quanto quelli. idem, i-323: avevo capito dall'a alla z il discorso ch'
2. figur. ben compreso, capito, inteso. 3. abbarbicato,
affoghi. panzini, ii-112: aveva capito da igienista e gastronomo insieme che le
). sinisgalli, 6-51: avevo capito alcune fondamentali proprietà degli aggregati numerici.
ahò, non balzar la voce! hai capito? qui non si alza la voce
, 2-182: non ho ancora capito bene se metton le banane nel brodo
e allora avrebbero detto che lo avevano capito da un pezzo. pratolini, 5-79:
nievo, 656: non ho mai capito questo talento di martoriarmi appunto allora ch'
amico. idem, i-45: non avea capito di aver fatto il male, che
, v-18: da molte allusioni ho capito che la causa del fallimento della mamma
, sulla scòrta, se non ho capito tutto il contrario, delle nuvole; strumento
. de amicis, i-827: ho capito allora della vita e dell'animo della gente
l'aria di intendermene e di aver capito l'antifona. ma più del vino mi
, 3-27: sì, sì, abbiamo capito, ma buttar giù a bacco. vico
parola. cantoni, 355: essa aveva capito, ad onta di tutti i miei
: di tutto quel discorso arruffato aveva capito una cosa sola. beltramelli, iii-425
cornice. soffici, v-1-212: ognuno aveva capito che per fare opera d'arte veramente
2-173: guglielmo assentì, senza però aver capito bene che cosa l'uomo intendesse dire
tecnici. pratolini, 6-113: ho capito, sei venuta per arruolarmi. alla
mia e tu devi lasciarla stare: capito?... basta: uomo avvisato
gozzano, 410: la vecchia non ha capito. la nipote s'avvicina, le
nessun interesse. tozzi, i-108: ho capito! è una delle vostre bazzecole
come anche il tacchino non avesse ancora capito che bene o male doveva andar a
pea, 3-182: la donna, aveva capito di aver colto il buon bersaglio.
poteva punirlo: né il bestione avrebbe capito il perché d'un castigo. tombari
che son venuti a minacciare, avranno capito, a quest'ora, che il
: -birichino di un dottore, ho capito. moretti, 130: chi? sorridi
c'era nessuno... subito aveva capito donde veniva la botta, essendosi già
azeglio, 1-383: il lettore ha già capito che il sor checco s'era accordato
, 13-323: tutte le volte che capito a firenze... mi riduco in
broccione, ha di gemme. capito quale? se n'è servito anche lei
cassola, 2-524: credi che non abbia capito che intenzioni hai? visto che non
me fai un buco nell'acqua. capito? -non cavare un ragno dal buco
il dottore, io non ho mai capito. un muso da cazzotti, con sopra
. bocchelli, x-i-262: ho capito da un pezzo... che hai
, 2-524: credi che non abbia capito che intenzioni hai? visto che non
me fai un buco nell'acqua. capito? -di buon cuore, di
subito al comando del battaglione: hai capito? di'che mi mandino uno scudo
unica è darsi buon tempo, ho capito ogni cosa, e senza por tempo
applaude anche perché s'è contenti d'aver capito il burlétta, sf. scherzo
, sulla scòrta, se non ho capito tutto il contrario, delle nuvole: strumento
protestò l'amante « anch'io non ho capito nulla ». « lei » disse
inarcando le sopracciglia, « mi ha capito fin troppo ». 6. accoppiarsi
, per quanto veggo, non ben capito, è certa esperienza ch'io mostrai ad
sua ricambiava questa mia simpatia. aveva capito che sotto la fierezza un poco selvatica
caro il mi'ghiottone! ho bell'è capito qual è il tuo debole »
mani in certi buchi che non avrebbero capito un pipistrello, altro che una gallina.
contraria, qualcun altro non sarebbe più capito in sé dalla contentezza, ne avrebbe
poco,... se avete ben capito, quali sono quegli dell'una,
., 3 (45): -ho capito, -disse tra sé il dottore, che
dottore, che in verità non aveva capito. -ho capito. -e subito si
in verità non aveva capito. -ho capito. -e subito si fece serio.
sia qui, e penso di non averne capito abbastanza. moravia, iv-97: qualcuno
e tu t'illudi che capiscano. han capito benissimo. per questo continuano.
capisce, capite, capiscono, hai capito; capirai; capito, ecc.
capiscono, hai capito; capirai; capito, ecc. giusti, v-27:
per volta ad ogni mezz'ora, hai capito? verga, 4-36: ma gli
carrugi e i cantieri di genova ho capito cosa sono i padroni, i capitalisti
= deriv. dal lat. capito -ònis 'chi ha la testa grossa '
. scient. capitonidae, dal lat. capito -ònis 'dalla testa grossa '.
. -sì sì, carino, ho capito. manzoni, 986: ai parti dell'
per carità non fingere di non aver capito, non farmi, scusa la parola,
la stupida... tu hai capito benissimo di che cosa si tratta..
. svevo, 3-645: spiegava come avesse capito che il tavolo veniva mosso non da
croce. brancoli, 4-47: « hai capito? » disse poi a tavola,
caveden, dal lat. volgare * capito -inis (lat. class, capito -ónis
* capito -inis (lat. class, capito -ónis: v. capitone) 4 pesce
voglio spiegare, se non l'hai capito da te, il perché e il percome
sonanti; ho affrancato il censo, avete capito? 7. censo elettorale:
, 1-77: io non ho mai capito se gli atlanti e le geografie aiutino
non avevo ben capito che non essere figlio di padrino e
svevo, 3-645: spiegava come avesse capito che il tavolo veniva mosso non da
catena chiusa di cui non ho mai capito se la sorgente potesse essere il calamaio,
anche perché s'è contenti d'aver capito il doppio senso di quel balletto burlevole
collodi, 709: non ho mai capito qual grazia e qual decoro abbia aggiunto
, da quel che mi pare d'aver capito,... non son cose
non servirai più da collegamento. hai capito? non ti farai più vedere in
contraria, qualcun altro non sarebbe più capito in sé dalla contentezza, ne avrebbe
». « non l'ho mai capito così bene come questa volta: è
stanza della misericordia, allora non aveva capito più nulla. 5. che
, quand'era convinta che avessi capito la solennità del momento, leggeva che
, per quanto veggo, non ben capito, è certa esperienza ch'io mostrai ad
reggono. silone, 5-194: tu hai capito benissimo quello che ho detto; ma
volta ad ogni mezz'ora, hai capito? verga, 3-46: donna rosolina
contraria, qualcun altro non sarebbe più capito in sé dalla contentezza, ne avrebbe
, c'è penale ». -ho capito, -disse tra sé il dottore, che
dottore, che in verità non aveva capito. -ho capito. -...
