, 2-5 (104): ad un can forestiere tutti quelli della contrada abbaiano addosso
; / ogni varco da lacci e can chiuso era, / di stormir d'abbaiar
machiavelli, 835: [vidi] un can còrso abbaiar a la luna. son
hai tanto ardire, / ché 'l can che morde, non abbaia invano.
dossi, 47: non potendo abboccare il can grosso, volgévasi stizzoso a mòrdere il
, e che tutti schivavano come un can rognoso, e lo accarezzavano coi piedi,
4-168: se vede il sig. can. panciatichi, gli dica,..
. alvaro, 9-456: si mise a can tare con una bella voce
manzoni, 7: qual è lo can che tremando s'accoscia, / se il
il pasto in un momento / mordace can la rabbia acquetar suole, /.
da me fuggir, can rinnegato. idem, 5-46: disse rinaldo
casti, 2-102: ma il re col can volgendo agli altri il tergo, /
consolare, le cui ricchezze i can di palagio già per isperanza e per superbia
, iii-210: mentre l'ire il can celeste aguzza. d'annunzio, iv-1-620:
altro: / « aiutati da questo, can mal- fusso! * / e detto
/ non puoi da me fuggir, can rinnegato. leonardo, 1-110: quando l'
1-29: chi serba in coppia e can, chi gli scompagna, / chi già
nel fumigio degli incensi, allucciola vano i can delabri dell'altare maggiore,
; / chi serba in coppia e'can, chi gli scompagna; / chi già
semplicette lepri vanno a schiera / de'can secure, ad amorosa traccia: / sì
de'medici, ii-25: tira, buon can, su; tira su, cammina
de l'arrabbiato can sotto i latrati, / sotto il ruggir
un'annaffiata all'intorno, come un can barbone uscito dall'acqua. annaffiato
/ e co'suoi punti mena il can per l'aia. note al malmantile,
aquila. salvini, 20-225: dal can vorace ed aquila e da quante /
fante assistemmo allo scoprimento dell'arca di can grande della scala, dentro il
in detti fogli bollati, e similmente il can = voce dotta, lat
ariosto, 2-5: come soglion talor dui can mordenti, / per invidia o per
burchiello, 75: udendo questo il can della giudecca / di ben dugento armarono
cavai, tori armentari, / rabbiosi can. salvini, 22-211: come allorché le
l'erba assiso / presso il fidato can, lungo l'armento, / stavasi endimion
asserisce: / ch'i'arrabbi com'un can, se non è vero.
sale, iii-237: de l'arrabbiato can sotto i latrati, / sotto il ruggir
che allegri scendere dalla scaletta scoperta della can celleria. idem, 246
34: si accendino pe'nostri camarlinghi xm can sione accesa, violenta.
circondano; / che nel latrar de'can non s'assicurano. tasso, 20-68:
73: con la festevol coda il can volea / fare al padron rappresentanza umile,
l'erba assiso / presso il fidato can, lungo l'armento, / stavasi
... -disse la fata al can barbone. -fai subito attaccare la più bella
pernice / con la rete e col can tosto si prende. metastasio, 1-10-81:
avanzar tanto nel piano, / che i can debbian di lui perder la vista.
forteguerri, 22-59: così di notte il can del contadino /... /
vista babbuina, andava attraverso come un can da osteria e, con una tosse secca
di marzocco ereda, / condotto avevi di can el bagli / con cento lance e
i'gli ho messo però attorno certi can grossi, che dovrebbon tenerlo a segno.
: e 'n su la mezzanotte / questi can mi destar baiando al lupo. ariosto
... ancora che sentissero il can dell'oste a baiare, e esso in
dica, comincia a baiare come un can da pagliaio. = cfr.
cavalli si poteva ammirare, ferma a quel can cello, scalpitante di impazienza
sì balocco / da star tanto menando il can per l'aia! 5.
/ e pezzati i cavalli, e i can balzani. paolieri, 2-133: bufale
balocco / da star tanto menando il can per l'aia! alfieri, i-162:
parve gottoso, ma più tosto barbaresco o can da giugnere. cantari cavallereschi, 122
naona, avendo meco quel mio bello can barbone. b. corsini, 11-83
b. corsini, 11-83: un can barbon pel vello prende. forteguerri, 12-54
dava un'annaffiata all'intorno, come un can barbone uscito dall'acqua. giusti,
quando ragioni, / dici spropositi / da can barboni, / come discorrere / potrai
già gli par che di dosso il can barbone / sgrolli le grosse gocciole, e
57: mi veniva in mente un can barbone, fermatosi una notte alla soglia
riceve quasi sulla bocca un bacio del can barbone che, impaziente di rivederlo,
: ei, non potendo abboccare il can grosso, volgèvasi stizzoso a mòrdere il
: egli desta o sveglia il can che dorme;... egli ha
medici, ii-179: sì volentier il can lepre non caccia, / come costui e
26-116: disse marsilio: « becco, can ribaldo, / o macon crudelaccio e
, 24-95: hai tu veduto il can con la cornacchia, / come spesso beffato
; il gallo del mugnaio, il can del beccaio, e il fattor delle monache
incontro, a traccheggiare, a menare il can per l'aia. palazzeschi, 3-167
fu con beneplacito sovrano / nomato il can barbon gran ciambellano. berchet, 65:
il ciel di strida / e il can guarda al clamor. d'annunzio,
il ciel di strida / e il can guarda al clamor. fucini, 105:
ancora da avvertire che i gradi sopra 'l can nello vengano segnati giusti,
, i gridato dalla gente e da'can morso. ariosto, 18-3: che
una camera, senza veder mai né can né gatta, né poter uscir fuori a
pila » e batteva col becco sul vecchio can terano. michelaccio l'aperse
del villaggio, il cantastorie, il can barbone, il vecchio sergente, il
1-81: col bossolo e il suo can girava omero. 3. urna
la madre. casti, 10-71: ogni can che gentil, docil, leggiero,
agii corre o salta, / botolo, can barbon, bracco e levriero, /
bologna, ower di malta, / can turco, e quei del sud che non
voglio mostrare d'essere di schiatta di can botolo che incontanente si vuol vendicare, io
... è sdegnosa com'un can botolo. caro, i-137: voi dunque
vice-capitano mi guardava dalla loggia come un can grosso alla catena guarderebbe il botolétto sguinzagliato
con ranocchi e botte; / dal lato can ch'abbaian tutta notte, / e
1-49: cacciatori e bracchieri, / can da fermo, e levrieri. prati
sorte una disgrazia, e'non trova né can né gatta che abbai per lui.
accarezzarlo. casti, 10-71: ogni can, che gentil, docil, leggiero /
agii corre e salta, / botolo, can barbon, bracco e levriero, /
di bologna, ovver di malta, / can turco, e quei del sud che
certo suo bracco famoso, il miglior can da caccia dell'agro romano, col quale
correre come un matto, o fare il can bracco che fiuta in ogni angolo.
medici, i-270: sì come un can che la bramosa bocca / crede bagnar nel
nelle assemblee / si sa però che il can voleva brillare, / e il porco
la sua abilità d'imitare la voce del can da pagliaio che abbaia alla luna.
altro ferendo, / un colpo trasse quel can saracino / un tratto 'astolfo, non
, 1-27: ogni varco da lacci e can chiuso era: di stormir d'abbaiar
ariosto, 8-33: e qual sagace can, nel monte usato / a volpi
i figli, / via ci cacciaron come can tignosi. verga, 3-90: volete
, ix-192: per folti arbusti un can quivi si caccia, / e per
più 'ngrossa, / tanto più trova di can farsi lupi / la mala- detta e
fuggir grechino, / che non è can rabbioso, / ma cagnino amoroso.
punto sana, / il nobil messer can per la caldana / soperchianza ne prese,
così presto, ma ci rido e vo can tando: tra male gatte
, probabilmente. = lat. tardo can [n \ apis, per il classico
[n \ apis, per il classico can [n] abis, dal gr
canapetti. = lat. tardo can [n] apus 'canapo '.
de'cavalli stamani / non ci guastassin di can qualche paio. aretino, ii-101:
, al banco del ministro grande can can di campanelli. calvino, 1-133
al banco del ministro grande can can di campanelli. calvino, 1-133:
. cancellare, propriamente 4 chiudere con un can cello \ ma già usato
lat. tardo cancellatili -ónis il chiudere con can 4 cello '
, 23-160: ed ancor de'miei can fugge lo stormo. marco polo volgar.
gottoso, ma più tosto barbaresco, o can da giugnere. soldanieri, ix-476:
, 2-5: come soglion talor due can mordenti /... / avvicinarsi digrignando
sana e buona. crudeli, 1-49: can da fermo e levrieri / e cavalli
si chiaman cittadini, / ma era un can da contadini. manzoni, pr.
e. cecchi, 1-123: qualche can barbone camminava impensierito, con una bandierina
il duro villanzone, / ch'era del can padrone, /... /
200): tu mi riesci ora un can da pagliaio, che ha cuore appena
achei. foscolo, 1-346: sfacciato / can negli sguardi, alma di cervo,
/ che n'ha ben cento cogna 'l can giudeo, / in verità, vicin
guerre a tal mestiero / con assai saracin can rinnegati. l. frescobaldi, 2-30
dispiacere: / non può più comportarti, can meschino. boiardo, 1-2-50: non
arrogante / che non temesse di quel can felone: / gan da pontier,
di misura turbato gli disse: -ahi can figliuolo di cane, tu sei vivo
io ti ci ho pur giunto, can paterino. berni, 15-38 (ii-41)
mano, / che via mi porti questo can villano. s. caterina de'ricci
paolino uomo consolare, le cui ricchezze i can di palagio già per isperanza e per
e volentieri; / ma guardisi dal can, ch'egli è mordace. p.
