come il latte accagliato per fare il cacio. landolfi, 7-95: si poteva scorgere
presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta, / o che fa
un'aringa, / una ghiera di cacio, un salcicciuolo, / quattro acciughe legate
mi accontenterei di non mangiare che pane e cacio, pur d'essere liberato dalla mia
in amore, / ed eran pace e cacio, anima e cuore. segneri,
libbra di ermisino. -acqua di cacio, di latte: siero del latte.
5-84: modo de infusione d'acqua di cacio, cioè siero, mundifica il sangue
con quello s'affettò il pane e il cacio. panzini, iii- 304: il
rata e conditele con sale, pepe, cacio e burro. affogatóio, sm.
sopra il focolare stavano alcune forme di cacio affumicato. 3. tinto o
sale, il pan molle, il cacio fresco e secco. = lat
pallido e ciondola come gli spaghetti a cacio e burro, quando s'allungano,
piattini con fette di salame e di cacio pure di marmo. -spreg.
in amore, / ed eran pane e cacio, anima e cuore. -essere
tosto e divennero come pane e cacio. giusti, ii-93: la censura che
ordinò un pranzo assurdo, cominciò dal cacio cavallo per antipasto. soffici, ii-169
, / che quello o pane o cacio gli appresenta. idem, 43-112: così
presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta, / o che
. nelle foglie dello aro dicono che el cacio ottimamente si conserva. mattioli [dioscoride
presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta. idem, 41-73:
, come al principio, stracco; / cacio, carne, uova, ogni cosa
74: prima non lo volevi neanche per cacio bacato e minacciavi piuttosto di lasciarti morire
fave. -cacio baccellone (o cacio bianco): formaggio (di pecora
a me che non è al topo il cacio ». ariosto, 10-112: ruggier
. panzini, ii-285: mettevano molto cacio pecorino nelle lasagne e molto pomidoro.
balocca / in cuocer l'uova e il cacio, ch'è stupendo, / sente
: le monache sono magre e di color cacio pecorino, con impassibili espressioni di freddi
il trave ci deve essere anche del cacio bazzotto. bartolini, 15-124: a
dire che l'accorto priore otterrà il cacio, e che la vostra lettera servirà
del gengiovo, come il pane e 'l cacio. storia di fra michele, 18
iii-72: dimanda di carne, dimanda di cacio o di frutte, ogni cosa è
, terzini, bocce, forme di cacio, piatti di brigidini, un gran tovagliolo
carne battuta e condita con uovo, cacio, aglio e prezzemolo. in alcuni luoghi
, terzini, bocce, forme di cacio, piatti di brigidini, un gran tovagliolo
burchiello, 25: ghiere di cacio e bubbole salvatiche. govoni, 1-121
sia stata noverata quella badial forma di cacio parmigiano. salvini, 39-iv-107: nel
proprio che fare. lastri, 1-5-242: cacio serrato e pan bucherellato. giusti,
. / e pan buffetto, e cacio scapezzone, / vin di barletta e carne
, e suvvi pane, ulive e cacio. lippi, 2-17: vedesti partorire
compenso della stalla, una forma di cacio al capoccia, e quest'anno,
buggerata del padrone, ci aveva rimesso il cacio lui. palazzeschi, i-355: una
loro maniera nel buon burro e nel buon cacio che s'hanno, oltre ai loro
un canestrino di noci, una forma di cacio pecorino incignata sopra una tavoletta di legno
, i-327: gli donò forme di cacio ben premuto, un caprettino, degli
attrepice] a far torte, mescolandolo con cacio, burro
maniera nel buon burro e nel buon cacio che s'hanno, oltre'ai loro vari
i maccheroni vogliono essere ben conditi di cacio e di butirro, così la lìngua
cacca. cacétto, sm. cacio fresco. magazzini, 34:
grossa. = dimin. di cacio. cachemòno, sm. dipinto giapponese
. locale ove si fa stagionare il cacio, e lo si ripone.
continuano a tenere le forme [di cacio] sulla medesima asse o sur una caciaia
la masseria e per i trasporti del cacio alla caciaia. -figur.
annunzio, v-2-463: riponi il tuo gran cacio di luni nella caciaia della tua parola
caciàio, sm. chi fabbrica il cacio. caciaiòlo (letter. caciaiuòlo)
. ant. chi fabbrica e vende cacio. francesco da barberino, 201:
, / non lavar l'uova nel cacio / perché paia più fresco a chi
robiola. = deriv. da cacio. caciato, agg. ant
. ant. condito abbondantemente di cacio grattugiato. 2. figur.
), sm. vivanda composta di cacio grattato con burro, uova sbattute,
). = comp. da cacio e un secondo elemento di formazione incerta
del carciofo selvatico. -cacio marzolino: cacio di forma rotonda, che si fa nel
prende in suo cibo pane d'orzo e cacio, e bee d'un'acqua torbida
gengiovo, come il pane e 'l cacio. s. agostino volgar., 4-53
malinconia, i pesci fanno rema, il cacio guasta lo stomaco, il latte fa
e di vino e di fave e di cacio e d'altre buone cose da mangiare
sarà egli in questo caso, / al cacio nella trappola rimaso. ariosto, 43-196
trarne / fece pane e buon vin, cacio e persutti. firenzuola, 50:
50: già a roma, dove questo cacio è in grandissimo pregio, me ne
morbide e bianche / più che 'l cacio novello e più che 'l latte, /
sarebbono state come mangiare un poco di cacio fresco. varchi, v-46: questo
dire ancora di coloro che mangiano il cacio nella trappola, cioè fanno cosa della quale
il sale e facendone forme come di cacio, di quella polpa; le seccano
affibbiati, pieni di forme grosse di cacio maggiore non solo per la figura in
7-181: assai maggiore è la quantità del cacio bucherato e mal lavorato che si consuma
si consuma nella toscana, che del cacio fitto e bene spogliato del siero. parini
carena, 1-430: cacioforte, ogni cacio serbevole, che abbia acquistato del fortore
un sapore piccante. -cacio occhiuto, cacio serbevole, nella cui pasta sono di molti
, statevi deposte da moscerini. il cacio inverminato è camangiare non abbonito da tutti
i-561: prendi queste dieci forme di cacio, e le porterai al capitano della
, con un agnello e una forma di cacio. nieri, 243: cacio e
di cacio. nieri, 243: cacio e ricotta e buon cuore non ne manca
, ci aveva aggiunto un pezzetto di cacio forte e aveva dato a teresa la
quello s'affettò / il pane e il cacio. idem, v-2-240: non so
in quale stima il clero toscano abbia il cacio bacato. in terra d'abruzzi i
chierici sono perdutamente ghiotti d'un certo cacio vermicoloso, denso di certi vermicciuoli bianchissimi
che le induriva, piccole forme di cacio pecorino, delle quali l'odore si
questi adesso viene tagliandosi un rettangolino di cacio color d'avorio, e alzandolo con
perché diceva che quei frati puzzavano di cacio. 2. locuz. -a ito
locuz. -a ito come un soldo di cacio: di statura assai bassa.
sempre rimasto alto come un soldo di cacio. cassola. 2-99: -rido di
2-99: -rido di te, soldo di cacio. ma lo sai che hai delle
per le rime. m'è cascato il cacio su'
nei miei luoghi, e propriamente / il cacio mi cascò su'maccheroni. giusti,
è visto. proprio m'è piovuto il cacio sui maccheroni, e oramai mi potrò
queste cose vanno bene, come il cacio sui maccheroni. ma quando c'è
prete? -calarsi, ricalarsi al cacio: ronzare intorno a una cosa che
topo certo, / che si ricala al cacio. il tuo peccato / 10 riconduce
volta / alla trappola. -confessare il cacio: confessare un fallo; rivelare tutto
, come si dice, confessano il cacio, ciò è dicono tutto quanto quello che
12-ii-197: vorrei che gli faceste confessare il cacio da galantuomo, perché glielo perdono volentieri
virtuoso. -essere come pane e cacio: essere molto intimi. varchi
24-7: da prima erano come pane e cacio; e stavano sempre insieme, tanto
amore, / ed eran pane e cacio, anima e cuore. giusti, 2-183
bacio / stanno tra loro come pane e cacio. nievo, 31: i servitori
guattera e la cuoca erano pane e cacio con lui; e quando il conte
uccelletti. = deriv. da cacio. -non volere qualcosa neanche per
. -non volere qualcosa neanche per cacio bacato: non volerla a nessun costo
74: prima non lo volevi neanche per cacio bacato e minacciavi piuttosto di lasciarti morire
-stare come un topo in una forma di cacio: stare benissimo, a proprio agio
come un topo in una forma di cacio parmigiano. -come esclamazione eufemistica.
