/ di questo non mi calse o cale un'acca. note al malmantile,
: / se a costei non ne cale, / non spero mai d'altrui aver
testé la prova, non molto mi cale. -perché così? -vi faressi sentire d'
mio sopra tale proposizione: se ti cale di aver notizia, per tuo diletto e
, 4-299: posti i regni in non cale, a l'ozio, al lusso
cose importanti, onde pensa tu se mi cale di bazzecole. manzoni, pr.
a cui di me forse or nulla cale. idem, 20-134: con le flebil
ma stassi come donna a cui non cale / de l'amorosa mente / che sanza
. russo, i-400: a voi cale più l'appresto dei pranzi giornalieri con lunga
, 102: vien qua se te ne cale / col lume in mano, e
di poco giudizio, se non ce ne cale. tasso, aminta, 1307:
esteso e vigoroso sistema radi cale (zampa), rizoma breve, fusto
leopardi, 3-48: quando altrui non cale / de'nostri parenti, / a te
anat. seconda vertebra cervi cale: epistrofeo. 2. fis
dove la trovino bella, cale a: ba-ra) e da una conclusione
natura, dei, tutto in non cale / quell'empio tiene; e, non
bruno, 3-255: quel magister non mi cale: poscia che in questa devia
bennato ingegno, or quando altrui non cale / de'nostri alti parenti, / a
di levata vorre'andare a far du'cale a bocca di rio per vedere se mi
. medie. erpete boc cale, che colpisce le commessure labiali dei
altre cose diverse che gli cale tenere in ricordo sia per eseguirle
abbiano que'moderni, a cui non cale far dio bugiardo, per far copernico
domattina di levata vorre'andare a far du'cale a bocca di rio per vedere se
spalle: trascurarla, tenerla in non cale. firenzuola, 206: questo è
9-266: passa passi e calloni e cale e porti / non osservata. f.
se stesso del mare / che nelle cale livide si torce, / si svelle dalla
pesca napoletana, venuta lungo le coste facendo cale con la sciabica, gli ammiccassero nell'
in furia, è buon che tu ti cale. idem, inf., 12-58:
or perché par che all'ocean si cale / febo, e finito è il mio
in giorno col calendario; ma nulla cale di più di tutto questo corredo di
me questi danari, / così come ti cale del mi'occhio: / si n'
: madonna, or veggio che poco vi cale / di me, che vostro servo
di male! / già non ti cale a cui spegni la vita, / perché
male: / se a costei non ne cale, / non spero mai d'altrui
di lor [dei figli] glien cale [al pellicano], / che lo
: col volto suo fallace, non le cale [alla morte] / punto
vi guata, / a cui tanto ne cale, / che mai non posa sì
, 22 7: dove mi trovo non cale di dire, / altri se
scia che del mio duol nulla gli cale. boiardo, canz., 123:
poi che de onor nulla ti cale. poliziano, orfeo, 50: ma
voci hanno, sì come è cale, che altre voci gran fatto non
ché de gli altri nulla mi cale. tasso, 6-11: or se fra
male, / tenerci a bada eternamente cale. tassoni, 4-68: narra ch'attaccata
/ e dell'accuse altrui poco mi cale. testi, 325: se ne'
che più di re la maestà gli cale, / che il regno. monti,
fiore. cattaneo, ii-1-166: se ci cale di tentar cose eseguibili poniamo per principio
. tommaseo, i-139: di lei gli cale, e al mal di lei ripensa
un rastrello; / a me non cale che testate avvampi: / sotto il bacio
fine si fa ciò che agli altri più cale: gai si gira attorno all'essenziale
. locuz. -avere in calere o in cale una cosa: pensarci continuamente, occuparsene
de tarmi, / sol ebbe in cale. -essere da calere: importare.