, e lui cavarsi un occhio / col can ch'egli avea messo in bocca altrui
5-2-496: e che 'l celeste / can rabbioso e crudo / asciuga e fende
arse mai sotto la rabbia / del can celeste allor che latra e morde, /
foreste / dietro a torse del polo il can celeste. fagiuoli, 3-6-83: o
l'esortazione rivolgete / verso del sirio can. monti, 22-33: primo lo vide
nel lettuccio, e preso di nuovo il can per la coda, tanto lo aggirò
dette ad intendere, non trovai né can né gatta che me ne sapesse dir parola
il settembre, non c'è un can che mi seguiti, nessuno vuol venire con
figli, / via ci cacciaron come can tignosi. brancoli, 4-210: questa
-odi, cotesto chiamasi / affogar proprio il can con le lasagne. -andare,
0 bastone: levarsi mena il can per l'aia '. buonarroti il giovane
-destare, svegliare, stuzzicare il can che dorme'. stuzzicare, molestare chi
.. egli desta o sveglia il can che dorme. buonarroti il giovane,
, / non istate a svegliare il can che dorme. giusti, i-479: è
pananti, i-34: io sono come il can del babbonero, / che leccava le
sarebbe meglio ch'egli avessono preso un can per la coda. -fare ai
han più parte a'sollazzi, / farsi can d'ortolani agri e mordaci. lippi
l'ha nascoso, / facendo come il can dell'ortolano, / ch'all'insalata
si dice copertamente: far come il can del peducciaio; e s'intende dare
. si dice anche far come il can d'esopo che lasciò la carne che aveva
/ fanno delle parole come fanno / i can dell'acqua; una scossa gli medica
-far la girata, dar la volta del can grande: prendere la via più lunga
qua, acciocch'io dia la volta del can grande, né gli vadi dietro quando
tre lupi. -menare il can per vaia: tirare per le lunghe
fieno a oche, / menare il can per l'aia, per servire / l'
/ e co'suoi punti mena il can per l'aia. baretti, 1-314:
, 1-314: senza più menare il can per l'aia, ecco quello che oggi
, i-284: quegli ninnola e mena il can per l'aia. guerrazzi, i-189
repubblicana, e fin qui menate il can per l'aia, esponendomi al rischio
disinvolta, facendosi vento e menando il can per l'aia. soffici, ii-349:
, a traccheggiare, a menare il can per l'aia. -morire come
lippi, 6-6: perché non fu mai can che la mordesse, / che del
i-117: e dir come colui, can non mi morse / ch'io non abbia
una disgrazia, e'non trova né can né gatta che abbai per lui.
che abbai per lui. -ove can non abbaia: luogo malagevole e pericoloso
/ a certi luoghi, né ogni can v'abbaia. -puzzare di cane
pulci, 24-46: ma infin tra * can si resterà la rabbia, / ch'
o pane o bastone. -a can che lecchi cenere non gli fidar farina:
non gli fidar farina, / al can che lecca cenere, direte: /
/ a vizio ver declina: / al can che lecca cenere, / non gli
non gli fidar farina. -al can la tigna: a ciascuno toccano le
merita. pataffio, 1: al can la tigna, egli è mazzamarrone.
. pulci, 24-168: ma il can quando e'vuol morder non abbaia;
5-21: però dice il vero, che can che assai abbaia, poco morde.
poco morde. lippi, 11-29: il can ch'abbaia, rado awien che morda
ha il lupo per compare, tenga il can sotto il mantello: chi frequenta persone
'l lupo per compare, porti il can sotto 'l mantello. -il cane
cani che abbaiano. -mentre il can bada, la lepre se ne va:
caro, 2-2-327: intanto mentre il can bada, la lepre se ne va
aspetta, / che mentre piscia il can, la lepre sbietta. -se
fu un lupo, e'fu almanco un can bigio. -una volta corre il cane
però vedemo certe piante lungo tacque quasi can [s] arsi, e certe sopra
tose, anche cantàfera), sf. can tilena lunga e tediosa;
predicare, comandando prima alle rondini, che can tavano, che tenessono silenzio
ciò non essere in sua facoltà, gli can tarono, se, arrivata
ornamenti, lusinghe, copertore col can da rete. se non avesse
frequenti, senza convinzione, svagatamente; can ticchiare. pataffio,
, agg. che si riferisce a un can tone, a una regione
ha voltato il cantone! -che can mastino! dolce, xxv-2-223: -ha vólto
più sicuri di movere un passo per un can tuccio di toscana, senza
un'aria di silenzio quasi timido; non can zonatore o vispo, come
contento d'una felicità modesta di verseggiare la can zonetta; ma intorno a
a firenze con tanta furia a stuzzicare il can che dormiva, l'accademia non avrebbe
una bella stoppia: / il cappellaio ai can leva la coppia. cappellanato
, / e carica la mano il can ghiottone. de sanctis, i-65:
94: qui si mangia carne / di can, d'orsi, di tigri,
, l'udrio, il bastone, il can da uccello e il ronzino. berchet
un putrido castrato, / per un can magro e pulcioso. algarotti, 3-97:
sue pene; / se stuol di can plebbei, latrando, viene / per noiarlo
. cognizione. 7. dir. can. causa di beatificazione o di canonizzazione
pulci, 21-4: levossi ritto il gran can di gattaia / / e disse:
! il. prov. a can che lecca cenere non gli fidar
quel proverbio che si dice: « a can che lecca cenere non gli fidar
.. in ella / incappati eran dalli can cacciati. scala del paradiso, 387
straziare il traditore / sì che di can non si strazia più pelle.
i guerrieri, / e come i can cogli orecchi alti, stanno, /
, iii-25: ha denti di can cerviero. 4. per simil
luca pulci, 2-102: e come can maestro col cervietto, / si tien
selvatici sentieri, / e lasciar palpitando i can leggieri / cervetta, piè di piuma
, / un orsacchin che già col can combatte. sannazaro, 4-80: se la
bella o brutta, hai tu il mio can veduto? / a questo mi rispondi
buonarroti il giovane, 9-449: un can che urli, / un assiuol che
1-27: ogni varco da lacci e can chiuso era. ariosto, 1-73: boiardo
battaglia. caro, 6-590: spaventi il can trifauce a suo diletto / le
altro [pino], ne faremo un can 10 scopo originario di rendere
c'ha sentiti / nel bosco i can fremire e'cacciatori, / i denti
215: qual se trovar col fiuto il can procura / la lepre fra cespugli,
le circondano; / che nel latrar de'can non s'assicurano. ariosto, 18-61
ecc.]. sinisgalli, 8-6: can dide tese di carta fabriano
nullo. 2. dir. can. clandestinità del matrimonio: omissione delle
pagliardo). pulci, 27-28: can, fi'di can, tu te ne
pulci, 27-28: can, fi'di can, tu te ne penterai! /
73: con la festevol coda il can volea / fare al padron rappresentanza umile
/ che n'ha ben cento cogna 'l can giudeo: / in verità, vicin
, / che debbe, come il can, rodere ogn'osso. s. degli
280: scioglie a l'avido can ratto il collare, / prezioso monil
: era ne la stagion, che 'l can celeste / fiamme essala latrando e l'
, 7-229: dopo l'ultimo colpo di can none, per molti mesi
male. fiacchi, 73: il can volea / fare al padron rappresentanza umile,
[il servo] da lato il can, fido compagno. chiabrera, 82:
sebenico. 2. dir. can. chi è patrono, con un altro
una cosa per le lunghe, menare il can per l'aia. lippi, 3-45
, iii-4-42: fece sfondare le porte a can nonate, sperando di trovarvi
fuori delle porte. crudeli, 1-49: can da fermo... e lacchè
se, schiavi a'vizi, a'can séte, a'conigli, / c'han
, 5-5-144: l'aspra rosa del can, l'adunco rogo, / che son
quagliamolo, e appresso il copertore col can da rete. tosi, 1-17: chi
tolse l'inguistara del vino acconciato con la can tarella; e mesceva.
chi la stringe. / altri il can, che squittisce, a forza affiena,
tornò per lo sentiero / e richiamando i can sonava un corno, / fin
urla corno luvi e baia corno can. dante, inf., 18-35:
/ in cappati eran dalli can cacciati. boiardo, 2-8-16: avea sem
che danzavano o marciavano in cadenza, can tando; in seguito,
rete che la pigli; / e un can còrso abbaiar ala luna. marino,
[s. v.]: 4 can corso ', uomo di aspetto e
cor- taldi / quei che lasciaro i can poco lontano. garzoni, 1-631:
1-3-28: segue il duca dicendo: < can felone, i ladro, ribaldo,
ogni cosuzza, / lasserò meo e'can dall'un de'lati. savonarola, iii-194
: fugge a traverso, che pare un can cotto, / gridando: aiuto.
