lat. volgar. * cania, da canis * cane ', sul modello di
mangiava. = collettivo del lat. canis, dapprima nel senso di 'frotta
chiamata cane, e potaremola chiamare cor canis, a ciò ch'ella è posta elio
, lat. scient. canidae, da canis * cane'. canìglia, sf.
canìlia * crusca *, deriv. da canis 'cane 'come cibo per i
sm. zool. specie di cane (canis latrans) più piccolo del lupo,
di cane '(lat. erythronium dens canis l.), pianta gigliacea,
zool. carnivoro della famiglia canidi { canis dingo), di corporatura robusta,
ut 4 hic 'et 4 haec canis \ cui contrarium est epicaenon, quia utrumque
): dal lat. gallicus [« canis] 'cane della gallia '(fin
volpe di lalande, nomata da iliger 'canis megalotes ', animale che trovasi nell'
zool. carnivoro della famiglia canidi (canis mesolemas), di corporatura robusta e
'mesoloma': specie di mammifero ('canis mesolemas 'lin.) del genere e
voce dotta, lat. scient. [canis] mesolemas (linneo), per
dente di cane (erythronium dens canis). landino [plinio]
pane, vita da cane ', idest canis uti vivit, cui victus panis et
come la pulce del cane (ctenocephalides canis), del gatto (ctenocephalides felis
mammiferi carnivori canidi appartenenti al genere canis; hanno statura media o piccola, coda
, e mettetila nel sacco come lingua canis over scolatore, e fatela giocciare.
; cfr. lat mediev. vermis canis. vermòcchio, sm. tose.
). zool. mammifero carnivoro (canis latrans) della famiglia canidi simile al