/ come magno signor, non obligato. caro, 6-871: vidivi [nel tartaro
voi non vi avete a mascarare? caro, i-257: qual nipote? ora che
-provare, sperimentare, apprezzare. caro, i-44: « inviolata ». se
batte la trottola per farla girare. caro, 7-585: per gli atrii scorrendo e
tu dentro le patrie soglie, / nel caro letto e fra gli amplessi casti /
alle flemme. -figur. caro, i-106: che abbaiamenti, che rangolamenti
o diva, / ne 'l vigile ritmo caro a mimnermo antico. serra, 1-213
: or mi resti tu solo, ettorre caro; / tu padre mio, tu
/ succederà la plebe onesta e santa. caro, 8-745: [ad agillina]
ombra degli errori de'suoi cittadini. caro, 4-42: adunque sola / vuoi
/ il bel tamigi amareggiando intoppa. caro, 5-48: così volti a levante,
tuava tra el timore et lo sdegno. caro, 9-2-142: de l'animo del
, e di quella fogazze over torte. caro, 8-272: per man de'sacerdoti
ha fin da l'estrema terra. caro, 3-660: allor che da vicino /
andare a difendere le città de'compagni. caro, 11-824: il mio disegno /
. -in partic.: federa. caro [tommaseo]: ve ne avvedrete fra
e bella. giusti, 2-117: caro ai gastronomi / per dotta fame,
imprese ardue e di incerto esito. caro, 12-ii-255: fate ogni servizio che potete
manifestare un'indole calma e mansueta. caro, i-4: dall'altro canto, se
perchè l'affronto ch'avete fatto al caro, v'ha messo alle mani una mala
aspetto, e questo ghiotto scioglia. caro, 4-87: sant'angelo non ha rotta
-per simil. e al figur. caro, 12-i-217: siamo dentro una botte sfondata
in sardegna [felis sarda). caro, 12-i-281: perché il pranzo fosse saliare
-sognare gatti: prevedere il peggio. caro, 9-2-177: questa nuova che 'l signor
,... è certo, caro il mio gaudente lettore, che turberebbe anche
mi danno annunzio certo di tempesta. caro, i-288: si davano a diverse
; gazzolóne (sm.). caro, i-156: tu, che in lingua
giangherotti / faccendo insieme buona communella. caro, 12-iii-170: ed io, con tutti
vede comparire da lungi sotto un fanale il caro gazzettiere. soffici, v-2-54: coloro
sperta, sempliciotta. caro, i-156: tu che, in lingua
quell'idol falso ch'abitò geenna. caro, 14-142: nel medesimo modo che l'
susseguirsi tumultuoso di sentimenti contrastanti. caro, 16-3: per te dianzi or d'
gelato suo terren soggiorno / esce. caro, 8-926: è di cere vicino,
insensibilità, indifferenza, apatia. caro, 12-i-280: ne'vini ci dette a
nato nel gelido colle / cilleno. caro, 8-209: vostro progenitor mercurio fue,
suo del ci porge in atto. caro, 3-474: era de l'anno
gelo eterno il cigne e preme? caro, 4-588: tosto che di morte
non s'infiammi e dolce gelo? caro, 6-78: orror per tossa e
ciascun di quei tre che 'l seguitava. caro, 2-2-438: questo timore non fa
che ne venia così mezzo balordo. caro, 2-1182: me, cui dianzi intrepido
: i prencipi sospettosi non hanno a caro che certa sorte d'uomini vadino solazzando
prole, ecc.). caro, 1-443: ilia regina / vergine e
animali, le gregge dello armento muggirono? caro, 11-136: eto, il più
geme, / or bacia il caro maschio. salvini, 11-i-5: né cesserà
103: gemevan possa de le sepoltura. caro, 2-1024: con molte accette al
de'riguardanti e doglia e compassione mettevano. caro, 12-i-106: per gli quali fori
che goccia, che trasuda. caro, 12-i-106: per gli quali fori,
profusa. -con valore collettivo. caro, 2-790: s'odon / più dentro
accade / conoscer lui o sua genealogia. caro, i-100: vedete se questa
vorremmo una volta uscire di generali. caro, 12-i-78: l'informarla de'particolari
: in breve fu a tutti generalmente caro. cantini, 1-24-60: perché possi
dui sarebbe stato odio e contenzione. caro, i-210: la prattica fa l'amore
: quattro generazioni di lumi, quattro, caro professore, olio, petrolio, gas
, v-17: è [l'apologià del caro] la più bell'opera che io
che io in quel genere leggessi mai. caro, 12-i-61: è giovine molto da
de espana. -sostant. caro, 6-1296: ecco di qua marcello;
primi e più gentili della terra. caro, 5-66: generosi e magnanimi troiani,
, il giudicio fia de'dotti. caro, 5-136: rinnovellò gl'incominciati onori
inclinazione, ha fatto poco altro. caro, i-212: come mi posso io addurre
indole o il proprio gusto. caro, i-105: non si può dire né
a punto; né anco che 'l caro abbia mal fatto a farla altramente; essendo
., 29-1 (455): o caro mio figliuolo, perocché io sono tuo
avere degli ottimi figliuoli. caro, 1-981: avventurosi genitori e grandi /
dèi mi tiene in queste contrade. caro, 2-1273: la gran genitrice de
ciò ch'ella pur vede: al caro padre / ritorni ormai graziosa d'amore
comune, essere del tutto diversa. caro, 12-i-142: produce un contratto, che
/ volvesi il cielo in sé tacitamente. caro, 3-259: era già notte,
a la vista voi ne dimostrate? caro, 17-62: nobil concordia, ond'
tra plebeo e volgare: plebeo ho caro di essere, volgare non sono non fui
guerra e pace e morte e vita. caro, 16-47: quanti forti e gentili
or gai d'un foco ardente. caro, 12-i-324: gentilissimo signor bernardo,
è amore. parini, xvi-41: caro tuo pregio sono / leggiadre donne,
tendea... una angiolella. caro, i-349: avea le sue braccia
. iacopone, 35-70: o amor caro, che tutto te dai / ed
panzini, iii-750: il mio caro amico gillette x... è
l'alto nostro signor cristo verace. caro, 6-190: enea, germe del
l tuo cipresso al quale accanto / il caro germogliò lauro e l'ulivo / che
la stirpe tua sempre germogli, / caro alessandro, e 'n lei si rinnovelli /
speranze di leone e di clemente. caro, 6-744: poderoso eroe, / gran
; simbolicamente, emblematicamente. caro, 2-2-291: presso gli egizi si fingeva
non sapere controbattere un argomento. caro, n-142: a questa ultima schizzata,
lo sparviere era cotanto da nicostrato tenuto caro, e scioltolo, quasi in mano sei
oppi, / e gettagli insin qui. caro, 5-953: qui l'elmetto /
mare, e per rivedere il suo caro maestro e per esser da lui riveduto.
che quella mi gettò a letto. caro, 1-602: la tempesta che per tanti
il potesse notricare per suo figliuolo. caro, i-263: erano donne che partorivano,
orazioni per salute de l'anime. caro, 12-i-80: quando vi riscontrate con
me e dirgli quanto io l'ho per caro padrone e benefattore. sarpi, ii-2„j
ché tutti a dua son pessimi. caro, i-210: dispregiata da voi, si
pare loro che abbia manco disputa. caro, 3-3-213: mi potrebbe servire a salvar
i ferri di lungi alla terra. caro, 6-5: vi furon sopra, e
che il catasto si gittasse a terra. caro, 5-88: facendosi chiaro che
-deprimere, demoralizzare, scoraggiare. caro, 3-1-11: quel che mi gitta per
e 'l peso sopra di me. caro, 9-804: le pareti / e i
barca: preoccuparsi molto, disperarsi. caro, 3-2-56: il papa è chiaro che
e a percuotere il petto suo. caro, 3-162: noi riverenti a terra ne
dopo il verno seguita la state. caro, 11-682: a che nel primo
, distruzione (di edifici). caro, 3-1-97: ho finalmente ottenuto da nostro
stata, fa certi prezzi, caro mio. una sera un mesetto fa,
imbrogliare, prendere con inganno. caro, i-336: guarda... a
una sassata glie lo portò via. caro, 5-1223: e 'l dio [sonno
/ alcuna volta porger rime accese. caro, 12-i-327: queste genti disamorate e queste
fanno questi fili di cabuia ed henequen. caro, i-322: si trovava una gran
suole disfare nel mezzo del cielo. caro, 7-1052: una gran parte / eran
: la ghiandaia va faccendo festa. caro, i-153: già veggio in su'ripari
con le ghiere di ariento indorato. caro, 7-417: avean [i destrieri]
: io ti farò, per dio, caro costare / quelle parole discortesi e sporche
dolce parla, o dolce ride. caro, 12-i-170: metter le mani addosso
aver distrutto la squisitezza della ghiottornia, caro mio dottore. -per metonimia:
questi ghiribizzi d'eleonora devessero riuscire. caro, i-133: ma sapete quel che
suo non n'erano nati abbastanza. caro, i-9: venite all'ombra de'gran
porremo al legno delli nostri amori. caro, 1-670: ella [venere] in
: in forma di corona. caro, 8-419: il divisato erculeo pioppo /
magne dicendo: viva il duca. caro, i-273: piangendo, gridando e rammaricandosi
, e la ritiene al fine. caro, 2-865: pirro ha dietro che lo
, ne'qua'ricognoscessono il sacramento. caro, 12-i-177: questa sarà solo per visitar
ardere, e ficcolla in terra. caro, 2-1-151: avendo dunque derivato una
. guerrazzi, i-189: eh! caro mio, io l'ho da fare con
farneticando a quest'ora? ». caro, 3-994: steso / lo vide
, onde mai più non sorse. caro, 6-224: nel lito /..