i sonni ed il vigor restaura / ai can satolli. 3. ant.
pulci, 9-76: la volpe poi nel can détte di cozzo. ariosto, 22-91
25-312: crocuta è di lupo e di can nato. marino, vii-263: so
dell'acqua usciti, / tanto che 'l can se ne doleva e 'l gatto,
no, non turbarti. presagi arcani / can tato ha il gallo,
, riponeva il cuoio / e i can governa e mette nella stalla / il canattier
, 1-5-215: nota delle susine rammentate dal can. lorenzo panciatichi in una sua contraccicalata
di far cuor di pietra / contro quel can mordace ed arrogante, / che d'
cuore addosso! -simil gente sono / can da pagliaio. -prendere grosso cuore:
dindonìo di moltissime campanelle suonate da certi can malfussi. manzoni, 73: d'
canne, / al cui suono danzando il can rizzosse. anguillara, 6-125: mentre
/ a vizio ver declina: / a can che lecca cenere, / non gli
sgangherata. -ciapa su, fieul d'un can. -ma non arriva a decollarlo.
il privilegio unito al titolo di * can 'consiste nel non potere il gran
ancor vale al morso duro / del can rabbioso. = part. pass,
altro stato. 6. dir. can. delegazione apostolica: l'ufficio di
, n. 1). -dir. can. -delegazione canonica: atto con
furo all'osso, come d'un can, forti. libro di sydrac, 214
, 2-5: come soglion talor dui can mordenti, / o per invidia o per
-star lontano dall'acqua corrente e da can che mostra il dente: non affrontare
sta'discosto dall'acqua corrente e da can che mostra il dente. 16.
boccone / vola succhiato appena, al can barbone. c. e. gadda,
temporale. 6. dir. can. sanzione disposta dal diritto canonico contro
ancora: 1 egli desta o sveglia il can che dorme '. pascoli, 171
cerchi sempre più stretti, come un nero can barbone diabolico. piovene, 5-311:
toscani, 314: chi tocca il can che diace, gli ha qualcosa che
conti il pubblico ministero. -dir. can. difensore del vincolo: organo che,
ariosto, 2-5: come soglion talor due can mordenti, / o per invidia o
digrignare. luca pulci, 4-67: come can, che in catena digrigna, /
dindonìo di moltissime campanelle suonate da certi can malfussi, che vanno in volta cercando lettere
, 36-43: il qual fu messer can, che'luoghi voti / empiè del signo-
de'medici, ii-183: siccome un can, che passa con gran lena /
. berchet, 256: finalmente un can di moro / per me die'cento
. boccaccio, iii-5-57: i can mordenti / atteon disbra- naron lor
ch'io ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato da dio! caro,
libertà. frezzi, iii-5-79: quel can malvagio allora si disciolse, / ché
carro, lo sterile matrimonio e il can tricerbero era da intendere. ottimo,
la disfida. carducci, 1022: i can tici / antichi mi chiede
cavai, tori armentari, / rabbiosi can, tempeste e discendenti / folgori.
pulci, 22-127: traditor doloroso, can ribaldo, /... / traditor
nacqui dismembrato e storto / e poi a'can dato mangiare il core?
pulci, 20-60: orlando disse a can, che domandava, / ch'eran
allora astolfo cominciò a gridare: / can rinnegato, imbriaco, a dispetto, /
come soglio spesso / quando l'estivo can ferve e sfavilla, / in questo bosco
di palo in frasca; menare il can per l'aia. d'annunzio,
fece loro divisamento: el primo un can bianco come vivorio, / un gru l'
uomo consolare, le cui ricchezze i can di palagio già per isperanza e per superbia
. berchet, 256: finalmente un can di moro / per me die'cento dobbloni
si dice: * e'mena il can per l'aia'; e tal volta:
. alvaro, io-m: i pilastri del can cello serbavano il dragone gentilizio
/ con quel mulaccio, con quel can mastino. beccaria, i-107: per qual
, 2-173: la liberalità sopra descritta in can grande della scala, fa eco alle
). pananti, iii-57: can d'infedele, non ingombrare la
moltiplici meriti di questo antipoetico sonettante, can zonista, eglogàio e versiscioltaio
, 1-1258: né il rio trascorrere / can dido latte; / né
equeprincipale), agg. dir. can. attributo di uno dei modi d'unione
: che giova, amico, / il can riprese, il rammentar che giova /
ii-299): chi vide irati mai due can valenti, / per cibo o per
xxvi-3-335: gello, fe 'l grosso tuo can della scala, / dee rimetter la
, ii-243: l''esastico', chiamato can marino, che ha sei ordini di
citi. / propon di grazia, o can, miglior modello, / voci,
paese ove son molti esercitatori dell'arte di can tare. milizia, ii-109
coscienza. 2. dir. can. motivazione di una pena inflitta dall'
il tergesteo. ma poi m'imbattei in can vampa, parla con molti
e là, occhi brutti, color del can che fugge. -sm. faccino
e modo d'andare alla struzza, a can da rete e uccellare, a parede
cane, dà del pane a quel can pazzo: e nel fine diceva: dà
faccia; / perché d'avemo il fiero can non latri / gittavasegli in bocca una
203): si vorrebbe uccidere questo can fastidioso e sconoscente, ché egli non
ch'io per me soglio dir: can mozzo alza presto la coda; e:
bene, il gallo del mugnaio, il can del beccaio e il fattore delle monache
compagnia che vi diletta e piaccia; / can da guinzagli e segugi da traccia.
si squatra, / e sì come can latra, / o ver come lione,
con quanta gloria assiso, / candido can, che la mia fé pareggia,
maliziosa era a vedere / e 'l can pareva fedele e leale. l. gualdo
/ e fedelàccio al pari d'un can bracco. = voce dotta, lat
velocità, fortezza al toro, / al can la fedeltade e l'odorato, /
. alamanni, 5-2-497: il celeste can rabbioso e crudo / asciuga e fende le
. casti, 4-52: non dorme il can ministro; e se un istante /
sue forze proporda rete, da altri can da fermo, perché vedendo la fiera
la tavola -mantenere costantemente lo stesso criterio. can da fermo e levrieri, / e cavalli
; a l'or vedrai / moversi il can con questa selce in bocca. viani
anatra briaca, mal destra e goffa, can tarellando, la testa grossa
apresentato, / a lui bastonò lo can con suo sapere; / e bastonandolo,
pernice / con la rete e col can tosto si prende. rolli, 546:
ti lasso: / non fidar carne a can che lecchi grasso. machiavelli, 679
/ a vizio ver declina: / a can che lecca cenere, / non gli
: dalle ornate soglie / quinci il fidato can custode appare. soderini, iv-122:
l'erba assiso / presso il fidato can, lungo l'armento, / sfavasi
ariosto, 8-4: avea da lato il can fido compagno: / cavalcava un ronzin
servi / a trar di bocca al can la fiera, acciò / che io non
. se non era lupo, egli era can bigio. 12. acer.
, ii-243: l'esastico, chiamato can marino, che ha sei ordini di filze
, finita la caccia, / come il can richiamato, di gua- loppo, i
/ a vizio ver declina: / a can che lecca cenere, / non gli
tapino / del prete gianni e al can di babilonia. gozzano, 445: lo
i nervi. leopardi, 278: can cerbero latrar non vi s'udia, /
, ix-192: per folti arbusti un can quivi si caccia, / e per terra
/ mi ritrovò al fiuto, come can da taverne pratico. erasmo da valvasone,
, 4-116: serve col corpo il can, serve col fiuto, / caccia la
denti trapelanti gli davano l'aria del can mastino. pratolini, 2-338: sulla soglia
il forame. -fa forame il can per fame: il cane quando ha
proverbi toscani, 57: fa forame il can per fame. 6. dimin
164 (28-14): e come i can de tossa son cortesi, / se
seno, / più vergognoso ch'un can foretano. intelligenza, 264: veder
superata. -dir. can. disus. casa formale: casa formata
che appartengono all'aia. -dir. can. casa formata: la casa religiosa o
martini, 42: lasciate star il can quando dorme, non stuzzicar il formicaio.
sopra certi fornelli 0 stufe quadre dette can, sotto le quali mantengono un fuoco
: se il balzac non menava il can per l'aia, o come avrebbe potuto
= voce dotta, deriv. da [can] for [a], col suff
alto a getto / e vede sotto i can che cercon forte, / sta di
, fortezza al toro, / al can la fedeltade e l'odorato. pascoli,
. proverbi toscani, 165: can ringhioso e non forzoso, guai alla sua
'ngrossa, / tanto più trova di can farsi lupi / la maladetta e sventurata
pestilenziale. pulci, 19-53: quel can traditore / per modo le costure m'
obizzo, 1-62: non orgoglioso can, ch'unqua latrando / rompa i
è punto sana, / il nobil messer can per la caldana / soperchianza ne prese
freme. cesarotti, ii-237: il can dalla capanna ulula e freme. g.
c'ha sentiti / nel bosco i can fremire e'cacciatori, / i denti batte
tosto conduce / presso al sentiero il can sagace, e questo / di repente sollevasi
soldanieri, ix-476: bu bu, i can, bu bu; e chi zappava
romano. buonarroti il giovane, i-287: can levriere il mio ingegno or va alla
ii-1-54: uscii a capo basso, come can frustato. baldini, i-161: allora
e scabrosi delle nude montagne volversi flutti di can l'arma.
