiave, non serrato. carrer, 2-228: lo scrigno serrato al pezzente
produrre non sogliono che miseri pedantelli. carrer, 2-537: udite il bel discorso di
. -anche: cercarlo frugando meticolosamente. carrer, 2-365: reginaldario, pescando l'indomani
i ta'sono una stessa peverada? carrer, 2-223: sai bene che il
esser creduti padroni d'ogni cosa. carrer, 2-34: certo che non piaggia,
, piagnolone, ritrosuzze, sgarbatelle. carrer, 2-606: tu mi hai desto,
portava seco, passare il fiume. carrer, 2-130: il patriarca era venuto ad
avevano la scorza fresca e rubiconda. carrer, 2-250: vorreste saggiare alcun che?
delle forze fisiche e morali. carrer, 2-41: il presente mi era sì
molta politezza, ma non belle. carrer, 2-275: la sua acconciatura e
de'postieri lo aveva fatto parere. carrer, 2-457: l'arrivo del postiere che
con la vedova moglie di manfredi. carrer, 2-232: chiamato a loro..
non siano senza qualche grano d'impertinenza. carrer, 2- 303: avete voi
/ conducendogli incontro il cocchio mio reale. carrer, vt-193: o il dorso prema
e dalla intemperie singolare di questo paese. carrer, 2-380: aprite, signore,
altre persone (un privilegio). carrer, 577: essa trovò preoccupato nel cuore
d'europa congiuravano alla sua rovina. carrer, 2-451: gli uomini non cangiano di
cun i presenti ed a'futuri insegni. carrer, 2-17: chi non è tenero
esercitata in una situazione politica. carrer, 2-83: s'è vero quanto raccontano
dei coetanei; precocemente attivo. carrer, 2-464: quella campestre semplicità non doveva
con lui a ragionare per agio. carrer, vhi-409: un oscuro di bisca-
in pubblico giudizio sulla panca dei rei. carrer, vi-203: o monacella, /
toga prolissa, altri di saio succinto. carrer, vt-215: la giubba all'
x. precedere, preludere. carrer, 2-380: un lungo mugolamento proluse alla
facciata o formetta, facilissimamente cadevano. carrer, 2-307: questa bella ciocchetta di
ogni rimanente dai critici e dai fisiologi. carrer, 2-571: le parole riescono a
ch'era una bellezza il fatto mio. carrer, 2-76: era un cavallo sauro
tacerai il giorno del tuo raffreddamento. carrer, 2-263: dicono ancora che,
un'età o una maturità maggiori. carrer, 2-207: ma i'non sono più
una condizione, una realtà). carrer, 2-41: il presente mi era sì
mie piaghe piucché l'arte del medico. carrer, 2-32: quando la malattia è
luce, una fiamma). carrer, 2-497: nel cielo, dopo aver
6. riprendere le danze. carrer, 2-456: avrebbe voluto che le danze
la rattezza / passa de'venti. carrer, 2-26: 1 ruscelli...
