). boccaccio, vi-283: beritola carafa infra la folta / e dilettevol selva
d'annunzio, v-2-329: ma quando ettore carafa conte di ruvo salì sul patibolo sorridendo
l'altro gli era eccitato da carlo carafa suo nepote. stuparich, i-377: quali
: il governo si ingelosì stoltamente di carafa. era ben quello tempo da gelosie!
bartoli, 14-1-6: p. vincenzo carafa... a'religiosi nostri modello
il papa stimò inverisimile l'instanza del carafa. de sanctis, ii-18-86: l'amnistia
soddisfatta abbastanza di questa temperatissima arringa del carafa, e si volse a me,
: le lunghe. nievo, 569: carafa temeva che i generali francesi volessero stancheggiarlo
, perché 2 misure fanno una carafa. la misura corrisponde alla libbra
doveva dar piede alle operazioni militari del carafa nel regno. -che si ottiene
spagna due titoli: uno per carlo carafa, di principe; ed uno per ciccio
-vezzegg. predicùccia. p. carafa, i-ded.: però non veggio come
riferimento a dio). p. carafa, 1-743: egli [dio] è
dannazione delle anime. p. carafa, 1-253: dannati, eletti e tutte
a proprio danno. p. carafa, 1-385: egli [il sacerdote]
bellezza li sono in piacere. p. carafa, 1-359: che sfacciataggine per le
. il conte di conversano, gurrello carafa marescalco del regno, angelo pi- gnatello
di capecchio cn'ognun reca. p. carafa, 1-508: qual fu la figura
pianura. sebbene edificata dal cardinale alfonso carafa ctateleta, nella seconda metà del xviii
-per estens. lacerare. p. carafa, 1-278: mi pratticate tutto latte nelle
o cittadini della republica. p. carafa, 1-458: peccatori, fermate; voi
. f f d. carafa, 91: li lochi dove quello nemico
un pasto. p. carafa, 1-463: in lei [la manna
, ecc.). d. carafa, 301: non si acquista gloria dalle
sare a recuperare la cecilia. d. carafa, 137: anco diete fortellize se
-emettere il fiato. p. carafa, 1-651: la invenzione fu di ligare
a fare qualcosa. p. carafa, 1-515: in tal conformità disse l'
saziare potea il bramoso occhio. p. carafa, 1-380: de'sensi non faccio
6. rappresentanza politica. d. carafa, 375: li imbassiaturi devino essere accompa-
entità materiale. p. carafa, 1-22: che follia è mai codesta
di gesù cristo. p. carafa, 1-209: voi fatevi scorgere dall'angelo
maniere e generose. p. carafa, 1-359: che sfacciataggine per le vie
di una situazione. p. carafa, 1-228: questa per ultimo è la
dalle comuni osservanze, andò [padre carafa] sempre ritenutissimo: e soleva dire
galeotto è rotto e perduto? d. carafa, 313: notati che de li
. 2 è attestata dal bergantini in carafa. rubricìstico, agg. (plur
a saccheggio. d. carafa, 347: se trovano de quilli che
el corpo umano. d. carafa, 77: facendo diete comodità, non
ecc.). d. carafa, 347: como se pò omo servire
saccheggiare, depredare. d. carafa, 347: in tali casi èi melglio
ant. saccomanno. d. carafa, 342: quando potesse accadere avere in
2. saccheggio. d. carafa, 341: è da avere bona advertenzia
donna disordinata, sciatta. d. carafa, 252: quanta. nde trovante che
che par una sagettìa. d. carafa, 195: have facte de le nave
colli e monti salutiferi. d. carafa, 312: è anche da mirare che
è bene pro- batu. d. carafa, 272: sempre che uno re o
d. carafa, 326: vedendose practicare cum persune
attività, esercizio. d. carafa, 326: potiti tenere le spie et
e d'avarizia pregno. d. carafa, 151: la iustizia è cosa senza
, insanna savi e mati. d. carafa, 237: se dice che li
di un traghetto. d. carafa, 179: bonamente le intrate de uno
. -anche assol. d. carafa, 361: li boni e prudenti capitami
fiesolani cogli romani insieme. d. carafa, 346: sempre devino incitare ad
, 607: rusca coi cisalpini, carafa colla legione partenopea scaramuccia- vano sulla prima
in una scaramuccia. d. carafa, 358: perché s'è da credere
, son risoluto di sacrificarlo totald. carafa, 287: multi le fanno [le
degli scirri ghian d. carafa, 171: sono de quilli che prendeno
scolta. tom d. carafa, 323: sia mino lo parlare che
guardie non lo scoitavano. d. carafa, 131: questa parte diro esserenon solamente
e da com d. carafa, 249: nota che non sulo la
voce altrui fra 'denti. p. carafa, 1-359: che sfacciataggine per le
, malefatta, colpa. d. carafa, 175: primo che te basta lo
miserabile convoglio di poveracci, d. carafa, 337: da la sera s'ha
mai nella mente tua. d. carafa, 153: faza lo signore ìu-
per scusarsi dello andare infrancia. d. carafa, 225: quillo tempo. lli starite
1-155: sebbene edificata dal cardinale alfonso carafa d'ateleta, nella seconda metà del
di taranto, secondogenito. d. carafa, 265: ultra te remunera e
ella mente. p carafa, 1-594: le battaglie dello spirito,
tu non conosci né peccato. d. carafa, 321: lo fonde ad
dicesi 'seno to d. carafa, 250: sapere'ben consigliare ad qualunqua