in verità non aveva capito. -ho capito. -... « caso serio
tu t'illudi che capiscano. han capito benissimo. per questo continuano.
, ti piglierò a scapaccioni, hai capito? b. croce, i-3-164: non
strappa. bandi, 288: aveva capito che le corde troppo tirate si strappano.
volta ad ogni mezz'ora, hai capito? -intanto ti aggiusteremo le cose colla mamma
-come lo sai? - l'ho capito. 5. figur. innamoramento
nevi del colle, la guida aveva capito con chi avesse a che fare ed
reale. giusti, ii-355: ho capito, mi volete vedere legato per le
di cui, se ho ben capito, materia td energia, e sopratutto
e sbattevano cucchiaini nei piattelli. hai capito? svevo, 3-584: tentammo invano di
e sollevarsi sul cuneo di vento, ha capito che lo strumento ha bisogno di membra
non risponde mai e, se ho ben capito, piglia in cupola chi gli scrive
per inteso: fingere di non aver capito, di non aver sentito.
, 4-70: sì, sì, ho capito. i denari che avesti lunedì,
, te li sei giuocati. ho capito! ho capito! eccoti il resto.
li sei giuocati. ho capito! ho capito! eccoti il resto. e divèrtiti
scrittura poco chiara); letto, capito, spiegato. - anche al figur.
rinnovarsi nel miracolo, ancora così poco capito, de1 giappone, la sua decrepitùdine
ancor più che il parlamento, se aveva capito bene. -delegazione dei creditori:
alle giovani lavoranti e disse: -avete capito chi è questo signore? è quello
guarito! sbarbaro, 1-66: quando capito nella piccola città di mare, non manco
coraggio di dichiararmi, ma lei mi ha capito! ». la prese fra le
fondo; trattato attentamente; compreso, capito. dante, par., 17-132
card-ucci, iii-24-16: io non ho mai capito perché i poeti di razza latina odiino
fin dalle prime lezioni si era subito capito che a quelle parole non tenevan punto
aveva minacciato di diseredare guido. avete capito? odiava tutti; me più di tutti
la prima stanza [il dottore] aveva capito sùbito che lì ci stavano dei forestieri
borbottava il censore osservandomi. « ho capito. cice, docciatelo ». 3
dominata. pavese, 5-117: ho capito anche che non erano in gamba,.
che stava di fuori, o non avesse capito o volesse fare un'altra strada,
una ectasia venosa, rispose senza aver capito niente.
dall'entità dei preparativi i genitori avevano capito che partiva definitivamente. -quantità
era diventato assai ricco, non aveva capito se per una eredità o col suo lavoro
, poiché a un certo momento ho capito che sapeva di giovanna. -confortare
del problema artistico, di non aver capito che l'arte è individualità di espressione e
perché non sono tuo padre, hai capito? ». 3. limite
io ho un contratto d'esclusività -ha capito? -per tutte le sue opere passate
lui intelligenza e bontà) che avrebbe capito da sé; forse di già lo capiva
. e. gadda, 9-381: aveva capito che cos'era il capitale: e
altro. soffici, iv-331: non aveva capito [marinetti] che la gente del
: credetti, allora, di aver capito da chi egli traesse l'instancabile fiducia
, intende a volo. non ho mai capito come lo spirito d'un falansterio puritano
colpa. sbarbaro, 1-66: quando capito nella piccola città di mare, non
sceglieremo. svevo, 6-109: ho capito che voi ci perdete più di me e
intender ragione,... avresti capito che un pover uomo, condannato per
cicognani, iii-2-109: zia milla che aveva capito a volo raccoglieva nel cucchiaio dalla
la sciocca femella che non aveva mai capito nulla di nulla, la goffa e impacchettata
ne importa un fico secco: hai capito? -non stimare un fico secco
o che gran teologo! non ho capito nulla: o che gran teologo.
possibile, sono forme congenite. avete capito, ci si nasce. ma il cambiare
-monastero? che dite? che avete capito? e, sorpreso del frainteso,
il cavallo girava, e ho capito come dovesse apparirgli, specchiata e frantumata
... eeh? (bell'e capito... quello veniva per una
un modello di ferrovia e non aveva capito il partito che avrebbe potuto trame per
addosso di quei sussurroni che tutti ebbero capito non esserci modo da scherzare da quella
, con codesta voce melensa! hai capito?... non fare il generoso
sua cinica spensieratezza di non aver mai capito per quale uso siano stati inventati i
essere una espressione geografica, non aveva capito la cosa; ella era una espressione letteraria
sulle nevi del colle, la guida aveva capito con chi avesse a che fare.
giolitti è l'uomo che non ha capito l'esigenza della nostra guerra per la
a me che girellando una mattina, / capito in sant'am- brogio di milano,
non era piaciuto ai parenti poveri, avevano capito troppo il giro; era stato un
11-99: lì per lì non ho capito: credevo fosse una comitiva di gitanti.
