o scolorirsi mai, / forse mirando il caro en- dimione, / si dimostrava dal
guardò con preoccupazione la pancetta baldanzosa del caro suocero suo, che i bottoni del
moglie, per darla a una baldracca. caro, 15-i-38: quando eccoti comparire una
nuove fogge, e strani addobbamenti. caro, i-346: fileta concertò una musica di
il baloccare, il baloccarsi. caro, 15-i-16: se aveste veduta la nostra
, stringendoti sul cuore / 11 più caro dei tuoi cari balocchi. de roberto,
-un sorso d'acqua mi costi tanto caro da doverlo pagare collo stare a sentire
e chi [portava] toraca e chi caro balteo, / secondo che trovar quivi
del ventre porti un paletto nel balteo. caro, 15-iii-141: a traverso all'armatura
, con ogni sua pompa alla fine. caro [tommaseo]: mastro marco va
a par con lui venia ruggiero. caro, 5-801: il suo destriero / era
cor. tornielli, 496: o caro giorno! deh quanta allegria / voi ci
quel buffon da bastonate dell'asino. caro, 15-i-208: giunto a piacenza,
sf. bambocciata, puerilità. caro, i-128: ma io vorrei pure che
strugga d'avermi al petto il tuo caro bamboccio, quanti bei momenti di vita io
bertoldino, la nuora meneghina e quel caro bamboccione di cacasenno. stuparich, 5-206
. -anche al figur. caro, 9-3-78: mi mancano de l'obbligo
stan piangendo in questi casi estremi. caro, 6-602: indi i banchi
-no, no, non vi scomodate, caro voi. fogazzaro, 7-145: obbedendo
gli era male stare alle botteghe pubbliche. caro, 15-i-213: quando sono stato a
disposto ovunque ritrovava li nemici combattergli. caro, 11-826: tu, raunati i tuoi
il bando che io avevo di firenze. caro, 3-21: meco traendo e 'l
-per simil. e al figur. caro, 15-i-109: aspetto che voi vegnate a
mostra all'improvviso. caro, i-94: imaginatevi ora che s'abbia
ora che s'abbia messo innanzi il caro mascherato da uccello, e che, facendogli
o il talco, ecc. caro, 8-45: messer ferrante mi mostrò la
geranio sì caro ai neri paesi del nord. de pisis
uno soldato pratico e valentissimo uomo. caro, i-332: guardate becchi rigogliosi che son
disse sedendo presso il mio capezzale il caro amico diogene. manzoni, pr.
di stoppa e vi mandi a sparviero. caro, i-132: e dall'un canto
barba l'arai, becco cornuto. caro, 15-iv-7: gl'imperiali mossero una
; persona da poco, balorda. caro, 15-i-33: sappiate dunque che queste sue
d'annunzio, ii-808: o caro / marito, o barbadoro,
con un fischio come un barbagianni. caro, 15-i-128: ci parrebbe luogo ben
si ritien di non cadere a pena. caro, 8-954: indi gli addita /
un barbaglio. -figur. caro, 6-27: de le quali cose,
cosa alcuna rispetto veruno a persona veruna. caro, 3-3-281: lo dico ancora senza
così si ritruovano delle donne barbute. caro, i-294: lo pregò per la
grossa. moretti, 134: fuggii, caro, in una barca, / in
ant. barcollamento; caduta. caro, i-157: or su, cigni e
di quel ribaldo di quel corriere. caro, 2-900: ciò dicendo, irato /
fatta de le barde di bartolommeo. caro, 11-1225: un suo corsiero / per
bologna. m. villani, 1-32: caro figliuolo, se voi amavate avere a
mansione, ufficio di bargello. caro, 3-1-60: il bargellato di questa sua
baroco: sofisma. caro, i-124: se questi sillogismi conchiuggono,
ad ottavio, a ninfo, al caro vostro fratello, al baroncino, alla monacella
nascondi / il viso sorridente falso e caro. comisso, 7-349: sono piccoli
regulo, varie e diverse istorie. caro, i-142: ma che credete voi che
bassa e coperta. michelangelo, 123-8: caro m'è '1 sonno, e più
onore e ogni servigio a'superiori. caro, i-318: figliol mio, noi
forma bassa e tozza). caro, i-iio: e voi siete uno di
rosso (berta rossa). caro, i-157: or su, cigni e
.. / ciarlare e berteggiar. caro, 15-i-107: ma perché non c'è
e largo alle squadre fran- cesche. caro, 9-825: era una torre di sublime
: anche alla monna / piace il suo caro pulci, 21-134: colui, ch'àvea
, si liberò da quella furia. caro, 15-ii-359: non adoperando il suo cavallo
grande aiuto a condurla alle mie voglie. caro, 15-i-53: ma il frate,
bestiuolo, bestione, bestiuolino, bestiaccia. caro, 15-i-54: si lasciò calar lo
a quest'acqua qua d'avante. caro, i-338: bene hai fatto, mio
selvaggiume e il pesce, e tutti hanno caro di mettere gran tavola, e ponno
la famigliuola sbigottita / che vede 11 caro padre venir manco. pulci, 24-35:
nel mille trecentun, dicon le carte, caro, 6-21: il quale è grandone e
anche: un mezzo bianco. caro, 6-42: tien qui due bianchi;
che io non biasciassi tutta quella notte. caro, i-333: io mi torrei di
potesse appena favellare, gli disse. caro, i-114: e perché non pensate d'
uomini dabene e di conto. caro, 12-i-63: in tanto lor
economia. carducci, ii-16-33: ho caro che ella compili la bibliografia milanese. è
avere con essa rapporti di amicizia. caro, 12-11-298: vi ricordo che oltre a
dial. ant. discorso insulso. caro, i-156: e come un pappagallo di
i suonatori, gli attori. caro, i-25: e non vi paia strano
porta il terren l'acerbe piaghe. caro, 7-978: ogni bosco fa lance,
auriga e il combattente). caro, 5-209: impeto pari / non fèr
e delle quete acque di toscana. caro, i-158: voi mi riuscite un mal
oltre la scarsezza, principal cagione del caro che si pruovava, era il disavanzo
e miserli nelli loro bigonci. caro, i-281: a preparar graticci, imbuti
, 7-124: stia pur sicuro, caro colonnello, che per ogni persona ch'
; condizione di equilibrio instabile. caro [tommaseo]: la sicurezza loro consiste
; che sta in equilibrio. caro, i-270: stavano in modo bilicate [
tuo cipresso al quale accanto / il caro germogliò lauro e l'ulivo / che i
giusti, iv-16: bella bimba, caro avvocato, bella bimba! la generazione
'l ciel fa chiaro / ornamento più caro. / di rose il crin s'infiora
/ valli vede ondeggiar le bionde spiche. caro, 7-43: un fiume, /
.. chi è? lui, il caro fratello: biotto come questa mano,
monzù arena capo di realisti, birbone caro al re e alla camerilla. de
ha birci, ed è mezzo leardo. caro, i5-i-39: considerate come l'amante
e non vuol far servizio, anzi ha caro il tuo male. vuol anche dire
come fa la biscia a l'incanto. caro, 15-1-86: per onor mio feci
2. tose. membro virile. caro, 8-46: questa figura alle poppe,
un suo conoscente se n'andò. caro, i-274: la cloe, munte le
11-23: quest'ultima preghiera, signor caro, / già non si fa
e sì ancora perché più vi fia caro avuto. lorenzo de'medici, 623:
mai n'ebbe bisogno o gli fu caro o già ne ricevette piacere, io son
farà e sì ancora perché più vi fia caro avuto. idem, iii-4-25: vorria
era la camicia di lino sottilissima. caro, 5-192: i capitani in poppa
sm. ant. bitorzolo. caro, i-155: un altro tuffo, infin
e bitorzolo che egli avea pericolosissimo. caro, 15-i-58: sono certi massi posti
, bitorzoluto, rattrappato e torto. caro, 15-i-59: sotto vi si fa
. monti, iii-272: né il caro, se si fosse trovato nello stesso
essere nominati. pulci, vi-71: caro mio lorenzo. io ti scrivo per ira
, 1-215: permetti dunque, anonimo caro, che quella sentenza diventi l'epigrafe
sf. dial. tartaruga. caro, i-157: or su, cigni e
aspettando, che l'amico muoia. caro, 15-i-185: vi staremo tutti intorno
volli prender mai spada né scudi. caro, 15-i-35: vi scriverò dunque..
mani innegabili documenti, queste accuse, caro agujari, chiudono la bocca a chiunque
panzini, ii-445: mi piace, caro giovane... perché vedo che
suo paese di pigliarlo per marito. caro, 2-1-24: ho sentito un gran
ci ha cotanto menato per bocca. caro, i-137: or donde cavate voi
voi date... delle cose del caro? donde quelle del flaminio? donde
il capo gli sia stato rotto. caro, i-44: ma il boccaccio, che
era il servir de le misere corti. caro, i-141: cacciò mano all'arco
poi escene farfalla con l'ale. caro, 1-77: vi aggirate intorno agli
, ii-331: non v'indebolite, caro suocero mio! venite a mangiare un
dei poveri. il pane è molto caro, gli disse, per i poveri.
sa profittare. alfieri, i-32: avrei caro di sapere se io ho bevuto i
fare molte cose in una volta. caro, 4-82: ma io non potei mai
rotta e sconsolata / lui abbracciò: caro figliuol, dicendo, / deh, dimmi
ammorzare in parte il suo gran fuoco. caro, i-124: ma essi, che
freni, si movea sopra alla fronte. caro, 12-1530: e ben conobbe /
. ant. fornito di borchia. caro, 9-562: i guamimenti soli / del
qualch'altra bazzecola: - / tenetelo ben caro: / se il porterete a lato
la sua bella amante s'awicinasse. caro, 12-866: or sì che d'ira
acqua bollita: insidia, inganno. caro, 15-i-130: ben ci meravigliamo che quella
schiume, si caccia fore nel piano. caro, 3-680: una vorago / d'
e mai non restavano di bombardare. caro, i-153: mandami, ser
settentrion l'orsa, e boote. caro, 15-ii-271: nell'altre sue peregrinazioni
che borbott'ella da sé la sciagurata? caro, 15-i-38: una ciccantona di questi
: e tu vuoi dunque, mio caro, che io ci rimetta qualche migliaio
/ che tenevan bordone alle sue rime. caro, 7-81: odi là 'l
di mandricardo fan poca difesa. caro, i-307: fatto giorno, si mise
villa posta nel gran borgo di canneto. caro, 15-i-257: giunto e combattuto,
pregò che quella istoria volesse racontare. caro, 15-iii- 140: dirò solo questo
e vezzegg. boriosétto, boriosùccio. caro, 6-2: venuti che sono i capricci
, qualche poco di terra e borra. caro, i-157: in questo palo s'
uno fiore che accumulare tanta materia. caro, 15-i-140: lo faccio sopra stomaco.
