', sparire, svanire (propriamente 'cadere, sdrucciolare '. elasticaménte, avv
la elemosina. jovine, 5-41: lasciava cadere qualche moneta nella cassetta delle elemosine e
/ in ritmo, i pomi languidi cadere. = voce dotta, lat.
due membrane e nella quale si fa cadere da un apposito serbatoio una soluzione colloidale
un lume. -dare nella favola: cadere nell'assurdo, nell'inverosimile. malagotti
montagna di monte caprino venne poi a cadere e a posarsi sulle aiole del nostro giardino
, rinunciare alla fede, allontanarsi o cadere dalla fede: cadere nel dubbio,
fede, allontanarsi o cadere dalla fede: cadere nel dubbio, nell'incredulità; non
stre- mità della ripa, luogo di cadere a valle, [l'autore] pone
rovine, cascò per terra; e nel cadere, io restai di sotto rinvolto e
si deve sentire il gabbiano quando si lascia cadere con tali tese, sull'aria:
stizia sommaria (e incominciarono a cadere in disuso nel xv secolo,
raimondo guarì della ferita, ma nel cadere si era fratturato il femore, e
tutto glielo ruppe, e ferito lo fé cadere in terra. alamanni, 6-6-57:
). - anche: sconnettersi, cadere in pezzi, crollare. giamboni,
rabbrividian le rose. -battere, cadere, riflettersi (i raggi del sole,
forza il piede a terra per non cadere. - anche al figur. c
, 695: il giovane lasciato destramente cadere il coltello in terra, si mescolò fra
ch'abbiam detto, si faccia cadere la voce che dee finire o fermare le
; allora spesse volte essi si lasciano cadere dalla fermezza della fede, e cominciano
addietro, quel gatto era riuscito a far cadere dal muro di quella saletta una gabbia
tra queste masserizie e tutte le fece cadere. landino, 383: arrivava [
tra queste masserizie e tutte le fece cadere. bresciani, 1-i-69: oltre a questo
infiggendo i ferri nel fango per non cadere. -amuleto costituito da un ferro
. -andare coi quattro ferri alvaria: cadere, fare un capitombolo, ruzzolare.
intenzione di festevole grazia ma rischiò di cadere. -figur. gaio, vivace (
premuta, soffocata, di mancare, di cadere. bartolini, 17- 178: tanto
bestiale, perché quegli s'era lasciato cadere un oriolo, mandò al maestro dicendo
ebbe di morti e di fiaccati al cadere che faceva l'uno addosso l'altro
errare assai lungamente brancolando, e di cadere anche spesso nello stentato ed oscuro, per
india vide sovra 'l sùo stuolo / fiamme cadere infino a terra salde, /.
in tempo di state... vedevano cadere di quelle fiammoline che certe notti vengono
, 3-iii-94: egli che or risicava di cadere e fracassarsi il cranio sulle pietre degli
-cessare il fiato a qualcuno; cadere di fiato a qualcuno: venir meno
panico. -che gli possa cadere il fiato: che possa morire (
una maggiore quantità di fluido stimolante e di cadere eziando in una specie di rilasciamento
del fianco di un bastione va a cadere nell'angolo esteriore del bastione stesso.
del fianco di un bastione va a cadere all'angolo esteriore del bastione vicino,
nelle gambe della vecchia e la fece cadere con un piatto di minestra in mano
di ficco, percuotere di ficco, cadere di ficco, tiro di ficco).
: non dee l'uomo per le tentazioni cadere in disperazione; anzi dee avere maggiore
per via di trattato quella città dovesse cadere in man sua. muratori, 4-207:
/ tutto in arcion piegarsi e al fin cadere. grazzini, 2-252: due volte
malatesta tuttavia, gioso del scanno se lasciò cadere, dove sospesa remanendo, in breve
che per tanti inverni si sia lasciato cadere neve e neve e neve addosso,
dalla prep. di (che può anche cadere per ellissi) e dal nome del
. a. lamberti, 67: sul cadere del xvii secolo e sino quasi alla
intr. [fiòcco, fiòcchi). cadere a fiocchi, per lo più fittamente
senso di pigra gioia. -lasciar cadere la neve. tasso, 6-ii-190:
. 3. per estens. cadere, scendere, precipitare dall'alto.
8. tr. letter. far cadere a fiocchi (in par tic.,
9. per estens. lasciar cadere, far scendere in abbondanza.
). ant. il fioccare, il cadere in abbondanza. pulci, 25-278
mandorli fioriti sussurravano lieve lieve e lasciavano cadere sul tettuccio del casolare i loro fiori
vidi con piacere / nelle insidie alfin cadere / tra le siepi e tra i
5. locuz. — andare, cadere, essere posto nel fisco: essere
contegnosa ch'io senza accorgermi ho lasciato cadere il nastro cilestro ch'io portava per
tal volta sogliono i corpi morti gravosi cadere alla terra senza essere urtati, cotale costui
flagel lata dalla musica per cadere finita sul pavimento di legno.
repubblica fluttuare, e venire trepida, e cadere in certa e manifesta ruina. savonarola
, che consiste nella paura angosciosa di cadere quando ci si trova in un luogo
vedevano per il peso de'battudi a basso cadere. 6. ben fornito,
foglia che col vento sale, / cadere vedransi. fed. della valle, 8
appassite del gelso, le portava a cadere, qualche passo distante dall'albero.
le foglie: farle appassire, lasciarle cadere, svestirsene. - anche al figur
all'orizzonte. -impers. scoppiare e cadere (il fulmine). plutarco volgar
, risplendere, brillare; muoversi, cadere rapidamente, con la velocità della folgore
ponte. 3. raro. cadere fulmini, lampeggiare. -anche sostant.
e scoppia da una parte e lascia cadere i semi contenutivi. -rivestimento membranoso
torre precipitandosi, n'andasse soavemente a cadere nel più folto della battaglia. manzoni
la terra, hanno assai volte fatto cadere altissime e bene fondate torre. fr.
spagna ruppe l'albero, e nel cadere si ruppe nella cima, e la galea
a fondo, mettere al fondo: far cadere, atterrare. folgore da san
nobili campane ch'erano in quello fece cadere, e trovaronsi quasi tutte fondute in
pur una giocciola non si vide a terra cadere se prima non era per lo forame
colpo eseguito con le gambe per far cadere l'avversario. -nel pugilato, rapida
via pettini e forcinelle, e lasciarono cadere sulle spalle le capigliature. morante,
macaiuso, come di chi avesse lasciato cadere una scatola vuota di fiammiferi sull'arena
nel lanciarsi vicendevolmente la palla senza lasciarla cadere al suolo. bandello, 2-41
dei venticinque ricciolini, almeno alcune, cadere e sfiorare e baciare le rotonde forme
ventre della madre mia, non mi lasciare cadere in obbrobrio. folengo, ii-266:
un attimo sul palmo poi lo lasciò cadere nel fornello della pipa. 6
/ del pio buglion, ch'è di cadere in forse, / stesa la vincitrice
altri; egli è sempre in forse sul cadere, egli è per lo più posto
quella del suo peso e la lasciò cadere sulla mia guancia. d'annunzio,
ingegno di quella forza si fosse lasciato cadere nelle tenebre. pirandello, 5-304:
vergiamo alcune genti pigliare forze, alcune cadere. sacchetti, 19: fai
cuocersi, avanti che se la lassassero cadere; il che non fanno mai se
sugge- zione della poesia alla musica fa cadere in moltissimi stenti, improprietà ed inverisimili
va sopra le nuvole, stando per cadere tuttavia, e chi nel centro della
io m'ho visto a tanto estremo cadere / che non mi trovo pur dinar
può l'incubo delle tre leggi che devono cadere con tanto peso e fracasso sul paese
soddisfare una grande fame. -anche: cadere in balìa di persone rozze, grossolane
: essere, giungere molto opportuno; cadere come il cacio sui maccheroni.
tu puoi, per tal sorte, / cadere in povertà, infermo e frale,
). franare, intr. cadere, precipitare in seguito a frana
. rovinare, crollare, sprofondare, cadere precipitosamente. - anche sostant. soderini
delle imposte. -venir giù, cadere (la pioggia, la neve, anche
5. letter. lasciarsi andare, cadere in uno stato di torpore.
7. tr. far crollare, far cadere. -anche al figur. bocchelli
/ trasportato dal vento / o lasciato cadere da un uccello, / diventò sul
/ trasportato dal vento / o lasciato cadere da un uccello, / diventò sul
, essendo facilissimo da francolino o frangolino cadere in dir franguellino. = deriv
e frappe nell'albergo -andare, cadere, saltare, volare in frantumi: rompersi
e somiglianti frascherie, che sogliono casualmente cadere nelle lane e nelle piume del letto
particolare dei capelli che vengono lasciati cadere corti sulla fronte; frangetta (ed
. nievo, 797: nel cadere si era fratturato il femore. baldini
iv-2-115: grosse goccie sonanti cominciavano a cadere; poi d'un tratto la pioggia crescente
ariosto, 10-24: tutta tremante si lasciò cadere, / più bianca e più che
freddo. -dare nel freddo, cadere nel freddo: mancare di vivacità,
precipitare; e schiuma. -dare, cadere, entrare in frenesia: perdere l'
il freno che egli s'era lasciato cadere di mano.
i-144: ma quella semplicità nel lasciar cadere certe parole fresche, piene di senso
/ l'emo nel fiume si lasciò cadere. caro, i-287: l'altra mattina
a frigger pesce e ne lasciava cadere una minuzzaglia infarinata nella padella piena d'
... non importa nulla, di cadere dalla padella nella brace. se sono
. 4. locuz. -andare, cadere, essere in frodo: incorrere nella
: le opinioni... possono cadere in frodo peggio del tabacco, e la
s'accorgeranno di me. -non cadere fronda che non accada (o sembri
frondùccia sopra la faccia le venne a cadere. = voce dotta, lat
e con esso si fanno le mura cadere. 5. ant. copertina
volavano, a frotte / sentito avresti cadere tra'piedi, / senza vedere albori
(l'acqua, le onde); cadere con lieve rumore (la pioggia)
legne, le 'mpacciò i piedi e fecela cadere a terra della scala, e una
alberi, donde tutto è destinato a cadere: foglie, frutti. -per simil
noi lodevol cura. -staccarsi; cadere. simintendi, 1-42: io riprese
. 17. uscir di mente, cadere in oblio, essere dimenticato; sfuggire
una fiata fuggito si lascia di nuovo cadere sotto la mano del suo padrone. dottori
, levò il fugone e andò a cadere nelle braccia di una guardia in
eccelso. -impers. scoppiare e cadere (del fulmine). salvini,
si sente / ancor qualche gran gocciola cadere, / che pareva che fosse acqua
di avere ragione io. che possa cadere fulminato, se non è vero!
massa dell'acqua, quasi solida, cadere e muggire. immaginavo le campagne fumanti
la pietra fosse lasciata, penerebbe a cadere alquanto tempo; ma più è del peccatore
anche più, se si fosse lasciato cadere in disuso il funesto nome, le funeste
tini, altri corrono alle fungaie sul cadere delle prim'acque. tommaseo [s.