non potevano condurla, anche se avessero capito, in modo diverso da come la
. levi, 1-62: non ho mai capito se egli veramente mi ascoltasse, o
dallo stesso modo di salutare, ho capito che qualche cosa di grosso c'era
. bernari, 5-128: -sì ho capito; ma nannina chi è? -
, tenente, lei non mi ha capito. in nessuno dei casi la sua
non era « liquida » come hai capito, ma « idrica », cioè non
: tu se'imbrogliato, che non hai capito /... quanto inferire io
.. -vengo subito. (ho capito. qui vi avrebbe a essere qualche imbrogliuccio
intensità. moravia, xiv-129: ho capito di nuovo, con una comprensione
, e timmensità di cose che aveva capito, per saper risolvere in modi di così
. massaia, ix-131: aveva già capito che né io, né altro vescovo cattolico
ah, sei impagabile. non hai ancora capito che nella scatola non c'è dentro
2-18: accusa la critica di non aver capito la carica di socialità impervia e drammatica
moravia, v-156: non ho mai capito perché mai tante donne della mia professione
è argomento inattuale: chi non ha capito versailles non può capire tutta la vita
... che tu non hai capito, eccetera eccetera. sarebbe capace magari
. raro. che non può essere capito; incomprensibile. - anche sostant.
, quanto mai c'è d'aver capito. 3. intr. dial
silone, 8-144: mi pare di avere capito dov'è l'inceppo. servire
briseo. cassola, 3-233: ha capito che non era giusto incolpare gli altri.
); difficoltà o impossibilità di essere capito, giustificato. -in senso concreto:
è compreso; che non è stato capito, inteso; oscuro, impenetrato,
a me cotal disagio, / non gli capito a'piè. - e lo infernaccio
pirandello, 7-115: ho bell'e capito! questa mattina è infilata male.
riesce quasi a vederli chi non abbia capito come in realtà stanno le cose.
aver parlato troppo: ma aveva ben capito che con me poteva farlo, senza
agg. letter. non inteso, non capito; incompreso. carducci,
innalzasse; non aveva mai come ora capito la natura ed i poeti.
dell'eleganza. pavese, 9-57: aveva capito che studiare non da scolaro ma per
che si è visto o si è capito il segnale ricevuto in precedenza. guglielmotti
usava unicamente per dire: « abbiam capito ». dizionario di marina,
il segnale, significa che lo ha capito; alzata 'a metà 'significa che
. 3. che può essere capito con facilità; agevole a comprendersi;
. 2. facilità a esser capito, comprensibilità; chiarezza. b
fine di assicurarsi che l'interlocutore abbia capito bene ciò che gli è stato detto
benissimo: a esprimere che si è capito ciò che è stato detto, che si
internamente in una gran cavità che avrebbe capito 70 grani di miglio. paoletti,
, s'infuriava, di quel che aveva capito, e di quel che non aveva
4. appreso dall'intelletto; compreso, capito, interpretato, penetrato, approfondito (
, 115: -soffro d'intestini, ha capito? -disse sorridendo a gianni la signora
5-141: esagerazioni -esagerazioni. ma poi ha capito che era un invasamento, che era
per * sistema 'perché non sia capito nel senso pedantesco e professoraledella parola.
scusi, ma tanto lei ha già capito che sono un isterico. 3
alcuna intenzione di sposarsi; l'ho capito dalla frequenza e labilità dei suoi fidanzamenti
: adesso vedo bene, l'ho capito oggi in un lampo: non sono che
stava sulla porta della bottega. aveva capito che voleva parlarle. = da
vigore. bocchelli, 2-281: hai capito, rivoluzionario al latte e miele?
. bonsanti, 5-74: avevo già capito che vi eravate messi tutti d'accordo
soffici, ii-163: ho invece sempre meno capito coloro che lesinano al goldoni la lode
'. mangiasti? intendesti? hai capito? ha un po'del gergo.
stagione. baldini, 14-226: aveva capito la faccia infiammata del padre e sentì che
. pascoli, 1-318: con voi aveva capito come se io avessi con lui pattuito
. parise, 5-48: non ho capito né quello sguardo aggressivo e porcino,
mie nozze con tua moglie. hai capito? soffici, ii-73: il foglio
. bigiaretti, 8-284: io ho capito che il pianto nasceva da più lontano
. papini, vi-517: non avete capito che l'ostacolo maggiore a tal desiderio
nel sangue. pratesi, 1-63: -ho capito: -disse la contadina -ma anche voi
venuto per riposarmi un quindici giorni e capito che è la madonna d'agosto.
piangere la nostra casa. allora ha capito il tuo bambino malvagio. allora gli hai
latte schiumoso. soldati, 2-4: aveva capito che il colonnello cercava una delle due
parole egoistiche dell'amico... -ho capito, sempre magnanimo il nostro dottorino.
si deve stare quieto, ha capito? quieto. ora vada! vada!
, malcerta, come se non avesse capito. poi domandò con voce aspra: «
. bigiaretti, 8-284: io ho capito che il pianto nasceva da più lontano
capuana, 15-130: egli aveva subito capito, e i suoi occhi cerulei si
bolso villano, furbo assai, aveva capito benissimo che mi dava fastidio; ma i
amore e la morte. -non capito, non conosciuto, incompreso. c
la figuro, da quel che ho capito di lei, un po'testarda.
donna, possibile che tu non abbi capito? -mala paga: v.
nato, [il leopardi] avrebbe capito la sua ridicola illusione. 5.
fioccasse o tempestasse... hai capito? d'annunzio, iv-2-763: cara cara
, tutta gente sciolta, che aveva capito il mio maneggio ma faceva finta di non
ti dà retta; ma non ha'tu capito ch'e'campa perché mangia?
già, anche lei, ha mai capito qualcosa di come stanno le cose?
, 1-64: siete pazzo, avete capito?... pazzo e cattivo.
smettila di ricordarmi che sono ricco, hai capito? ». 12..
nessuno v'intende: quindi per esser capito bisognerà ch'io chiami questo piatto di
al mascolo, la massima eccentricità arebbe capito la grossezza d'un giulio.