tu profumi e conservi la borraccia. caro, i-274: empieva, siccome usavano,
pieno di chiacchiere oziose. caro, 15-i-140: se vi rispondo ora borrevolmente
: toccarlo in quello che ha di più caro. -0 la borsa 0 la
2. dimin. borzacchinétto. caro, 6-44: il fico sia come uno
modo boschereccio, boscherecciamente cosi disse. caro, i-276: presero ancora diletto di
, e 'l ciel del vostro nome! caro, i-296: si sentì di cima
d'un rio che righi il piano. caro, 15-i-213: mi s'è scoperta
gli unguenti, quanti ne hanno loro. caro, 15-i- 131: non mancava
borghini spedalingo delltnnocenti, che lo tien caro. lippi, 4-17: a che tenere
è sdegnosa com'un can botolo. caro, i-137: voi dunque, voi,
: io non ci ho colpa, caro don bastiano. -e tutto contento della bottata
; essere avveduto, prudente. caro, 6-33: platone che stette col capo
: quello è ben ch'a ragion tegnate caro, / però ch'ogni bottega non
di giocatori arrischiati. -figur. caro, i-iii: non vien da voi che
vin che presti facci i lenti piedi. caro, 15-i-42: tiene un botticèllo,
mente vino o liquore). caro, 11-1170: or via, campioni /
. -mettere in comune. caro, 9-1-34: fategli fede che io gli
si cava nel terreno un bottino. caro, 15-i-60: dentro del muro descritto,
a grandi linee, sommariamente. caro, 9-2-181: il frate ha già condotta
4. spreg. bozzàccia. caro, 15-iii-44: della traduzione io ho fatto
, poltiglia ripugnante; untume. caro, i-133: e per gentilezza annasate questa
alla rustica, bugna. caro, 15-i-59: in mezzo di questo muro
a peso di carbone, / il suo caro consiglio, fu la colpa della
sopr'un cuoio di bufolo guarnita. caro, 10-763: investì '1 dardo a punto
braccia arrivai in sino in terra. caro, 15-iii-141: [portavano le amazoni]
e freddo come ghiaccio / il suo caro zerbin restare in braccio? castiglione,
correndo se n'andar verso zerbino. caro, i-279: cloe... per
a fare co'mulini a braccia. caro, 8-904: e da l'ambascia vinto
, che avevano giocato a le braccia. caro, 15-i-15: di qua lo dimandano
spanda / le braccia in giro. caro, 6-416: nel mezzo erge le braccia
e ciglia rotte e nasi saturnini. caro, i-230: un balascio di due once
o mutandine dei bambini piccoli. caro, i-267: aveva d'intorno per involgimenti
di fame non manicassero il guardiano. caro, 2-177: allor brama ne venne,
.. lunga pezza / bramante il caro letto. bramantésco, agg. (
che se gli lasci la camiscia. caro, i-313: ma licenia postagli la branca
o brancicavano delle cose di coloro. caro, 15-iii-144: oltre a queste cose
che è nel corpo del vaso. caro, 15-1-176: subito che si scoprirono,
avviso e tiene il brando basso. caro, 12-515: podalirio ad also /
ei ti gioverebbe poco il tuo bravare. caro, i-336: gnatone, sentitosi mordere
-per simil.: di animali. caro, 15-i-45: il moresco si divora le
tutto quel che tu mi dirai. caro, 9-1-33: egli fa molto del bravo
, ma da vero bravissimo il mio caro chiarini impiegato nelle regie possessioni. palazzeschi
e cacciò mano a la spada. caro, 2-1-237: e perché non son uomo
o qualch'altra bazzecola: -tenetelo ben caro: / se il porterete a lato /
innanzi alla fronte del loro alloggiamento. caro, 15-i-153: la brevità della vita
, sf. donna di malaffare. caro, 15-i-39: la briffalda...
; i piaceri fieno tutti tuoi. caro, 15-ii-382: se sapeste la briga
voi stabilito. goldoni, ii-958: caro signor suocero, vi raccomando la quiete
sempre si danno di quelle d'altri. caro, 15-iii- 119: le molte
briga: far questione; litigare. caro, 15-i-100: de'quali [fichi]
del medesimo, prenditi tu, mio caro, la briga di ricuperare franco alla posta
una briga: assumersi un impaccio. caro [tommaseo]: si debbono essere ormai
/ lo riconobbe alla favella presto. caro, 12-i-96: e fatto cenno al fratone
ciascuno delle sue brigate di firenze. caro, 15-ii-274: dovete far per modo
briglia sciolta, sosterranno pochissimi uomini. caro, 12-ii-33: m'avete messo addosso nella
salti e con rettoriche gambate / circonda il caro alunno. nievo, 616: noi
e spettrale. baldini, 5-207: caro ora si pagava il povero lusso sfoggiato d'
rolli, 550: ma se vien quel caro oggetto / tutto brio, tutto splendor
un ghiro ed un augello / del tuo caro fanciullo / sono, bella lisetta,
, 2-71: quello... sì caro uso tedesco / di farsi brindis,
dei fìacchierai. or col brocchièro. caro, 7-1134: mezze picche avean
, 4-79: con noi magnano, caro amico, le donne vanno in brodo soltanto
, ii-331: non v'indebolite, caro suocero mio! venite a mangiareun boccone!
, misericordia. fichi brogiotti a? caro, 6-17: quanto al colore somigliano
, cioè, mesto e pelato aspetto. caro, i-153: o naccheri,
scurito dal sole, abbronzato. caro, i-289: così vecchi come erano;
sete alcuna era di mortai gloria. caro, i-io: mirate al vincitore / d'
. ant. moltitudine di bruchi. caro, 16-101: ahi trista brucamaglia empia e
). - anche assol. caro, i-307: fatto giorno, si mise
brucioli assai, ch'a vederli diletta. caro, i-156: quante lasagne il giorno
stare che sono il più accorto. figliuol caro, se tu ti senti il bruciore
a distanza. panzini, ii-708: caro padre, la vanga è una penna che
neve me gli empieva il vento. caro, 12-iii-113: mi metto ora a
numero di insetti o di persone. caro, 4-625: altre [formiche] tengon
sol, caldo alle più fredde brume. caro, 2-769: tale un colùbro mal
appunto per disgrazia al lato manco. caro, 4-898: era vermiglio e rancio /
, / perde ogni antico e più caro pensiero. goldoni, vi-156:
babbo; un bicchierone di quel nostro caro vinetto d'oro, un po'rossigno
tu averai quel castigo che meriti. caro, 12-996: latino afflitto / de
xxv-1-38: -certo, io l'ho ben caro. ed or saprò morire e
560: una vera bubola, mio caro fiorimo, il mio duello. de
perdere, sprecare, spender male. caro, 12-i-157: non mi arebbono tenuto le
peggiore dei casi: « prendilo, caro, che ti fa bene, fa andar
; sciocchezze, bagattelle. caro, i-156: e come un pappagallo di
tutte le cose a sua santità. caro, 15-iii-46: a monsignore ardinghello ho
colpire con armi da fuoco. caro, 12-i-30: vi volea trar di questo
felici e sempiterne bellezze non portiamo. caro, 12-1386: due le pèsti sono /
un pelo e d'una buccia. caro, 1-215: so ben che, poi
. carducci, ii-i- 155: ho caro anzi carissimo attenda a riveder le bucce
buccia penzolante da un frutto. caro [tommaseo]: [l'acqua,
. e letter. bozzolo. caro, i-77: viaggiate intorno agli scrittori,
/ col bucinétto e colle vangaiuole. caro, i-154: già l'hanno i topi
-ripostiglio. - anche al figur. caro, 12-i-221: che se le memorie fussero
luce; riparo, trincea. caro, 12-i-183: non abbiamo scritto prima per
: -anche tu ti aprirai la strada, caro leonardo, -lo interruppe la zia.
nel buco: colpire nel segno. caro, 8-49: questa sua fantasia dà quasi
acqua con molta cenere che sia nettissima. caro, i-132: e dall'un canto
sf. soffio di vento impetuoso. caro, 1-166: così dicea; quand'ecco
/ sì come il re l'avrebbe molto caro, i poi che egli era buffone
bugie, sequela di bugie. caro [manuzzi]: da diversi si dicono
veritieri molti e me solo bugiardo. caro, 4-55: le piacque ancora oltra modo
fanno bella croce, il mio vecchio caro e dolce non ama se non me
impenetrabile, misteriosa, sinistra. caro, i-113: dànno le parole antiche degnità
non si può entrare innanzi alla fortuna. caro, i-no: e se non se
notte al gatto. monti, iv-237: caro amico. leggete e buona notte.
sempre a tutti è sì pregiato e caro / quel che 'l senso contenta, /
18-15: però ti prego, dolce padre caro, / che mi dimostri amore,
ariosto, 289: molto arei più caro che mi rassomigliassi ne le bone opere,
non ha la vera fede inspirata. caro, i-5: quel buon molza e quei
cagionava. redi, 16-v-42: avrò caro che questi esempli vi possano servire a qualche
, 1-27: rispose orlando: « caro abate mio, / costui non vuol che
, vuole buono e perspicace occhio. caro, i-5: una città nobile..
se tu sei buona a nulla. caro, 12-i-96: e seguitò: che
parentado con dote più che ragionevole. caro, 11-344: furon da l'imo
e cognizione di buone lettere latine. caro, i-146: oltre di questo, io
di vendere a molti, ma di vender caro, e comprare a buon mercato.