-con la particella pronom. caro, i-319: tutta fracassatasi [la nave
/ tutta scoperta agli apollinei raggi. caro, 2-36: giace di troia un'isola
spezzato al fondo l'arco sesto. caro, 2-909: qui fortuna addusse / priamo
, xv-235: la tua lettera, mio caro pieri, scritta a'13 di giugno
; scoprire dove risiedono le difficoltà. caro, 12-i-63: v. s. avrà
di petali. -per simil. caro, 11-105: altamente / del giovinetto il
. -lo stemma dei farnese. caro, 16-44: venite a l'ombra de'
3-52: questa non è la 'ntenzione del caro, né, se per aventura fosse
e più lo 'nnacqua e tienlo più caro. soderini, i-252: graziosissima cosa
acque. muzio, 4-6: scopri il caro seno, / apri 'l giardin d'
una scappata a l'isola vacante, / caro governo, ce ne andiamo in fumo
grandissime contro l'aspettativa di tutti. caro, 12-i-339: costoro vi hanno preso animo
giorno aiutasse i gigli d'oro. caro, i-9: venite all'ombra de'gran
16: dove se'tu, caro e fresco giglio, / con il mio
rose. muzio, 4-6: scopri il caro seno, / apri 'l giardin d'
maghi, in india con gli ginnosofìsti. caro, 12-iii-237: ne gli quattro quadri
sm. macchia di ginepri. caro, i-273: vedendo [i cani]
gran disordine. palazzeschi, 7-179: caro commendatore, il mondo sarà sempre un
giuocare di truffe co'l'amico. caro, 3-3-218: quelli che mettevano avanti
e perduta la sua libertà. caro, 12-i-37: voi n'arete il
stati giuocati in un giuoco costato assai caro. quasimodo, 2-13: da poco
un autore trova il gran segreto di diventar caro con le sue letterarie fatiche a tutti
, si debbe volere giucare alla sicura. caro, 2-1-297: in qualche modo ci
. gioco facile e semplice. caro, 9-1-116: si fanno la sera i
onor e premio della avuta vittoria. caro, 6-959: qui se ne stan
da troia a roma. caro, 5-843: questi torniamenti e queste giostre
su gli omeri suoi uno bue vivo. caro, 15-i-174: nella grecia si facevano
a l'un l'altro risponde. caro, i-170: quando ho poi cominciato alla
tanto manco le doveva lor concedere. caro, 3-2-104: i nemici nostri hanno
facil cosa che non ci fussi rimedio. caro, 9-2-152: questi genovesi di roma
non fa a dire pur salute. caro, 12-iii-255: con molta mia amaritudine riscontrai
molto più avanti che io non dico. caro, 3-3-218: l'essere il papa
odori, giocondità e amorosi doni. caro, 3-1-278: la ringrazio poi quanto
; ma rinchiusono e'vitellini in casa. caro, 6-891: eravi tizio, /
io senta mai di servitude i gioghi. caro, 3-536: io dopo troia incensa
io manco; / tolto m'è 'l caro frutto in su la spica, /
, inverso il ciel li punse. caro, 3-198: quei leoni / ch'ai
che 'l sofferse il dolce pedagogo. caro, 3-848: i cavalli...
brevità, vanno a un giogo. caro, 9-2-113: si dice che non andate
di un bene ardentemente desiderato e sommamente caro, di chi è libero da dolori
, e soprattutto dai figli. caro, 2-744: solea / andromaca infelice al
com'te soffre il core / che 'l caro amante stia da te diviso? campanella
si spende lo corallo, e èvvi molto caro, perché egliono lo pongono a collo
/ addosso quel che m'è più caro. pirandello, 5-191: aveva
, 8-8-302: ti donerò un così caro e bello gioiello, come niun altro che
/ che 'l t'è furato il tuo caro gioiello. calogrosso, 142: ecco
e bel gioiello che gli sia caro, che ne faccia altri possessore?
padre che la voleva per gioiello. caro, i-213: andate a darle la parola
pira dolente, / dove giacea il suo caro parente. 6. dimin.
/ madonna, gran gioi sento. caro, 7-199: or via, dimane a
quelli dell'esercito ricevettero bruto gioiosamente. caro, 5-1179: per l'amara dipartenza afflitto
be'lumi, ond'io gioioso vivo. caro, 10-641: ei stassi in disparte
tanti bei palagi con gioiosi giardini. caro, i-268: per la dolcezza della stagione
desta. 7. ant. caro, amato, teneramente diletto; amabile
vero, / chente amar giezù sponso meo caro. rustico, vi-1-194 (53-10)
inel circulo di negromanzia dalli demoni. caro, 8-625: disioso in braccio / la
: gioir di tal vista non soglio. caro, 5-786: già si mettono in
lietamente; divertirsi, spassarsela. caro, 6-52: pensate poi che..
giornata bene spesa dà lieto dormire. caro, 12-i-95: si deliberò che dispensassimo
già verso 'l vespro camminando vai. caro, 12-i-246: a che le servirebbe
canna, n. 23). caro, 12-ii-205: io ho fatto questo mistiero
/ che malagigi ha più tempo temuto. caro, 4-951: né de la vita
cosa: non capirci nulla. caro, 2-1-53: l'ultima vostra è quella
latini, i-2432: al fino amico caro, / a cui molto contraro
ferrara, 9: io serò de vu'caro e devoto; / e sì offero
entrare e combattere. coraggio, mio caro come figliuolo. -gara d'amore
guittone, i-7-11: adonque, caro amico bono mio, / non giovenil
nell'asprezza della sua vir- tude. caro, 2-848: apparir vide / il vecchio
usare o questo è, o caro padre, quel che giova. toccare
del mio ben non vi giova. caro, 2-2-220: dell'onore e carducci,
mondo forse non sarebbe stato palese. caro, i-io: di questa madre generosa
figlio / ch'ei riconosca; questo caro alunno / de la tessaglia, questa bella
e uno armento di vivaci giuvenchi. caro, 9-981: io condurrotti all'ara /
sotto le quali scrissono tutta la gioventù. caro, i-285: amore è dio.
, 194: siamo giovevoli a'mortali. caro, 5-141: sono misericordiosi [i
3-134: non si conosce dalle parole del caro per quali virtù e per quali geste
il gesto, il discorso). caro, 12-ii-6: i vostri padri mi vennero
; giro, cammino, percorso. caro, 11-958: eran per tutto / gualdane
subito giramento tolte tutte queste cose. caro, 12-i-281: piglio un gran diletto
« spiegata ». -farneticare. caro, 2-2-92: nella sua lettera..
quanti casi / girato è l'uom. caro, 1-601: la tempesta che per
le pecore variate e di diversa lana. caro, 6-86: tanto di mare ho
/ el cervello a spasso va. caro, 1-187: venne da bora un'
lui gli ha fatti girare di qua. caro, 1-169: fiaccarsi i remi;
bella fata a quella fresca fonte. caro, 5-631: a cui darète / girava
notte per l'animo mille volte. caro, i-339: egli è divenuto ricco,
fuggire, più scambietti e girivòlti? caro, 5-837: anco i delfini / per
portar salute umile / al mio buon caro, ed al gran casa vostro. della
me è adimorata per mant'ore, / caro amore, de te repiene gire.
. -fare alle girelle: giocare caro, 3-3-121: io consigliai nostro signore a
oro avean la fibbia e la girella. caro, i-231: sedici -gire via
la difesa del cavallo in arme. caro, 7-414: cento [cavalli] n'
si rawolgea infino al giro quinto. caro, 9-913: l'altre armi deposte
serpenti fanno col loro corpo. caro, 5-124: di sotto al cavo /
moto e canto a canto colse. caro, 1-187: girò [la nave]
il trascorrere veloce del tempo. caro, 16-52: tu la sua speme e
lui è lontano un giro di sole. caro, 1-434: trenta giri interi,
tutta la città si rivolgerà. caro, 6-1123: quest'alme tutte,
3. missione diplomatica. caro, 12-ii-17: farà quel gagliardo officio che
caro, 12-15: allor s'adira [la
chesca, lunga e con maniche. caro, 9-962: voi...,
dedicarsi con impegno a un'impresa. caro, 11-146: or qui bisogna spogliarsi in
situazione che non nella vecchia. caro, i-104: così fece colui che saltò
giubbone; cioè, si è tenuto più caro ciò che vai più, e si
impartito in questo studio, l'ho caro. se non che giornali lettere e
padre, figliuolo e spirito santo. caro, 1-1175: un rumoreggiar, un
crudel di tanto affanno / fuggitiva salvarti il caro figlio; / s'egli vittima alfin
a giudicare, fa la ragione. caro, 5-1076: indice il fòro,
diciate quello che di questo ne giudicate. caro, 12-ii-14: quanto s'è detto
che cosa sia stile né numero. caro, 12-ii-333: quanto a leggerle io l'
giudicato della vostra pretina di brescia. caro, 12-ii-99: messer lucio francolino..
mandi ad esecuzione che avrà giudicato. caro, 12-ii-129: mi proferisco di rimettermi a
il gonella fosse uno perfetto astrologo. caro, 2-3-58: quanto all'arte [
fallace il giudicio della prudenza umana. caro, 12-i-60: 10 vi perdono le
gli avevan fatti citare in giudizio. caro, 12-ii-129: né che uno, per
e con garbo e con giudizio. caro, 12-iii-284: nel lodare, ancoraché le
insieme, come giudiziosamente aveva fatto il caro. vasari, ii-741: se ne tornò
assai dilettevoli a manicare ma poco nutriscono. caro, 16-89: sempre piena di mel
parate / facciamo spesso, senza paragone. caro, i- 218: intanto diamoci
tutto / nell'aspetto de'figli il caro padre, /... dentro
fitti cespugli di giunchi; giuncaia. caro, i-269: la cloe se ne andava
angioli. caro, 3-219: i verdi liti / di
quasi è stato ad un tempo. caro, 12-i-176: un giunger d'improvviso
orlando giunse e diègli un bel saluto. caro, 16-3: fuor del mio,
, ii-11: desiato piacer giunge più caro. pananti, i-423: oh questa sì
padre. bembo, 9-2-169: averò caro che... mi scriviate..
viver fan più lieto e più zentile. caro, 16-62: son giunti insieme /
giunta a rischio della perdita del mio caro e sì guardato onore. 15
., 29-1 (455): o caro mio figliuolo,... io
bisogno di vestirmi, e mi sarà caro o ormisi... o altro sì
no! altroché sorte! se lei, caro don domenico, mi gioca così alle
non avea quell'altro fatto prima. caro, i-301: se tu non osservassi il
temeno di giurare e di fallire. caro, 9-154: così detto, il torrente
sorte di quanto si ha di più caro al mondo; asseverare o promettere con
altri la militare gloria il produsse. caro, 9-1-285: de le cose giuridiche non
di duca o alcuno titolo giuridico. caro, 12-i-271: la giustizia...