! -essere, restare in non cale: essere trascurato, abbandonato.
a tutti in ira ed in non cale. f. f. frugoni, xxiv-1036
maiuscoli, mentre questi restano in non cale a coloro che più apprezzano quei
, porre, avere una cosa in non cale, in non calere: non darsene
donna ho messo / egualmente in non cale ogni penserò. giov. cavalcanti, 94
non calere, o veramente a non cale, o ancora a non colente.
per altri mi abbia posto in non cale? tasso, 1-8: e pien di
, imperio, tesor mette in non cale. marino, i-74: se bene da
.. misi sempre il tutto in non cale. morando, i-293: per toro
, fede, valor ponsi in non cale. redi, 16-i-16: e saria [
dal possente odore, / post'in non cale i lodigiani armenti, / seco n'
il loro grado e mettono in non cale il decoro, a proporzione di quello che
, natura, dei, tutto in non cale / quell'empio tiene; e,
è sparita, e messa in non cale. nievo, 127: donato ci
donato ci seguiva posto affatto in non cale dalla capricciosa fan- ciulletta; e la
famiglia, oggi è tenuta in non cale. bartolini, 1-121: il giovanetto
tenere la furia del torello in non cale. -se vi cale di me:
torello in non cale. -se vi cale di me: per amor mio.
di levata vorre'andare a far du'cale a bocca di rio per vedere se
: passa passi, e calloni e cale e porti / non osservata. grandi,
incerto: in fr. sembra derivare da cale 1 berretto', a sua volta da
me questi danari, / così come ti cale del mi'occhio: / sì n'
fede, valor ponsi in non cale. metastasio, ii-153: il vostro sangue
il loro grado e mettono in non cale il decoro, a proporzione di quello che
in corpo uno spirito du cale di bontà e di magnificenza. de roberto
donato ci seguiva posto affatto in non cale dalla capricciosa fanciulletta. dossi, 584:
prati, ii-150: poco a me cale / chi scende o sale / per climaterico
sempre, / ché di nulla cen cale. s. caterina de'ricci,
bruno, 3-255: quel magister non mi cale: poscia che in questa devia ed
bruno, 3-255: quel magister non mi cale: poscia che in questa devia ed
mai sempre, / ché di nulla cen cale. campanella, i-16: siam
da coloro, cui di significato non cale,... onde noi per gustar
madonna, or veggio che poco vi cale / di me, che vostro servo sono
albero di male! / già non ti cale a cui spegni la vita, /
tenere la furia del torello in non cale. pecchi, 3-106: sedevo in mezzo
donna ho messo / egualmente in non cale ogni pensiero: / di ciò m'
, ricchezze e pericoli tener in non cale. gioia, 1-ii-4: un principe
. ant. alterazione lo cale di tessuti dovuta a traumi, urti o
1-93: i ravvolgimenti del cordone ombelli- cale... mostrano ch'ei [il
: [o morte] già non ti cale a cui spegni la vita, v
di male! / già non ti cale a cui spegni la vita, / perché
a dannamento, del corpo no li cale, s'egli hane onore o disnore:
fa sembiante d'uom cui d'altro cale. spolverini, xxx- 1-77: e
cfr. ingl. depre cale (nel 1633). deprecabilménte
anco relinque: serpe, riede, cale. e questi verbi sono usati solamente
arte. / e d'altro non gli cale / più della pelle che getta la
quel grande arderò, a cui non cale / d'alma fornita di diaspro e
/ romolo contrafece; e 'l luper- cale, / che, quale era in arcadia
persone, come uomini a i quali non cale d'altro strana, / ascrea, tandolo
a tutti in ira ed in non cale. scala dei claustrali, 443: acciò
male, / ben mostri che ti cale / di metterlo in mal nome.
di lor [dei figli] glien cale [al pellicano], / che lo
ciò non è maraviglia in om cui cale veder la gente adorna di quel che la
in voi attutato e messo in non cale, che l'asia, divenuta dell'europa
/ di questo non mi calse o cale un'acca. p. verri, i-40
ne fanno il ver ben porre in non cale. campanella, i-20: a diveller
: i ragionari de'dotti ho in non cale, anzi fuggo come quartana.
di questo, rispuos'io, poco mi cale; / ché de le due converrà
/ ed a chi può di loro poco cale ». boccaccio, dee.
minus magister '. quel magister non mi cale: poscia che in questa devia ed
fini del lavoro sul numero, perché mi cale di dover esaurire questa materia. de
sacchetti, 151: già non me ne cale, / ché le ciuffole / buffole
-non importa un ette, non cale un ette: non importa nulla.
dalle risa, / e non mi cale un ette della corte, / e s'
fa di mestier, porre in non cale / è di necessità chi non vuol
/ umano studio, a me più cale; e quando / fallace il mondo veggio
: seco pensa tra via, dove si cale / il celeste corner per fallir meno
'l bene è fatigoso a chi noi cale. petrarca, 214-13: caro, dolce
. costui mise la cosa in non cale,... perch'egli era della
come se fosser vivi: a lor non cale / ber del sanguigno gorgo, ed
il cittadin festoso / mette in non cale suoi guadagni. 0. rinuccini, 34
un buonissimo putto ma a me non ne cale un fico. leopardi, i-32:
del lavoro sul numero, perché mi cale di dover esaurire questa materia.