suo partir più che 'l venir m'è caro, / ché molte volte m'ha
soleva, ma prese altra via. caro, 15-i-55: voi fuste il condimento
sperar buon dì per la mattina. caro, 12-i-280: a gradoli, rivedemmo quel
suo regno si teneva bonissima iustizia. caro, 15-ii-31: sicché, quanto a dire
iugurta di ciò foro / buon testimoni. caro, i-25: dicendo affermativamente « non
durò più di cinque ore buone. caro, 15-i-8: va con facoltà grande,
grandissimo solazzo, inteso e veduto. caro, 12-iii-59: io ho spezialmente amato
, per essere in penuria di denari. caro, i-129: quanto a questo,
non muoversi, ma che arebbe ben caro d'abergare la sera fuori della
a punto accade- rebbe il contrario. caro, xxi-n-167: buono! si viene
e vi do la cosa per fatta. caro, 15-ii-31: ora, stando ch'
abburattare. -anche al figur. caro, i-iii: intanto mettianci un poco a
a olio. -figur. caro, i-132: e con questa cecità e
era soliti eseguire i ricami). caro, 12-i-154: o vero d'un buratto
panzini, ii-324: e serafino vide il caro suocero suo che si avviava cosi come
lezio. pulci, vi-163: ho caro tu abbi preso un poco la pratica del
giupponi di seta carmosina, borrichi negri. caro, i-327: gli donò forme di
= cfr. bulino. caro, 15-i-210: se avete paura de'pali
da vero. tassoni, iii-1-303: ho caro che di campagna tenevano allora il posto
la a persona de'benefizi ricevuti. caro, 15-ii-93: voi dite pisana
, ed egli fa da dovero. caro, 5-144: il burlare non è altro
: secondo lo stile giocoso. caro, 9-3-20: vi mando tre sonetti,
. e letter. burlone. caro, 15-i-63: ne ringrazio il legno santo
in caricatura, o dire facezie. caro, i-93: questo foco del caro è
caro, i-93: questo foco del caro è quello che brugia, o no
orso che la vita gli levasse. caro, 15-i-16: l'astrolabio e 'l quadrante
2. acer. busbaccóne. caro [tommaseo]: i quali [stampatori
avviluppa: particolari non so di lui. caro, 5-94: ne la medesima guisa
di loro abbigliamenti, buscarne qualcuno. caro, 12-i-239: buscatemi qualche scrittura dove
. -anche al figur. caro, 12-ii-10: al signor don giorgio si
tesoro in istringhe e in becche. caro, i-155: tornisi un'altra volta
e la rosa dei venti. caro, 12-iii-140: nel fregio de la facciata
contentezza. pirandello, 6-312: tu, caro mio, hai perduto da un pezzo
di noi sì acerbamente si lamentano. caro, 9-1-307: perché vuol far questi ottomila
buttati giù. cicognani, 9-201: caro signore, non mi pare che per
. - anche: buttato via. caro, 1-277: abbandonate le pecore e buttata
pronominale: mormorare, sussurrare. caro, 9-1-15: vi mettiamo a ordine le
così avanti a qual si sia consonante (caro, comodo, cura, crudo)
e della natura). caro, 15-i-136: di queste sperienze si farebbe
per far danno a qualcuno. caro, 15-iii-134: con quelle sue moine,
; che ha significato riposto. caro, i-133: in somma io non n'
sf. ant. dissenteria. caro, i-155: fi fi! che gli
, troppo buono per il proposito loro. caro, 12-i-140: e'debbono essere da
dandogli ad intendere che egli cacava moneta. caro, 12-i-9: noi ci stiam per
! voi siete sì innanzi? caro, xxi-n-166: cacasévo. va a pigliar
, non ci s'apprezza virtù alcuna. caro, i-109: ma questa non è
che non ha stelle il cielo. caro, i-306: giunto [driante] vicino
vi si svolga la caccia. caro, 9-259: da le cacce d'ida
/ dei forti allogiamenti ebbon la caccia. caro, i-206: nel ritorno che fecero
e menava seco le tre famiglie decte. caro, 12-iii-141: de le mie rime
da poi presa in una cacciasone. caro, 7-1142: equicoli avea seco, la
il lupo cacciando alle bestie selvatiche. caro, i-316: egli sonava a contesa
procurassero la rovina e morte mia. caro, 12-12: qual massìla fera /
guardò con preoccupazione la pancetta baldanzosa del caro suocero suo, che i bottoni del corpetto
acque / la bella cacciatrice sopragiunse. caro, 1-5io: al collo [una
capra, cioè il cacherello della capra. caro, i-133: per gentilezza annasate questa
cercare per insino al terzo parentado? caro, 6-65: quelle indolenze, e
senza potere scampare, essere incontanente puniti. caro, i-322: si mosse correndo verso
sborrare, schiodare, sgorgare, spiattellare. caro, 12-ii-197: vorrei che gli
collodi, 154: -come stai, mio caro lucignolo? -benissimo: come un topo
, a lasciarseli cadere di mano. caro, 12-i-106: l'altra parte di
vicin, cadendo, il nilo assorda. caro, 12-i-106: l'una [fonte
cose tali, il colpo fu grandissimo. caro, 5-625: a le piene percosse
del medico, e quello non dobbiamo aver caro. guicciarcontro la sicurezza e libertà de'
cadde in terra svenuto come morto. caro, 10-535: ei cadde boccone,
/ venuto era dal capo d'oriente. caro, 10-333: già dal cielo /
, inutile. boccaccio, i-128: caro maestro, niuna vostra parola è caduta
del fuoco d'amor stoppin ed esca. caro, 16-67: o d'umana beltà
da pari mia anco onoratamente mora. caro, 10-994: se indugiar la morte
vacillante, che minaccia di crollare. caro, 1-141: euro e noto / s'
, che cade; cascata. caro, 12-i-106: per gli quali fori,
: dalla crimea il discorso rimbalzava al caro dei fieni e delle derrate; e
pulci, 2-6: ditemi un poco, caro padre mio, / per che cagion
marte già soleva ricamar le panziere. caro, 12-ii-60: non che l'aria di
meglio, che ha ragione egli. caro, 12-i-96: gli si arruffò per
il mio levriero / più favorito e caro, / figlio di cagna ircana / e
-mostrarsi ruvido, severo, austero. caro, 12-ii-257: ora veggo che siete innamorato
: e guardare in cagnesco lo spedale. caro, 12-i-29: non mancate poi di
/ una cagnuòla mandata da quella. caro, 168: f. mmi capitata a
se fosse 'n un fiasco un calabrone. caro, 12-ii-245: quanto al calabrone,
si rinvolta e quivi si pasce. caro, i-154: scarica, farfanicchio,
, fui da crudelissimi ladroni assalito. caro, 2-603: era, dovunque /
tanta furia e con tanta tempesta? caro, 12-i-96: fermatosi dunque, e sbracciatosi
alcun tempo il latte mai non manca. caro, i-29: nel petrarca non son
, mi lascerete seco in vostro scambio. caro, 11-1397: da l'impeto cacciati
no la pigliai anco da persico. caro, 9-1-260: quanto a le scritture
tasso, 17-32: uom fido e caro al re d'egitto / sovra quanti
me sia estimato e che molto me sia caro il vostro amore, sono contenta,
anche dimin.: calcatèlla. caro, i-222: lo voglio aspettare per chiarirmi
al capo e quando al piede. caro, 8-365: era de la spelonca al
quelle cose che bisogna; tanto l'hai caro quanto e'vale, e quanto è
qualcuno in un calcetto: disprezzarlo. caro, 12-i-303: nel medesimo tempo minacciano i
delle pelli durante la concia. caro, i-152: e seguitò, con queste
scesa da basso, aprì la porta. caro, 12-i-89: ier sera ci fu
voglia tenere in sacro l'altrui? caro, 4-116: vuol dare un calcio a
grande efficacia, dovuto a frank e caro, 1905. per quanto efficace,
agli ultimi spasimi dell'agonia). caro, 10-1164: acron per terra al primo
gli altri debitori o creditori. caro, 12-i-6: entrammo poi in una foresta
né questi versi a vile / prenda il caro ad urania / tuo genitor gentile;
passione); turbamento, preoccupazione. caro, 9-3-69: per l'amor di dio
tre parti due se ne consumino. caro, 1-342: fecer tutti coraggio;
che la terza parte si consumi. caro, 7-707: stordito sorgendo, arme
non gliele raccomandi di nuovo caldissimamente. caro, 12-i-15: monsignore era contentissimo di far
, xxvi-3-294: se preso avessi col caro questione, / o castelvetro, in sulla
ingabbiati. prima morte che perdere libertà. caro, 16-89: sempre piena di
ad amare chi tanto lui amava. caro, 2-2-206: le sono devotissimo, non
-è che non ci sono prove, caro voi. che uno sia ignorante non
per calèffo dipinto in qualche muro. caro [tommaseo]: né sia chi
foscolo, xv-509: io vedo, mio caro amico, che questo aiuto del ministro
che non caglia di maritarla. caro, 2-1033: poi ch'io fui giunto
del comune niente hanno in calere. caro, 11-932: ed ella di me sola
., 11 (194): caro signor conte zio! quanto mi diverto ogni
per lo caliginoso aria, lietamente scorrevano. caro, 12- i-154: truovo infino a
più parte trovò chiuso il calle. caro, 8-471: seco a pari i
consuetudine, già fatto il callo. caro, 12-i-277: possiamo di comun parere
2. pieno di bernoccoli. caro, 16-82: tu sai com'è rubesto
esser qui di messere, come ho caro a vedervi amorevole di me stesso. caro
caro a vedervi amorevole di me stesso. caro, 1-241: agguagliò 'l mare,
perché ven dete voi così caro questi pesciuoli, e riducete il fior
/ prese qualche speranza il giovanetto. caro, 2-1187: ecco d'improvviso udir mi
piei delle bestie quando è molle. caro, 8-924: va per la schiera il
questo mondo che quel- l'altro. caro, 12-i-35: egli è insospettito in su
gli agnoli di dio le calunniose bocche. caro, 12-11-306: le ricordo bene che
ogni mezz'ora, / ridebelando al caro pasticciano. verga, 3-37: «
donne a mangiar fave e baccelli. caro, i-188: chi vestisse ora di toga
e li schinieri gli ebbono affibbiato. caro, 12-i-87: non senza solennità gli fu
, guanti, ecc.). caro, 1-539: in tiro usan le vergini
intraversata portava calza- retti di giunchi. caro, 12-i-154: in capo una acconciatura
un capo d'abbigliamento). caro, 12-i-81: non si vide mai corona