.. e da altre circostanze ho capito chi è mio padre. -contenuto
matura riflessione, meditato. -anche: capito, inteso a fondo, compreso.
maggiore furiere è toscano: l'ho capito mentre ci domandava i nomi, il
, 1-64: -siete pazzo, avete capito? -gli disse lei con voce arrochita
assicurato. moravia, ix-145: aveva capito bene il meccanismo dei prezzi destinati a
di lasciarmelo sfogliare, non ci avevo capito gran che -era tutto pieno di preghiere in
a me, o che non avesse capito la mia antipatia, o che, come
: che credete, che io non abbia capito? voi mi volete arraffare il giornale
non sentire, fingere di non aver capito; fare lo gnorri, non darsi per
per le lotte letterarie. ho già capito che la, così detta, 'repubblica
ricco. palazzeschi, 4-351: lui aveva capito subito che era in cerca di merli
interdetto. dalla lettera non aveva affatto capito che si trattasse di travestirsi da prete.
zigaro, zi- garo ', ho capito benissimo. per sua regola e norma io
riesce quasi a vederli chi non abbia capito come in realtà stanno le cose.
disprezzo. imbriani, 2-37: avete capito? don pasqualino oscillava fra l'ateismo e
giusto valore; incompreso; inteso e capito in modo inadeguato, superficiale e imperfetto;
lettere, si accorge che non aveva capito nulla: soltanto allora scopre quello che
tra l'altro, non hanno nemmeno capito il senso. -caratteristica peculiare di
. slataper, 2-237: non ho mai capito perché nietzsche l'avesse tanto col cristianesimo
su spiragli di paesi lontani, l'ho capito dal modo con cui un frate procedeva
primo figlio, può vivere. hai capito? gli danno il permesso di vivere
presenti nel meditteraneo (mugil cephalus, capito, labeo, auratus, cheto,
! re! re! re! ha capito, signor sirodoni? -troncare
. gozzano, i-1332: una sera ho capito, dai segni muti della suora,
6-41: neanche se ti battono, hai capito? devi dire una parola di noialtri
, i-64: -siete pazzo, avete capito? -gli disse lei con voce arrochita
arguire che il sig. grazia abbia capito niente della dimostrazione del signor galileo.
cavalcare e viaggiare. deve aver subito capito che uno dei nodi delle sua malattia
in quel momento distratta o non avesse capito, gli vante; particolare che
. e. cecchi, 5-514: aveva capito che il troppo lusso, la
portone. soffici, v-1-301: non han capito che il gran riverbero della ribalta doveva
ombra. nievo, 443: io aveva capito così in ombra che a mio padre
gli piacque che la sorte cadesse su capito, il più vano e il men sopportabile
tristezza, ontosa di aver già troppo capito le mie balorde intenzioni. fenoglio,
... a quest'ora avresti capito, sentito, che io ardo di te
bocchina da sciorre aghetti: i'ho capito a maraviglia che avete detto di cinque men
di non avere sentito, di non avere capito, di non sapere qualcosa.
ossigenato,... non hanno capito niente di whitman. -eccitato.
di quelle mura. « stavolta ho capito. porca, se ho capito. ostia
stavolta ho capito. porca, se ho capito. ostia, se l'andrà »
g. belli, ni: l'avrebbe capito un tonto che in quell'ottavario d'
infinito non è possibile che possa esser capito dal mio capo né digerito dal mio
miniatura. -che può essere facilmente capito, compreso o interpretato; che ha
fa lui « poche chiacchiere: ho capito di che panni vestite voi! siete uno
. jovine, 457: aveva capito che quel panorama della vita famigliare dei de
bonsanti, 4-171: giovanni aveva già capito dove le argomentazioni dello scrittore andavano a
udirmi non so quanto / tu m'avresti capito. svevo, 8-772: lasciavo che
tratto dalla novella 'quando s'è capito il giuoco 'e rappresentato nel dicembre
. savinio, 12-319: non abbiamo capito perché a questa sinfonia sia stata fatta
» disse semplicemente emilio, che aveva capito. « ecco, bravo...
). moretti, iii-907: ho capito. si mangerà meglio del solito.
criminose. pratesi, 1-63: -ho capito: -disse la contadina -ma anche voi
complicata. palazzeschi, 6-355: ho capito anch'io che il papà, da
pirandello, 6-27: -troppe cose ha capito il popolo... e prima
pedinamento. bacchelli, 18-i-506: ho capito: polizia privata, un pedinamento?
pelo. bacchelli, 1-ii-385: ho capito! è carità con tanto di pelo.
, astuta e focosa. -intuito, capito, compreso. pallavicino, 10-iii-74:
. levi, 3-117: quella volta ho capito subito che era un amore impegnativo,
l'ha detto dopo un po'che aveva capito tutto delle trame di simon e che
intenzioni, credimi. lo avevo capito subito che era una ragazza perbene.
borgese, 1-64: -siete pazzo, avete capito?... pazzo e cattivo.
