e bacche; ottimo cantore, ha carni pregiate; tra le specie diffuse in italia
2. per estens. le carni macellate di tale animale (o anche
e servitelo caldo. ottimo per le carni panate, alla gratella od in tortièra.
consuma per lo più farcita con pezzi di carni o con verdure varie, tipica del
. -trice). che trincia le carni in un pranzo signorile o in un ristorante
. -che serve per trinciare le carni (un utensile, un coltello)
(in partic. con riferimento alle carni cucinate). montale, 3-263:
sono molto ricercate per la bontà delle carni. = voce dotta, lat
: commercio all'ingresso di bestiame e carni macellate; macellerie, norcinerie, tripperie
e, per gli scatolofici, scongelamento carni, spolpatura e disossatura: percentuale dal
un pane di tre libbre si tritavan le carni di un povero. -mortificare, affliggere
. in una sola mezz'ora riducano le carni del morto così trite, frolle e
materiale; sminuzzare, tritare verdure, carni, ecc. - anche: frangere
filangieri, ii-204: tra le varie carni converrebbe preferir sempre quelle, le fibre
europa; è ricercato per la bontà delle carni e può essere allevato in laghetti artificiali
turba dei mille inganni / lacererà le carni al crocefisso. 7. ant
vorrai mettere in muda, pascilo delle carni de'grandi uccelli, acciò che ricor-
del governo degli uccelli, 18: le carni ancora de'sopradetti uccelli, se sono
, per estens., le sue carni considerate in quanto cibo. berni,
siamo nel mondo e fasciati di queste carni e ricoperti di questo manto d'umanità
la discreta umanità vostra le intrinseche carni mie. c. bartoli, 5-60:
dèon esser mangiate ben umettate le lor carni con condimenti aromatici e mosti cotti o
modificazione, che noi sentiamo nelle nostre carni, quando l'acqua colle sue piccolissime
piccolissime parti penetra nella interna sostanza di esse carni. -linfa degli organismi vegetali.
-con riferimento ad animali e alle loro carni, in partic. in quanto morbide
era, tutto inzuppato d'acqua fino alle carni, predicava; aggiu- gnéndo all'umidor
cosa, che ci straziare le carni dei condannati. sia cutigna,
[il caffè], 363: le carni sieno succolenti e fibrose, ma si
-anche: grasso prodotto dalla cottura di carni e usato come condimento. poesie
-anche: grasso prodotto dalla cottura di carni e usato come condimento. vasari
99: egli [polifemo] usa delle carni de'miseri uomini, e di sangue
.]: 'ustione': il bruciare le carni. dannunzio, 3-24: per le
che dante chiamò la pelle che fascia le carni, vagina delle membra.
pesce dei clinidi, comune e dalle carni poco apprezzate, bavosella. la capria
. che esclude dalla propria dieta le carni di qualsiasi animale, che pratica il vegetarianismo
convinto della bontà della dieta priva di carni. - anche sostant. p
lasciasse il fare di verdacci sotto le carni, per poi con rossetti di color
, e gli occhi velati, le sue carni rotte, il sangue sparso, il
velature, crocee ranciate verdognole, dove le carni verdi- rosa di una donna hanno una
in certe bolle piccole ch'appariano nelle carni per qua- lunche luogo della persona.
di valeria mia sollazzandomi, quelle lattee carni col rostro vellicando talora, che con
mano trasse la venenata saetta dalle sue carni fuori. pigafetta, 164: passarono con
obbligo dei fedeli astenersi dal consumo di carni, prescrizione che oggi è imposta solo
, crocee ranciate verdognole, dove le carni verdirosa di una donna hanno una contestura
, da la putredine / acre de le carni un rampollo / di quercia viva sentir
con raffi di ferro furono le loro carni stracciate, ad altri con verghe di piombo
anna /... / dove le carni mie macero, e vergo. giuliani,
, di quello dei nemici uccisi (le carni, gli abiti, l'arma stessa
tramonto del sole / là banchettammo con carni indicibili e vino soave: / ch'anco
: sguarda nelle fosse de'cimiteri le carni verminose e fracide. segneri, ii-73:
ne'brodi, e nelle infusioni di carni in genere succede molto sporcamente, rendendo
a 'l suo sguardo sfiorire / le monde carni floride in su possa. gozzano,
noi: tu ne vestisti / queste misere carni, e tu le spoglia. felice
, 5-266: uno sguardo vetrato scrutava le carni fresche con ambiguo compiacimento? =
cattolica, l'obbligo dell'astinenza dalle carni. l. adimari, 136
na e il digiuno o l'astinenza dalle carni. do, colonie, strutture
servizio, argiuno o nell'astinenza dalle carni. -anche in senso generico: privazione
predarsi; i vincitori / d'umane carni s'imbandian le cene. d'annunzio,
in quanto dice i suoi cibi essere carni di vipere, dobbiamo intendere la crudeltà de'
sua eminenza ad usare i brodi e le carni di polli viperati. a. casotti
mie ossa, e carne delle mie carni; e però chiamerassi viragine (o come
mie ossa, e carne de le mie carni, dice dio questa si chiamara virago
. altomare, lxxv-65: sento sovra le carni un viscidóre / di vermi e di
che non possono cuocere e digerire le carni viscose di animali grossi, potranno comodissimamente
tutte le viscere, ella sentendosi avvampar le carni,.. « e così-adunque »
come vittima sacrificale. mangiare altre carni che degli animali vittimati o uccisi per le
e gustoso per fare con le sue carni vivande e col suo grasso condirne. parini
contrasti vividamente pittorici tra la crema delle carni giovani dell'angelo, e l'iniettato mirabilmente
la notte mi prese il gelo alle carni, che mi ci volle tutto il giorno
. gadda conti, 2-179: mordo le carni crocchianti, abbrustolite alla viva fiamma.
