. salvini, 23-36: che se ti cal di savio allevamento / di cagnoli,
ti segue, / deh se ti cal di me, guardami almeno. idem,
pesche, gli ananas, le prugne. cal vino, 114: ai
poco, si sarebbe dileguata la prima e cal mato il secondo per il
vedrai, se il brami e te ne cal, vedrai / nelle dardanie file antesignane
sannazaro, 12-212: deh se ti cal di me, barcinio, seri- bili
atteggiataménte, avv. ant. in modo cal colato, affettato; studiatamente
di dargli il cambio appena si stanchi. cal vino, 1-135: era
(379): deh! se vi cal di me, fate che noi ce ne
proibita traversando i binari palpitanti e tranquilli. cal vino, 1-34: sulla
bollor, che mi disossa, / né cal di ciò, chi m'arde e mi
borrare... nemmeno l'userai per cal care la carica degli schioppi
, che mi disossa, / né cal di ciò, chi m'arde e mi
. ù sicil. caccialebbri e il cal. caccialèpete. cacciamali, agg
calcedoniato, agg. miner. che contiene cal cedonio. targioni
fuoco lento. = lat. tardo cal [i] daria [olla] (
nella vulgata), deriv. da cal [i] dus 4 caldo '.
v.). = lat. cal [i] darium [wàs].
quel che li plaza, / no li cal de l'anema com eia faza.
se di saper ch'i'sia ti cal cotanto, / che tu abbi però la
avvenuta, / ch'a l'anima non cal di star con lui. maestro
orfeo, 50: ma se punto ti cal delle mie voglie, / dé
. sannazaro, 12-212: deh se ti cal di me, barcinio, scribili
che sei mio bel nume, a te cal poco; / e pur t'adoro
di fanciulli, a cui / nulla cal della guerra. foscolo, 1-56: a'
de'celesti / né di patria gli cal, né di fortuna / né di sé
compagni, non voli. / non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
non temer che sia / posto in non cal chi glielo diede in mano. leopardi
(379): deh, se vi cal di me, fate che noi ce
e ricopre le pareti. alcuni lo chiamano cal litrico, ed altri politrico
[crusca]: lo avvilirono con grande cal pestamento de'piedi; e
e gli par di sentir assai vicino / cal pestar di cavai, che
, / ma dalla parte di dentro il cal zone, / per non
vostro segno, e voi di ciò cal poco. ariosto, 133: di lino
vivi molto allegramente l'un l'altro si cal zavano. tasso, 15-9
v.]: piante facilmente classificabili. cal vino, 5-45: gli
, / diss'ella, e non mi cal d'occhio piangente, / perché,
ridurre all'esattezza, alla regolarità (un cal -ant. esortare.
sannazaro, 12-212: deh se ti cal di me, barcinio, scribili [
, non voli, / non ti cal d'allegria, schivi gli spassi; /
: quest'arder mio, di che vi cal sì poco, / e i vostri
diritta verso il cielo pieno di stelle. cal vino, 1-10: minutissimi
bollor che mi disossa, / né cal di ciò chi m'arde e mi
. quarantotti gambini, 6-12: estraeva dai cal zoni il pettine, lo ripuliva sull'
duono. chiabrera, 228: se ti cal che vaghi / ppr l'eliconie cime
ora con l'esempio suo ora con voci cal dissime, a volere più
! - / fallile tosto s'el ten cal di me. novellino, 58 (
del 4, il mare non si fosse cal mato, la facesse finita
adunque i dolori erano forti, ricorreva ai cal manti, e principalmente alla
dolente, /... / non cal che più mi sien rimproverate / sì
targioni tozzetti, ii-326: 'fuchsia'. cal [ice]: in- fund [
varchi, v-ioii: deh! se ti cal di me, guatami almeno, /
, usasi a denotare quella prima mano di cal cina che si dà alle
. papi, ii-172: poste in non cal le savie norme / della schietta natura
. volgar. * incalcjàre * stare alle cal - assalire, colpire
, /... se e'vi cal di tebe, / vostr'alma madre
: ma, che miro? in non cal cotanto ei tiemmi, / che non
, iii-30-8: se poi te ne cal sì, che li cheggi / merzé de
se le femine non hanno maschio, si cal cano tra loro e fanno
, sm. invar. nell'industria delle cal zature, operaio addetto a
e pelasgoni, / armeni, libani e cal cedoni, / indi,
: se di saper ch'i'sia ti cal cotanto, / che tu abbi però
molt rea vesina, / no i cal de quela meesina / qe l'anema voi
lamenti. marino, 2-151: se ti cal di conquistarla e vuoi / con un
impregnata e molle di densi vapori mitigava la cal dezza estrema della terra e
. salvini, 23-36: che se ti cal di savio allevamento / di cagnuoli,
sf. miner. disus. varietà di cal cite contenente anche carbonato di
nefrolitìasi, sf. medie. formazione di cal coli, di renella o
qe li plasa, / no li cal de l'anema com eia fasa: /
vampo / che d'altr'esca vital mi cal sì poco / ch'io vivrei sol
/ alla feccia plebeia scioccamente, / non cal che più mi sien rimproverate / sì
. vallisneri, i-95: spirava [un cal colo umano] un odorettucciàccio
statali membri dell'international meteorologi- cal organisation (l'istituzione non governativa
volte mostrati. deh! se vi cal di me, fate che noi ce ne
, e per questo si truovano in esso cal cinogli e simili cose.