ant. corno da scarpe. caro, 6-80: questi tattamellini, che sputano
molto fine e lavorata ad ago. caro, 12-iii-3: vi si mandano tredici ventaruole
lui maestro antonio da san gallo. caro, i-198: un gran torto le fate
]. leopardi, 855: se hai caro d'intrattenerti in ciance, e non
quantità di gioie della camera apostolica. caro, 12-i-4: di questi giorni è
fatti della loro gestione. caro, 2-2-312: né questi tempi lo permettono
riempirono. ariosto, 130: o caro albergo, o cameretta cara, /
carceri, a cella comune). caro, 12-iii-139: rappresentandosi nella prima vista
giusti, v-289: quelle camiciole avrei caro che fossero un po'appannate, ma
e lietamente il suo amico raccolse. caro, 12-i-291: noi di qua v'awertiamo
essere in procinto, accingersi. caro, 15-iv-17: dicendo di più, ch'
avanzare. -anche al figur. caro, 12-860: se ne va ciascuno [
sassi, e lenta la camozza. caro, 4-233: poscia che furo a'
il passo attraverso i nemici. caro, 12-562: in così fiera e spaventosa
scendevano allargandosi fino al ginocchio. caro, xxi-n-126: chi vestisse ora di toga
soggiungendo: « permetta un momento, caro signore *. pavese, 6-117: il
: in me tu vedi un giovanetto caro / ai tuoi sogni di bimbo:
era in campo allevato e cresciuto. caro, 3-816: immantinente / movemmo il
tamburi nutrito e allevato mi sono. caro, 9-61: tale avea, partendo,
allo scoperto, senza nascondersi. caro, 9-1-184: non è dubbio che si
parea essere forte da tenere campo. caro, 9-1082: de'troiani intanto / tale
il vecchio cimitero / degli ebrei, così caro al mio pensiero, / se vi
camuffare, o vero contraffare. caro, 12-ii-62: ma in quel che mi
fatto a forma di cancello. caro, 4-63: egli con un altro ordine
: cosa disgustosa, schifosa. caro, 12-i-271: che pensate voi, cavalier
travolgono i versi e le mie prose. caro, 12- i-222: certamente, che
innocenza, purità di cuore. caro, 12-iii-118: come cristiani avemo a credere
, 5-84: lo aveva tuttavia molto caro per la sua bontà, per il suo
cane: darsi alla disperazione. caro, 12-i-58: se qui non si viene
per badare ai propri comodi. caro, 2-2-327: intanto mentre il can bada
di negro quel che sanza febo resta. caro, 12-i-154: farei quella [
cui più ardente è il caldo. caro, 12-i-307: io mi pensava, venendo
e dardi sia tra i spagnoli eccellente. caro, 12-i-314: farassi forse questa sera
quanto le acque dentro vi scorrono. caro, 12-i-106: dentro dal muro descritto,
il quale cadde in terra morto. caro, 2-589: così l'ardir di quelli
astolfo tutti gli ha per canne vane. caro, 6-48: erano lottatori usati alla
haver co tal cane a la coda. caro, 1-6: e sopra questa partita
leopardi, 111: e già dal caro / sangue de'suoi non asterrà la
che passano per cannelle di piombo. caro, 12-i-106: l'altra parte di questa
. leopardi, 32-66: e già dal caro / sangue de'suoi non asterrà la
fontana); scannellatura. caro, 12-i-106: l'altra parte di questa
. 2. canneto. caro, i-269: dafni se ne calava ora
235: -che colpo d'occhio avete, caro dottore! -gli dicevano meravigliati. -per
abnegazione verso un infermo che sia stato caro... è un amore che esula
leopardi] è il poeta a noi più caro, e più poeta e più poetico
e illecito quello che vi pare. caro, 12-i-21: hovvi detta una tantaferata,
entrata e rendita che li paressi. caro, 12-11-213: degli studi di giovan
ant. canterellare; canticchiare. caro, 12-i-271: che pensate voi, cavalier
cantafavola vi è piaciuta, l'ha caro, e se non vi è piaciuta,
insetto, un grillo). caro, 15-iii-126: ho già provvidamente fatto incetta
che ancor nei sassi amor nutricano. caro, 8-1034: quinci de'salii e
, sala, tinello e spedale. caro, 12-i-280: e lasciando star l'altre
/ materia potrian dar d'eterno canto. caro, 12-i-n: ho tutti gli sonetti
era poco atto a simili cose. caro, i-4: dal canto mio, per
canto di ciò che l'anno piglia. caro, 12-ii-291: ho soprasseduto di rimandare
favellar con la sua dea, / caro amico, agli occhi miei...
or miglior di consiglio che d'aiuto. caro, 10-298: de l'amor di
di tucto mi fanno prudente et conoscente. caro, i-285: ora se io
. giusti, ii-456: mio caro sandro [manzoni],...
che pareva volesse dire: « caro il mi'ghiottone! ho bell'è capito
, 'la favola dell'uccellino '. caro, 9-2-13: parendomi una vanità a
, debba una qualche favola raccontare. caro, 12-i-154: ho caro d'avervi
raccontare. caro, 12-i-154: ho caro d'avervi sodisfatto, ancora che non satisfaccia
altra divinità è stata generata. caro, 4-791: invocava / trecento deità,
/ di quest'altra brigata che venia. caro, 3-894: è per se stesso
piedi, o sul capo le scarpe. caro, 2-3-438: non siete capaci della
, ma giustissima, dargli la lisabetta. caro, 9-2-15: non di meno ieri
fisso per i cacciatori, capanno. caro, 15-3-127: torni nella capanna chiotto chiotto
/ picciola capannèlla è il nostro sito. caro, 15-iii-126: che non basta a
verginità, promettendomi roma e toma. caro, 2-2-289: e caparratevi molti favori
non poter essere con loro ». caro, 4-184: de'franzesi dicono ora
scherz. caprone, babbione. caro, 12-i-82: queste sue grandi lodi che
capassóne, imbriaco, che tu sei. caro, i-150: o che diresti,
i-641: chiamasi volgarmente l'adianto capelvenere. caro, 12-i-107: si veggono poi d'
quali è la fiorentina lingua abbondantissima. caro, 6-41: le [dolcezze]
fu dato il supplicio col capestro. caro, 12-i-183: avemo lassato ordine a
non una picciola parte del suo nutrimento. caro, i-267: trovò la semplice pecorella
un'abbondante capigliatura; chiomato. caro, 12-iii-213: giove si fa capillato e
prima scattò come una molla: « caro nipote, mi sembrate un bambino! »
perdita, ma in guadagno non mai. caro, 12-ii-235: di tutto tanto
nella quadrireme capitana dell'im- peradore. caro, 10-245: di straniero duce / provvisti
fra tenente e maggiore). caro, 12-ii-282: per dar ricapito al capitano
ogni sentiero / dove gente potesse capitare. caro, 4-15: che peregrino è questo
!]. collodi, 27: caro mio, non si sa mai quel che
. -far capitare: far recapitare. caro, 12-i-214: io ho scritto con questa
innanzi per nulla più a me. caro, 12-ii-78: facendole fede, che pochi
eccelle in qualsiasi attività. caro, 12-iii-103: egli [m. carlo
. darsi per vinto, cedere. caro, 12-i-48: se lo fate per vendicarvi
dalla crimea il discorso rimbalzava al caro dei fieni e delle derrate; e
grorno che fosse giunto costì a salvamento. caro, 12-i-2: ugo de la stufa
possa consolare della morte di un tanto caro capo? pascoli, 34: splendano d'
tanto superbi e di vostro capo. caro, 5-88: quel giudicare secondo il senno
capo d'assassini che di soldati. caro, 1-542: 'l paese è di
si fece in capo di scala. caro, i-277: giunta [la cloe]
. -chioma dell'albero. caro, 2-1023: al suo gran tronco /
che fa un capo piccoletto in mare. caro, 12-i-29: non mancate poi di
, venute, riverentemente la salutarono. caro, 12-i-97: quivi stemmo a disinare ed
, e par che vadi a nozze. caro, n- 1308: abbandonando il freno
cominciò a rispondere capo per capo. caro, 12-i-280: i piaceri nostri (
volete, io voglio ancora io. caro, 12-i-195: è ben vero che non
: pensare a cosa si fa. caro, 12-i-202: sono molti giorni ch'io
: liberare i capelli dai parassiti. caro, 12-i-29: madonna tita di salvestro vi
pel capo, orò contro di lui. caro, 6-47: costoro scoppiavano, se
non aver voglia di farla. caro, 12-iii-99: non ve ne mando l'
disperati e non sapevano più che fare. caro, 12-i-16: se dio o la
al malmantile, una fazione. caro, 12-i-176: vedendo certe guardie di paladini
. -spreg. cappàccia. caro, 12-i-318: vi trasformerete, poniam caso
apiccata sopra la porta d'un villano. caro, 12-i-170: voglio dir per questo
cap- pellanie ecclesiastiche). caro, 2-3-231: messer antonio m'ha fatto
portato in capo come riparo. caro, 7-1054: una gran parte / eran
nostro grande filosofo vivente, ma, caro antonio, non pensi che questa filosofia
6-81: qua c'è la fame, caro signore, nelle campagne e nelle zolfare
rovescigli in capo un gran cappello. caro, 12-i-95: egli saltato dentro,
vi voglio ascoltare? capperi! il mio caro amico fulgenzio, v'ascoltefei se veniste
. - anche al figur. caro, i-155: o va', caccialo,
il cappuccio: in abito religioso. caro, 12-i-316: quando iddio chiama, non
la diè sì follemente a pascere? caro, i-334: branco era capraro, ed
stelle della costellazione dell'auriga. caro, 9-1047: con quella furia che di
domestici i fioroni di caprifico. caro, 6-84: del modo [resta a
,... ammonì il suo caro figlio capretto che stesse in casa. pindemonte
egli avesse o nervi o ossa. caro, 1-300: incontanente che sentì il primo
quel che l'elisea soglia mandarne. caro, 12-684: quest'erba [il dittamo
e manufatti, che è non meno caro al pensiero di quanto non sia necessario alla
. caraffóne (sm.). caro, i-156: di che vetro si fanno
furtivi e timidetti al volto / del già caro garzone. manzoni, pr. sp
pazienzia le lor percosse ti disponghi. caro, 5-1096: lagrimando alfine / da
da lor si parte, ed al suo caro aceste / quanto può caramente gli accomanda
i libri. 4. a caro prezzo. - anche al figur.
