traverso alle pertiche, e questo si dice canteo. carena, 1-260: la pietica
in traverso sui cosciali aperti detta il canteo, rattenuto a conveniente distanza dal vertice
): se ciascun àcen facesse un canteo, / ed ogne paglia avesse mille spighe
18-4): se ciascun àcen facesse un canteo, / ed ogne paglia avesse mille
): se ciascun àcen facesse un canteo, / ed ogne paglia avesse mille spighe
luogo all'altro. canteo, xii-19: ma d'una in altra
i compagni, andò al monasterio. canteo, 330: andava per due volti
et in mio nome gliel fa portare. canteo, 336: conchilia e rubri e
de'beneficii ecclesiastici a cui voleano. canteo, 321: vedi in contèmpto il tuo
squadra di armati; esercito. canteo, 410: nascerà di lor due quel
farsi strada / con la cruenta spada. canteo, 128-10: col dardo, ancor
domicilii depresi e male irradiati se retrovomo. canteo, 376: allor videro il
alcuna pietà lacerato con crudeli unghie. canteo, 305: de le sirene allor
fronde, le membra). canteo, no: panno, contexto sol per
d'ovidio / feciono innamorar la padronessa. canteo, 348: o dell'anima mia
hanno dinumerato tutte le mie ossa. canteo, 131: examinando il ciel di
giti / per lo mondo dispertiti. canteo, 268: eterni fonti...
conforme alle regole del bello stile. canteo, 138: or piango in dissonanti,
rumore, ecc.). canteo, 352: ingeminaro allor dissoni suoni,
plur. anche: i regnanti. canteo, 281: signor di dominanti, /
cui rodendo amor il cuor mi sface. canteo, 353: ogni fama consuma
ardere, avvampare, fiammeggiare. canteo, 311: rai di bellezza efflagran sì
per minerva o per muse elicone? canteo, 354: ma tu, eliconia dea
uno luogo che in uno altro. canteo, 306: partenope son io, piena
sanza danno di me fare lo credesse. canteo, 337: fuggendo, quel luogo
exulato pensiero alla pristina opera reaptava. canteo, 382: animando quella umana parte
quel che con sua morte tutti infàmavi. canteo, 73: non vedi lampeggiar sovra
. per varie spere de cieli. canteo, 132: e tu [sannazaro]
della tua cognizione abbiamo il lume. canteo, 407: o sommo, exuperante
e più sue veste nobili e elette. canteo, 72: carco d'onor,
igneo, sidereo, acqueo ed empireo. canteo, 320: per gli alti,
che si riferisce a corpi celesti. canteo, 325: per l'ampia, eteria
. ombra vana, larva infernale. canteo, 94: ma già la notte eterna
d'ingegno e di facundo parlar meritasti. canteo, 193: non si ritrova
del tuo fido: aldi nostra favela. canteo, 305: voglia di parlar sempre
/ facea col fiato dintorno gridando. canteo, 360: come edipo fedò l'amor
/ quella pianta felice / subito svelse. canteo, 70: nascer vedrai di questa
dal nulla (il mondo). canteo, 403: quel che finxe il mondo
ribollisco, ardo, rendo odore. canteo, 206: sidereo volto, in cui
fresca rogiada el ciel ne piove. canteo, 187: allor vegg'io nei rai
vero, amor più santo e pio. canteo, 87: ma questa flebil musa
abitata da lepri e da cuniculi? canteo, 387: colei partio dal florido orto
nel rimembrar me agiela e discoloro. canteo, 382: qual... /
partic. una festa). canteo, 281: lieto inverno genial, ch'
- per estens.: cretese. canteo, 67: io 'l farò gir nel
/ confondi tutte le tempeste iberne. canteo, 382: il qual [angue
in questa vita prava / non discendessi. canteo, 194: tal li dà quel
non fèssi del mio stato doloroso? canteo, 213-14: lupi immani. peri,
non ha colpa, innocente. canteo, 107: che giova armare i negri
benché la lor generazion sia immortale. canteo: 256: tu gli hai construtto
impetuosissimo fusse, sprezzò l'accusatore. canteo, 44: questo impetuoso mio crudel
fu nimico ed oste alli impiissimi turchi. canteo, 267: e con li raggi
di voler entrare in questo ducato. canteo, 225: l'orgoglio crudel, quanto
dorata; illuminare, irradiare. canteo, 233: quell'aragonio sol, che
