novella piova, / sì che non può capir dentro al suo letto. colletta,
affanno impaziente / che non potendo più capir ne 'l petto, / fu forza che
a trattare e ascoltare attentamente, a capir presto e a farsi capire. idem,
le palme, / quanto potean capir, di varie fronde. idem, 43-40
potea capir ne la campagna aperta. imitazione di cristo
, / ma par che 'l buco più capir noi possa. berni, xxvi-2-9
ibiscus, mi aiutò a farmelo capir mentre prima m'aveva soltanto stupito.
termino candelaio, ma non molto può capir che voglia dir orefice. -
2-315: luisa ha ragione di non capir nulla, -intervenne la sorella.
per ch'ella non basta / a più capir, lasciò 11 settimo fuore, /
suo furore, / che 'l petto più capir non può, né deve. guicciardini
ch'era tutta a piede, / potea capir ne la campagna aperta. bandello,
e quanta / carne nelle sue man capir potea: / < questo » gli dice
acceso zolfo, / non par che capir possa ne la pelle. bandello, 1-15
: e per la indignazione non potendo capir nella pelle, gli disse: « io
non può l'angustia della umana intelligenza capir cosa che non le sia dalla scorta
in mare vinto dalla disperazione di poterlo capir mai. alfieri, i-33: sempre
io mi andava facendo tutto intelletto per capir bene: ma troppi dati mi mancavano
caporedattóre, sm. (plur. capir edattóri). chi dirige una redazione
nievo, 55: non la poteva capir come si potesse diventar vecchi così allegramente
avea tirato un cerchio / che la potea capir tutta distesa, / et avea un
maffei, 5-5-263: né potean certamente capir sul podio tanti senatori, e tanti
/ di quelle viscere / chi può capir? 3. figur. mitezza
manche / a compungere il core e a capir tosto / che il puro agnel divino
spago / ora vorrebbe. -non capir nel cuoio: non star nella pelle
il suo principio esamini, pensi a capir se stesso. lanzi, i-142: né
io mi andava facendo tutto intelletto per capir bene; ma troppi dati mi mancavano di
e sovrabonda / a quanto cape e può capir il petto, / convien che l'
sovrabonda / a quanto cape e può capir il petto, / convien che l'allegrezza
in mare vinto dalla disperazione di poterlo capir mai. carducci, ii-7-244: fece
sensi (oimè) non potè / capir tante dolcezze un picciol core. cesarotti,
dicono, o stoa, di non capir niente di coteste dimanduzze. però tacete
e bassi, io finii col non capir più nulla, è vero, ma anche
perder terre. -confondersi, non capir più nulla, uscire di senno.
eruditi soliti a saper tutto e a non capir nulla..., il parigino
in quanto al veder tutto e non capir nulla, credo sia la condizione più generale
. lanzi, 1-1-230: contentiamoci di capir le parole: e non c'impegniamo
vi raccomando tanto, quanto desidero di capir nella grazia di messer pietro meliini.