in modo, che neppure nelle cantine del caro e del bembo non se ne trovano
; comeché, a dir vero il caro s'abbia in un lato della sua cantina
in circa, e oro di carati. caro, 12-i-9: vuol far ricca la
fumo cogniti i caratteri delle lettere. caro, 12-i-225: imaginatevi, che bella purgazione
caratteri di tutte le lingue del mondo. caro, 2-1-153: da questo carattere comprenderete
di vari, i-iv-1-131: l'eneide del caro... sono della grandezza del
e di squisito sapore. caro, i-322: si trovava una gran dovizia
possibile uscir mai fuori di casa. caro, 12-i-73: le bacio le mani del
il signor che mi raccolga teco. caro, 6-1100: quinci ancora / avvien che
per le gare del circo. caro, 5-210: impeto pari, / non
nuova ma cominciata insino nel cardinalato. caro, 12-iii-144: questa [impresa]
nato in giovane età. caro, 12-i-26: messer marcello era per andare
, che tutta roma l'udia. caro, 2-803: già l'ariete a fieri
ed esteticamente privo di interesse. caro, 12-i-63: mi mandate chiedendo de'miei
. e letter. tener caro, vezzeggiare, blandire. - anche al
. 2. rifl. farsi stimare caro, rendersi prezioso. cavalca, 9-211
, 217: perché vendete voi così caro questi pesciuoli, e riducete il fior delle
avendo gran carestia di vittuaglia per lo gran caro che generalmente era per tutta italia,
, che delle parole non manca mai. caro, 12-i-142: egli, non istimando
, con il richiamo a carus * caro 'e carère 1 mancare, far
che fa prezzi molto alti, esoso; caro, costoso (una merce).
, un oggetto, un animale particolarmente caro. machiavelli, 683: che volevi
moina * (da carus 'caro '). carézza2, sf
carézza2, sf. ant. l'essere caro, l'avere alto prezzo.
raro. scuro, fosco. caro, 16-101: la pecora margolla..
panno di colore scuro e opaco. caro, i-332: promettendogli che gli donerebbe un
come venn'io, o quando? caro, 10-990: da lui pur largamente /
. 12. figur. eccessivamente caro. soffici, 1-69: il conto
le mostrano d'essere molto oscure. caro, 12-iii-134: e * 1 cielo
carco andò il legnetto al fondo. caro, 1-182: tre [navi]
otri, / come d'ulisse il caro figlio ingiunse, / tornaro, e
potessi salvarli la vita, l'aresti caro. lorenzo de'medici, 644:
diedero carico di tutto il negozio. caro, 12-531: solo a me concesso /
o il padre la città aggravavano. caro, 12-iii-235: in tutto vengo ad avere
dame. = dimin. di caro. cariòca, sf. musica
per loro. goldoni, iii-27: caro signore, voi mi consolate colle vostre
. carìtas -atis (da carus * caro '), che oltre al primo e
, sm. ant. chi vende a caro prezzo, strozzino. g
appellare. = comp. da caro e -vendolo (da vendere): cfr
= voce dotta, deriv. da caro: cfr. carezza2, carire,
séte romito secreto e uomo publico. caro, 12-i-79: per questa volta perdonatemi se
, se 'l loco m'è tolto più caro, / io non perdessi gli altri
quale era- espresso il vaticinio. caro, 6-1 io: quel che prima ti
in terra de'suoi per far carnaggio. caro, i-341: e percioché, sendo
alla conservazione di carni macellate. caro, 6-40: sendovi del grano, del
-commercio carnale: rapporti sessuali. caro, 12-i-86: quando eccoti comparire una baldracca
, 267: le madri carnali hanno caro e desiderano che li suoi figlioli vadino
16-234: disse: e patroclo ubbidì al caro amico. / egli allor mise un
= lat. mediev. carnaticum (da caro carnis 1 carne '). carnato
; di color rosa, carnicino. caro, i-349: l'altre [parti del
diventeranno tutti nemici per amor tuo. caro, 12-i-185: ci fa stizza, e
che mescolanza, che guazzabuglio strano. caro, 12-i-185: noi per non metter
e semo un con carne ed unglia. caro, 3-3-70: alla persecuzion di ferrara
ignuda per ogni canto far carne. caro, 3-373: senza custodi andar gran
'(comp. dal lat. caro carnis 'carne 'e facète 1 fare
vecchio veliero riarmato alla lesta per il gran caro dei noli d'allora, era pieno
s. ambrogio o ambrosiano). caro, 12-ii-27: questa mattina era a cavallo
. mediev. carniprivium (comp. da caro carnis 'carne'e privare 'privare')
); bene amato, diletto. -aver caro qualcuno, qualche cosa: sentirne
: sentirne affetto, tenerezza. -esser caro a qualcuno: esserne amato, riuscirgli
lalini, i-2427: al fino amico caro, / a cui molto contraro /
/ nel dire e nel guardare, avermi caro. idem, par., 14-65
mai n'ebbe bisogno o gli fu caro o già ne ricevette piacere, io
, / per far vendetta del suo caro amante. sannazaro, 6-97: e
ed amico che sommamente amavano e avevano caro, molto con lui si condolsero de
che voi mi potrete dare aiuto. caro, 12-1038: e chi mi resta /
resta / di lui più fido e più caro compagno? guarini, 101: oh
voi chiamo in testimonio, o del mio caro / signor sangue ben sparso e nobil
sarà forse ragion, che io sia men caro, / perché di un occhio sol
offenderebbono gli animi de'letterati che sì caro l'aveano. parini, giorno, i-928
, di grande valore. -avere, tener caro, avere a caro: tenere in
-avere, tener caro, avere a caro: tenere in grande conto, apprezzare,
, pregiare, gradire. -essere, tornare caro: essere ben accetto, gradito;
voi faccio prego / che lo teniate caro / e che ne siate avaro. giamboni
. iacopone, 35-67: o amor caro, che tutto te dai / ed onnia
che sol per lei servir mi tegno caro. idem, conv., i-vm-ii:
'l dono per transmutazione non viene più caro; né più caro può venire,
transmutazione non viene più caro; né più caro può venire, se esso non è
6-1-312: molti molto più hanno a caro li loro cani, che li poveri loro
, 128-73: vederete come / tien caro altrui chi tien sé così vile. boccaccio
: figliuola mia, io avrei avuto molto caro che tu avessi avuto tal marito quale
povertà e in grande angoscia: sicché caro sarebbe istato loro se sanza servidori fossono
ix-1048: drappo nullo né vile né caro, / de quiglie ch'io trista ave'
valente scudiere, ed è da tenerlo caro. alberti, 389: arei caro per
caro. alberti, 389: arei caro per altre ragioni avervi udito et per
abate: « se saper t'è caro / quel che tu di', tu sarai
a caro, / e teco ne verrà con la
, 74: grazioso mio dono e caro pegno, / che sei de quella man
cominciollo ad avere quanto la propria vita caro, pregando cum devoti preghi dio ch'el
di buono animo, mostrandogli avere più caro avere trovati posati e tumulti che non
essere intendente in niun modo non sarebbe caro. ariosto, 26-1: al tempo
a cui più del guadagno altro sia caro. michelangelo, 123-5: caro m'è
altro sia caro. michelangelo, 123-5: caro m'è 'l sonno e più tesser
tenace memoria e la imagine di quel caro tempo della tenera età, nella quale
: uno tiranno prudente, benché abbia caro e savi timidi, non gli dispiacciono
più il corpo, che l'anima, caro. cellini, 1-85 (200)
ritrovassi il furto, arebbe auto molto a caro che io fussi morto. della casa
che il mio fratei non abbia / più caro d'esser sol. guarini, 64
, / chi più deve bramarlo e caro averlo / di me, che le son
sassetti, 18: se tu avessi auto caro di vedermi, non ti saria parso
ero. tasso, 18-28: ben caro giungi in queste chiostre amene, / o
queste virtù, le quali il facevan caro ai prencipi,... erano quelle
or, belle donne, voi areste a caro / saper chi èn questi. goldoni
-oh! che l'avrei tanto a caro. p. verri, i-369: guglielmo
mi ammazzino, che l'avrò a caro, perché la verità l'ho detta
qual d'essi a la tua dama è caro. alfieri, vii-15: d'edippo
nome io soglio: / eppur da te caro mi è quasi il nome / udir
nel detto d'un uomo a cui è caro il tuo onor quanto a te stesso
pianura / la beata orcoméno: ivi più caro / ebber l'altare, quando allora
, 22-44: intanto vola / il caro tempo giovanii; più caro / che la
vola / il caro tempo giovanii; più caro / che la fama e l'allor
speranze antiche, / ed a quel caro immaginar mio primo; / indi riguardo il
/ onde il suo succhio / sì caro all'arte dell'aromatario / stillasse fra l'
sognavo sere torinesi, certo / ambiente caro a me, certi salotti / beoti assai
, rigonfiato dalla pioggia, m'era caro all'orecchio. 3. grazioso
84): mi fa pur ridere quel caro signor cardinale [di riciliù],
, sia come intestazione nella corrispondenza: caro, mio caro, carissimo)
intestazione nella corrispondenza: caro, mio caro, carissimo): e può
di rimprovero (specie nelle locuz.: caro te; caro lei).