infìniti danni. cantari cavallereschi, 104: can, traditori, vi conven morire,
c'ha sentiti / nel bosco i can fremire e'cacciatori, /...
trasformo; / et ancor de'miei can fuggo lo stormo. boccaccio, v-57:
29. locuz. -colore del can che fugge: scialbo, indefinito,
là, occhi bmtti, color del can che fugge. -far fuggire:
e fuggitiva / cerco cacciar con un can vecchio e zoppo. guarini, 39
cespuglio fuggiva a maraviglia / per molti can che dietro si sentia. g. morelli
, / 0 con la pece questo can furcifero. pulci, 25-25: così
uro. pananti, i-120: i can furenti / che non vogliono mosche intorno al
. verga, 1-453: il can di guardia latrava furibondo, correndo lungo la
fedeltà d'amore / esser il 4 can maggiore '; / altro vuol questo fusto
. grifoni, xxxvii-83: volse tener can presti, gaiardi, / vigili, attenti
i buoni autori siano spuntati fuori da ogni can tuccio di pietra o da
nel lettuccio, e preso di nuovo il can per la coda, tanto lo aggirò
ii-299): chi vide irati mai due can valenti / per cibo o per amore
d'ambra, xxi-n-90: non trovai né'can né gatta, che me ne sapesse
non v'era, morto lui, né can né gatta. -non saper tenere gatta
cesarotti, ii- 237: il can dalla capanna ulula e freme, / il
e, da stracciarsi crudi, a un can vorace / butti gli svelti genitali in
pronunciato, forse lodato non ne sarebbe. can toni, 231: quella
a getto / e vede sotto i can che cercon forte, / sta di volar
. -essere più ghiotto che il can di babbo nero: essere smodatamente ingordo
gozzo, / se vede un altro can che roda e inghiotta / o carne od
104: l'accompagnarono insino al dittatore, can tando, secondo l'uso
giurisdizione. 3. dir. can. il potere di governo spirituale di
), sm. dir. can. complesso di diritti e di doveri spettanti
, 350: i pulci che 1 can han nelle lacche / gridaro ad alta voce
, 27-17: un colpo trasse quel can saracino / un tratto astolfo, non
gasece quel del pasmo; / corno al can me venga el rasmo ed en vocca
, 15: non fidar carne a can che lecchi grasso. paleotti, l-n-284:
pare encote- cata: / corno lo can ch'ha 'l raspo, le man mena
, / gridato dalla gente e da'can morso. -sostant.: grida
, 1-128: lasserò, meo, e'can dall'un de'lati; /
, 1-1-76: mai non fu visto can levrer né pardo, / né alcun groppo
l'altre, che si cavano dalla montagna can. trinci, 1-193: furon [
, xxvi-3-97: forse che sentiranno i can guaire / o il capocaccia a musica di
ogni cosa, / chi va co'can, chi alla guardia, al getto.
non riesce, / dagli, che gliè can guasto. buonarroti il giovane, 9-471
, / urlando per le vie com'un can guasto. magalotti, 1-297: dice
: né so a sparvier, né a can metter guinzaglio? caro, 4-195:
gargani avviandosi, con un inquieto can levriere in guinzaglio, per l'esopo
dono... /... can da guinzagli e segugi da traccia. boterò
mi feci venire la gumedra del gran can d'alta- risi ». diceva il
la lepre, / i due feroci can, l'idra, la nave.
', specie di dramma e componimento giocoso can tato ne'teatri e ne'
dal suo loco, / pronto il can pieno di foco / lo sgridava
abbandonate da roma. -dir. can. immunità ecclesiastiche (anche al sing
, cercava per casa, pareva il can da caccia che fiuti intorno la selvaggina
casti, 4-52: non dorme il can ministro; e se un istante /
imprimatur, sm. invar. dir. can. permesso concesso dall'autorità ecclesiastica per
). diventare cancrenoso, andare in can crena (una parte del
, / con latrati di foco il can celeste / move, e languir fa ciò
messa, a fare l'inclinazione, a can tare, a ordinare l'
... / non trovi un can che voglia incomodarsi, / e puoi gridare
di giove, / ed hanno il can che le riposte celle. / ove a
2-343: ma con toro accanito i can mordaci / che pon valer, se l'
sannazaro, iv-3: addiviene che le silvestre can 7. di monili,
, a l'armi! / via questo can di mussulman, per dio! /
suono inetto mentre prova, / ai can diè preda inusitata e nova.
cui generò la madre pia, / benché can del digesto di giustiniano,
beffati. lamenti storici, 11-131: can traditore, macometto, / destese hai
al gozzo, / se vede un altro can che roda e inghiotta / o carne
1-34: non puoi da me fuggir, can rinnegato; a tradimento ingiuriato m'hai
sia per trarne pasto, / dal can che si tenea fido compagno, / ingordamente
/ quand'è 'n concia o di can morto / o di nidio d'avvoltoio,
più 'ngrossa, / tanto più trova di can farsi lupi / la maledetta e sventurata
le torte. lippi, 12-53: il can dell'ortolano /... all'insalata
neri, 3-7: accade a un can rabbioso e insano / che da un canto
in cuffia e in zoccoli insaponava un can barbone color castagno che pareva stingere sotto
consunte avea l'insaziabil fame / de'can che fan le pecore lor grame.
cammelli, 5: costui, come un can che va lontano / mordendo questo
almanco intelligibilmente per ognuno. istruzioni a'can cellieri,
pulci, 18-102: o macometto, becco can ribaldo, /... /
plenipotenziario (cfr. cod. jur. can., can. 265, ss)
. cod. jur. can., can. 265, ss) ».
garisendi, xxxviii-290: mentre che cerber can, cum voci sparse, / intuonarà
: una salsa di sugaccio con sangue di can marino... è per quelle
, e con mattana: / al can la tigna; egli è un mazzamarrone.
. boiardo, 1-21-33: per un can saracin lui fa contesa, / crudele
esse carte, come l'ha il can. tarlazzi che è invecchiato in mezzo a
è grande; / e qui fa 'l can la state, e qui si 'inverna
ariosto, 2-5: come soglion talor duo can mordenti, / o per invidia
al gozzo, / se vede un altro can che roda o inghiotta / o
/ che concluda e non meni il can per l'aia; / ch'ella invochi
di quelli vermi involterato innella polvere in uno can tone della sala fu lassato
specie di serpenti, / e certi can, come mostri, menati, / che
ottico che ne deriva; colori, riflessi can gianti simili a quelli dell'
le inseguite belve, / e i can travolti sulla lunga traccia? -che
in tartaria. con grafia italiana, can. la bella angelica dei nostri romanzi cavallereschi
romanzi cavallereschi è figlia del * gran can del catai '. = v
[in gigli, 4-64]: al can che lecca cendare per fame / non
divincolando. baldi, i-32: del can lambe la lingua, e non guerreggia,
! gran pa- stor, il tuo can, la tua lampa, / da'lupi
nostri lo chiamano romice, altri lapazio can termo, efficacissimo alle strume con la
voi, / e me fra questi can sì lasserete. trissino, 2-1-174: volsersi
: lo sparviere / e '1 can si lascia sempre con vantaggio. guarini,
di cervo. ariosto, 41-30: un can d'argento aver vuole oliviero, /
carducci, iii-4-122: quando tobia meschino del can riconobbe il latrato / e brancolando porse
ugo di perso, xxv-1-590: can che no cessa di latrar. giamboni
. salimbeni, xxxviii-354: se latra il can la notte, in gran spaventi /
, 347: per folti arbusti un can quivi si caccia, / e per
toscana) con l'intento di onorare dio can tando laudi
leccardo / che la gatta e il can del lardo. -con metonimia.
ha leccate le sue. -a can che lecchi cenere non gli fidar farina:
sangue. tassoni, 10-23: moro, can, senza legge e senza fede,
estivo, / che, quando il can celeste / latra e i caldi ruggiti /
/ non andò guar con li suo'can guardando, / ch'un leopardo,
fuga sentendo a le spalle / coreuti can. sacchetti, v-259: lepore è
eri- dano, la lepre, il can maggiore. tasso, 8-2-432: timidetta
8-2-432: timidetta lepre / fuggir di can veloce i fieri morsi. chiabrera,
il sussurrìo: / ha detto amico al can! con meraviglia / va ripetendo ognun
boiardo, 1-1-76: mai non fu visto can levrer, né pardo, / né
più fiero / che a timidetta lepre il can levriero. saba, 42:
a dinotare una donna lorda, poltrona, can toniera; ma non è
se, schiavi a'vizi, a'can séte, a'conigli, / c'han
tutto brevemente narrerò, / né sarò un can che meni un can per l'aia
né sarò un can che meni un can per l'aia. = deriv.
s'abbattè ch'un tratto / certi can, che guardavano le pecore, / s'
i denti / mostri sotto 'l carretto il can lupigno. bocchelli, ii-304: [
ha il lupo per compare, tenga il can sotto il mantello: v. cane1
ch'e'non sia o lupo o can bigio'; e vale ch'e'non si
ora con tue carezze infinite lusingare, can fastidioso che tu se'. v.