incontro, e licenziògli la figliuola. canteo, 50: che posso io fare
originaria, l'assoluta integrità. canteo, 229: latte d'integrità sempre incorrutto
di potenza, di efficacia. canteo, 409: la nuova stella, che
. discendente, rampollo; alunno. canteo, 224: o che ti spazii per
indomiti, e si chiamano bufoli. canteo, 77: né l'ingegno / ti
passione, un istinto). canteo, 76: mai nessun con tal dolcezza
una bocca piccina masticare certe inezie. canteo, 358: gli error di mevio,
in sulle vostre galee quando navicate. canteo, 362: de la religion aspro adversario
dignità; comandare piuttosto che consigliare. canteo, 289: prese, l'alto
: era infermo e forte malato. canteo, 29: ne tacque fresche, liete
ant. malvagio, perverso. canteo, 359: sotto tal gente già nacque
studi fosse infestato il nostro poeta. canteo, 317: qual uom che sognia
figliuolo m'abbia fatto uscir de'gangheri. canteo, 109: gli occhi e i
-copiosissimo, abbondantissimo; irrefrenabile. canteo, 61: o lagrime infinite, o
contemplare a bocca aperta. canteo, 391: pendea l'inerme testa resupina
colmare d'acqua, irrigare. canteo, 419: di sempre oprar vertù,
/ e pe'boschetti le ninfe innamora. canteo, 372: era quel tempo,
il ciel de la terra s'innamora. canteo, 428: valli e monti
, per essere di natura inquieta. canteo, 76: mai nessun con tal dolcezza
non fedeli niuna cosa è monda. canteo, 395: questi son quei che non
di provvedere per lo tempo futuro. canteo, 228: la flebil musa mia /
dire insensati, cioè senza senno. canteo, 295: stolto non fu giamai tanto
'insonte': innocente, senza colpa. canteo, 375: di gloria il re ne
2. rinnovare; riformare. canteo, 234: alta dottrina et eloquenza instaura
facoltà, prerogative, perfezioni). canteo, 371: or mi instillate i vostri
e 'ntatte per tue concubine! canteo, 265: di te, vergine
sentimento, un atteggiamento). canteo, 260: nel cui sincero corpo [
mino gli diede a tutto indubia fede. canteo,. 323: qual padre
maravigliosa costanza e d'integrissima fè. canteo, 242: con quella integra fè che
grandissima la incominciò intentissimo a riguardare. canteo, 21: intenta ella ascoltava / il
andare in quella parte ove il sentiva. canteo, 50: lei mi fugge /
era intenta al male in ogni tempo. canteo, 109: candida man,
(in un atto giuridico). canteo, 231: ieronymo di colle, insigne
il sonno, la notte). canteo, 326: al dolce murmurar de fonde
. imperterrito, imperturbabile. canteo, 72: questo, interrito, acceso
discorso affaticato. -assol. canteo, 362: il pungente livor, che
, incantato, attratto appassionatamente. canteo, 245: napol mi tenne poi nel
del pattolo. -intr. canteo, 196: quel volgo inconsueto il volto
, che non è voluto vedere. canteo, 179: qual crudeltà vi move,
antipatico, sgradito, repellente. canteo, 375: allor videro il ciel le
non vorresti a 'nvitar molte parole. canteo, 52: chi m'il vieta,
a coloro c'aspettavano d'essere combattuti. canteo, 395: per notturno ciel,
è fortuna che nel ciel s'irasce? canteo, 91: incrudelito amor ver me
inesorabile (il tempo). canteo, 162: sì breve, irreparabil tempo
sì nuovamente d'amore è 'nretito. canteo, 250: baltasar mio, tu sei
; che volge al termine. canteo, 329: in precipizio la labente etade
par che il lampo gionga nelle stelle. canteo, 384: il sol tonde
era un sole d'oro pincto. canteo, 240: tu con la lanza in
, perché passa per luoghi piombosi. canteo, 246: o che latteo candor,
cerchiello li lega in ghirlanda d'oro. canteo, 187: 10 gli ochi abasso
visto ho la stella sua lieta apparire. canteo, 37: fu preso il suo
quale montò elli e la reina giovanna. canteo, 287: quando lui nel solenne
; affrettarne la piena attuazione. canteo, 139: da gli occhi miei non
ant. mezzana, ruffiana. canteo, 250: io son de età,
