democratici che non si capiscono! ma li capisco io che capisco le donne e gli
capiscono! ma li capisco io che capisco le donne e gli uomini quali sono!
dal ferraiuolo... io non capisco: due buchi grossi così nel cappuccio
di bolsena. aretino, vi-7: capisco la condizione de l'altro [porto]
avere il perdono di dio, ma capisco che non è possibile ottenerlo fino a
. de marchi, i-629: io non capisco più... perché si debba
dire il fratello, -io non ci capisco nulla! -poi gli balenò un'idea.
cantoni, 600: ma io non ci capisco più nulla! questi maestrucoli hanno proprio
tutto commosso, e tutto confuso: « capisco che non gli avevo mai perdonato davvero
non gli avevo mai perdonato davvero; capisco che ho parlato da bestia, e
volta per tutte ho deciso che o capisco subito quello che hanno da dirmi o li
idem, 4-288: sfogati con me che capisco queste cose... un brucio
mano. va persino a finirvi, capisco, il fazzoletto scolorito d'una delusione
, 393: cittadino generale, capisco anch'io che la fama bugiarda può
viso più buio del solito: « capisco », mi diceva, « che questa
. pavese, 1-109: -quello che non capisco, -dico alla vedova, -è che
occhio leso. sinisgalli, 6-130: non capisco quelli che si lasciano incantare dai panorami
è leggero e pericoloso. io non capisco l'attrazione delle donne verso chi è un
114): spavento... capisco... è inevitabile. ma non
, ecc.), tr. (capisco, capisci). contenere, raccogliere
. in oltre, io non ben capisco che cosa intenda egli per questa sua aderenza
. svevo, 2-522: « io non capisco, dottore, » disse l'ammalata
della fortuna. nievo, 668: capisco ora che quella non è vita propria a
bisogno d'altro, con me. capisco a volo. mi ritiro...
moravia, iv-55: « ah, ora capisco *, e il volto di michele
finivano mai. tozzi, i-50: non capisco perché tutti i giorni si zeppi qui
, diceva: « sicuro: adesso capisco: va benissimo: è chiaro: e
coalizzati contro di me, a quanto capisco. coalternato, agg. ant
tutto commosso, e tutto confuso: « capisco che non gli avevo mai perdonato davvero
che non gli avevo mai perdonato davvero; capisco che ho parlato da bestia e non
morte. alvaro, 7-91: non capisco perché un difetto di pronunzia debba considerarsi
, 3-4-297: in oltre io non ben capisco, che cosa intenda egli per questa
avrò. alvaro, 9-112: ora capisco di che cosa soffrono gli italiani quando vanno
preda del crak, della rivoluzione, capisco la follia di spendere oggi. se
è bisogno d'altro, con me. capisco a volo. mi ritiro...
. comisso, 7-311: 10 non capisco che festino avete combinato, ora c'è
. goldoni, viii-649: ah sì, capisco benissimo il fondo delle tue smanie,
, viii-434: non so niente, non capisco, son fuor di me. oh
addirittura affettuosamente e le dissi: « capisco che questa lettura non è troppo divertente
, de, ma non des; né capisco l'impiastriccico degli addotti esempi..
si conveniva. baldini, 4-172: capisco benissimo... quello che può
: una bambina difficoltosa, a quanto capisco. -ritroso. bariti,
sonante rupe. cicognani, 6-194: capisco, senza che nessuno mi dica nulla
testa e disse con dolore: -non capisco perché tu voglia dividerti da me!
un fare tutto suo dal quale oggi capisco ch'egli ci leggeva in quella sùbita
, i-505: « oh! ora capisco. tu sei corrucciato, indispettito..
compatimento. landolfi, 3-70: non capisco... che cosa ci vadano
ragazzo -che non sapevo dirti. adesso capisco, si tratta di scossa elettrica.