e conveniente grandezza; il colore delle carni bianco e non ismorto, vivo e non
, i-1-68: pensa che ci sono carni o, anche, la fulgida bellezza di
che a colei si facevano, erano delle carni vive d'una mandra di femminacce,
tutta notte, egli pure voglioso di carni vi si porta dirittamente, ma nulla fa
maravigliosa la sua scienza avendo giusto escluso traile carni medesime più delle altre...
taglia voluntière: / fino a le carni entrò la spada aguta. 4
all'affumicatura, per lo più delle carni. 2. zootecn. in
sm. invar. pasto a base di carni fredde e frutta. goldoni, xiii-344
i suini e ne lavora le carni; norcino. a. busi
pesare fino a venti chili, le sue carni sono squisite e ricche di vitamine,
in padova. -carni avicunicole, carni di volatili e conigli. = voce
, usata per lo più per accompagnare carni lesse (e in partic. il bagnétto
e, per gli scatolifici, scongelamento carni, spolpatura e disossatura: percentuale dal 3
), molto apprezzato per le sue carni e dotato di una caratteristica conchiglia a
, a base di fagioli bianchi e carni miste, in partic. di oca,
per il cassoulet, pingue stufato di carni e di fagioli, ma il signor palomar
fermentare con aceto, servito generalmente con carni varie e patate. panzini [
piatto brasiliano costituito da ogni genere di carni cotte allo spiedo. = voce portogli
in grado di colonizzare ad esempio le carni insaccate od altri alimenti dove producano sostanze
; costituiscono una selvaggina ricercata per le carni pregiate. = voce dotta, lat
: ponendo il problema della commercializzazione delle carni. = nome d'azione da commercializzare
famiglia scienidi, pregiatissima per le loro carni, le cui specie sciena umbra (
gastron. insieme di dadini di verdura, carni in partic. insaccate, pane e
], 39: le fajitas che sono carni a listelle ma rinate e
. farcitura, sf. il farcire carni e altre vivande. -anche: la
ovale di colore marrone scuro, dalle carni molto pregiate e gustose, che si
1823), propr. 'luogo per affumicare carni e pesce', deriv. da fumer
grigliata, sf. piatto a base di carni, verdure o pesce cotti alla griglia
ebr., 'puro'. si applica alle carni macellate e preparate secondo il rituale ebraico
tra le aziende esercenti l'industria delle carni, dolciaria, lattiero-casearia, le imprese
munita di denti anche sulla lingua, di carni assai pregiate) lungo fino a 40
, cacciato dalle popolazioni indigene per le sue carni. lessona, 955: 'muntjak'
animali a nutrirsi di carogne e di carni putrefatte. 2. che si
forma rettangolare, adatta a cucinare le carni. = deriv. da rostire.
usata in partic. per accompagnare carni rosse. - anche con valore aggett.
consuma per lo più farcita con pezzi di carni o con verdure varie, tipica del
. razza bovina scozzese nota per le carni pregiate. – sm. esemplare di tale
troverebbe assisa, con poca delizia delle sue carni posteriori, sopra una terrazza di granito
di rousseau in negare l'uso delle carni a'ragazzi ed alle loro nutrici. un
. imbriani, 8-93: le carni dottamente, apicianamente cucinate. apìcica,
glez / sf. invar. piatto di carni fredde assortite, di solito accompagnate da
i negozi con un reparto biologico di carni circa 100, e altre 100 sono le
, il pollo in gelatina, e le carni, e così via. la repubblica delle
carnivéndolo, sm. venditore al minuto di carni. – per estens. persona disonesta
dal mantello chiaro, rinomata per le carni, diffusa nello charolais, regione della
carnacina, 1-11: 'carni confettate': carni... cotte nel grasso, da
il disossare, il privare delle ossa le carni di un animale preparandole per il consumo
. valera, 1-35: sono ventri, carni mal lavate, lastricate di sudiceria,
giapponesi utilizzano per spezzare il sapore delle carni, la seconda molto profumata, è necessaria
grigliata, sf. piatto a base di carni, verdure o pesce cotti alla griglia
cipollina usata per lo più come condimento per carni fredde e pesce. – anche con
agnello in agrodolce di melanzane, per le carni, al pesce luna alla salsa rémoulade
dovrebbero ricaricare i costi sul prezzo delle carni destinate al consumo). ricentralizzazione
fanno rosolare a fuoco vivo verdure, carni a tocchetti, ecc. carnacina
macellai sotto gli zaini multicolori di grasse carni sanguigne aureolate di mosche verdi e spillonate