morto e, quel che più mi cale, / roma ancor se ne sta
che ha posto per una donna in non cale ogni pensiero, e chi una frenesia
culo', quando a alcuno preme e cale un affare. -bollare a fuoco
furia, è buon che tu ti cale. g. villani, 11-142: per
collegiale dell'amministrazione governativa lo cale, costituito presso ogni prefettura, con funzioni
non ch'a punt'i ben non gliene cale, / e ben non corre a
egli [ricasoli] ponendo in non cale l'onore,... e per
mondo pose... generosamente in non cale. boine, ii-38: era sapiente
gloria, imperio, tesor mette in non cale. delfino, 1-32: l'amor
/ né la donzella di seguir gli cale. battista, iii-396: perché la
dell'onor, né della fè mi cale / che al sepolcro di cristo m'ha
troppo forte. / per me poco mi cale, che ho le membra indurate.
vene- rabil piero, a cui ne cale, / come d'agnella inferma al
'nfuria, è buon che tu ci cale. giuseppe flavio volgar., i-121
più rinomate e i porti e le cale più capaci di vascelli. l'ingarbò
una barca] passi e calloni e cale e porti / non osservata; ed alla
invescati sguardi, / me ponessi in non cale,... / credimi pur
così il martire allor, messo in non cale / il suo morir, parlava invitto
a tutti in ira ed in non cale. ariosto, 34-52: giudica, appo
, 6-1008: ma se di ciò vi cale, itene meco / sovr'a quel
'l ben é fatigoso a chi noi cale. boccaccio, i-461: io semplice e
l. cassola, 181: se ti cale a lo sconvolto obbietto / la prima
sacchetti, 152: già non me ne cale, / ché le ciuffole / buffole
di levata vorre'andare a far du'cale a bocca di rio per vedere se mi
310: se pur della gloria anche ti cale, / ardisci, o davo;
1-i-595: se tanto di me ti cale, non ti paia l'affanno,
o de'custodi delle sue catene / cale a un libero spirto? foscolo, sep
albergo di male, / già non ti cale -a cui spegni la vita. arrighetto
a me, e s'il vivere ti cale, / puoi salvare te e me
nella volgarità dei loro lavori poco ci cale oramai di sapere se siano apologisti o
donna, et a cui di nulla cale, / se non d'onor, che
'l pasto ver'lui, tanto glien cale. idem, par., 7-62:
cui di me forse or nulla cale. c. i. frugoni, i-15-18
, imperio, tesor mette in non cale. v. franco, 249: misera
luccicare al sole; e non vi cale che ella non venga, no, da
mortificazione o pena in franzese si chiama 'cale '. -con riferimento alla crocifissione
,... avvegna dio cale vocale (e si contrappone per lo più
/ però che tanto a me trattarla cale, / quanto scaldarmi al forno della
fin al sangue mugnendo, non vi cale / di vederle ir disperse senza scorta?
stassi con lei, tanto gli ne cale. ariosto, 37-65: né s'avede
stimare molto poco; tenere in non cale; non curare; disprezzare. francesco
[il figliuolo], se te ne cale! zenone da pistoia, 1-25:
alberti, lxxxviii-1-139: se di me vi cale, / alla dimanda mia non fate
laido male, / ben mostri che ti cale / di metterlo in mal nome.
sì come uomo a cui di te più cale / che tu forse non pensi,
bottari, 3-1-93: ha posto in non cale i libertini e i miscredenti, perché
. -linea nucale superiore: ciascuna cale posteriore. delle due linee che
e di eternamente sillogizzare pone in non cale l'istinto e le di lui convinzioni
tozzetti, 11-1-84: poco o nulla mi cale se essi me ne sapranno obbligo:
nella volgarità dei loro lavori poco ci cale oramai di sapere se siano apologisti o
. medie. fungo ombeli cale. = voce dotta, deriv
. -opercolo di varolio: valvola ileoce- cale. -opercolo frontale: parte della circonvoluzione
: stassi come donna a cui non cale / de l'amorosa mente / che
organo (un brano musi cale); eseguito da un organo (un
percosse che la fortuna ci dà non cale più che soglia calere agli scogli di
. chim. derivato ammonia cale dell'osmio esavalente. = voce dotta
/ - passa passi e calloni e cale e porti / non osservata.
si conclude per servizio ed è matrilo- cale, mentre i clan in cui si dividono
d'ogne fascio di fieno o pani- cale o milliarino, 1 denaio. libro d'
mus. antico strumento musi cale greco a corda. g.