, / che debbe, come il can, rodere ogn'osso. caro, i-59
tanta sorte, / che tienla il can, che quivi sta in catena: /
verso i nimici sforza, / e come can maestro col cervietto, / si tenne
contrada. campofregoso, iii-6: sicome can che assalta in sul sentiero / il
/ corre il malagevole / e 'l can di monna orrevole / e 'l nabisso /
/ corre il malagevole / e 'l can di monna orrevole / e 'l nabisso /
'ngrossa, / tanto più trova di can farsi lupi / la maladetta e sventurata
ha pare, / malvagio traditor, can rinegato. 10. prov.
le dare'mangiare ad un mastino / o can malfasso, beccaccio scorato, / tu
, che là vegni, / e questo can malfusso, te lo 'nsegni. baretti
investire le donne). - ah can malfusso! malfrancesato (malfranciosato,
dindonio di moltissime campanelle suonate da certi can malfussi, che vanno in volta cercando lettere
che là vegni, / e questo can malfusso te lo 'nsegni. boiardo
; / ché nel latrar de'can non s'assicurano. ramusio, i-215:
i fiorentini, / e fanno come i can degli ortolani. proverbi = comp.
toccò in parte dopo questo / a can, ch'è il secondo figliuolo / ch'
mansfèlto), sm. milit. piccolo can none da campagna, in
. 10. prov. -al can mansueto, il lupo par feroce:
. proverbi toscani, 238: al can mansueto, il lupo parferoce.
ha il lupo per compare, tenga il can sotto il mantello: v. cane1
un fascio e sono andato menando così il can per l'aia per isfogare la rabbia
denti trapelanti gli davano l'aria del can mastino. comisso, v-350: la padrona
vedere in lacepede la feroce voracità del can di mare (requin) non saziabile da
50: ahi assassin di strada, can marrani / or ch'io so sciolto,
, 1-6- 103: certi de'can nemici empi animali / da tutto il
i-584: doh! villan mascalzone e can fastidioso! e tu osi parlar così di
uomo consolare, le cui ricchezze i can di palagio già per isperanza e per superbia
dormiglia; / quegli ninnola e mena il can per l'aia. bresciani, 1-ii-65
22-79: era più fiero assai d'un can mastino. cesari, 1-1-121: a'
insieme è peccatore ed è principe, è can mastino. fr. serafini, 35
sossopra, come si usa fare da certi can mastini in più paesi e spezialmente in
genealogie fuori di natura (fieu di can) o turpi maternità, ammansito a
luca pulci, 1-6-67: come can che in catena digrigna, / gli
che se'così vago di noi come il can delle mazze. sassetti, 7-265:
ne curerà. pataffio, 1: al can la tigna, egli è un
passeroni, 5-61: si sa che a can che morde / si dan poi mazzate
sapesse con lingua medicare: / chi can dicesse, non direbbe il vero;
nel grave meditar profondo / eran del can tutti i pensieri assorti / sulle vicissitudini
melato. calvino, 68: dava risposte can zonatorie e incomprensibili, con la
la stessa coda inganna ed uccella il can che la seguita, menandogliela attorno in qua
religiosa di voti semplici (conforme al can. 982 del c. j. c
cespuglio fuggiva a maraviglia / per molti can che dietro si sentia. -in
.. argomentandosi d'imburchiare qualcuna di quelle can zonette per metterla in sulla
grande indipendenza, è un bellissimo mezzo-termine. can toni, 129: non
è da faine, e non da can mignoni. salvini, v-469: 'can
can mignoni. salvini, v-469: 'can mignoni', cioè cani favoriti, gentili
1-247: ad altoum, / gran can, poi mi presento e grazia chiedo /
mi trasformo, / et ancor de'miei can fuggo lo stormo. benivieni, 2-24
accaduta questa sua disusata avarizia [di can grande], dal 1312 al 1.
tipo di granchio diffuso nell'adriatico (can cer moenas), quale
i-257: io... non sono can da molliche, ma di bocconi.
altro loco / leon né lupo né can par rimaso, / che non si
: molto mi meraviglio, o messer can te, / podestà venerando e cavaliero
davanti e che tutti schivavano come un can rognoso. d'annunzio, iv2- 21
. m. -ci). mec- can. che ha un solo cilindro (con
il monte. ibidem, 177: il can di monte caccia quel di corte.
queste bisce. boccaccio, 1-ii-400: i can mordenti / at- teon disbranaron,
, 2-5: soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o per
bracciolini, 1-15-49: fannosi innanzi, come can mor denti, / chi
morde una avarizia nuova venuta in messer can della scala. esopo volgar.,
minacciare (e si contrappone a: can che abbaia non morde). proverbi
). proverbi toscani, 130: can che morde, non abbaia. -i
dito, irata disse: / -moro, can, senza legge e senza fede,
veder chi si sia, morsicato da can rabbioso, o da livida bocca o puntura
le foglie fresche vagliono al morso del can rabbioso, se so- pr'esso si
ariosto, 2-5: soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o per
quand'è in concia, o di can morto. magalotti, 21-68: uno di
piega moschettieresca, quale veniva portato dal can didato radicale.
. baiar di, 68: i can storditi, / stanchi, sgraffiati e in
compar, s'ingegni / sempre portare el can sotto el mantello. gallani, 30
-castrato. giovio, ii-113: can mozzo alza presto la coda. 2
/ con quel mulaccio, con quel can mastino. = lat. mùlus
ma va'là, va'che i can pur t'hanno giunto! ». /
e dibrucato / che né gatto né can non mi s'accosta. / or poich'
, vieta e stantia, che non sarà can ne gatta che pur vi musi.
lisci, i profumi, non troviam can né gatta che ci musi. p.
imprigionano i cervelli, / né di can mastino ho cera / da portar la
, a l'armi! / via questo can di mussulman, per dio! /
se faza: / destendese e muzola corno can qe va en caza, / ricordase
lettera. casti, 119: qual can che del padron in traccia 2
. iacopone, 1-57-122: como lo can c'à 'l raspo / le man'
, eridano, la lepre, il can maggiore, il can minore, la
la lepre, il can maggiore, il can minore, la nave, l'idra
... / i due feroci can, l'idra, la nave, /
cammelli, 5: costui, come un can che va lontano / mordendo questo e
, come si usa fare da certi can mastini in più paesi e spezialmente in inghilterra
/ quand'è 'n concia o di can morto / o di nidio d'avvoltoio.
la vista acuta, / come il can lunge fiuta - la sua preda.
dormiglia; / quegli ninnola e mena il can per l'aia / e sopra
pananti, i-439: te pur, povero can, rammento e nomo, / e
occupare buona parte dell'anno venturo il can. co volta. -per estens
viii-11-587: va sì pian che niun can nogli abbaia, / con cenni e
.. fiacchi, 155: il nostro can balordo / si volse, e vide
, 1-7 (1-iv-71): messer can della scala... fu uno de'
soffici, v-2-73: erano arrivati a un can cello di legno incatramato che
pulci, 27-17: un colpo trasse quel can saracino / un tratto 'astolfo,
al gran-signore, sicché alcuna volta il can, cioè l'imperatore loro, ha seguito
. ti guardano... / quel can barbone / ha certi occhiacci / che
gambini, 11-170: come il mio can di te, / geloso era il tuo
ariosto, 2-5: come soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o
, 14-5: della tua tirannia, can traditore, / dieci teghe lontan mi
chi col lupo va all'offerta tenga il can sotto il mantello', chi frequenta persone
insieme all'offerta / debbe tenere il can sotto il mantello. = femm.
, lxxxiv-359: segugi a corta e can per la foresta / in su, in
. frugoni, v-221: m'accolse il can ermellino con lambiture d'agnello, conoscendomi
. fiacchi, 21: questo [il can nocchiale], come è
/ minore assai che non è un can di franza, / vede venire un picciolo
la loro dichiarazione * in scriptis 'nella can celleria della religione in pisa
doi ora, / fai corno '1 can qe man$a 90 ch'à gitado fora
or- revoli / al capitan da quei can sarracini. -decoroso. m.