avesse liberi e perdonato a'suoi nimici. canteo, 323: magior pensier non have
ma eziandio morendo per noi liberarne. canteo, 289: il pastor, che
dalle miserie della vita terrena. canteo, 70: poi che sia arrivata,
mi liquefaccio a poco a poco. canteo, 103: quando da'più begli occhi
liquido giù per i boschi vai. canteo, 101: qual uom languendo giace
, un corpo celeste). canteo, 159: diva [luna],
il tempo, l'età). canteo, 242: io so che, poi
credo senza comparazione ti sia noioso. canteo, 433: quanto qui legi scritto,
resistere al male, alle tentazioni. canteo, 51: abbi pietà del mio lungo
piacere di farli ritornare la luce. canteo, 99: così quello splendor, che
lampada; indicargli la giusta via. canteo, 19: le tenebre de gli altri
di quella donna c'ha tanto valore. canteo, 58: so ben quant'
suoi razi tanto più ne illuminerebbe. canteo, 14: rimasi pur com'uom che
vana / di troiolo in criseida villana. canteo, 95: quanto meglior sarebbe affaticarsi
, i frati non avranno lor luogo. canteo, 448: amor, poi che
e simili alle nature delli pianeti. canteo, 85: luogo non è qua
senso generico: cielo, firmamento. canteo, 403: quella stella per guida e
che 'l dominio di questo magnanimo principe. canteo, 307: ai!,
che animo avessono i suoi nemici. canteo, 410: nascerà di lor due quel
eo son spesso caduto come matto. canteo, 180,: o mal concordi ingegni
move il sole e l'atre stelle. canteo, 131: co'i favori vostri
denari... alla buona femina. canteo, 433: quanto qui legi scritto
soffrittaiuoli o di beccari diventato pareva. canteo, 345: non era di pallore il
se lo sparviere pacifico vuogli 'portare. canteo, 396: o dio di dei,
in ispezie di colomba sopra lui. canteo, 397: o tesauro, che 'n
loro di santa e buona vita. canteo, 206: per te si cangia ogni
tal offesa de la sua maiestà? canteo, 51: abbi pietà del mio lungo
ora! -veloce, sollecito. canteo, 113: alfonso, de la patria
, bellico, guerresco. canteo, 168: tra tarme e il suon
le rotonde mense del crusto fatale. canteo, 341: venere ed aurora ed
; non dubitar, figluola grata. canteo, 31: chi crederà giamai che
, un atteggiamento esterno). canteo, 123: o troppo fera et impia
discorso, uno scritto). canteo, 171: io dissi: mia,
ultimo dì nel cor mi tuona. canteo, 8: con violenta voglia et importuna
non v'era di picciol potere. canteo, 250: io son de età che
-con metonimia del soggetto. canteo, 149: comportami che 'n pianto sempiterno
piacere fu subito in merore convertito. canteo, 165: vede la sua gente /
-scagliato (un fulmine). canteo, 194: è questo un fulgore di
, paure, songni e dolor mieto. canteo, 246: o che latteo candor
storiati e mini dieci fioriti senza storie. canteo, 404: come d'ogni
furono tutti otto milia cinquecento ottanta. canteo, 286: nel solenne ministerio,
la imperatrice da'vassalli dell'imperadore. canteo, 400: la vergine respuose,
sai che tu non potresti patirlo. canteo, 188: mirando a l'alte stelle
volgendosi ver'lui non furon lenti. canteo, 373: di quel fulgor,
eterno e dolce amor sempre sospira. canteo, 447: qual fu dal primo dì
non mischiam que'co'le cose umane. canteo, 106: questo volgo che vive
di rumori; accordare, armonizzare. canteo, 222: or gode eternamente / e
, tu ne cadi nella morte eternale. canteo, 142: io, che più
/ quanti miseri in ultima vecchiezza! canteo, 60: di veder tal beltà summa
e partepici de la sua dannazione. canteo, 358: miseri, donde vien
alcuna cagione strinseca non la muta. canteo, 352: a i miglior dà
niega l'audacia ai timidi e paurosi. canteo, 430: vo cogliendo i fiori
tempestose (il vento). canteo, 92: favonio aspira e dal ceruleo
, mortificato (un sentimento). canteo, 419: acquistarne un nome permansuro /
luogo al transito del lume. canteo, 172: crudele autunno...