: farlo impazzire. d. carafa, 362: s'ei da credere li
suoi servienti lo guardassino. d. carafa, 249: la donna dabene,
mansione di corte). d. carafa, 279: prima non adomandare officio che
servitori e in cavalli grossi. d. carafa, 233: le mulglieri se avino
della propria amicizia. d. carafa, 268: la grazia de un signore
franchigia che mai ci ebbono. d. carafa, 338: anche s'è da
e atti a riuna. d. carafa, 75: sempre recorra primo ad dio
una persona (una figura). carafa 1-508: qual fu la figura situale del
norma morale di comportamento. p carafa, 1-385: egli [il sacerdote]
. troncare un discorso. d. carafa, 253: si quelle v'è dicto
tua socra e tuo marito. d. carafa, 229: è de bisognio,
: a questa ambasceria fu eletto antonio carafa soprannomato malizia. bettinelli, 3-291:
del suo plasmatore e formatore. d. carafa, 179: omo deve avere più
vi vogliono più essere sottoposti. d. carafa, 259: se dice non se
sotto controllo un territorio. d. carafa, 341: se vole mandare de li
-circostanza, incombenza. d. carafa, 314: né stimo fuor di proposito
, difesa, sostegno. d. carafa, 311: bisognia sia sollicito, ché
spaventare, turbare. d. carafa, 343: quanto ad mio gusto le
, sbigottimento. d. carafa, 348: questa parte le devino tanto
gruppi per esigenze tattiche. d. carafa, 87: lo spartir de l'exercito
cum lor perdere le spexe. d. carafa, 57: né simulargli che con
, tirare in strema povertà. d. carafa, 330: siate certo che,
, e questo fa'speso. d. carafa, 250: lo stare continuo o
: frequentemente, sovente. d. carafa, 300: gli appetiti delle cose mondane
facesse inella piazza. d. carafa, 292: sempre state cum bono reguardo
. lisciatura mediante strofinamento. p. carafa, 1-432: saranno gli uomini di razza
il contatto col nemico. d. carafa, 357: quillo che have tale obediente
generale della compagnia riuscirebbe il padre vincenzo carafa. massaia, vi-125: cominciando una dopo
moschetto da posta. d. carafa, 343: quanto ad mio gusto le
gettarsi contro il nemico. d. carafa, 358: lo squatrone che starà co
ant. apprezzamento. d. carafa, 225: in quelle altre comunitate o
da otto legioni de'romani. d. carafa, 310: coloro con cui avrete
niuna maggiore potenzia gli apetisse. d. carafa, 343: se deve tello
sostant. mente spugnóne. d. carafa, 348: avendo parlato de lo spugnare
misele dopo le prime squadre. d. carafa, 357: appresso ad questo se
: squadrone di cavalieri. d. carafa, 336: cussi a le obediencie de
corrispondente a una compagnia. d. carafa, 359: ultra dicti fanti se.
trovò natan tutto solo. d. carafa, 233: dovo che sarrà ordinata la
in confine in strannie terre. d. carafa, 179: lo male signore se
evitarne le imboscate. d. carafa, 306: quel genere di astuzia militare
disideri in te temperanza. d. carafa, 250: per niente consenta le stremità
degli stremi di liberalitade. d. carafa, 171: certamente questa parte de amministrare
che nella pressa cadeva. d. carafa, 223: talvolta uno resta o per
d'andare stretti e ordinati. d. carafa, 357: faza tanto al dar
-privato dei capelli. p. carafa, 1-741: il che previdde il signore
soccorrere, sostentare. d. carafa, 339: vedendo alcuno che se conosca
o di benefici. d. carafa, 51: concorreranno molti a lei,
, sua signoria). d. carafa, 195: have facte de le nave
fedeglie / de selvagina caccia. d. carafa, 195: have facte de le
tutti i suoi! ». d. carafa, 241: sape vostra maiestà se
superbia e arroganza. d. carafa, 268: lo amore te porta e
di un'altra mansione. d. carafa, 227: si quillo re non mandasse
e suplicaxon avemo amesso. d. carafa, 5526: siate certo, subito avente
al piovano lo albanese. d. carafa, 324: domandate ad sua maiestà corno
rafforz.). d. carafa, 324: quanto ad farli le debite
cariare in onnen cosa. d. carafa, 251: quando la patrona non èi
, n. 5. d. carafa, 251: quando asserite de casa,
: mai più. d. carafa, 307: tard'o mai li omini
grande gloria del suo nome? d. carafa, 57: ad un uomo non
aspetta, tempo perde. d. carafa, 51: si suol dir per proverbio
; comportamento, modo. d. carafa, 173: fuge lo vizio della avarizia
sulla sua sommità. d. carafa, 345: ma se vole vedere bene
esigenze nuove o contingenti. d. carafa, 285: sempre che potissivo, devite
: succedeva al sudetto dell'acaia alfonso carafa duca di castelnuovo col titolo di maresciallo di
, / ché di d. carafa, 343: quanto ad mio gusto le
, attività, occupazione. d. carafa, 248: quando lo marito vene alla
. ron del pianale. d. carafa, 348: dico quilli se avino da
indugiare, attardarsi. d. carafa, 360: né se vole mai andare
. f f d. carafa, 155: sì che per cosa alcuna
ant. trottante. d. carafa, 360: si io avesse tale carneo
zio che bollete costi. d. carafa, 91: per zio se ha da