1-117: un orsacchin che già col can combatte. gelli, i-160: l'orsa
ossea su l'entrar s'avventa / del can la forma. ghislanzoni, 103:
furo a l'osso, come d'un can, forti. petrarca, 198-5:
in guazzeroni. pulci, 1-67: il can sen doleva e 'l gatto, /
gli uni agli altri addosso / come due can per disputarsi un osso. giuliani,
rita. idem, 255: il can rode tosso perché no 'l può inghiottire.
cavalli stamani / non ci guastassin di can qualche paio. donini, lii-14- 193
selvatici sentieri / e lasciar palpitando i can leggieri / cervetta piè di piuma e pie
notturno uccellator tonante / chiama l'usato can, la fune accende, / cinto di
malavar si chiama betre, in de- can, in guzerate et in cavam si chiama
e il popolo gli rispondeva. non parevano can tilene pappagallate.
tu sai, che in federate / can di pastore alcun non ti pareggia. marino
e modo d'andare alla struzza, a can da rete e uccellare a parede o
snelle. stigliani, 2-437: il pargoletto can, che men noiose / l'ore
corsini, 11-86: partir volle al can la testa / col coltellaccio suo,
voce mesta / prorompe e dice il can: non mi far male. pindemonte,
per gli patti dovendo, / messer can della scala ed altri arditi / v'an-
iongasecce quel del pasmo; / corno a can me venga el rasmo, / entro
fuggir plutone e satanasso, / e1 can trifauce leverò dal passo. tasso, 3-65
ione, 8-37: quel menare il can per l'aia, da parte di pastori
impaccio d'osso, / fea dono al can famelico / di qualche gnocco grosso.
di montalbano, 891: traditore, can paterino, aspetta aspetta, ch'io non
io ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato da. ddio! grazzini,
campanella, 1069: come il senso æl can rabbioso in noi si multiplica e ci
ma ella che è sdegnosa com'un can bottolo, di lui né di cosa
sentendo a le spalle / corenti can. b. pulci, lxxxviii-n-347: vedi
? -essere più pazzo che un can da rete: essere estremamente instabile,
v.]: 'più pazzo che un can da rete ': proverbio che si
, a capo basso, come il can della greggia che sa d'aver dietro la
1. nelli, 19-3-28: il can del peducciàio che ha dato in budella
il piede in piedestallo; / visi di can con trombe d'elefante, / colli
pelai. caro] i-205: -ah! can puzzolente! -pelami tutto, e non
fai su l'osso, / sino i can pìscianti addosso. goldoni, x-3:
et urla corno luvi e baia corno can. dante, inf., 17-13:
ciuchino, non più grosso d'un can da pastore, pelosissimo e barbuto.
peponi piccoli e verdi, sandali bianchi e can fora. romoli, 73
, / che, quando il can celeste / latra e i caldi ruggiti /
1-21s s 33: per un can saracin lui fa contesa, / crudele,
mo stato del mercurio nel sito perpendicolare della can na. grandi, 8-199
alto / chiamando a nome il picciol can dicea. idem, xii-520: avutolo
/ tra baleni, dalfin, polpi e can pesce / finché l'alma serà del
. pesse molle..., pesse can. -pesce nastro: v. nastro
pescecane { pésce cane; dial. pésse can), sm. (plur.
pesse molle...; pesse can. massaia, vili-142: dicevano..
che fare, s'abbatté in un can di villa, il quale si gliene diede
biacca da. llato, / che parete can pessati. varthema, 161: gran
inganni. carducci, iii-3-13: il can latrando a le cadenti piume / rompeva a
., 23-69: chiese aiuto al gran can con dolci note /...
sanie, che moleste / al miser can le viscere nel seno: / e
pianto: / leon son io, can valoroso e forte, / terror de'boschi
in paradiso. -dir. can. attualmente ricoperto da un titolare (
far cuor di pietra / contro quel can. -fare due colpi con una
come un bove che ha dietro un can molosso / fuggian quei disgraziati per la valle
arrivato bene. idem, iii-187: il can dello scamiccia... dava un
libreria, / fiutando, com'il can, del muro il taglio, / ti
fai su l'osso: / sino i can pìscianti addosso. papini, x-2-331:
: tutti vogliono pisciare ove pisciono e'can grossi, e quanto più stan fitti
c. dati, 3-43: il commendatore can., detto per soprannome 'pitocco'
. trissino, 2-2-126: come il can, che seguita il leone / o
suburbicarie. 2. dir. can. formula usata dai membri di un
altro loco, / leon né lupo né can par rimaso, / che non si
mano / per gir in contra i can, se non ch'un grido / venne
tra baleni, dalphin, polpi e can pesce / finché l'alma serà del corpo
conversa nel mare di ponente, chiamato can pontico perch'egli è quasi simigliante di
animali. bellincioni, ii-140: di can drieto avevo un populazo, / tanto
e le foglie fresche vagliono al morso del can rabbioso, se sopr'esso si porranno
di mompensieri governatore regio nella città di can, ov'erano ridotti i presidenti e consiglieri
portacandelabro, agg. che sorregge un can delabro (una statua)
voce mesta / prorompe e dice il can: non mi far male; / al
non vale; / lascia libero il can, che fuggì allora / ratto così che
et addur meco / gli animosi miei can, lampo e licisca. garibaldi, 1-185
disse: che? mi vuoi far, can rinnegato, / con l'oro digerir
va strale a berzaglio, / 11 can s'avventa anch'egli e ribadisce, /
pasquale, n. 1. -dir can. prescrizione, regola di condotta vincolante,
con zoccoli sonanti, / sbuca il can dalla fratta, come il vento; /
lepre, avea il dorso disteso il can maggiore, monta la vigilanza, la
addormentati alla fontana / ci giunse puli- can, quel gran guerrieri, / e combattè
, i-2-73: dei più pregiati can degni d'onori / son varie sorti ed
null'altra somiglia, / terrà più can i suoi perfetti fregi. g.
, 3-237: tu, del vati- can pastor sublime, / padre commun che premi
giurisdizionale ancora. -dir. can. che ha carattere di primato; primaziale
boccaccio, vii-271: a costa i can si fermar di presente / ad una
de'cavalli stamani 7 non ci guastassin di can qualche paio: / deh! vanne
10 ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato da ddio! cellini,
, contrastavagli il primato. -dir. can. primato del romano pontefice, del
mia mare e de mi'frar ser can michel in le so oracion e benefici
di morte. -dir. can. foro privilegiato: v. fòro,
di grandi fatti. -dir. can. privilegio del foro: v. fòro
cercando una baltresca / andava come un can che va in procaccio. tanaglia,
l'orecchiuta lepre / per l'agile can, che le sta sopra e fiero /
procedere alle nozze. -dir. can. che rappresenta un padrino nella celebrazione
viene / che l'uno e l'altro can ch'han seggio in alto / tosto
/ se, schiavi a'vizi, a'can séte, a'conigli, / c'
, / ch'è chiuso in vati- can, consulta e prova / di far progenie
non v'era, morto lui, né can né gatta. loredano, 3-178:
marchio industriale. 8. dir. can. promotore della fede; nei processi
tìn dovea con sua presenza, onde dal can per quel geloso posto / fu soggetto
delinquenti. 2. dir. can. stor. titolo attribuito alle dignità di
cuoio / quand'è 'n concia o di can morto / o di nidio d'avvoltoio
e sì fiero.. / col gran can.. can de'cani, /
. / col gran can.. can de'cani, / venir spesso alle mani
, 3-234: transita il cieco condotto dal can barbone -una nera figura di velàsquez -e
: sì disse; e partir volle al can la testa / col coltellaccio suo don
in voce mesta / prorompe e dice il can: non mi far male. abriani
, 1-115]: dicéa il giudice al can: fatti in costàne: / la
mai le inoppinate bene, / el can del monte viddi uscir di tana.
con varie figure gli animali / cer- can la terra nel suo gran proteso, /
località). 4. dir. can. ciascuno dei vari tipi di corcoscri-
dell'acqua usciti, / tanto che 'l can se ne doleva e 'l gatto,
f. frugoni, iii-229: basta essere can barbone per venir pettinato, streghiato e
in su, l'ha puntata come un can da fermo e se la mangia con
/ più che non è amico il can dell'osso. pino, l-i-97: non
col suo puzzore / che farìa i can vomitar le budelle. boterò, n-103:
, / né cura intoppo o fossa o can che abbai. ungaretti, xi-262:
posso, / io ti gastigherò, can traditore. leopardi, 830: via,
. usata come sm. dir. can. luogo in cui un fedele, che
quasi-parròcchia, sf. dir. can. comunità di fe deli
(plur. -ci). dir. can. sacer dote preposto a
quatti quatti. varchi, v-898: questo can pe- scator,... appena
fuor di natura ('fieu di can ') o turpi maternità, ammansito a
, / guarda iesù, che pare un can mordace; / ciascun di dirgli e
ariosto, 2-5: soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o
da me più pauroso / che non dal can rabbioso. cavalca, 20-77: standosi
, non fuggir grechino / che non è can rabbioso, / ma cagnino amoroso /
campanella, 5-219: il senso del can rabbioso in noi si multi- plica e
veder chi si sia, morsicato da can rabbioso o da livida bocca o puntura di
i-vi-147: ah peccato non poter diventare can rabbioso per mordere le polpe a quei
, 2-5: come soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o per
pur, né rabido / morso di can questi [il leone] paventa. carducci
ora con tue carezze infinte lusingare, can fastidioso che tu se', e rapa-
le rote, / erigone vedrai che 'l can rallenti, / deh, fia che
qual forma addotto m'hai / il can ch'io ti prestai! / tu me
.]: 'esser raro come i can gialli o come le mosche bianche
quel del pasmo; / corno al can me venga el rasmo ed en vocca
di cannoni sotto coperta e un'altra dei can noncini sopra coperta
/ ché n'ha ben cento cogna 'l can giudeo. sacchetti, 194-52:
pare encote- cata: / corno lo can c'ha 'l raspo, le man mena
-cigolante. dottori, 3-116: atroce can le vigilate notti / su rauco limitar
, / qual per le busse i can, sotto le banche, / ravviluppati
de'cristiani!., razzaccia di can rinnegati!., sì,..
mal garbaccio: / faria recere un can, grida la gente. crudeli, 1-112
tuta squarzata: / dentro dormiva un suo can zafone. reptatòrio, agg
religioni ove si pronunciano i voti solenni (can. 488, n. 7)
voti / e parte per menare il can per l'aia. s. foscarini,
3-116: gli armenti di renne boc- can quella poca erba rachitica. 2
casti, 2-60: altre repliche il can più non attese, / sdegnoso d'altercar
: gli contai la storia de'duo'can da giugnere di quel buon repubblicóne.
etruria, 1-115]: come il can la [la pecora] vide, non
da lei hanno altri restauri, / can più di gemme e d'ami. niccolò
drento alla rete, / guardate dal can vigile, si stanno / all'aura
va strale a berzaglio, / il can s'avventa anch'egli e ribadisce.