-che ha colore bruno o nero. canteo, 127: marchese, il congiugal pudico
ricco palio, la festa onorando. canteo, 282: alzate gli occhi al vostro
modo solenne una cerimonia funebre. canteo, 346: allor si radoppiò pianto infinito
poetica, ecc.). canteo, 415: di belcastro il conte,
grafica accurata e pregevole, prezioso. canteo, 404: d'ogni splendore un libro
che gli sovvenisse della sua condizione. canteo, 378: l'invidia orrenda, il
rivolti a me pensosi e fissi. canteo, 230: fra simonetto, ospizio di
e di riverenza; deferenza. canteo, 349: così gli disse e quell'
in zone rurali; distretto. canteo, 383: del sommo ogniun prendea l'
de l'etterno palazzo più s'accende. canteo, 79: principe, 11 regio
.: la mammella stessa. canteo, 303: mi radiar negli occhi le
sì come di comentare con latino. canteo, 75: s'io pur vo'dir
in qualche tempo sempre far se vede. canteo, 30: chi vuol..
legno / vedendo è chi non pavé. canteo, 73: parlando chi solo il
dipendenza affettiva e amorosa). canteo, 391: pendea l'inerme testa resupina
non crescer la pena mia più forte. canteo, 351: o speranze caduche
lume che percuota tutti tre gli specchi. canteo, 384: il sol tonde percuote
sublime (il canto). canteo, 222: ben ch'io creda ch'
, traboccarne (l'animo). canteo, 421: de latona il secreto intimo
; bucherellato, crivellato, sforacchiato. canteo, 28: al lito d'un veloce
, de lacrime perfuso ebbi terminate. canteo, 304: volgendo in me la dea
alla decadenza (un'istituzione). canteo, 326: spregia i perituri regni umani
... lo faceva maravigliosamente. canteo, 423: i magi...
