che egli sieno in grandissime pene. cantari, 81: a la mia vita mai
a reverenza fatti de'falsi iddii. cantari, 27: il soldan, che in
quale abbracciamento mai simile non sentisti. cantari, 212: e poi con baci
pareva che da lungi lo riguardasse. cantari, 12 7: la disiosa e celata
famiglia e col tuo avere e parenti. cantari, 51: e tardi a
magrissima e vizza nel viso e scolorita. cantari, 206: vide un palazzo fortissimo
avversar per men d'un'acca. cantari, 28: questo soldano ci è ornai
agg. disus. incolpato. cantari, 234: molti già son stati accagionati
vedeano che i nostri accampare si doveano. cantari, 103: e come giunse
di fuori dal castello e parte dentro. cantari, 216: da l'una parte
appassionato, ardente di entusiasmo. cantari, 219: tolse di tutte le chiese
l'accia con le femine di iole? cantari, 37: e la pulzella
per diversi accidenti più volte frastornato. cantari, 171: un, ch'ebbe nome
, acciò che 'l mondo non perisca. cantari, 105: la possanza mia /
ti può tutta salvare e servare. cantari, 24: poi si partìo / da
appresso tutti da lui s'accommiatarono. cantari, 41: da tutti quanti mi vo'
passo venendosene, insieme s'accompagnarono. cantari, 92: veggio ch'ognun di noi
di dar legge alli rozzi capelli. cantari, 140: el pome della spada appoggiò
sentimento, vogliono aconciare i fatti loro. cantari, 235: dama, lasciate far
che dovesse acconciarsi dell'anima confessandosi. cantari, 297: acònciati con dio a
si fa più acconcia a fruttificare. cantari, 24: quando ella vide ch'elli
acconcissima agli equinoziali levamenti del sole. cantari, 246: e trovò tutti gli altri
la contea di guinizi il fece dicollare. cantari, 129: messer guglielmo, ch'
seco nella sua cella ne la menò. cantari, 92: e'furon tre che
quando gli trovò invitati gli avesse. cantari, 33: quanti n'è qui e
a ciascuno che più presso gli stava. cantari, 86: allor le donne di
, e spezialmente su la lussuria. cantari, 308: amor, che 'l cor
molte vittorie per adietro avute. 'cantari, 151: per forza d'arme acquistati
al modo di qua che no. cantari, 65: ai suoi colpi niun potea
nel peccato nel presente e nel futuro. cantari, 15: sì bella corte tenne
parea uno medico venuto d'oltramare. cantari, 68: in veritade io ho ben
addobbato fu posto in quella bara. cantari, 281: i'vi dirò com'egli
mura: i nemici so presenti. cantari, 31: o compagnone / con teco
frutto plicemente insieme e adomissimamente. cantari, 259: / che de
e descendenti per la sua virtù. cantari, 23: e chi avrae l'onor
adomezza del corpo temperatamente dèi soprastare. cantari, 234: non domandate della sua
a onore e festa de la resurrezione. cantari, 45: mai barba né capelli
, cortesemente rispondea al suo compagno. cantari, 227: contento di bon'ar'
, agiatamente vi si possano riposare. cantari, 7: fùr una notte in
è maggiore che quello del corpo. cantari, 92: io son disposto con pene
secondo il podere ch'elli ànno. cantari, 94: se tu mi puoi dare
, e 'l tanto affaticar che giova? cantari, 183: e, non trovandosi
questo affatto intendo di commettere altrui. cantari, 211: e con la spada in
voglionsi nutricare in casa con crusca. cantari, 69: e 'l saracin, che
/ l'altro chiovo sì spontaro. cantari, 205: e di molt'arme
mi spaventa, amor m'affida. cantari, 46: al primo colpo lo fece
affisse, cioè si puose a stare. cantari, 81: e nella cella entrava
5. figur. adorno. cantari, 147: parea che fosse nato in
me afflitto niuno piatoso hae misericordia. cantari, 327: oh lasso, ch'io
dormienti con sventurato naufragio s'affogano. cantari, 206: per forza il prese
, e per lo naturale afforzaménto. cantari, 52: e la fata morgana have
a potere aggiugnere a cinquecento fiorini. cantari, 28: abbassa l'asta e inver'
grande utile senza gran vostro costo. cantari, 13: e quando quella pena sì
uno lavoratore di lana un poco asgiato. cantari, 50: se tu se'pover
acciocché l'agio del fuoco sentisse. cantari, 7: e, ragguardando per quella
che esso di rimaner solo disidera. cantari, 101: giunto che fu di costei
che fosse addosso a un leone. cantari, 175: po'cavalcava il damigel selvaggio
raffrena per dio il tuo volere. cantari, 32: disse: -aimè lasso!
tirare l'aiuolo a cinquanta fiorini. cantari, 99: e così seppe ben
2. ant. aitante. cantari, 324: ora cerbin ha avuta la
biancheggiare, e me convien partirmi. cantari, 12: come del giorno apparve
sì grande al mondo e tanto aldace. cantari, 189: e fe'venir
più allacciati son che strette balle. cantari, 175: per quella selva dove
allato a tutte le cose create. cantari, 36: poi dimandò che presto li
offendano, non se'costà fornito. cantari, 159: e s'io 'l potessi
quando a ciò possono alcuno inducere. cantari, 34: se da te scampo ch'
dimora. -anche al figur. cantari, 92: e camminomo insino al sol
è intra loro e la ragione. cantari, 24: giunse presso a lo stormo
torni l'alma al proprio albergo ignuda. cantari, 318: alla sua gente /
ant. alto, nobile. cantari, 64: poi gli mostrò il paese
conven che 'n tante carte scriva. cantari, 71: chi si vantava di bella
e la mia salute venir mi puote. cantari, 183: divina maestà,
di maggior pericolo è la caduta. cantari, 1-167: io sono innamorato / d'
che 'l giovinetto agnel nella pastura. cantari, 79: questa montagna è di sì
a basso chi è in altura. cantari, 198: e fecela isposare in sua
domandandola se ella me per marito volea. cantari cavallereschi, 212: mostrò lo suo
non cambieresti me per altra amanza. cantari, 34: ora m'abbraccia,
prò, il tempo che andar lasciai. cantari cavallereschi, 53: or tornar voglio
amati? -per un altro amatore! cantari, 127: e quivi gli amador
bisogne, ma mi sembrano mercatanti. cantari, 157: ed argogliosa col suo viso
dare ambascia, affliggere, angustiare. cantari, 152: passati gli tre giorni,
donna volse ricevere o udire nulla. cantari, 218: così adorando, si fue
di ciò che fatto aveva alla figliuola. cantari, 256: lettere fùr fatte e
gente costumata a la francesca. cantari, 237: li carri, ch'io
. 2. contuso. cantari cavallereschi, 56: poi correndo alla grotta
male che tu non sai ammaestrare altrui. cantari, 171: e quie ebe un
la si teneva ammantata per vestimento. cantari, 146: abbiendo la reina partorito
fecesi chiamare papa inno- cenzio sesto. cantari, 232: e pensò d'accusarla al
piace a me convien che piaccia. cantari, 11: e, quando quella damigella
2. dimin. amorosétto. cantari, 160: tant'allegrezza avea la giovinetta
fuoco, o la mitera. cantari, 151: i'giuro ed imprometto all'
sopra ciò hai impedita la mia andata. cantari, 233: sopra tutte l'altre
dito viene una vena del cuore. cantari, 35: e, quando mi vorrai
apparita, amor, un'angelina. cantari, 34: e lui li disse:
/ che alquanto vi sia raccomandato. cantari, 294: e poi ti conteraggio le
bellezza purissima, quasi sovrumana. cantari, 203: dama, angel di paradiso
vive e sta sempre in angoscia. cantari, 217: giunti in parigi, la
o angosciosa morte, vieni a me. cantari, 140: e vidde morta in
o vana gloria de fumane posse! cantari cavallereschi, 210: va', leggasi di
detti danari più e più volte. cantari, 116: e fèlli dare seicento ducati
tutti gli altri mali sono anullati. cantari, 87: infra lor due non bisognò
: anticamente disceso dal troiano enea. cantari, 5: nella città di roma
seguire, io la t'insegnerei. cantari, 126: e così stavan que'perfetti
in breve tempo pervenne valente scolaro. cantari, 255: e lo re poi,
e d'argomenti per combattere la terra. cantari, 23: ogni prode uomo e
, manifestamente le cose si conosceano. cantari, 27: e, quando il giorno
li vuole appariscenti come tu se'. cantari, 172: e serviva sì ben,
che sta sorgendo, che spunta. cantari, 297: acònciati con dio a tuo
appariscenza veracemente avanza ogni altro fusto. cantari, 12: se...