. -che non viene compreso o capito (una parola, una frase)
come quello sarebbe stato inutile, non capito (se non altro per ragioni linguistiche)
come chi non è sicuro di aver ben capito guardò perplesso e sospeso la figlia.
perspicacissimo, aveva già capito! eh sì! si rivolgeva a
. che può essere facilmente rilevato, capito o individuato; che risulta evidente,
, 7-127: oggi [dior] ha capito che, raccorciando la sottana, è
i-22: bartolomeo, s'io no la capito, vuole tornare al piato. forse
ii-9-30: tu con la tua finezza hai capito i suoi gusti... di
paese di mia madre egli non ha capito la parte migliore: la maggiore finezza
piglia una foglia di lattuga, m'hai capito? -assol. bonagiunta,
arrivati anche diversi pelandroni che non ho capito chi fossero: avevano già la piomba alla
come un zugo a piuolo? non hai capito abbastanza? vai, e fa'portare
arrivati anche diversi pelandroni che non ho capito chi fossero: avevano già la piomba alla
zena, 1-469: sfortunatamente non ho capito e per quel poco che posso sono
zio manlio non è scappato, hai capito? -gli disse, serio, il papà
arbasino, 7-103: non si è mai capito se l'immobile è un'apparenza
liceo. imbriani, 2-108: ho capito. voi volete tentare un colpo in
da barbigli mentonieri; sono diffusi perché aveva capito che era intollerabile, per un uomo,
capii allora, né l'ho mai capito dipoi. -in posizione finale acquista
. de marchi, ii-734: -ho capito -disse il delegato, fissando uno sguardo
bene. faldella, 6-194: avendo capito che tristano era arrivato con una fregola
più... non ci avevano capito nulla. moretti, ii-918: parlava ora
separazione. soffici, v-6-393: avendo egli capito di non poter essere il grande e
penombra di quelle mura. « stavolta ho capito. porca, se ho capito.
ho capito. porca, se ho capito. ostia, se l'andrà. bravo
saba, 1-113: appena dopo ho capito che la sua domanda era meno indiscreta
aggett.): che può essere capito da tutti. baldini, 9-59:
arrighi, 3-57: s'è come capito che ormai i delitti, i suicidi
infallibile istinto [il gatto] ha capito che oggi c'è meno pericolo d'
pare quasi che quelle povere piante abbiano capito la precarietà della loro esistenza e che
pasolini, 17-296: pound ha capito, con abnorme precocità, che il
ha detto, quando non si è capito o si fìnge provocatoriamente di non aver
o si fìnge provocatoriamente di non aver capito. del giudice, 2-7: «
riposo. svevo, 8-516: aveva già capito che il dottore doveva averlo accusato perché
presenti bene al comando di alba, hai capito? 28. locuz. -presentare taltra
persona o delle sue facoltà intellettuali; capito o ricordato o avvertito con forza e
esperimento culturale di specie sessuale. ho capito allora che la deportata credeva che le
. ghislanzoni, 16-68: non ho mai capito questa predilezione dei nostri antenati nell'appro-
un tuo ragazzo, / conte, capito qui l'altra mattina; / picchiò la
irrevocabile. soffici, v-1-492: aveva capito... la preziosità di ogni attimo
viso compunto, ed io pensai: -ho capito! vuoi che si sappia che tu
l'intoppo: mamm'anto'lo aveva capito fin da principio: nella qualità dell'impiego
libri. d'annunzio, 8-88: avete capito? questa vostra relazione epistolare, che
dei suoi vecchi vincoli, non ha capito la natura dei nuovi, contrastata dalle
e rinno- vellatore della realtà, aveva capito il profitto cospicuo che ne avrebbe tratto
7ipo- ytyvo! aat 4 sono, capito ^ rima ', comp. da 7tpó
. gadda, 6-210: « ho capito, la pensione bergess », fece pompeo
. d'ambra, 4-31: come io capito / alla corona, v'aoc- chiai
per le scale. dai suoi prospetti avevo capito che, levandomi il pane di bocca
). ojetti, i-20: ho capito quello che voleva dire il giovane ministro
. ferd. martini, 1-i-160: ho capito. indago. verifico che hanno ragione
demente. soldati, 2-4: aveva capito che il colonnello cercava una delle due prozie
, i-870: sentiamo che cosa avete capito, poi capirò alla mia volta se credete
conoscete, e non mi avete ancora capito. il mio nome in un giornale.
certo, faranno vista di non avere capito il 'prologo 'e seguiteranno a dar
internamente in una gran cavità che avrebbe capito 70 grani di miglio: in tutta
: mi sembra, però, d'aver capito, da me, pur non sapendo
pasolini, 8-159: spero che l'abbiate capito / che fare del puritanesimo / e
ghislanzoni, 10-12: non ho ancora capito quali differenze sostanziali esistano fra i consorti
perché io non sono una puttana, ha capito? arbasino, 54: di
scrittore vuol dire che non se n'è capito acca. = deriv. da quadretto
la mettiamo? cremaschi, 56: ho capito: un ignaro cittadino. incensurato.
quarantotti gambini, x-55: ho subito capito che eri qualcuno. 5.
un'arte qualificata un po'stranamente, avevo capito. -adatto, adeguato.
e 75 centesimi »; e così ho capito come a quattrini si fanno gli zecchini
capire che il pover'uomo non aveva capito lo stato della questione. a. verri
condanni la mia inedita esistenza perché hai capito bene che questa mia vita poveretta è
finta di niente, di non aver capito; non cedere alla tentazione di reagire.
necessità. come dopo la guerra ha capito il 'new look ', oggi ha
'new look ', oggi ha capito che, raccorciando la sottana, è impossibile
^ radiofonico o televisivo che non sia capito nell'attimo stesso in cui è percepito.