costanzo, 1-273: l'ebbe tanto caro che gli donò la giuridizione criminale sopra
albizzi, ii-31: mi disse arebbe caro voi vedessi la scrittura della convenzione avea lo
altro che nel mare è chiuso. caro, i-348: dafni, tirato dalla
perché seguita la sua naturale inclinazione. caro, 1-358: il gran giove / da
che per tua man sia montalban distrutto. caro, i-171: intanto ho voluto dirvi
. bartolini, 16-92: [annibai caro faceva] non soltanto il mezzano, ma
. scusa, pretesto, motivazione. caro, i-188: gli occhi, gli orecchi
. -capacità di giudizio. caro, 12-ii-124: si degnerà di ricordarsi a
freno il pericolo dell'onore? caro, i-227: violenza, adulterio,
con somma giustizia fumane cose regge. caro, 1-854: sacra regina, a
non sono) rispettate o applicate. caro, 1-979: ma gli dei (s'
/ ma si suol dire ancora: / caro mi vendi, e giusto mi misura
, maggiormente apparisce la gravità loro. caro, 2-1-327: siate contento farmi un
vi-486: declinarono indarno dal giusto. caro, 5-87: bisogna ancor dire che 'l
dove il giusto non aveva luogo. caro, 6-927: non violate il giusto,
ma si suol dire ancora: / caro mi vendi e giusto mi misura.
: l'esser amati gli è sommamente caro, parendo loro che chi gli ama
ne dolse e gli n'increbbe forte. caro, 3-1-249: penso che arete considerazione
siena, vi-68: egli ebbelo molto caro e così dice priorino, ma che
la limosina, non gline dariano. caro, 15-iii-66: di questa settimana monsignor glie
mai fatti, si no i fosse caro amico. m. villani, 6-15:
« mala cosa nascer povero, il mio caro renzo ». « è vero,
/ sia gloriata con felice altezza. caro, 5-138: l'invidia consiste quasi,
stato forzo in pochissimi giorni abbandonarlo. caro, 2-600: troia ruina, la superba
umani, trovavansi ancor molti sceleratissimi. caro, 12iii- 56: io spezialmente sono
un eroe, un guerriero). caro, 6-713: pianse a veder quei gloriosi
di roma. salvini, 22-118: babbo caro, non armeraimi un carro, /
avranno stiacciato, torto, largo. caro, 4-381: il cui mento, il
. gocciavano una certa cosa gialla. caro, 9-728: i teschi / ne
, all'ombra del tuo lauro. caro, 16-59: godi, patria mia cara
ultimo dì de la lor vita. caro, 7-16: raserò i liti, /
goderemo questa nostra libertà e franchigia. caro, 12-iii-257: non le potrei dire
pace / l'alma luce gentil. caro, 16-7: altri (oimè) del
e ei de l'altra gode. caro, 2-947: impunita e trionfante /
sopportar nuovamente le fatiche della guerra. caro, 12-i-48: mi dovete avere per
aretino per affetto e per domicilio, caro alla città che gli diede un podere
godè... dodici anni. caro, 12-11-149: con questa occasione darli a
); abitare, risiedere. caro, 3-575: de la scea / porta
in allegrezza e in ispeciali solennitadi. caro, i-287: nulla di più sentendovi,
/ terra formasti al nostro godimento. caro, i-275: guardandola fiso, pigliava
-anche come appellativo scherz. caro, 12-i-6: consegnategliene da nostra parte,
per la gola il lione strigneva. caro, 7-1070: soglion talor da la
e trasse fuori la sterminata lingua. caro, 6-623: egli [cerbero] ingordo
piena gola un intero bicchiere del suo caro * beverone '. -bramosamente,
averlo in proprio potere. caro, 5-230: cefisodoto, sdegnandosi che carete
che a un tratto ci partiamo. caro, 12-i-230: in tanto fatevi sgattigliare
suo golf. cicognani, 13-5: caro... era al figliolo il golf
camminò per terra insino al messico. caro, 3-343: quinci e quindi / per
funi, chioderia, ancore, pece. caro, 4-891: il ferro strinse,
nostra,... dove il caro ci mette il fiato e le gomita,
. anche con la particella pronom. caro, 2-2-346: sieno figurati [i venti
all'accusativo alla greca). caro, 2-454: il vidi /..
zeppo, rigurgitante; ben fornito. caro, i-157: in questo palo s'infilzò
-pieno di cibo, rimpinzato. caro, 3-994: lo vide ebbro e satollo
-minaccioso, gravido di pericoli. caro, 9-2-129: si scusa de gli disordini
in una forma d'una bellissima madonna. caro, 2-3-139: la livrea del conte
che venderò e gonna e benna. caro, 8-1123: iva la pompa / de
ha rosso e bianca la gonnella. caro, i-275: lo tirava per un lembo
d'occhio bieco / il villanel tuo caro, perché porta / fitto nel cappelluccio un
non l'uccide, anzi proprio divora. caro, 10-1311: di sua mano /
riferito anche ad altri animali). caro, 7-1071: soglion talor da la pastura
non si vide armadura sì bella. caro, 12-628: infra l'elmo e la
stretti canali con tanti gorghi e secche. caro, 6-439: un fiume è questo
cantando venne a sommo una serena. caro, 7-709: con alto bollor risuona
stramazzato. -sostant. gorgoglio. caro, 12-i-107: così tra il piovere,
agg. galla e fece una vescica. caro, 1-191: quasi stanco palèo,
sordo, indistinto e intermit caro, i-155: ma quanto più si tuffa
da un lato e, gorgogliando un caro riso, concedette alla mia mano di
la quale i poeti chiamano gorgone. caro, 16-28: a me la gorgone dimostra
'l casto petto col gorgon conserva. caro, 2-1002: vedi poi colassù pallade in
vinta per forza e ingegno di perseo. caro, 7-515: di serpi e di
, 10-106: se tu perdessi il tuo caro nipote, / di dolor poi graffieresti
l'usato gravava il compagno olmo. caro, 2-833: l'armi...
e me, che sono armato. caro, 5-253: di veste era gravato,
mangiare dell'erba bagnata da la rugiada? caro, 1-1180: fattosi didone un vaso
umano, / grave e mortai. caro, 5-618: scotendo / le gravi membra
il gravido seme; / e 'l caro frutto in sua stagione attendi. marino,
sf. piccone a zappa. caro, 9-3-72: aspetto il cavallo e la
il turbato nocchier le vele accoglie. caro, 12-517: la gravosa bipenne ond'era
aspri tormenti / ebber breve conforto. caro, 16-74: il duolo è meco,
gravosa sorte / m'è a pensar. caro, 3-1119: tu solo / m'
amarvi più lieta ognor l'induce. caro, i-210: è possibile che voi
io che derivi assai la grazia. caro, i-349: di tutte le sue fattezze
fammi di tal grazia degno ». caro, 5-127: la grazia...
tempo secondo la forma de quelle. caro, 6-470: ond'è, vergine,
piacere e mai ne sarò sazia. caro, i-199: ahi, fortuna,
sia straniere, / ed estimi più caro onor c'avere. dante, purg.
. bellezza che tu cele. caro, 6-1044: grazia fammi / che
ebbi moltissime opere da questo vescovo. caro, 3-1-171: vi prego dunque a mantenermi
soccorso. pulci, 9-54: o caro padre, / non mi volere una grazia
sua giornata. -per antifrasi. caro, 2-2-173: se credete che mi sia
/ grazia di lingue scellerate e ladre. caro, i-196: voi non hanno ingiuriati
la fiducia; accoglierlo benignamente; averlo caro. testi fiorentini, 96: ruggieri
ch'ai ventre si son date. caro, 12-ii-102: bisogna accomodarsi alla scoltura
mano grinzosa. « grazie, figliolo caro! » rispose ella stringendo il pugno
sua condizione, tòrla per moglie. caro, 1-1151: a l'apparir del giovinetto
degno di alta considerazione; simpatico, caro, diletto, amato. giamboni,
quella speciale condizione che rende l'uomo caro agli occhi di dio o gli conferisce
è 'l sementatore e 'l seme, caro mio frate, quanta benevolissima reverensia e
a chi se pentea e aumiliava. caro, 11-159: il buon troiano /
). dial. ant. aver caro, amare, beneficare, soccorrere.
. alberti, 102: arei io caro che e'miei... molto si
/ e questa luce faustamente vide. caro, i-292: di grembo a voi,
il riceva nel grembo della sua pietà. caro, 16-70: in grembo a dio
, e de'sopradetti suoi pastori. caro, 3-2-349: non potendo pur pensare che
ventura e tutta la mia fede. caro, 9-398: ogni fortuna anche
il traditor cercando per quei greppi. caro, i-269: quando qualche dissoluta capra
ant. gretteria, meschinità. caro, 15-i-251: non so come si satisfacessero
quello ch'ognun ha stucco e sazio. caro, 8-24: dall'altro canto fate
sua ardisca venire a fare violenzia. caro, i-289: per tutto una grida
-chiamare forte per nome. caro, 6-755: all'ombra tua colle mie
quanto il cor nel laccio goda? caro, 2-1063: io pur l'armi grido
grida i segnori e grida la contrada. caro, 14-ii-201: non cessano di gridare
: io grido contro le iniquità. caro, 3-1-385: mi si grida addosso,
risonava per lo gridare delle femmine. caro, i-308: con gridari e con trescamenti
o demagogo. -lodatore entusiastico. caro, 2-1-24: eravamo insieme molti vostri amici
ma col carro pigliar son sue dottrine. caro, 12-ii-58: ho voluto dirvi questo
: onorarlo, dargli lustro. caro, 12-iii-56: la grandezza...
l'alma a le delizie trine. caro, 16-66: qual colomba, cui grifagno
la starna e sia per trarne pasto. caro, 8-22: l'aquila, perché
aere astore o grifalco o sparviere. caro, 15-iii-103: ho ricevuto il grifalco
armento] il grifo in acqua pura. caro, i-153: già veggio..