, il quale appellato fu nicostrato. cantari, ix-824: di borgogna avea la
/ a sua corte v'apella. cantari, 139: e fece allor la duchessa
appellò al successore di papa innocenzio. cantari, ix-819: un cavaliere è qui
appello contra pietro re di raona. cantari, 221: il re tiene in prigione
nelle ricchezze consista il sommo bene. cantari, 215: vennegli in cuore e
palco, sotto il quale sempre mangiava. cantari, 275: diss'ella: -un
su per le scale n'andò. cantari, 20: e poi discese in terra
appiccare (il fuoco). cantari cavallereschi, 114: con la testa della
morte è apposta al mio marito. cantari, 145: egli apponea lor ch'
in questa notte appresentato le vostre acque. cantari, 36: e lo destrier
appresso. 13. quasi. cantari, 36: e infin la sera,
in ciascuno / stato sii approvato. cantari, 66: e spesso vi facea torniamento
assai con fronde verdi e folte. cantari, 326: poi riguardava intorno gli
, oppure in arcioni). cantari, 104: e, giunta nel campo
vo dietro a quel che m'arde. cantari, 128: amor, perché m'
di malinconia mi consumo e ardo. cantari, 201: questo barone essendo d'amor
e non da parenti o da danari. cantari, 95: ecco la gente d'
: imperseveramento di parlare nutricò arditanza. cantari, 154: siccome lion- cel pien
che se fenda con coltello. cantari, 32: allor li rispondìa,
andare cavando e cercando radici selvatiche. cantari, 206: nel prato sì v'
vergogna l'uomo che sia argoglioso. cantari, 149: -noi non sappiam di cui
argomentate bene al vostro parere difendere. cantari, 138: disse 'l duca adirato:
napoli una armata di settanta galee. cantari, 322: fece alla nave raccostar l'
armato nelle fortezze della nostra casa. cantari, 161: fece guernire / ciò che
pazienza, con esso procederò avanti. cantari, 177: e, come damigello
e arma- dura, fu grande. cantari, 42: tosto elli corson, preson
armeggiava, faceva feste e donava. cantari, 38: or per la terra
fatto grande onore, e armeggiata. cantari, 250: e la reina poi il
, sm. disus. ermellino. cantari, 31: una cerva sì prese,
il... terreno lombardo? cantari, 308: ancor sendo piccino,
avea dovere essere gran gentil donna. cantari, io: e tavole imbastite furon
cui la nota non è intesa. cantari, 255: cantar sapeva e stormenti
furia dell'arrabbiato e commosso popolo. cantari, 323: pare un leon famelico
ferro di fernocchia alla città di pisa. cantari cavallereschi, 65: madre mia,
arrenderono i fiesolani, salve le persone. cantari, 153: veramente tu hai vana
arrendersi. -intr. ant. cantari, 320: e, non avendo più
, il quale io vi ho detto. cantari, 53: e quella gente allor
ridotto; sfortunato, disgraziato. cantari, 61: signori, intendo che per
tu ci doni due paia di capponi. cantari, 67: ma quella donna per
che siamo oltre il mare. cantari, 153: cortesemente disse chiamano
il male che egli fece superbiendo. cantari, 274: e quella donna,
fronte, ogni giorn'a le mani. cantari, 69: quel saracin avea tanta
, propose di tornare a parigi. cantari cavallereschi, 66: figliuol mio, bastare
del gran navilio che viene appresso. cantari, 303: io ti dico e fac-
che 'l traditore è morto e dicollato. cantari cavallereschis 220: tanto tosto in segreto
amore e crudeltà gli han posto assedio. cantari, 114: ad ogni malattia egli
combattere); massa di armati. cantari, 241: le milizie sapete sono tante
a questa s'assembrasse in gentilezza. cantari, 294: ha du'sì bei figliuoli
su una pietra verso il merigge. cantari, 167: allora il re gibel per
si è come cerbio alla fontana! cantari cavallereschi, 122: nell'arme presto
v'era, si sforzò d'assicurarsi. cantari, 80: tosto di dosso si
notte, stando ignuda, assiderare. cantari, 326: e 'l corpo, stanco
li venti caldi che vi ventano. cantari, 168: chiamato fu signor di
asolve che la penitenzia non è compiuta. cantari, 249: s'inginocchiò con molta
picciolo venticello che subito va via. cantari cavallereschi, 9: nacque un figliuol
5. disus. tr. cantari, 64: pareva che del paradiso uscisse
tua è assimigliafa alla palma. cantari cavallereschi, 22: tutti furon tra-
altre, l'incalza a suonare. cantari cavallereschi, 3: però ricorro a te
modi simile il diceva al grande ettore. cantari, 70: il fero e l'
dicea, non per colpa commisa. cantari, 276: e quattro re di lei
: aiutati, e io t'atrò. cantari, 51: se posso atare la
con l'arme e con la balestra. cantari, 317: amor, tu m'
opera naturale niuna conversione è indietro. cantari, 325: e'con amor parlava
. impiccare. - anche rifl. cantari cavallereschi, 66: tu ti vuoi far
promessa, nel cammino l'avvelenarono. cantari, 294: io t'imprometto, se
reame di francia generai vicario lasciarono. cantari cavallereschi, 68: io non
.. l'ho venduto sette. cantari, 179: che gente siete voi,
. attorno attorno: tutt'intorno. cantari, 273: mandò subitamente in suo aiuto
conobbe che eli'era attoscata. cantari, 243: e la reina in su
ciò che il tempo era brieve. cantari, 161: qual taglia teste e quale
pervenne là dove l'abate era. cantari, 49: avanti sera, allo calar
tu non dimostri ne la vista tua. cantari, 27: il soldano / gli
e a fortificare i membri d'entro. cantari, 50: se tu se'pover
, che lasciarlo perdere o guastare? cantari cavallereschi, 60: l'imperatore aveva
guadagnato in tormento del suo signore. cantari, 6: dopo la morte di
manifesto che ella abbia voluto avvelenarvi. cantari cavallereschi, 54: la mia madre
suoi mali, martoriata, confessò questo. cantari, 309: e, come amore
alvavventura: in cerca d'avventura. cantari, 31: dire vi vo'de'cavalieri
credi che sia in maggior miseria. cantari, io: se da mangiare avessimo e
cui meriti elli acquistasse vita eterna. cantari, 39: io son avventuroso di cotanto
tuo comune fa contro a te. cantari, 318: incominciar l'avversario a ferire
le piccole né ne le grandi somme. cantari, 12: ed ogni giorno s'
rende avvisati e i secondi consola. cantari, 54: disse: - pulzella gaia
gelosia. -di animali. cantari, 175: così guardando vide da l'
tosto barbaresco o can da giugnere. cantari cavallereschi, 122: ha'tu veduto quando
e grandissimo diletto prendea nelle caccie. cantari cavallereschi, 60: io lasserò le
si conviene, ohe furono topi. cantari cavallereschi, 153: -dimmi, donna,
2. come ingiuria. cantari cavallereschi, 82: gan di maganza,
gran calci e poi forte mordendo. cantari cavallereschi, 157: baiardo a
uccelli lodano iddio con loro canti. cantari cavallereschi, no: cavalcando ver l'
fattane armare una, su vi montò. cantari caval lereschi, 22 7
, che se fusse lordo noi vorreste. cantari cavalleraschi, 148: rubata è la
5. ant. percorrere. cantari cavallereschi, 95: tutto quel giorno cavalcando
. sostant. ant. calpestio. cantari cavallereschi, 72: andava pian che nulla
, a difesa delle gambe. cantari cavallereschi, 180: principalmente il battaglier
gli calzarono li sproni dell'oro. cantari cavallereschi, 180: principalmente il battaglier
circuito delle loro camere racchiuse dimorano. cantari cavallereschi, 143: ritorniamo al
cammegli, e monete grosse come bisanti. cantari cavallereschi, 128: e come malagisi
sono messi alle ispade e morti. cantari cavallereschi, 35: le mie prodezze
delle truppe; campo di battaglia. cantari cavallereschi, 166: raccontar non potre'la
alcuno tirate, cominciarono a sonare. cantari cavallereschi, 198: carlo com'è
, io te ne fo carta ». cantari cavallereschi, 243: la morte sempre
, e mai non vidon maglia. cantari cavallereschi, 104: -e un -disse rinaldo
un suo cancelliere con grande mandato. cantari cavallereschi, 39: io son di
, non si vogliono più sostenere. cantari cavallereschi, 7: fu re e tenne
lo disse gli farei trarre dalla canna. cantari cavallereschi, 219: o brutta puttanella
una parte e dall'altra morirono. cantari cavallereschi, 135: prego l'eterno padre
, dal leuto di dioneo aiutata. cantari cavallereschi, 39: io son di rana
, le giostre, i canta [= cantari] e sonari, = deriv
paladini, come si legge in que'cantari. sacchetti, 1x4-21: battendo ferro
, come si canta un cantare. cantari cavallereschi, 25: leggi morgante,
a momenti la fresca vena di certi cantari popolareggianti. 3. i singoli
gran portare, ché bene portano quattromilia cantari. pulci, ii-133: quattro cantar
. 2. locuz. a cantari: in grande quantità. magalotti,
sm. ant. chi componeva e recitava cantari. -al plur.: corporazione di
con riso: con gran letizia. cantari cavallereschi, 243: la limosina all'alma
, tanto gli avean dilicati e belli. cantari cavallereschi, 98: zefiro dolze spirava
che ciuriaci niuno romore potè fare. cantari cavallereschi, 21: guglielmo provenzal sanza
mise inanzi per combattere con fiovo. cantari cavallereschi, 12: di milon d'
... pur n'uscì fuori. cantari cavallereschi, 22: come i popon
due cappelli tutti rosi dalla vecchiezza. cantari cavallereschi, 128: e come malagisi
il credito, andò in polleria. cantari cavallereschi, 63: orlando col gaglioffo
, che si pascono ne'gigli. cantari cavallereschi, 228: crescendo si fe'molto
: loro carico pare sia md cantari di cera, migliara 14 di schienali e
lunga, che parea proprio desso. cantari cavallereschi, 97: quando misse man
mento li diti de li sancti sermoni. cantari cavallereschi, 184: rispose il
, ché sono forti oltra misura. cantari cavallereschi, 192: la donna tolse
non n'avea che gli piacesse. cantari cavallereschi, 236: così tutti e due
toge, ch'el è raxon. cantari cavallereschi, 58: fu questo fatto presso
/ l'altro una guanciata i dava. cantari cavallereschi, 251: rotolando il piattello
scrivere, comporre; anche disegnare. cantari cavallereschi, 147: così fu sentenziato e
fu ne'suoi tempi ricchissimo cavaliere. cantari cavallereschi, iy: ora vi conterò
un luogo: essere originari. cantari cavallereschi, 19: il primo fu gilfroì
voce a significare quella cosaccia. cantari cavallereschi, 63: orlando col gaglioffo s'
/ a pistoiesi le fe muover guerra. cantari cavallereschi, 166: la magna
come dandole a chi noi valea. cantari cavallereschi, 9: questo si ebbe
cappuccio con tutto il vaio appiccato. cantari cavallereschi, 95: baiardo e calcabrino,
fosse cattolico, come dovea essere. cantari cavallereschi, 128: orlando era catolico
, su per la scala n'andò. cantari cavallereschi, no: cavalcando ver l'
un l'altro a libito sconfisse. cantari cavallereschi, 7: accrebbe ancor la
anello di dito e donòllo al giudice. cantari cavallereschi, 258: non voglio,