locuz.: caro te; caro lei). laiini, i-1896
e se tu hai parente, / o caro benvo- gliente / cui la gente riprenda
: quest'ul- tima preghiera, signor caro, / già non si fa per noi
riposate su l'un, signor mio caro, / e siate ormai di voi stesso
ella rende meglio? pulci, v-i: caro mio lorenzo. tu ci lasciasti sì
arte mia tal cosa mi prometteva. caro, 12-iii-206: carissimo messer mario,
. redi, 16-vi-163: signor iacinto mio caro, v. s. può esser
si aspettava. goldoni, iii-27: caro signore, voi mi consolate colle vostre
ora non è in natura, mio caro, che quei quattro, i quali tra
le pene. collodi, 27: caro mio, non si sa mai quel che
! verga, 4-35: eh, caro mio! la nascita... gli
! fogazzaro, 7-306: senta un po'caro lei... lei parla molto
occhiobello, no di certo ». « caro voi, volete fare un processo ai
alfine... « maio, caro lei, ho delle buone ragioni per non
guerriera ardita, / che vengono al suo caro aspri e molesti. pananti, i-14
anche scordati, della perdita del loro caro. -nella corrispondenza epistolare, spesso sottintende
, 115: ogni giorno passato è un caro estinto per noi, un'urna piena
merce: a prezzo elevato. -costare caro: essere venduto a prezzo alto. -al
trova amaro, / vuol lassar, par-li caro / e poi si pente per l'
pavimento / come almeon a sua madre fe'caro / parer lo sventurato adornamento. immanuel
lungo e per lato, / con caro mercato, / per terra e per mare
carissimo. io ti posso ben chiamar caro: tanto mi costi di lacrime e
roma cominciò a tumultuare per il vivere caro, causandone l'assenzia del pontefice.
aveva voluto vendere il grano mentre che era caro, vedendo che poi s'era molto
le cose commestibili erano a prezzo più caro, che in lombardia. algarotti,
che tu te ne astenga, se troppo caro hai da scontarlo. monti, x-2-9
liti. giusti, v-309: è molto caro, ma a me non importa di
. 11. locuz. -a caro prezzo: a costo di dure fatiche
sacrifici. monti, 24-868: a caro prezzo / redimesti l'amato estinto figlio
che avea l'insegna, dicea aver caro quel beneficio fiorini duemila. -aver
iii-324): mille once d'oro arei caro un bastone / per gastigarlo.
vada a servire, diciamo: egli è caro per le spese: e intendesi:
odio del patrizio nome, / serbalo caro. -far caro: accarezzare (
, / serbalo caro. -far caro: accarezzare (le guancie, i capelli
padre, quando era vivo, « faceva caro » con la mano, e anche
la mano, e anche lui « fa caro ». -far costar cara la
venduto cara la vita. -farsi caro qualcuno: accattivarselo, acquistarne l'affetto
marino, i-84: perché non farsi caro altrui con operazioni belle e lodevoli,
le creature troppo felici. -tenersi caro: aver cura della propria persona.
me, io mi terrei oltra misura caro per più piacerle, né per niuna
grandi fatiche, di molti dolori. -costar caro: riuscire doloroso, penoso, fastidioso
. guittone, ii-243: chi accatta caro / lo mal, non certo avaro
man quigne l'aio, corno te comparai caro! meo de'tolomei, vi-n-59 (
de'tolomei, vi-n-59 (20-1): caro mi costa la malinconia, / ché
occhi a cui pur vegghiar costò sì caro. idem, par., 20-46:
par., 20-46: ora conosce quanto caro costa / non seguir cristo, per
opposta. g. villani, 12-30: caro costò a'pazzi la guerra e oltraggi
, 2-10 (256): donna, caro mi costa il menarti a pescare.
, / il troppo amare alfin gli costa caro. ariosto, 2-3: scendi,
fo, a chi lo vuol, caro costallo. firenzuola, 217: perché vendete
, 217: perché vendete voi così caro questi pesciuoli, e riducete il fior delle
strano? varchi, 23-257: vendere caro, e comprare a buon mercato. sassetti
danno la spesa continova che il comperare caro. monti, x-2-63: con pupilla
ove dell'ire / e degli odii sì caro il fio si paga. collodi, 270
paga. collodi, 270: pagherai caro il bruttissimo vizio di molestare i compagni,
. = lat. carus * caro, amato, diletto 'e * che
i-iio: lamentandosi la plebe del troppo caro, pose al grano il pregio. manzoni
poter trovare nel lavoro, per il caro delle derrate, un salario sufficiente a
inghilterra e la francia, si manifestò il caro anche tra noi. nievo, 1-54
: dalla crimea il discorso rimbalzava al caro dei fieni e delle derrate. cardarelli,
c'erano stati scioperi e agitazioni per il caro dei viveri e per la disoccupazione.
e perciò vi viene la fame e 'l caro in quella terra, e la disfatta
guittone, ii-240: or è di caro piena l'arca, / l'arna di
era dovizia, ed in genova cessò il caro. dante, purg., 22-141
., 22-141: di questo cibo avrete caro. g. villani, 5-10:
, che fu a quello tempo grande caro. marco polo volgar., 87
(120): quando è il gran caro, sì 'l fa trarre fuori.
questa maniera non vi può essere gran caro. paolo da certaldo, 139: vo'
d'oglio, acciò che se 'l detto caro venisse, che non ti truovi sanza
per la salute tua, di far caro d'una tua venuta. s. bernardino
assediati erano, 11 bisogno e il caro d'ogni cosa più e più dì premea
qual anno ebbe per tutta italia grandissimo caro. algarotti, 1-92: che se ne'
la miseria, onde tal maestro fa gran caro di panni alle sue figure, è
il riccolto quest'anno? - patiremo del caro. 3. ant. pregio
: e quel che 'l bello e 'l caro accresce a l'opre, / l'
scopre. = lat. carus 'caro * (che vale molto, che costa
[dioscoride], i-455: è il caro volgarissimo seme. scalda, provoca l'
con l'aniso... chiamasi il caro volgarmente nelle speziarie 'carvi ';
specie più importanti di questo genere, il caro calvi detto volgarmente carvi, cornino tedesco
prati (carum carvi), ed il caro bulbocastano, volgarmente bolbocastano, pancaciólo,
s. v.]: 'caro ': sonno morboso, durante il quale
percioché si pasce di carogne. caro, 8-360: era de la spelonca al
lat. volgar. * car5nia (da caro carnis * carne ').
frottola; falsità, menzogna. caro, 9-1-275: io dubitava che questa fosse
una cosa per un'altra. caro, 12-i-150: e anco voi, messer
munite di un dispositivo speciale (detto caro tiera) che consente il
/ e che ci vengon tante carovane. caro, 12-i-6: arrivammo la prima sera
gente; che m'ammazzano. caro, 12-i-96: data un'occhiata a
se tutto 'l carreggiasse a capesteo. caro, i-281: ognuno in ogni villa era
critico, ma -quanto più mi fu caro - un'alleata nelle mie letterarie adorazioni.
-per estens. trasporto. caro, 4-621: le prò vide formiche /
dalle, dalle, dal popolo. caro, 8-1037: quinci de'salii e de'
vita in modo stentato e meschino. caro, 12-i-220: voi m'avete tocco a
c'ha in me pene messe. caro, 12-i-306: e dubitando che fusse una
carriera: concorrere a un ufficio. caro, 9-2-332: lo stato del conclave è
il quale carro ha sette stelle. caro, 12-i-217: è [questa terra]
/ e fatt'avete de la penna caro, / come nocchier c'ha falsa canoscenza
sollevare pesi; carrucola. caro, i-155: e 'n fin dalle carruche
aperta tutte quelle cose che costavano caro, ed erano lì pel babbo: il
[al pittore schidone] ed avrei caro che fusse fatto in carta pergamina con
[la lettera] con qualche regaluccio, caro barone! la polvere spinge la palla
e di carta oleata! noi paghiamo, caro amico, fior di quattrini a ogni
latini, i-2436: al fino amico caro, / a cui molto contraro /
el vero, uso quest'arte. caro, 2-1-255: mi son mosso a scrivervi
/ a lume di lanterna piccolina. caro, 12-i-6: a voi, verrazzano,
, in quale giudizio. caro [manuzzi]: il signor duca non
carte, i ne direi lungamente. caro, 12-iii-283: sono andato schermendomi più
. oh sesso nobile! oh sesso caro! sesso gentile!... donne
dar passala o dare una stagnata. caro, 6-6: nota qui che apollo dette
16-v-46: v. s. illustrissima avrà caro, che le abbia trovato un testo
nomi, stemmi); cartoccio. caro, 2-2-1: non piace ancora che le
di pietra, recante iscrizioni. caro, 12-ii-106: da le teste di esso
da un cartone del divinissimo michelagniolo. caro, 12-i-29: mettetevi innanzi uno de'
di carne ', dimin. di caro carnis * carne '. caruncolóso (
], i-456: chiamasi il * caro 'volgarmente nelle speziarie * carvi ':
è entrato di me in sospetto. caro, 12-i-14: egli si risolve a provedervi
a casa di cento milia diavoli. caro, 12-ii-125: so che un turco sarebbe
gli scriverò al maestro di casa. caro, 12-i-163: il martello è fatto
, come casotto, casotta e casòccia. caro, 12-i-87: « ha -replicò pippetto
. edificio rustico, casolare isolato. caro, 12-i-182: l'auditore ed io ci
o pel sopranome, sarebbe il medesimo. caro, 5-141: e quelli gli antichi
barbari. collodi, 657: caro mio, la scena è un mare instabile
: -che cos'hai, mio caro casigliano? palazzeschi, 4-62: i
troppe me ne avanzeria da dire. caro, 1-354: enea vie più di tutti
altri, ma per giovarti potendo. caro, 12-i-17: questa [lettera]
/ quant'ebbi al mondo più fidato e caro. settembrini, 1-4: egli raccontava
mai approvarono reggimento di spezie simigliante. caro, 12-i-58: di me in questo caso
si conosce nel cogliere de'tempi. caro, 2-1-67: provate un poco di vita
negligenza, noncuranza, trascuratezza. caro, i-59: lo stil magnifico non ama
caso ben muniti, diliberò il senato. caro, 12-iii-44: a questo effetto viene
grado di compagnone. giusti, v-9: caro mio, finché un censore / sospirar
di un decreto). caro, 9-3-99: e concludendo, faccia venir
sacrifici, che io non fo? caro, 6-986: questi eran...