. guerrazzi, iv-314: non ci capisco un'acca, riprese curio; o
entro / nel suo senso e non ci capisco nulla. manzoni, pr. sp
goldoni, viii-1184: sì signore, capisco a poco presso la vostra intenzione; ma
in mostra. carducci, iii-24-171: capisco che, tutto affannato, a instupidire
scrittore. guerrazzi, i1i-193: io capisco che il nome dell'autorità che ordina
mentre mi parla dei suoi amici, capisco a che cosa è occupata la gente privilegiata
, xi-166: silvano, io non ti capisco..., 10 ti prendo
-spreg. carducci, ii-10-125: capisco che agli schifosi e piccoli facitori di
so lunga: non fallo mai, capisco, vedo, conosco, ho una penetrazione
gigetta mia, fai tu; io ci capisco poco con queste faccende.
prestare aiuto, chiamare il medico, lo capisco. soffici, v-3-59: ho visto
di fermenti. baldini, i-79: capisco... come voi dobbiate finire
dossi, 343: io capisco che a cittadini abituati alle sedute fisiomagnetiche
cantoni, 411: meno ancora capisco in che modo questa seconda parte dello
sei curiosa della sua storia, lo capisco. ma il mio amore non à forma
cantoni, 600: io non ci capisco più nulla! questi mae- strucoli hanno
26 (444): ho mancato; capisco che ho mancato; ma cosa dovevo
di dirmi in faccia di no? capisco ora l'origine della vostra freddezza;
ed io mi dissolvo nell'ombra, così capisco bene che è certo impossibile che possa
. confesso la mia ignoranza, non capisco, come la sua schiuma diventi fungo
un furbacchione, tu! solo non capisco dove vuoi arrivare. palazzeschi, i-483
. nelli, iii-75: io non capisco come ci abbiano da nale. -
, sono maritata. (bravo filippo, capisco il gergo). giusti, 2-93
d'azeglio, 2-347: chi non capisco davvero è il re. ma già
facevan dispetto. palazzeschi, i-55: ora capisco, i gestri, i complimenti,
a loro. rovani, i-684: capisco... che questa volta era
lanterna magica. cantoni, 810: capisco benissimo che il mio giovedì grasso non
grasso non potrà durare in eterno, capisco benissimo che la quaresima mi arriverà un
pasolini, 79: ah come / capisco... /... /
/ * shelley '... come capisco il vortice / dei sentimenti.
fracchia, 31: -io non capisco, -diceva con tono grave uno di quei
la sua volontà. bonsanti, 2-198: capisco tutta la tua sofferenza e come in
. moravia, xii-24: io non capisco come un uomo intelligente come lei tenga tanto
letto. - si, è orribile, capisco, così alto. -con quell'
fosse immaginazione. nievo, 418: non capisco per verità né pretendo capire a fondo
questo soltanto perché tu sappia che io capisco il mio doppio dovere, e che
.. -favorite sentire s'io la capisco. -voi la capirete senza veruna difficoltà
amore non parlate mai, questo lo capisco anch'io. male, secondo me.
so lunga: non fallo mai, capisco, vedo, conosco, ho una penetrazione
orribili e ridicoli. carducci, ii-18-65: capisco le difficoltà. ma ingégnati d'essere
arcolaio i miei pensieri, / né capisco l'ingergo o poco o molto.
. ferd. martini, i-626: capisco che la versione dovrebbe avere, per essere
i. nelli, ii-62: i'non capisco punto questa intrefolata. = deriv.