: aveva continuato [l'acqua] a cadere ininterrotta,... penetrando a
la funicella de'calzoni, glieli fanno cadere su le calcagna, onde non possa
quel può surgere, e quel può cadere. cavalca, 9-338: altro peccato è
buttò giù come un bolide, lasciava cadere una bomba e schizzava di nuovo in
possa contagiare e me trascinare, farmi cadere in un mondo che mi rivolta.
un po'per tutto lungo il virile cadere dell'itinerario. e il vento si
. -trarre in errore, fare cadere in inganno. -anche assol.
caro, i-272: temendo non per gabbo cadere in un male che non avesse rimedio
santo: trarre in inganno, far cadere in errore. bartolini, 17-33:
nella strabbocchevole vivacità e sfacciataggine de'colori cadere. serao, i-105: il sole penetrò
essa un amante corre sovente pericolo di cadere in disperazione per non essere in istato
e. gadda, 6-72: lasciandosi cadere a piombo alla maniera del nibbio sulla
: in gran parte è timore di non cadere nel gallume di cui ho molta
amicizia? -alzare le gambe: cadere all'indietro, fare un capitombolo.
stivaletti a mezza gamba. -andare, cadere (o mandare) a gambe all'aria
a gambe alte, ritte, levate: cadere (o far cadere)
ritte, levate: cadere (o far cadere) a testa bassa,
... ad ogni passo teme di cadere a gambe all'aria. palazzeschi,
qualcuno: percuoterlo negli stinchi per farlo cadere, fargli lo sgambetto. -al figur
, e diégli nelle gambe, e fello cadere rovescio. caro, 3-3-121: ha
. levi, 1-152: quando videro cadere la palla,... non ne
-dare le gambe all'aria: cadere all'indietro. lippi, 5-55:
. -far gambaruòla a qualcuno: farlo cadere. -al figur.: recargli un
qualcuno: fargli lo sgambetto, farlo cadere; recargli un grave danno. latti
, 1-48: 1 gambetti per farlo cadere erano le cose minori.
, fare gambetto a qualcuno: farlo cadere per mezzo di uno sgambetto. s
il gambetto, / che 'l fe'cadere in terra e tramortire. settembrini [luciano
gambetto a chi era degno, e farlo cadere dalla grazia, dall'ufficio e onore
gambo / qual frutto mézzo che pur dee cadere. 2. per estens.
. montale, 83: non lasciar cadere / piume stroncate, foglie di gardenia
accostare il recipiente alle labbra e facendo cadere il liquido dall'alto direttamente in bocca
, cascare, saltare come i gatti: cadere diritto. -al figur.: cavarsela
. scherzo grossolano che consiste nel far cadere su una persona, per lo più durante
ì-18: per le larghe vie trovammo cadere corpi gravati da mortale gelo. anonimo
del gelso, le portava a cadere, qualche passo distante dal
pur d'amore. 5. cadere a goccia a goccia o in filo sottilissimo
. moravia, xi-380: si lasciò cadere sull'erba di un'aiuola gemendo:
simile al vento, il quale fa cadere e cascare i fiori e le gemme delle
scienza nuova de'movimenti celesti, del cadere i corpi in terra, del correre
; scatenarsi (la bufera); cadere, scrosciare (pioggia, neve, grandine
. astratto di 'generico '. può cadere nel linguaggio filosofico. altro da 'generalità
xiii-573: teme [il petrarca] di cadere nel gentilismo, e anco più,
gli arbori, le qual tutte vorrebbonsi far cadere, e, fattone un monte,
sono: incrudelire nella famiglia, fare cadere in qualche trabocchello alcuno malandrino, seminare
al primo colpo ch'ella fece fe'cadere moadante, e al secondo toante,
-perdere (le foglie), lasciarle cadere. s. agostino volgar.,
protendersi, sporgersi; precipitare, lasciarsi cadere. cielo d'alcamo, 121:
i troiani contra insieme divellono e fanno cadere le torri e li alti tetti delle case
. 34. ant. lasciar cadere (un suono, una lettera).
verso il basso, fare o lasciar cadere (un oggetto); far precipitare dall'
scagliare, scaraventare al suolo; far cadere. simintendi, 1-112: questi gittò
: lanciare, versare addosso; far cadere addosso. -anche al figur.
. -fonet. ant. lasciar cadere (un suono, una lettera)
o alle ginocchia di qualcuno: lasciarvisi cadere; inginocchiarsi alla sua presenza (specialmente
-gettarsi in ginocchio o ginocchioni: lasciarsi cadere sulle ginocchia; inginocchiarsi. bibbia volgar
(a o in terra): lasciarsi cadere al suolo, prosternarsi. bibbia
rivolto in una data direzione; fatto cadere, precipitato. -anche: abbandonato, cacciato
tipo di bomba antisommergibile che si fa cadere in mare mediante apposite tramogge sistemate a
una giocciola non si vide a terra cadere se prima non era per lo forame passata
il giacchio a tondo. -far cadere in un tranello parecchie persone; tramare
lo spinse lungi rotolandolo. -lasciarsi cadere. - anche al figur. valerio
più voce alcuna. 3. cadere esanime; perdere i sensi; rimanere
ala di vento. -scendere, cadere. simintendi, 1-88: come'capelli
nel codice pesarese. -posarsi, cadere (un accento tonico). bembo
al suolo, in posizione orizzontale; far cadere. -anche riti. marco polo
): fu con tutto questo per cadere, / ch'er'anche quella donna
tedeschi di costa, i gialdonieri lasciarono cadere le loro lance sopra i nostri cavalieri
: tremolando [i pioppi] lasciavano cadere sui nostro capo le foglie più giallicce.
o bronchi o altro che vi può cadere tuttodì. 2. prov.
, avendo la contessa di salisbury lasciato cadere la giarrettiera della gamba sinistra, il
. = lat. genucldre 'cadere in ginocchio '. ginocchiata, sf
, essere alle ginocchia di qualcuno', cadere, trascinarsi in ginocchio; stendere le
col nocchia; prostrarsi, posarsi, cadere sulle ginocchia: libro neglettamente aperto sulle ginocchia
io m'ho visto a tanto estremo cadere / che non mi trovo pur dinar per
barbaglio, / che si ritien di non cadere a pena. -di animali
vedi, che non è gioco / di cadere in peccato. guittone, i-11-4:
alberi, donde tutto è destinato a cadere: foglie, frutti. 4
che per gir spesso a rischio di cadere / dal ponticel nel fiume a capo
girone con cave e dificii feciono in parte cadere. sergardi, 272: vorrei più
, precipitare (un edificio); cadere (una persona). -anche al
giù le 'nteriora. -decadere, cadere in disuso. salvini, 30-2-18:
: dalla cima dell'aracinto andiamo a cadere in un tribunale. d'annunzio, iii-2-160
alla fede; uomo superbo, che potesse cadere nel giudicio del diavolo.
-voi l'avete. -con la giunta del cadere e del ricogliersi di una carta.
ribellassero da'romani. -venire, cadere sotto la giurisdizione di qualcuno: cadere
cadere sotto la giurisdizione di qualcuno: cadere in suo possesso, accettarne o subirne
. muratori, 5-i-97: tutte possono cadere [le scienze] sotto la giu-
tuttavia, gioso del scanno se lasciò cadere. 3. seguito dalla preposizione
5. locuz. -andare giuso: cadere a terra. ariosto, 17-93:
/ cioè di far le gran cose cadere / e le minor talor di montar
v. suso. -venire giuso: cadere (la pioggia). bibbia volgar
2-15: il colpevole non tarderà a cadere nelle mani della giustizia. deledda,
diede con opportuno istro- mento a lasciar cadere questo e quel martire sopra quello e
modo l'aggiunse, / che il fe'cadere in su la terra dura. /
giusti: ha ragione il sasso di cadere, se così la terra lo attragga;
attaccare la fune che sarebbe servita per far cadere l'albero dalla parte giusta.
avvicinarsi a percorrere la linea giusta e cadere nella buchetta. fracchia, 314: non
591: ecco scoppiare / e brillare, cadere, esser caduto, / dall'infinito
sumpsit: fertur autem deficiente luna coelo cadere »; cfr. fr. glossopierre
sm. ant. il gocciare; il cadere sotto forma di goccia. salvini
2. che versa, che lascia cadere gocce; gocciolante. cicognani, 6-215
gocciare, intr. (góccio). cadere a goccia a goccia, gocciolare.
gocciano, logori dalla fatica. -far cadere la pioggia, mandar giù pioggia.
si sente / ancor qualche gran gocciola cadere, / che pareva che fosse acqua
agg. che manda fuori o lascia cadere un liquido o un umore a gocce
gocciolanti ai fianchi. -che lascia cadere la pioggia. papini, 8-85:
). uscire, scorrere lentamente; cadere, sotto forma di gocce (un
. 3. tr. lasciar cadere; mandar fuori un liquido a gocce
ufficio, che è quello di far cadere l'acqua dalla parte superiore. questo
ii-92: tirava vento, e cominciavano a cadere i primi goccioloni della pioggia. soffici
. cecchi, 6-380: cominciò a cadere qualche gocciolone, tepido come brodo.