la quale era permansura in eterno. canteo, 419: acquistaràne un nome permansuro
/ perché innocenza non diventi rea. canteo, 137: forse dà fede ancor l'
accenda / a la pernicie sua. canteo, 329: era il dolore alquanto mitigato
2. letter. corruttore. canteo, 357: monstri d'inferno, orrendi
cattolica fede, vera e santa sempre. canteo, 370: tu, perpetuo sol
allora conosciutala per averne perpetuo dolore. canteo, 31: ne la più raccolta
furono fatti franchi perpetuo da'fiorentini. canteo, 212: felice, anzi beato
la persa grazia mi si renda. canteo, 53: sol mi resta un
cessa di assillare, di tormentare. canteo, 61: o lagrime infinite, o
non se ne perturberà per disperazione. canteo, 188: né si perturba l'infiammata
amichevole gastigamento che l'accusare perturbato. canteo, 27: se 'l parlar perturbato
le quali gli turbino la presente letizia. canteo, 322: benché tua natura è
da sé non prestavano leggermente l'andare. canteo, 262: l'orto concluso
questo gentil loco m'ha drizato? canteo, 51: chiaramente io veggio e provo
e fu appeso per li piedi. canteo, 55: da l'auree chiome in
figura / sì pietosa me mostrasti. canteo, 46: dove 'l dolor mi
potrei, sicché ne parlerò sommariamente. canteo, 166: qual più sincera e pia
il viso suo più bello e pio. canteo, 113: o dolce onor
l'affetto, un desiderio). canteo, 447: qual fu dal primo dì
ch'ardendo tremi e nel ghiaccio arda. canteo, 189: veggio dagli occhi piover
/ alle roranti mie luci dolenti. canteo, 158: somno, d'ogni pensier
un corso d'acqua). canteo, 64: vidi il vento acquetarsi,
facce uno o due anguli acuti. canteo, 182: già l'alma natura
; acclamazione, ovazione. canteo, 177: letizia, plauso e riso
ben è giunto il nostro plaustro. canteo, 379: d'anime sante un
fanciulla: ormai rendimi pace! ». canteo, 162: tra lieta gente io
e letter. pianto, lamento. canteo, 373: era il plorato suo [
furore, n. 5). canteo, 15: egli è pioetico furore,
. ant. devastato. canteo, 72: poi che 'l misero hydronto
, una parte scortecò di loro. canteo, 159: la vita piango sola e
che li lasciassero andare senz'armi. canteo, 296: quelle anime insigni e
fame stare con li pensieri vacellanti. canteo, 17: questi son gli occhi
ben portende o ver gran male. canteo, 143: quest'è, s'io
portenti dal portendere, cioè preostendere. canteo, 14: amor, per augmentar la
. la notte si posano neue spelonche. canteo, 25: amor con velenosi aspri
in affrica che altra terra de'cristiani. canteo, 172: quest'è 'l giorno
per potere fare le diete tabole. canteo, 42: benché d'ogni speranza amor
e poto, figliuolo mio carissimo. canteo, 265: quella immaculata, umana salma
.). ant. pranzare. canteo, 315: colui che sobrio prande /
tal mar romperà la tua nave. canteo, 70: al popol di ben far
, di molte e preclare virtù onorato. canteo, 223: sol vive chi
d'annibaie e domatore di cartagine. canteo, 182: nel bel campo esperio /
sagge, / trovo che è onestà. canteo, 245: napol mi tenne poi
si contrappone a difettò). canteo, 126: non sono i pregi tuoi
-amare (la libertà). canteo, 176: or piace servitute / a
morto né presso se no da deo. canteo, 8: i feri orrendi mostri
, nascondere; mettere in oblio. canteo, 396: o dio di dei,
a beni spirituali. -anche assol. canteo, 408: re saggi, soli,
se'degnato d'avere sollecitudine di me. canteo, 442: deh, prèndati
legessi il dì né l'ora. canteo, 95: quante / fiate fu cagion
un farmaco, un rimedio). canteo, 265: quella immaculata, umana salma
da la peste preservare si vole. canteo, 345: di morte qual vertù può
a sei fece zitar la testa. canteo, 51: or, poiché chiaramente io
à [s. lorenzo] menato. canteo, 220: presul napolitano, in
miei passi lungo 'l fiume pria. canteo, 9: ad quanto un cor gentile
molto bel / a vo'donzela. canteo, 52: voi, dolorosi pianti,
di quella prima e nuova signoria! canteo, 159: contempla e mira ben l'
lede l'onorabilità della persona. canteo, 182: or l'infinito ardore /