il martorio]. nievo, 668: capisco ora che quella non è vita propria
parola con un sorriso serafico. -ah capisco! vuol esser lei la prima a
a portarmi quando / per solitudine, capisco, a sera. montale, 3-101
fisiologia oscena. ungaretti, xi-145: capisco come la poesia più vera di questo
in termini di « oh, come la capisco » una lamentela s'era levata in
animali. verrà a restituirmi la visita. capisco il latino e lo prego di dispensarmene
, giacché non si spiega, non capisco se questo sia dovuto alla ripugnanza del
; una più grave all'apice sinistro. capisco, non febbre, non tosse,
sono lesto a capire, le cose le capisco sempre dopo quando non c'è più
butta via. tronconi, 5-16: io capisco come le luci del critico fossero offuscate
del fuoco. pavese, 4-183: -non capisco perché non ci vogliano in guerra,
amico. -ho avuto una lite. -non capisco. -una lite! - urlò rocco
quanti me ne vengono dintorno, e non capisco come non mi castighi mai di quelle
, 322: -ah!... capisco! capisco! -mormorò ammiccando con un
: -ah!... capisco! capisco! -mormorò ammiccando con un po'di
-c'è il malloppo. -non capisco... - c'è la grana
voce disse: « ho mancato; capisco che ho mancato; ma cosa dovevo fare
!]. fogazzaro, 11-67: non capisco niente, di niente; manco di
di questa circostanza... io capisco adesso e vedo la mano che ci
x-2-193: da una lettera di soffici capisco che anche lui comincia ad accorgersi di
capace di me capirebbe. io non capisco altro che quello che in momenti più
ma ha anche la virtù, non capisco come, di abbreviale la più ostinata
. pirandello, 8-1032: - non capisco... - eh via! anche
l'oro rappresentano. aretino, iv-3-7: capisco la condizione de l'altro [porto
gravosa. fratelli, 1-410: non capisco perché vuoi mischiarmi anche nei tuoi affari
vii-119: gli tasto il polso e capisco, anche senza misurarla, che è febbre
carducci, iii-25-106: quello che non capisco e non voglio capire è il vezzo
, 604: sono giornalisti! ora capisco perché parlano tutti in una volta.
argini. ungaretti, xi-214: ora capisco con tutta chiarezza un perché delle paludi,
americana. stuparich, 5-412: ora capisco, perché non hanno impresso nessun segno
. e. gadda, 6-48: « capisco, capisco » mugolò il commendatore.
. gadda, 6-48: « capisco, capisco » mugolò il commendatore. pratolini,
stride e insiste, sinistro... capisco come... si sia pensato
come si fosse scottato: « ora capisco dove hai fatto passare il tubo. sottoterra
con un tono di candore che non capisco di che sostanza sia: sembra il
rispondo: 'fràulein '. -non capisco. -caro mio, * fràulein ',
liliana. - era il vostro nido, capisco. -con riferimento al cielo in
fa per niente. pirandello, 7-443: capisco tutto, adesso, capisco tutto.
7-443: capisco tutto, adesso, capisco tutto... per questo il nostro
non nominate mai in lettera le persone: capisco sempre purché mi diate il menomo indizio
croce, 148: questa lettera notaresca non capisco troppo, per le stravaganti zifere che
vi leggerò i miei notturni. -non capisco. fate anche musica voi? -in
pavese, 1-109: - quello che non capisco, - dico alla vedova, -è
'soleilha 'del testo provenzale. capisco che per questa povera lingua borghese dell'
po'perverso. -perché perverso non lo capisco. -si, non vedi come si
l'esperienza in termini di reminiscenza, capisco che cosa volevo ma non so più
max. è un po'opprimente lo capisco, ma l'amore è sempre opprimente
. e. cecchi, 5-503: capisco eh'è forse prudente lasciare le cose
(618): « già! capisco anch'io », interruppe renzo, travolgendo
sguardo e oscurandosi tutto in volto: « capisco! »]. d'annunzio,
-indifferenza. bacchelli, 2-xxii-47: capisco assai bene e quei settari che lo
su questa bella strada [di londra] capisco la grazia pallida, la logora poesia
di cucchiaio. bresciani, 6-x-24: capisco anch'io ch'egli dee essere stato
. g. raimondi, i-m: capisco adesso come il suo temperamento lirico,
drogo scosse il capo: -io non ci capisco, parola... -che vuole
partita, le tieni di balla, ora capisco, i gesti, i complimenti,
tu di consigli non sai che farti: capisco anch'io sono pasticci di vento.