o scolpita di questo animale. caro, 12-iii-240: prima porrei gli quattro principali
1-60: appo degli frigidi gotti è molto caro l'aspro mantello foderato di pelle grigia
. -per estens.: fanciullo particolarmente caro e amato. arlìa, 1-184
nell'acqua, affaticarsi senza profitto. caro, 12-iii-163: è meglio starsi alla catena
tant'è la chiave quanto 'l grimaldello. caro, 2-1-325: mi par di veder
che una bella gli stia presso. caro, i-204: robba fresca volevi, grimo
son grinze e passe e sutte. caro, 11-103: i fichi più cari.
gerg. ant. pidocchi. caro] i-193: -il resto mi so io
. pirandello, i-214: ah caro, un po'di grisou, guarda,
per lo più vischiosa. caro, 8-297: abitatore [della spelonca]
-a gronde: copiosamente. caro, 5-288: ansando i remigi / aprian
straripare (un fiume). caro, i-153: già per secchia, mettendo
bocca in acqua. -sostant. caro, 12-1-106: tra 'l grondar [dell'
ha le groppe punteggiate come l'oca. caro, i-313: -mi darai con questo
-fibbia, fermaglio; anello. caro, 10-764: investì 'l dardo a punto
tiene unita l'anima al corpo. caro, 4-1066: de l'affannosa morte /
a scacchi a groppi e cerchi lavorato. caro, 5-360: al vincitore / presentò
poi a stento morì assai grossamente. caro, 12-i-255: sento piacere d'esser venuto
uom che no, credette questo fatto. caro, 1-86: poiché in questa pratica
, 1-543: noi aremmo molto caro che degli alloggiamenti e delle gare e
non li piccioli o la minuta gente. caro, 12-i-326: finché voi altri
gravemente (errare, ingannarsi). caro, 2-2-133: nelle lodi mie v.
e spaziosa grotta entra nel sasso. caro, i-266: era dentro al suo
, ché non li era altra grotta. caro, 2-33: dentro al suo cieco
facesse uscir da le tartaree grotte. caro, 6-395: ivan per entro / le
: udendo berta che 'l suo figliuol caro / voleva nella grotta dimorare, / misse
della terra in roma dagli studiosi. caro, 12-iii-240: pure è ben d'ammo-
, madre mia, vorrei maritarmi. caro, 7-26: lontano udissi / ruggir leoni
riproduce il muso del porco. caro, 1-88: se voi volete contrafare un
-ant. proboscide dell'elefante. caro, 11-169: l'elefante perché è egli
sanza li quali il viver no m'è caro; / a voi ne vengo a
e letter. vagire, frignare. caro, i-267: accoccolatasi sopra, le si
oggi si domanda andare a guadagno. caro, 11-958: eran per tutto / gualdane
/ riposate su l'un, signor mio caro. fazio, iv18- 25: volgi
ant. pesto sulle guance. caro, i-290: dafni, come che fosse
petrarca, 199-9: candido, leggiadretto e caro guanto, / che copria netto avorio
o in parte, le dita. caro, 11-136: avea allora una mano scalza
guardiano di capre; capraio. caro, i-334: non ti vergogni d'essere
figur. e scherz. maschera. caro, 12-i-70: il mio presente è stato
morto dicessero quanto pregio egli volevano. caro, 11-48: di pallante il corpo /
sterco? petrarca, 340-2: dolce mio caro e prezioso pegno / che natura mi
dio, misericordia e non giustizia! caro, 4-356: se 'l pregio / di
ritruovo giunta a rischio della perdita del mio caro e sì guardato onore. tasso,
, per le passate febbri, perdute. caro, 12-i-103: ne ringrazio il legno
. beccuti, 177: dolce mio caro bene, / animai vago, leggiadretto e
lascerà il marito a guardia a un suo caro amico. libro di sydrac, 89
nostro agio. beccaria, ii-830: mio caro bene, mettetevi in guardia contro qualunque
sua compagnia per via di difensione. caro, i-272: i cani guardiani dell'una
lei sola a noi la luce viene. caro, 1-362: ne la libia il
signoria che stessino cauti e guardinghi. caro, 4-136: io so ben che
numi. leopardi, 12-3: sempre caro mi fu quest'ermo colle, / e
avesse avante a gli occhi viva. caro, 16-9: la vaghezza del guardo e
l'amalato. giamboni, 10-7: caro mio figliuolo,... abandoneret'io
so guarire i pazzi de'farnetichi. caro, i-155: per guarirlo degli stran-
guemigione nel castello di gan- gareta. caro, 12-i-303: gl'imperiali...
6. ant. equipaggiamento. caro, i-290: ora di quanta roba credete
piastra e maglia il giovanetto ardito. caro, 8-679: qui meco a guarnir d'
loro difen- sione era di bisognio. caro, 7-516: di serpi e di gorgonei
il ben guernito stocco a quelle cinse. caro, i-266: aveva..
oro e piena di molti spennacchi. caro, 9-469: la sua spada, /
e guernita di ciurme da remo. caro, 1-608: con diece e diece
e sincero. se non vi ci avessi caro, non vi avrei fatto la guasconata
o una missione; guastamestieri. caro, i-iio: alle vostre opere ed a
castelvetro, 3-98: ha ancora il caro guastato l'uso della lingua usando male
in sul fiorire de gli anni miei. caro, i-216: quanti partiti le son
la professione, scriverei un libro, caro mio, da far epoca.
della costui morte son stato cagione. caro, i-194: guata coppia di compatrioti orrevoli
per mee? ma per mia fé caro raccatterete. = deverb. da
villaggio tra pistoia e ga- riniana. caro, 12-i-327: voi siete due gran torrenti
: poich'io mi penso vi sia stato caro / quel, messer carlo mio,
a guazzo: uscire di senno. caro, i-193: io non so dove sia
e di fiori avea rifatta bella. caro, i-305: strade rotte e guazzose per
-fradicio; grondante acqua. caro, 5-257: rampicossi allo scoglio, e
.. era sempre stata guerriera. caro, 6-1228: la gente già per lunga
la sua crudeltà colpi e condanni. caro, 16-8: io con voi me ne
istessa con quella, ch'usò il caro ne'sonetti mattaccini. carducci, ii-16-135
buffon, sensal, poeta sciocco. caro, i-154: or su, gufàccio,
de cesare suso ne lo melo. caro, i-220: -mettetevi anco disopra il coliseo
uno gentile uomo chiamato sebastiano unghero. caro, 1-1126: cupido co'suoi doni allegramente
: dunque se'morto, e resta il caro armento / privo di guida, o
guida de la stella, / molto accatteria caro lo viaggio. m. villani,
d'arno] guidaleschi e rogna. caro, 12-iii-275: de gli altri guidaleschi
. grazzini, 4-18: o filippo caro, che vento t'ha così guidato
inglesi esperti e coraggiosi nell'arme. caro, 1-805: scorge d'altronde di
si allacciavano sandali e calzari. caro, 8-707: fuori uscio vestito / di
, né a can metter guinzaglio? caro, 4-195: [il cacciatore] ha
vincolo. - anche: frusta. caro, i-289: bastonandolo, strascinandolo, svaligiandolo
che i vallon li sceman quici. caro, 7-705: stordito sorgendo, arme
-introduce una prop. correlativa. caro, 5-829: in quante guise a zuffa
: in lesi » cristo diletto e caro suo baccerone di messer baccone, frate
nome, messere [onesto], è caro e orrato, / lo meo assai
-dare un guizzo: sussultare. caro, i-331: il pancione, ch'era
dire quanto imperadrice nella nostra ». caro, 4-2: ella è sconciamente grande,
guadagnali, 1-i-317: ma quando il caro / prete a dir poi venne /
vittime. -di animali. caro, 1-767: vendea quindi i cavalli al
dolcezza la prima lancia che ruppe. caro, 4-43: adunque sola / vuoi tu
cosa, né forse dipoi mai. caro, 12-ii-181: vi esorto bene a seguitare
come chi gli cognosce per esperienzia. caro, 3-3-93: gustò il ragionamento,
inganno / al fin condotto imaginato e caro / ch'altrui spoglia d'affanno /
vetro; vitreo, perfettamente trasparente. caro, 12-i-154: trovo infino a ora che
la coda e maia con esso loro. caro, 1-1211: cantò del ciel le
impiegato, il mi fa aver più caro. / et avarizia in me fa caritate
, lusitani, iberi e persi. caro, 9-906: sopra l'arme / d'
l'opera si facesse, fu idea. caro, 12-i-326: cosa che a me
. madre idea: cibele. caro, 10-247: questa avea sotto il suo
mercanzia ideale! 5. simpatico, caro, sommamente stimato per le qualità fisiche
-letter. serpente in genere. caro, 7-1151: con gli incanti / e
, il bagno? altro che bagno, caro mio! ». tino imbrò lo
: ignorante che non conosce nulla. caro, 10-1060: turno, così schernito,
(un modo di vivere). caro, 10-83: io lo terrò da l'
e persecuzioni per amore di iesù cristo. caro, 17-5: nel patir ignominia o
. carducci, ii-16-292: avrò molto caro di veder lei... ma avrò
veder lei... ma avrò egualmente caro di passare ignoto alla città, perché
e per questo non sono accatastati. caro, 16-37: fra l'umil negletta
pulci, 2-52: dimmi al danese, caro imbasciatore, / che in francia a
dalla tua. fogazzaro, 5-279: caro il mio francone! pensare come t'
il suo donzello, il più segreto e caro che gli serviva in camera. caro
caro che gli serviva in camera. caro, 9-263: eurialo era seco, un
aggravato il tuo collo di tanti obbrobri. caro, 4-2: ma la regina d'
alcuna eccezione dir 'lo '. caro, 12-i-264: perché non paia che vogliamo
orni e d'ilici e d'abeti. caro, 4-781: fatta la pira,
inliciti tuoi maestri che alle scuole platoniche. caro, 5-121: usar con persone illicite
quello stato da questi sforzeschi illegittimamente. caro, 3-3-229: si rimova di tal
la carità del vostro vecchio e fedelissimo annibai caro. manzoni, fermo e lucia,
il benessere... m'avvolge il caro corpo, lo seduce, lo ammorbidisce
, adornare. tansillo, 151: caro amoroso neo, / che sì illustri un
generoso de'meriti letterari degli italiani, riescirà caro d'aiutare negli studi un ingegno greco
la strada d'onor montana, illustre. caro, 16-37: ma, se ben
dossi, iii-301: -avanti, figliuolo caro - fà il confessore in...