/ ch'io non potea far mutto. canteo, 55: così mi tien constretto
ho imprecato a la mia signora. canteo, 286: con la man sacrilega e
che espone argomenti considerati sconvenienti. canteo, 360: asconde il casto tuo virgineo
uno delli più savi a samo. canteo, 149: marchese, del mio onor
e l'anima andasse a perdizione? canteo, 52: tacete ornai, soavi e
società (un personaggio illustre). canteo, 241: castel, fundato in chiaro
ochio aperto / de volermi parlare. canteo, 434: non pò proferire, ancor
. -cantare, intonare. canteo, 281: candidi spirti, in ciel
emana copiosamente da una fonte. canteo, 370: tu, perpetuo sol,
f volubilità si rivolgono in esso. canteo, 17: questi son gli occhi
sospiro, un gemito). canteo, 20: cominciaranno / i profondi sospiri
l'ingegno, l'intelletto). canteo, 66: a questo ultimo accento /
, eccezionalmente, straordinariamente. canteo, 17: questo è 'l petto che
della sua progenie allo idolo moloc. canteo, 319: progenie alma ai love,
generato. -anche sostanti discendente. canteo, 166: hippolyta maria, di dèi
la prole impia da te nata? canteo, 409: la nuova stella, che
uomo donate / per la vita prolongaré. canteo, 53: quella che tene in
merito di cristo, signor mio. canteo, 116: non udite exclamar con
. congiunto, consaguineo, parente. canteo, 286: mentre da l'impietà del
ma per tempeste impetuose et adre. canteo, 255: non sei beato per che
citade, che è uno belissimo prospecto. canteo, 300: la delettevol piaggia e
le verità non toccate dagli altri. canteo, 184: digli che voglia ornai
, dell'acerbità di questa morte. canteo, 182: or l'infinito ardore
nondimeno fa pure e mette vergogna. canteo, 40: colei che pudicizia cole /
perché dal viver pudico te parti. canteo, 216: già mi vien di quel
tolte tutte parti di tumultuaria pugna. canteo, 77: né l'ingegno ti
acqua, pugna notar contr'alla corrente. canteo, 317: qual uom che sognia
spine / m'aflige el cor. canteo, 186: non boschi oscuri e densi
di invidia, ecc.). canteo, 562: il pungente livor, che
mortai colpo 'l cor le punga. canteo, 340: non credo che di doglia
. -con riferimento ad animali. canteo, 100: un animai si pasce in
ne l'ordine de'frati predicatori. canteo, 31: ne la più occolta e
denti canini e lingue umane mordaci. canteo, 96: celeste corpo, in cui
la più retta via andavano al cielo. canteo, 62: l'alma,
, / più puro c'auro matto. canteo, 109: gli occhi e i
diametro dalla purpurea e mattutina serenità. canteo, 9: e 'n su la riva
balestra e atoscano tutte le quadrelle. canteo, 13: ad tutt'ore il cor
grande, per rispetto a quella. canteo, 353: ogni fama consuma il tempo
. ant. di quercia. canteo, 216: solea quella gentil romulea gente
è un specchio in un torrente. canteo, 411: non perde il lume il
dorme, / è lira prima. canteo, 26: vostra beltà coi primi
e li onori del rapto ganimede. canteo, 144: vidi un'altra orithia,
l'anima tratta di nuovo. canteo, 317: quelle voci cignèe, d'
, indizio della presenza di qualcosa. canteo, 214: è questa, o paccio
/ ripose risupina insù quel prato. canteo, 391: pendea l'inerme testa resupina
calco dell'uso lat.). canteo, 400: di sua misericordia ricordato.
la quale recuverao nelli anni lxx integramente. canteo, 434: né si pò la
luogo di ciò che si aspetta. canteo, 161: lasso!, or ricovro
possono a'mortali rilevare il dolore. canteo, 143: piangendo releva ogni dolore.
per quelle l'acqua vicina trascorse. canteo, 28: fluendo per le rime in
tanto lì apicao ch'el muri. canteo, 40: colei che pudicizia cole /
piaghe al cor né mai suspiri. canteo, 30: se giunger ponno al
o della dignità di una scienza. canteo, 231: hieronymo di colle, insigne
figliuolo di alessandro acquistasse il regno. canteo, 288: « ecco de dio l'
luoghi da sospirar riposti e fidi. canteo, 82: qual selva è sì reposta
sobe- tamente una sagetta de luxuria. canteo, 141: s'io meritai di
3. figur. bellezza raggiante. canteo, 446: oimè, misero me!