. miner. silicato di sodio e di cal cio, di colore bianchiccio
, con grida dai giardini / pensili. cal vino, 2-113: v'
sì futili cose / che quelle ben non cal ch'alcun vi sogni. tanaglia,
11 pla ^ a, / no li cal de l'anema com eia fa ^ a
i., col lat. [cal \ ipndre 'annebbiarsi'). piovìggine
ei ponea / tutto il resto in non cal. -pomo di castità: verginità
li mei sentencie q'eo avi li cal sì à ser pre marco lo can-
, a cena / e nulla poi le cal de'suoi figliuoli, / né degli
cor li ponta, / no li cal qi sea raso dal guf o da la
q'ela vole, / no ie cal de l'anema, s'ela se dole
, campagnuoli, cacciatori, / cui cal di reti e di ben fitte stagge.
ponea / tutto il resto in non cal. e. cecchi, 7-21: un'
difficili a rimediarsi: quello di chicoten- cal però giunse a notizia a cortés, già
. salvini, 23-37: se ti cal di savio allevamento / di ca- gnuoli
e polverosa quanto l'alberese o sasso da cal cina, ma però disposta
. leopardi, n-14: non ti cal d'allegria, schivi gli spassi; /
dai bellissimi occhi, che scombussolò tutti i cal coli di cecilia.
, / or d'altro a lei non cal. pascoli, 3-45: che t'
del pascoli], una sotterranea sensualità? cal
raggiunto lo zenith, appariva già scuro. cal vino, 2-211: l'
ungasi la giuntura molto bene di silotro, cal do quanto la bestia può
patrimoni fra loro al tavolo del baccarà. cal vino, 10-29: gli
/ e a lei di me non cal, / né so che farmi.
divertimenti. leopardi, 11-ia: non ti cal d'allegria, schivi gli spassi;
comodo, informale (un abito, una cal 5. con sbrigativa disinvoltura
, per lo più profonde, delle regioni cal degli squali. - anche
, 8-5 (1-iv-690): se vi cal di me, venite meco infino
tragoedia, cvi-179: ma se punto ti cal de le mie voglie / fami tenor
schiavi colà tre quarti del genere umano. cal vino,
! leopardi, 11-15: non ti cal d'allegria, schivi gli spassi; /
se pò far so talento, -no li cal qi perisca. niccolò del rosso,
3-20: 'regnum coelorum'violenza paté / da cal supina in un sofà tenendo
, 52: la erba se nomina da'cal aretino, v-1-688: non
aramei / che studiate la lingua in su'cal dei, / indiani e
q'ela vole, / no ie cal de l'anema, s'ela se dole
forse dal lat mediev. zanca 'sorta di cal = var., di area ven
medie. ant. trattamento antisettico con zolfo cal maniscalco non si perde punto
di appaciare), agg. rappacificato; cal mato, tranquillizzato.
: ma quest'opera così 'anacronistizzante'nel suo cal colatissimo citazionismo associativo, chissà