domandò quel che la cagion fosse. caro, 9-1-14: dice avervi veduto cavalcare
nei movimenti, intralciato. caro, 10-1255: il padre,..
un affare, ecc.). caro, 12-i-130: io son qui imbarazzato,
impresa; intoppo, contrarietà. caro, 10-463: tarconte, / il legno
, e, dalle balie, imboccare. caro, i-312: licenia, trovando
il rodano. -figur. caro, 9-2-329: tuttavolta vedendosi in che termine
o su un mezzo di trasporto. caro, 12-i-352: a la prima bocca di
lasciato imbarcare in cotesta nuova molestia. caro, 33- 173: avendo quest'animo
un pasticcio. guinizelli, xxxv-ii-484: caro padre meo, de vostra laude /
di tutti e tre li governi. caro, 3-1-246: mi sono imbarcato in
risolsi di... fargli poi pagar caro il suo mancamento, se fortuna lo
grido. -rifl. figur. caro, 12-i-315: voi vi volete far frate
presentare gravi difficoltà. caro, 11-119: se volete intendere che misterio
sopraffare. - anche al figur. caro, 12-i-28: toccando a voi la parte
quelle / esercito facean timido e imbelle. caro, 6-1226: ai dismessi trionfi
ciare, / e perch'egli avien caro d'armadura, / a cento a
delettazioni, e questi sé sì imbestiano. caro, 14-120: egli dotandoci di ragione
-intr. con la particella pronom. caro, 1-491: la regina in prima /
l'odio del patrizio nome: / serbalo caro. carducci, iii-7-463: la gioventù
. pirandello, 5-367: se il caro ometto imbizzarriva così a farmi credere a quelle
io ti imbocchi la mia sapienzia. caro, i-99: per meglio imboccarvela,
'l foco come foco faccia volare il caro come caro. b. davanzali,
come foco faccia volare il caro come caro. b. davanzali, ii-295:
tante campane per chiesa non tocca. caro, i-106: perché questo non
cavaliero con i suoi armati aspettava. caro, 12-ii-n: con 300 cavalli a far
una pianta, una coltivazione). caro, 6-97: se imboschisce [il fico
dopo gli otto dì dee tramutare. caro, i-281: dafni serviva a pigiare
italia..., come mi avrebber caro! de marchi, i-830: s'imbrancò
quanto la vita propria esser le deveva caro, e non curando del nostro,
vedere se potesse fare la simile imbrattatura. caro, 12-iii-115: basta, che m'
. - anche al figur. caro, 12-i-225: immaginatevi che bella purgazione
imbrattamento; macchia, sozzura. caro, 15-iii-127: gli è pur dolce piacer
alle imbroccate. -figur. caro, n-133: il colpo del pedante (
intesta una pezza nuova de imbroccato. caro, i-267: avea d'intorno per involgimenti
ant. brucare. caro, i-155: tornisi un'altra volta alla
già la notte le campagne imbruna. caro, 16-xi: amor, che fia di
la casa, s'imbucò tosto. caro, i-154: suona il cembalo ed
pezzi di una ficato 'imburchiare'e 'imburiassare'. caro, 12-i-86: popolarità e..
imbollettato). fissato, fermato o guarnito caro, i-315: dafni... attendeva
verdissimi imbusti si copriva di tanè scuro. caro, 5- 154: se d'un
questa la popolaresca e civile. caro, i-77: certi dipintoruzzi...
suo designo pur la minor parte. caro, i-59: in una pittura un gran
, sia ad animali). caro, i-266: né mai d'occhio perdendola
parte / che 'l vostro immaginando vizo caro / vederlo chiaro -parveme. dante
, dicono per essere fluente all'arno. caro, 16-77: i sacri studi e
la ragione non mancò mai lei. caro, 5-65: essendo l'imaginazione un
per tema o per disio si sogna. caro, 1-563: di sichèo la stessa
: vidi l'alt'rier, signor mio caro, / l'alte immagin di voi
sgomento o di orrore). caro, 5-1170: cingean nettuno allor da la
fu grave e molesto agli eliensi. caro, 4-984: dido nel suo pensiero
mistier nui'altra guerra ». caro, 9-963: voi con l'ostro e
della morte, uscire di tante fatiche. caro, 12- 1400: mosse la
ed a man destra la palude immensa. caro, 6-61: è da l'un
largo di dir fiume quelle rosate labra. caro, 16-54: a voi, donna
, / non gemer tanto, o caro. / in van gl'immensurabili / mari
lo più nell'acqua). caro, x-1201: indi con dolce oltraggio e
: guardare attentamente, fissare. caro, 16-2: gli tenn'io [gli
sue parti sono per tutto mutabili. caro, 12-iii-172: la molla è uno
mancanza di rispetto, villania. caro, 12-ii-183: [il castelvetro] ha
gran di- scortesia è la vostra. caro, 12-ii-189: la risposta...
, della natura umana). caro, 6-1119: qui stiamo infin che 'l
sozzando il canuto capo con polvere immonda. caro, 12-997: latino afflitto /.
non toccasse ciò che abbiamo di più caro e di più sacro. —
far d'un prun boccio un ramerino. caro, 12-i-81: e non sarebbe gran
de la fida sposa a cui se'caro / il tranquillo marito immoto siede,
begli occhi aveva gli occhi immoti. caro, 4-501: a tai parole, /
3-i-418: io so pur troppo, mio caro figlio, che sei immune da questa
previlegii ed immunità ottenute da lui. caro, 12-ii-237: io son certo che
mostrar, vivea ne la vai ima. caro, 3-65: un sospiroso e lagrimabil
terra in sino a l'imo inferno. caro, 5-254: infino a l'imo
arem laggiuso, dicon, quel volimo. caro, 1-137: quasi in un gruppo
, imbrattare, scarabocchiare. caro, i-155: che più carte non schiccheri
e tanto ciel venendo occupa e 'mpaccia. caro, 12-i-225: tante altre imbratterie e
, / grave, insolito sì, ma caro impaccio. marino, 4-177: fa
grembo a'fiordalisi / col dolce e caro impaccio / d'una sua croce in braccio
, v-1-502: io ho ricevuti per caro presente i limoni,... aven-
laccio / che viver privo di sì caro impaccio. ciro di pers, 58:
l'anima o il corpo). caro, 17-71: i piaceri, ingeriti nel
vincitore si ridusse lieto a pavia. caro, n-1417: i teucri, d'ogni
un giardino, ecc.). caro, 12-iii-191: bisogna impalar la vigna,
pali. — assol. caro, 12-iii-233: mi risolvo a restare poiché
, 12-23: sto senza libri, mio caro: qui è il giappone; non
pampini. - anche rifl. caro, 7-597: o bacco, o libero
banco di un bar, ecc. caro, 12-i-87: vittorio, tosto che lo
dua, el più sei tordi. caro, 15-iii-126: ha da tordi un bellissimo
, / o frusone impaniato all'uccellaia? caro, i-305: degli uccelli ve ne
e con bastoni e lande. caro, 11-168: il re, non per
irretito nell'errore o nel vizio. caro, 5-253: l'altro sarà di vedere
lana. alberti, i-71: arei io caro che e'miei... imparassino
imparentai nel '59; ma non avrei caro che tu mettessi l'anno, perché mi
i popolani imparentassino con i patrizi. caro, 9-2-97: il duca d'urbino.
insufficiente, sproporzionato, inadatto. caro, 12-365: com'più sanamente / si
. - anche al figur. caro, 16-99: questi è quel che disfece
cercarebbe di impartire del detto suo sapore. caro, 16-37: ma come e chi
la prego di volerlo considerare, mio caro saba, nient'altro che un po'di
4. ant. rimpinzare. caro, 11-159: io ho un mio compare
limbo terrestre ventisette anime non nate. caro, 12-i-7: voi ve ne state
. poerio, 1-175: io, caro tommaseo, costretto ad impastoiarmi delle cose
. giusti, 14: -oh, caro figliuol mio, l'onor lo spinge,
. desideroso, bisognoso di cibo. caro, 12-i-7: o quivi arei voluto io
spezzate averian le torte e strambe. caro, 12-i-241: la compassione del suo
qualcosa intensamente desiderata o sperata. caro, 12-ii-303: voi sapete con quanta impazienza
; molti se ne gittavano ne'pozzi. caro, 12-iii-85: oltre di questo,
molto impecciata e facea assai acqua. caro, 5-936: di faci e di fronde
impiastratura. - anche: otturamento. caro, 12-iii-102: di quelle sue sirene vi
non impedirsi. -recipr. caro, 5-261: non è bene che gli
che c'impedisce questa piccola casetta. caro, 12-i-314: è stato bel vedere,
che scrivo ancora peggio del solito. caro, 9-2-162: il cardinale sal- viati
tardo e con più affanno al lito. caro, 10-559: d'altra parte ove
sarebbe troppo lontano per te? ho caro che ci rivediamo fuori di milano,
); contrarre un obbligo. caro, 12-iii-163: a lei toma a vantaggio
data, a mantenere un impegno. caro, 3-2-30: per soddisfare a sua beatitudine
e introno dentro per spoiar il corpo. caro [tommaseo]: bisogna impegolare [
fata bianca di sua man temprate. caro, 3-412: nuova zuffa e strana
piedi, ambo le braccia impenno. caro, i-285: amore è dio..
che tutto mi fa morire d'amore. caro, 12-i-134: moglie mia salata impepata
materiali o a concetti astratti. caro, 16-21: amor, ch'impera a
fatte coniare da un imperatore. caro, 2-3-49: scriverei tutte le medaglie,
-limitatezza, debolezza morale. caro, 12-iii-176: vorrei che...
ché son oggi discepoli / che hanno caro di venir maestri. 3. ant
. ant. magnificenza, grandiosità. caro, 3-3-8: vostra signoria sa molto bene
pennino per agevolarmi l'asprezza del viaggio. caro, 5- bencivenni [crusca]
cotal virtù se ne possa satisfare. caro, 12-i-19: quanto a'benefici, avendo
che anche da me abbiate lettere. caro, i-98: chi vide mai che gli
impertinentemente tratta il varchi questo suggetto. caro, 5-245: ma quelli che pongono i
riguardo dovuto a una persona. caro, 9-1-209: se non fosse che io
. figur. sconvolgimento, scompiglio. caro, i-120: bisogna adunque che consideriate i
contegno arrogante, minaccioso, molesto. caro, 12-i-91: non potendo visitare v.
