/ in poche notti e si cangiò più volte? alamanni, 4-1-2: degli
in poche notti, e si cangiò più volte. alamanni, 5-2-12: ch'
delira parigi, e libertate / in erinni cangiò, che furibondo / spiegò l'artiglio
un battaglio, / l'abito nobilissimo / cangiò colore e taglio. idem, iii-215
come, / strano incendio divenne, e cangiò nome. d. bartoli, 40-ii-113
moneta; cangiàrono fogge e costumi; cangiò perfin la morale. bocchelli, i-54
2-54: lo scettro... / cangiò in carnato, e si fe'battilano
: e quando il re l'udì, cangiò il colore / e gran dolore egli
, la nostra bella e misera italia cangiò, insieme con la reale maestà dell'aspetto
cangerai fortuna. cuoco, 1-20: bonaparte cangiò la tattica, cangiò la pratica
: bonaparte cangiò la tattica, cangiò la pratica dell'arte; e le pesanti
repubbliche / distrugge e crea, / non cangiò d'indole, / cangiò livrea
non cangiò d'indole, / cangiò livrea. nievo, 242: o i
dei nuovi dominatori ristoro ai danni: cangiò le nebbie mantovane e il piccolo podere
dagli scettri agli spiedi. né solo cangiò stato, ma anche nome, e non
banca inglese; cosicché il numerario circolante cangiò effettivamente il valore in pochi mesi.
acceso, / e tutto in viso li cangiò il colore. bandello, 2-37 (
gela il guardian de l'orse, / cangiò le gemme sue lucenti e belle /
gela il guardian de l'orse, / cangiò le gemme sue lucenti e belle /
trovandosi a confortare un moribondo, improvisamente cangiò sembiante. salvini, 40-82: quello
, la nostra bella e misera italia cangiò, insieme con la reale maestà dell'aspetto
d'umiltate ninive sparse, e si cangiò 'l prescritto / fatale infausto editto.
e liberta te / in erinni cangiò, che furibondo / spiegò l'artiglio.
si toccò da omero, tutto si cangiò in oro, e ch'egli non si
2-11: la nostra bella e misera italia cangiò, insieme con la reale maestà dell'
umiltate / ninive sparse, e si cangiò 'l prescritto / fatale infausto editto.
nacque una verruca, la verruca si cangiò in porro, il porro in escrescenza.
solennità delle feste. alfieri, 8-231: cangiò il destino:... /
uscir tanta mina, / per gran timor cangiò la faccia bella, / qual il
e divino / lì su due piedi cangiò l'acqua in vino. pascoli,
/ la troppa finitura e diligenza / cangiò in difetto la soverchia altezza. tommaseo
e riflusso di popoli... cangiò... lo stesso aspetto fisico della
al suo furore, / verso il marito cangiò tosto voglia. g. m
e in gammurrin di lana / si cangiò l'armadura, e in socchi rossi /
essere nobilmente nato. tesauro, 4-217: cangiò la vita cittadina e gentilesca in una
, 3-206: poco o nulla si cangiò nell'andamento del canale, nella posizione delle
, i-130: di punto in bianco cangiò il solito formulario gratulatorio e complimentoso del
del saluto..., lo cangiò nel sorriderle soavemente. carducci, iii-14-145
la pelle / di grinze, si cangiò il teatro in sala. pea, 1-255
gela il guardian de l'orse, / cangiò le gemme sue lucenti e belle /
illividì nelle viscere, come le si cangiò in una furia! — irritarsi
soluzione d'argento... non le cangiò punto in nero [le acque termali
non men la veste misera e infelice / cangiò contra sua voglia il primo stato,
la pudicizia inespugnabile della donna inutili, cangiò l'amore in rabbia. lubrano,
la pudicizia inespugnabile della donna inutili, cangiò l'amore in rabbia. tasso, 5-82
, 1-8: libero nacqui; non cangiò la cuna / i primi affetti, a
immensa noia, / in duro sasso si cangiò sul lido / del fiume dell'antica
la verità di questa notizia, brombil cangiò meco linguaggio e, supponendomi..
colpirà solo tedio d'organetti, cangiò... luoco la maritata e andò
con acque forti ed altri suoi mescolamenti cangiò il colore e pelo al cavallo.