io sola. slataper, 2-248: io capisco, voglio dire quasi meglio di te
d'annunzio, 8-73: io non la capisco, o piuttosto ho una gran paura
. nievo, 1-vi-446: non capisco per cosa vi spiacciano le lunghe pedonate
barilli, ii-62: su questa bella strada capisco la grazia pallida, la logora poesia
attività. cantù, 2-402: ora capisco che il coraggio non sta tanto nell'
meno io che sono la fede non ci capisco nulla. -ammazzare una persona
po'perverso. -perché perverso non lo capisco. -sì, non vedi come si
sala. piovene, 14-201: non capisco perché, ma quella uscita del giornale
, 4-166: che volete, non capisco un prete che piatisce; ciò è tanto
farvi piazza attorno, 10 non lo capisco. moretti, iii-804: nella sua stanza
carducci, iii-25-106: quello che non capisco e non voglio capire è il vezzo
. g. raimondi, 3-271: capisco come per lui si sia pensato a
carducci, iii-24 415: capisco: i grandi poeti drammatici dunque, per
sciascia, 10-85: - io non capisco niente? - esplose michele.
io? ma io capisco tanto che la cosa sto portandola per
: con te bisogna essere cattivi, adesso capisco tante cose, al posto della laide
una iliade. ungaretti, xi-145: capisco come la poesia più vera di questo
sua prontezza ad amarvi incomprensibile, lo capisco facilmente... e la malattia dell'
diventare preda del crak, della rivoluzione, capisco la follia di spendere oggi. se
può. pea, 11-63: non capisco perché tu te la prenda tanto. ruzzati
montale, 3-160: -capisco-.. capisco -disse benevolmente il primo preopinante. -e
forse presentargli l'altra guancia? io capisco come ciò possa essere predicato dal pulpito
. d'arzo, 194: -ah. capisco -ebbe la presenza di dire, come
per meno. nievo, i-vi-505: capisco che sei giureconsulto, capisco che i
i-vi-505: capisco che sei giureconsulto, capisco che i clienti trepideranno per la tua assenza
-mi pari un calunniatore professionale, se capisco bene le tue espressioni profumose.
pitagorici. goldoni, xi-1030: sì, capisco: voi fate / come il medico
avaro. alfieri, 12-189: ben capisco, / come a impazzirne sia clinia
propri princìpi. rajberti, 2-27: capisco proprio che, quando uno comincia a
-fece subito il medico, -capisco, capisco., so bene, so bene.
lo sguardo e dà forza, lo capisco anch'io circe. 3.
, parla, che io non ti capisco un accidenti ». -faccia da pupazzo
de amicis, i-98: -ah! ora capisco - rispose l'ufficiale guardandolo attentamente per
abbindolare. cremaschi, 133: ti capisco che l'hai fatta alla sgobba per
. sacchetti, 1-386: per me non capisco che si sposi una donna per farla
, ed è un razzismo che non capisco. = deriv. da razza1
. realtà. carducci, ii-19-243: capisco le esigenze della burocrazia: ma le
realista del balzac. piovene, 7-369: capisco perfino che molti scrittori ansiosi di captare
vita. soldati, 163: « non capisco », disse la donna spalancando i
nega. grafi 5-519: ission, lo capisco: è veramente / una stupida e
donna limpida e bonaria che ha, capisco, il figlio al collegio e saluta come
mi rifinisco. / 10 rispondeva: capisco, capisco. emiliani-giudici, 1-47:
. / 10 rispondeva: capisco, capisco. emiliani-giudici, 1-47: dacché io
e di risorgere. moretti, 15-280: capisco, queste sono le nostre abitudini,
. borgese, 1-150: io non capisco... che gusto ci sia a
. ferd. martini, 1-iii-96: capisco che ormai dato che egli insiste per
e, giacché non si spiega, non capisco se questo sia dovuto alla ripugnanza del
rovinano alle tavole di gioco. non ci capisco nulla!., tutte si rovinano
ora verrà da mangiare; e io che capisco., nella maniera che v'ha
, gioielli, pellic- cie. « capisco », disse goffo il soldato; «
e farvi piazza attorno, io non lo capisco. fenoglio, 1-i-1261: un pompiere
elody e credi che se molte volte non capisco faccio sempre come invola, / e
sangue. fenoglio, 5-iii-778: io capisco che il sangue ti dà un giro,
che il sangue ti dà un giro, capisco che il tuo nome ne patisce.