- al figur.: sviare. cantari cavallereschi, 98: dua cigli sottili,
che tutti gli altri siano ciechi. cantari cavallereschi, 35: io son colui
dipinte o disegnate). cantari cavallereschi, 82: gan di maganza,
tutti nelle lor caverne / posavono. cantari cavallereschi, 245: tornava orlando all'
da clozza / i dà sul cavo. cantari caval lereschi, 101:
fare in celato nelle nostre cellette. cantari cavallereschi, 27: e lassò dido,
che 'n rime orno e celèbro. cantari cavallereschi, 39: io son di rana
che 'ntendendo il terzo ciel movete '. cantari cavallereschi, 60: io lasserò
quantunque avesse di molte il disegno. cantari cavallereschi, 98: chi la vedea stupito
di festa, e mantenne corte. cantari cavallereschi, 145: dopo cena ogni om
cento, rendere cento volte maggiore. cantari cavallereschi, 243: quel ben che per
cerca: cercare, ricercare. cantari cavallereschi, 150: disse rinaldo allor:
come là dov'egli era nato. cantari cavallereschi, 9: buovo chiamossi il
rono il detto braccio essere di legno. cantari cavallereschi, 60: io lasserò
non sia falsa la nostra speranza. cantari cavallereschi, 20: constanzo padre fu
tale bene non si perde mai. cantari cavallereschi, 124: e se rinaldo lì
di senno guerzo e zoppo. cantari cavallereschi, 108: beato a chi si
sf. ant. accetta. cantari cavallereschi, 108: or chi vedesse il
cui si trova la chierica. cantari cavallereschi, 150: disse rinaldo allor:
questa pietra edificherò la chiesa mia. cantari cavallereschi, 12: di milon d'
, buono uomo; lasciaci dormire. cantari cavallereschi, 8: ritorniamo al sir
per firenze entro quando fate giostra. cantari cavallereschi, 187: quella [spada
, vidde sensibilmente l'anima sua. cantari cavallereschi, 229: aveva orlando circa sette
castello a coloro che 'l guardavano. cantari cavallereschi, 124: e se rinaldo
fronte e sulla nuca. cantari cavallereschi, 247: orlando si fermò e
usato in riti magici. cantari cavallereschi, 88: io vi comando,
elisei, e di cognominarsi degli alighieri. cantari cavallereschi, 12: dal detto ansuigi
qual cosa ella il cognominò silvio. cantari cavallereschi, 29: il quarto libro poi
-fare colazione: mangiare, rifocillarsi. cantari cavallereschi, 236: così tutti e due
fida mia, colonna e torre. cantari cavallereschi, 7: il re pipin
groppa; ma tutto era nulla. cantari cavallereschi, 104: -e un -disse rinaldo
future novelle con una desse principio. cantari cavallereschi, 88: io vi comando,
... voi tacereste dell'altra. cantari cavallereschi, 48: dopo il dolce
, voltarsi verso le sue insegne. cantari cavallereschi, 167: in termine d'
: quando amor cominciò darvi battaglia. cantari cavallereschi, 83: rinaldo comenzò
adamo, acciocché riempiessono la terra. cantari cavallereschi, 17: ora vi conterò con
uomo malvagio, truffatore, lestofante. cantari cavallereschi, 97: quando misse man ne
pensossi di volere suo compar divenire. cantari cavallereschi, 55: partito ch'è
troppo più che perduto non hai. cantari cavallereschi, 73: deh, vengavi
lagrime de'suoi congiunti fossero concedute. cantari cavallereschi, 135: prego l'eterno
che vi trasmuta da'primi concetti. cantari cavallereschi, 128: orlando era catolico e
chiamasse contento dentro dalli suo'confini. cantari cavallereschi, 47: soccorrimi per dio in
; corruttore; violentatore. cantari cavallereschi, 209: niun tuo effetto a
regno faceano cospirazione contro a lui. cantari cavallereschi, 12: fu marchese e
e tegnamoci sempre in della sua balìa. cantari cavallereschi, 67: carlo con la
quello che domandarono sopra una questione. cantari cavallereschi, 135: prego l'eterno padre
, / raffigurato a le fattezze conte. cantari cavallereschi, 35: le mie prodezze
le persone che vi abitano. cantari cavallereschi, 179: carlo mandò a dir
, a che si die'più fede. cantari cavallereschi, 137: io contrafarò la
la mia impresa, o di contrariarla? cantari cavallereschi, 143: chi vorrà la
caparbietà nei confronti di qualcuno. cantari cavallereschi, 172: regina la farò e
e tennila fino alla venuta del signore. cantari cavallereschi, 137: e così gan
dell'uomo; i precordi. cantari cavallereschi, 219: o brutta puttanella /
un coltello, e una lancia. cantari cavallereschi, 123: gionto allo scudo
si era il giuoco della gherminella. cantari cavallereschi, 47: soccorrimi per dio in
ciò che egli ci troverebbe modo. cantari cavallereschi, 103: e mai non uscì
per passare il core già messa hai. cantari cavallereschi, 243: la morte
, con poca strettura si leghi. cantari cavallereschi, 214: ed io manderò giù
quelle che tanto vi dispiacciono cordialmente. cantari cavallereschi, 45: quando re carlo di
. recipr. colpirsi a cornate. cantari cavallereschi, 106: hai tu mai visto
sanza questi quarantaquattro re di corona. cantari cavallereschi, 60: io lasserò le
. correntemente, comunemente, ordinariamente. cantari cavallereschi, 23: poi leggi 'montelion
alcuna cosa risparmiò il circustante contado. cantari cavallereschi, 81: correano gli anni
che ben pareva un leo iscatenato. cantari cavallereschi, 102: malgisi dé di
/ dimme el ver senza tardare. cantari cavallereschi, 119: -io non ho
nona aspettato che 'l prenze si levasse. cantari cavallereschi, 69: io vi prometto
pasco, e frutti assai e buoni. cantari cavallereschi, 95: tutto quel giorno
crini del cavallo e tutto intronato. cantari cavallereschi, 102: malgisi dè di sproni
-sm. per metonimia: cavallo. cantari cavallereschi, 171: fa'che gli parli
che si fece per tutta cristianità. cantari cavallereschi, 40: io son malgigi
e facendo altre cose assai vituperose. cantari cavallereschi, 162: come la storia
e domandolla perché così crudelmente gridava. cantari cavallereschi, 187: questo dispiacque molto
, altro bene ornai non spero! cantari cavallereschi, 212: amor co'dardi
o fusse, voi il manifestiate. cantari cavallereschi, 55: avea da lato
vedute, dubitava non fosse alcuna dea. cantari cavallereschi, 75: quei baroni feciono
riposò molto bene per assai tempo. cantari cavallereschi, 223: e'mi bisogna a
ben temporal, che lei onora. cantari cavallereschi, 94: disse rinaldo: -cusin
con chiarezza, dar risalto. cantari cavallereschi, 70: fece a sé carlo
piave, degnissimo patriarca di ierusalem. cantari cavallereschi, 62: brigate graziose e
luoghi più convenevoli al culto umano. cantari cavallereschi, 179: sopra del campo
capitano del detto luogo de l'aquila. cantari cavallereschi, 135: essendo il traditore
ha più bisogno di consigli. cantari cavallereschi, 147: almo deliberato non bisogna
prima, dopo, in seguito. cantari cavallereschi, 118: disse rinaldo: -i'
gran valore / uno elmo venne. cantari cavallereschi, 123: i dua baron
lo quale vui amate con tanto desire. cantari cavallereschi, 92: alda bella vigiendol
della mano manca come della ritta. cantari cavallereschi, 85: io voglio con fu-
destra, ed atante della persona. cantari cavallereschi, 247: non fu sì tosto
, sì morrete di morte ». cantari cavallereschi, 137: io contrafarò la
, 154: e detto fue fatto. cantari cavallereschi, 49: detto e fatto
staio di pere mèzze alle mosche. cantari, 37: messer galvano si puose a
da'diavoli alle pene dello 'nfemo. cantari cavallereschi, 8: il diavol nel portò
davvero. -per simil. cantari cavallereschi, 184: veder mi pare il
far cosa niuna al lor modo. cantari cavallereschi, 85: caro mio cusino,
combattere con armi da taglio. cantari, 320: cerbin, valente, famoso
al fuoco ad arderla e dibruciarla. cantari, 302: la cameriera fu presa e
tr. ant. decapitare. cantari, 292: chi non prova il vanto
navi sé e la loro oste raccolsero. cantari cavallereschi, 6: come dichiara a
mene da v anni o più. cantari cavallereschi, 109: e come dreto
/ ed e'si difenderon bene appresso. cantari cavallereschi, 158: ei si difese
. -impotenza, sterilità. cantari carnascialeschi, 1-173: molti, che dinegaro
non è vana appo il signore. cantari cavallereschi, 93: diletta sposa,
dimorerò con diletto a te lontana. cantari cavallereschi, 189: combatto per te
/ ad alimeto il loro affar dispose. cantari, 49: que'cavalier non
è statu, / mi ritomu a cantari, / ca forse levimenti / da dimu-
chiaro davanzali, xvii-222-4: allegrosi cantari, / molta merzé vi chero
rasimi di diri, / ben di'cantari e mustrari alligranza, / ca senza
farsi conoscere, fare le presentazioni. cantari cavallereschi, 138: se pel passato io
nel suo dipartimento la faretra sonante. cantari cavallereschi, 194: quel che gli
rasuni di diri, / ben di'cantari e mustrari alligranza. guittone, xii-i
, fuori del comune, straordinario. cantari cavallereschi, 27: anche achille di ettore
buttar giù dal cavallo con violenza. cantari, 33: quanti n'è qui e
raro. prova, cimento. cantari cavallereschi, 19: fece gran fatti anco
portare a termine un'impresa. cantari cavallereschi, 207: o cieco, alato
li pistoiesi romarrebbono distrutti e disfatti. cantari cavallereschi, 101: carlo e parisi resterà
dell'uomo per morte si dissolve. cantari cavallereschi, 244: morte tutti ci
per saperla meglio disporre alla mente. cantari, 55: galvan la lettra ebbe
mandare in rovina, distruggere. cantari cavallereschi, 165: un giorno fùmi a
toscana e in più parti di lombardia. cantari cavallereschi, 184: rispose bradiamonte:
gl'infedeli alla distruzione de'cristiani. cantari cavallereschi, 208: per te [cupido
così è distruzione di tutte virtudi. cantari cavallereschi, 272: appresso ne uscì louise
vi fosse molte magioni, ma una. cantari cavallereschi, 142: carlo ti manda
/ subitamente, sanz'altro divario. cantari, 95: quando io volessi assai
angustiarsi, consumarsi di dolore. cantari cavallereschi, 198: non è nessun che
l'altra mattina fede uno figliuolo. cantari cavallereschi, 225: un dì berta sua
di più colpo che soave vento. cantari cavallereschi, 98: zefiro dolze spirava
li nostri peccati / patir tanta dolìa! cantari, 35: da te mi part'
tanto! -compassione, commiserazione. cantari cavallereschi, 53: in braccio prese il
con dar volta suo dolore scherma. cantari cavallereschi, 131: il tempo vola come
baron di cui nel mondo dotti. cantari, 38: -fa'che lo nostro amor
cosa e ogni lavorìo di metallo. cantari cavallereschi, 6: come dichiara a punto
cose di te non cercherai ». cantari cavallereschi, 29: ecci quattro altri