. gozzi, i-83: fece goffamente cadere ad un goffo proposito una sua goffa esagerazione
quasi saltandogli alla gola, lo fa cadere su una poltrona, gualcendogli l'abito
sulla cattedra a gomitèllo, si lascia cadere il bastone di mano. carena, 2-165
2-49: esausta, cristiana si lasciò cadere a terra, tutta in un gomitolo
. pratolini, 1-105: bob lasciò cadere la stecca [del biliardo], la
, i-325: la pioggia continuava a cadere con un vasto rumore torrenziale, non
senato meno prudente di questo sarebbe paruto cadere del grado suo a concedere loro tale
, 2-49 (388): cominciò a cadere una gragniuola senza gocciola d'acqua.
i figli caduti e da cadere. pirandello, ii-2-219: entra..
provvisto di congegni che permettono di far cadere il grano da un ripiano a quello
la gelosia di me, fu per cadere morto. g. bentivoglio, 4-863:
le diede sì grande che lo fece cadere in terra. -sontuosamente, grandiosamente
grandinare, impers. (gràridina). cadere grandine. - anche sostant.
-per estens. abbattersi colpi, cadere proiettili o oggetti. - anche sostant
2. intr. versare grandine, lasciar cadere la grandine; cadere sotto forma di
grandine, lasciar cadere la grandine; cadere sotto forma di grandine. alamanni,
, frecce); lanciare, far cadere. tasso, 3-49: i difensori
granulazione o per trattamento meccanico 0 lasciando cadere il metallo fuso in un recipiente pieno
a chi ha grassa la testa fa cadere i capelli. biringuccio, 1-93:
dà tra queste masserizie e tutte le fece cadere. a. caracciolo, 9:
scesero a piede. -tendere a cadere, ad abbassarsi. padula, vi-291
dal vino. boccaccio, i-18: trovammo cadere corpi gravati da mortale gelo. luca
grave: el moto agomenta perché nel cadere grave viene, e aldarsi un contegno;
amore. verga, ii-284: si vide cadere sulle braccia la violante più morta che
per cui i corpi stessi tendono a cadere verticalmente verso il suolo (e costituisce
tal volta sogliono i corpi morti gravosi cadere alla terra sanza essere urtati. alamanni,
son diligentemente ad osservare, per non cadere in inganno con attribuire gli effetti naturali
conoscete voi sancio pansa? quel bono cadere. con ciò anni 400 gregoriani vengono a
porco per le gambe, e fannolo cadere in terra. bibbiena, xxi-1-78: pur
, venire in grembo a qualcuno: cadere in suo potere, sotto il suo
-rimanere nelle griffe di qualcuno: cadere, trovarsi in sua balìa.
grinfie del diavolo. -finire, cadere, tornare nelle o sotto le grinfie
: sorrise nella grinta caprigna, lasciandosi cadere dall'occhio 11 monocolo. chiesa,
terrose. 2. che lascia cadere gocce d'acqua; cosparso di gocce
aus. essere o avere). cadere dalla gronda (l'acqua). -per
acqua). -per estens.: cadere, sgorgare a grosse gocce, gocciolare copiosamente
, / e fece di stran cenni di cadere. garzoni, 1-628: il cavallo
a far la grossolana e a lasciarne cadere in troppa copia, la signora lucia
quali tirava in alto la galea e faceva cadere e perire tutta la gente nel mare
di quelle cose che costano non dovrebbe cadere nel rimborso delle spese fatte, ma
le demonia te vo pur guaitanno per farte cadere 'n peccato. bencivenni, 4-54
-dare nel guanto di qualcuno: cadere nelle sue mani, in suo potere
certe case dall'impeto del mare fatte cadere. scapatola, 2-3: levatosi di letto
agli alberi, usate per proteggere dal cadere indietro durante i bruschi movimenti della nave
e le foglie delli albori cominciano a cadere. cinonio, 118: il castelvetro,
. -restare in guarnèllo: cadere in grande povertà. m. leopardi
ricchissimo. viani, 13-239: vedendo cadere in una monotona vita di guarnigione la sua
]: * guastarsi 'dicesi anche del cadere altrui gl'intestini nella coglia; comunemente
tutti omini che ciò fanno, li conviene cadere in rapina ed in ladroneccio. cicerone
avvilita, or l'un tiranno vede / cadere, or sorger l'altro; e
può percuotere i piedi nel sasso e può cadere nella fossa. dante, inf.
arditi. -andare a guazzo: cadere in acqua. f. f.
. -mandare a guazzo: far cadere in acqua. bocchelli, 6-280:
le vesti dall'untume che vi potrebbe cadere cucinando ». guercézza, sf
31-6: no li lascia iscorrer né cadere / in quello loco ove non ha
2-33: gli venne l'idea di lasciar cadere il fazzoletto. 18. prov
della specie umana, ma altre lascia cadere o modifica, piegando sempre l'interesse
e ideazione e intenzione grezze, per cadere nell'ossessione e nella maniera e nel
'. ma nel linguaggio scientifico può cadere. gobetti, 1-i-262: trattandosi di
tali che in ogni persona idiotica possono cadere in mente. 2. che è
e di disprezzo universale in cui viene a cadere chi si è reso colpevole di
(spesso nelle locuz.: cadere nell'ignominia, venire o porre in ignominia
obbligo fin da questo punto di farlo cadere in tanta ignominia, che gli parrà di
palazzeschi, 1-135: mi sono sentito cadere in quel momento per una forza a me
taluni frutti capsulari di aprirsi, lasciando cadere i semi, sotto l'influsso dell'
, di illàbi 'scivolare, discendere, cadere '. illaquare (illaqueare)
illesibile. non comune, ma può cadere. = voce dotta, lat.
, illetarghisci). letter. cadere in un profondo torpore, in letargo
dominare dall'illusione; sperare invano; cadere in inganno. rosmini, xi-103
ben augurato imbarco, clamore che fece cadere a terra gli uccelli volanti nell'aria.
affioca, pallida come la cenere, lasciando cadere l'ago imbelle. -trascorso
/ non potrà stare e uopo gli fia cadere. campiglia, 1-328: avendo anco
lo intelletto umano, quando si lassa cadere a fare quello che non dee.
. con la particella pronom. venat. cadere nella rete (un uccello).
, 126: 4 imborsarsi '. del cadere degli uccelli nelle reti verticali dei roccoli
il nemico. -ant. far cadere in un'imboscata. sanudo, lviii-424
! angioletti, 26: lasciò cadere un grande foglio di calcomanie sul pavimento
toccando col becco i vermetti, farà cadere la ribalta della gabbia restando preso.
chiudendola, s'impedisce al liquido di cadere. -chim. imbuto separatore:
prendeva la mira, sparava, lo vedeva cadere e dare i tratti. d'annunzio
: lunella dalle dita di fata lasciò cadere nelle palme di vana l'imaginetta compiuta
de bologna, ch'el possese immansanire e cadere morto. = denom.
, bindo. 7. far cadere nel peccato; irretire nel vizio;
con la particella pronom.). cadere nella pania (un uccello); rimanere
, passano avanti. -figur. cadere innamorato, lasciarsi irretire, sedurre.
e ne raccolse un pugno, che lasciò cadere sfregando le dita: - medio impasto
impastoiato nei passi, sul punto di cadere a ogni istante. -oca impastoiata
indietro di alcuni passi, e lasciando cadere a terra il bastone, ma conservando ben
tra combattenti / impavida, e vedeste / cadere i partigiani con la gola / forata
-andare in rovina, finir male, cadere vittima. andrea da barberino, iii-472
fare percuotere altrui il piede e farlo cadere e scalfire. dante, conv.,
quelle anime... [può] cadere questo amore volgare, le quali sono
il piede innanzi e fecelo presso che cadere, acciò si levasse da quello pensiero.
assolutissimo, verissimo '; e può cadere segnatamente nel senso intellettuale ». impercettibilità
v.]: nel linguaggio filosofico può cadere 'impercetto 'più propriamente che '
, che sono inseparabili da'cicli facciano cadere qualche volta questa solennità in altro mese
tre ultimi re di castiglia hanno lasciato cadere in mano altrui quel fiore dell'autorità
certe case dall'impeto del mare fatte cadere. crescenzi volgar., 2-29:
; / e sì come veder si può cadere / foco di nube, sì l'
passo dal punto dove era rimasta al cadere del secolo decimosesto. 7.
..., ma anche nel cadere facilmente, quella sorta di lavori, in
speranza esce d'impiccio: chi lascia cadere ogni speranza cessa di arrovellarsi e non
l'errore implicato o dubbioso, può cadere legittimamente sotto verga censoria. gobetti
impoltronire... vuol dire lasciarsi cadere tanto nell'accidia e ne l'ozio,
fatuo impolvera la strada. -far cadere nell'oblio; allontanare nel tempo.
la sua maladetta importunità assai ne faceva cadere in peccato. gherardi, iii-60: quella
.). ridursi in povertà, cadere in ristrettezze economiche. cavalca, 20-158
in rapporto al tempo è destinata a cadere nel ridicolo. 2. eccitare
con impressione in un garretto, facendol cadere stramazzato. -dare, lasciare un'
2 104: per non cadere in una carestia imprigionare i grani!
domenedio,... non mi lasciar cadere in quella vergogna e improperio. savonarola
forzata suggezione della poesia alla musica fa cadere in moltissimi stenti, improprietà ed inverisimili
che correre il periglio di far cadere la scure della giustizia sul capo dell'
è adottato l'ordine alfabetico per non cadere in isbaglio circa la preferenza. calandra,
: niuna riprensione... può cadere in cotal consiglio seguire. tasso,
infiggendo i ferri nel fango per non cadere. calvino, 2-71: [il
. l'essere inaspet può cadere. misasi, 26: sotto alle finestre
(per la coniug.: cfr. cadere). ant. incorrere.
terra, facili all'incastel- larsi e cadere. = comp. da in-con valore
, deltarrente caldo, di radere e cadere i capelli e incalvire il capo. ojetti
più rutilanti correvano le parole spezzate al cadere degli accenti, sempre più incalzanti le
barilli, 5-175: una volta nel cadere si rovinò una gamba. la ferita
ma senza ira, quasi rassegnato a cadere se proprio il destino lo vuole.