le opere] con amore, e non cangiò mai maniera. e questa fu un
/ fu quattro giorni, il quinto cangiò metro. -modo, maniera;
alla nostra repubblica, la quale solo cangiò il nome, quando uscì di moda
: quel cuore sì osceno, chi lo cangiò in un mon- gibello di amor divino
prese tranquillamente, né tremò, né cangiò volto o colore. d'annunzio, iii-i-
ritrarre,... tosto si cangiò ogni mia gioia in disperati dolori e
2-2-5: non ci fé motto, né cangiò sembiante. -recipr. rinaldo
musso, ii-71: quando la verga si cangiò in serpente e il serpente in verga
, 4-i-141: l'abito nobilissimo / cangiò colore e taglio. ungaretti, xi-20:
stabilito da vaillant, e che linneo cangiò in rudbeckia. hanno desunto cotal nome
i sospir'del sole amante, / cangiò il molle sembiante in dura spoglia /
suo radicale o voce primitiva che ne cangiò spesso il senso in totalità. cesari
). manni, 6-n: egli cangiò... la nobilissima arme gentilizia
del paradiso. petrarca, i-4-51: cangiò [folchetto] per miglior patria abito e
modo di carezze. moneti, 28: cangiò la mitra in borsa e il pastorale
possa concedere ai piagnucolanti è che si cangiò la natura de'divertimenti. 3
, nella terza parte della medesima si cangiò la natura de'plebisciti. filangieri,
terza parte della medesima [legge] si cangiò la natura de'plebisciti, che nelle
, intorno al core, / che cangiò stato quando 'l prese amore / per
'pure nella 'i 'si cangiò bene spesso: 'istimare ', '
/ distrugge e crea, / non cangiò d'indole, / cangiò livrea.
, / non cangiò d'indole, / cangiò livrea. -infondere, suscitare
eroi, / partenope infelice, / cangiò la plebe ultrice / in arte di perfidia
antichità, riconosceremo che l'asse atriano cangiò infatti successivamente di peso, proporzionalmente in
quadro prese vita, e la pittura si cangiò in scena di commedia. dannunzio,
l'onta che sentiva in sé si cangiò subito in abominazione per lui, come se
del sagro vate orrifico, / gli cangiò il rotto femore / in arboscel ramifico.
tanta ruina, / per gran timor cangiò la faccia bella, / qual il reo
dello stato. alfieri, 4-13: roma cangiò di governo, ed ogni anno
riaffisarono in quelli che la miravano, ella cangiò i suoi modi. = comp
. brusom, 439: questa novità cangiò i disegni del viceré, onde fece
rapido, serpentino; il rantolo si cangiò in ringhio e l'ultimo fu strozzato
liberamente. brusoni, 439: questa novità cangiò i disegni del viceré, onde fece
. arici, iv-io: in esilio cangiò le mie ritorte. -per simil.
tanta mina, / per gran timor cangiò la faccia bella. -affondamento di
serpe e di mercurio, / ma si cangiò con un fallace augurio / in quel
1-vi-22: in mezzo a tali riflessioni cangiò la scena, come era dovere.
gran furor d'achille, / chi ti cangiò in sepolcro alla marinar g. gozzi
le vedea. brusoni, 8-272: cangiò roma sembiante, / perché culto cangiò
cangiò roma sembiante, / perché culto cangiò: col vivo zelo / di vera fede
. varano, 1-26: ei cangiò sensi e mi soggiunse: « or gira
monumento: / veggendolo, el pagano cangiò sembiante / e quasi perdé ogne suo sentimento
la nostra bella e misera italia cangiò, insieme con la reale maestà dell'aspetto
ne prese sdegno che l'amore si cangiò in odio. manzoni, pr. sp
vii-114: di nulla potendo querelarmi, / cangiò l'impertinenza in cortesia / con dir
cialdini, lx-1-166: a sì felice novella cangiò fiorinda le smanie del cuore in eccessi
la sua barca intorno intorno, / cangiò lo sdegno suo tutto in soggiorno, /
de la prisca etade / in ferro si cangiò. pratesi, 5-320: udendole [
, fermo e lucia, 644: non cangiò nulla al suo tenore solito di vita
/ a quest'acqua possente egli natura / cangiò in un tratto: e il prezioso
. biondi, i55: que'costumi cangiò, che gli apportavano qualche taccia o
alli supremi onori della republica, che cangiò il gesto del corpo, e il modo
iii-27-132: il menzel... si cangiò in nazionalismo tedeschissimo e antifrancese, monarchico
affermazione, di un'accusa, si cangiò, e nelle bionde trezze della vaga donna
: al suono di quella voce giulio cangiò tosto d'umore. montale, 1-94:
radicale o voce primitiva, che ne cangiò spesso il senso in totalità.
, un proposito dalla mente; disi cangiò, / e insieme col respir nel sen
di sonagli. ma il vecchio si cangiò in volto. -ad un tempo
: che un garzon, che in saio cangiò ier la pretesta, / oggi contro
avendo riconosciuto tale sbaglio, giustamente ne cangiò il nome. = voce dotta,