intorno a cose imperfette e limitate, capir non possiamo né quel perfetto che non
fedeli, ché in un solo non potean capir tutti distintamente: tal che con quegl'
dispensa / l'ore, e non sa capir tal incannata. guerrazzi, 4-733:
qualora egli avvenga che, non potendo capir tutta nella estremità della riga, bisogni indugiare
gloria, c'umano, alto intelletto / capir non può,... /
ha perduto il cervello, né a fargli capir ragione è giovato il discorso di savi
di grattare, ma non arrivando a capir nulla dei discorsi che si facevano, finì
bisogno di un romanzo del salgari, per capir bene, per utilizzare queste palme
intorno a cose imperfette e limitate, capir non possiamo né quel perfetto che non
, / cui luogo non rimane / a capir spiga o più minuta paglia. f
/ ch'abbi'il lor ventre a capir tanta carne; / e chiamali lupi
ascoltare e più sodo ingegno in capir le ragioni che gli uomini, ai
, 2-v-210: la signora, al capir dove fosse capitata, rimase confusa e spaventata
, / cui luogo non rimane / a capir spiga o più minuta paglia, /
, xiii-164: ciò che vasto pensier capir non potè, / con angusto oricalco circoscrissi
vedi. -veggo bene che non potete più capir nella mostra. oh! ve'pancia
forestieri, ora i genitori, senza capir nulla, -si vedeva, - della
abituati spensieratacci, che a verun patto capir non posso questa legge negativa di giuochi
dove, giovanissimo, avevo imparato a capir molte cose, a saltare i pasti,
occidentali, allora è proprio lontanissimo da capir sé e noi. landolfi, 2-128:
(sottintesi), non c'è da capir nulla né dell'arte né della vita
i-192: veggo bene che non potete più capir nella mostra. oh! ve'pancia
sapienza non era solo in ordine a capir bene le cose della natura, le proprietà
, xiii-164: ciò che vasto pensier capir non potè / con angusto oricalco circoscrissi,
confessano [i genitori] di non capir sempre in tutto danilo e miranda,
mago, il quale, dopo avergli fatte capir alcune pappolate, lo lascia in speranza
, quel marrano: / fingerò di non capir. [sostituito da] manzoni,
e chi ne capisce nulla? la può capir ddo solo, che è il maestro
ammirazione di quei dottori non solo a capir quelle intricatissime questioni, ma anche a
a la pelle, non le potendo anco capir questo foglio, io la supplico che
il tabacco; il farò or ora capir anche come in fumo si piglia! qui
hanno essi in pugno s'anche non volessero capir le cose che a mezzo, col
una serie. campailla, 8-31: capir chi vuol di adam gli interni orrori,
meco stesso ragionando andava, / e capir non potea sì fatto imbroglio.
, che né fatica / a farla lor capir né vaglion studi. passeroni, 1-120
avea tirato un cerchio / che la potea capir tutta distesa. tasso, 4-84:
acceso zolfo, / non par che capir possa ne la pelle. galileo [
ricevuta. questo il fatto, che dovetti capir tra le righe. -fuori
, da chiunque io raccerto / poter capir, aver. gemelli careri, 1-iii-294:
mago, il quale, dopo avergli fatte capir alcune pappolate, lo lascia in speranza
2-ii-118: luca pitti non era uomo da capir la ragione, massime in que'momenti
dove, giovanissimo, avevo imparato a capir molte cose, a saltare i pasti,
2-229: l'amore non lascia vedere né capir niente... se non quando
ho il scilinguagnol rotto: / né so capir come in sì tristo laccio / tu
li sembrava seducente, gli pareva di capir meglio la li- idine di pippo
psicologico così totale e doloroso da non farmi capir più ne l'utilità né la dignità
poco voi non conoscete, / né potete capir lor geni e umori, / che
senso, ma gli pareva di non capir niente. non sapeva darsi pace e
come si dice in proverbio, non capir nella pelle sua; e all'incontro per
che per lo estremo godimento 'par che capir non possa nella pelle'. g.
prima di chiuderla nella busta, a capir tutta, di minutissimo carattere, nel
4-3-59: alla generica notizia del capir più per quel verso che per questo si
oh se tu un dì giungessi bene a capir questa verità, non aico in modo
dentro le canne del naso, per capir subito da che parte si deve tirare a
alzassero tanto che dentro di loro potesse capir tanf acqua che pesasse quanto la detta piastra
te, se ti sprofondassi intimamente a capir questa verità. foscolo, vi-3:
..., che non mostrate di capir nulla, a che strette vi ridurrete
stupefatti, che non posson udir o capir cosa che buona sia. guarini, i-i-
. e s'accorgono che comincia a capir l'imbroglio taffete, buttan dentro nel discorso
, 2-70: oltre al piacere di capir bene quel che l'autore ha pensato;
rappresentazione drammatica) o come 'canto dei capir (con riferimento ai componenti del coro
folgore. ojetti, ii-24: come capir meglio la storia d'italia e la ragione
colonne di cui ella non giungeva a capir la bellezza. -dado, per
acceso zolfo, / non par che capir possa ne la pelle. ammirato, 2-4-51
ben considerarmi 'il lettore medio'non riesco a capir niente. eco, 4-32: macdonald