un agnellino. 2. cadere vittima di qualcosa; lasciarsi trascinare,
a terra, facili all'incastellarsi e cadere. = denom. da castello (
10. intr. tose. cadere opportuno, entrarci. guerrazzi, 1-92
viveva incatenato a una ringhiera per non cadere sotto. -sostant. esposizione di
in parlare, sieno colubrine di farsi cadere a'piedi un esercito di adoratori vinti
setta di falsi dogmi, per far cadere nelle sue reti gl'incauti. chiari
, senza altra manifattura che di lasciar cadere i frammenti del quarzo sopra d'un
voler mirarne momento all'altro d'incespicare e cadere. moravia, ix- la cima.
quel tratto. ficoltà; barcollare, cadere; imbattersi in un osta2. figur
in qualcosa coi piedi; barcollare, cadere. passavanti, 257: se
esprimersi con difficoltà; cadere in errore. bencivenni, 4-102
lucia, 78: ora voleva lasciar cadere il discorso, ora tentando di raggiustare
caso o in quelle mani incespicato, cadere. emiliani-giudici, i-434: bastandoci solo
tagliandosi, in qual parte avesse a cadere. leopardi, 9-32: all'ombra /
da perdere l'equilibrio o, anche, cadere; mettere il piede in fallo,
volemente nel mio nome col pericolo di cadere in vanagloria. giusti, i-554:
, e non da fargli inciampare e cadere. fazio, vi-14-93: oh quanto è
intralciarsi, incespicare per un nonnulla; cadere in errori facilmente evitabili. aretino
-l'indurre in tentazione, il far cadere in peccato; scandalo. d
questa volta ha dormito. -inciamparci: cadere in un tranello, in un abbaglio
. -dare, fare un'inciampata', cadere. 2. dimin. inciampateli
inciampatèlla'. commettere un lieve fallo, cadere in colpe non gravi. carcano,
, 595: uno solo, inciampato nel cadere, si slogò e si ruppe una
un incidente; trovarsi in difficoltà; cadere in errore. ramusio, iii-343:
dentro, verso 'e cadére 'cadere '. incidènte2, sm.
di incidenza delle imposte, andranno a cadere in definitiva le imposte. 8
in- * sopra 'e cadére 1 cadere incìdere2, tr. (per la
inciocchisco, inciocchisci). famil. cadere in uno stato di torpore, restare
incollati. aretino, 20-252: si lasciò cadere il mento in seno, e le
e le foglie delli albori cominciano a cadere. boccaccio, dee., 2-intr
viveva incatenato a una ringhiera per non cadere sotto. -inclemenza (del tempo
e nel linguaggio della filosofia morale potrebbe cadere. e così anco * incompassione '.
con una nostra domanda appresso lo facemo cadere in qualche inconveniente. sassetti, 80:
dell'incuorarsi. non comune, ma può cadere. faldella, 8-83: avrebbe condotto
-finire nelle mani di qualcuno; cadere (in una trappola). -
che la morte. 3. cadere in un errore, in un difetto;
. govoni, 2-81: ci lasciavam cadere / sopra il fresco increspato / del
. gelli, 15-ii-280: per fargli cadere nella lussuria [il demonio] si condusse
vita. 2. che non può cadere in difetto, che non è suscettibile
; impossibilità di venir meno o di cadere in difetto. -teol. indefettibilità
ora rantoli bestiali, ora fingendo di cadere in deliquio. papini, v-195:
: per tutto quel giorno fino al cadere del sole, sedevamo spartendoci carni di
— cadere, essere nell'indignazione di qualcuno:
di qualcuno: perderne il favore, cadere in sua disgrazia. g. villani
monastica alcuna cosa sopra natura, si lasci cadere cerchia della chiesa turbe indisciplinate e
altre notizie da te venute, io possa cadere nella colpa d'indiscreto. manzoni,
ancor che in lui non possa ordinariamente cadere aggravio d'onore per non ne avere
i-140: alcuni di quei giovani avevano lasciato cadere per terra le bocce e si preparavano
e region. addormentare; fare cadere in un sonno profondo, nell'inerzia
aurora, ii-474: in luogo di far cadere quelle contribuzioni sopra i nobili il clero
intr. (indózzo). letter. cadere in stato di deperimento per consunzione o
primitivo delle parole, e il far cadere sovr'esso la definizione: perché il
al male; mettere in pericolo di cadere in errore o in colpa. iacopone
i demoni] pongono ad impugnare e far cadere nelli peccati che sono fuori di natura
volesse minacciare qualcuno, poi lo lasciò cadere inerte sul ginocchio. govoni, 627
inescusato'. è in ilario. potrebbe cadere nel verso, e anche in prosa nel
formule misteriose. — essere, cadere, venire in infamia di qualcuno:
non già per tema di. non cadere in alcuna infamia, perché l'un sesso
ch'egli in capo all'anno dovea cadere nell'unghie a'beccamorti assolutamente. g
maggior poltroneria e infedeltà che potesse mai cadere in pensiero umano. alfieri, 5-45:
pezzi di cavo sesso infermarsi e cadere come mosche dopo una pioggia o anche il
, ch'era il cuore stava per cadere nel morbo di fellonia. filicaia,
ne'suoi membri infermi, quando essa vede cadere coloro i quali pareano ad essa che
. intr. con la particella pronom. cadere sull'arma dell'avversario in un duello
dioscoride], 185: fatto loro cadere giù gli acini con le zampe, vi
2-202: la bianca porta chiusa sembra cadere sotto una spinta irresistibile, con moto lentissimo
che è infinita, non può mai cadere agguaglio né comparazion nessuna. bruno,
li si attraversò tra'piè e fecelo cadere, per modo si ruppe il ginocchio,
positura quasi un punto, si lascia cadere [la picca] sul gomito del
e le foglie delli albori cominciano a cadere; e dura tanto che la fredura inforza
all'osso. grazzini, 2-54: nel cadere si ruppe un braccio e infransesi un
..., ma di fare cadere madama ant [onia] e li ul
infrondisce, ma l'autunno poi fa cadere le fiondi. tommaseo [s. v
dall'impeto di qualche infuriata marea, cadere in pericolo di restarne smosse e disciolte
.). ant. inciampare, cadere; scontrarsi. - anche al figur.
-intr. con la particella pronom. cadere in errore, sbagliare. giacomo
, attirarlo in un agguato, farlo cadere in un tranello; distrarlo, disorientarlo
tutto il cielo, all'ingrosso: cadere in un errore madornale, prendere un
, attirato in un agguato, fatto cadere in un tranello (un nemico);
una volta de'peccati ne'quali posson cadere, come bugie, bestemmie, ingannerelli
passo dal punto dove era rimasta al cadere del secolo decimo- sesto. cicognani,
portarle su in aria, poi farle cadere e così romperle. d. battoli,
sonnifero, svitò il coperchio, fece cadere tre pastiglie nella palma della mano e le
7. far dimenticare, far cadere in oblio; consumare. guido delle
locuz. -fare inghiottire i denti: far cadere i denti a una persona colpendola con
foglie, pur ingiallandole, né le lasciate cadere sotto le nevi e al sibilo delle
. ingialliva e arrossava le foglie facendole cadere in una lunga danza sospesa.
sdraiarsi o ubbidire a un ordine; cadere in ginocchio. simintendi, 1-106:
4. tr. mettere, fare cadere qualcuno in ginocchio. anguillara, 3-83
del ritirarsi all'ingiù facendo intoppare e cadere molti cavalli riusciva impedita, disordinata e
si muove, acquista forza nel suo cadere o all'ingiù muoversi. 3
ragazzo usate, piagnendo gli si lasciò cadere a'piedi e umilmente d'ogni oltraggio
precipita il mio ragionare dove non vorrebbe cadere. f. f. frugoni,
riconoscano superiore, in tal caso sogliono cadere l'ispezione sopra il loro gastigo,
alle differenti parti del pozzo, fece cadere il resto del ponte sospeso all'orifizio
d'ingommarsi i mostacchi, per far cadere in amore tutte le mogli degli altri
, / l'elmo nel fiume si lasciò cadere. della porta, 4-62: sono
l'amo: abboccare all'amo, cadere vittima di un inganno, di una lusinga
35-8): denari gli enemici fan cadere. bellincioni, ii-192: qual vergogna
, 1-32-1: quando l'anima suo cadere inizia, / presto s'asconde in
capo e poi si lasciò pian piano cadere a ginocchio... sull'erba,
12. locuz. -divenire, cadere innamorato: innamorarsi. boccaccio, dee
de'trovadori... prima di cadere operò un effetto di gran momento,
29: sta su dritto, ti lasciarò cadere, e se tu cadi tu crepi
fazio, iv-3-63: e vedrai signorie cadere inopia. 5. locuz.
egli meritasse, debbe sopra gli eredi cadere. -membro della magistratura speciale di
oltre, venir messo a tacere, cadere in dimenticanza (una pratica, un
una lestezza mirabile. 15. cadere nella rete (un uccello, un pesce
dei 4 roccoli '. -figur. cadere nei lacci amorosi, innamorarsi. poliziano
nel frugnuolo. 16. cadere verso il basso, precipitare entro una
palla di cannone. -lasciarsi cadere pesantemente; sprofondare (nel sonno)
al pennello i fiocchi che minacciavano di cadere. -rifl. stuparich,
, 77-176: era meglio tentare e cadere in campo, lasciando non foss'altro un
calca di persone o di cose; cadere in un agguato, in una insidia
il suicida non tolleri il pensiero di cadere per caso sotto un veicolo o crepare
-indurre in tentazione, cercare di far cadere in peccato. imitazione di cristo
insidiarlo, se per alcuno modo possa far cadere quello, che è poco cauto,
livio volgar., ii-1-4: incominciaro a cadere e a traboccare; d'insin a
alcuna cosa sopra natura, si lasci cadere per insipiènzia in infidelità ed indiscredenzia.
effettivamente l'immoralità dall'arte, senza cadere nella insipienza del moralismo. moravia,
di de. -disus. incontrare, cadere su un'altra linea o piano (
. intr. con la particella pronom. cadere in preda degli spiriti maligni; perdere
. istilliare), tr. lasciar cadere a poco a poco, versare a stille
5. figur. ant. fare cadere, rovesciare. bibbia volgar.,
particella pronom.). ant. cadere, scorrere a goccia a goccia; stillare
istillato). versato a stille; lasciato cadere a goccia a goccia.