. buonarroti il giovane, 10-966: cacio! gli sgangherava le mascelle [il
3. dimin. caciàio, caciolino: cacio fresco. piovano arlotto, 235:
e i caciolini. carena, i-430: cacio tenero, cacio fresco, caciolino,
carena, i-430: cacio tenero, cacio fresco, caciolino, piccolo cacio da mangiarsi
tenero, cacio fresco, caciolino, piccolo cacio da mangiarsi subito fatto, umido e
una investita di carne salata e di cacio cavallo, ch'io credo guadagnare. gherardini
ii-64: i napoletani ancora ne fanno quel cacio che chiamano cavallo, di figura tonda
un caciocavallo. = comp. da cacio e cavallo (v.).
. caciàio, sm.). cacio schiacciato di forma tonda e di pasta
sole. = dimin. di cacio. cacióso, agg. affine
cacióso, agg. affine al cacio. redi, 16-ix-282: non
diventa caciosa. carena, 2-274: cacio,... camangiare fatto principalmente colla
bocca. = dimin. di cacio. caciottaio (dial. caciottaro)
un gran cerchio; una forma di cacio bucata dai topi; delle pere infracidite su
otto brocche di vino, cinque libbre di cacio, due e mezzo di fichi,
naso a timone campeggiava sul viso di cacio frescone, due golettoni di celluloide gli
maniera nel buon burro e nel buon cacio che s'hanno, oltre ai loro vari
farò una investita di carne salata e di cacio cavallo, soverchio, il mangiar
e diagli ciò ch'e'vuole, / cacio, gran, camesecca, et olio
suo carniere a manicargli il pane e il cacio della merenda. panzini, i-116:
fa stagionare e si ripone il cacio; caciaia. palladio volgar.
tose., deriv. da coscio * cacio '. casciaiòlo (letter. casciaiuòlo
ant. e dial. venditore di cacio, caciaiolo. = voce tose
tose., deriv. da coscio * cacio '. cascimir e cascimirra,
abbia anche influito la voce caseus * cacio '. cfr. panzini, iv-117:
e vi si lavora il burro e il cacio, onde il nome >.
preme il latte rappreso per fare il cacio. targioni tozzetti, 7-178:
però di firenze queste forme [pel cacio] si chiamano cascine... le
cascina adunque si pone la pasta del cacio, pigiandovela forte per del tempo
le cascine, e la manifattura del cacio, ed ivi quel senior dubito possa
dotta, lat. tardo càseàrius * del cacio '. caseato, sm. chim
formata sul lat. càseus * cacio \ caseggiato, sm. gruppo di
, comp. dal lat. càseus 1 cacio 'e dal sufi, -ficare
ecc. (in questo caso il cacio). alvaro, 7-224: i ragazzi
, comp. dal lat. càseus 'cacio * e dal suffisso -ficium (da
aspetto, forma e consistenza di cacio. -in particolare: con rife
, comp. dal lat. càseus 'cacio 'e -formis, da fórma
deriv. dal lat. càseus r cacio '). caseinato, sm.
, caso), sm. ant. cacio, formaggio. meo de'
= voce dotta, lat. càseus * cacio '(cascio è pronunzia toscana per
'(cascio è pronunzia toscana per cacio) ', cfr. fr. caséum
ha l'aspetto e la consistenza del cacio (e, in particolare, si riferisce
, deriv. dal lat. càseus * cacio *. casèra, sf. dial
: il luogo ove si fa il cacio. 'caciaia ', 'formaggeria '
. = deriv. da caso * cacio '. a napoli il casatiello (di
sarà egli in questo caso / al cacio nella trappola rimaso. boiardo, 2-3-61
di una quaranta cavalli. 25. cacio cavallo: v. caciocavallo. 26
malinconia, i pesci fanno rema, il cacio guasta lo stomaco, il latte fa
cedo dal plur. ceci (come cacio caci). ceceprète,
al vento / ha in forma di bel cacio marzolino / ritratto un cuore. pascoli
legumi, per ricoprire le forme di cacio, o anche per ripulire oggetti di
un gran cerchio; una forma di cacio bucata dai topi; delle pere infracidite
/ stanno tra loro come pane e cacio. 10. rifl. diminuire
e un chifelle per lemmonio; pane, cacio e pere giugnoline per gli altri
pallido e ciondola come gli spaghetti a cacio e burro, quando s'allungano, s'
, 16-120: usano di farlo [il cacio] a ciambelle, delle quali s'
a quelli avea aggiunto un po'di cacio. alfieri, i-267: avrei finito o
cacio quanto basterebbe per metterlo nella trappola a
al collo portava un mazzocchio / di cacio fresco, e pien di cispa all'occhio
. i pesci fanno rema, il cacio guasta lo stomaco, il latte bibbiena,
il latte si rassoda a modo di cacio. = voce dotta, lat
s'affettò / il pane e il cacio. moravia, iv-302: sotto il
pecore meno latte, e si fa il cacio a combutta di più poderi insieme.
confetti neri e con un odorino di cacio diffuso dappertutto. -confetti di gesso
un gran cerchio; una forma di cacio bucata dai topi; delle pere infracidite
con un agnello e una forma di cacio. slalaper, 1-117: cammina a piccoli
nel contrappunto tra la sua pane e cacio. de sanctis, lett. it.
: di maggio formato, [il cacio] avea dalla virtù dei pascoli più
50: già a roma, dove questo cacio è in grandissimo pregio, me ne
affibbiati, pieni di forme grosse di cacio. parini, 923: si veggono variamente
tu munto come latte, e sì come cacio m'hai constretto? intelligenza, 39
9-607: con che lo mangiano il cacio, che c'inzuppano nel vino invece
i mercanti la spalmano sulle forme di cacio, e il peso abbonda, ma
maniera nel buon burro e nel buon cacio che s'hanno, oltre ai loro vari
che cuore! bartolini, 15-172: offrì cacio fresco e fave tenerissime. vino,
ruzzolone, e specialmente con le forme di cacio, nel quale era diventato alla fine
non v'è egli dell'uova? del cacio? e tanta arista fredda?
: trar via il pane / 11 cacio i pomi, e l'altre mie bagaglie
. -cacio dolce: v. cacio. -farina dolce: farina di castagne
10-45: vigili alti come du soldi di cacio. 5. agg. ord.
, 232: dato alla plebe fu cacio con polta, / e vin vecchio gittàr
, 622: confortano fare impiastro di cacio tenero ad ogni epifora del ventre. domenichi
28-14: vogliono che si faccia empiastro di cacio tenero a ogni epifora del corpo.