politiche esercitate a profitto del pubblico. carrer, 2-557: esser doveva razza d'agricoltori
/ d'una lontana innumerevol gente. carrer, 2-364: chi non ha negli occhi
le sorti magnifiche e progressive deltumanità. carrer, 2- 116: tra essa
5. dimin. refezioncèlla. carrer, 2-434: così scavalcati, si avviarono
formano un buon quarto di tali storie. carrer, 2-65: rileggendo la lettera,
4. riprendere un discorso interrotto. carrer, 2-22: che non avrei dato per
la più abbietta e iniqua ribaldaglia. carrer, 2-308: egli era un signore crudele
ciò sono dei balli di contado. carrer, 2-73: monaci avvinazzati si dettero nel
quello che. llo dice. carrer, 2-290: la signora parve più irritata
qual rimugge / l'aura infuocata! carrer, 2-44: il tuono cominciava a
le manifestazioni di esso). carrer, 2-570: il tempo, anziché attenuare
. -giungere a individuare. carrer, 2-472: chi avesse voluto studiare l'
orrenda!) esce un diadema. carrer, 2-92: ho dato un po'
2. diventare magro, rinsecchito. carrer, 2-208: dappoi ch'e's'imbertonò
e mossi a sdegno quell'atticissima donna! carrer, 2-235: tu mi hai ristucco
principio del seguente anno fece rappresentare luigi carrer la sua 'sposa di messina': del qual
continuò a rodere ostinatamente il suo pane. carrer, 2-92: ho dato un po'
sogni lugubri del mio riposo inimici. carrer, 2-606: ti par poca colpa
idea mia dall'v sino al 'ronne'. carrer, vi-215: di ciò s'interroghi
l'aspettativa del futuro). carrer, 2-247: quando era fanciulletta, quanti
ma nel tenerli coperti diventomo neri. carrer, 2-281: tu non puoi più
rotta di voce: a squarciagola. carrer, 2-73: monaci avvinazzati si dettero nel
.): sottratto ad altri. carrer, 2-208: gran che! volere marito
la parola (un'emozione). carrer, 2-396: veggo che la maraviglia ti
se gli sarà passato il razzo. carrer, 2-642: alcun altro pregio ti
si è conservata presso del re. carrer, vt-204: gara sorella, / che
verrò a saggiare quel vino del fiaschette. carrer, 2-250: vorreste saggiare alcun che
pollo a desinare, faceano i santocchi. carrer, 2-400: non è nuovo che
dal pensiero della giovinezza dell'anno. carrer, 2-497: potrete...
io rideva a sbracarmi sotto cappotto. carrer, 2-589: mi sbracherei dalle risa.
che col fischio d'un avviso! carrer, 2-72: 1 benedettini di narvesa
del focoso e sbrigativo nostro cifrondi. carrer, 2-396: orsù, che vuoi
niuno che non ragioni di morte. carrer, 2-109: baldassare è tornato. ma
vedono diversi minerè delle moschee scapezzati. carrer, 2-542: verrebbe voglia..
improvviso, infatuazione, cotta. carrer, 2-470: tutto, diceva fra sé
frase di scherno o di sprezzo. carrer, 2-73: la risposta si fu uno
« questa febbre è declinata ». carrer, 2-582: il figlioletto, scemo di
sopra ben vi poni tutto il carico. carrer, 2-56: il cielo sembrava arridere
non vi mette del suo rimedio. carrer, 2-364: tremava reginaldario sconciare lesue dolci
e li spirti chiama in frotta. carrer, 2-44: mi sembri una maga che
gemsquadrò renzo da capo a piedi. carrer, 2-25: scoppiavanoma); sbocciare di
, per pochi palmi di tela. carrer, 2-211: oh! non ricordi
di nelle carte, guadagna negli scrocchi. carrer, 2-228: sperdetratto in tratto scrocchiare le
, 469: intimò al docile podestà carrer di proporre improvvisamente appena aperto il consiglio
chiacchiere e pettegolezzi; malalingua. carrer, 2-54: ora su questa misura giudica
non sarebbe in quella del dire. carrer, 2-34: venga la gloria,
leoni, 469: intimò al docile podestà carrer di proporreimprovvisamente appena aperto il consiglio (non
cantar l'opre egregie e segnalate. carrer, 2-391: a giulio erano tolti que'
del perduto seren de'lieti giorni. carrer, 2-237: - mi sembri turbata,
anima per dolcezza e si ristora. carrer, 2-147: temo che il cor di
intiepidir delle sue notti il verno. carrer, 2-565: si spartivano a raccogliere conchiglie
persone, ambienti e luoghi. carrer, 2-605: tu sei uno zotico,
e / singolari dagli altri. carrer, 2-69: l'amore imprime ne'suoi
sua disciplina più di sett'anni. carrer, 2-353: felicita nulla avea fatto
sogliare della porta portandone i teschi. carrer, 2-563: la porta principale..