castelli in aria, fantasticare. caro, 2-1-329: credo pure che sarà in
mondo: che mi sarà ora tanto più caro, quanto lo farò con manco passione
, / che chi è savio, caro dee tenere / nel suo error l'altrui
fratelli e compari gli amanti loro. caro, i-133: vi replico che non voglio
colui che avesse sopportata l'ingiuria? caro, 12-i-105: ne gli dia quel castigo
, / parmi ched esser possa troppo caro / lo corpo casto, s'el no
più caste, quando elle son puttane. caro, 6-589: col suo marito e
ingrasseranno di più. -rifl. caro, 12-ii-319: quanto mi son riso de
-castrare le montagne: estrarne pietre. caro, 12-i-8: vassi ogni dì castrando montagne
si cola tra i ponti; castrone! caro, 12-i-28: ne la prima mossa
, no di certo ». « caro voi, volete fare un processo ai morti
l'altro canto il catalogo è posto. caro, 12-ii-238: a monsignor facchinetto,
. figur. serie, schiera. caro, 12-ii-116: non vi ho raccomandato a
ne vada ad abitare per le catapecchie. caro, 12-i-7: o quivi arei voluto
di grazia nel darmi il tuo consiglio. caro, 9-2-207: altro non so che
persona affetta da catarro. caro, 12-iii-142: l'influenza del catarro,
si bruciavano i cadaveri). caro, 11-321: in altra parte / i
tutti gli manuca per sé ». caro, i-272: i cani, guardiani dell'
a cateratta: continua e violenta. caro, 12-i-46: il molza non ho veduto
escludono i nimici e salvono gli amici. caro, 8-345: a la bocca de
specie fruttuosa sia dalla natura prodotta. caro, 2-73: stava tra questi due contrari
a schiere, in folti gruppi. caro, 6-1058: a piè di questa era
una volta a botte ovvero a catino. caro, 12-i- 106: l'altra
1-2- 47: l'avrei pur caro di vedervi giunto, / non a trovare
, di altre cose). caro, 12-i-9: noi ci stiam per aver
profondo, burrone, precipizio. caro, 12-i-6: entrammo poi in una foresta
fare il ragionamento che voi udirete. caro, 12-i-217: imaginatevi che siamo dentro
, vantaggi, voti, ecc. caro, 5-208: dirà, non di grazia
più bel tratto che si facesse giammai. caro, 12-i-84: ma vittorio, che
al mio figliuolo qualche cattivo scherzo. caro, 12-i-227: a l'ultimo, ne
del buon, quanto l'era necessaro. caro, 5-208: se 'l dire ordinario
in carcere. goldoni, iii-9: caro amico, siamo vicini, e non vorrei
di roma cominciò a tumultuare per il vivere caro, d'una intelligenzia e l'
fatte le debite cautele se n'andò. caro, 12-ii-81: non son tenuto né
dito su dal mento al naso '. caro, 12-i-97: nondimeno, a cautela
, ch'egli alleggeriva dei soldi. caro, 9-2-14: un cardinal mi dice che
cautela, con circospezione ponderata. caro, 12-i-21: non si può considerare l'
quale poi trasse tutti quei marmi. caro, 12-i-4: di già ha mandati
avere grande abbondanza di qualcosa. caro, 12-ii-109: se ben di qua se
cavalli delle mute di una carrozza. caro, 12-i-330: mandatemi le lettere per via
legni, e arà seco 500 persone. caro, 12-iii-136: ma con questo credo
con una gamba accavallata sull'altra. caro, 12-iii-135: abbia [la quiete]
ove fissare stabile e sicura dimora. caro, 12-i-339: la vostra lontananza da milano
del tevere? -figur. caro, 2-2-174: la fortuna mia non è
amori, ma operando cavalerescamente? caro, 12-i-30: a voi tócca ora di
grandissimo piacer di vederle in altrui. caro, 12-iii-229: ippolito o virbio medesimo
invaghito parimente. -in questo proposito avrei caro particolarmente intendere quali sono l'opera- zioni
su; servirsene per salire. caro, i-270: dafni aggrappandovisi, e del
non si toglie di torno. caro, 12-i-146: si degnerà farmela eseguire,
selvatico, il quale io avevo. caro, 12-ii-251: l'una è d'
in giù e testa di cavallo. caro, 12-i-179: da l'altra parte de
dei cavalli leggeri di massimigliano cesare. caro, 12-ii-52: ed intanto i cavai
singulari e da ognuno sommamente pregiati. caro, 2-26: da minerva / divinamente
scuriata così grossa cotta nell'aceto. caro, 6-30: il poeta dà un
a noi parve essere a cavallo. caro, 12-i-304: già era a cavallo,
essere in cammino per andarvi. caro, 12-ii-214: quando io ricevei la lettera
gniolo, che fu cavato per lui. caro, 12-i-4: noi andremo fra quattro
cosa e chi faceva l'altra. caro, 1-685: scorge là presso al mar
sopra il mar curvo e pendente. caro, 7-970: qui si vede cavar
altro che cerimonie e buone parole. caro, 9-1-313: di avignone vi ho detto
ho, 10 l'ho molto ben caro, che doverrò cavarne un paio di
i numeri da giocare al lotto. caro, 12-ii-323: l'essempio donde il suo
; e di quivi bisogna cavarlo. caro, 12-iii-157: fino a ora stanno nel
: le cavasti di mano un presente. caro, 12-i-14: egli si risolve a
quello che io volevo dire. caro, 12-ii-313: mi dice aver da
che di ciò avvenire gli potesse. caro 9-1-157: mio fratello mi scrisse di aver
per amor del marchese lo mangiarebbe. caro, 12-i-85: era il capitano verso la
letteraria: pubblicarla, diffonderla. caro, 12-iii-32: quanto a la canzone che
: uccidere, togliere la vita. caro, i-237: o diavolo! che gli
: se la passava troppo liscia. il caro signorino se la cavava a buon mercato
10 scavo fatto. caro, i-270: convenuti una notte molti di
cavata dal luogo ove è percosso. caro, i-270: e stendendovi sopra leggiermente
nostro, cavata dal giuoco della palla. caro, 12-ii- 108: 'l suo
. cavatore di tesori: cavatesòri. caro, 12-iii-140: nel fregio de la facciata
dall'altra era piano e erboso. caro, 1-131: così dicendo, al
questa cosa si ene la spugna. caro, 3-886: in ciò tre volte /
: e a questa fiera / vie più caro sarebbe alcun caviglio, / e più
sarebbe alcun caviglio, / e più caro ogni arpion. papini, 20-533: a
delle nostre senza altri contratti o cavillazoni. caro, 12-ii-76: per cavillazione de l'
... la conquistò. caro, i-277: tosto, sciolto il cavo
. ant. escremento di animali. caro, 12-i-9: capre, pecore e polli
nome di un famoso vino antico (caro ad orazio) che traevasi dall'agro
questo velo, tutto lo insanguinò. caro, 7-1025: d'un cuoio di leon
a lato, ne l'orto. caro, 2-643: la celata e 'l cimier
uomo d'arme col capo protetto. caro, 12-i-181: di poi ingrossati e messi
potrete, verrete a casa mia. caro, 1-560: ciò fe'celatamente: e
potevate né men dire il triste e caro addio ai genitori, e vi bisognava
stata celebrata con arti sì brutte. caro, 3-105: indi l'esequie /
cotanto celebrata, quanto la traduzione del caro si è. bar etti, 1-9:
e operatori di vita scellerata et immonda. caro, 5-55: e l'encomio [
(un giorno determinato). caro, 1-1181: fattosi didone un vaso porgere
che io ho alla mia guarnacca celestra. caro, 12-i-154: farei quella [veste
. pascoli, 1346: egli il suo caro bambino baciò, palleggiò tra le mani
leggiermente col lino empi e ristucca. caro, 1-695 'le sollecite pecchie.
, il suo nome è famoso e caro. giocosa, 124: la sera,
su per l'aria e scoti / il caro cembanel ben conosciuto, / quando con
venticinque ducati con ima cenuzza tignosa. caro, 12-ii-267: mi sono avveduto che avete
materiale o di depressione morale. caro, 12-i-202: intanto andate innanzi, e
loro vestiti cenciosi vanno alla cerca. caro, 12-i-86: una accantona di questi
che rispondesse a lui cennò col viso. caro, i-332: a questo parlare era
lungo e libero ragionamento d'amore. caro, 12-i-96: e data un'occhiata a
: ogni tuo dir d'amor m'è caro cenno. andrea da barberino, iii-307
qualche cenno, che mi tradisce. caro, 3-408: era miseno in alto /
mallevadoria; né io né tu mio caro monti siamo sì ricchi da essere mallevadori
che da un sereno giudizio). caro, i-3: la vostra censura sopra la
la vostra censura sopra la canzone del caro, con molte altre cose che mi sono
, tutto acqua in venti ciantellini. caro, i-307: dafni, benché assetato,
39: cadevon le saette a centinaia. caro, i-157: allor gli fur d'
assolutamente, centuplicatamente ciò che il caro aveva fatto così alla ventura.
