. figur. toccare appena, sfiorare, carezzare, lambire; aderire come un leggerissimo
cellini, 1-33 (93): vedutomi carezzare, e trovatomi ancora io nella propria
tr. (blandisco, blandisci). carezzare, vezzeggiare (per indurre ad acconsentire
pavese, 1-82: allora si lasciava carezzare, fiacchi com'eravamo, e diceva
sparava calci per amore, per farsi carezzare. -tirare i calci: morire
carezzaménto, sm. disus. il carezzare; dimostrazione d'affetto.
carezzante (part. pres. di carezzare), agg. carezzevole, amorevole
carezzante / venticel di clori amante. carezzare (ant. anche carecciare), tr
. pavese, 1-82: allora si lasciava carezzare,... e diceva delle
largo dei profondi orizzonti mediterranei, a carezzare le coste e i giardini. campana,
diritte dopo un breve rigiro, a carezzare le cime linguiformi dell'alighe, verdi
carezzato (part. pass, di carezzare), agg. accarezzato; vezzeggiato
olio. = deriv. da carezzare. carezzevolménte, avv. affettuosamente
poeta]... si lascia carezzare all'auretta che move dai ventagli delle
. / chiama. oh! poterle carezzare i biondi / riccioli qui, tra
sogliano. / chiama. oh! poterle carezzare i biondi / riccioli qui, tra
coccolare2, tr. [còccolo). carezzare, vezzeggiare, blandire. panzini
dopo un breve rigiro, a carezzare le cime linguiformi dell'alighe. alvaro,
, iii-12: sarà in casa a carezzare la moglie. che uomo effeminato! sempre
cavar nuovi commenti dalla lezione, supponiamo, carezzare la barba del bravo pedagogo pescatore d'
, violetti, e mandano i filamenti a carezzare il muro. d'annunzio, v-1-1093
fa diventare mansueto, si lascia persino carezzare. ha un pelo che gratta. tenta
fugace..., si lascia carezzare all'auretta che move dai ventagli delle
sé doveva mandare una divina melodia da carezzare e indolciare tutti. = denom
povero poeta infantile che ha bisogno di carezzare e di essere carezzato. d'annunzio,
. misasi, 7-i-147: si lasciò carezzare dal marito, che interrompeva i baci
apollo. 4. vezzeggiare, carezzare; trattare troppo amorevolmente. bibbia volgar
. toccare leggermente, di sfuggita; carezzare, sfiorare delicatamente. -anche assol.
: [manin] ripete il machiavellico: carezzare o spegnere. carducci, iii-25-363:
con la punta della sferza incominciò a carezzare il suo baio garibaldino. -campo
voce dotta, dal lat. mulcère 'carezzare '. molcire (mulcire)
, entrammo in un caffè, a carezzare il collo di una negrina di bricherasio
2-19: un uomo deve stringere, carezzare, schiacciare una donna, una di quelle
certamente la nominanza di chi tende a carezzare piuttosto le facili passioni del popolo che
e'lo dovesse anch'egli invitare a carezzare qualche giorno e dargli a tavola il
brancicare, palpare. - anche: carezzare. - in senso generico: toccare.
e delle generazioni procedenti, si lascia carezzare all'auretta che move dai ventagli delle signore
e delle generazioni procedenti, si lascia carezzare all'auretta che move dai ventagli delle
e delle generazioni procedenti, si lascia carezzare all'auretta che move dai ventagli delle
che sparava calci per amore, per farsi carezzare. linati, 18-275: le donne
insegnato dove bisogna metter la mano e carezzare per sentir piacere: « se pensi a
inginocchiò accanto al lettuccio e cominciò a carezzare il visino sparuto del figliuolo, a baciargli
alle corte, si lasciava andare a carezzare il vispo malizioso visino. imaginate il
una donna, un uomo deve stringere, carezzare, schiacciare una donna, una di
tossire. 4. per estens. carezzare in modo ardito, intimamente. casti
braccio e avanzò la mano fino a carezzare quella di lei. cassola, 2-189
inginocchiò accanto al lettuccio e cominciò a carezzare il visino sparuto del figliuolo, a baciargli
, 8-466: lì quella mano soleva carezzare i capellucci freschi e morbidi come la
profferte amorose, per affascinare, sedurre; carezzare, abbracciare con trasporto erotico. -anche
sue grazie materne. 2. carezzare, palpeggiare con delicatezza. aretino,
carezzatura. = nome d'azione da carezzare. carezzosaménte, avv. letter.