, lxvi-1-45: nelle predette cose [cacio, uova, lardo], se vi
focacce dalla faccia tonda e lustra di cacio splendono sotto i raggi obliqui. saba
arrivare zio mino con le sue forme di cacio che massaggiava eternamente con l'olio,
, 14-139: io desidero un etto di cacio romano salato -ha detto secco l'accattarotto
il dolce latte, / assaggio il cacio fabbricato appena. jovine, 5-197:
affibbiati, pieni di forme grosse di cacio. fagiuoli, 3-3-362: benché peso
] a far torte, mescolando con cacio, burro ed uova. buonarroti il
frittatone. magazzini, 34: si fa cacio e ricotte di tutte le sorti.
romito, neppure in una cella di cacio parmigiano; ma se il suo temperamento
. burchiello, 25: ghiere di cacio e bubbole salvatiche, / statere e specchi
, v-385: se non vi si mette cacio [nelle lasagne] sono scipite,
erbe, e lo pane e lo cacio; e andossene. vallisneri, iii-537:
paiolo mescolano il latte, che dee diventar cacio. 6. dimin. fiaccolétta
secondario, li pesci piccoletti, lo cacio bufalino e li fichi verdi. del
dossi, 41: molte fiate quel povero cacio tra due grattugie, fidando alla direttrice
di farina e di vino, di cacio e di fichi. mettevano in comune,
vischiose (con partic. riferimento al cacio e ad altri materiali molto grassi quando
la stoppa: / e fila come cacio parmigiano. bronzino, 1-63: un raviggiuol
di farina e di vino e di cacio trito, la qual vivanda euripilo non avrebbe
quale [presame] si fa il cacio dolce o cacio fiore, che riesce di
] si fa il cacio dolce o cacio fiore, che riesce di sapore assai più
di candida ricotta, panieri d'uova e cacio raviggiolo. 2. dimin.
importantissima... per fare un cacio buono e bello consiste nello spogliarlo di
, come dicesi per dettato, riesca cacio serrato e senz'occhi. 12
sugante, dove v'era rinvolto certo cacio da grattare. tommaseo [s. v
: altri rimasti alle stanze cagliavano il cacio e follavano il burro. = deriv
lavasse carni, cascine, fondelli da cacio..., o lavasse panni,
, 8-3: ha in forma di bel cacio marzolino / ritratto un cuore, e
vide e volendo per sé quel bel cacio, si mise lì sotto a fargli gran
alle forme, dalle quali prende il cacio la denominazione, non solo appresso di
18-156: l'oste una forma di cacio trovoe, / ch'era sei libbre o
caro, i-327: gli donò forme di cacio ben premuto. buonarroti il giovane,
su i bestiami, particolarmente per il cacio forte, cioè salato, in picciole forme
, terzini, bocce, forme di cacio, piatti di brigidini. savinio, 238
come un topo in una forma di cacio: sentirsi perfettamente a proprio agio.
come un topo in una forma di cacio parmigiano. e. cecchi,
sentivo come un topo in una forma di cacio. 39. prov. per una
». propriamente vale che la forma del cacio rimane la stessa per una pecora di
formétta, formettina: piccola forma di cacio. soderini, iv-54: sopra le
squallore, con quattro magre formettine di cacio e quattro noci vuote, e un
coppia di uova, una formétta di cacio caprino. moravia, ix-273: l'
gli tolsi una formuzza piccola / di cacio. -formerèlla (solo nel signif.
ancora caldo, e dalle pietre mugnaie di cacio, pezzi da cento lire lievitati in
la somiglianza con una piccola forma di cacio). formàggia, sf.
formàggia, sf. region. forma di cacio. dossi, 1-i-179: descrizione
vecchio, stravecchio, stravecchione); cacio. bonvesin de la riva,
. tardo fórmàticum, propriamente 4 forma di cacio '. formàio, sm. artigiano
fdrmàtlcum, propriamente * forma di cacio * ('cosa che riceve una data
sf. piccola forma (specialmente di cacio). -in par tic.: recipiente
entro vi mescolano alcune picciole formelle di cacio, secco al sole, tagliate in pezzetti
ridotta in forme, come quelle del cacio, di un palmo di diametro,
e di cibi fatti col latte, come cacio, ricotta, ed altresì di materie
: in alcune parti della toscana il cacio fatto col fiore [del carciofo selvatico]
[del carciofo selvatico] si chiama cacio dolce, e quello fatto col caglio si
, e quello fatto col caglio si chiama cacio forte. -piatto forte: la
è marcescente. ma, mentre il cacio marcido cammina, lo stile fracido sta:
giungere molto opportuno; cadere come il cacio sui maccheroni. fagiuoli, 1-5-367:
non v'è egli dell'uova? del cacio? e tanta arista fredda?
, quando stacci, / come fra cacio fresco e'rosolacci. grazzini, 4-343:
le monache sono magre e di color cacio pecorino, con impassibili espressioni di freddi
castroni, tre buoi, cavretti, cacio e altri camangiari, condotti del mugello da
6. prov. -il furbo mangia il cacio nella trappola: l'uomo astuto riesce
;... il furbo mangia il cacio nella trappola. -più furbi,
un fuscello sei, una statuetta di cacio di vacca! non vedi che non
brillo] corbe e gabbie da seccar cacio, e canestri, ne'quali il pane
tanaglia, 2-512: per far più cacio, sempre meglio è suto / di
sale, il pan molle e 'l cacio fresco e secco. gherardini [s.
, di garofalo nella carne / e nel cacio il timo trito. bocchelli, che
, 232: dato alla plebe fu cacio con polta / e vin vecchio gittàr
vestir nobile. -ant. ghiera di cacio: forma di cacio. burchiello,
-ant. ghiera di cacio: forma di cacio. burchiello, 25: ghiere di
. burchiello, 25: ghiere di cacio e bubbole salvatiche. pulci, iv-78
pulci, iv-78: aggiugni rampo di buon cacio di ghiera. lorenzo de'medici,
... / una ghiera di cacio, un salsicciuolo. 2.
specialmente cala- vresi, che arrostiscono il cacio... accostandolo al lume della
non avesse del ghiottonésco, perché essendo il cacio a bastanza saporito da sé, non
iscambio sassetti, 211: quella girella di cacio non è ancora comdi render grazia a
tiro della ruzzola o della forma di cacio nei giochi che da esse prendono il nome
chifelle per lem- monio; pane, cacio e pere giugnoline per gli altri due.
io non ho pan bianco, / cacio non ho, ned ova, né giuncata
. baruffaci, xxx-1-93: dammi quel cacio qui, golosa me- nica, /
gozzano, 1035: le forme di cacio colossali, le gorgonzole, le sfere vermiglie
bianche, quando stacci, / come fra cacio fresco e'rosolacci. tasso, 12-23
g. gozzi, i-23-225: qui cacio non si trova e non c'è grascia
per fino a che la grassezza del cacio venga a galla. 7.
sopra il focolare, carico di forme di cacio poste lassù ad affumicare.
comp. dall'imp. di grattare e cacio (v.), cfr. lat
demoni, / non è grattare il cacio, e denso o raro / spargerlo poscia
di quel brodo con molte speziarie e cacio grattato. buonarroti il giovane, 9-763
rosolato, / s'adorni asperso di cacio grattato. cantini, 1-29-253: la siviglia
dolle / di pan, di cacio e fanno i monti al piano / le
via da sé. -essere un cacio fra due grattuge: mostrarsi debole,
dossi, 41: molte fiate quel povero cacio tra due grattugie, fidando alla direttrice
non grattugia formaggio o non può far cacio o non guadagna: due persone dello
con grattugia non guadagna: / altro cacio bisogna a tal lasagna! g. m
suolo, come s'acconciano lasagne col cacio grattugiato. boccaccio, dee., 8-3
gallo trito mescolato con farina o con cacio grattugiato. s. degli arienti
... si tritava, come cacio grattugiato, l'oro su'capelli. roberti
aglio, e peperone, e basilico con cacio sardesco grattugiato sopra. -zucchero grattugiato
.. qual tutto gravido e pieno di cacio e di latte. redi, 16-vi-381
[s. v.]: « cacio così detto da gruyères, villaggio nel
in penitenza / che biasci pane e cacio a due gualchiere, / per lo suo
l'uova, il pane, e il cacio e il vin procaccia: / e fatto
manda fuori [la provincia] lana, cacio, cuoia, pelli, cavalli,
, 4 im- broscinane i maccheroni nel cacio ', si ha a dire 4 voltolare
offrire e chi per chiedere un soldo di cacio, o un fascetto di zolfini,
, 553: con midolla di pane e cacio impastò delle pallottole dentro alle quali mescolò
casa, 716: pandolfo impastato è di cacio fresco, / ma il pecoraio non
soderini, iv-58: impicciolisce [il cacio] e prende quel sapore..