il canto, / ricordanza soave. carrer, vi-208: se le tue parole /
. sm. aggiunta, dippiù. carrer, 2-30: la musica non è che
una passione, di un sentimento. carrer, 2-107: era... sì
. al di sotto, inferiormente. carrer, 2-568: un riverbero d'armi è
in modo arrogante e prepotente. carrer, 2-503: mi voleva felice al suo
un punto inseparabile dalla loro natura. carrer, 2-639: finora te la sei
premura per il consaputo padre gocidante. carrer, 2-457: chi non avesse saputa
sogliono sparnazzarla che per spulciarsi talvolta. carrer, 2-444: un avvoltoio..
spazzo i bicchier getta in pezzi. carrer, 2-286: la gentildonna ad ogni picciolo
più spedito lettore che io non sono. carrer, 2-510: né ernesto ne io
/ saran degli empi sconturbate e sperse. carrer, 2-228: sperde il figlio in
/ potrà parlar e della sua bellezza? carrer, vi- 198: di nuovi
che hanno fatto il comodo loro. carrer, 2-226: voglio io marcire nella miseria
o fraude o superbia o pazzia. carrer, 2-590: lo strafare presente è
tante / disposizioni o strampalate o rie. carrer, 2-643: quante similitudini strampalate hai
cino e d'altri a lor anteriori. carrer, 2-300: s'io non m'inganno
denaro, domani lo avrebbe perduto. carrer, 2-243: veggo che tu mi vuoi
lui, con una compitezza studiata. carrer, 2-383: acconciature studiate poteva usarne
via; non mi far più languire. carrer, 2-583: vestiva bianco solitamente e
soranzo, p. tiepolo, g. carrer, lxxx-3- due mari che bagnano il
l'entusiasmo, l'impeto). carrer, 2-472: confinare sebastiano in una campagna
figur. sfogo di un sentimento. carrer, 2-65: dopo quel primo svaporamento di
dicendo, si svilupparono dal curato. carrer, 2-115: appena potei senza scortesia svilupparmi
di non doverne più sentire a parlare. carrer, 2-399: aveva fulgenzio una sorella
mia, sono tagliate a un modo. carrer, 2-501: la nonna tua eraclia
sino / dua tanti. g. carrer, lii-6-167: le force dell'imperatore
d'animo, una malattia). carrer, 2-452: vivere in una pazzia temporaria
in partic. del viso). carrer, 2-550: malaticcia sì, ma non
una lingua splendida ed adottata universalmente. carrer, 2-562: l'architettura tirava al
errore che per avventura non iscorgete. carrer, 2-207: credi peraltro che quando
conigliera che se la vogliam chiamare. carrer, 2-205: margherita, quanto ci staremo
mostra faccia crudelissima, convè in effetto. carrer, 2-564: cleonimo, cosa che
reprimono chi nell'ado- perarla travia. carrer, 2-402: le sembrava fuor dell'ordine
e in onta sua s'è scosso. carrer, 2-214: oh ch'io voleva
d'un curioso di poca tessitura. carrer, 2-275: prima di tutto potete
. perforare, trapassare un corpo. carrer, viii-419: già una palla, /
-per estens. risaputo, sorpassato. carrer, 2-363: peccato che siano cose alquanto
abbigliamento non più di moda. carrer, 2-609: lo studiare a notte alta
riferimento al colore stesso). carrer, 2-550: malaticcia sì, ma non
; vivacità prontezza d'ingegno. carrer, 2-595: 1 desiderii, le speranze
fra gli scrittori di cose ma barbari. carrer, 2-639: finora te la sei
zòlfa, v. solfa. mo. carrer, 2-232: la stizza diventò maggiore ne'
fiorentino, pisciarono in molte nevi. carrer, 2-470: il figlio di romualdo era
, con diminuzione notabile di udito. carrer, 2-21: la lingua mi s'in-
uno sber- leffe, e vendicarsi. carrer, 2-405: se prima la collera di