siccome a tal signore è del dovere. cantari ragione di pretender da lui la fedeltà
ad animali, a cose inanimate. cantari cavallereschi, 29: il quarto libro poi
: tutti in una volta. cantari cavallereschi, 157: i'vo metter costoro
cai vano istare in grande druderia. cantari, 300: quelle gioie mi deste
se volesse servire a nabucodonosor re. cantari cavallereschi, 69: non vi dubitate,
in alessandria a guido de'ricci. cantari cavallereschi, 215: berta disse a
, iii-505: non ha pensato ai cantari -e alla tavola ritonda in prosa -e
di diri, / ben di'cantari e mustrari alligranza, / ca senza
valuri; / dunca ben di'cantari onni amaduri. guittone, xlix-69: onne
di loro inganni avendo gran paure. cantari cavallereschi, 15: di lui discese don
d'un vento occidental dolce conforto. cantari cavallereschi, 99: in questo ragionare
tua; fa che ti piace '. cantari cavallereschi, 88: che comandi
del fonte della sua vera pietà lavati. cantari cavallereschi, 228: pare a
, un gran dignitario). cantari, 56: messer galvano dentro fa l'
precipitare al suolo, abbatterlo. cantari cavallereschi, 191: cadde il pagano disteso
come la confessione si dovesse fare. cantari cavallereschi, 116: per quel vero
essere attuato, essere effettuato. cantari cavallereschi, 223: ei mandò gente a
-figur. cantari cavallereschi, 213: quando il fuoco è
.: pesante falda dell'armatura. cantari cavallereschi, 123: gionto allo scudo il
/ ch'è del mio cor lumera! cantari, 57: messer galvan con lei
a'rei pene debite sono rendute. cantari cavallereschi, 204: signor, che avete
, e non falli il latino. cantari, 13: io t'adimando e cheggio
mi parto, ancor mi sia pesanza. cantari, 291: messer, questo
; / évi intagliato fiore e blanzifiore. cantari cavallereschi, 174: va', disse
lo morire / sarami poco peggio. cantari cavallereschi, 29: un libro bello
, darsi da fare inutilmente. cantari cavallereschi, 89: ditime il ver,
assai, pur che tu il veggi. cantari cavallereschi, 52: la- sciam berta
molti falò il dì e la sera. cantari cavallereschi, 127: la donna,
avere la convinzione, credere. cantari cavallereschi, 222: con buona e segreta
fantina / certamente istar sanza disagio. cantari cavallereschi, 218: i medici ne
savere / certanza di suo stato. cantari cavallereschi, 3: ricorro a te,
di me quello che tu vorresti vedere. cantari, 38: se tu se'cotal
trunco o per muro edera serpe. cantari cavallereschi, 98: amor negli occhi
fatto, che non possono più fare. cantari cavallereschi, 49: feceno a
seria; scherzo, burletta. cantari cavallereschi, 215: dica che una farsa
l'invulnerabilità); incantesimo. cantari, 106: montò sul suo cavallo per
: reale, effettivo, concreto. cantari cavallereschi, 46: immaginossi il loro amor
comprendere niuna vera fazione di fiorio. cantari cavallereschi, 163: riguardava le belle
cogli fedeli d'un'altra fede. cantari cavallereschi, 276: questo destrusse la
/ di questo nostro disipolo tanto felize. cantari cavallereschi, 131: felice non si
imagine della vostra intera bellezza. cantari cavallereschi, 216: ora ch'ella è
in contrapposizione a cristiano). cantari cavallereschi, 272: appresso de alarino nacque
'l frutto delli felloni mena a perdizione. cantari cavallereschi, 109: disse rinaldo:
fu più nell'abito femi- nile. cantari cavallereschi, 175: la vesta femminil si
asta, ecc.). cantari cavallereschi, 187: la grossa mazza si
fien tardi a chi gli aspetta. cantari, 323: cerbin con quella gente
poco; già non può fallare. cantari cavallereschi, 92: e'si voi gir
: subire una morte violenta. cantari cavallereschi, 243: in sulla croce per
pianse rammentando tutte le cose passate. cantari cavallereschi, 239: a sutri s'ammalò
colui in cui non è fermezza. cantari, 212: sai tu perché amor si
terra, espertissimo e feroce divenne. cantari cavallereschi, 16: di lui nacque quel
di inferriata o di grata. cantari cavallereschi, 47: l'aspetta ad una
-anche: cancello, ringhiera. cantari cavallereschi, 214: io qui t'aspetto
sostegno / e levar iesù del legno. cantari cavallereschi, 96: cacciò mano in
di fuoco nel campo d'oro. cantari cavallereschi, 39: per carlo magno portavo
romagna famoso. -fiascòtto. cantari cavallereschi, 245: chi porta carne e
. -acer. fiascóne. cantari cavallereschi, 241: io voglio andare ad
disprezzare, tenere in poco conto. cantari cavallereschi, 200: pignalion vedendo il suo
e vientene. -ficarèllo. cantari, in: trovò questo un canestrello,
a ciò a far pace di nuovo. cantari cavallereschi, 20: il secondo
quando n'è tolto il fieno. cantari cavallereschi, 120: d'un fenile
non mi sarebbon fieri e disdegnosi. cantari cavallereschi, 250: carlo con la
il pazzo non conosce il buono fine. cantari cavallereschi, 223: namo,
, acuminato, appuntito, affilato. cantari cavallereschi, 7: quel carlo magno cogli
connessa una notazione ironica). cantari cavallereschi, 24: leggi quel libro di
è di fino acciaio forbito a spada. cantari cavallereschi, 123: gionto allo scudo
persona si potea difendere da loro. cantari cavallereschi, 30: feron patir la pena
scegliere necessariamente il male minore. cantari cavallereschi, 85: io voglio con fusberta
la sua lancia andoe in pezzi. cantari cavallereschi, 93: noi volemo andar fino
intendere insiememente lo splendore colla percossa. cantari cavallereschi, 106: hai tu mai
il miglior cavalier di questo mondo. cantari, 45: più lucente che stella questa
è illuminato da lui per cognoscimento. cantari cavallereschi, 130: il tuo fonte
fosti al sangue mio più degno! cantari cavallereschi, 273: buovo d'antona
egli era più bello che prima. cantari cavallereschi, 215: de'suoi panni l'
granaio. - anche al figur. cantari cavallereschi, 118: la volpe è già
. irremovibile (un proposito). cantari cavallereschi, 168: deh, non aver
, come mazza va tondo. cantari cavallereschi, 253: dagli una coppa
stefano protonotaro, 1-5: mi ritomu in cantari, / ca forsi lèvimenti / da
in poca ora ebbe tutti spezzati. cantari cavallereschi, 173: quella dama sì bella
-fissamente (guardare). cantari cavallereschi, 67: carlo con la sua
nanzi a lei pietà non farà motto. cantari cavallereschi, no: vidono arme bianche
... adiutorio contro alle fortune. cantari cavallereschi, 112: rinaldo per
appetito ardentissimo desi derarono. cantari cavallereschi, 24: leggi quel libro di
che l'aere n'esca fuori. cantari, 318: non altro bisognò che questo
a pezzi; battere, colpire. cantari cavallereschi, 106: e l'uno l'
xm o 14 anni a l'ordine. cantari cavallereschi, 275: gerardo frate de
per la sua straordinaria bellezza. cantari cavallereschi, 98: dua cigli sottili,
/ come vittorioso e buon guerriere. cantari cavallereschi, 212: cupido mostrò lo
e le barbette alle zampe. cantari cavallereschi, 94: tu fai al tuo
-anche: forte, robusto. cantari cavallereschi, 188: a sé restrinse la
per fuggir via dall'infìniti danni. cantari cavallereschi, 104: can, traditori,
per una violenta emozione). cantari cavallereschi, 255: il sangue al core
come cosa pestilente è da fuggire. cantari cavallereschi, 130: sempre si de'star
. (femm. -a). cantari cavallereschi. 222: miseli a cavallo travestiti
battaglia s'attaccò con più furia. cantari cavallereschi, 190: con tanta furia e
tanta furia che molto campo acquistò. cantari cavallereschi, 71: essendosi alla tavola accostato
dio un loro assassino e bargello furioso. cantari, 297: sì come
qualcuno a furore: battersi contro. cantari, 49: avanti sera, allo calar
spesso usato come espressione ingiuriosa). cantari cavallereschi, 247: giunto questi in capo
: portamento aggraziato, avvenente. cantari cavallereschi, 98: due cigli sottili,
gliardo, combattivo. cantari cavallereschi, 198: eran chiamati cavalier gal-
verso la casa, forte schiamazzando. cantari cavallereschi, 109: come...
uomini, ma dilettamento degli garzonetti. cantari cavallereschi, 55: avea da lato
gatto. -per simil. cantari cavallereschi, 65: non fu sì presto
questa gelosia è buona e leale. cantari cavallereschi, 255: la madre che con
mansioni; premuroso, sollecito. cantari cavallereschi, 135: sempre geloso fui del
di persone spregevoli; gentaglia. cantari cavallereschi, 119: andate ne la terra
tutti i piedi si sbucciarono e insanguinarono. cantari cavallereschi, 198: non è nessun
aspetto onesta, cara e vaga. cantari cavallereschi, 258: i nobili baron fèr
della nobiltà e della cortesia). cantari cavallereschi, 35: io son quel carlo
terra, a battaglia, a piede. cantari cavallereschi, 35: 10 sono il
raffinatezza di esecuzione, leggiadramente. cantari, 96: a me donò la mia
tose. popol. tufm'imbattei in cantari, un rappresentante di fabbriche fetto
dovuto agli iddìi immortali potevasi dubitare. cantari cavallereschi, 60: io lasserò le
ne la portaron nella santa gesta. cantari, 298: messer ruggieri a corte è
della grande madre dopo 'l dosso. cantari cavallereschi, 106: per doglia orlando
, e lasciorogli andare dovunche vollono. cantari cavallereschi, 186: a me parrebbe
eran l'ombre dolenti ne la ghiaccia. cantari cavallereschi, 105: 'n inferno
e fagli segno di grande umiltade. cantari cavallereschi, 177: se lui il
mano; asta, giavellotto. cantari cavallereschi, 123: a un tolse di
se l'abbia sanza briga alcuna. cantari cavallereschi, 53: in braccio prese
/ con compagnia ciascun di schiera eguale. cantari cavallereschi, 185: non era in
tal virtù il gittò il baron giocondo. cantari cavallereschi, 137: tu, baron
, elegante, prezioso, raro. cantari cavallereschi, in: questo fu un cavaliere
con quella quantitate / ch'ognun poteva. cantari cavallereschi, 179: carlo mandò a
facciendo suo camino gendo a inferno! cantari cavallereschi, 46: la fortuna ria
di tua vita il termine non sai. cantari cavallereschi, 5: fece gran fatti
un esito buono o cattivo. cantari cavallereschi, 50: ebbegli a contare /
il soggetto si appresta a esercitare. cantari cavallereschi, 102: giva ambasciatore in inghilterra
te gire a trattare le cause. cantari cavallereschi, 217: e vedove e zitelle
a qualcuno: bastonarlo, percuoterlo. cantari, 103: costor pur gli imbottano il
sf. ant. giubba. cantari cavallereschi, 180: poi si vestì di
e questo claudio essere suo patrone. cantari, 40: fu mandato / che tosto
al primo suo morgante in 23 « cantari » con la giunta degli ultimi cinque a
» con la giunta degli ultimi cinque a cantari » della rotta di roncisvalle.