, e adiri, e 'mperversi. caro, 4-728: in cotal guisa oreste /
cominciò a imperversare et a nitire. caro, 10-922: i destrier..
rabbiosamente contro qualcuno o qualcosa. caro, 12-1247: cinque volte girando il campo
, insorgere (la folla). caro, 1-244: come addivien sovente in un
un vulcano, ecc.). caro, 3-334: di più siti / rapidi
impeto che in maturità di consiglio. caro, 2-521: mi fan l'impeto e
dimandò la confessione con l'umiltà dovuta. caro, 17- 34: si può
irruzione, irrompere in un luogo. caro, 5-208: impeto pari / non fèr
quali prima niuna notizia s'aveva. caro, 8-588: madre, per un figlio
/ e promesse pigliar questo arrogante. caro, 3-601: qui pria solennemente eleno
l'uno rispettivo e l'altro impetuoso. caro, 4-879: femina è cosa mobil
e impiagassero i piedi, molto più caro l'avrebbono. vincenzo maria di
quello non come figliuolo ma come caro amante ne le braccia ricevendo, del suo
-far stare in ansia. caro, i-194: intanto m'impiccate per la
che temea di cesare, e gli era caro vederlo impicciato co'tedeschi, o per
piccolo residuo a favor mio, avrò caro che ella me ne avvisi, perché nel
scalvini, 1-87: se voi, mio caro, vi accorgeste che vi potesse essere
ch'impingua il suol senza letame. caro, 2-1265: il tirreno / tebro
moto nel quale tengono qui il mio caro bassà gli uffici civili...
/ di sangue sparto bagnò 'l corpo caro / della sua madre con la mano
. empiuto, riempito. caro, 12-i-81: non si vide mai corona
si stampava in noi come un volto caro. comisso, 12-246: la mia voce
il più bello stramazzone in terra. caro, 5-86: dal suo nume / imploriamo
arco / impose una acutissima saetta. caro, 4-921: questi è quel pio /
l'uficio, e poi date licenzia. caro, i-314: era il primo ad
letteraria o artistica); commissionare. caro, 12-i-201: la tela ch'ella m'
le leggi loro...? caro, 1-428: figlia, il tuo figlio
fare accoppiare (un cavallo). caro, 7-424: al sol suo padre /
d'un cimator de panni lini? caro, i-145: ora io vorrei saper da
: scusami s'io t'importuno. caro, 12-iii-45: signore,...
casa nostra di tre rarissimi gentilomini. caro, 16-71: invido occaso, ingordo et
eran in luogo forte gl'inimici. caro, 11-485: una importuna e perigliosa guerra
. torricelli, 176: avrei ben caro (per dire un impossibile) che
contento che noi pagassimo 2000 cavagli. caro, 12-iii-109: da lui dovendo uscire i
. posto sopra; sovrapposto. caro, 16-45: scuote d'olimpa e d'
le pampinose viti / del pre- cioso caro amato incarco. menzini, ii-335: quei
mette più che non trae degli acquisti. caro, 12-ii-150: io sono impoverito affatto
importanza e di nessun vantaggio. caro, i-4: le cose che voi dite
ho imprecato a la mia signora. caro, 4-965: ciò detto, imprecando,
-intr. con la particella pronom. caro, 12-i-280: a gradoli...
cenci: imbottirsi di stracci. caro, 11-117: una buona femina..
alcuno che abbia mira alla temporalità. caro, 12-i-8: si disegnano spianate,
che ne fia vinta bradamante e presa. caro, 2-1-357: mi sarà caro di
. caro, 2-1-357: mi sarà caro di veder tutto che si farà di costà
più tosto la vo'fare per te. caro, 3-2-137: vorrei che voi,
: di proposito, con impegno. caro, 12-111-275: e se ben leggo non
meco tentar l'impresa audace, / caro l'avrò. -vincere, spuntare un'
la spesa del risultato ottenuto. caro, 12-iii-220: quanto a l'intaglio,
une de l'inprese del re. caro, 12-iii-145: il cardinal sant'angelo portò
5-639: io avrei bisogno da voi, caro bog- giòlo, alcune notizie ripeto,
). - anche al figur. caro, 6-940: via, soggiunse, attendi
commosso; spaventato, sconcertato. caro, 3-3-138: impressionato della sua relazione,
da pregiudizi o preconcetti; prevenuto. caro, 9-2-130: ogni altro ufficio che vi
de la fida sposa a cui se'caro / il tranquillo marito immoto siede: /
ne fan precipitare le prime impressioni? caro, 5-252: quanto a la calunnia,
agire; ottenere un risultato. caro, 9-1-233: di nuovo cominciano a malignare
venti sopra le membra di dette figure. caro, 4-1012: sul letto abbandonossi,
riuoli. della porta, 4-90: padron caro, la vita, la quale ho
una notazione scherz.). caro, 12-iii-275: ho per più facile ancora
chiesa di roma, / ippolito. caro, 5 * 473: sdrucciolando a terra
. g. vieti, xxxvi-119: il caro bosco, dove di desir tanto alto
disperar già non mi vo'neiente. caro, 11-77: forse ancora / il meschino
: l'animo è innocente. caro, 8-319: eran l'impronte / de'
, ch'improntarà nel petto del tuo caro ferita immedicabile. giacomini, 3-i-1-118:
bagnate la forma con acqua di draganti. caro, 12-iii- 207: vorrei che
ragionare. castelvetro, 3-96: [il caro] ha fallato in improprietà in quel
non meno im- propie che traslate. caro, i-121: scriver falsamente, seccamente,
sciuga e vi trasporta il popolo. caro, 7-690: lo risospinse; e
questi dell'oste stanno improvidi, con caro, 12-iii-275: ho per più facile ancora
dovendo parlare in publico, hanno più caro improvisare. carducci, iii-15-166: veronica
. — anche: impensatamente. caro, 5-92: se pensiamo di non dover
. carducci, ii-8-111: perdoni, caro signore, se ho risvegliato imprudentemente amare
o fanciullaggine. -stoltezza. caro, 12-iii-no: de'vostri 'dialoghi de le
lo impudentissimo adulator se ne vergogna. caro, 16-77: i sacri studi e
in alto facendo dimande impudentissime intollerabili. caro, 12-iii-35: queste persecuzioni così impudenti
vergogna che è contraria della impudènzia. caro, i-131: dovereste pur vedere..
stimolare, di influenzare; influenza. caro, 3-3-213: mi potrebbe servire a salvar
lingua che gli rimescola nel proferirgli. caro, i-116: ditelo con le medesime
; incaponirsi. - anche sostant. caro, 11-84: voi li avete scritti [
impure voglie! -maldicente. caro, 16-43: così com'è nel proprio
-spiriti impuri: i demoni. caro, 2-283: [ulisse e diomede]
di dire biasimato da me nella canzone del caro fosse da avere per impuro e per
. che hanno usato cum cristiane. caro, 5-76: quelli che sono imputati e
: avvampa di vergogna in volto. caro, 4-2: la regina d'amoroso strale
all'autore (per metonimia). caro, i-35: voglio che la perfezion del
, divora, imbriaca e rece? caro, 12-i-84: quasi cozzando in esso,
cattivi consigli d'altri gli avevano data. caro, 1-580: le navi, che
dervici, vi mando la mia imagine. caro, 10-209: risplendea [il capo
/ sopra le fasce in lettere minute. caro, 6-m: i tuoi carmi /
patito io n'ho la maggior parte. caro, 4-30: solo in lui /
rosata. -indica l'acconciatura. caro, 4-209: è la sua chioma /
in cose del turco parlava malvolentiera. caro, 3-3-324: ho detto ingenuamente quanto
4: me sol tenevi per tuo servo caro, / che 'n pregio venni sotto
primiera in quinto e 'n sesto. caro, 4-235: quasi in un. gruppo
valentino era in su l'arme. caro, 12-i-211: voi, che siete in
capo cappelloni grandi alla spa- gnuola. caro, 3-3-259: la lettera di vostra eccellenza
lassami stare du'ore in là. caro, 9-1-48: se n'è tornato in
domandava monsignior lo iscontro d'orbech. caro, 3-1-411: mi son ricondotto a roma
qualunque inabilità, esercitare tutti gli ufici. caro, 12- iii-234: la mia scusa
-ben protetto, difeso, riparato. caro, 3-894: è per se stesso /
. peggiorato (una situazione). caro, 3-3-69: le cose si veggono di
, e l'aura fosca inalba. caro, 8-916: lucifero, il più caro
caro, 8-916: lucifero, il più caro / lume di ci- terea, da
per dare un segnale. caro, 8-2: in su la rocca /
il busto: una persona). caro, 1-303: saettando prima / i primi
; alzarle, spiegarle al vento. caro, 5-1180: tirar l'antenne, inalberar
vessillo, ecc.). caro, 2-1295: in dietro mi volsi,
minaccia (un animale). caro, 5-402: com'angue suol, ch'
sempre lucida / la mente serbasi, caro alle amabili / suore castalie, ricco
carducci, iii-2-308: ecco, al caro garzon che la inanella / move la
suavi odor che sieno in prezzo. caro, 12-176: dammi che 'l profumato,
vista al ritratto della signora marchesa. caro, 10-688: da questa parte sta
altro, che militiàn sotto una chiesa. caro, 5-331: quelli caccia lo sdegno
arebbe,... grandemente inanimì. caro, 12-8: furioso, implacabile,
con furia a un pericolo. caro, 5-283: a cotal dir tutti insorgendo
distanza ai dui begli occhi sovrastavano. caro, 12-iii-134: la sua forma,
-che non può essere acquistato, troppo caro. borgese, 1-224: si lamentò
più agevole a farvi rapiccare il fuoco. caro, 11-882: un suo nodoso,
felici le case quando inaspetta caro dei tuoi luoghi,... una
peggiar ch'oggi ti mostra / inaspettatamente il caro figlio, seguito ti ridarà altre cose
non ancora inasinito dalla corbellaggine elegante caro », e scoperto i panni coll'occhio
quanto più benefici a lui son fatti. caro, i-162: or, s'io
, / intenerisco e me stesso disaspro. caro, 12-639: ivi contra a lo
lasciato all'oscuro. carducci, ii-19-280: caro severino, sempre incagli. la corte
di calli, rendere calloso. caro, 12-i-83: o sì, veramente incallitevi
, inveterato; ostinato, incorreggibile. caro, 12-i-272: non potete più..