? -crepa di sanità. -non ti capisco. sta bene o sta male? -
arte bisogna esserci nati, e io capisco che uno non ci sia nato: ma
andasti via per come eri venuta, capisco; eri una ragazza allora e potevi
, sardena. aretino, iv-3-7: capisco la condizione de l'altro [porto
. fogazzaro, 5-327: io poi capisco che la letteratura del professore le mette
malato io? »... « capisco anch'io che sbalestrano a parole
abbigliamento. cantù, 2-217: non capisco (saltò su un numismatico) come
accese. nievo, 1-39: ora capisco perché oggi a tavola abbiamo sbevazzato acqua
se non è fuso... capisco tutto, ma questo sbriciolamento grigio non
, ma questo sbriciolamento grigio non lo capisco, e che lo si pigli sul serio
ritorno, informazioni su di me. ma capisco che su di me, sotto i
un giovinetto rimasto nano e rachitico. capisco che sarebbe stato scartato alla leva;
: « come., io? non capisco.. » « oh, con
boine, cxxi-iii-811: per conto mio capisco che si possa anche far peggio degli
smetteva di lagnarsi del sole. non capisco come clara, chevuol essere di fine cristallo
piacerebbe darli per scontati, e mentre capisco quanto incerta ed inconclusiva riuscirebbe ogni mia
una volta per tutte ho deciso che o capisco subito nelle comici che si trovano bell'e
c'è qualcosa in lui che metà non capisco metà va spogliata e sculacciata..
, ma na anche la virtù, non capisco come, di abbreviare la più ostinata
cose ch'io non sento, né capisco. moravia, ix-240: interessante, non
funerale. moravia, xiii-290: forse la capisco poco [la poesia], ma
4-158: solo adesso... capisco che pietro... si è trasformato
alla estetica. bacchetti, 2-xxii-47: capisco assai bene e quei settari che lo [
ungaretti, xi-214: ora capisco con tutta chiarezza un perché delle paludi
in v. bompiani, i-200]: capisco anch'io le sueragioni di fronte all'elenco
deglieterni iddìi. goldoni, vi-546: ora capisco lo sgraziato equivoco. foscolo, vi-66
, tu sei sitoso? » « non capisco ». « via, pigli ombra
il fine voglia i mezzi, e non capisco rovani, ii-456: non vorrei
l. gualdo, 49: capisco che la mia presenza non li sodisfà molto
carattere teorico. boine, cxxi-iii-212: capisco la 'tregua'quando questa significasse un principio
non da socco. per quanto ne capisco mi sembra più che sofocleo. pananti,
iv2- 189: « ah, mo capisco! » esclamò don domenico, ch'era
codemo, 218: ah! ora capisco bene il valore di questa parola esule
articolo eccellente... solo non capisco una cosa. perché tu meni buono a
restando altra cognizione che di quel che capisco col senso, fatto indegno delle meraviglie
soprappreso, stordito). -ma io non capisco più dove siamo, né di che
un po'di fumo. « ti capisco, » mi disse. « stavi meglio
interezza naturale. calvino, 6-141: capisco che avrai le tue soddisfazioni scientifiche a
25-viii- 1946], 116: non capisco perché dai padovani sia ritenuto indispensabile spasseggiare
specchietti di cifre e di sigle che non capisco. g. bassani, 4-109:
a me sono grossolano assai, e non capisco quello che tanti e tanti uomini specolativi
e folle di quelle donnine sperperatrici: capisco che debbano dare grandi soddisfazioni. é
cacciar via. porta, lxxxix-ii-449: capisco anch'io che non riuscirai / a
baionetta. bernari, 3-14: non capisco perché chiamino 'salone'questa misera stanzuccia tappezzata
parlare in oracolo: e la stoppa capisco che sarei io », disse berta un
casale. pavese, 5-90: io tutto capisco ma non un ragazzo che viene al
1-ii-368: procedendo a una liquidazione particolareggiata capisco che non li riscuoterei nemmeno quest'altr'anno
, piene di immagini strasottili, non capisco. = comp. dal lat
mi avevi fatto paura; ma ora capisco che sono stati gli effetti di un semplice
veramente una ladreria, e tanto più capisco che ne abbia dispiacere, essendogli state
ho già raccolto. pascoli, 1-821: capisco che sarebbe stato scartato alla leva;
129: la svoglia mi prende perché capisco che... quando un amore finisce
li invidio. direi che nemmeno li capisco. -accessorio di gomma o di metallo
o piacevoli. cantoni, 571: capisco pur troppo che se non vorrò privarmi
, cavalli, gioielli, pelliccie. « capisco; » disse goffo il soldato:
poi non possa andare a cipro non capisco. in pochi mesi studio il greco e
accompagnare i nòer- bel a firenze, capisco ch'è una tentazione tentante. moravia,
capo a'padroni. bacchelli, 13-704: capisco che il dispiacere e i fastidi d'
tipizzare. calvino, 20-243: capisco gli echi di simbologia psicologica e filosofico-religiosa
che volete dirmi, vi vedo e vi capisco. / sento che tontonate.
