di lingua fuori, che par un cagnazzo morto dal caldo e dalla sete.
, ecc. cagnàccio (ant. cagnazzo), sm. (femm. -a
, 19-42: costui si scagliò lor come cagnazzo / ch'assalir forestier subito viene.
82: gan di maganza, tradìtor cagnazzo, / era in pregione, e carlo
tant'è. -cagnacci bruno, 87: cagnazzo traditore, s'io avesse un pugnale
suo nome era ciuta; e perché così cagnazzo viso avea, da ogn'uomo era
/ e con un viso feroce, cagnazzo, / superbia mostran per cento efialti,
, 21-34: rinaldo guarda quel viso cagnazzo, / che non parea né d'
». « no ». « vuogli cagnazzo? ». « no ».
colore pesto, livido, bizzarro, cagnazzo. = deriv. da cane
82: gan di maganza, traditor cagnazzo, / era in pregione, e carlo
dante, inf., 22-107: cagnazzo a cotal motto levò 'l muso,
malizie. dante, inf, 22-107: cagnazzo a cotal motto levò 'l muso,
dante, inf., 22-106: cagnazzo a cotal motto levò 'l muso,
8-4 (1-iv-694): perché così cagnazzo viso aveva, da ogni uomo era
simili a zampe d'orso, il viso cagnazzo, abbuiato dal bavero peloso,.
a zampe d'orso, il viso cagnazzo,... guidava la slitta strisciante
comunicai, via radio, al colonnello cagnazzo e al colonnello mori. panorama [