è chi vada or mai per dritto cale: / tal che 'l valor se agiaza
gitta 'l pasto ver'lui, tanto glien cale. cassiano volgar., v-4 (
picuro, 68: poco di ciò mi cale, e ben saria / male,
e tanto per amor di lor glien cale / che lo suo lato fino al
: lo misero [rovani] in non cale, posponendolo alle 'penne d'oca
pensiero, / se ponete in non cale i nostri affanni. fausto da longiano,
vi priego, se di me vi cale, / che bon conforto sia in vostro
un fazzolettone di tela patriar cale. = adattamento del fr.
cambio di pref. percalefatto { per cale facto), agg. ant. riscaldato
'riscaldare percalle { per cale, per callo), sm. (
: un vecchio fazzoletto di 'per- cale '. tommaseo, 2-ii-261: ora adessu
: dimmi, se del mio amor ti cale, / poscia che el ti par
: ceccone avea l'amor messo in non cale, / irritato dai detti discortesi,
/ conseguitoli, aver quasi in non cale / l'ufizio e chi 'l diè lor
anima tanto armonica che, posto in non cale il fuoco, si studiava di ridurre
: madonna, or veggio che poco vi cale / di me, che vostro servo
acqua né per (pelo, tanto cale. simintendi, 2-7: poi che l'
che sbaviglia e dorme, non gli cale della redenzione d'italia e fa all'
n. 11. -porre in non cale o in non calere: v. calere
voglia, s'a voi di voi medesmo cale, / ch'altro ben d'esta
non mancando nella costa orientale golfi e cale assai più adatti che non è il
, dal lat. mediev. portus cale 'il porto di gaya', oporto.
chi tal sangue trar fuor non gli cale, / farà postema, la qual dee
. mascardi, 2-360: posto in non cale il rispetto dell'utilità privata, postergato
terga proicere'; per mettere in non cale, latino 'posthabere, despicari'».
del mio chiamar, donna, ti cale, / ché tal premio ne rendi a
di scarso valore, tenere in non cale. t. contarmi, lii-15-261:
o della presenza di un calcolo vesci- cale. panzini, iv-541: 'priapismo '
così autorevole ingegno io ponessi in non cale. algarotti, i-x-279: ben so ch'
'profondità della stiva profondeur de la cale. -bomba di profondità: bomba
del mondo pose sì generosamente in non cale e nell'amor di dio fé quei
l'indipendenza; che terrebbero in non cale ogni pronunziato, il quale raffermasse la
la vita, posero le minaccie in non cale e sostennero costantemente quel posto.
, se di me pur poco ancor vi cale, / quando sarà l'aspra battaglia
/ conseguitoli, aver quasi in non cale / fufizio e chi 'l diè loro.
310: se pur della gloria anche ti cale, / ardisci, o
punto della coscienza e dell'onor ci cale, vorremmo esser sotterra, anzi che
io stesso li vedeva mettere in non cale la sacramentale confessione... e far
già volgea, / messo in non cale d'ippocrene il rivo, / e m'
. ant. uccello tropi cale { phaeton aethereus) del genere fetonte,
ome!, quanto di me poco vi cale, / quanto è rafréddo il vostro
antenne piccole e da un apparato buc- cale succhiatore, le cui larve hanno aspetto approssimatamente
orsi, 17: di lui nulla mi cale, / rispostila volendo irata i rai
cui sol di gloria e d'onor cale? = comp. dal pref.
i-13-54: di tua credei risposta non mi cale, / né mi potresti giammai parer
/ però più di tal studio non mi cale / e sol m'ho tanto gregge
si elevò nel canaletto verti cale. = comp. di rettangolare.