intorno a venti / empie di cacio; e lì tra i fiori e l'
letter. ant. cospargere di cacio, condire con formaggio grattugiato.
aveva fatte bene incacciare di buon cacio parmigiano. c. dati, 3-128:
intese di avere a mettere il cacio su'beccafìchi, e quello grattando
incaciò. = denom. da cacio (v.) col pref. in-con
letter. ant. cosparso di cacio, condito con for maggio
, che, dando agli uomini certo cacio incantato, gli facevano diventar somieri.
, / che quello o pane o cacio gli appresenta, / o che fa incanto
altro inchiostro, / per far col cacio in man la sua minestra; /
un canestrino di noci, una forma di cacio pecorino incignata sopra una tavoletta di legno
che, quando senti dir prosciutti o cacio, / incontanente si bagna la lingua.
poco sano, / e non aver un cacio a che por mano. 2
1-8: lo lascia indurire [il cacio] far la muffa. a. cocchi
pesanti e una mezza picciola forma di cacio indurito e muffato. d'annunzio,
una giocata, / se ben di cacio i'ho cento formelle; / chest'è
là al convito, non per mangiar cacio, come lo stesso poeta afferma,
la quale dinota l'orto, il cacio, il butirro e la ricotta, che
nulla vi fosse, / s'ingolla un cacio come una pasticca. massaia, ii-200
uno m'ingombra le mani pur di cacio e l'altro di funghi.
d'amico, / il mangiar pane, cacio e fave ingongoli / faria scordar di
vernaccia e poi battere e meschiare con cacio et uova e certe altre cose, e
.. i pastori, o insalatori di cacio, debbano dare la medesima nota.
di varie parti d'italia, il cacio non è mai stato riconosciuto insalubre.
sugo. nieri, 3-106: cacio grattato e olio, e poi ci si
piace più così che a stenderci su il cacio fresco, perché ce la intingolo come
, 2-65: possibile ch'io fili come cacio permeggiano per la paura e che tu
sol baco. carena, 1-275: 'cacio inverminato ', quello in cui
una investita di carne salata e di cacio cavallo, ch'io credo guadagnare sì
nostro latte, / chi l'abondanza del cacio e ricotte, / gli assai vitelli
, invietano. soderini, ii-185: cacio... così acconcio che non invietava
ippace, sm. ant. cacio di latte di cavalla di cui si
ii-185: gli sciti... di cacio fatto di latte di cavalle, detto
pananti, i-265: ecco là pane, cacio, uva, prosciutto. manzoni,
, per util trar di quelle / di cacio o buona lana, sia privata /
le aveva fatte bene incacciare di buon cacio parmigiano e provole, ac- cioché facessero
di pazzia tranquillissimo. -occorrere altro cacio a tal lasagna: richiedersi ben altra
con grattugia non guadagna; / altro cacio bisogna a tal lasagna. -
e poggi ad alte / rupi di cacio duro e sodo lardo. aleandro, 2-193
volgar., 9-72: rappiglieremo il cacio di puro latte, con presame dell'agnello
... si ritengono per latte per cacio, ed imperò quindici dì dopo 'l
... ma il loro latte e cacio assai si confà all'uso dell'uomo
, ove devea / stringer in duro cacio il molle latte. galileo, 4-2-40:
crescenzi volgar., 9-72: rappiglieremo il cacio di puro latte con presame dell'agnello
latte e ne'cavretti... il cacio, che se ne fa, non è
a chi ne promette una fetta [di cacio parmigiano], ed a chi ne
: io voglio a mio domino / quel cacio per condir le mie vivande; /
. monti- giano, 77: il cacio di cavallo, detto ippace, è lezoso
18-156: l'oste una forma di cacio trovòe, / ch'era sei libbre
]: 'lodigiano ': qualità di cacio che si fabbrica nella lombardia, conosciuto
quel foglio sugante dove v'era rinvolto certo cacio da grattare;... quello
e forse altrove, il cacio di lucardo. = v.
tu / del piacentino o del lucardo cacio. = deriv. da lucardo,
-cadere, cascare, piovere, essere cacio o formaggio sui maccheroni; cadere i maccheroni
i maccheroni dentro il formaggio o il cacio: a indicare persone o cose che
un'occasione favorevole (cfr. anche cacio, n. 2, e formaggio,
semplicione, che ti è caduto il cacio nei macheroni. batacchi, i-252:
voglia il potea fare, / e il cacio gli piovea su'maccheroni, / appena
signor peppino scacemi, capita meglio del cacio sui maccheroni. -essere chiaro, innocente
solo in apparenza. -esser maccheroni senza cacio: non essere all'altezza del proprio
i maccheroni vogliono essere ben conditi di cacio e di butirro, così la lingua maccaronica
abbondanza. pulci, 18-158: di cacio e frutte raguna una massa / e
nino, e noi approviamo. cacio, ed imperò quindici dì dopo 'l parto
/ il pane e il cacio. maciullando, guardò / l'aratro antico
entro cui si manipolano talune sorti di cacio. 5. milit. contenitore
... apparve < ssere di cacio alquanto magro, cioè scarso di parte burrosa
aver qualche mancierella d'ova, di cacio, di frutti de'campi.
comp. dall'imp. di mangiare1 e cacio (v.).
mangiami mangiami. -essere come mangiare il cacio fresco: trattarsi di un affare molto
sarebbono state come mangiare un poco di cacio fresco. -fare a mangiare con gli
bile, n. 3. -mangiare cacio o del cacio: commettere un errore
. 3. -mangiare cacio o del cacio: commettere un errore o procurarsi un
. tommaseo [s. v. cacio]: 'mangiare cacio 'o '
. v. cacio]: 'mangiare cacio 'o 'del cacio 'diciamo
: 'mangiare cacio 'o 'del cacio 'diciamo dell'ingannarsi e pigliare errore
, n. 1. -mangiare il cacio nella trappola: v. trappola.
pane. - mangiare pane e cacio: v. pane.
mangiarino più delicato. nieri, 3-106: cacio grattato e olio, e poi ci
ho dei pippioni, delle pollastre, del cacio, de'capretti: e sempremai,
. 5. gastron. specie di cacio tenero fatto con pasta di scamorza,
, bevendo del siero avanzato a fare il cacio e versato in una pila fuori della
. bresciani, 6-ii-246: il nostro cacio parmigiano è roba sciocca; ma le
pere zuccherine accanto a una forma di cacio pecorino appena marimessa. mariméttere
marmeggi sono i vermi nati dentro il cacio, che si pensano non ci esser
altra vita né paese che 'l lor cacio. 2. prov.
muffito e 'l vino forte, e 'l cacio e la carne marmeggiata. 2
del garbo, 30: ancora ogni cacio in uso è reo, ma ben
ben si concede di mangiare un poco di cacio dolce dopo pasto e marzolini dopo pasto
munta. pulci, 18-158: di cacio e frutte raguna una massa, / e
). lastri, 1-3-84: il cacio ed allievi, nelle bestie matricine da
di farina di granturco, conditi col cacio grattuggiato. 2. per estens
'ntorno al collo portava un mazzocchio / di cacio fresco. f. f.
l'uomo] / semina pesche, cacio intriso in cerere, / e i melanuri
or joannes a ficu, or jami- cacio, /... i schietto e
di siena, 36: e1 filo del cacio misti - nese, ij denari kabella
oddi, 2-22: ho pigliato del cacio parmigiano, provatura grattata, una passerina,
sua metìa d'ogni cosa, cacio, ova, frutta, legumi, lino
schiacciato su quella lente un micolino di cacio come un granello di miglio. gioberti
senza lei fu medicina, / buona col cacio, col burro e con l'ova
] era farina fritta con olio e cacio e, per ragione di salubrità,
e si minestra con brodo grasso, cacio, cannella e pepe. bellori, ii-157
, e peperone, e basilico con cacio sardesco grattuggiato sopra. 4.