regalo prelibato. borsi, 2-59: ora capisco perché i tornei cavallereschi si combattevano sotto
a noemi come a dire: « capisco perfettamente, lascia fare a me »
tritata. de amicis, xii-256: lo capisco un momento dopo una tirata rude e
dalla tua lettera scritta tumultuosamente io non capisco, non intravedo, di che si tratti
noi tuttissimi. soffici, vi-126: non capisco come tutti voi che vivete in una
essersi uccisi. sbarbaro, 5-32: capisco allora che finirò come uno di quegli
sostant. soffici, v-5-242: « capisco, capisco » gli dissi « il desiderio
soffici, v-5-242: « capisco, capisco » gli dissi « il desiderio del
musica, già lo sai, non ne capisco molto. il buon genere m'impone
tuoi fratelli. moretti, 15-280: capisco, queste sono le nostre abitudini,
tentato. ha fatto vergogna a qualcuna? capisco, questa sarà la turpitudine, che
. nievo, 418: non capisco per verità né pretendo capire a fondo le
meno noti della versatile giulietta; non capisco perché a te non abbia ancora mandato a
forse presentargli l'altra guancia? io capisco come ciò possa essere predicato dal pulpito
da commemorante. ungaretti, xi-145: capisco come la poesia più vera di questo paese
bastonarmi ». bresciani, 6-v-43: eh capisco vostedare, tr. (vostèdo
io quando sento raccontare qualche birberia subito capisco se è una delle tue. e dico
10-135: il lombardo è un linguaggio che capisco alquanto meno del zendico del quale non
luogo. tozzi, iv-206: non capisco perché tutti i giorni si zeppi qui
nsa sbardellate. guerrazzi, 2-576: capisco la zotichezza di questo gaglioffo e capisco
: capisco la zotichezza di questo gaglioffo e capisco quanto abbiate dovuto stridere a non potervi
», 17-viii-1995], 30: non capisco una cosa: perché alle feste dei
fin lì: il cool jazz non lo capisco. arbasino, 10-290: la sola
. d'annunzio, 8-47: non capisco come mai ella, che per lo più
gozzano, 3-61: quella fanfaronatica descrizione capisco benissimo chi l'ha fatta scrivere!
e fare gulp e gasp che non capisco se ride o se piange quello di là
e fare gulp e gasp che non capisco se ride o se piange quello di là
, 7: areaganpiacemoltocitarekennedy, e lo capisco perché c'era in kennedy un americanismo molto
uccelli... che quanto più lo capisco, tanto più quello si allontana dal
2000]: mi rendo conto, capisco benissimo, che la proposta di una
eccitazione sessuale. tondelli, 1-39: capisco che sta a canna dura e gonfia.
e. robert angiolini, 107: adesso capisco le morfinomani, le eteromani..
secondario, è già una cosa positiva, capisco che possa dare fastidio ma è già
la repubblica [9-ii-1999], 13: capisco la tendenza dell'intervistato di turno a
programma. benni, 13-93: non capisco come faccia bearzot a far giocare gentile che
mi riescono dolcissime, poiché io le capisco benissimo essendoanch'io molto, come tu sai