. che non per ciò si a cadere, essendosi nerone intabaccato con atte libertà.
intarla. 3. figur. cadere in disuso, in oblio, in dimenticanza
5. intr. ant. cadere, incorrere, incappare. sermini,
. -letter. inascoltato, lasciato cadere (un consiglio, un ammonimento)
3. avvolgere nell'oblio, far cadere in dimenticanza. m. adriani,
il giudizio, la lucidità mentale; cadere in errore; confondersi, turbarsi.
intenebrati senza rimedio. 9. cadere nell'oblio (la fama, la gloria
ragione, il giudizio, la coscienza; cadere nell'ignoranza, nel peccato, nell'
da collegarsi col lat. intercidère 'cadere in mezzo ', comp. da
inter * fra 'e cadére * cadere '. intercadènza, sf.
= deriv. dal lat. intercidère * cadere in mezzo ', comp. da
da inter 'fra 'e cadére 'cadere '; cfr. il fr. intercadence
part. pass, di intercidere * cadere in mezzo, sopravvenire, accadere '.
assaliva solo nel pomeriggio e svaniva col cadere del sole, sempre più tenue e breve
finì coll'interramento del po avanti il cadere del dominio estense. cicognani, vi-222
cui bisogno era interrotto, / lascian cadere e cercan nuove offese. guicciardini, i-60
qual giorno di ciascun anno venga a cadere la xiv pasquale, e con ciò
, ecco tu vedi improvvisamente sfasciarsi, cadere 1'intonaco della ingannevole bellezza. bigiaretti
ella s'intoppa. 2. cadere in balia, in potere, sotto l'
vostra pacifica schiera. 5. cadere in una rete, in un laccio;
del ritirarsi all'ingiù, facendo intoppare e cadere molti cavalli, riusciva impedita, disordinata
un certo intoppo, fu quasi per cadere, ma l'altro piede, che non
come intorbidata. -venir meno, cadere (l'ispirazione). baldini,
ogni speranza... mi fece cadere. giovanni da samminiato [petrarca],
il paladino, / ché la sua nel cadere era spezzata. / guardasi intorno,
retenute, e 'l resto sia lasciato cadere semplicemente dove lo tira sua natura, e
l'ultime foglie. le voglio vedere cadere tutte prima d'« inurbarmi »: e
gentiluomo che desidero non me gli lasciate cadere de la memoria. n. franco,
., con partic. riferimento al cadere in disuso, al perdere di attualità
. 7. risultare sorpassato; cadere in disuso; essere fuori moda,
sug- gezione della poesia alla musica fa cadere in moltissimi stenti, improprietà ed inversimili
. 12. intr. ant. cadere, essere preda, abbandonarsi. cassiano
sbuffate di pioggia, che continuava a cadere dirotta fra le scosse del vento.
due [farfalle], le lascio cadere mezzo stordite sulla tela, e, subito
pronom. rimanere catturato dal vischio, cadere nella pania. bandello, 1-40 (
che costringe la preda a saltare e a cadere nella trappola o nella tagliola predisposta dietro
pulpito rigidi nella toga nera e lasciavano cadere sull'assemblea genuflessa l'invocazione sicura.
invogliò maggiormente il tiranno a farla miseramente cadere. crescimbeni, 77: presso l'urna
barbariccia lasciò allora la carta involarsi e cadere a terra annerita. 2. trascorrere
loro un'acacia tardiva involontariamente urtata lasciava cadere una pioggia di petali bianchi. 2
mondo mi fecero in un involontario errore cadere. f. d. vasco, 532
4: poi ch'ei fu veduto morto cadere, incontanente la schiera romana si messe
la loro pazzia e superbia si lasciarono cadere al basso e si involtarono nel fango delle
elmo, che mortalmente piagato il fe'cadere. gualdo priorato, 10-vi-149: la
serviva di paludamento alla bara, e lasciatomi cadere sopra il suolo, reclinai il capo
anco nella lingua scritta, ma può cadere. grafi, 5-123: la coscienza
a una buona picchiata di martello deono cadere in isfascio. faldella, 6-217: tristano
estremità del cordino, si deve lasciare cadere con destrezza la rotella in modo che
vivono per circa un anno, prima di cadere a terra trasformandosi in pupe.
e sul vostro supposto, che 'cadere in volontà 'sia impropriamente detto. gioberti
divenire o sembrare vecchio, antiquato; cadere in disuso, passare di moda, essere
suo diritto, l'atto viene a cadere intimamente, e l'acquirente resta a
già immersa, o quella che può cadere dall'atmosfera. romagnosi, 4-1145: se
. v.]: 'irrivelabilità', può cadere nel linguaggio della filosofia religiosa e anche
nella camera di luca e si lasciava cadere riversa sul letto, in una delle solite
-uscire, sfuggire, volare, cadere dal labbro: essere detto, pronunciato
colpa ', connesso con labi 4 cadere '. labefattare, tr.
.). ant. e letter. cadere, discendere, precipitare; scorrere in
= voce dotta, lat. labi 4 cadere, scivolare '. laberinto e
ché, se tu vi ti lasci cadere, tu entrerai in uno labirinto, che
un laccio, messoselo al collo e lasciatasi cadere, trovò a sé la morte.
un tranello della polizia che ha fatto cadere in laccio alcuni che le erano sospetti.
farò? -dare nel laccio: cadere in un tranello. mazzini, 31-67
l'elogio dello stile laconico sto per cadere nei difetti dello stile asiatico. mazzini
', gocciola di vetro fuso lasciata cadere nell'acqua freddissima e in quella rappresa.
addice quest'ultima lacrimale, / e lasciala cadere, spezzata in sulla spiaggia.
4. per estens. lasciar cadere a goccia a goccia un umore vegetale
pittura. 5. lasciar trapelare e cadere a poco a poco minutissime gocce di
. 6. figur. lasciar cadere minute gocce di acqua o pioggia (
, vi-1123: chi ha la ventura di cadere nella battaglia non vuol essere vanamente lacrimato
non leggier suo biasimo, se si lasciasse cadere in tali dissolutezze e si contaminasse
animo da laide cose, con paura di cadere in quelle. cavalca, 18-261:
. aretino, 20-153: lasciati prima cadere un dente che un detto laido.
amore, vivere insieme lietamente, senza cadere nei laidumi della sensualità, contentarsi d'
, spruzzolare, e si dice del cadere minutissima pioggia e rada. = deriv
oro lampante! dossi, 3-5: lascio cadere verso di quel piccino, tutto a
un metodo di sperimentare, che lascia cadere un corpo sopra una lance d'una
un piano inclinato dal quale si lasciano cadere in mare le mine; lanciatorpedini.
doppietta. è là. -lasciarsi cadere, buttarsi (per terra o anche
6. posto bruscamente, spinto, lasciato cadere in una determinata situazione o condizione.
la corrode in modo che ne fa cadere la carne, i peli e possa;
posta fatto l'avesse, avere lasciato cadere sul tetto de la già detta camera
, / sovra la madre si lasciò cadere, / tutta vezzosa e tutta languidetta,
la testa fra le mani e si lasciò cadere riversa sul letto. 15
, vesciche o lucciole per lanterne: cadere in errori madornali, ingannarsi grossolanamente.
per l'altra; ingannare; far cadere in errore. iacopone, 136:
essere avida di bottino e facile a cadere agli istinti più primitivi, triste fama
, part. pass, di labi 4 cadere '. lapsus, sm.
, scivolamento ', da labi 4 cadere, scivolare '; letteralmente, l'espressione
buona. -emettere; far cadere, far scorrere. boiardo, 1-121
giosafatte, 3: ora ti se'lassato cadere in cotale disinore. emanuelli, i-231
mezzo: v. mezzo. -lasciare cadere: v. cadere, n. 26
mezzo. -lasciare cadere: v. cadere, n. 26. -lasciare correre
, dal tema di labi * scorrere, cadere '. lasso4, sm
(dal tema di labi * scorrere, cadere, errare '); per il
, part. pass, di labi 'cadere, errare '. lasso6
lastrico o al lastrico: trovarsi o cadere in uno stato di estrema indigenza.
-èris e dal tema di cadére * cadere '. lateroclino, agg.
lateropulsióne, sf. medie. tendenza a cadere su un fianco, tipica degli individui
luogo iguali, la fe'piegare e appresso cadere. leggenda aurea volgar., 945
disputare che i re di francia non possono cadere in censura di lata sentenza, ed
sotto, accioché gocciando foglio non venga a cadere sopra le genti, et un uncino
lattaioli. passavanti, 277: del cadere de'denti più fiate ho sognato, e
non mostrasse di titubare, né di cadere su 'l cominciare, ma, salda ne
'(da labi 'scorrere, cadere '), in dial. napol.
nel lavéggio: evitare un male per cadere in uno peggiore. tansillo, 3-124
. vii), da làbi * cadere, scivolare lavinale, sm.
li figliuoli del signore. -dare, cadere, inciampare nel leccato: indulgere in
linguaggio delle scienze morali e giuridiche può cadere. = deriv. da lecito
iii-1-201: d'un tratto si lascia cadere a piè della colonna, senza alcun
.. che monatti e apparitori lasciassero cadere apposta dai carri robe infette, per
, 17-16: il cielo aveva lasciato cadere una pioggia tepida e leggera. landolfi,
pesano all'occhio, e non paiono cadere sulle spalle di chi riguarda, che
quel canto, che bartolo, lasciatosi cadere il libro di mano, stavasi tutto
l'ànno posta in pontelli per farla cadere. daniello, 357: quando color che
amicizia o d'amore); lasciar cadere (una relazione). bandello,
deono levare del tutto. -lasciar cadere, flettere, piegare. carrer,
la quale ha da far meno a lasciar cadere quel misero nell'inferno di quel che
, lentando la mano, a lasciar cadere quel salvatore indomabile in precipizio. paolieri
ciola coligine. fatta in linimento, fa cadere i peli per sé sola, e
un coltello affilato, prese a fame cadere tante fette sottili. -lesto di mano
cinismo. 8. locuz. — cadere, andare, entrare, cascare,
in far fare l'esazione, dovesse cadere in certa pena. -lettera testimoniale
(un comando, un consiglio); cadere in disuso (una consuetudine).
poesia » crocianamente intesa, pur senza cadere nell'ambito dell'esteticamente negativo.
ire, mettersi a letto; entrare, cadere nel letto; buttarsi sul letto:
per sonno o per malattia; lasciarvisi cadere per stanchezza; andare a riposare,
in letto. -figur. cadere nell'oblio; esaurirsi, cessare;
-dare il culo a leva: cadere col capo all'ingiù. lippi
un colpo). -anche: fare cadere dall'alto. fra giordano, 5-447
stelle, e poi farmi in un punto cadere nell'abisso delle disperazioni? g.
una lite, una questione); far cadere (un pretesto, un'occasione)
è gran cosa, figliuola mia, cadere in peccato; ma grande e orribile e
avendo pietro ardir d'addormentarsi per non cadere,... vegghiava. p.