, / d'un po'di cacio, e d'un mezzo popone. /
] si dia porro minuzzato trito ovver cacio fresco. tanaglia, 2-284: fatto pennellin
la tavola sudicia come una roccia di cacio. pratolini, 9-1141: egli le
misurare sottilmente assai il poco ricavato del cacio e delle lane e nullameno vivevano senza
voglia il potea fare / e il cacio gli piovea su'maccheroni, / appena
la tavola sudicia come una roccia di cacio. de pisis, 1-423: cantavano
burchiello, 58: se rincara il cacio della mandra, / la donna mia
un duro tozzo / di pane, e cacio stantìo, di grave odore.
mogliazzo. burchiello, 4: cacio stillato e olio pagonazzo / e mugnaio che
plinio], 254: nel sale ogni cacio invecchia: ma se si mettono in
. a. cocchi, 5-2-125: il cacio,... duro e secco e
, i-1109: le forme di cacio colossali,... il marmo striato
], 201: i fininghi fanno cacio di latte di capra di mirabil sapore.
), sf. gastron. ant. cacio fresco racchiuso in una vescica stretta con
/ che lo lascia indurire [il cacio marzolino] e far la muffa. bacchelli
pesanti e una mezza picciola forma di cacio indurito e muffato. c
ommaseo [s. v.]: cacio che ha un po'di muffettina.
, / mugner il latte e rappigliarlo in cacio. -per estens. succhiare, suggere
quali pecore e fatto due forme di cacio e un sacchettino di ricotta da poter
sm. focaccia di farina, mosto, cacio e anice, cotta con un condimento
carne salata, olio, legne, cacio, aceto. -per estens.
toscano, lxvi-1-53: il metti [il cacio] sul pane tagliato sottilmente, ovvero
manda fuori [la provincia] lana, cacio, cuoia, pelli, cavalli,
tortelli] con una bella nevicata di cacio parmigiano. -spolverio (di stelle
un fiasco di vino, un pezzo di cacio pecorino e un pane. -sostant
nosco, e poi un po'del nostro cacio lodigiano. meno rispetto a
misurare sottilmente assai il poco ricavato del cacio e delle lane e nullaméno vivevano senza
prende in suo cibo pane d'orzo e cacio e bee d'un'acqua torbida e
chianti per nazione, / maestre di far cacio al paragone. / il mestier nostro
importantissima... per fare un cacio buono e bello consiste nello spogliarlo di
, come dicesi per dettato, riesca cacio serrato e senz'occhi. -ciascuno
che consista la perfezione del pane, del cacio e del vino, che dice:
, che dice: 'pan coll'occhio, cacio senz'occhio'. -lesione cutanea; buttero
sciagurati / ch'appoggia- van chi '1 cacio e chi i poponi / e chi cavava
. dimanda di carne, dimanda di cacio o di frutte, ogni cosa è cara
carena, 2-275: 'cacio occhiuto': cacio serbevole nella cui pasta sono di molti
tripudio. burchiello, 4: cacio stillato et olio pagonazzo, / e un
.. vale lo stesso che cascare il cacio su'maccheroni. 12. prov
... veggendo l'ombra del cacio, lasciò il cacio e corse all'ombra
l'ombra del cacio, lasciò il cacio e corse all'ombra e'non ebbe
non ebbe l'ombra e perdé il cacio. ariosto, 1-33: ¦ ad ogni
stefani, 576: chi leccava il cacio e mangiava il pane si satollava,
satollava, ma chi metteva le zanne nel cacio vi rimaneva forma. -impronta
royd, rovinatosi per introdurre industria del cacio pecorino. nella pampa gli ovini a
/ stanno tra loro come pane e cacio. -ispirato dal desiderio di pace
o pecoraio, / comprossi un po'di cacio o una pagnotta. manzoni, fermo
di rappigliare il latte, volendone formare il cacio, si stritola e rompe diligentemente colle
burchiello, 42: pan buffetto e cacio scapezzone. carena, 1-337: 'pan
essere poverissimi. -mangiare pane e cacio: nutrirsi poveramente. -mangiare pane e
necessità. -stare come pane e cacio, ritornare pane e cacio: stringere
come pane e cacio, ritornare pane e cacio: stringere (o ristabilire) alleanza
perché egli non era ritornato pane e cacio coi suoi compagni del 21. idem,
mente, starsene insieme come pane e cacio. -stare all'altrui pane: vivere
et aqua. idem, 356: cacio, pane e pere, / cibo da
tosto stanca. idem, 382: * cacio cieco e pane alluminato ', idest
'pan con gli occhi, / cacio senz'occhi, / vin che ti salti
il villano venderà il podere, per mangiare cacio, pane e pere...
pane e pere... 'cacio, barca; pane, san bartolomeo '
san bartolomeo '. la forma del cacio si vuota, e il pane si scortica
cascine del lodigiano inspirano gli elogi del cacio e della pannera. linati, 16-78
dei loro sacrifici il pane e il cacio. = voce dotta, lat.
(v. pane1) e caseus 'cacio, formaggio, è regista. dal
marito uno paniere d'uova e cacio che lo portassi a vendere in
panieretto d'un po'di salame, cacio e pan e. tozzi, iv-386:
, tre once di ventresca o di cacio scarse,... e pane e
..., / maestre di far cacio al paragone. -andare a paragone
patate alla parmigiana. -formaggio o cacio parmigiano (anche parmigiano, sm.
, 87: e'fila come cacio parmigiano / e come lin si filerebbe
. della casa, 700: il cacio è cosa più da nostri pari, /
mantovano, / e fra i formaggi il cacio parmigiano. p. verri, 3-iii-118
. cecchi, 5-377: stagionatissime pezze di cacio parmigiano. moretti, i-806: tortellini
quanto un latte, e una coppia di cacio passo, et in termine d'un
i-145: s'ing) lla un cacio come una pasticca. ferd. martini,
pastricciano / la golpe astuta succiò su quel cacio. 3. plur.