? / vuo'tu andare a trovar quel can ribaldo / che vuol teco menar cotanto
che io ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato da. ddio! g
70: panneggi sfaccettati ampiamente o ricadenti in can nelli cilindrici. moravia,
sossopra, come si usa fare da certi can mastini in più paesi e spezialmente in
; / chi serba in coppia e can, chi gli scompagna; / chi già
fuga sentendo a le spalle / corenti can, già quasi ricolta / da l'
ospitalità. carducci, iii-5-300: su can grande della scala..., rico-
, iv-2-1195: la carogna brulicante d'un can bastardo in un immonaezzaio non è spettacolo
doi ora, / fai corno 'l can qe manga go ch'à gitadho fora.
come un bove che ha dietro un can molosso / fuggiam quei disgraziati per la
essendo i guelfi rientrati, / messer can della scala incontanente / colla sua forza
colla metraglia': percuotere di più riprese col can none a metraglia.
. lorenzo de'medici, 5-3: il can che morder vuole / rade volte abbaia
prov. monosini, 218: il can che morder vuole / rare volte abbaia
ibidem, 303: uom che ghigna, can che rigna, non te ne fidare
e cura / pic ciolo can che le sta sempre innanzi, / e
, 521: perché sei tu, vii can, coi lupi timido, / a eli
con zoccoli sonanti, / sbuca il can dalla fratta, come il vento; /
. castelvetro, 3-139: è fornita questa can zone di maggior copia di
ariosto, 2-5: soglion talor duo can mordenti... /...
a tal mestiere / con assai saracin can rinnegati. rappresentazione di rosana, xxxiv-707
intera: / il che vedendo quel can rinnegato / di dolore e di rabbia si
in mano, / correndo contro a'can, se non ch'un grido / venne
, 1-27: ogni varco da lacci e can chiuso era, / di stormir d'
; / el frate muglia come 'l can c'abbaia. -dire fra sé a
retroensa (fr. rotruenge) 'canzone o can zonetta ritomellata'; per estens
19: tutti vogliono pisciare ove pisciono e can grossi, e quanto più stan fitti
cagione rdi tal separazione: / da'can vegga mangiar le carne e tossa!
susurrìo: / -ha detto amico al can! -con maraviglia / va ripetendo ognun
detto amico -altri ripiglia; / e il can ciascun invidia e fra sé dice;
; / - oh fortunato cane! oh can felice! -interpretare in un certo
frutto. o. dir. can. riserbato in petto: creato cardinale
sotto buon riserbo / seguial de'fedel can la schiera stretta. 6.
: e 'l suon de'comi e de'can l'abbaiare, / e 'l romor
fatto risonar. casti, 1-3-14: il can con tonde ed ampollose frasi / gli
caverna. alamanni, 23-83: vul- can, oltra misura / sforzando ogni ritegno,
uomo consolare, le cui ricchezze i can di palagio già per isperanza e per superbia
silone, 8-37: quel menare il can per l'aia, da parte di
ode. monosini, 255: il can rode l'osso perché no 'l può
pare encote- cata: / corno lo can c'ha 'l raspo / la man mena
, / urlando per le vie come un can guasto. algarotti, 1-viii-143: ogni
55- 142: l'aspra rosa del can, l'adunco rogo / (che son
idem, 392: uom rosso, e can lanuto / più tosto morto che conosciuto
veder chi si sia, morsicato da can rabbioso o da livida bocca o puntura
casse, rovigliano per tutto dal tetto alle can tine. gioberti, ii-139
; / elli allor, com'rabbioso can si duole. -severo, arcigno
cor si squatra / e sì come can latra / o ver come leon c'ha
. bocchini, 610: un can, / defensor d'altre bestie de più
troppo zanze e fole / cridava verso quei can rinegati: / « per quello dio
l'erba assiso / presso il fidato can, lungo l'armento / stavasi en-
/ un gran dente del feroce / can di pluto, e l'orpimento, /
che nel sacco lo serrino / col can mastino e lo gettino / al fiume
contro al re: « sfacciato / can negli sguardi, alma di cervo, e
graminacee, come l'erba bozzolina e la can narecchia).
. bonichi, 61: a ghjiotto can non si fidi saime. = dal
entrato se n'uscì fuori. cantico dei can salinosulfòreo, agg. chim
serpente; la cagna engroppada cum el can, sì se erge per avolterio; la
trovaro, / alle quali esse e i can dieron l'assalto. leonardo, 2-232
io trovo la gretola, / d'ogni can, che m'ha morso, giuro
romor guidati, / a mirar i duo can già sanguinenti foscolo, ii-196: al
, come per la protezione dei suoi più can e cordiali servitori. zannoni, 5-43
., 1-7 (1-iv-72): messer can della scala... fu uno
quand'è 'n concia o di can morto / o di nidio d'avvoltoio,
, 19-53: dicea margutte: « quel can traditore / per modo le costure m'
aspetta: / che mentre piscia il can, la lepre sbietta. = comp
: / cose mi fanno far da can barboni, / e sento i versi miei
gran penuria de tute le cosse e gli can chi sborrivan a lapar gli ghiaveli e
oliva. pascoli, 51: sbuca il can dalla fratta. calvino, 1-11: il
un storto dato, / detto vul- can, che di giove era fabro, /
a por subitamente / va del tenace can l'artiglio torto, / ma con stil
esso a cardare il nano / col can, che su due piedi a meraviglia /
/ che ti rese vèr me qual can tricerbero. mazzini, 23-18: mi disse
.. mi faranno mai dimenticare i miei can amici di milano. r. sacchetti
. pulci, iv-qo: tu pari un can con una scarpettaccia, /..
io ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato da dio!...
. folgore da san gimignano, xxxv-il-407: can da guinzagli e segugi da traccia,
di parlare sceltamente e dice spropositi da can barboni. = comp. di scelto
là sull'arido terreno, / scemo il can d'ogni vigore, / langue accanto
si dovrebbe, / desiar def suoi can il giorno estremo, / per dover
bocca avea / su 'l fiume il can d'esopo un dì schernito / lasciò cader
non voglio mostrare d'essere di schiatta di can botolo che incontanente si vuol vendicare,
sotto buon riserbo / seguial de'fedeli can la schiera stretta. n. agostini
che io ti ci ho pur giunto, can paterino discacciato da dio! berni,
, i-19-45: come un cingial tra can mastini, / che intorno se ragira
servissero anco alla detta camera con due altre can -rumore prodotto da un veicolo
. c. gozzi, 1-249: altoum can, per sacro giuramento / a'numi
pagar dovessi una catena, / quel can che v'è non vò trovare sciolto,
, / cacciatori e bracchieri, / can da fermo e levrieri / e cavalli e
pappagallo, uno scoiattolo addomesticato, un can barbone. montale, 2-52: perché
ai suoi bei tempi potrebbe scolarsi un'intera can la compagnia e mi avvio
; / chi serba in coppia i can, chi gli scompagna. -rompere
e no poeva scriar e caggar via i can. adr. politi, 1-605:
ghiottone / che debbe, come il can, rodere ogn'osso. aretino, vi-382
acqua usciti, / tanto che 'l can se ne doleva e 'l gatto, /
. cieco, 14-51: lupi, can, avvoltor, cornacchie e corbi / quivi
toscani, 164: chi il suo can vuole ammazzare, qualche scusa sa pigliare.
laude cortonesi, 1-i-272: preghiam laudando, can preti non punto uomini di
erano dal canto della mercatanzia in fino al can buonafede, 2-iii-148: io
, / eri- gone vedrai che 'l can rallenti, / deh fia che ti rammenti
cinghiari, /... / can da guinzagli e segugi da traccia. de
. duez, i-783: 'seguggio': can seguggio e segugio: limier, braquet,
riverenza. idem, 161: il gran can vecchio si attrovava in bucari, intrò
bagnati, / fan delle fere ai can perder la traccia: / salvaticinevi si piglian
possa egli il seme, come de'can gialli! -spegnersi il seme della buona
. grifoni, xxxvii-79: da picol can spesso se ten cingla- ro; /
od in pezzetti semplici, grossi quanto un can = voce dotta, lat
maliziosa era a vedere, / e 'l can pareva fedele e leale; / molto
di cinquanta livre sanza consiglio di mercatanti. can nere letterario. aretino
bella, / un orsacchin che già col can combatte. guidiccioni, 4-26: tutte
; / chi serba in copia e can, chi gli scompagna; / chi già
gli vanno alquanto innanzi, / e'can seguono i passi del padrone. nomi,
entro il mio libro / sermoneggia col can che gli risponde. 4.