. tecchi, n-80: non si è capito se in quelle parole ci fosse un
« ecco, bravo, berardo ha capito perfettamente esclamò innocenzo soddisfatto. non bisogna
er sor gigi ', non abbiamo capito perché, avendo da rappresentare un droghiere
e poi, per quello che abbiamo capito noi, adelchi è un'anticipazione della
collettino strétto sacrificava. lei sola aveva capito, reconditamente, con gli occhi zeppi
10-90: ora, anche un bambino avrebbe capito la relatività di tale affermazione: e
. d'annunzio, 8-88: avete capito? questa vostra relazione epistolare, che
siamo qui tutti per giocare alla rella, capito? = voce di area
ciò che ha udito e forse neppure capito. nievo, 5: la chiarezza delle
mi diedi ad intendere di non aver capito bene, e tomai a casa, e
. g. bufalino, 9-73: avevo capito che per guarire mi sarebbe bastato dividere
dissi: « già., l'avevo capito.. e naturalmente lei si è ribellata
vendetta. goldoni, iv-1043: ora ho capito. costei mi ha sentita e per
all'orecchio. fatto sta che non no capito nulla. pirandello, ii-2-446: appende
si ricordò in tempo che l'aveva capito e richiuse la bocca. x
581: -ma no, che hai capito? -che ti riconcilii con tua moglie
, quello che il senso esteriore ebbe capito. f. m. zanotti, 1-5-166
scale. pratolini, 10-218: « ho capito tutto » disse. « ora so
8-255: l'ignorante riduttore non ha capito che una delle attrattive del libro, e
non può riuscire a nessuno: avete capito? - e allora? - allora bisogna
89: cosa credi di avere capito, scemo! e non lo andrai
tedeschi, mi fa rabbia. esser capito da tedeschi, e nulla nulla nulla del
10-55: « mettetevi sugli attenti, capito » gli ordinava bruscamente la signora elvira
1-318: ora so che con voi aveva capito come se io avessi con lui pattuito
prudente. baldini, 14-226: aveva capito la faccia infiammata del padre e sentì che
discemitore e rinnovellatore della realtà, aveva capito il profitto cospicuo che ne avrebbe tratto
eccellenza ed eminenza di chi non può esser capito, compreso, appreso.
, 1-i-56: il libretto non deve esser capito; / il gusto è ripulito,
libri lire 7000. settemila lire, avete capito? per l'università di bologna!
, 10- 228: non ho ancora capito: è perché sei timido o perché sei
vedermi? calvino, 7-173: avevo capito cos'era che rispondeva meglio ai miei gusti
dissoluzione. savmio, 157: l'avete capito che questi nostri lavori sono molto più
e i soldati pareva che non avessere capito nulla. 3. levare in
topografica dell'umore italiano: se ho capito bene, gli ottimisti più rosei sono al
. buonarroti il giovane, 9-650: capito uom nuovo / alla bottega d'uno
che se avesse finto di non aver capito ci sarebbe stato come una complicità tra
. betti, i-970: hai capito, boia di un sacraméstolo, hai
, boia di un sacraméstolo, hai capito! = alter, eufemistica di
mi sono sacrificata, ma ora ho capito che devo farmi valere secondo i miei meriti
chi, u-171: se egli aveva capito qualche cosa della santa eucaristia, lo
una fucilata partita non si è mai capito se dal fucile di alina o da quello
officina con la sua sagacia tecnica aveva capito che la portella era difettosa e nell'imbarazzo
il vaticano hanno dimostrato di non aver capito niente di ciò che è successo nel
: « chi sono i sanfedisti? ho capito, ho capito, è gente che
i sanfedisti? ho capito, ho capito, è gente che è stata contro il
, 7 (108): « ho capito », disse menico: « quello
detto il suo sorriso sardonico, avrei capito che non parlava sul serio. d'
. fenoglio, 5-ii-514: non ho mai capito come fece a riconoscermi, forse gli
, 103: caro benny, non hai capito un cavolo. o, meglio,
cavolo. o, meglio, nai capito sino a un certo punto. e poi
la garanzia? eh, come! ho capito che lei mi vorrebbe tirar a parlar
290: il cappellano, senza aver capito nulla né delle mie parole né dell'ironia
borgese, 1-193: ho bell'e capito che laggiù me la devo sbrogliare da
5-10: io ancora non avevo ben capito che non essere figlio di padrino e della
per le scale. dai suoi prospetti avevo capito che, levandomi il pane di bocca
, 6-339: non avevo... capito che, per un mezzo analfabeta,
mi minaccia... che se io capito mai in arezzo, non ostante tutte
o te stessa, non ho ancora capito ». 24. perdere un'occasione
.. ». « sì, ho capito. che vuole andar sulle scene.
conoscevo già l'albergo in cui mi capito di scendere. 11. abbassarsi,
: non avevo... capito che, per un mezzo analfabeta, per
2-531: mi fai schifo, hai capito?! mi fai schifo perché so
verità si può dire tutta quanta, hai capito? 4. ritroso o,
... - io non ci ho capito nulla! 4. persona dai
volere tutta la libertà. ma non avete capito che l'ostacolo maggiore a tal desiderio
bocchina da sciorre aghetti: i'ho capito a maraviglia che avete detto di cinque
della società, io avrei di leggieri capito che avesse voluto restringerne la durata.