. targioni bozzetti, 7-168: il cacio vaccino, fatto col presame in una
delle pere, all'ocra chiara del cacio, al bruno della tavola un tale splendore
, 1-7-149: mangiò quello veleno nel cacio in casa sua e giacque al letto suo
non vuol che n'assaggiate [del cacio], / eh'è segno pur ch'
lxvi-2- 160: il migliore [cacio] sarà il pecorino e che sia fresco
: -e dopo? -una buona fetta di cacio pecorino. d'annunzio, iii-1-848:
faceva portare dalla dispensa le forme di cacio pecorino e le maneggiava spandendosi uno strato
, per util trar di quelle / di cacio o buona lana, sia privata /
crescenzi volgar., 9-75: il cacio che sene fa [con il latte
(come si dice) confessano il cacio, cioè dicono tutto quanto quello che
concestor delle nove sorelle / maccheron sanza cacio si manducaj in pentolin, perché non v'
: mi fornii di due bei tozzi di cacio e di polenta, e via pei
una investita di carne salata e di cacio cavallo. ser giovanni, 3-83:
un chifelle per lemmonio; pane, cacio e pere giugnoline per gli altri due
mangia pera matura. idem, 356: cacio, pane e pere, / cibo
far sapere, quanto sia buono il cacio colle pere... il villano
villano venderò il podere, per mangiare cacio, pane e pere...
trame / fece pane e buon vin, cacio e persutti. messisbugo, lxvt-1-304:
fa vesce... chi mangia cacio e pesce, / la vita gli rincresce
d'aglio e peperone e basilico con cacio sardesco grattugiato sopra. -ant.
di midolla di bue e di buon cacio condita. -per estens. polvere
reste di fichi secchi, pezze intere di cacio. comisso, ii-73: rividi le
pasto, a nutrirmi di pezzettini di cacio lodigiano. carducci, ii-1-99: potremo
: disse una di loro: « questo cacio ha ben fatto buona lega »,
riesci tu / del piacentino o del lucardo cacio. 3. che è proprio
, e voi adesso con quella piastrella di cacio. 4. mattonella usata per
-in partic.: comprimere il cacio per fame uscire il siero.
cascina adunque si pone la pasta del cacio pigiandovela forte per del tempo, fintanto
, 7-179: per una forma [di cacio] di tre libbre ci vuole un'
lungi da parigi tenera da principio come il cacio e che ogni tant'anni bisogna dipoi
/ il trito sale, e il cacio anco v'aggiugne. d'annunzio, iv-2-851
bevendo del siero avanzato a fare il cacio e versato in una pila fuori della
fatta in modo di pillole e poi di cacio fresco. -in pillola: in forma
ama le cose pingui, e specialmente il cacio. = voce dotta, lat
, nascetur ridiculus mus'. -piovere cacio o formaggio sui maccheroni: v.
fagiuoli, 1-5-367: vi casca il cacio su'maccheroni; vi piove lo zucchero
salteranno, / s'arà dovizia di cacio pisano. romoli, 163:
è, dico, che quel due-soldi di cacio, quel piscialetto, vuol fare rivoluzione
lo stesso buco': esser pane e cacio. -pisciarsi sotto: non riuscire a
magno], 201: avendo il cacio putrido e pieno di vermi, lo tengono
, che stuzzica, come salame, cacio e altro. michieli vitturi, xl-263:
, pane, farina, legumi, cacio, burro, olio, vino, aceto
/ cheste poccine bianche a mo'ch'un cacio. contile, i-15: camilla vuol
, le uova e le forme di cacio pecorino. -in cambio di un
e latte e il 'zingherlino', cacio pepato: e nelle solenni occasioni il
caciaiuola, / non lavar l'uova nel cacio / perché paia più fresco a chi
, 232: dato alla plebe fu cacio con polta. cattaneo, vt-4-15: l'
un'insalata, / d'un po'di cacio e d'un mezzo popone. a
; i pesci fanno rema; il cacio guasta lo stomaco. ser giovanni, 3-120
, tre once di ventresca o di cacio scarse, come era d'intesa col padrone
tratto fuori dello zaino un pezzo di cacio e una focaccia, gliene diede una porzioncèlla
, xxiii-460: fanno del burro, del cacio, della giuncata... e
. ottonelli, 270: rappiglieremo il cacio di puro latte col presame delragnello o del
, 7-160: queste forme [di cacio] erano fatte con latte di pecora accagliato
latte e fare ciò che dicesi 'cacio fiore 'o 'formaggio dolce ';
pesanti e una mezza picciola forma di cacio indurito e muffato. scrofani, xxiii-542
s. v. j: pressa da cacio: rotella o piatto di legno per
per spremere il siero d'alcune specie di cacio. -ant. torchio. bruno
sarà imputato se lodarò ancora io quello [cacio] della mia [patria],
accanitamente, starsene insieme come pane e cacio. pretéso * (part. pass
, per util trar di quelle / di cacio o buona lana, sia privata /
l'uova, il pane e il cacio e il vin procaccia: / e fatto
fortis, xxiii-471: le fnitta e 'l cacio aprono il f f
piccola del sale occorrente per le salate del cacio. delfico, i-173: ne'governi
le aveva fatte bene incacciare di buon cacio parmigiano e provole, accioché facessero le
]: 'provatura 'sorta di cacio a foggia di palla che si fa
: 'provolone ': sorta di cacio simile al cacio cavallo, ma della forma
': sorta di cacio simile al cacio cavallo, ma della forma d'una grossa
sarebbero potute grattugiare le croste secche del cacio pecorino, traicche, con una puciagliora di
per nazione, / maestre di far cacio al paragone. / il mestier nostro vuol
savarese, 116: una formetta di cacio, al più di duecento grammi,
filarete, 1-ii-421: mangiati i cavretti e cacio fresco e latte quagliato e non so
è quello che ci vuole.. cacio sui maccheroni! porta via la marchesa
una investita di carne salata e di cacio cavallo. sercambi, 2-ii-202: disse
due soldi di pane, uno di cacio pecorino e il solito racagna.
facilissima rapina, / e mentre rode il cacio preparato, / sente con gran fracasso
crescenzi volgar., 0-72: rappiglieremo il cacio di puro latte con presame dell'agnello
del latte, col quale si fa il cacio dolce o cacio fiore, che riesce
col quale si fa il cacio dolce o cacio fiore, che riesce di sapore assai
mugnesti tu come latte e rappigliastimi come cacio e congiugnestimi d'ossa e di nervi
impress. [s. v. cacio]: latte di pecora o di capra
siccome latte e ha'mi rappreso siccome cacio? 16. ant. accendere
anco chierici sono perdutamente ghiotti d'un certo cacio vermicoloso, denso di certi vermicciuoli bianchissimi
de'morlacchi. arici, ul-728: il cacio anco v'aggiugne, / pur dal
]: 'raschio ': qualità di cacio che si fabbrica nelle calabrie e in
]: 'raschio ': qualità di cacio che si fabbrica nelle calabrie e in
ravigiuoìo, senese 'ravagiuolo ': cacio fresco che si mangia nell'autunno.
sì piacevol al dente, / quel cacio verdemezzo, / que'raviggiuoli grassi, grossi
/ di due uova e d'un cacio assai ben grosso, / che, se
-con uso aggett. nell'espressione cacio raveggiolo. scambrilla, lxxxviii-ii-482: poi
, / e sì mi compra un cacio raviggiuolo. burchiello, 21: ai
ruscelli, xxvi-2-116: dice qualcun che 'l cacio ravigiuoìo / con l'uva è un
ricotta e i panierini d'uova e il cacio raviggiolo sono un caro scherzo, chi
ravioli a montagne... con tanto cacio sopra, un suolo di ravioli e
, i pesci fanno rema, il cacio guasta lo stomaco. crescenzi volgar.,
. 'accipreti, se rémbola con quel cacio! e picchia ch'i'ti picchio
del garbo, 30: ancora ogni cacio in uso e reo, ma ben si
si concede di mangiare un poco di cacio dolce dopo pasto e marzolini dopo pasto
vin dolce e del pan bianco e del cacio e tuttavia qualche requilia. =
di fichi secchi, pezze intere di cacio. -con riferimento a collane di
avanza poi qualche quattrino, / spendilo in cacio: non mi portar resto. muratori
questi adesso viene tagliandosi un rettangolino di cacio color d'avorio. moretti, ii-626:
hanno cominciato a tenere nelle loro celle cacio, la qual cosa non posso raccontare
chiamerà carni di ricotta o di cacio o di calcina. -debole, che
toscani, 306: burro di vacca, cacio di pecora, ricotta di capra.