. -levare le gambe in aria: cadere all'indietro. berni, 1-69 (
artiglieria dal forno e scuoterle per farne cadere le scaglie. = comp.
levata, levò il fugone e andò cadere nelle braccia di una guardia in alta
, n. 19. -andare, cadere, mandare a gambe levate: v
mano l'orcio del vino per lasciarvi cadere un granellino d'oppio: e di lì
in vicinanza delle acque, dove lascia cadere le uova; le larve si sviluppano
proposto al duca di longavilla di far cadere il vescovato d'argentina nel cardinale mazzarini
può superare senza uscire dalla normalità e cadere nell'esagerazione, nell'abuso, nella
tosto conoscere i limiti tra i quali deve cadere la scelta, che si farà coll'
10. locuz. -cadere in limo: cadere a terra. serdini, 1-133:
e stretto in quella superiore e sembra cadere in direzione del centro dell'immagine.
di lingua ne'quali siete solito di cadere. foscolo, iv-482: parecchi vocaboli
[la donna] il più delle volte cadere nella lipotimia (deliquio men pericoloso della
. intr. con la particella pronom. cadere in dimenticanza; perdere valore, importanza
il quale nella notte suole spesso invisibilmente cadere in minutissime gocciole sovra la terra.
, ma senza taglio, per farne cadere quella poca di lisca più minuta che può
ogni liscio. -figur. facilità a cadere in passioni colpevoli, in vizi.
si cade o si sta per cadere. -semplicità, chiarezza, facilità
un cielo liscio e leggero cominciava a cadere... una pioggerella scherzosa.
'l ghiaccio, lisciolarvisi, sblisciare, cadere, romper il ghiaccio. = deriv
si affaticherà inutilmente senza riuscire a far cadere in colpa. forteguerri, 14-96
fronte l'impronta d'uomo, o cadere al livello di un basso e meschino
1 germi, nulla / monti il cadere delle foglie e andarne / vedovi i
umiliò con molte avversità, e permettendolo cadere nello adulterio e nello omicidio. ariosto
. v.]: 'localizzare': far cadere o far operare entro i limiti d'
soltanto nel lodare il caffè aveva lasciato cadere una parola ambigua: -caffè di buongustaio,
20-32: cade il trafitto; e nel cadere egli ode / dar gridando i nemici
le mani'di lolla: lasciarsi facilmente cadere di mano gli oggetti. d'alberti
in modo basso di chi facilmente si lascia cadere di mano checchessia. -essere
picciola loligine. fatta in linimento, fa cadere i peli per sé sola, e
sul capo / ed a'seguaci tuoi cadere il danno. misasi, 7-i-93: si
bocche di luccio. -entrare, cadere in bocca, in preda al luccio:
fare di un lucco un santambarco: cadere o far cadere in una condizione vile
lucco un santambarco: cadere o far cadere in una condizione vile, spregevole.
e acerba lue dello tempo antiquo / piaga cadere nelli giusti nati. erasmo da valvasone
la luna co'gamberi. -venire, cadere, cascare, piovere dalla luna,
: camminando lunghesso le muraglie, sento cadere qualche cosa davanti a me.
solitario e altro non vede / che questo cadere di archi, di ombre e di
, nelle quali sono le cagioni di cadere in peccato. ariosto, 35-17: chi
una meritrice, acciocché ella il facesse cadere in peccato. f. d'ambra,
tanto sono avallato) / di più basso cadere. -avere luogo e stato in
che con una sfuggita di più minacciano di cadere. pallavicino, 8-38: alle composizion
. balbo, ii-150: incominciarono a cadere quelle invi- diuzze od invidiacce municipali o
fra giordano [crusca]: cadere nel luttuoso baratro dell'inferno. b
a pochi metri dal suolo, lasciando cadere sfilacciati e sciolti come strascichi immondi i
essere cacio o formaggio sui maccheroni; cadere i maccheroni dentro il formaggio o il
cosa fatto, per la quale possa cadere non solo in infamia ma in sospetto
si diede con opportuno istromento a lasciar cadere questo e quel martire sopra quello e
lui persona mostrò gran pericolo di cadere. malpighi, 33: la natura,
qualche cane, che solamente vi faremo cadere colle pettora de'nostri vien macinato con derisoria
bati raccattano scatole dalle cataste e le lasciano cadere nell'apposito scomparto. macupa
stato arrestato, e per non far cadere il latore in bocca alla « madama
dissensioni subito incominciasti [o italia] a cadere poter, senza intervallo / assoldando venia
simili errori, perché vi debbano presentemente cadere i maestri di pittura. foscolo, 1-286
govoni, 2-14: lascia il vento cadere piume morte / che noi chiamiamo uccelli:
duolo / gli occhi ingombrò, al cadere del fratello. = calco dell'
simile 4 una maglia ', vale cadere essa dal ferro nell'atto del lavoro
, 1-115: sta lì lì per cadere..., magnetizzato dall'istriona
nel levarmi su per andarmene, lascio cadere una pezza ne la quale era inguluppata la
elette, si concedeva... lasciandosi cadere a piombo alla maniera del nibbio sulla
elette, si concedeva... lasciandosi cadere a piombo alla maniera del nibbio sulla
cioè la stremità della ripa, luogo di cadere a valle, pone feditade di luogo
'l male guadagno, e potrà agevolmente cadere in mille peccati. l. giustinian,
crocchio di gente, fu come il cadere d'un salterello acceso in una polveriera
. locuz. -cadere malato: v. cadere, n. 15. -darsi,
(per la coniug.: cfr. cadere). ant. cadere malamente;
cfr. cadere). ant. cadere malamente; accadere disgraziatamente.,
= comp. da malie] 1 e cadere (v.). malcaduco
anni e ne dimostrava otto, lasciava cadere parole di apparente buon senso.
che le rote sferra / per fare me cadere e desperare. = comp. da
seccano i coglioni ai galantuomini. -far cadere, attirare, invocare la maledizione divina
specie dell'impotenza, nella quale possa cadere il dubbio se provenga da causa naturale
sue lode, tanto più il fa cadere e malfìnire. = comp. da
cavalca, forse non saprebbe guardarsi di cadere, quando il cavallo corresse o
spoglia. ariosto, 9-42: come cadere il bue suole al macello, /
, stando tu in riposo, però cadere in alcuno malpensieri, né in peccato,
ho presa d'ammogliarmi m'ha fatto cadere dal cielo in terra, e sento
. che monatti e appari tori lasciassero cadere apposta dai carri robe infette, per
, fra due nudità simmetricamente decorate dal cadere delle vesti, tutto il mistero carnale:
subita mancanza di forze l'aveva fatta cadere nel mezzo della stanza. landolfi, 8-37
le forze, smarrire i sensi; cadere in deliquio, svenire. petrarca,
per mancare; / tutti gli altri pon cadere, / sempre 'l nostro ha da
le ginocchia: perdere i sensi, cadere in deliquio; provare una sensazione di
abbiamo noi temuto in guisa di non cadere che in alcune parti avemo anzi eletto di
da man manca. -porre o cadere da mano manca: subire una condanna
). cavalca, 19-398: vedrai cadere molti da mano manca e da mano
, per manco di critica diligenza, possa cadere un vocabolarista. cattaneo, ii-2-242:
altro remedio che questo, se non volete cadere nel diluvio delle tribulazioni, che dio
. lasciar scendere, far calare; far cadere. boccaccio, dee., 7-8
-mandato giù: gettato, lasciato cadere. algarotti, 1-x-306: i granelli
dal contadino per quei trafori, vengono a cadere appunto ne'buchi già fatti dallo rastrello
in parlare, sieno colubrine di farsi cadere a'piedi un esercito di adoratori vinti e
che gli pareva, si è lasciato cadere di mano tanta occasione, ma ancora in
questo mondo dalle nuvole e abbattutovi a cadere su una scuola di maneggio, aveste
solamente per questa ragione possono i capelli cadere, ma per materia velenosa che mangia
idea preminente di sé come letterato che fa cadere calvino nel più inaspettato errore..
dell'avversario in modo da obbligarlo a cadere sollevandolo e rovesciandolo su di un fianco
che non ischiva il falso che col cadere nel nulla. e. cecchi, 2-23
e di spontaneità; raffinato fino a cadere nel lezioso, nel ricercato, nel
difetti, quanto alla disposizione, sogliono cadere i manieristi, che non guardano la natura
parve manifestamente, quando venne a cadere, ch'ella cessasse dalla santa chiesa,
dalla santa chiesa, e rivolsesi a cadere per lo diritto della piazza, onde tutti
onde, veduti da tutti, non può cadere altrui ne l'animo che quelle
afferrarsi alle maniglie in alto per non cadere.
un moto gentile e svelto, lasciò cadere nelle mani della bimba un manipolétto di
la manna dal cielo. — cadere, piovere o venire la manna in bocca
o per le mani a qualcuno-, cadere, venire in sua balìa, alla
altro che cantare. -venire, cadere, andare a finire in possesso,
-cadere dalle mani: v. cadere, n. 12. -cadere di
in mano, nelle mani: v. cadere, n. 12. -cadere
-cadere sotto mano: v. cadere, n. 29. -calcare la
, n. 6. -cascare, cadere di mano: scadere nella considerazióne di
mani a o di qualcuno: far cadere, abbandonare in sua balìa, sotto
/... signor, per non cadere. note al malmantile, 2-615:
. -rivenire a mano di qualcuno: cadere nuovamente sotto il suo dominio.