e del continuo lagrimar so'stanco. cantari cavallereschi, 77: giunto in babilonia,
queste contrade di me perverrà alcuna novella. cantari cavallereschi, 50: udendo carlo il
il tuo popolo con giusto giudicio. cantari cavallereschi, 179: carlo si darà giusta
fanciullo o della fascia quando tu poppavi? cantari cavallereschi, 225: non ha pezze
e 'l gorgerino di piastre lo campò. cantari cavallereschi, 200: gli pose il
., io (172): era cantari cavallereschi, 8: fu re, ma
di roma ix anni e iv mesi. cantari cavallereschi, riferimento al timone stesso)
candidora el governava colle sue mani. cantari cavallereschi, 54: berta per lo
bili e governatori del campo de'romani. cantari cavallereschi, 15: governatore de'cristian
; averlo in propria balìa. cantari cavallereschi, 184: veder mi pare il
lui men cara e men gradita. cantari cavallereschi, 204: la morta gente
esperto. -anche con metonimia. cantari cavallereschi, 17: salamon ebbe un figlio
più terre poi non diè di grappo. cantari cavallereschi, 65: non fu sì
-ricambiato di viva gratitudine. cantari cavallereschi, 138: se pel passato io
tua gravidézza scoprirà il fallo nostro. cantari cavallereschi, 241: pel duol
quante grazie volse da me, fei. cantari cavallereschi, 183: fammi una
grifo e la lingua piena di sangue. cantari cavallereschi, 169: guardati innanzi
al mio parer, era più grosso. cantari cavallereschi, no: cominci omo a
maglia, e appresso i pungenti sproni. cantari cavallereschi, 175: schinieri e arnesi
e solamente gli lasciò il grosso. cantari cavallereschi, 106: levò la spada in
otto preti lo portassono alla fossa. cantari cavallereschi, 229: lassamo andare mio
nella grotta: fare l'eremita. cantari cavallereschi, 69: udendo berta che 'l
ho guadagnata e 'l suo amore? cantari cavallereschi, 181: guada
il guanto per lo suo trombetta. cantari cavallereschi, 185: carlo gittò il guanto
viso, ch'era tutto cambiato. cantari cavallereschi, 218: i medici ne
prigioni che nella guardia erano tenuti. cantari cavallereschi, 213: berta a buona
i detti cavalieri scopersono il guato. cantari cavallereschi, 102: in questo bosco
. -scorreria, saccheggio. cantari cavallereschi, 22: quel rinaldo gagliardo e
sospenderla, cessar di combattere. cantari, 95: quando io volessi assai denari
erra -e gran travaglia nd'avi. cantari cavallereschi, 75: fecion di ricche vesti
. chiaro davanzali, xxiii-4: allegrosi cantari, / molta merzé vi chero,
vita, ch'è ombra di morte. cantari, 109: dicea come fa chi
ziera a guisa d'uno gigante. cantari cavallereschi, 100: son vestiti a
casa o da un determinato luogo. cantari, 100: trovossi in mezzo di quattro
guscio: essere molto ingenuo. cantari, 100: ecco che biagio s'accostava
ventre... i guttumi, i cantari, l'anfore. milizia, iii-
pranzo, il cibo). cantari cavallereschi, 253: vogli tu investigar che
credere che egli erano venuti per ispie. cantari, 157: il re fe'imbasciadori
pugno; sostenere col braccio. cantari, 25: pigliò lo scudo ed imbracciò
racomandossi alle sue orazione e partissi. cantari cavallereschi, 219: la damigella impaurita
se li abbattessono per virtù del corpo. cantari, 8: lo serpente,
. scommettere. - anche assol. cantari, 30: messer troiano disse: -
com l'omo ch'è 'mpenduto. cantari cavallereschi, 85: sia io impiso
da fare a similitudine de costantinopoli. cantari, 52: quelli di fuora
imperador che lassù regna'; cioè idio. cantari, 75: imperador de'regni sempiterni
dei romanzi del ciclo carolingio. cantari cavallereschi, 23: leggi i libri delli
al mare dove fu fondata ostia. cantari cavallereschi, 8: [carlo martello]
buoni pastori a fare le buone opere. cantari, 65: infra quel tempo lo
è messo in rodi in prigione. cantari, 271: e messo in letto e
, cogliere nel segno, azzeccare. cantari cavallereschi, 66: e prese un pollo
, e a presso due dragoni. cantari cavallereschi, 115: or tornare al danese
condurre a termine un'impresa. cantari, 58: tutti li cavalier sì preson
dono o in vendita). cantari, 54: io sì ti dico,
non falli 11 vostro dolze inconinzare. cantari, 5: con ciò sia cosa
avete tolte le cose sagrate a dio! cantari cavallereschi, 135: essendo il traditore
ant. indiavolato, infuriato. cantari cavallereschi, 157: baiardo a denti e
... induce dolori quasi intollerabili. cantari, 132: lo 'ndugiar sì mi
fac- cente, e assai industrioso. cantari cavallereschi, 224: il bisogno fa
un pensiero, ecc.). cantari cavallereschi, 131: infesta e cieca e
con lui, cominciò a infiammare. cantari, 157: il re coi suoi baroni
, per la fatica dello andare. cantari, 65: infra quel tempo lo mise
/ fabbricare, la qual temprata mette. cantari, 279: quando giunti furono alla
.. ed ingravidò di lui. cantari cavallereschi, 217: melon si ritrovone
e sanza alcuno vizio o vero difetto. cantari, 168: la pulzella argogliosa ingraziata
le paraule delli boni predicatori aulimentosi. cantari, 297: sì come cavalieri iniquitoso /
, aspro (una strada). cantari, 330: o giovinetti, vi guardate
figliuole ammaestrò secretamente a una a una. cantari cavallereschi, 158: innanti che 'l
! cecco, voi m'avete morto. cantari, 50: in più parte ch'
le insidie e le battaglie delle dimonia. cantari, 325: mentre che andava così
botte, percuoterlo violentemente. cantari cavallereschi, 230: tale il viso gli
(di valore pleonastico). cantari cavallereschi, 196: rinaldo gli uccise un
piedi alli monti pieni di tenebre. cantari, 163: la battaglia era sì
qualcuno: ricompensarlo lautamente. cantari, 97: partissi prima quel ch'avea
intramondue in camera n'andaro. cantari, 87: infra lor due
. rimbombare, risonare, rintronare. cantari, 259: tutta roma, prima che
annebbiarsi (la mente). cantari cavallereschi, 190: con tanta furia e
, che voi avete sostenuto costassù. cantari cavallereschi, 75: inverso lui usò
a pensare, non che a dille. cantari cavallereschi, 36: la casa di
da mangiare che quello da ardere. cantari cavallereschi, 70: deh, vogli
che qui ha sviluppata mia sentenza. cantari, 313: cerbino, inteso el mandato
null'omo lo sente prim'è nato. cantari, 101: subito in zambra entrò
, se di fè non se'sciolto. cantari, 85: sempre il mio cuor
amuri è statu, mi ritornu in cantari, /... / senza dimustranza
-di animali: furente, rabbioso. cantari cavallereschi, 219: carlo crucciossi e come
. per gran rabbia la si morse. cantari, 276: ricevuta la lettera
speme ag ghiaccio. cantari cavallereschi, 102: rinaldi si voltò a
sua passione perdonasse all'umana generazione. cantari cavallereschi, 144: inginocchiosse la persona
altra arme da offéndare che lancia. cantari cavallereschi, 105: orlando si scontrò
/ tossa e'nerbi quant'elli sono. cantari cavallereschi, 182: con la man
che l'inferme sanità v'acquistassero. cantari cavallereschi, 49: i medici chiamò
in mezzo tra loro e la rotta. cantari, 153: e 'l cavalier
quel tempo che stare dovea in officio. cantari cavallereschi, 130: giovani, misurate
ritrovarono un poco più di largura. cantari cavallereschi, 102: andianzene qua giù
cosa che più spesso gli grava. cantari cavallereschi, 243: non siate così
, / par che mia morte voia. cantari, 19: oh lassa isven- turata
il suo amante venire a lei. cantari cavallereschi, 214: io manderò giù
lenta: rispondere prontamente. cantari, 118: biagio non ebbe la parola
che per letargo o febre non perisca. cantari cavallereschi, 130: giovani, misurate
io addomandi la pace de'greci. cantari, 84: or leva suso e là
e gittossi alli piedi degli apostoli. cantari, 252: levandosi del parto la
un mezzo di offesa). cantari cavallereschi, 106: levò la spada in
è principio della cura della reuma. cantari cavallereschi, 115: in alto
vero che nel sonno l'era paruto. cantari cavallereschi, 198: carlo,
). ant. lodare. cantari cavallereschi, 118: il re rispose:
salute se medesimo diede a obbrobriosissima morte. cantari, 75: imperador de'regni sempiterni
/ dove sua bella vista rimirava. cantari cavallereschi, 121: -per quel
che illumina; scintillante, sfavillante. cantari cavallereschi, 180: si misse la forte
dell'ira, non vedevano lume. cantari cavallereschi, 113: rinaldo per
il gran splendor de la lumiera. cantari, io: tavole imbastite furon messe,
è statu, / mi ritomu in cantari. bonagiunta, xvii-120-36: maritate
io divenissi, una fanciulla amando. cantari cavallereschi, 131: per paura triemo
raccogliere il corpo mio e risuscitarlo. cantari, 268: ciò fu nel paradiso luziano
del maestro d'ascia). cantari cavallereschi, 179: carlo mandò di fuor
a darci questa ricetta? ». cantari, 19: la donzella fu tanto
dì, con altri in sua compagna. cantari, 160: usciti fuori alla bella
ant. malattia, infermità. cantari cavallereschi, 60: i medici, intendendo
, il traditore di roncisvalle. cantari cavallereschi, 154: fra gli altri,
; più abbondante di acque. cantari cavallereschi, no: cavalcando ver l'india
(un tenore di vita). cantari, 6: se prima tenne corte co'
nobile, generoso, intrepido. cantari, 308: ancor sendo piccino, /
essere ostinato. -sostant. cantari cavallereschi, 60: l'imperatore..