bembo, 1-179: viva mia neve e caro e dolce foco, / vedete com'
. dare ad intendere ch'egli era caro alle femmine e che a tutte avea ritrovato
de la ruffiana ravviva l'amante. caro, 12-ii-265: secondo che m'avete ricerco
viso, accoglierlo 0 accorlo lietamente. caro, 12-iii-174: mandate subbito per lei
, con gran festa qualcuno. caro, 9-1-284: sono stati avvertiti che la
io non le vo'più sopportare. caro, 12-iii-162: a buona cera s'
cordialità, simpatia, buona salute. caro, 12 i-120: farò ogni opera di
dire ceralacca. redi, viii-40: ho caro che sia arrivata costì a salvamento la
di quelle parti, forme di cerberi. caro, 6-614: il gran cerbero udirò
4. dimin. cerbiattino. caro, 16-83: par ch'all'ombra la
da raggiungere, ecc.). caro, 12-i-7: tanto ci avvolticchiammo a la
(v. anche briga). caro, 10-104: qual è mai per tua
in fra le quali assai / più caro a te dell'adamante istesso / cerchietto
sognavo sere torinesi, certo / ambiente caro a me, certi salotti / beoti assai
nome o comunque poco conosciuta. caro, i-344: non fu di loro chi
dio padre tuo? certo sì. caro, 2-1-283: certo sì che voi mi
torio e una legnaia). caro, 12-i-94: salimmo prima al monte,
uomo dell'ordine de'certo- sani. caro, 12-i-95: voi sapete che i certosini
cerulee briglie de'suoi rosati corsieri. caro, 3-108: composto di terra un alto
d'una selva feconda lascia apparire più caro il ceruleo delle acque. nievo,
persona bizzarra, stravagante, capricciosa. caro, 12-iii-179: vostra signoria può saper per
discernimento, in modo irragionevole. caro, i-193: mi pareva d'esser fuor
fatto, ché io starò in cervello. caro, 12-i-19: per l'amor di
chiuse l'uscio, e partissi. caro, 9-58: ecco i nemici. di
mani e 'l ciel chiugga le porte. caro, 1-473: allor con salde e
destra. giusti, i-400: mio caro azeglio, ho letto il vostro libro
se l'orco ti ci coglie. caro, 12-i-6: arrivammo la prima sera a
resi stere alla battaglia. caro, 6-590: spaventi il can trifauce
quale questi imperiti ciabattoni non sanno. caro, 6-3: per paura che questi poverelli
, sudicio, laido, ripugnante. caro, 12-i-86: una ciccantona di questi paesi
: che mescuglio di parole sono queste? caro, 10-875: gran cose avea costui
quel ciancione, sai? -da quale? caro, i-104: avendo fin qui risposto
, discorso strano e sciocco. caro, 16-99: questi con la trilingue sua
, vasi, fragmenti e cianfrusaglie. caro, 6-3: sono una cianfrusaglia di più
2. per simil. cinguettare. caro, i-155: vedi ch'ha fuor la
discorsi insulsi e sciocchi, pettegolezzi. caro, 5-207: la freddezza del dire si
, e ciarpe per la via. caro, 12-i-86: e 'l capitano, ricogliendo
. -anche con valore collettivo. caro, 12-1 * 57: l'ho ingrassata
con molte svenevolezze, e tradotti dal caro con molta ciarpa. 3.
mobili: ciarpame / reietto, così caro alla mia musa. c. e.
dimostrava quanto giudicio circa quelle avesse. caro, 12-iii- 137: stiano a vedere
del convitto, / a me fia caro un vergine / pane cibar romito.
e con faciloneria. caro [tommaseo]: per paura che questi
cibo usar par che l'annoi. caro, 1-338: fecer tutti coraggio; e
marino, 17-30: del dolce e caro / cibo divin, che l'anima nutriva
negozi, d'amori e di battaglie. caro, 12-i-5: per fuggir la mattana
2. cinguettio di uccelli. caro, 1-68: chi intende il pigolare che
femm.: donna di malaffare. caro, 12-i-86: eccoti comparire una baldracca,
agg. alquanto pingue e grasso. caro, i-349: avea... il
e di vita il giovenetto casso. caro, 3-1011: com'è costui che polifemo
ant. foruncoletto, fignolo. caro [tommaseo]: m. ascanio è
.. mal grado tuo, pur caro al padre! foscolo, vii-202: così
di sé bella ed improvvisa mostra. caro, n-1400: altri ne la fuga /
un canale, un corridoio). caro, 5-831: in quante [guise]
tebani più tardi e meno astuti. caro, 12-ii-120: se le vostre [muse
n'arebbe un dispiacere a deio. caro, 12-i-64: lodovico è tutto vostro e
straccano d'es- saltarle e commendarle. caro, 4-59: tutto il mondo discorre,
chi scrive in cifre. caro, 15-iii-133: quel ciferista, scrittor di
distanza tra gli astri). caro, 12-i-225: imaginatevi, che bella purgazione
in cifere, chiedendo loro risposta. caro, 9-1-224: avvertendovi che non m'
scrisse a « messer giorgio, amico caro ». in verità, vi son motti
croceo fior cangiata, / tien volta al caro apolline / la faccia abbandonata. pindemonte
di uno scritto, un numero. caro, 12-ii-246: questo loco segnate con una
porcherie. -peggior. cronacàccia. caro, 12-i-79: di quelle che si dicono
, stridere (le mascelle). caro, 5-624: a le piene percosse un
io vi ho a dire il ver, caro sostegno: / questo cruccietto m'ha
guittone, xxxiii-23: or è di caro piena l'arca, / l'ama
marino, 17-30: del dolce e caro / cibo divin, che l'anima nutriva
, il colore avrà a bianchezza vicino. caro, 12-i-88: brindisi a quel suo
per la causa de'vili? ahi! caro i crudi / fanno il sacro costar
nuda, nuda e cruda com'è, caro mio! -di cotte e di crude
succhiare a porci, come beveroni. caro, 6-24: perché son cruscate, di
ed appresso, per essere stato sì caro al papa, che la sua morte amaramente
ritondette braccia che candida neve parevano. caro, 4-1060: tre volte sopra il
del gufo e del cuculo. caro, 16-97: questi pezzi d'ampolle e
. quanto di una determinata sostanza può caro (tommaseo]: gli ho stampati per
canzoncina sotto voce trattandolo da rimbambito. caro, 12-i-95: vuol essere tenuto per
, sf. ant. cicalata. caro, 16-96: ma, per dar fine
. carducci, i-1126: ma, caro signore, quand'ella vuole certi servizi d'
, scontando i propri errori. caro, 12-i-35: voi gliene avete predicato di
2. il verso del cuculo. caro, i-142: simiglia a civetta,.
ha cantato per me! *. caro, 16-88: poiché dafne si more,
tempo in qua sotto il cuffiotto appiatto. caro, 15-i-40: così come era in
, con costruzione alla latina. caro, 3-750: o ben degno, a
, i-37: il buon villan sorge dal caro / letto cui la fedel sposa e
a cui governo et fede e'fusse caro et comendato, avere chi con diligenzia e
nutrisse e dalle cose nocive lo difendesse. caro, 5-278: vinca cui ciò da
: -un sodo stramazzone, / figliuol mio caro... / -e per una
tirare agli uccelli, alla selvaggina. caro, i-156: andava, quando annebbia e
vagheggia in lui sé stessa, e 'l caro padre; / fia con gli anni
: / • metti novelle imposte, caro orlando ». / dodon ardito per lui
a simil nel parto e nella cuna. caro, 3-181: è del gran giove
di salvia. -tostare. caro, 1-287: si dier con vari studi
/ chiamato, se n'andò. caro, 10-774: andò ronzando / per l'
il sabeo licore / le viscere condì del caro amante, / sterpato e svelto infin
.. dare ad intendere ch'egli era caro alle femmine e che a tutte avea
due cuori: con incertezza. caro, 12-iii-186: io scrivo questa a v
pregarti con tutto il cuore dell'animo, caro figliolo, di rimettere al vescovo,
dio, che felice la conservi. caro, 12-i-12: pregovi mi raccomandiate di
: uno tiranno prudente, benché abbia caro e savi timidi, non gli dispiacciono anche
-essere a cuore: premere molto, aver caro. ariosto, 3-70: ed
cuore: premere vivamente, avere molto caro; amare teneramente. aretino,
fa quello che la trova guadagnata. caro, 10-985: or péra, e col
cane, ed ogni cura / del caro albergo e del signor oblia. carletti,
foscolo, xiv-83: eccomi soldato, mio caro e risoettabile amico; sono stato ferito
usarsi dei riguardi; riguardarsi. caro, 12-i-292: tutti di qua vi salutano
essere affidato alla sua tutela. caro, 4-84: cui son le nozze e
grande considerazione, valutare moltissimo. caro, 12-ii-198: voi ringrazio io quanto posso
medico, e quello non dobbiamo aver caro. guicciardini, iv-315: si ridusse.
campidoglio, e sopra quella una curia. caro, 12-iii-139: faccinsi intorno a lei
, 155: levami una curiosità, mio caro lucignolo: hai mai sofferto di malattia
stravagante; originale, nuovo. caro, i-347: era dorcone un cotal tarpagnuolo
i. nelli, 19-1-4: l'averò caro, perché a dirvela, sono anch'
sino dentro al cuscinetto da cavalcare. caro, 12-i-323: i cuscinetti per terra sono
che lascia sua città senza custode. caro, 2-281: ne la rocca ascesi,
si dover- rebbe, si guardano. caro, 12-i-26: messer marcello era per
io quali sono i veri disgraziati, caro, poiché dio t'ha ispirato a venir
sia stato affidato o che si abbia caro). straparola, 1-1:
tra loro, custodire lo dovesse. caro, 2-326: allor che questo dono
dal gran dio custodito, al gran dio caro! salvini, 39i- 159: gli
ii-57: lo vostro amor, ch'è caro, / donatelo al notaro, /
dalla fronte. leopardi, 12-2: sempre caro mi fu quest'ermo colle, /
modi ch'egli aveva tenuti infino piccolino. caro, 12-i-57: io non l'ho
ch'egli fornisca d'ordir questa tela. caro, 12-ii- 45: io l'
* infilzarsi da sé da sé '. caro, 2-247: a cotal pianto /
animo / tuo, ch'i'l'ho caro. baretti, 1-42: feste di
voi che sete gentile e dabbene, / caro mio dolce e generoso ulivo, /
d'animo, onestà, rettitudine. caro, 12-i-161: conosco in lui quel da
ecc., avente forma cubica. caro, 12-ii-101: da principio pensarono di far
cambiare le carte in tavola. caro, i-57: in questo loco, quanto