animo, in una disposizione spirituale. canteo, 170: qual dolor saria, che
ringioveniva quanto al mondo è nato. canteo, 238: quando ti rivolgi dia rivera
-porre fine alla vita. canteo, 35: altro non potrà mai remedio
venti al tempo e l'óra. canteo, 274: oggi nnio la toga il
una parte del corpo). canteo, 162: ai me, lucida fronte
il giorno a l'arboscello ombroso. canteo, 140: aspetta la sta- gion
sangue, del corallo). canteo, 336: né più notar per liquidi
. -andare a finire. canteo, 329: l'una specchio si fea
ai rughe, raggrinzirsi. canteo, 305: avrei voluto allora in man
come oro (la chioma). canteo, 187: allor vegg'io ne'rai
/ che della povertà porton la 'nsegna. canteo, 256: chi può lodare
una divinità o alle muse. canteo, 201: frondosa arbor, gentil,
mani m quelli non tocchi tesori. canteo, 286: fuggea colui ch'uccise
eziandio vieni a li mie'sacri. canteo, 424: prendete i sacri in vostri
mare il pesce che vi cova. canteo, 334: sempre ch'io veggia in
ora sostengo tanto peso a torto. canteo, 32: de le pene amorose,
settanta interpreti, corretto per san ieronimo. canteo, 287: quando lui nel
saluto / lo fel giuda traditore. canteo, 89: parvi forse onestà tant'a-
, / l'innocenza s'opprime, canteo, 21: folle si mostra assai,
-assurgere alla celebrità, alla gloria. canteo, 353: s'alcun tempo in terra
pel- legrin per gli altrui scanni. canteo, 17: da che si leva il
nubi o di nebbia; sereno. canteo, 118: mostresi chiaro il dì più
delle stelle (il cielo). canteo, 47: ecco la notte: el
anche di un uccello). canteo, 15: egli è poetico furore,
-limite connesso con la condizione umana. canteo, 152: tra li segni mortali egli
altro; analogia, corrispondenza. canteo, 71: costei dolce, benegna,
-suscitare, provocare un sentimento. canteo, 48: ha sementato [amore]
, per amore del suo nome. canteo, 294: le ricchezze, che fùr
ha valore fortemente enfatico). canteo, 437: s'alcuna lacrimetta - avesse
da ciascuna delle quali viene eliminato uno canteo, 262: l'orto concluso in arduo
d'un bello aurato e serico trapunto. canteo, 295: i serichi trapunti e
anche, un mostro fantastico). canteo, 395: constituisti il ciel con la
cor che disiando ognor si sface. canteo, 57: un'alma diva in forma
sidonio: per anton. annibaie. canteo, 181: che maledetta sia di quel
nostro volante figliuolo senza alcuno niego. canteo, 55: amor la mente e l'
vivo ad altro vivo è simile. canteo, 282: voi, che d'umiltà
/ d'udire rinovellare el mi'dolore. canteo, 174: se 'l gemito
l'arida arena, anela e siziente. canteo, 171: il bosco, il campo
sogiomo, / a l'amor desiderato. canteo, 272: pregoti per quel giorno
/ correa gelata al suo usato soggiorno. canteo, 177: or è nel suo
del solio del regno, t'avanzerò. canteo, 72: l'altra, che
quali sieno le cagioni delle cose. canteo, 82: qual abitata o solitaria
scande ov'io mi trovo avacio. canteo, 149: io più non colo /
tavole de la lege a moises. canteo, 421: qual per li lauri del
pulita e 'l verso limato e sonoro. canteo, 272: celebrate or il
ant. colpevole, criminale. canteo, 181: che maladetta sia di quel
loro due verso il soprano cielo. canteo, 313: penetrava il camor la prima
siate molto sospeso udendo la vita mia! canteo, 66: in mezzo tonde /
coloro a cui tocca la subita novitade. canteo, 454: o alma, o
né parli deverne bastare ad avere. canteo, 442: ognun de la mia doglia
figlio ha sparto 'n croce ». canteo, 227: candido, peregrino, inclito
sua cima è intagliata per man di canteo... una testa di ariete.