che ridotta del suo magno stato. cantari cavallereschi, 23: leggi i libri delli
luzimburgo, e per nulla rimagna. cantari, 43: pulzella gaia sua magna
perché sapea ne'tuon'far congettura. cantari cavallereschi, 24: ancoe c'è
a chi 'l prende è quasi nente. cantari cavallereschi, 60: io lasserò le
, sonoro (un suono). cantari cavallereschi, 17: ora vi conterò con
rompon le strade malandrini e furi. cantari, 75: tre malandrini avevano rubato /
riferimento al destino e alla fortuna. cantari, 313: o maladetto / fato -
in questa / io meno vita dura. cantari, 311: inteso avea cerbino /
veronesi]. -crudeltà. cantari cavallereschi, 207: o cieco, alato
un'azione, un incarico. cantari cavallereschi, 223: sappiate l'ira,
che la sera avea altra maninconia. cantari, 7: bel gherardin, che suo
voglia bizzarra, capriccio assurdo. cantari cavallereschi, 166: quando amansor intese il
onestamente; ingenuamente, candidamente. cantari, 20: la fata, che gli
« mala via tieni! ». cantari, 39: or mi soccorri, ch'
a dì detto morì uno mammolo. cantari cavallereschi, 230: i mammoli con
». 2. traditore. cantari cavallereschi, 146: or non avevi tu
questo basti di sua mala mancia. cantari cavallereschi, 8: allor si spensono i
, a una pattuglia). cantari cavallereschi, 179: piacque al pagano tal
ambasciata loro sì come loro fu imposto. cantari, 313: cerbino, inteso
del nimico che venia contro di lui. cantari cavallereschi, 106: levò la spada
sieno in guerra l'opere sue. cantari cavallereschi, 196: pignalione, / bello
manifesta in quel ch'ella conduce. cantari, 37: fa'che lo nostro
martini, 4-244: il cofuoco. cantari antichi, lxxxv-141: ancora ti voglio mitato
figliuoli sieno manigoldi, né ancora demoni. cantari cavallereschi, 118: signor caro,
de lo sange e mantenuta da epsa. cantari, 75: imperador de'regni sempiterni
-per estens. intrattenere; curare. cantari, 145: re tarsiano di bravisse /
fiorio non curava de altra manza. cantari cavallereschi, 165: un giorno fumi a
tempo stata maritata e altre cose assai. cantari, 262: tu sei figliuola peggio
frustato io sia con aspra marmeruca. cantari, 136: di fuor del giardin
ant. turbarsi, affliggersi. cantari antichi, lxxxv-141: disse el giovane:
remito che ci sia per certo. cantari cavallereschi, 3: esser preso dalla gente
. cerimonia funebre, mortorio. cantari cavallereschi, 197: mandato si fu via
a cesare, sì si ritrassero. cantari, 55: se scampar vo'mi,
, disse [ecc.]. cantari, 268: spogliossi il re, ché
ai non cristiani in genere). cantari cavallereschi, 24: anco c'è altobello
cioè non son figliuoli di dio. cantari cavallereschi, 7: del re pipin
2. nodoso, nocchieruto. cantari cavallereschi, 235: mi dette un grosso
pecunia [la provvidenza] medica. cantari cavallereschi, 221: vogli gli esempli di
, / sempre quel fiume mensola chiamaro. cantari antichi, lxxxv-155: sape che in
riterranno l'usanza per loro medesime. cantari, 12: gherardin corre il destriere
menare sua signoria insino alla sua fine. cantari, 36: per vedere la
tristizia, o vero di superbia. cantari, 163: le donne e li signor
così preso il mena a morte. cantari cavallereschi, 208: tu [cupido]
apena poteva il padre andare? cantari, 78: mai a mia vita l'
tutti operari de la iniquità! ». cantari, 64: poi gli mostrò
desti al suon del tuo chiaro sermone. cantari, 26: tutta la gente
mercé, e che io non muoia. cantari, 328: senza aver merzé,
si partì. -sostant. cantari, 55: compagna mia cara ed adatta
. xviij denari senesi ogni sei mesi. cantari cavallereschi, 235: mi dette un
nele coste sinestre e bene in profondo. cantari cavallereschi, 123: gionto allo scudo
[nel palazzo dei priori]. cantari, 43: po'in prigione lei l'
qualcuno a capo chino: ucciderlo. cantari, 70: caduto in terra morto il
generico; parzialmente, imperfettamente. cantari antichi, lxxxv-150: disse lo morto:
ladro, micidiale, assassino, rubatore. cantari cavallereschi, 7: del re pipin
parte meridionale della penisola indiana. cantari cavallereschi, no: cavalcando ver l'india
e violento (un colpo). cantari cavallereschi, io7: levò la spada in
di noi, e le ne 'ncrebbe. cantari cavallereschi, 84: orlando paladin che
. -con allusione oscena. cantari, 267: e 'l re pose la
voi si vegga suo'bella figura. cantari antichi, lxxxv-169: compagno mio,
novo testamento e 'l suo tenore. cantari cavallereschi, 130: guarda se
straordinario, grandissimo, intensissimo. cantari antichi, lxxxv-168: la terza porta si
, gentil, apta e modesta. cantari cavallereschi, 46: facendosi un dì
si prese per mollièra una pozella. cantari, 289: chi si vantava di bella
ai piacer mei quanto la suole. cantari cavallereschi, 46: la fortuna
vedrete, gente di pietà nemica! cantari, 25: veggendo che 'l soldan
che era tutto molle e affamato. cantari, 18: ad una rocca, che
uomini il molto parlar si disdice. cantari, 324: ma pure alfin dell'
d'aver oimai la vostra canoscenza. cantari cavallereschi, io: ognun di lor
. chiaro davanzati, xxiii-2: allegrasi cantari, / molta merzè vi chero. cavalca
vedean molto desir parer si poco. cantari, 323: pare un leon famelico e
seta dinanzi e con alcuni monacelli drieto. cantari cavallereschi, 148: presto a parigi
in forma d'uom per lo mondo. cantari cavallereschi, 92: chi cercasse il
di monili vagammo / quivi ascoltando i cantari / delle donne ionie che nude /
sensazione dolorosa, un'intensa sofferenza. cantari antichi, lxxxv-153: g'è [in
essere morti più di trecento cavalli. cantari cavallereschi, 186: a me parrebbe
è rifrenato dalle sue mortali operazioni. cantari cavallereschi, 130: giovani, misurate
protrae sino alla fine della vita. cantari, 48: mai cavalier non voglio salutare
guardare / poria di morte me campare. cantari cavallereschi, 151: aspetta che rinaldo
quali la mortificano dando ad ogni cinquanta cantari di farina cinque cantari di sale,
ad ogni cinquanta cantari di farina cinque cantari di sale, e questo si fa perché
uniformarsi a un'imposizione perentoria. cantari cavallereschi, 154: gano entrò dentro per
, / che pui non manzerai. cantari cavallereschi, 55: orlando pesto
à rasuni di diri, / ben di'cantari e mustrari alligranza. anonimo, i-558
, burla, beffa; motteggio. cantari, 265: appresso scrisse...
farne grazia o ad altrui piacere. cantari, 319: l'aere tutta par si
e muffato cor un poca d'acqua. cantari cavallereschi, 224: a lor malgrado
chi il governava e mugghiò sempre. cantari cavallereschi, 106: per doglia orlando
sì fatto modo che parea l'inferno. cantari cavallereschi, 65: come la madre
ad aderire a una proposta. cantari cavallereschi, 152: il bon danese a
/ recchiate / e guanciate? cantari, 135: el cavaliero /..
, tardo (un animale). cantari cavallereschi, 96: in quello che la
piccolo e vii notaiuolo di barletta. cantari cavallereschi, 14: d'arnaldo terzo,
molto male in arnese, ecc. cantari cavallereschi, 84: rinaldo in su fusberta
, barconi, barche e saettie. cantari cavallereschi, 167: al porto di cartagin
la si gittò a'piedi. cantari, 66: standosi un giorno tutto nequitoso
. ant. robusto, forte. cantari cavallereschi, 105: orlando si scontrò in
ché come questa forse inganna ognuna ». cantari cavallereschi, 243: de'giovani ogni
traforo e niello a 8 cignitoi. cantari cavallereschi, 99: le veste porporee,
e pare ancor da posseder bel regno. cantari cavallereschi, 176: tu hai cinque
estens.: duro, robusto. cantari cavallereschi, 224: melon si mise indosso
l'ha fatta nota e manifesta. cantari cavallereschi, 128: il danese a orlando
vostro fin pregio mando a la verdura. cantari, 158: la duchessa, veggendo
ardire non ebbi di seguirlo. cantari cavallereschi, 90: senza che ti conviene
che la mente tua si nutrichi. cantari, 241: se di donna sì
/ tuto sapere, tuto recherire. cantari antichi, lxxxv-156: signore e bona
al pudore, al riserbo femminile. cantari, 132: ancor m'ha fatto più
rasuni di diri, / ben di'cantari e mustrari alligranza. latini, rettor.