, girar sul tacco di legno, cadere di schianto e rimaner lungo sul lastrico
, / onde poco anzi lo fece cadere. cellini, 1-51 (131):
la giustizia, che assai spesso ci fa cadere in crudeltà. botta, 5-97:
9-10: a colui che comincia a cadere dello stato della prosperità è meno di
che, per mantenerle, del tutto cadere. machiavelli, 11-3-377: che io
.. che monatti e apparitori lasciassero cadere apposta dai carri robe infette, per
non avendo manico, percuotono o col cadere da alto a basso o coll'essere
. bot. che appassisce o secca senza cadere dalla pianta (un organo e,
la corolla che appassisce e marcisce senza cadere o staccarsi dalla pianta; tali corolle
chiamato, se, in luogo di cadere, marcisce o si secca, come nella
la corolla che appassisce e marcisce senza cadere o staccarsi dalla pianta; tali corolle
chiamato, se, in luogo di cadere marcisce o si secca, come nella fava
che, a toccarli, han da cadere per terra: sono burro, lattemiele.
tutta sua altissima statura abdalon gli si lascia cadere a'piedi, dicendo: oh in
occhi quell'ultimo povero verso e poi cadere di mano i fascicoli. abba, 1-37
fresca, e accadeva a venezia sul cadere del secolo decimo, poco prima del 1000
. -pigliare, prendere un marrone: cadere in errore, prendere un abbaglio.
del peccato, e chi offera può cadere nel peccato. cino, iv-258: (
mani. 10. locuz. cadere di martorio: cadere nell'angoscia,
10. locuz. cadere di martorio: cadere nell'angoscia, nella disperazione più profonda
che non ischiva il falso che col cadere nel nulla. carducci, ii-7-191: mi
alla vita umana, né si lasciano cadere in disordine. salvini, 39-i-173: nel
frammenti di materia lunare che finivano per cadere sulla terra. — per estens
e compiacere alla loro mattìa, fece cadere nel lago imo corrente con uno subito
agri, né troppo sodi né da cadere, né troppo smaccati, ma cresciuti il
sogno, sono così precise che non potevano cadere che dalla penna di un uomo maturo
.. le mazze roteavano alte per cadere sciolte e veloci sui manipoli.
nella locuz. fare la mazzacròcca: cadere a terra, ruzzolare rovinosamente.
4-3-157: quel mazzo che, lasciato cadere sopra un palo dall'altezza di quattro
precipizio e ad ogni pericolo senza mai cadere o rovinarsi; perché è credenza popolare che
india vide sopra 'l suo stuolo / fiamme cadere infino a terra salde, / per
passa quanto sia grande il pericolo di cadere. = deriv. da melma
un melo, far nascere un melo: cadere battendo a terra le natiche.
uscire di memoria o dalla memoria: cadere in oblio, essere dimenticato o trascurato
: dimenticarli o farli dimenticare, lasciarli cadere in oblio. dante, purg.
alla memoria. -friggersi la memoria: cadere in preda a imperdonabile smemoratezza.
-perdere, smarrire la memoria: cadere in preda a parziale o a totale
, perdersi la memoria di qualcosa: cadere in oblio, essere dimenticato. manzoni
, gesticolare. panziera, 1-22: cadere quando avanti e quando in- drieto;
momento del 'pathos 'per lasciarsi cadere il fulmine di mano? 14
che tu hai non t'avrebbe lasciato cadere. novellino, vi-198: il mulo
-cadere di mente: v. cadere, n. 12. -contro la
nel pensiero o nel ricordo, non cadere in dimenticanza. -anche: stargli sommamente
sanza mente. ariosto, 2-56: cadere in terra allo splendor fu d'
o dalla mente: essere dimenticato, cadere in oblio. ruggerone da palermo o
qualcuno o di qualcuno; entrare, cadere, saltare in mente: affacciarglisi al pensiero
e quali fossero gli errori che potevano cadere nelle menti degli uomini. firenzuola,
.. conosco ben io che può cadere alquanto di maraviglia. carducci, iii7-
essere vero; ingannarsi, illudersi, cadere in un grave errore. s.
a ascanio, mio allevato, che facessi cadere la tenda. gualdo priorato, 8-117
setta di falsi dogmi, per far cadere nelle sue reti gl'incauti. pascoli,
: o deo, qual maraviglia / voler cadere in servo di signore, / o
invano all'orlo dei ricordi, / cadere forse fu mercé -fare mercé:
.. e l'unguento da far cadere il pelo, che noi merdocco e i
dissensioni subito incominciasti [o italia] a cadere di tua antica maiestà, subito le
mi sovvenne aver veduto nelle tempeste mescolatamente cadere piccoli grani di grandine con mezzani e con
trasportatolo a grande altezza, lo lascia cadere al suolo, finché l'abbia ucciso.
messere, / una spalmata si lasciò cadere. c. i. frugoni,
muore. -cadere in mestizia: cadere in una condizione di vita infelice e
si dice 'metter in disgrazia e far cadere di collo alcuno ', mediante il
anno 1527 all'anno 1530. -far cadere, far convergere (il discorso).
intr. anche con la particella pronom. cadere, precipitare, incominciare a cadere (
. cadere, precipitare, incominciare a cadere (lapioggia, la neve); posarsi
e perpendicolare e ci mostra quella pietra nel cadere venirla radendo. davila, 304:
di farlo lungo, m'ha fatto cadere nel microscopio -del resto, se anche non
di non sapere; fare lo gnorri, cadere dalle nuvole. pataffio,
capire; fare il finto tonto, cadere dalle nuvole. sacchetti, 211-48:
penuria di uccelli. -non poter cadere in terra o non potersi gettare nell'
si fa donno alle messe nuove, facendole cadere, come avviene sbattendole e percotendole con
disperata non possono ignorare il rischio di cadere dalla povertà ancora civile del paese,
colle sue lodi, tanto più lo fa cadere e mal finire. a. manetti
e di pittura che minacciano scrostarsi e cadere. d'annunzio, v-1-331: gli
al pennello i fiocchi che minacciavano di cadere. -essere sul punto di toccare o
troppo. 36. rischiare di cadere, stare per rovinare. carducci,
non porti altro danno che del suo cadere. massaia, xii- 137:
'una persona ', per farla cadere di stato o di reputazione o di ufficio
a più non posso sul suo lasciarsi cadere nella insidiosissima rete de'prefati dieci lustri
: egli non volea che vi potesse né cadere né generarsi colera in lei, onde
[la donzella] siccome morta si lasciò cadere; / quando l'alma smarrita fe'
termi nologia parlamentare: far cadere o cambiare il ministero; costituire
senza esporre l'arco al pericolo di cadere e col vantaggio d'una minore spinta orizzontale
317: il giusti... vide cadere il ministero ridolfi sotto i colpi della
: rosa, per tenerla, lasciò cadere un gran involto di minuterie, gomitoli,
viaggio, io avrei corso pericolo di cadere nelle varietà d'una rivista o nelle
. fogazzaro, n-321: cominciò a cadere una pioggerèlla tepida, minuta minuta.
bresciani, 6-i-173: gli uomini, nel cadere, si minuzzavano e cadeano a brani
un altro giocatore che non doveva lasciarla cadere. varchi, 23-49: io voglio
prendeva la mira, sparava, lo vedeva cadere e dare i tratti, gli lanciava
nel primo sabbato maggio 1723 veniva a cadere il giorno del miracolo del sangue di
(per la coniug.: cfr. cadere). ant. capitare
71): sì come talora vedemo cadere l'acqua mischiata di bella neve,
236: vidi alcuni che volontariamente voleano cadere e non poterono, li quali chiamai
, ma più miserabile è quegli che fa cadere altrui, però che porterà giudizio di
ovunque andammo, per le larghe vie trovammo cadere corpi gravati da mortale gelo. benvenuto
[s. v.]: miserabilmente cadere. 5. in modo che manifesta
[s. v.]: * cadere nel mal del miserere ': fare alcuno
nostre miserie. -andare, cadere, mettersi, cacciarsi, ridursi,
cristiana che i poveri fanciulli avessero da cadere nella misera condizione de'servi. mazzini
dentro di sé, di dover lasciar. cadere in terra quella domanda misteriosa di renzo
, fra due nudità simmetricamente decorate dal cadere delle vesti, tutto il mistero carnale.
nel mezzo delle parole si lasciò in terra cadere in guisa di misvenuto. siri,
. v.]: 'moccicare', lasciarsi cadere 1 mocci dal naso. tommaseo [
da cui stanno o pare che siano per cadere i mocci. 2. per
nel riceverlo in cotzo, l'aveva fatto cadere in un moccechino. tasso, ii-461
che certi ghiotti me l'hanno fatto cadere di mano e che se n'hanno empiuto
', da moccicare, è lasciarsi cadere i mocci dal naso, pianamente, piangendo
giù, passare, uscire di moda: cadere in disuso. algarotti, 1-v-124
balbo, 1-354: badiamo di non cadere nel gran vizio dei moderati, che
1-82: mai sono per credere che possa cadere in mente di nessuno il figurarsi moderne
, e però di relazioni, possa cadere nell'essere. ora, ogni moltiplicità
comportarsi in maniera dissennatamente smodata, cadere in eccessi. filippo degli agazzari,
su cui pur il sospetto non deve cadere. -la buona moglie fa parlare
anche per indicare l'istante di lasciar cadere le vele dai pennoni, cessando di
. balbo, 1-354: badiamo di non cadere nel gran vizio dei moderati, che
giù sull'impiantito. 5. cadere a larghe falde (la neve);
era aperto al vento, andava a cadere mollemente, così aperto, più in
contraria fazione gli dié l'urto al cadere, ma cadde mollemente, rispetto a
.. raccolgono le molliche che sogliono cadere dalla tavola de'padroni mentre che essi
nella moltiplicazione delle divozioni stesse si può cadere in eccesso, perché, venendo queste
natura e poi costruire e poi veder cadere le figure geometriche di coni, rombi o
veggendo poi gli affari della repubblica cadere in sedizione, e dalla sedizione
tavola ritonda, 1-228: quella torre dovea cadere per lo primo tuono che veniva alla
, e d'ingenuità bambinesca, da far cadere la penna di mano al più
, prima di la sciarlo cadere nelle mani adunche e protese. moravia,
. gramsci, 34: non voglio cadere nelle monomanie che caratterizzano la psicologia dei
si faceva alzandosi sul banco e lasciandosi cadere indietro di peso al momento in cui
-cadere gli uni addosso agli altri, cadere in un mucchio. berni,
. -avallare da un gran monte: cadere da una posizione prestigiosa, perdere il
. -abbandonare un'impresa, lasciar cadere un'iniziativa; smettere, cessare,
parli di quanto occorse. -far cadere in prescrizione, far dimenticare. manzoni
casa di tre anni... fecero cadere tutte le ragazzesche fatiche mie letterarie,
quei foglietti ingialliti, aveva già fatto cadere dei monticelli di polvere di legno. onufrio
e con esso si fanno le mura cadere. testi fiorentini, 213: io
, e con esso si fanno le mura cadere. tasso, 18-71: tenta ogni
: 'essere in mora'o 'cadere in mora 'vuol dire essere incorso nella
meni l'uomo malvagiamente sano straboccato a cadere tra'vizii e per le selve degli
, ch'era il cuore, stava per cadere nel morbo di fellonia. loredano,
, io credo. è venuto così a cadere quello stato di morbosità che aveva dominato
resistenza del paletto sul quale avea lasciato cadere qualche gocciadi morchia. 3.