à tutte le poppe ricottose / madama cacio / levati di tomo t'ò detto.
soma, braccia rimunitocce, odor di cacio fino. idem, 12-207: armida
sia. monosini, 388: chi mangia cacio e pesce, / la vita gli
indi mezo barile di vin fummoso con cacio di capra grattugiatovi dentro. 2
: carne salata, olio, legne, cacio, aceto; e di tutte rinfusaglie
e con gusto un tozzo di pane col cacio e col nasturzio. tommaseo, i-340
, 14-55: quando vogliono mangiarlo [il cacio], lo mettono a rinvenire
, non le facesse confessare il cacio, onde poi la cacciasse via
capitano dopo aver fatto un riposto di cacio di pecora si accomiatò. 6
nsagallo trito mescolato con farina o con cacio grattug- giato. cennini, 3-51:
che solamente si ritengono per latte e per cacio. gemelli careri, 1-v-99: 1
aglio e peperone e basilico, con cacio sardesco grattugiato sopra,... vino
/ il piatto ne colmò, di trito cacio / aspergendolo sempre a suolo a suolo
tu / del piacentino o del lucardo cacio ». g. gozzi, 299:
. dimanda di carne, dimanda di cacio o di frutte, ogni cosa è cara
vi sparge / il trito sale e il cacio anco v'aggiugne, / pur dal
. neri, 11-28: le montagne di cacio, in cima a cui / nel
casa ivi parea dell'abbondanza: / cacio, prosciutti, salsiccia e salami,
vi resta attaccata. -crosta del cacio. note al malmantile [1788]
roccia che ricuo- pre le forme del cacio. carena, 2-274: 'roccia del cacio'
dura che ricopre l'intera forma del cacio. pirandello, 8-328: tutti, muti
su la tavola sudicia come una roccia di cacio. 5. incrostazione di sudiciume
. -far rodere a qualcuno il cacio nella trappola: indurlo a danneggiarsi da
, io gli farò ben'io rodere il cacio nella trappola. -osso duro
pezzo di rosbiffe, un po'di cacio svizzero e dolce e frutta e caffè
, 2-28: d'una forma di cacio capitale / fanno alla fin, dai topi
casotti, 1-3-36: io non posso salvar cacio né pane, / uova, carne
, rosolato, / s'adomi asperso di cacio grattato. nomi, 10-8: un
muterà... le rotelle di cacio in mole per l'arrotino. fanzini,
altro indelebile ricordo di papà -con tanto cacio sopra, un suolo di ravioli e
rozza mensa / pane, uova, cacio e pere e buon vin nero.
le chiamerà carni di ricotta o di cacio o di calcina. giovanetti, i-79
/ e che gli metti in bocca il cacio e 'l pane / e ti lasci
braccio lo spago e avvolgerlo intorno al cacio e prendere la rincorsa per tirare.
mente. con le belle forme di cacio. rovinosa. 2. cilindro della
di fichi secchi, pezze intere di cacio. -figur. attingere a una
(come si dice) confessano il cacio, cioè dicono tutto quanto quello che
. /... sarà il cacio di nencio, / che senza vender,
stanza dove si fa la salatura del cacio. = deriv. da salare.
. v.]: la salatora del cacio. dizionario delle professioni [s.
casa, 716: pandolfo impastato è di cacio fresco, / ma il pecoraio non
once di salsamento e forse altrettante di cacio cavallo. = lat. salsamentum
, 2-126: un bel tocco di cacio parmigiano, / e involto in un sonetto
e un'aringa, / una ghiera di cacio, un salsicciuolo, / quattro acciughe
copia di vino da messina, di cacio siciliano e di salsumi. pallavicino,
. della casa, 700: il cacio è cosa più da nostri pari, /
paese. ibidem, 309: il cacio e sano, se vien da scarsa mano
e il garofalo nella carne / e nel cacio il timo trito. deledda, ii-251
queste [vivande] ebbono baccelli e cacio sappiente. allegri, 64: acciocché non
non dia cattivo bere affatto, aggiugnetevi cacio sappiente di forma. lastri, iv-23
targioni pozzetti, 7-160: aveva [quel cacio] un sapore acuto e piccante o
, e per l'appunto come quel cacio di tessaglia. 5. sm
tu / del piacentino o del lucardo cacio; / del re de'persi avventurato più
, 9-602: quelle forme sardesche [di cacio] in mare / ebber gettate a
d'aglio e peperone e basilico con cacio sardésco grattugiato sopra. -di razza
: passando una gran barca / di cacio sardo, i mercatanti suoi /..
pesce o accompagnata da qualche pezzo di cacio. = voce dotta, lat.
monosini, 382: chi mangia pane e cacio, / non si vede mai sazio
balocca / in cuocer l'uova e il cacio, ch'è stupendo, / sente
sorta di formaggio. 'più bucherellato del cacio sbrinze'. = adattamento del ted.
sburrarlo, acciocché se ne possa fare buon cacio. = comp. dal pref.
. paoletti, 1-1-236: ritratto di cacio sburrato, scudi 3. fabroni,
errore evidente. scaciare è sicuramente da cacio, considerando che molto più di scaciare
che la volpe fece bellamente rimanere senza cacio. cagliaritano, i4i: 'scaciare':
, agg. tose. rimasto privo di cacio (anche in un contesto osceno)
per saziarsi ed hanno poi comprato poco cacio per condirgli, di qui è che
, e da un deriv. da cacio (v.). scaciato
, e da un deriv. da cacio (v.). scàcio
, 2975: 'scamòrza': sorta di cacio. soldati, 6-287: su un grande
d'aglio e peperone e basilico con cacio sardesco grattugiato sopra,... ventresca
casa quando io era piccolo che 'l cacio rompeva le scaipette a chi lo mangiava;
. proverbi toscani, 309: il cacio è sano, se vien da scarsa
, 1-146: cominciò a scavarlo [il cacio] col coltello, facendone un mucchio
un'aringa, / una ghiera di cacio, un salsicciuolo. messisburgo, 70:
, i quali... confessano il cacio, cioè dicono tutto quanto quello che
toscani, 311: pane cogli occhi, cacio senz'occhi, vin che schizzi negli
. scarlatti, lxxxviii-ii-533: maccheron senza cacio è cibo sciocco. sabba da castiglione
fare l'essequie a quella forma di cacio, la quale doveva essere sciocca, perché
sapore. bresciani, 6-ii-246: il nostro cacio parmigiano è roba sciocca; ma le
le scodellate, in guisa / ch'il cacio resta e 'l sier trapela e scorre
gittate quivi a terra alquante forme di cacio, passò ad un'altra bottega di
di morso in questo pane e in questo cacio, e non -che tratta argomenti licenziosi;
. idem, 19-707: le pecore cidàn cacio e ricotte e anche la bevanda che suol
scrignolo sciolse; / trassevi pane, cacio o molte frutta, / e l'umile
non mi date che seccarelli e crosterelle di cacio? o che m'avete preso per
potesse riscuotere il figliuolo suo soprascritto chiamato cacio lo quale era segato la soprascritta quantità de'
, xxvi-2-116: dice qualcun che 'l cacio ravigiuolo / con l'uva è un mangiare
questo è un vero scotto, / buon cacio, buona pera sementina, / vin
lat. 'serum'= siero, specie di cacio). papini, 39-233: i
far guerra / al pane, al cacio, alla carne, a'poponi, /
un gozzano, i-1109: le forme di cacio colossali, le gorgon- luogo, da
sanasse prima dell'anima. il cacio, cioè dicono tutto quanto quello che hanno
, 222: vi ringrazio dell'altro cacio, cioè del secondo, che voi mi
targioni tozzetti, 7-178: volendone formare il cacio, si sierra passavano sotto il fascio e
se ne ha da mangiare [di cacio] sia dopo l'aver mangiati gli altri
l'uova, il pane e il cacio e il vin procaccia: / e fatto
[s. v.]: questo cacio, a tagliarlo, si smidolla tutto,
pulci, iv-78: aggiugni rampo di buon cacio di ghiera / e fa sopra mercurio
-alto quanto un soldo o due soldi di cacio: molto basso di statura.
sono sempre rimasto alto come un soldo di cacio. c. e. gadda,
dei vigili alti come dii soldi di cacio: ma questa, oltre all'essere una
una bambina alta quanto un soldo di cacio, afferrò un'idea di turbine e
speranze di un impiego. -soldo di cacio: persona molto piccola; bambino.
barilli, 7-107: questo soldo di cacio aveva messo in subbuglio la capitale.