: esageratamente, in modo eccessivo. cantari cavallereschi, 230: levava [orlando]
stefano protonotaro, 133 dunca ben di'cantari onni amaduri. guittone, xxix-124: solo
la feci a un mio famigliare uccidere. cantari cavallereschi, 36: la casa di
disio piu en pa$e se cunta? cantari, 325: mentre che andava così
maneggiare, brandire un'arma. cantari cavallereschi, 109: i sarain, vedendo
di ladroni fosse spogliato e battuto. cantari cavallereschi, 183: chiamò a
montone, non potea esser preso. cantari, 295: la zambra dove sta
-trascurare; ostentare indifferenza. cantari cavallereschi, 243: non siate così avari
per li fiori e per li dolzi cantari de li osieli. beolco, xxi-
polpe, i nervi e tossa! cantari cavallereschi, 175: la vesta femminil si
cioè il diavolo e tutti gli ostinati. cantari cavallereschi, 221: gli ostinati in
all'entrata del mese d'aprile. cantari cavallereschi, 81: correano gli anni del
rotto che fece meraviglie nella poesia dei cantari e dei drammi spagnuoli.
uno stato, il mondo). cantari cavallereschi, 136: tutto il mondo fia
; l'esercito dei saraceni. cantari cavallereschi, 14: bernardo generò sanza magagna
pagana o vero de li gentili. cantari cavallereschi, 12: or conterò la
ben pagato della bugia, io. cantari cavallereschi, 81: carlo gli pagò
avea aoperate sue virtù come paladino. cantari cavallereschi, 18: dtjghetto nacque quel
, / che paladino ciaschedun parea. cantari, 294: madonna elena ha du'
di steccato, per acquistare onore. cantari cavallereschi, 173: faremo or
, / ch'eri d'alto paraggio. cantari antichi, lxxxv-146: mo intendi,
in modo solenne o signorile). cantari cavallereschi, 237: per certo e vergogna
la statua la qual io ho fatta. cantari cavallereschi, 130: vien la vecchiezza
galanti, 1-i-552: pezze pardiglie, cantari no, a ducati 4.
/ la chiarità della fiamma pareggio. cantari cavallereschi, 18: ughetto e manabeuo
, / né 'n parte divisare. cantari antichi, lxxxv-169: l'otava porta
l'ira di currado volge in riso. cantari cavallereschi, 243: questa parola al
profferendoli ciò che avea essere suo. cantari, 104: dotti la mia fé che
potere passare sul terreno di castruccio. cantari cavallereschi, 81: cor- reano gli
uno schieramento di truppe nemiche. cantari cavallereschi, 123: i dua baron gagliardi
riferimento all'anima di un defunto. cantari, 322: torniamo a cerbino, el
con la fedita della passata gamba. cantari, 319: chi forato ha le tempie
della quale ella patisse maggior difetto. cantari cavallereschi, 224: a lor malgrado
qua'son messi peggio che giudei. cantari cavallereschi, 222: quivi da pezzenti do-
presa per trasportarlo o vuotarlo. cantari, 99: guarda questi segni, /
lati e l'altra bolgia tura. cantari, 79: questa montagna è di sì
nel contado o nelle pendici della terra. cantari cavallereschi, 164: ho visto persia
-ridurre a mal partito. cantari cavallereschi, 182: con la man destra
erra: se non m'inganno. cantari cavallereschi, 102: se 'l penser non
con quella pena che l'è faticosa. cantari antichi, lxxxv-169: in questa pena
l'om ke no à pentison drita! cantari antichi, lxxxv-146: gran consolacion ne
, spesse volte se stessa invitava. cantari cavallereschi, 168: non andare in
vanno in zoccoli su pe'monti. cantari, 135: e1 cavalier di subito
e statu, / mi ritornu in cantari. latini, rettor., 4-17:
stato straniero (un territorio). cantari cavallereschi, 168: amico caro, /
dolci sospir, dilecti e pianti. cantari cavallereschi, 196: un saracino / ch'
oggetto, ecc.). cantari cavallereschi, 180: il re pagan messe
, peretti di cristallo, orinali, cantari e secchielli. 2. piccola
cui disio. -sommo. cantari cavallereschi, 18: d'ughetto nacque terigi
/ unde hanno di vittoria verdi gigli. cantari cavallereschi, 55: rotolando, ch'
mezzodì e gli africani al settentrione. cantari, 325: mentre che andava così
misura di peso grosso equivalente a cinque cantari, usata a genova prima dell'adozione del
un tal numero di pesi o quantità di cantari, il padrone sarà obbligato al mercante
che mai non te meno verràne. cantari cavallereschi, 55: orlando il prese
lavare le pezze e ogni cosa. cantari cavallereschi, 225: pensi ciascun come
e li figlie andare pezzendo per napole. cantari cavallereschi, 228: berta per il
e che so''n terra sparte. cantari cavallereschi, 31: se tutti i libri
ebbi paura che non ti tormentasse. cantari, 78: indietro ritornò, senza timore
di cui si ha bisogno. cantari cavallereschi, 112: con bastone e con
/ richiese l'amistà per acquistare. cantari, 140: una nana, ch'udì
quantità di cibo che può contenere. cantari cavallereschi, 60: l'imperatore aveva per
insomma. 8. chi recitava cantari sulle piazze. carducci, iii-14-89:
è ben di mille ninfe piena. cantari cavallereschi, 208: per te pieno
cassa, vi missono la gatta. cantari, 99: guarda questi segni, /
. -porre come modello. cantari cavallereschi, 221: vogli gli esempli di
i fedeli e compagni della nostra conversazione. cantari cavallereschi, 120: or torniamo a
lor viso far bianco o vermiglio. cantari cavallereschi, 193: rispose carlo:
che ha lineamenti leggiadri, delicati. cantari cavallereschi, 14: bernardo generò san za
/ e fassi soppriora e prioressa. cantari antichi, lxxxv-158: per ^ ò,
. -in espressioni iperboliche. cantari cavallereschi, 107: levò la spada in
vasi bucherati, i pittali, i cantari. m. membré, 35: per
pizzicotto / di questi forzeretti almanco dua. cantari, 117: quattrocento ducati dette al
che le potenti non abbiano infuscato mille. cantari cavallereschi. 131: non aspettate che
/ armato tutto a guisa di barone. cantari antichi, lxxxv-159: eio te dirò
. -come epiteto ingiurioso. cantari cavallereschi, 57: voltossi lucio al suo
con pomposi / onori e feste. cantari cavallereschi, 237: avvenne che,
una condizione di generale mediocrità). cantari cavallereschi, 22: come i popon da
lei ebe suo contentamento 11 volte. cantari, 87: intra lor due non
pagano perché non hanno di che. cantari cavallereschi, 237: troviamgli tanto panno
alle spaurose bestie e non temessono. cantari, 76: amico valoroso, /
con chiavistelli o chiavi di ferro. cantari cavallereschi, 154: sentendo il prò'
moglie di sforza gli serrò le porti. cantari cavallereschi, 139: di tanti
-recare una lettera, un messaggio. cantari cavallereschi, 172: regina la farò e
portati aveva e cominciò a mangiare. cantari cavallereschi, 167: re amansor presto
. cecchi, 3-97: di 'corridos'e cantari e canzoni, oltre che per le
a sancta fiora per uno dì. cantari, 93: se volete, con noi
né averebbe voluto fare tante posate. cantari cavallereschi, 170: poi da marsilio
con un sonno dolcissimo m'adormento. cantari cavallereschi, 46: la fortuna ria,
è grandissima, in ciel fortificata. cantari antichi, lxxxv-151: abie la verbene maria
-ardore intensissimo del fuoco infernale. cantari antichi, lxxxv-163: lo primo nome [
posansa li capituli e ordini infra scritti. cantari cavallereschi, ni: con bastone e
gente, possente di grande oste. cantari cavallereschi, 18: filippo di lui
/ sanza superbia o nulla dazione. cantari, 167: dolce figliuol caro, /
gram botta / per onne lato. cantari, 162: il cavalier nero di gran
pericolo in sua podestà le condusse. cantari cavallereschi, 8: buovo chiamossi il
le nostre cose in vostra podestade. cantari, 101: sì ho questo tappeto in
vansi a ferir e cavalier pregiati. cantari cavallereschi, 12: or conterò la gesta
. poveruomo. -di animali. cantari cavallereschi, 114: poi abbrazzò il cavallo
, pianura; spianata. cantari cavallereschi, 199: rinaldo strinse baiardo corsieri
d'essa, l'aurora venusta. cantari cavallereschi, 219. carlo cruciossi e
una parte del suo corpo. cantari cavallereschi, 235: alla prima / mi
che il cor sentia quando eravam presente. cantari, 302: e'giudici e'notai
fretta, con premura, rapidamente. cantari cavallereschi, 175: la corazza ancor presto
saggi, valorosi, alti e pudichi. cantari cavallereschi, 261: sapete che son
-anche: risultare piacevole, gradevole. cantari, 94: colei la borsa dalla bocca
virtù. -tormento subito. cantari antichi, lxxxv-164: lo sesto nome grabasso
che ne le pene fa sua temperanza. cantari cavallereschi, 22: tutti furon traditor
a fedire. -proposta. cantari cavallereschi, 170: piacque al pagano tal
ove suol albergar la vita mia. cantari, 311: piange el pudico petto e
abiti ben lavati e in ordine. cantari cavallereschi, 228: berta per il conforto
cantari antichi, lxxxv-169: la nona porta si
e tornerai cum la mala ventura. cantari cavallereschi, 68: tu fusti in tristo
iesù portava l'acqua alla madre. cantari, 300: che non m'aiuti iddio
asino e 'l coltello e le legne. cantari cavallereschi, 180: fu dato l'
e con gentil vo- cabuli congiunto. cantari antichi, lxxxv-164: lo sesto
e poi riceva susomo di queste erbe. cantari cavallereschi, 60: i medici,
quinci addietro con le presenti battiture. cantari, 141: così danzando, le tolse
e avevano bisogno di alcuna purgazione. cantari antichi, lxxxv-152: del purgatorio te
le fosse e per le sciepi. cantari cavallereschi, 219: la prese e disse
fra 'primi son quaggiù menati. cantari cavallereschi, 102: fuggiamo i ro-
à rasumi ai diri / ben di'cantari e mustran alligranza. anonimo, i-497:
.. numero di pesi o quantità di cantari, il padrone farà obbligato al mercante
-assol. chiedere l'elemosina. cantari cavallereschi, 228: melon per sutri lo
e ecco qui il tuo anello. cantari cavallereschi, 88: che comandi,
l'aria, il tempo). cantari, 319: l'aere tutta par si
sangue parea zuccner di tre cotte. cantari cavallereschi, 154: fra gli altri pien
una santonia e altre villanie simili. cantari cavallereschi, 247: l'uscier
ancora, e più non cheggio. cantari cavallereschi, 47: così scrisse il viso
battiture della fortuna da non comportare? cantari cavallereschi, 22: di grifone si
: risposarsi.?? cantari, 78: il saluto a quello han
mie pene a dito a dito. cantari cavallereschi, 22: come i popon
questo è 'l mio balestro ». cantari, 67: quando venne su l'alba
relazione con una prop. subord. cantari, 118: biagio non ebbe la parola
rasuni di diri, / ben di'cantari e mustran alligranza. g. cavalcanti,
rama: possedere una donna. cantari, 35: messer galvan non fece più
le laidezze mostra e insegnale rammendare. cantari, 141: il duca non dimorò
o di vera e propria follia. cantari, 130: partissi il cavalier doglioso e
e impressioni dall'esterno all'animo. cantari cavallereschi, 212: li occhi rapportatori al
prima alla chiesa de'frati predicatori. cantari, 279: un messaggier..