sbarbaro, 1-100: se ancora non avessi capito, m'avrebbe girare ha guasto
accapigliando sopra quello che non hanno ben capito. -scolaretto. su una
6-118: l'autocrate d'antibo aveva capito, lui, che i propositi di
di casa. idem, 19-78: avevo capito che essi non avevano alcuna intenzione di
, e ne ho già alcuni: avete capito? vorrei anche il vostro, s'
nell'autore cerco l'uomo. dopo aver capito e goduto l'autore, s'intende
lo so nemmen io ». « ho capito via: tu non vuo'né tenere
. p levi, 6-111: ho capito presto che la faccenda scottava, erachiaro che
udirmi non so quanto / tu m'avresti capito. de roberto, 10-92: lo
: la ragazzina... ha capito subito che il giovanotto è come goethe e
. pavese, 4-39: doveva aver capito che qualcosa accadeva di cui lo si
io volevo). -avere capito la propria situazione. goldoni, viii-650
situazione. goldoni, viii-650: ho capito, sono a segno, ho capito
ho capito, sono a segno, ho capito ogni cosa. scherza, giubbila,
benché assente, quello che il sensoesteriore ebbe capito. r. cocchi, 1-107: l'
: il caso che ne molto, / capito i di lei sensi io mai non ho
poetico. montale, 15-928: ho capito che di questi versi lunghi dovrò farne
, 3 (45): « ho capito », disse tra sé il dottore,
la che in verità non aveva capito, « ho capito ». e subito
in verità non aveva capito, « ho capito ». e subito si- fece serio
parte del letto la donna cne aveva capito d'esser seguita dal marito diversamente dalle
.. non l'ho mai ben capito. calvino, 5-14: tra i muri
: rothschild dice: « ho bell'e capito, oro per voialtri non ce n'
, dopo aver mangiato, ripresilena. ho capito di dover riprendere un po'd'esercizio,
tocca a lei. ma dunque non ha capito la sfida! » « scusi,
penato a separarsi, avevano discusso e capito tante cose. -con riferimento a
partigiani mi pestino da sfigurarmi, se capito dalle vostre parti, purché non mi
però che un simile discorso potrebbe essere capito sì e no. -
di ricordarmi che sono ricco, hai capito? » -per simil., con
pratolini, 2-438: clorinda ha immediatamente capito che tra mario e bianca c'è
soffici, iv-331: non aveva capito che la gente del popolo, per
buon gusto. soldati, xi-31: aveva capito subito tutto. del resto ci voleva
operazioni. moravia, 12-393: ho capito che l'ha mandata via perché ha
: è di nuovo quasi sicura, ha capito d'essere riuscita a smuovere la prima
delle vittorie,... avrebbe agevolmente capito il motivo del valoroso xantippo, che
. calvino, 12-46: hai ormai capito che a ludmilla, con tutta la
momento della nostra esistenza in cui abbiamo capito che non saremmo stati mai più felici
g. brera, 4-43: lui ha capito che l'uomo è fatto ai sostanze
a guardarmi, per osservare se avevo capito. = comp. dal pref.
. carducci, iii-23-217: ha egli capito che sorta d'uomo era il marito
una brava persona, semplicemente non ha capito con chi aveva a che fare, lei
nievo, 842: io avea capito anche troppo, anche quello che la
sguardi di sottovento che significano: « ho capito ». -venire sottovento a qualcuno-
in un fiato: « non avevo capito niente ». 2. gravemente
. pratolini, 2-228: non hai capito con chi hai a che fare! escluse
. serao, 234: « che hai capito, nonno? » chiese, spasimante
taceva. carducci, ii-10-192: ella ha capito che io voglio andare in fondo di
cicognani, iii-2-109: zia milla che aveva capito a volo raccoglieva nel cucchiaio dalla propria
, per assicurarsi che l'interlocutore abbia capito quanto si è detto o per invitarlo
grandezza e alla perfezione tanto meno è capito e gustato... spesso per
che tu abbia, a quest'ora avresti capito, sentito, che io ardo di
calandra, 146: « ho capito » disse barabam a gabriel, staccandoselo di
d'occhi) eh eh? hai capito? = deriv. da stralunare.
che ti accusano più che mai. hai capito una volta? mostro, perché ti
militare. fenoglio, 5-i-1043: « capito », fece johnny, « ma vedrai
avessi saputo allora..., avrei capito che il ragazzo era stregato da qualche
1-41: ma c., che ha capito, si capisce, si strozza c
goldoni, xiii-347: avevo il mio difetto capito a sufficienza. tenca, 1-174:
. d'ambra, 4-31: come io capito / alla corona, v'aocchiai un
, come chi tardi capisce d'aver capito tardi. pavese, 10. 112:
capivo neanche bene la domanda. poi ho capito, voleva sapere come la pensassi io
officina con la sua sagacia tecnica aveva capito che la portella era difettosa e nell'imbarazzo
. e. gadda, 9-380: aveva capito che cos'era il capitale: e
un 'messaggio'radiofonico o televisivo che non sia capito nell'attimo stesso in cui è percepito
.. non l'ho mai ben capito. bertolucci, 1-73: ho l'impressione
gli altri più savi, che, avendo capito il moto de la terra, hanno
schopenhauer dev'essere un testone; ha capito una gran verità, tesse d'aurei stami
che fino a un certo punto ha capito il nostro paese. pascoli, 1043:
lei, come il solito, non ha capito nulla. 4. antropol
tiepido, povero andrea, ma insomma ha capito ch'è mio interesse volergli bene,
. pratesi, 5-134: « m'hai capito eh?... m'hai capito
capito eh?... m'hai capito?... quel tignoso!
. pratesi, 1-63: « ho capito: » disse la contadina « ma anche
dirsene di tutte le tinte. io ho capito subito che fra di loro ci doveva
battibeccare. fanfani, 3-186: ho capito, principiano a tipizzarsi. faldella,
2-436: già da parecchi giorni aveva capito che il posto non gli sarebbe toccato.
di non capire, che mi avete capito benissimo. moravia, xi-49: « beh
di chiari, 2-i-197: « ho capito », qui replicò egli torbidamente,
qui replicò egli torbidamente, « ho capito ». a. verri, i-59:
o te stessa, non ho ancora capito ». 2. per estens.
a trabocchetto e dalla sua reazione avrei capito tutto. 5. motivo di
, i-121: a poco a poco ho capito che non bisogna pigliar le cose sul
d'annunzio, 8-71: non aver capito il tranello, io, un veterano
'pubblica'. papmi, x-2-660: non ho capito bene se questo boris georgiev che oggi
impero. savinio, 157: l'avete capito che questi nostri lavori sono molto più
sfugge -tanto che tu stesso non hai capito neanche quando ho creduto di dirtelo con
genovesi, 4-212: locke non aveva capito che la riduzione che si meditava,
tutte le padrone di casa, dovunque capito rompo tazze, travolgo seggiole, straccio
, gli rideva in faccia, avendo capito bene quella storia di intitolarsi: « dalla
, 16-186: quella trincata zaira aveva capito il profitto che per lei...
, 9-205: se in boemia si fosse capito che il triplicismo italiano era stato una
poco dopo entrambi sono eliminati perché hanno capito che la troga è una setta segreta
. a. busi, 4-161: capito? prima si fa trombare in cambio dei
, quanto tempo è che l'uomo ha capito che a correre su un terreno liscio
, bisogna studiare. tu hai mai capito quando parlano, se sono dalla tua?
n. ginzburg, 11-666: abbiamo capito... non saremmo stati mai,
quanto si presume che l'interlocutore abbia capito la situazione spiacevole, dolorosa).