da l'uno polo all'altro. canteo, 320: allor si parte [marte
li rende oltre modo a'riguardanti. canteo, 399: con la speziosa tua bellezza
par asgina, torna spene in casso! canteo, 364: basta che 'n
. la loro natura è mobile. canteo, 42: benché d'ogni speranza
6. aspettare una persona. canteo, 66: ite ad godere il regno
erano bone e fidele per- zone. canteo, 155: al mio marchese invitto /
una statua, un dipinto). canteo, 223: non nobiltà, non laurea
si chiama 'flaminis', cioè ai spirito. canteo, 103: esser non ponno i
spirito e li suoi ordinamenti lasciasse. canteo, 345: restava esangue il bel
delle stelle e della luna). canteo, 47: ecco la notte: el
adomano di splendore e laude la famiglia. canteo, 410: nascerà di lor due
uno stato, ecc.). canteo, 306: partenope son io, piena
sua stanza ferma nell appetito sensitivo. canteo, 78: tre vertù regie,
, la macina stava sensa voltarsi. canteo, 81: orfeo con suoi soavi e
virtù del poetico stile rendere immortali. canteo, 62: l'amoroso stilo ornai depone
noia e scandalo non ne segua. canteo, 33: 1 strani vidi spesso
il tempo allor sostien proveggia o scampi. canteo, 142: ai, napoli bella
come senza riparo ardere li potevano. canteo, o7: o monti, o valli
fronte / curava poco di quella milizia. canteo, 289: se vostra mente è
agli inferi, dell'oltretomba). canteo, 120: dal seme de li quai
terzo, overo uno e mezzo. canteo, 280: oggi la verità di terra
un dato modo. canteo, 379: rumpamo ogni tardanza, /
partic. la canizie). canteo, 251: per li regni di pluto
/ tomogli la mimoria e la favella. canteo, 145: io possetti mirarla in
dove natura è vinta dal lavoro. canteo, 274: oggi finìo la toga il
struttura fisiologica del corpo umano. canteo, 273: oggi il textor de l'
pan pena allor farei un trullo. canteo, 448: s'io potesse esser forte
. orgoglioso, superbo, tracotante. canteo, 288: sol quei son beati /
5. ant. trottola. canteo, 167: qual turbo volgendo / da
, confortante (un pensiero). canteo, 77: qual pensier più sicur,
le bestie si morivano di sete. canteo, 101: qual uom languendo giace
, supremo, ultimo vale). canteo, 400: ritrovò [l'arcangel]
un vasello pieno di preziosissimo elettovario. canteo, 269: vasel pien de liquor
/ per sé dimandan gran misericordia. canteo, 183: non dolersi / de'mal
ual poi ianson si fé bifolco. canteo, 331: quell'animo viril
. -intinto nel veleno. canteo, 194: e tal li dà quel
una passione, un desiderio amoroso. canteo, 156: con altro foco poi arder
ventosa onda mossa d'altro lito. canteo, 85: colui che...
falba ma non sapea con cui. canteo, 378: venuti dunque al fin del
longi eccellente e strenuo signore mio. canteo, 408: godete or questi immensi /
destra, ch'a buon porto aggiunge. canteo, 51: abbi pietà del mio
ingestione di vino, dall'ebbrezza. canteo, 365: viva il mio nome in
limpidezza, totalmente priva di foschia. canteo, 267: sovra una triomphal, candida
l'occhio infero son sì graziosi. canteo, 348: tra viridanti erbette corre un
persevera la virtù vitale nel cuore. canteo, 98: io me sentea mancar
per vista paia santo e giusto. canteo, 39: vince costei, che par
vincitor sia gloria il vitto. canteo, 378: guai a voi, vitti
che non avevi di che vivere. canteo, 447: ad voi sola servir deliberai
gli altri pedanti essere ed ignoranti? canteo, 342: cento occhi, cento lingue
infra le donne dico 'l mio volere. canteo, 7: se 'l foco del
ai lumi sante creature / volintando cantavano. canteo, 63: sedendosi da la man
. -sconvolgere la mente. canteo, 137: qual follia / volve la