, / or è venuto chi al caro incalce, / or si prepara a tutta
ci incalza ogn'or più la fortuna? caro, 12-ii-316: dubito che non gli
fr. ant. encauchier. caro, 12-ii-168: perché la mia indisposizione non
o dirà che le sono minorate caro, 10-562: gli arcadi cavalieri a piè
che il clarissimo oratore la incamminerà. caro, 9-1-41: né per questo lasciate
un incarico, ecc.). caro, 12-i-130: ho da fare con marinari
per certo amor gli omini incanta. caro, 3-3-8: vostra signoria sa molto
qualcosa in un momento inopportuno. caro, i-202: lo veggo a punto alla
non basta una notte a cose tante. caro, 6-619: allor la saggia maga
tosto in venti anni o prima. caro, 7-637: allor eh'aletto / vi
il diavolo / non le terrebbe. caro, 12-iii-270: io dico così per
delle rape sottoterra). caro, 12-i-303: dicono che in piemonte [
, / saria tuo, padron mio caro. 7. raro. diventare
orno] di rozzo manto veste ognore. caro, 12-1141: e 'l gran padre
o un altro copricapo). caro, 5-127: vedendo quelli che doveano morir
di loro fiducia. -intr. caro, 9-1-9: lo fa [il fervore
/ a demorar de qua da cantalupo. caro, 12-i-320: ma quando le mie
prender per marito uomo d'inferior sangue. caro, 16-75: egro e già d'
me n'incarico. le religioni, caro policarpio, sono i pranzi. è bello
, traditori, inbriachi, poltroni. caro, i-291: oltraggiosamente... da'
). disus. diventare più caro (un prodotto); aumentare
. 3. tr. rendere più caro, aumentare il prezzo. panigarola,
cattaneo, ii-1-174: l'aver tardato costerà caro sì per l'incarita materia, sì
colorito roseo della pelle. caro, 2-2-182: le braccia...
il minore peccato che facesse mai. caro, i-213: altro ch'anello bisogna
. eccl. incarnare, denom. da caro carnis 'carne 'col pref.
-figur. rinchiudersi in se stesso. caro, i-101: spetrarcandovi, vi siate incastellato
che voluttuosa dolcezza calar giù dentro il caro tepore dell'acqua quel suo corpo secco,
e con un sorriso mantenuto sul labbro a caro prezzo. -di animali.
indora e le sue faci incende. caro, 11-293: a'suoi ciascuno, /
sì il cor ferito e palma incesa. caro, 16-54: a quella serenissima beltate
, poi ch'io canto d'armi. caro, 16-28: questa dea,.
guardie... sia tosto il caro corpo / del mio ministro incenerito, e
aduste e 'ncenerite spoglie, / unge di caro ed odorato succo, / in cui
consumato, roso da una passione. caro, 16-6: benché cruda ver me,
, distrutto, devastato col fuoco. caro, 3-274: e noi siam quei che
mio / core per te m'è caro, e senza tema / per tua cagione
: or basti quel che è detto. caro, i-277: incerate canne de'pastori porgano
di cera (i favi). caro, 12-963: trepide confuse e d'ira
; connessione ottenuta con la cera. caro, i-299: era questa sampogna un grande
forse più notevoli, ma aleatori. caro, 4-53: il parer di tutti mi
incéspito). region. incespicare. caro, i-300: finalmente [contraffece] un
de la incestuosa e adultera muliere. caro, 10-606: costui fu de l'
, affare. -anche iron. caro, 12-iii-46: per supplire ai pagamenti del
persone o di cose). caro, i-308: per gli dèi di ghirlande
mar, esce bagnato e molle. caro, 9-840: da quel peso, /
[imitazione di cristo], 3-50-6: caro padre, sotto il flagello della tua
benenanza, / e le'inchina. caro, 12-iii-97: se monsignor commen- done
l'inchini e non l'adori. caro, 8-844: d'èrcole visitando i
l. giustinian, 1-115: come caro e ben servente, / rosa, a
dogliti per ogni paroluzza che ti dice. caro, 4-27: se d'ognuno /
divotissimo e inchinatìssimo alla sua bontà. caro, 10-460: il legno tuo..
inchinazióne e attitudine allo imparare meravigliosa. caro, 12-i-206: ora, signora mia
là ov'è il senno fare inchino. caro, 9-1-28: a la signora donna
lo stridir d'un'anitra inchiodata. caro, 12-i-85: e come volete partir domattina
figur.: idea fissa. caro, 18-49: oh questo si, ch'
. frugoni, 3-ii-25: il mio caro nume, a questo romitaggio sì segregato,
lieve ricaduta di una malattia. caro, 9-2-167: santa croce ha fatto ancora
l'amore è una cosa incurabile. caro, i-7: toglietevi prima de'piedi
difficoltà. - anche al fìgur. caro, 2-167: a seminar sussurri / si
ne menaro a firenze sanza inciampo. caro, 12-ii-114: si vede che sua
da due cose che cozzano insieme. caro, i-295: udivano incioccamenti di arme,
due cose che cozzano insieme). caro, 12-1231: già gli è presso /
antichi guidaleschi e hanno fatto pagare più caro ai dominati il loro dominio senza prestigio
tagliuzzato, ferito, cincischiato. caro, 6-736: crudelmente anciso, / in
trar l'arco non nocesse loro. caro, 16-43: è nel proprio sangue
incitare quella lega contro a'svizeri. caro, 2-1005: giove stesso / somministra agli
affettato, pettegolo, noioso. caro, 16-99: ancor de'cigni incivittì la
la carta gettò sovra il letto. caro, 12-ii-189: gli veggo vólti a
la debolezza e la incivilità sua. caro, 2-2-80: la sofìsticheria e l'incivilità
in mute ebbrezze. -assol. caro, 17-46: il medico ti mostrerà quanto
, io: se si inclinarà ad averti caro e vestiràti della grazia sua, potrai
- anche: disposizione favorevole. caro, 12-iii-234: la mia scusa è tale
del sangue di borgogna inclito lume. caro, 3-524: o da qual grado
cancelleria non perderà il suo consueto. caro, 12-i-353: ho bisogno che mi mandiate
filare, / non più col filo il caro fuso incocca. d'annunzio, iii-1-989
incogliere, se seguire la volessero. caro, i-328: conciossiaché, tagliando le
di bian- cheza e livor mista. caro, 3-933: avea la barba / lunga
giusti, v-i-48: ho perduto un caro zio, d'ingegno inculto ma argutissimo
fastidio; impacciare, ingombrare. caro, 12-i-358: non posso negare che non
incomparabilmente debbia mai sempre aver lui più caro che la vita e l'anima istessa.
. ant. farsi compare. caro, 12-11, -103: di maggior contento
incompatibilità, n. 3). caro, 6-101: questi carichi sono incompatibili con
egli per tre anni consecutivi a questo caro e laborioso esercizio. manzoni, fermo
che ispira diffidenza, infido. caro [tommaseo]: in questa dimostrazione fatta
una strana sorte d'inconfidenza inlecita. caro, 9-2-61: tornone senza dubbio è alle
anche sostant. michelstaedter, 531: caro gaetano, sono ancora a scriverti e
diede indugio al suo inconsiderato pensiero. caro, 17-12: l'amor de'propi figliuolini
, avventatamente, senza riflessione. caro, 12-iii-278: per troppa voglia di mostrarti
. carducci, iii-1-142: oh inconsolato e caro / spirto d'erminia! papini,
poi che partorì quella, morì. caro, i-299: incontanente che sentì il primo
. provare (un sentimento). caro, 2-1-269: di messer alberto voglio che
tempo in mezzo celebrò le nozze. caro, 18-50: ora che voi dite così
che lo seguitarono rotto e morto. caro, i-303: deliberarono ancor essi,
, inf., 8-99: o caro duca mio, che più di sette /
s'egli domandi costui o colui. caro, 9-589: la lor risposta incontro /
prima che venga espresso, prevenirlo. caro, 12-i-51: riputandomi ancora a gran ventura
ch'io stimo sopra ogni aventura. caro, 12-i-48: andai subito a visitarlo.
dubbioso pur di qualche strano incontro. caro, 2-705: o ceneri de'miei
, e'ne seguivano altri inconvenienti. caro, 5-265: il tempo principalmente di
corna dorate ed incoronati di lauro. caro, 5-194: gli altri tutti, /
). -anche al figur. caro, 18-95: -tindaro, voi vi potete
medici la bocca incotta per il freddo. caro, i-153: arruffa [il grifo
. screziatura, variegatura; baluginio. caro, i-348: il sole, che.
venti nelle sciolte nevi ed increspano tacque. caro, 11- 999: il mare
incrosta, o scortica, o pela. caro, 11-105: l'altra cagione perché
preziosi; intarsio, incastro. caro, 14-109: incrostature di musaico finissimo.
inclinazione che lo rende clemente e generoso. caro, 12-876: di lui, del
all'incude i folgori di giove. caro, 7-965: cinque grosse città con
affastellare (in un dipinto). caro, 12-iii-217: ma tutto sta che vi
mi rassomigli, e molto arei più caro che mi rassomigliassi ne le bone opere,
stesso che fui sì frettoloso al credere. caro, 9-1-206: crede che io sia
tomo subito colla mente a voi, caro dottore, e mi domando se prima di
che tiene oggi ognuno, la pantera. caro, 16-84: io gli diedi in
altrui, che star sì altera. caro, 16-70: indarno osa la mia spenta
minore riverenza del principe si governarono. caro, 5-24: lo stato popolare s'indebolisce
voi m'ha tenuto lunghi propositi. caro, 11-488: una gente che, dal
/ a crudo cavalier fui maritata. caro, 2-246: priegoti che pietà di
divozione, più che alla mia indegnità. caro, 9-2-228: vi prego..