5. per simil. venire meno, cadere in deliquio, perdere i sensi,
suoi membri infermi, quando essa vede cadere coloro i quali pareano ad essa che
a un progressivo e inarrestabile disfacimento; cadere in preda a una totale disgregazione;
sua voce. 18. cadere in disuso (un idioma, un vocabolo
che forse non morrà 19. cadere in oblio, essere dimenticato. -
di parteciparvi di nuovo. -anche: cadere in mano dell'avversario (una carta
ecc.); che sta per cadere (un governo); che si avvia
le posture che nelle membra umane possan cadere. ma l'uno si compiacque nell'ostentazione
ix-122: la pioggia non faceva che cadere, fitta e regolare, e io la
forte, e suono... potrebbe cadere di mormorii di moltitudine contenta, non
145: il tempo quelle prime parole fa cadere,... perciò che,
andammo, per le larghe vie trovammo cadere corpi gravati da mortale gelo. girone
menomo aspetto della nostra mortalità si sente cadere il cuore a terra, dee starsene in
mazzini, 86- 180: tra il cadere di una istituzione è forza ch'esista
-andare alla morte o a morte; cadere a morte, in morte, nella
ci siamo vestite. -voler cadere di vita in morte', peggiorare volontariamente
o deo, qual maraviglia / voler cadere in servo di signore, / o ver
formula. 13. che lascia cadere nell'oblio. b. tasso,
pren- cipi di savoia, venne a cadere anch'esso nelle sue medesime censure e
, rimanere o sembrare mezzo morto: cadere o trovarsi in deliquio o in uno stato
, ecc. moschinare, intr. cadere a gocce piccole efitte (la pioggia)
spostarsi dalla posizione primitiva, rischiare di cadere (un edificio). s.
. — dare giù del mostaccio: cadere a terra battendo il capo.
, diede giù del mostaccio. — cadere in un equivoco o in un errore madornale
senza esporre l'arco al pericolo di cadere, e col vantaggio d'una minore
in arca; / e questa fa cadere in molte mote. serdini, 1-12:
in un certo intoppo, fu quasi per cadere, ma l'altro piede, che
son diligentemente ad osservare, per non cadere in inganno con attribure gli effetti naturali
e a scatti, con spinte artificiose per cadere mozza. -con uso awerb.
., se lo lasciò quasi inavvertentemente cadere in terra appresso d'un mucchio di
sdrucciolare o fatto mucciargli il piè e perciò cadere. -sfuggire involontariamente, scappare.
coperchietto di terra bucato, che non lasci cadere i carboni a basso, e dalla
d'un ultimo battito / avrà fatto cadere il muro d'ombra, / per condurmi
amori compiono acrobazie in volo, lasciandosi cadere ripetutamente in picchiata (e sono detti
poi de'comuni, non poteva non cadere in tirannie illegali', mutanti, caduche.
queste voci tutto commosso poliarte, lasciò cadere il guardo sul maestoso volto dello straniere
-per estens. perdere, lasciar cadere le foglie (una pianta).
colpito. -sbalzare, far cadere. tavola ritonda, 1-454: passògli
7. figur. entrare in crisi, cadere (un regime politico). -
dubitossi di vederla ben presto aprirsi e cadere in mina. 2. descrivere
] nella narrativa o preambolo delle plenipotenze cadere la parola d'ambasciadori alla corona di
o per fare starnutire o per far cadere dal cervello la pituita. ricettario fiorentino,
dicono, la saggezza si acquista col cadere dei denti, quello definitivo s'intende
alcuna spezie di virtù, per farci cadere in alcun vizio nascosto. pulci, 5-17
-cogliere nelle nasse: intrappolare, far cadere in un tranello. siri, iv-2-16
restare nella nassa o nelle nasse: cadere in una trappola, in un tranello,
spostato di fianco, come un nastro lasciato cadere pigramente da qualcuno. -figur
-dar dalle natiche in terra', cadere pesantemente all'indietro. baretti,
: per la qual cosa dio li lasciò cadere ne'desideri della vergogna, onde le
ed oggetto eroico e però non ponno più cadere in stima d'amori volgari e naturaleschi
riuscire, fallire; essere respinto, cadere (un progetto, un'opinione, una
petruccelli della gattina, i-t-286: ho veduto cadere una lagrima sulla tua mano, e
e impas sibile, lasciando cadere di quando in quando sui com
può talvolta condensarsi in una stilla, cadere sopra un filo d'erba, dare
non perciò si efficacemente che egli potesse cadere in altra dannabile corruzione per questo nega-
né negare puote lo così estimato sanza cadere in colpa di lodarsi o di
già avviata allo zero, sì da cadere presto nella zona negativa. 18
: cristo lo lasciò [san pietro] cadere nel peccato della negazione, perché si
. profusione di oggetti lanciati o lasciati cadere tutti insieme o incessantemente (per lo
dall'imperadore, venisse più necessariamente a cadere. b. davanzati, i-150: gli
uno può anche infilare una scala littoria e cadere in giardino, entrare in una porta
ugnere e nepitegli degli occhi ne faccia cadere i peli. bronzino, 1-436:
degli uomini d'arme colti nella testa cadere al primo colpo. berni, 3-63 (
tra le foglie, e qualcuna a cadere, i guardiani vegliano perché i branchi
, 6-7: legato 'l giovenco e fattolo cadere, stringonsi i nervi con un regol
materiale privo di proprietario, che può cadere in possesso del primo occupante.
mano e poco per volta si fa cadere in un sottoposto bigoncio il grano, il
: questa [decima] non si fa cadere sul prodotto netto, ma sul prodotto
il fatto era stato preparato per far cadere il governo boselli su una pozza di sangue
, impers. { nevica). cadere al suolo la neve. a
nevico in seno. -figur. cadere lentamente e senza rumore come la neve
'. 4. tr. far cadere lievemente, spargere. caro, 5-113
panzini, ii-320: il cameriere fece cadere una nevicata di falde nere di tartufi
. impers. (nevischia). cadere nevischio. m. adriani,
, / mi lasci sulla sabbia / cadere in pasto ai corvi. -come simbolo
menare non fosse imposto, pena il cadere ». 3. nel linguaggio dei
di eccessiva diminuzione della facoltà visiva al cadere del crepuscolo o in condizioni di scarsa
cinquecento da grandi artisti toscani, per cadere in disuso alla fine del secolo)
ha giove nelle mani / cui fa cadere vario, indifferente; / sì d'aver
terra ed unirsi con lei e lascisi cadere a piombo: io vi domando:
tutto la potenza acquisita, rovinarsi, cadere in basso stato; essere annientato.
le tremavano sì che stava tuttavia per cadere,... ti dico che le
beltà nivale. cavacchioli, 169: fan cadere tracce / visibili di pianto, /
: il ministero preferì molto nobilmente di cadere subito, anziché dare o lasciar dare la
: l'arte diffìcilissima d'esser chiaro senza cadere nel basso è molto più comunemente gradita
la parte della sezione entro cui deve cadere il centro di sollecitazione in modo tale
de'nocitori mostra un pericolo per farlo cadere in un altro maggiore. =
6. locuz. -essere, cadere, riuscire di nocumento: essere,
. nell'espressione fare il noferi: cadere dalle nuvole, fingersi sorpreso e ignorante,
e stuzzicando con una cannuccia si faccian cadere a terra e si calpestino.
, benedetto xv lo lascio praticamente cadere. oriani, x-23-183: il
, 1-60: per avventura cominciò a cadere il ragionamento sopra le fatture nostrali e
., iii-v-9: se una pietra potesse cadere da membro della collettività o dalle persone di
inciampare e perdere il credito, altri cadere col viso in giù e perdere l'
: guardisi... catun di cadere, / ch'avegna che pentere / si
pendola cassetta piccole continue scosse che fanno cadere il grano nella macine. -chiave
libra... e allora cominciano a cadere le follie delli arbori...
della margarita, 169: meglio è cadere e perir combattendo che ceaere vergognosamente prima
su l'asciutta sabbia / lo fa cadere. foscolo, ii-329: nudasti il brando
fra due nudità simmetricamente decorate dal cadere delle vesti, tutto il mistero carnale.
, fra due nudità simmetricamente decorate dal cadere delle vesti, tutto il mistero carnale
via el percosse cruna nugola che 'l fece cadere in terra come una persona morta.
sdrucciolevole possa [il cavallo] cadere ad onta della dirotta pioggia che cada
è nominato. guasti, iv-89: al cadere del secolo scorso, la tavola del
al sereno, vennero la maggior parte a cadere in alcune febbri continue, per le
tosto vedute son [tele imbottite] cadere abbasso, / per opra di chi
vedeva con piacere grandissimo i suoi argomenti cadere davanti al ragionamento forse un po'paradossale
: la vista sul mare mi faceva cadere in uno sgomento attonito, che diveniva
sia sostenuto, si alzerà per non cadere et il pazzo solo per una picciola
, gli edifici che già essi lasciavano cadere in rovina. d'annunzio, iv-2-1172