, 10-73: il vaticano non ha capito che cosa doveva e cosa non doveva
molti giorni e per molte notti, ho capito che l'occidente non ha termine ma
. e. gadda, 9-139: appena capito il pericolo subito s'era fatto coraggio
: non darti per vinto, hai capito? stringi i denti. hai capito?
hai capito? stringi i denti. hai capito? -volerla vinta: volere aver
umile e virile, dimostra d'aver capito il suo enrico perfettamente, a fondo.
la figlia perché, a quanto ho capito, ha cattivi voti a scuola.
. -entrare qualcosa in zucca: essere capito, compreso perfettamente da qualcuno.
fatemi trovare la ragazza a letto: avete capito? v'è entrato bene nella zucca
pragmatico che è invece conosciuto a fondo e capito ancora più a fondo: così a
. papini, i-1232: non hanno capito nulla neanche nel primo canto dell'tnfemo'
nome fra i proposti candidabili, ho capito che il suggerimento era venuto da te.
lo straccio di una metafora. avete capito bene: completamente nudo. = deriv
sette [13-viii-1995], 7: abbiamo capito che antonella aspira al ruolo della co-conduttrice
: alfonsi, ma allora tu non hai capito che qui, prima o poi,
n. salvalaggio, 1-30: ho capito perché i dirigenti, gli executives, continuano
usato per definirlo non appena si ebbe capito di trovarsi davanti a una vera e propria
è napoletano verace e astuto, ha capito tutto questo, e perciò si sbraccia a
tu fossi una grap- pettara l'avevo capito da un pezzo. = deriv
usato per definirlo non appena si ebbe capito di trovarsi davanti a una vera e propria
l'ultimo servizio sull'irresistibile leonardo di capito che va a zonzo in piena los angeles
landolfi, 3-165: voi avete perfettamente capito in che strettoie io mi trovi,
venture con una casa editrice tedesca, ho capito cosa significa operare all'estero, fuori
egli, che ha 72 anni, ho capito faccia quel mestiere che a londra si
, 72: credo che nessuno abbia capito il neomatriarcato sessuale che sta dominando il mondo
certe necessità. come dopo la guerra ha capito il new look. stampa sera [
i « pasdaran dell'opposizione che non hanno capito la lezione del 21 aprile ».
frutterò e lucentini, 11-477: pellegrini avrebbe capito la situazione, si sarebbe fatto in
il 75 % nel 1988 –, abbiamo capito che l'educazione formale e non formale
assistere, senza reagire, lo si è capito all'11', quando pallanch si è presentato
: caduto napoleone, la gente non ha capito che quello che cadeva a buon diritto
indice del fatto che non si è capito che dalle conquiste dell'autunno caldo non
cose vecchie che io non ho ancora capito. tipo: cipollare una ragazza vuol dire
, perché la recidiva non si perdona! capito, balentino dei miei stivali?
dopo, si era spaventato e aveva capito. aveva venduto un bar-pasticceria mezzo fallito che
'valori forti'e 'radici cristiane', ho capito che intendevano 'conservative'all'americana e che
la scena del delitto, rimani fuori capito?... non sono io che
! che pasticcio! niuno ne ha capito niente. c. e. gadda,
prime, probabilmente, non ha nemmeno capito che stavano operando agenti di polizia locale
, accusando il rivale di non aver capito che politica estera e politica interna sono
gagliuffi le mie contro-riflessioni? ben avea capito, mio caro, che sue erano tutte
[29-ix-1991], 1: lo avevano capito benissimo i sovietici che avevano fatto del
g. pontiggia, 5-55: lei avrebbe capito quanto quel 'non male', detto con
noioso 'emailare'con chi crede di aver capito se, invece, non ha capito.
aver capito se, invece, non ha capito. 2. tr. contattare
berloffa, ed anche molti maestri, hanno capito che la vera sfida è quella di
i più svegli di voi l'avranno capito è il baciodella dona ragnocon uilliam art altro
, 1-i-133: in fondo se ho ben capito, e se non siamo a dirittura
più gabber di tutti. se ho capito bene, va in giro di notte col
come funzioni l'hill holder io ho capito così: x es arrivo al semaforo in
cominciato a pulsare incontrollabilmente da quando avevo capito che si trattava della brace di una sigaretta
landolfi, 3-165: voi avete perfettamente capito in che strettoie io mi trovi,
intimativi a ciampi, e lui stesso ha capito che con il quirinale la linea dura
professionisti dell'investor relation... hanno capito che non basta fornire numeri al mercato
28-iii-2006]: mi auguro di non aver capito nulla e che la soluzione del tuo
la matura ». « non ho capito: chi è la profia? » bigini
di 'sistemico', che va evidenziato e capito. = voce pseudolat., deriv
: ero proprio un pinolo che non aveva capito niente, un pinolo dalle strategie prevedibili
il cesareo: e si sarebbe capito subito. 2. na agg
38: i poeti non hanno ancora capito che non si può parlare della poesia in
'valori forti'e 'radici cristiane', ho capito che intendevano 'conservative'all'americana e che
servano le prigioni non l'ho ancora capito bene. non è di certo, quella
: tutti più o meno hanno finalmente capito che per entrare nella rotonda bisogna lasciare prima
dal salottismo tra potenti, e avendo finalmente capito che gli elettori sono gente normale,
di acido? » « ah, ho capito vuoi provare il sesso lisergico, mandrillone
assol. correnti, 2-35: ho capito, stracapito. na stracaricare, tr
r. campo, 3-83: hai capito il marpione, questa è una nuova tecnica
avessi avuto un po'di cervello avresti capito che c'è un sacco di gente che