degenere. - anche con litote. caro, 12-1052: non sarò de'miei grand'
una pena, la morte). caro, 4-947: e perir veggia i suoi
iii-313: suole a'faticosi navicanti esser caro... col segno della indiana pietra
v'impazzerebbe omer, non che virgilio. caro, 12-i-148: m'avete colto in
li indiavolà spuavan cum mala voluntà. caro, 12-i-305: che si può dir
. v. borghini, 4-ii-93: ho caro che... impari un iv-1-199
orsini non gli avessi tenuti indietro. caro, 4-40: la grandezza di farnese mi
e al tasso, au'alamanni e al caro, e in ultimo, non indifferentemente
vostra, quanto essere comandate indifferentemente. caro, 1-27: non hanno tanti buoni
romani e del re di francia. caro, 3-442: il padre anchise in su
, sferrato (un colpo). caro, 10-626: ad ilo indritto / era
e tu 'l camin mi mostra. caro, 3-852: devoti venerammo il nume /
sulla direzione da prendere. caro, 12-i-7: tirando a quella volta,
. agevolazione, aiuto, raccomandazione. caro, 12-i-229: quanto a l'indirizzo che
vita, sistemazione econo- mico-sociale. caro, 12-iii-168: io la supplico a farmi
il vostro m. andrea. caro, 3-2-124: al primo precetto di vostra
, o pigliare forse qualche altro indirizzo. caro, 14-11: il signor iddio.
mazzini, 83-267: non risposi al caro indirizzo vostro, se non col core
destinatario. -disus. spedizione. caro, 2-3-362: l'indirizzo non fu fatto
caricarono ciascun soldato quel che si teneva più caro; ma ciò fu in quantità sì
. non riconosciuto, non ravvisato. caro, 10-611: eran costoro / sì l'
la individua sua cognata e compagna. caro, 12-iii-264: le più lunghe amicizie
possa immaginare. -singolo. caro, i-43: voi volete che le figure
dal godimento indiviso di un tesoro sì caro tutto spirituale ridonda, e quando le
di loro pensiero, di chi governa. caro, 17-42: sopporta costoro, che
, perciò che vetava le battaglie. caro, 2-141: se ben con falso
far supporre, far presagire. caro, 3-589: inclito sire, /.
intenerita per la venuta delli soi nepoti. caro, i-268: per la dolcezza della
dolce. papini, 34-518: caro buzzurro dei miei tempi! amico de'
nel non sentire dolore e fruir diletto. caro, 5-46: quello è maggiore [
talvolta il tauro indomito si serra. caro, 17-12: l'amor de'propi fìgliuolini
duri sassi l'intrepide piante / mosse. caro, 1-855: sacra regina, a
, inflessibile (una divinità). caro, 2-719: v'era marte indomito,
sé nomar l'indomite acque salse. caro, 5-962: ma non però l'indomito
biondo come l'oro; imbiondire. caro, 16-17: deh, non crediate ch'
cifra in monete d'oro. caro, 9-1-180: avete voluto siano d'oro
male che dal maneggiar questo semplice caro, i-267: avea... certi
. pagamento in monete d'oro. caro, 9-1-195: senza aspettare altra occasione d'
papali, non che i cardinaleschi abitacoli. caro, 12-i-307: per la strada ho
francesco di vannozzo, 4: caro dilecto mio, l'immenso amore /
ispirazione divina, per intuizione profetica. caro, 2-296: allor gridando indovinò calcante,
/ gridando: oh me sorella! caro, 16-62: al suo nuovo parnaso
sua, tanto che avesse qualche figliuolo. caro, 12-ii-303: voi sapete con quanta
-ostacolarlo, trattenerlo, impedirlo. caro, i-292: talora, perché s'arrestava
felicità e indulgenza della fortuna prospera. caro, 2-2-39: se pure v'ha
scusare, comprendere, accondiscendere. caro, 9-1-217: mi par di vedere che
elezione del predicatore in quella chiesa. caro, 12-i-234: gli pare molto strano,
: è da por mente come il caro vuole che il petrarca risponda con due
disagi e più veloce e più destro. caro, 9-944: i nostri figli non
suggetto ai poeti, ohimè! più caro, / che forti scontri di guerrier feroci
e industria e vita dell'api. caro, 1-690: con tal sogliono industria
/ sta scoperto, e non teme. caro, 12-iii-72: un tristo che faccia
che ne deriva; denutrizione. caro, 12-iii-63: con la pazienzia e con
5-541: ora s'aspettava che il suo caro inquilino boggiòlo facesse, come aveva promesso
di mirabile ed inefabile apetito di lusuria. caro, 1-968: a te ricorro,
, come anco dei giuocatori infratarsi. caro, 12-i-319: forse vi loderò che
'nfiori il bel sebeto e 'nfronde. caro, 16-25: voi pianta del sol
tempie l'infula colle sacre bende. caro, 2-700: e tu, pietoso /
; incrudelire spietatamente, accanirsi. caro, 10-872: ne la battaglia entrando,
detto tizzone e miselo nel fuoco. caro, 12-i-329: non si fermando in
re, se vorrete cotesto fare. caro, 9-80: quel ch'era di pugna
bocchino e di gioia s'ingalluzzava. caro, 2-1-211: dove sentirò nominar solamente
frascarie di donne pazzarelle. -ho caro di sapere cotali inganna-balorde-e-balordi. = comp
me questo, tu te inganni. caro, 5-22: se pur qualcuno,
, ii-249: queste ninfe anche hanno caro / da lor esser ingannate: /
. d. bartoli, 2-4-171: sì caro [gli stregoni] vendono a'curiosi
ingannevole; equivoco, ambiguità. caro, 5-186: l'altra parte di questo
giusto duol ch'a lamentar vi mena. caro, 4-121: talvolta ascanio il pargoletto
, e tesse inganni e frodi. caro, xxxvi-52: già nice m'ordisce
. 6. rifl. rendersi caro, simpatico, diletto. l.
fiore. tasso, 13-i-809: come il caro mele ape ingegnosa / sugge or da
per non ingelosire e'viniziani di faenza. caro, 3-1-258: la prima cosa,
, 14-69: ma ingelosita di sì caro pegno, / e vergognosa del suo
da te io non sarei tenuto men caro che dalli figliuoli, ch'io ingenerato avessi
di un frutto o cibo a lui caro. -causare una malattia; trasmettere
un affetto, che le era stato caro, si disfacesse senza rimedio e per quale
, iii-293: niente più dolce e caro di questa terzina, in cui una cosa
.. l'ingenuità non sa coprire. caro, i-128: mi si dice che
ingenua la cagione di questa dilazione. caro, 12-iii-72: gli effetti vostri in
, raccomandare (una persona). caro, 2-3-323: quando con buona occasione mi
ma come capi del popolo romano. caro, 12-iii-186: per ima certa mia
. introdursi, intrufolarsi, penetrare. caro, i2-iii-x4i: basta che v'ama,
fare (con una persona). caro, 12-i-95: luigetto castravillani vuol esser tenuto
li predicatori che predicano la penitenzia. caro, 17-71: i piaceri, ingeriti
far sperperare. -ant.: costare caro, comportare una spesa ingente.
, invaghito. aretino, 10-87: caro messer giovanni, cavate di frenesia qui
... pensarono de inghirlandarsene. caro, 5-101: voi datevi assenso, e
, pagarti i porti voti ogn'anno. caro, i-274: di ramoscelli di pino
de fingi urie è fatta segno. caro, 17-12: soggioga [l'uomo]
usare troppo grande scortesia, anzi ingiuriarlo. caro, 5-144: il burlare non è
trattabile appresso de'detti suoi ingiuriatori. caro, 5-75: gli esposti a l'
vaghe cose. -sostant. caro, 5-59: resta ora a divisare,
/ bagnar di pianto i geniali letti. caro, 5-264: il dir mal d'
re, quanto ha il suo popul caro / che ginevra a provar s'abbi
mal fatte ha in odio iddio. caro, 5-116: l'ingiustizia è tale quando
altissima buca s'ingoi cotanti dii. caro, 4-33: la terra m'ingoi e
uno né l'altro si pigliasse. caro, 14-126: ognuno che naviga è vicino
impetuosamente, confusamente; accalcarsi. caro, 12-i-28: ingolfatevi poi in quel mare
/ ch'ad ammorbare italia si diffuse. caro, 3-96: ahi de toro empia
/ sì facilmente dar possi di piglio. caro, 16-50: il furto e la
sì presto il violento fato ingordo. caro, 16-71: invido occaso, ingordo
una volta questa guerra di pisa. caro, 12-i-41: si meravigliava de l'ingorda
collodi, 154: e tu, caro burattino, perché porti co- desto berretto
spicco; accentuare, sottolineare. caro, 12-ii-109: gli magnanimi ancora sogliono stimare
. -de la mia donna... caro mi fora che voi taceste.
castello delle vettovaglie e grascie mimiche. caro, 3-3-181: darà l'investitura di
tuttavolta io l'ingrasso e ripulisco. caro, 12-i-57: della traduzione io ho
vesti. -la terra è divenuta ingrata, caro compare! cesareo, 210: il
ingrati meccanici nimici / d'ogni leggiadro e caro adoperare. niccolò da uzzano, i-297
, ii-249: queste ninfe anche hanno caro / da lor esser ingannate: /
pensa che tempo assai più ingrato e caro / porla in parte contentar tua voglia
un discorso, un argomento). caro, 12-134: va, gli disse,
, ricoprirsi di gromma. caro, 12-i-106: caggendo [le gocciole]
ingrossare la tua città di popolo. caro, 9-2-8: sapemo per cosa certa
. codemo, 281: avresti avuto caro che vincessero i nobili del piemonte:
grotta. - anche al figur. caro, i-155: ve'come [il gufo