, 732: 'rettovesci cale ': che appartiene al retto ed alla
/ ma i'son certo che non le cale! n. franco, 3-9:
10-973: altro ci vuol che matri- cale o ruta / a un ammorbato d'amor
però noi so), non me ne cale. segneri, ii-266: mi ritratterò
ogn'altra cosa aveva posta in non cale; il tutto aveva a nulla, eccetto
: bennato ingegno, or quando altrui non cale / de'nostri alti parenti, /
: chi tal sangue trar fuor non gli cale, / farà postema, la qual
, mercé chiamando, e voi non cale. buti, 1-38: 'parea fioco',
, siatelo pure, poco a noi cale di ciò; ma quel volere 'romanticizzare'gli
voi, siatelo pure, poco a noi cale di ciò; ma quel volere romanticizzare
corsero la città. b. pitti, cale? 1-45: noi sentimo che a
poi mi lasci e di me non ti cale. folengo, i-m: il nigromante
lxxxiv-153: a questa, cu'non cale / di questa ballatetta, / con
di servizio (un lo cale). - anche al figur.
o mandare con le barche in le diete cale alla pena sudicta. = nome d'
cittadi / bifolco affaticato invidia gli agi. cale pio, 1-15: in
sono indegnamente e sciagu gli cale, / che cade morto in terra alla
, non ch'altri, del tuo stato cale. sassetti, 312: ne cavano
128: nel quale per sentenzia appostoli- cale piubicato fue nimico della chiesa, e sentenzia
cui me sì di me posi in non cale? = deriv. da scordare1.
a tal cui di suo onor non cale. baretti, 1-305: se ti lascierai
: il tempo sprona, e sol mi cale un segno / por tosto alle vostr'
ma dimmi, se del mio amor ti cale, / poscia che el ti par
/ e tanto per amor di lor glien cale, / che lo suo lato fino
libre xl e c serique di pani- cale. testi sangimignanesi, 70: a bonasera
ch'e'persi. poco vi cale / di me, che vostro servo sono
: « schifo, ben poco ti cale ». cavalca, 20-458: noi altri
arbitrio, posi quasi affatto in non cale ogni incominciato studio, rivolgendomi in vece
. mamiani, 10-i-13: messa non in cale qualunque altra sorta d'indagazione, posimi
di eternamente sillogizzare, pone in non cale l'istinto e le di lui convinzioni e
sono a tutti in ira ed in non cale. / queste così solette / venute
militi, come quella di cui poco cale al suo reggitore, è stata costretta
tribunale, / ma perché più mi cale / che 'l passato piacer non sia presente
prendi » l'amante, e non gli cale / di ridursi a morir 'n uno
di male, / già non ti cale -a cui spegni la vita. niccolò da
se di voi e di noi punto vi cale. giulio strozzi, 1-24: punisti
uno strumento musigiustare le fognature. cale). -corrispondere come misero interesse.
di lui, ma e'non gliene cale. -stimarsi a felicità: ritenersi
grosso, tanto rullano e cozzano nelle cale dei bastimenti che alla fine li sconquassano
'valle'e dal lat. scient. [cale] uvium, propr. 'deposito detritico
/ a star conviene in qualche basso cale. 9. locuz. - tarpare
/ se di saure a dio punto gli cale. 14. indagine sulle intenzioni
pero vi priego, se di me vi cale, / che ben conforto sia in
ma i'son certo che non le cale! sannazaro, iv-270: inclita mia madonna
di governo non apra labbro, se gli cale la fama, nei parlamenti, e
pace / corno di lei servir molto mi cale. -avere torto marcio-, fare
/ mostrando che di ciò poco le cale. 3. eliminare, escludere,
amore, ma per forza; non cale loro molto il quale di noi due vinca
medie. trilogia di fallot cardiopatia congenita cale); trilobo. ratterizzata da stenosi
sacchetti, 151: già non me ne cale, / ché le ciuffole / buffole
natura, dei, tutto in non cale / quell'empio tiene. niccolini, i-
vescicole-, parte sporgente del trigono vesci- cale. 4. locuz. - bagnare
ogni altra cura / posta in non cale, a contemplare ornai / di natura
che di null'altro mi rimembra o cale. boccaccio, viii-1-35: postovisi quasi
tanto importante; come è drento ufici- cale di torre, contado e simili; fuora
la lode è stata posta in non cale. loredano, 2-i-89: è possibile,
ella era mossa solamente da virtuoso, cale, una rappresentazione teatrale). buono,
in che s'inizia / tuo cale ad arco, viola. - anche:
nella volgarità dei loro lavori poco ci cale oramai di sapere se siano apologisti o
fiatano, 1-i-200: del successo molto ci cale / ci sospinge l'editoriato. /