/ sentendo novo dentro maggior foco. cantari, 159: allor gibello di prigion
re de'cartaginesi, dall'altra. cantari cavallereschi, 18: d'ughetto nacque terigi
queli reali erano in guera insieme. cantari cavallereschi, 3: ricorro a te
, una famiglia).. cantari, 85: quella donna nobile e reale
di macedonia di publio sulpizio proconsolo. cantari cavallereschi, 172: regina la farò e
non narrati da lui, quei racconti e cantari eran da lui riveduti e autenticati.
quando con meco rasonar lo sento. cantari antichi, lxxxv-158: como, dime
regrignisci). ant. digrignare. cantari cavallereschi, 114: poi abbrazzò il cavallo
so lamente di fuori. cantari, 72: madonna aquilina fu arrivata
o la circostanza della morte). cantari cavallereschi, 27: va', leggi le
piè di giove in pace requiesca. cantari cavallereschi, 244: dio per me vi
-in men che non si dica. cantari, 38: la regina fé venir presente
di abbondanza, ecc.). cantari, 85: sempre il mio cuor ne
, maestro, educatore, precettore. cantari cavallereschi, 18: d'ughetto nacque terigi
a un potente; adulatore. cantari cavallereschi, 236: voltossi lucio al suo
buon augurio. -agg. cantari cavallereschi, 174: che vuo'tu fare
parte, gli otto della guardia. cantari, 164: e 'n questo tempo il
ch'un sospir breve è la morte? cantari cavailereschi,
, dimora; alloggio, appartamento. cantari, 326: lasso! qual fia 'l
mena e no 'l dis palesemente. cantari, 299: io v'impro- metto
: riportato in condizioni soddisfacenti. cantari antichi, lxxxv-162: quela dona chi in
o cessazione di un'azione. cantari antichi, lxxxv-146: come piacque a dio
4. intr. sprofondare. cantari antichi, lxxxv-155: tufo lo mondo nange
a nulla, non risparmiare nulla. cantari cavallereschi, 191: la corazza e la
/ fontana di virtù, senza difetto. cantari, 115: a biagio gli parea
'l farebbe siniscalco della sua corte. cantari, 310: si partì lo 'mbasciadore /
-per estens. ant. maomettano. cantari cavallereschi, 7: fece molte guerre a
, cui piacean doglie nel mi'core. cantari, 72: liom- brano..
ricchezze troiane e 'l lamentabile regno. cantari, 325: mentre che andava così lacrimando
con confidenza con qualcuno). cantari cavallereschi, 219: carlo crucciossi e come
una coperta o in un indumento. cantari cavallereschi, 225: pensi ciascun come la
partic., gli infedeli). cantari cavallereschi, 3: esser preso dalla gente
il vento, la tempesta). cantari, 137: io mi sento una doglia
colui che cade di rio male. cantari cavallereschi, 60: 1 medici,
mi duole e come mi fa rio. cantari cavallereschi, 202: castoro, che
la propria arma; parare. cantari cavallereschi, 190: il pagan volse il
dai colpi di un avversario. cantari, 95: quando io volessi assai denari
vette secche, serbate e riposte. cantari, no: egli era di gennaio in
in modo precipuo o esclusivo. cantari cavallereschi, 36: la casa di maganza
. risistemare addosso l'armatura. cantari cavallereschi, 102: andianzene qua giù per
gli dico: a che si pensa? cantari, 109: sì facean certi fichi
me, quanto più il dir risquadri. cantari cavallereschi, 149: si rivoltò alli
/ più di sedicimila fiorin d'oro. cantari, 62: parlò il demonio co'
è statu, / mi ritomu in cantari. iacopone, 89-47: a lo salire
/ che forse udendo acquistarete gloria. cantari cavallereschi, 223: or lassam berta
campo di battaglia, lizza. cantari cavallereschi, 186: a me parrebbe e
/ manifestan con canti i lor amori. cantari, 50: eli'è in una
3. che per professione compone e recita cantari sulle piazze; canterino. alunno
piu che iomo colli belli dopleri. cantari cavallereschi, 100: son vestiti a guisa
con rovina rotolandosi vengono alla terra. cantari cavallereschi, 53: stata alquanto,
« o anima mia, addio ». cantari, 327: la mia rotta voce
che mangiasse la parte del compagno. cantari cavallereschi, no: cavalcando vèr l'india
, il cerro sono arbori grandi. cantari, 326: lasso! qual fia 'l
/ facendo de'nemici gran molesto. cantari cavallereschi, 230: levava [orlando]
le fiate lui sì forte biastemava. cantari cavallereschi, 103: rinaldo il primo fu
-calare con violenza un'arma. cantari cavallereschi, 121: non sì presto ebbe
e lieta / suoni la volontà. cantari cavallereschi, 45: onnipotente padre dio
di una divinità pagana). cantari cavallereschi, 92: chi cercasse il mondo
sì gi dè la percosa saltando. cantari cavallereschi, 207: uria per ber-
, agg. ant. salato. cantari cavallereschi, 167: re amansor presto si
-per estens. forte, valoroso. cantari cavallereschi, 18: d'ughetto nacque quel
, ch'a buon fin ne guida. cantari cavallereschi, 141: turpin per ubbedir
di una nave, pari a 3 cantari o anche a 1. 000 libbre (
palpitare (il cuore). cantari antichi, lxxxv-147: a custue chi era
altri sopporsi a lui concordi furo. cantari cavallereschi, 8: carlo martello..
segna l'inizio di un duello. cantari cavallereschi, 185: sonò di carlo tutt'
ozioso, nulla sanza maravigliosa ragione. cantari cavallereschi, 45: omnipotente padre dio eterno
. calzabigi, 143: ne'suoi cantari, / quando si trova ad un lauto
d'anguersa gentile e savio uomo. cantari, 167: allor gibello, savio ed
ch'a quell'atto appartener credieno. cantari, 36: messer galvano alla pulzella
i mei pensieri termino in voi. cantari cavallereschi, 21: ghinamo di baiona
si sbarattò e venne a niente. cantari cavallereschi, 121: que'della terra in
di una città in guerra. cantari, 164: quando la duchessa fu richiesta
ant. sconfiggere, sbaragliare. cantari cavallereschi, 201: sopraggiunse nel campo viviano
sbrigamo la pnma e le tre rimasero. cantari antichi, lxxxv-171: a dire brevemente
attacco in un'offensiva militare. cantari cavallereschi, 104: boiardo or qua or
, / riceve chi vole tornare. cantari, 64: questa fanciulla, la quale
modo, a scardassargli il pelo. cantari, 100: eccoti giunti quattro mascalzoni
in una zuffa scompigliandolo vistosamente. cantari cavallereschi, 118: la volpe è già
ridere la scarsella: far arricchire. cantari, 116: la tua medicina / rider
, perché ciascuno di schermaglia era maestro. cantari cavallereschi, 106: chirone che fu
di qualcuno: stargli alla calcagna. cantari cavallereschi, 254: rotolando che avea la
dieci: a ducati uno el paro. cantari cavallereschi, 180: principalmente il
muota, la quale si chiama taccia. cantari, 319: schizza fuor della gran
: comportamento, azione peccaminosa. cantari antichi, lxxxv-164: tristo el peccadore che
infinita è la schiera degli sciocchi. cantari cavallereschi, 131: non aspettate che
altra scongiura / ch'io dica. cantari antichi, lxxxv-156: lo vivo al
; senza dissimulazioni o infingimenti. cantari, 38: la reina lo fece chiamare
e con li denti tutti gli schiacciava. cantari antichi, lxxxv-169: rospi traversati e
scotto, trattare male. cantari cavallereschi, 209: con tua falsa arte
che da lui dega esser letta. cantari cavallereschi, 174: chiarice a sé chiamò
quaderno, ecc.). cantari cavallereschi, 172: regina la farò e
a qualcuno: picchiarlo, bastonarlo. cantari, 100: se biagio d'entrar qui
affogorono, ch'è stato una iscurità. cantari cavallereschi, 125: tra morti e
dove giongie, il segno lassa. cantari cavallereschi, 235: alla prima / mi
: dare corso alla giustizia. cantari cavallereschi, 223: or lassam berta con
-essere seguace di amore. cantari, 330: o voi, amanti,
, sebben muta i sta. cantari antichi, lxxxv-156: voio che me dige
mar fra sé ed ispesse. cantari cavallereschi, 179: piacque al pagano tal
infermi. -conseguire qualcosa. cantari antichi, lxxxv-175: averite le man e
cava- lier mai non potrebbe conquider. cantari, 327: oh lasso, ch'
-affliggere (un'infermità). cantari, 113: l'arte mia era della
, di mia manodella coppa vi servirò. cantari, 84: una donzella di cortei
che pare quand'ella s'agruzza! cantari antichi, lxxxv-147: si fé descrovere la
estens.: privo di amici. cantari cavallereschi, 224: a lor malgrado patiranno
sicché tutta la testa gli sfracellò. cantari cavallereschi, 108: beato a chi
sgranate; pongansi nelle sue olle o cantari bene strette e coperte e in luogo
dispogliamo e vedovo rendiamo'... i cantari o bicchieri grandi, quali comunemente a'
. segnore miser nicolò marchese da est. cantari cavallereschi, 137: una lettera ordinar
11. ant. opinione. cantari cavallereschi, 120: or torniamo a orlando
. 2. svergognare pubblicamente. cantari antichi, lxxxv-160: fano li fioli e
sportello dove si favellava a'prigioni. cantari, 80: liombruno indietro si traìa
sf. ant. matrimonio. cantari antichi, lxxxv-158: de le maridate te
quando li vider, dièr la volta. cantari cavallereschi, 120: e'non passa
galanti, 1-i-554: spuntatura di salumi, cantari 14, a ducati 8.