2-99: rido di te, soldo di cacio. -spendere, spacciare il soldo
/ che, quando senti dir prosciutti o cacio, / incontanente si bagna la lingua
gli tolsi una formuzza piccola / di cacio di soppiatto. muratori, 7-iii-125: truovo
ha prosciutto o soppressata / domanda, e cacio e pane. fantoni, 1-647:
il caviale si beve male; sopra il cacio si beve bene'(dopo aver mangiato
beve bene'(dopo aver mangiato caviale, cacio). 12. contro,
stor delle nove sorelle / maccheron sanza cacio si manduca / in pentolin, perché
d'aglio e peperone e basilico con cacio sardesco grattugiato sopra,... sparnoc-
, 223: vi ringrazio dell'altro cacio, cioè del secondo, che voi mi
sbocconcellare. spezzettare il pane, il cacio. n. ginzburg, i-179: walter
(come si dice) confessano il cacio, cioè dicono tutto quanto quello che hanno
degli spilloncini... spilloncione con cacio e burro. = acer, di
splecco e le trippe di capretto con cacio, petrosello e spezie dolci. =
bietola, la quale dinota torto, il cacio, il butirro e la ricotta,
fattosi portar avanti un gran pezzo di cacio,... cominciò a scavarlo col
lupini spoppati, / e pan buffetto e cacio scapezzone, / vin di barletta e
lì; uno spuntino a pane e cacio, a pane e sardine. cantoni,
modo di pillole, e poi di cacio fresco, lo stagionato nuoce. b.
.. e fra le gigantesche forme di cacio parmigiano e le stagne piene di tonno
/ di cacio fresco, e pien di cispa all'occhio
trasuda grasso. burchiello, 4: cacio stillato e olio pagonazzo. 2.
borsa). salvini, 34-61: cacio non mi fallisce o nell'estate / o
. passeroni, 7-24: sa di cacio stracco. -raffermo (il pane)
manicano / pan bianco, carne, cacio e marzapani / e tanti stranguglion che fan
col suo sughinostrascicato, il burro, il cacio. 9. avv. in
e specialmente calavresi, che arrostiscono il cacio (se pur più tosto non lo strinano
sia, nascendo, strinata. cacio, un salsicciuolo, / quattro acciughe legate
dell'altro per accompagnare un pezzo di cacio cavallo, vindicta fratrum, vendetta dei
miglio, cotti nel latte, avvolti in cacio grattato e serviti con fior di latte
noi s'è co'forti pane e cacio: stuzzico / soltanto i tristi. comisso
graziani, xl-223: il burro, il cacio delle nostre mandre, subintrerà a quello
lauro, 142: spargesi [il cacio] con trito sale, acciò sudi fuori
ravioli a montagne... con tanto cacio sopra, un suolo di ravioli e
: il piatto ne colmò, di trito cacio / aspergendolo sempre a suolo a suolo
un fiasco di vino, un pezzo di cacio pecorino. = nome d'agente
. renderanno all'anno mille libbre di cacio. cavour, iv-34: io ho motivo
un po'di pane; latte e cacio me ne suvanzava e vivevo con dio.
a friggere; e anche per grattarvi cacio, pane, o altro colla grattugia.
fredda. ruscelli, xxvi-2-116: il cacio ravigiuolo / con l'uva è un mangiare
via lesto a rubare o un pezzetto di cacio, o un'acciuga, o un
]: tassellare colla sgorbia una forma di cacio. tassello, all'interrotta istruzione
1-71: venerdì cenai dua uova, cacio e fichi sechi. sabato una torta nel
da pargi tenera da principio come il cacio, e che ogni tant'anni bisogna dipoi
, chiamano in firenze una sorta di cacio che ci viene d'olanda in piccole formette
lungo naso a timone campeggiava sul viso di cacio frescone. 4. astron
che polenta e latte e il 'zingherlino', cacio pepato: e nelle solenni occasioni
tocchétto di pane, di carne, di cacio. d'annunzio, v-1-377: mi
di bietole ben unta con butirro, cacio e ricotta in abbondanza. il cuoco piemontese
tortelli cotti nel butirro, involti in cacio di lodi grattato e serviti con cannella in
la sua metìa d'ogni cosa, cacio, ova, frutta, legumi.
, di fava, di condro, di cacio di mele e di sisa- mide.
13. locuz. -badare tanto al cacio che la trappola scocchi: rimanere in
. salviati, 19-33: baderesti tanto al cacio, / che la trappola alfine ti
addosso. -far rodere a qualcuno il cacio nella trappola: v. rodere,
n. 15. -mangiare il cacio nella trappola: commettere un'azione
, 4-313: dunque egli arà mangiato il cacio nella trappola! adr. politi,
talora fetterelle di cipolla, poi cosparsovi cacio grattato. tommaseo [s. v
delle ordinarie e avvolte e condite con cacio e burro. si chiamano anche 'frittate
sparge / il trito sale, e il cacio anco v'aggiugne, / pur dal
il garofalo nella carne / e nel cacio il timo trito. a. boni,
, acciocché se ne possa fare buon cacio. giuliani, i-409: come vien untuoso
, 306: buono di vacca, cacio di pecora, ricotta di capra. a
, la carne, l'uova, il cacio. muratori, 9-2: né si
, tanta carne, olio, vesti, cacio, ect. 2. econ
. magazzini, 1-47: avvertendo al cacio di val d'elsa e val di
/ sì piacevol al dente, / quel cacio verdemezzo, / que'raviggiuoli grassi,
chierici sono perdutamente ghiotti d'un certo cacio vermicoloso, denso di certi vermicciuoli bianchissimi
., 9-72: 1 vizi del cacio son questi, cioè: s'egli
crescenzi volgar., 9-75: quello [cacio] cheè troppo salato o troppo viscoso,
e nel vino e negli oli e nel cacio ed in quasi tutti i generi di
, / e si mi compra un cacio raviggiuolo. pulci, 23-30: ecco il
casotti, 1-3-36: io non posso salvar cacio né pane, / uova, carne
, cotte e condite con burro e cacio; anche diminutivo in vario grado di 'zucca'
natività di cristo, xxxiv-160: di questo cacio t'intendo far dono, / e
fortis, xxiii-471: le frutta e il cacio aprono il pranzo; la zuppa lo
o dura. = comp. da cacio e ricotta. cacoète, sf
che è dal lat. casèus 'cacio, formaggio'; cfr. spagn. quesadilla
ultima psicosi del manzoni: che voleva cacio, e cacio unicamente, per decreto catenaccio
manzoni: che voleva cacio, e cacio unicamente, per decreto catenaccio del ministro.
accentuata, effettuato soprattutto nel tennis e nel cacio. r. venturini [«
dei secchetti di pane, dei pezzetti di cacio ecc. lasciati sul piatto dagli avventori
di pollo schiacciato, pasta all'uovo e cacio, zabaione con spuma d'arancia,