/ dunque tu m'hai condotto, can ribaldo, / traditore, a combatter con
sicome soglio spesso / quando l'estivo can ferve e sfavilla, / in questo
. d annunzio, iii-1-475: - can peccatore! to', piglia! / -
un'annaffiata all'intorno, come un can barbone uscito dall'acqua. collodi,
o levarla dalsuo loco, / pronto il can pieno di foco / lo sgridava o lo
sgrugni. l'amorosa è come un can barbone; quante più glie ne dai
: già gli par che di dosso il can barbone / sgrolli le grosse gocciole,
ben formata / non ha trovato un can che la rivesta? / bisogna ch'ella
lo zen abbassò la testa, come un can barbone scottato; poi se ne andò
67: gli contai la storia de'duo can da giugne- lettere d'amore,
fagiuoli, iv-8: si dànno al can le cariche peggiori, / chea bestie ed
semplicette lepre vanno a schiera, / da'can sicureall'amorosa traccia. -assolto dal
, i-vil-n: questo signore, cioè queste can dieta cita [di aden
per tutto il mondo suona, messer can della scala, el quale in assai cose
de'medici, 12-264: così del sirio can mai te offenda, = voce
lorenzo de'medici, i-313: del sirio can la rab = dalla parola
a seminar zizzannia / e a lusingar nel can, giusta i nascosti / desir di
il qual, sembiando ai suoi / ferocissimi can selvaggio cervo, / smembrar se stesso
/ né so a spander, né a can metter guinzaglio? romoli, 11:
macchia immediate in quello / che 'l can s'avanza, mansueta fiera / si
pò? / -non pò, ché 'l can la tiene, / né movre non si
3-234: transita il cieco condotto dal can barbone... e dai tira e
potere, / qual per le busse i can sotto le banche, / ravviluppati in
189: poi serrò la spada il can fellone: / deliberò la donna far morire
, 6-20: tu sai. che 'l can si scaccia col bastone / e il
, 0-691: la rabbia fia tra 'can: vedrem tosto che un communicando
, /... / chi can dicesse non direbbe il vero. marchetti,
il dindonìo di moltissime campanelle suonate da certi can malfussi, che vanno in volta cercando
quasi per tutto il mondo suona, messer can della scala... fu uno
, ni le sancte cosse denanze li can azò ke li sopedano e ne fazano derision
sia per trarne pasto, / dal can che si tenea fido compagno / ingordamente
. (sopran'eggio, sopranèggi). can ferito o menzionato in precedenza
su la piazza il primo viene. / can di gattaia, come l'ha veduto
, 5-61: si sa che a can che morde / si dàn poi mazzate sorde
le tinte. / io sono come il can del babbonero, / che leccava le
che fanno rispetto all'orizonte nostro, vanno can testi fiorentini, 212:
è mala cosa... guardati da can rabbioso e da uomo sospettoso. ibidem
, 9-5 (1-iv-815): sozzo can vituperato, dunque mi fai tu questo?
presa al laccio, / onde i can gli diero spaccio. monti, 5-87:
, i-226: lo sparviere / e 'l can si lascia sempre con vantaggio. tramater
con cui i vari partiti politici spor- can le mura nelle molte ricorrenze annuali e in
c'ha sentiti / nel bosco i can fremire e 'cacciatori, / i denti
spesseggia / che mal ne sta qualunque can l'aspetta. anonimo romano, 1-92:
o collocato al posto dell'oculare di un can nocchiale munito di filtro monocromatico
] fuggiva a maraviglia / per molti can che dietro si sentìa, / de'qua'
/ fugge a traverso che pare un can cotto, /... / e
alcuni dicono che lo spodio è barba di can na arsa oltramarina. erbolario
con cui 1 vari partiti politici spor- can le mura nelle molte ricorrenze annuali o in
alessandro. grifoni, xxxvii-79: da picol can spesso se ten cinglaro; / po'
si squatra, / e sì come can latra. = var. metatetica di
. marino, 18-61: altri il can che squittisce a forza affrena, /
. faldella, 13-246: il mio can barbone mi salta sulle spalle, stufo che
19: tutti vogliono pisciare ove pisciono e'can grossi, e quanto più stan fitti
cavalli stamani / non ci guastassin di can qualche paio. tansillo, 1-231: stamane
vieta e stantia, che non sarà can né gatta che pur vi musi. bruno
: il gallo del mugnaio, il can del beccaio, e il fattore delle monache
.. lo sterile matrimonio e il can tricerbero era da intendere. g. bentivoglio
i-iii- 44: né dal mio can più retta e dal mio bacolo / i
/ per minos, radamanto e 'l can tricerbero, / e di medusa
, i-28: cose mi fanno far da can barboni, / e sento i versi
imbriani, 2-202: sulla vedova soglia il can frattanto / s'accovaccia, aggomitola e
: raccogliesi [la pianta del mecioa- can] nel mese di ottobre, e mai
, 1-27: ogni varco da lacci e can chiuso era, / di stormir,
c. gozzi, i-q: un mulattiere can tava de'versi di dante
uciso / come acteon che fu da'can stracciato. parini, 245: se
alcuna [fiera] si straccia, i can leggieri / la trapassan con furia.
1-152: non t'appestar più stranfiotti o can zoni, / o nencina
sanctis, 1-66: 1 nostri più can sentimenti, le nostre più nobili idee
1-7 (1-iv-72): il quale messer can veggendo, più per istraziarlo che per
st., 1-26: seguial de'fedel can la schiera stretta. tassoni, 11-31
1-7: voi menerete tutta stamattina il can per l'aia. allo strigner de'sacchi
me non t'accosterai tu più sozzo can vituperato. 4. locuz.
colmi catini / di stum- mia di can guasto. targioni tozzetti, 7-76: si
i-344: avea il romito una faccia di can bar ino...
serdonati [tommaseo]: chi stuzzica il can che giace, / ha qualcosa che
simili a coloro che a gara cer- can di superarsi e vincersi l'uno l'altro
goldoni, xii-4668: su via, miei can, / moderate l'affetto, /
, cent., 54-41: e messer can con sua superbia fronte / curava poco di
buonarroti il giovane, i-236: il can non vuol veder sventrar le biche.
'ngrossa, / tanto più trova di can farsi lupi / la maladetta e sventurata fossa
va'diritto fino al svolgere / di questo can nale. c. carrà
: « che? mi vuoi far can rinnegato? » 11. prov
campanella, 5-219: il senso del can rabbioso in noi si multiplica e ci fa
, cent., 75-81: faccendo messer can guerra a'bresciani, / assalì un
della vita. casti, 24-95: il can più petulante e temera 3
serafino aquilano, 47: benché 'l can celeste i corpi stempre / nel suo
tenendo, / e tal fiata con li can cacciava, / orsi, cinghiali e
tenereza per via andando / e colui che can perde, / ché l'
disinvolta, facendosi vento e menando il can per l'aia. deledda, ii-380:
a l'osso, come d'un can, forti. petrarca, i-3-56: tornar
e nomeschi. muratori, 7-1-435: nel can. 44 del concilio iv cartaginese noi
trovaro, / alle quali esse e i can dieron l'assalto. poliziano, st.
lepre, avea il dorso disteso il can maggiore, monta la vigilanza, la custodia
sulle spalle. batacchi, 2-137: così can nome trae origine dalla sua
perch'e'non ha denti. il can rode l'osso perché no t può inghiottire
. d'annunzio, iii-1-475: - can peccatore! to', piglia! / -
del sangue che era velenoso, / quel can malvaf'o allora si disciolse. metastasio
? bersezio, 3-242: fissò il suo can nocchiale su quella loggia,
amava con dolcezza e violenza, torbidamente e can perversione o distorsione d'animo
franco, 347: per folti arbusti un can quivi si caccia, / e per
di cinghiali, /... / can da guinzagli e segugi da traccia,
faga: / destendese e mugola -corno can que va en caga, / recordase d'
denti trapelanti gli davano l'aria del can mastino. 3. per estens
stesso carro, ma un bove e un can mastino che gli faceva da trapelo io
l'era sopra un bel pallafreno / co'can dintorno, e un corno dallato /
un'ottantina di centimetri, ha il piumaggio can
carro, lo sterile matrimoniio e il can tricerbero era da intendere. tesauro, 8-57
stigie / per minos, radamanto e 'l can tricerbero, / e di medusa per
fuggir plutone e satanasso, / e 'l can tri- fauce leverò dal passo. cellini
. caro, 6-586: spaventi il can trifàuce a suo diletto / le pallid'ombre
da le tartaree porte / trasse il trifàuce can. fagiuoli, xi-151: trifàuce cerbero
. alfieri, iii-2-91: e il can trifàuce e la negr'onda e il fero
trigenìa, sf. dir. can. affinità fra tre stirpi (intesa
trispastos), sm. mec- can. ant. taglia a tre carrucole per
verso dio. -dir. can. dovere di sottomissione che un religioso
erma. 5. dir. can. nei tribunali ecclesiastici, il laico o
l'udrio, il bastone, il can da uccello, e il ronzino.
/ quale un pezzo di pan ch'ai can discaglia / rafrena, e, danno
. idem, v-24-23: grandi son come can che s'incatena; / dente han
tenemo, come / da pic- col can spesso si ten zinglare, / e lo
in tempo di primavera, allorché stac- can la scorza d'un ramuscello per fame uno
, lxxxviii-i-201: mangio pan ch'ogni vii can lo sprezza; / el vin par